anche d’estate!
I tesori dei musei soci regione per regione
Comunicato stampa
In estate la cultura non va in vacanza. Per chi rimane in città o per i 55 milioni di turisti che
visiteranno il Bel Paese c'è l'imbarazzo della scelta. Ecco una lista di siti imperdibili stilata da Amei
(Associazione Musei Ecclesiastici Italiani)che quest'anno compie 20 anni e riunisce e coordina
oltre 200 musei ecclesiastici diffusi su tutto il territorio nazionale,ospitati in luoghi e monumenti
tra i più belli della nostra Penisola. I musei soci di AMEI, proprio in quanto musei ecclesiastici, si
riconoscono in una mission complessa: come musei “locali,” con un forte radicamento territoriale,
sono sedi di tutela e valorizzazione del territorio; come musei “accessibili”, luoghi di attenzione
alle problematiche sociali e ai pubblici speciali e disagiati; come musei “del dialogo”, costruiscono
ponti tra culture e fedi differenti; come musei “laboratorio del contemporaneo”, sono aperti alla
ricerca artistica contemporanea. Questi musei custodiscono straordinarie (ma ancora poco
conosciute) collezioni di arte sacra, raccolte di arte contemporanea, beni archeologici e
demoantropologici.
Ecco alcuni consigli di visita per un’estate di cultura e tante curiosità, regione per regione.
Chi opta per il fresco delle montagne, in Val D’Aosta non può lasciarsi sfuggire gli affreschi
dell’anno 1000 ritrovati nel sottotetto della Cattedrale di Aosta, di recente restaurati che,
unitamente a quelli della collegiata dei Santi Pietro e Orso, ne fanno uno dei principali centri d’arte
ottoniana in Europa. In Trentino, ospitato nello storico Palazzo Pretorio in piazza Duomo, il Museo
Diocesano Tridentino oltre alla ricca collezione (dipinti, sculture, miniature, oreficerie, paramenti
e la splendida serie di arazzi fiamminghi del XVI secolo con Storie della Passione) include nel
percorso di visita l’area archeologica sottostante la cattedrale romanica con i resti della Basilica
paleocristiana di San Vigilio e preziosi mosaici pavimentali. Irrinunciabile, inoltre, anche una
tappa a Bressanone, antica città dei principi vescovi incastonata nelle Dolomiti, per visitare le
collezioni d’arte sacra d’Oltralpe del Museo Diocesano ospitato nella Hofburg, ovvero nel Palazzo
Vescovile, poderoso e scenografico edificio tardorinascimentale.
In Lombardia, oltre a siti più noti come il Museo del Duomo di Milano si possono trovare
collezioni di arte contemporanea come ad esempio la Collezione Paolo VI A Concesio (BS ) che
vanta circa settemila opere di assoluti protagonisti del Novecento italiano e internazionale tra
cui Matisse, Chagall, Picasso, Dalí, Magritte, Kokoschka, Severini, Sironi, Morandi, Casorati,
Hartung. Come non visitare inoltre il Museo Baroffio ed il Sacro Monte sopra Varese dove al
patrimonio storico-artistico legato a S. Maria del Monte, Patrimonio dell'Umanità UNESCO dal
2003, si uniscono la collezione del barone Giuseppe Baroffio Dall'Aglio e la sezione d'arte sacra del
Novecento. La visita in museo consente di tuffarsi nella storia del Sacro Monte di Varese, con
alcuni capolavori dell'arte lombarda, come le miniature di Cristoforo de' Predis (1476) o i tessuti
donati da Ludovico il Moro (1494 – 1495) e contemporaneamente di volare lontano, sulla scia
delle tante opere fiamminghe e olandesi o verso alcuni protagonisti dell'arte europea del XX
secolo, come Matisse e Rouault. Sempre in Lombardia è presente quella che Gabriele d’Annunzio
definiva “ L’isola di Toscana in Lombardia”: Castiglione Olona, borgo che ancora oggi conserva il
sapore di un prezioso scrigno quattrocentesco. Qui si trova il Museo della Collegiata che
comprende la Chiesa ed il Battistero affrescati da Masolino da Panicale, artista italiano tra i pià
grandi mediatori della straordinaria epoca di passaggio dal Gotico Internazionale al Rinascimento.
In Piemonte, la Valle di Susa offre, accanto a una costellazione di monasteri e abbazie - la Sacra di
San Michele a Sant’Ambrogio di Torino, l’abbazia dei SS. Pietro e Andrea a Novalesa, le Certose di
Madonna della Losa a Gravere e di Montebenedetto e Banda a Villar Focchiardo - e preziosi cicli
affrescati in chiese e cappelle (da Avigliana a Bussoleno, da Condove a Villar Dora, da Susa a
Bardonecchia), il nuovissimo circuito del Sistema Museale Diocesano costituito dai musei di
Bardonecchia, Giaglione, Novalesa, Susa e San Giorio di Susa, ciascuno impreziosito da rare opere
di scultura lignea, oreficeria, pittura.
Scendendo al mare in Liguria, a Genova, non si può non dedicare una visita al Museo
Diocesano affacciato sugli spettacolari chiostri di San Lorenzo, antica residenza dei canonici della
Cattedrale. Qui, oltre alla preziosa collezione di opere d’arte (Luca Cambiaso, Perin del Vaga,…) si
conserva un emblematico esempio della nota produzione del “Blu di Genova”: 14 tele
cinquecentesche, in fibra di lino tinta con indaco, sulle quali sono dipinte a monocromo Scene
della Passione, provenienti dall’abbazia benedettina di San Nicolò del Boschetto in Val Polcevera e
considerate a pieno titolo illustri antenati del jeans (termine che sembra derivare da una
pronuncia straniera di Genova).
Spingendosi verso Nord Est vi attendono:a Venezia il Il Museo della Basilica di San Marco, situato
esattamente sopra la Basilica (matronei) con apertura sulla loggia esterna prospiciente piazza San
Marco. È strettamente legato alla storia della Basilica e contiene vari frammenti in marmo; alcuni
"spaccati" della Basilica in miniatura; frammenti di mosaici originali, ricavati da pezzi autentici
rimossi nei vari secoli dalle pareti e ricostruiti; arazzi e tappeti originali, usati nei secoli in varie
circostanze per addobbare la chiesa,la Pala feriale di Paolo Veneziano.
il Museo Diocesano di Udine, con le luminosissime Gallerie del Tiepolo; a qualche kilometro di
distanza, Cividale, capitale longobarda del Friuli. Qui si è subito attratti dall'imponente Basilica di
Santa Maria Assunta dalla quale si accede al Museo Cristiano e quindi all’ottagonale Battistero di
Callisto, della metà dell'VIII secolo con straordinarie decorazioni scolpite, e all'Altare di Ratchis,
una delle più importanti manifestazioni artistiche dell'alto Medioevo.
Scendendo verso il Centro Italia in Emilia Romagna tra i musei soci Amei vi sono: sia collezioni
d’arte contemporanea come la Collezione Mazzolini a Bobbio ospitata negli ambienti del
monastero di San Colombano, con opere di Mario Sironi, dei fratelli Pomodoro di De Chirico, sia i
più noti siti d’arte medievale e classica come i Musei del Duomo di Modena, con la preziosa serie
delle metope originali della Cattedrale e il Museo Arcivescovile di Ravenna scrigno di splendenti
mosaici bizantini.
In Toscana i siti Amei sono numerosi e indistintamente interessanti, oltre ai più noti come il
Museo dell’Opera del Duomo di Prato con il prezioso pulpito di Donatello o il magnifico
complesso del Duomo di Siena che comprende anche la Cripta, il Battistero e il Museo dell’Opera
Metropolitana. Volendo mettersi sulle tracce di alcuni capolavori in centri più piccoli a Cortona il
Museo Diocesano conserva fra le altre opere una straordinaria Annunciazione del Beato Angelico
la Madonna della cintola di Bartolomeo della Gatta e il Compianto su Cristo morto di Luca
Signorelli; a Reggello il Museo Masaccio è ospitato nell’antica pieve di San Pietro e conserva il
prezioso Trittico di San Giovenale (1422), capolavoro del giovane pittore maestro del
Rinascimento italiano.
Nelle Marche, a Urbino, dopo la tappa obbligata a Palazzo Ducale, merita una visita il Museo
Diocesano Albani. Parte del ricco patrimonio artistico e del circuito museale dell’Arcidiocesi di
Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, deve il suo nome all’attività mecenatistica della famiglia
urbinate di Papa Clemente XI Albani (1700-1721) e vanta nella propria collezione il monumentale
leggio in ottone della biblioteca del Duca di Urbino Federico da Montefeltro e dipinti di Federico
Barocci e Federico Zuccari.
In Umbria, l’itinerario suggerito da Amei è una sorta di “pellegrinaggio” d’arte ad Assisi: alla chiesa
superiore con le Storie di San Francesco affrescate da Giotto; alla chiesa inferiore, galleria
innervata dai potenti costoloni degli archi e decorata con allegorie dell'Obbedienza, della Castità e
della Povertà osservate da Francesco; alla cripta, cuore pulsante della Basilica con la tomba del
Santo. Accanto alla Basilica, nel Palazzo Papale è ospitato il Museo del Tesoro dove si conservala
più importante collezione d’arte medievale della regione. Sempre ad Assisi, il Museo della
Porziuncola è parte integrante dell’itinerario che ripercorre la vita di Francesco ed espone un
prezioso Crocifisso di Giunta Pisano e un ritratto del Santo attributo a Cimabue; inoltre la Galleria
d'Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi con le sue 2500 opere di pittura,
scultura, stampe, disegni e fotografie offre un esaustivo panorama dell'arte italiana a soggetto
cristologico del Novecento (straordinaria la serie delle 58 incisioni del "Miserere" di Georges
Rouault). Altra deliziosa città dell’Umbria è Spoleto dove la visita al Museo Diocesano include
quella alla romanica Basilica di Sant’Eufemia che conserva intatti i matronei, gallerie percorribili e
affacciate sulla navata sul modello dell’antica cappella palatina di Aquisgrana.
In Lazio piuttosto recente è il Polo Monumentale Colle del Duomo a Viterbo costituito dalla
Cattedrale di San Lorenzo, dal Palazzo dei Papi e dal Museo del Colle, che, oltre alle sezioni
archeologiche e d’arte sacra con il “tesoro dei Papi”, conserva preziosi dipinti e la discussa
pala michelangiolesca della Crocefissione. In Abruzzo, tra la Maiella e il mare Adriatico, distesa su
colline dolcemente degradanti verso la valle del Sangro, Lanciano è il naturale punto di
convergenza e capoluogo del comprensorio Sangro-Aventino; qui il Museo Diocesano raccoglie, su
una superficie di oltre mille metri quadrati, le più importanti testimonianze dell’arte locale.
In Molise, nella antica città sannita di Agnone è presente il più antico stabilimento al mondo per la
fabbricazione delle campane, la Pontificia fonderia di campane Marinelli, fondato intorno
all'anno 1000 e tra i pochi che possano fregiarsi dell'onore di utilizzare lo stemma pontificio:
impossibile non fermarsi per una visita al curioso Museo della Campana.
In Campania, puntando al mare azzurro della costiera amalfitana, proprio ad Amalfi ha
sede, nell’antichissima Basilica del Crocifisso contigua al Duomo, il Museo Diocesano: con la
pregevolissima collezione di oreficeria e argenterie (uno dei pezzi più preziosi è una mitra
vescovile di fine XIII secolo) difficile non rimanere estasiati dal Chiostro del Paradiso (1266-
1268)caratterizzato dagli inconfondibili archi intrecciati sostenuti da sessanta esili colonnine,
mirabile esempio dell’influenza arabo-normanna sull’architettura partenopea.
In Basilicata Amei è presente con il Museo Diocesano di Acerenza che vanta oltre al tesoro della
Cattedrale, una nutrita collezione archeologica con reperti anteriori alla diffusione del
Cristianesimo. Scendendo ancora più a Sud, in Puglia il Museo Diocesano di Bari è allestito
nell’Episcopio. La collezione di scultura, oreficeria e pittura è molto ricca ma sono da segnalare
innanzitutto quattro rotoli pergamenacei miniati dell’XI secolo: si tratta di Exultet di rito
bizantino relativi alla benedizione del cero e un Benedizionale per la benedizione dell’acqua e del
fuoco.
In Calabria è stato di recente riaperto il Museo Diocesano di Rossano Calabro riallestito con una
nuova musealizzazione dedicata al pezzo più importante della collezione, il Codex Purpureus
Rossanensis, uno dei più antichi evangeliari esistenti al mondo, miniato in pergamena tinta di
rosso e datato trail IV e il VI secolo, dichiarato nel 2015 bene UNESCO.
Anche nelle isole non mancano imperdibili siti Amei: in Sicilia una meta ambita è il Duomo di
Monreale al quale è collegato il Museo Diocesano. Allestito nel Palazzo Arcivescovile che si
affaccia all’interno della Cattedrale offrendo una prestigiosa veduta dei mosaici, il Museo vanta
una ricca collezione dall’epoca normanna e include la visita alla cappella del Crocifisso, gioiello
barocco. A Catania il Museo Diocesano con le sue terrazze panoramiche rappresenta uno dei più
grandi musei ecclesiastici italiani. Dalle terrazze si gode una meravigliosa vista su piazza Duomo,
sulle chiese barocche di via Crociferi e sulla Cattedrale con le sue cupole. Assolutamente da
segnalare come polo museale interdisciplinare d’arte sacra è anche il DiArt San Rocco di Erice. Il
Museo in palazzo San Rocco gestisce la collezione Diart (circa 200 opere di 130 artisti di 22 nazioni)
del Seminario vescovile e la chiesa degli artisti di S. Alberto nel centro storico di Trapani.
In Sardegna, prima di riprendere la via del mare per tornare a casa, irrinunciabile è la visita
al Museo del Duomo di Cagliari attiguo alla Cattedrale di Santa Maria. L’opera più emblematica è
il Trittico di Clemente VII opera di bottega fiamminga su modelli di Rogier van der Weyden.
Trafugato durante il Sacco di Roma del 1527, fu consegnato dal lanzichenecco Juan Barsena alla
città di Cagliari come ringraziamento per essere riuscito a sopravvivere. Restituito a papa
Clemente VII fu affidato alla città sarda insieme alla reliquia della Sacra Spina.
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