ANESTESIA GENERALE Anestesia: processo reversibile di depressione del Sistema Nervoso Centrale (SNC), ottenuto con farmaci che producono uno stato d’incoscienza e una risposta ridotta o assente agli stimoli dolorosi, che non sono ricordati dal paziente. Analgesia: ridotta o assente percezione del dolore, oppure l’alleviamento dello stesso. Alcuni farmaci analgesici, se somministrati in dosi sufficienti, possono produrre anestesia. Anestesia bilanciata: garantita dall’associazione di più molecole che consentono di ottenere: perdita di coscienza, miorilassamento e analgesia. TIPI DI ANESTESIA iniettabile GENERALE inalatoria Topica Infiltrazione LOCALE Anestesia regionale Anestesia extradurale (epidurale) Anestesia regionale endovenosa SCOPI DELL’ ANESTESIA prevenire la consapevolezza del dolore e la risposta a quest’ultimo permettere il contenimento e ottenere l’immobilità e il rilassamento muscolare dell’animale, se richiesto da una procedura particolare raggiungere entrambi gli obbiettivi succitati senza mettere a repentaglio la vita e la sicurezza dell’animale prima, durante e dopo l’anestesia RISCHIO ANESTETICO • L’esperienza e la competenza dell’anestesista hanno un importane effetto sul livello del rischio cui il paziente è sottoposto. • Lo stato di salute dell’animale al momento dell’anestesia ha un importante effetto sul risultato America society of anaesthesiologists (A.S.A-STATUS): 1. 2. 3. 4. 5. Pazienti sani normali senza sintomi di malattia Pazienti con patologia sistemica di grado lieve o moderato senza evidente limitazione funzionale Pazienti con patologia sistemica di grado lieve o moderato con sintomi leggeri, come moderata piressia, ipovolemia o anemia Pazienti con patologia sistemica molto grave con rischio di morte, come tossiemia, uremia, ipovolemia grave, insufficienza cardiaca Pazienti moribondi o agonizzanti SCELTA DEL PROTOCOLLO ANESTETICO • • • • • • • • • • Attrezzature specialistiche Abilità ed esperienza di anestesista e chirurgo Attrezzature per il risveglio e le cure postoperatorie Temperamento del paziente Specie e razza dell’animale Età e salute generale Sede e tipo dell’intervento chirurgico Uso di farmaci miorilassanti Anestesia per il taglio cesareo Durata supposta dell’intervento VALUTAZIONE PREANESTETICA 1. Segnalamento 2. Anamnesi presente ANAMNESI 3. Anamnesi remota 4. Stato di salute attuale 5. Valutazione degli apparati ESAME CLINICO FATTORI CORRELATI ALLA RAZZA TERAPIE CONCOMITANTI PREMEDICAZIONE I protocolli di premedicazione devono provvedere a: • • • • • • • • • ridurre l’ansia e tenere calmo il paziente ottenere una sedazione da media a moderata procurare analgesia prima dell’intervento chirurgico aumentare il rilassamento muscolare diminuire le secrezioni di saliva e di espettorato ridurre gli effetti collaterali indesiderati di successivi anestetici inibire vomito e rigurgito ridurre la quantità di farmaco necessaria a indurre incoscienza contribuire all’analgesia postoperatoria ANTICOLINERGICI • atropina • glicopirrolato Blocco dell’ acetilcolina al livello delle terminazioni postgangliari delle fibre colinergiche del sistema nervoso autonomo 1. 2. 3. 4. riduzione delle secrezioni orali, faringee e del tratto respiratorio dilatazione bronchiale riduzione attività motoria e secretoria del tratto gastroenterico Soppressione dell’influenza vagale sul cuore TRANQUILLANTI fenotiazine benzodiazepine butirrofenoni Fenotiazine: inibizione dei recettori dopaminergici eccitatori, antagonisti dopaminergici 1. Acepromazina 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Rilassamento muscolare e riduzione dell’attività spontanea Ipotensione, che può essere profonda Ipotermia Attività antiemetica Bradicardia Depressione respiratoria Riduzione dell’ ematocrito Blocco α1 adrenergico (no adrenalina) No analgesia Benzodiazepine: potenziamento dell’azione inibitoria sul SNC mediata dal GABA 1. Ansiolitici, ipnotici, anticonvulsivanti Miorilassamento No analgesia Leggera depressione respiratoria e cardiocircolatoria Somministrazione lenta ( glicol-propilenico) per ridurre l’incidenza di trombosi venosa. Dzp + glicol-propilenico: fomulazione non idrosolubile , effetto imprevedibile dopo somministrazione IM o SC α2 agonisti: recettori di tipo inibitorio pregiunzionale appartenenti al sistema nervoso simpatico e sono presenti nel SNC, apparato gastrointestinale, utero, rene e piastrine. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Analgesia Sedazione Rilassamento muscolare Riduzione dell’ansia Riduzione fino al 50% degli anestetici endovenosi e gassosi Bradicardia e riduzione della gittata cardiaca Breve periodo ipertensivo seguito da ipotensione anche grave Ventilazione superficiale e intermittente, edema polmonare Ipotermia Vomito Leggeri tremori muscolari Riduzione della peristalsi Ipertono uterino Inibizione del rilascio di insulina (iperglicemia) e diminuiscono la quantità di ormone antidiuretico (+++ diuresi) Oppioidi Analgesia Sedazione Euforia/eccitazione ad alte dosi Depressione respiratoria Soppressione della tosse Nausea,vomito, defecazione Stimolazione degli sfinteri intestinali e costipazione Stimolazione del nucleo oculomotore INDUZIONE Barbiturici : depressione del SNC attraverso la modulazione della neurotrasmissione gabergica Tiopentale sodico 1. Attraversa rapidamente la barriera ematoencefalica e causa rapida perdita di coscienza 2. Depressione respiratoria, apnea 3. Depressione cardiovascolare 4. Il risveglio dipende dalla ridistribuzione del farmaco agli altri tessuti 5. Il Thp è irritante in caso d’iniezione perivasale 6. Scarse proprietà analgesiche 7. Il thp può essere spiazzato dal legame con le proteine plasmatiche per mezzo di farmaci con legame più forte (FANS) 8. Farmaco anticonvulsivo Propofol: derivato fenolico,depressione del SNC attraverso la modulazione della neurotrasmissione gabergica 1. Breve durata d’azione (5’-8’), rapida insorgenza dell’effetto anestetico 2. Depressione respiratoria (apnea postinduzione) 3. Depressione cardiovascolare e ipotensione causate da una depressione del miocardio di medio livello e vasodilatazione periferica 4. Risveglio rapido e dolce 5. Buon effetto miorilassante 6. Scarsamente analgesico 7. Riduzione della pressione endocranica 8. Proprietà anticonvulsivante Farmaci dissocianti: l’anestesia dissociativa deprime la corteccia cerebrale, prima causando depressione midollare. È uno stato in cui c’è un’ analgesia somatica profonda, associata ad un livello leggero d’incoscienza, mentre l’animale sembra essere dissociato dall’ambiente. I riflessi faringeo, laringeo, corneale e podale, rimangono relativamente inalterati e gli occhi restano aperti 1. Rapida induzione dopo somministrazione parenterale 2. Effetto d’accumulo basso 3. Leggera depressione respiratoria (respiro apneustico) 4. Effetti cardiovascolari dose-dipendenti. La stimolazione centrale del sistema autonomo simpatico causa tachicardia, ipertensione e aumento della gittata cardiaca 5. Depressione miocardica a dosi elevate 6. Buon livello di analgesia 7. Ipertono muscolare 8. Salivazione e lacrimazione aumentate 9. Aumento del flusso ematico cerebrale e del consumo cerebrale di ossigeno MANTENIMENTO • GASSOSA • ENDOVENOSA APPARATO GENITALE Le procedure di sterilizzazione rappresentano le indicazioni più frequenti per l’anestesia. Queste procedure vengono effettuate su animali giovani sani e non richiedono considerazioni speciali, oltre a quelle applicabili in altri interventi chirurgici maggiori. CANE ATP (0,02-0,04 mg/Kg) + ACP (0,03-0,05 mg/KG); + THP (4 mg/Kg); + THP o Gass. ATP (0,02-0,04 mg/Kg) + ACP (0,03-0,05 mg/KG); + DZP (0,25 mg/Kg) + KET ( 5 mg/Kg); + DZP+ KET o Gass. ATP (0,02-0,04 mg/Kg) + ACP (0,03-0,05 mg/KG); + PRO. (4 mg/Kg); + PRO o Gass. MED (80 mcg/Kg) + KET (5 mg/Kg); DZP+ KET o Gass. BUT (0,4 mg/Kg) + ACP 0,05 mg/Kg 6. 7. 8. 9. Bupr. 0,01 mg/Kg + ACP 0,05 mg/Kg But 0,3 mg/Kg + dopo 15’ DZP 0,15 mg / Kg IV Bupr. 0,01 mg/Kg + dopo 20-30’ DZP 0,15 mg/Kg IV But. 0,4 mg/Kg + MED 0,04 mg/Kg GATTO ATP ( 0,04-0,1 mg/Kg)+ ACP (1,1-2,2 mg/Kg) + KET 15-20 mg/Kg; KET (5 mg/Kg)+ DZP (0,25 mg/Kg) o Gass. KET (5 mg/Kg)+ DZP (0,25 mg/Kg) ; + KET+ DZP o Gass. MED ( 80 mg/Kg) + KET ( 5 mg/Kg); + KET (5 mg/Kg) + DZP ( 0,25 mg/Kg) o Gass. XIL (1,1 mg/Kg) + KET (15-20 mg/Kg); + KET+ DZP o Gass. Piometra, torsione testicolare Emergenze chirurgiche, le considerazioni anestetiche maggiori si riferiscono alla presenza di shock e dolore intenso. È necessario fare molta attenzione e sostenere la circolazione e utilizzare una combinazione di un oppioide potente e un FANS per fornire analgesia. No farmaci sedativi per la premedicazione. La marcata depressione cardiocircolatoria causata dagli α2 agonisti è potenzialmente letale. Evitare le fenotiazine per la loro lunga durata d’azione e per gli effetti ipotensivi. Per questi pazienti depressi una sola dose appropriata di oppioidi è sufficiente per calmare il paziente e fornire analgesia preventiva Durante la chirurgia mantenere una perfusione sufficiente degli organi vitali e una ventilazione alveolare efficace. Monitorare la saturazione di ossigeno, pressione ematica arteriosa e concentrazione di anidride carbonica espirata e di ossigeno inspirato. Mantenimento con un agente inalatorio vaporizzato in almeno il 50% di ossigeno. Analgesia incrementale con dosi addizionali di un oppioide ad azione breve in fase perioperatoria e un FANS come carprofen all’inizio dell’intervento TAGLIO CESAREO Procedura elettiva o, più comunemente procedura di emergenza per distocia non gestibile con trattamento medico o manipolazione fetale Anestesia adeguata per la madre e depressione fetale minima Mantenere il flusso di ossigeno placentare durante l’anestesia, cosicchè sia assicurata la massima vitalità fetale. Fisiologia applicata alla gravidanza • aumenta la gittata cardiaca e il volume ematico. Il volume plasmatico può aumentare più di quanto si accresca la massa di eritrociti, causando anemia da diluizione (compensata dall’aumento della gittata e da una deviazione verso destra della curva di dissociazione dell’emoglobina). L’aumento del volume ematico rende l’animale capace di tollerare meglio eventuali emorraggie al momento del parto. • ipotensione per la posizione supina durante la chirurgia, per effetto della compressione dell’aorta e della vena cava da parte dell’utero ingrossato • la riserva cardiaca diminuisce e si può verificare insufficienza cardiaca in animali con patologia cardiaca ben compensata prima della gravidanza Aumento del VM e del consumo di 02 , la capacità funzionale residua ( FRC ) è ridotta a causa dello spostamento craniale del diaframma, questo implica che periodi di apnea possono causare una rapida desaturazione dell’emoglobina arteriosa. Preossigenazione con maschera prima dell’induzione • induzione gassosa dell’anestesia più rapida per aumento del VM e riduzione del FRC • Aumento dei rischi di vomito e polmonite ab ingestis. L’aumento del progesterone sierico rallenta il riempimento gastrico e riduce il tono dello sfintere gastroesofageo. • flusso ematico renale e filtrazione glomerulare aumentata comportano riduzione della concentrazione di urea e creatinin Una riduzione dell’albumina è legata all’ aumento del volume ematico • il flusso ematico placentare diminuisce in risposta a tre fattori principali: ipotensione, contrazioni uterine e vasocostrizione (piani leggeri dell’anestesia generale) • il sangue venoso ombelicale ben ossigenato che proviene dalla placenta presenta normalmente una PO2 ridotta di circa 40 mmHg. Per compensare questo fatto, l’Hb fetale possiede un’affinità maggiore per l’ O2 rispetto all’ Hb materna. Ciò esita in una maggiore saturazione di ossigeno per ogni specifico PO2 e aumenta il flusso di ossigeno fetale PROTOCOLLI ANESTETICI Dalla madre i farmaci diffondono attraverso la placenta nella vena ombelicale, da qui passano al fegato fetale ( dove possono essere metabolizzati) e alla vena cava fetale attraverso il dotto venoso, dove vengono diluiti dal sangue che ritorna dalle parti caudali del corpo. Fino a un certo punto, cuore e cervello fetale sono protetti dalla perfusione di sangue contenenti concentrazioni elevate di anestetico da questi meccanismi tampone naturali. ANESTESIA EXTRADURALE • i feti non vengono esposti ai farmaci anestetici sedativi generali Vantaggi • la madre è cosciente e i rischi di vomito e polmonite ab ingestis sono ridotti • contatto più precoce dei neonati con la madre • rilassamento ottimale dei muscoli addominali Svantaggi • tecnica complessa • richiede forte sedazione della madre Gli anestetici locali iniettati nello spazio extradurale bloccano le fibre del dolore e quelle del sistema nervoso simpatico nel punto in cui esse emergono dal midollo spinale, causando vasodilatazione. Ciò esita in ipotensione o una tendenza aumentata al gemizio chirurgico. Riduzione del flusso ematico placentare, ipossiemia fetale Infusione di Ringer lattato a una dose Per l’ipotensione di carico di 20 ml/Kg mentre si effettua il blocco Infusione continua di fluidi 10 ml/Kg/h Se sono disponibili attrezzature per il monitoraggio della pressione arteriosa, si possono utilizzare vasocostrittori come l’ efedrina (0,025-0,05 mg/Kg e.v.) che non causa vasocostrizione uterina. Lidocaina al 2% e bupivacaina allo 0,5%; 1 ml/ 4,5 Kg ANESTESIA GENERALE Si tratta del metodo scelto per la maggior parte dei pazienti, purchè le attrezzature per somministrare gli agenti inalatori siano disponibili Premedicazione: il livello di premedicazione necessaria viene determinato dalla condizione in cui si trova l’animale al momento della presentazione Vantaggi: riduzione della salivazione e prevenzione di un Anticolinergici: tono vagale eccessivo quando viene applicata una trazione sull’ utero Svantaggi: tachiaritmie, aumento della possibiltà di reflusso del contenuto gastrico Queste sostanze causano ipotensione come risultato di un blocco α1 adrenergico, riducendo il flusso ematico placentare. Fenotiazine: Attraversano la barriera placentare, causando depressione fetale. I loro effetti non sono antagonizzabili e la loro azione dura anche 8 ore. Diazepam e midazolam immeditamente prima dell’induzione per via e.v. a dosi ridotte. Benzodiazepine: Induzione tranquilla e risveglio più dolce. Nei gatti aggressivi anche per via i.v + KET. Antagonizzati dal flumazenil Vantaggi:Azione sedativa potente con buone α2 agonisti: analgesici proprietà analgesiche (+++ viscerale). Inducono vomito che può essere utile nei pazienti ostetrici. Svantaggi:Depressione respiratoria profonda, bradicardia e vasodilatazione Oppioidi a dosi ridotte Incluso nella premedicazione 0,2-0,4 mg/Kg metoclopramide im o ev; antiemetico e aumenta la motilità gastrica Induzione: endovenosa inalatoria Somministrare ossigeno tramite maschera facciale 3’-5’ prima dell’induzione per prevenire una desaturazione arteriosa nel caso si verifichino periodi di apnea. INDUZIONE INALATORIA Ossigeno 100% È preferibile l’uso dell’isofluorano perché la sua solubilità è inferiore nel sangue e quindi l’induzione e il risveglio è più rapido. Per FRC ridotta e VM aumentato induzione più rapida. Ridurre la % di gas alogenati, massimo 2%. Svantaggio: perdita di coscienza lenta, si possono verificare vomito e polmonite ab ingestis prima che l’intubazione endotracheale possa essere ottenuta. INDUZIONE ENDOVENOSA Perdita di coscienza rapida, le vie aeree possono essere subito protette • propofol alla dose di 4-6 mg/Kg. Farmaco elettivo per il risveglio rapido. Somministrazione lenta per ridurre la dose e l’apnea. Il feto viene esposto a concentrazioni elevate solo per breve periodo. Midazolam o diazepam ( 0,2 mg/Kg) e KET ( 2 mg/Kg) per ev nel gatto THP a dosi appena sufficienti a permettere l’intubazione endotracheale Quando si utilizza una agente d’induzione endovenoso, è meglio lasciar passare circa 10-15’ prima che i feti siano liberati, per consentire alle concentrazioni plasmatiche dell’anestetico di diminuire MANTENIMENTO Piano anestetico leggero Attenzione a non mantenere l’animale troppo leggermente, altrimenti la vasocostrizione indotta da stress può influire in modo negativo sul flusso ematico placentare