PRIMULA FARINOSA NOME SCIENTIFICO PRIMULA FARINOSA NOME COMUNE PRIMULA ROSEA FAMIGLIA PRIMULACECAE GENERE PRIMULA HABITAT Elegge pascoli freschi e umidi, prati e macereti degli ambienti alpini, brughiere calcaree, subalpini e montani. Predilige terreno torboso e calcareo (ma anche calcareo-siliceo) quindi, acido, al bordo di zone paludose e presso le sorgenti o bordi dei ruscelli. Se si trova a quote più basse può essere considerata un relitto glaciale. Aspetto: Pianta erbacea perenne, alta da 5 a 20 cm, con unico stelo fiorale nudo, fiori peduncolati, portati all'apice a costituire una ombrella terminale. Corolla con cinque lobi roseo-lilla o porpora. Le foglie, riunite in rosetta radicale, hanno forma ovale-oblunga, con margini ripiegati. Fiori: Ermafroditi, attinomorfi, tetraciclici e pentameri (calice e corolla divisi in 5 parti). Il calice (gamosepalo) è a forma tubulosa, scuro e farinoso. È diviso in cinque denti (sepali) acuti saldati al tubo. La corolla (gamopetala) è lunga quanto il calice ed è costituita da 5 petali cuoriformi, ruotati all'esterno di 90° rispetto al tubo del calice. Il colore dei petali è rosa-lillacino o rosa-carico (raramente bianco) con fauci gialle molto ristrette. Gli stami sono 5 con brevi filamenti. L'ovario è formato da 5 carpelli saldati con numerosi ovuli. Lo stilo è lungo e si affaccia alle fauci se gli stami sono inclusi nel tubo corollino. Questa proprietà favorisce una fecondazione entomofila da parte degli insetti. Foglie: Foglie basali, riunite in una rosetta, con margine crenato e lamina lanceolata e venatura penninervia. La pagina inferiore è di color verde pallido, ricoperta da peluria biancastra, la pagina superiore è più scura. Tutta la pagina fogliare è revoluta, ossia i margini esterni sono ripiegati verso il basso e sono ondulati e crenulati dalla metà in poi verso l'apice. Le foglie hanno un picciolo scanalato. Frutti : E’ una capsula sub-cilindrica e deiscente alla sommità per 5-10 denti e contiene numerosi semi di colore rosso-scuro. Fusto: La parte ipogea del fusto consiste in un breve rizoma mentre la parte epigea consiste in un sottile scapo infiorescenziale cilindrico, eretto e lungo al massimo 25 - 30 cm. Lo scapo si erge in posizione ascellare rispetto alla rosetta basale. È inoltre afillo e debolmente tomentoso. Radici: Secondarie da rizoma e sono del tipo fascicolato, bianche e sottili. Ildegarda, badessa divenuta santa e vissuta in Germania, consigliava il fiore della primula come rimedio contro la malinconia; la si portava sul cuore a contatto con la pelle sostenendo che raccogliesse tutto il vigore del sole di mezzogiorno. L’impollinazione della pianta è entomofila, tramite farfalle (anche notturne) e api. Il nome del genere deriva da una antica locuzione italiana che significa fior di primavera (ma potrebbe derivare dal latino primus, che significa il primo) a causa della sua fioritura anticipata, che in certe annate può iniziare in inverno. L'epiteto specifico "farinosa" deriva dalla tipica caratteristica della pagina inferiore delle sue foglie, dello stelo e del calice, che appaiono coperte di una sottile e bianca "farina", dovuta alla secrezione di ghiandole fogliari a forma di cristallo. All'inizio del Rinascimento questo termine indicava indifferentemente qualsiasi fiore che sbocciasse appena finito l'inverno, ad esempio così si indicavano le primaverili margheritine (Bellis perennis – Pratolina). In seguito il significato si restrinse come nome specifico di questa pianta (chiamata alla fine “Primula comune”), e come nome dell'intero genere nei trattati botanici. DESCRIZIONE CURIOSITA’ ETIMOLOGIA LIMITI ALTITUDINALI ANTESI 500 m GEN 1000 m FEB MAR 1500 m APR 2000 m MAG 1 GIU 2500 m LUG 3000 m AGO SET 3500 m OTT 4000 m NOV DIC PRIMULA FARINOSA PRIMULA FARINOSA - Fiori PRIMULA FARINOSA - Portamento PRIMULA FARINOSA – Calice e corolla PRIMULA FARINOSA – Rosetta basale PRIMULA FARINOSA – Apparato radicale Montalon - Buse alte - 04-07-2010 2 PRIMULA FARINOSA PRIMULA FARINOSA PRIMULA FARINOSA www.lasoldanella.org 3 226-151-247