Il doppio trapianto di rene monolaterale è fattore di rischio indipendente di stenosi ureterale Introduzione: La presenza di una dilatazione a carico della via escretrice rappresenta un reperto ecografico frequente dopo trapianto renale. Sebbene spesso non imponga alcun trattamento, in alcuni casi può essere secondaria ad una stenosi dell’anastomosi ureterovescicale. L’obiettivo di questo studio è stato quello di identificare i principali fattori di rischio delle stenosi ureterali dopo il trapianto di rene da donatore deceduto e di valutarne l'impatto sulla sopravvivenza dell’organo e del paziente. Pazienti e metodi: Sono stati analizzati retrospettivamente 761 trapianti di rene da donatore deceduto eseguiti presso il nostro Centro dal febbraio 1998 al febbraio 2011. In tutti i casi è stata confezionata un’anastomosi ureterovescicale antireflusso secondo Lich-Gregoire intubata con stent JJ 4.7 Fr mantenuto in sede per un tempo medio post-operatorio di 4-6 settimane. In 54 pazienti (7.1%) è stato eseguito un doppio trapianto. La dilatazione dell’alta via escretrice è stata valutata ecograficamente, con scintigrafia renale sequenziale con MAG3 e monitorando i parametri sierici di funzionalità renale. Abbiamo considerato i seguenti fattori di rischio per lo sviluppo di una stenosi ureterale: l’età del donatore, la tipologia del trapianto (singolo vs doppio mono o bilaterale), la comparsa di delayed graft function (DGF). Risultati: Sono state riscontrate stenosi ureterali severe in 21 soggetti (2.75%) con interessamento esclusivo a carico della giunzione vescico-ureterale. All’analisi multivariata, il doppio trapianto monolaterale è il solo fattore rischio, dei tre in esame, correlabile in maniera statisticamente significativa con una più alta incidenza di stenosi. In tutti i soggetti è stata effettuata una correzione chirurgica (endoscopica o a cielo aperto) dell’ostruzione, risultando la sopravvivenza d’organo e dei pazienti sovrapponibile a quella degli altri trapiantati. Discussione e conclusioni: La stenosi ureterale rappresenta ancor oggi una importante complicanza urologica del trapianto renale. Le cause sono svariate e spesso misconosciute. La maggior incidenza nei trapianti doppi monolaterali è verosimilmente spiegabile con una causa di natura meccanica. Sebbene alcuni studi riportino una maggiore incidenza di stenosi correlata all’età avanzata dei donatori e alla comparsa di DGF, questa correlazione non è confermata dalla nostra analisi, probabilmente per l’effetto protettivo dello stent ureterale. Infine, la risoluzione precoce della stenosi garantisce una sopravvivenza d’organo e del paziente sovrapponibile al resto della popolazione trapiantata.