Raccolta del lavoro dei gruppi

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La giornata prosegue con il coinvolgimento da parte di tutte nei lavori di gruppo, recuperando
la traccia già individuata dalla relatrice. Si chiede di passare dalle norme giuridiche, valide per ogni
consacrato, allo specifico del carisma delle Suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata di
Gandino.
Sono qui riportate le sintesi, così come le referenti dei singoli gruppi hanno tentato di
condividere nel momento assembleare. Non è un lavoro completo e puntuale, ma è un lavoro che
ha coinvolto tutte, che ha evidenziato la gioia di ritrovarci attorno a valori ed elementi essenziali
che ci accomunano e che risuonano in ciascuna come urgenza, nel cuore e nella vita, per essere
oggi testimoni e segni di “compassione”.
1.
Elenco dei documenti del Diritto proprio dell'Orsolina di M.V.I. negli articoli della Regola
Regola di vita
Direttorio (artt. 16, 44, 65, 66, 107, 131§3, 143§18)
Progetto Formativo (artt. 85, 88, 89, 96, 98, 102, 107, 135§1)
Linee della missione educativa (art. 74)
Linee guida dell'amministrazione dell'istituto (artt. 143§19, 149, 179)
Regolamento del Capitolo generale (art. 123)
Documenti dei Capitoli generali (art. 131.4)
Statuti di Delegazione (art. 151)
Cerimoniale
Libro delle preghiere (in quanto "regola" la vita di preghiera)
Lettere circolari della Superiora generale (nella misura in cui dà "norme").
2.
Lo specifico dell’Orsolina nel vivere il voto di castità, povertà e obbedienza
Castità: lo specifico si vede negli articoli 18-20-21 della Regola di vita. Si potrebbe riassumere
“nell’avere una gioiosa consapevolezza che siamo chiamate insieme, a vivere l’alleanza sponsale
con Cristo servo, che ci rende capaci di una maternità, che si prende cura della crescita di ogni
persona perché raggiunga la pienezza del suo essere, nel progetto di Dio”.
18. sponsalità – maternità – fecondità nel servizio educativo, Cristo servo
(PF 34)
Prendersi cura
Gioia contagiosa, gratuità “Occhi sereni e labbra sorridenti”
Testimonianza vocazionale
20: equilibrio, maturità psicologica ed affettiva, purezza di mente, cuore, corpo, cammino
Interiore, cuore indiviso attenzione alla persona; superare il proprio egocentrismo
Mezzi: ascolto della Parola, preghiera, vita liturgica, umile affidamento a Maria, silenzio,
ascesi, accompagnamento spirituale. Relazione castità e vita fraterna: la serena relazione
con Dio diventa solarità con i fratelli, relazioni libere.
Povertà: Gesù Cristo è unico tesoro! Lo specifico è negli articoli 23 e 25 della Regola di vita.
23. In simplicitate sacrificium! Il ricordo delle prime sorelle commuove ancora! È vivace la
discussione sul voto di povertà. Come ci interpellano i richiami di Papa Francesco su una vita
sobria? Viviamo nella quotidianità ciò che troviamo scritto nella nostra Regola? Urge recuperare la
dimensione della povertà, come stile sobrio che ci permette di scegliere il necessario, ricordando
che la nostra Congregazione è stata fondata sulla più nuda povertà… fiducia. In Dio solo: senso
della Provvidenza.
25. Stile sobrio, semplice, accogliente: i mezzi per ritornare alla sobrietà, sono aiuto reciproco
nella comunità, in cui ci ricordiamo a vicenda il necessario e il superfluo, discernimento.
Le superiore abbiano il coraggio di aiutare le sorelle a discernere il vero bisogno al momento
della richiesta. Cassa comune gestita con giustizia
Impegnarsi, ciascuno nel suo piccolo, a dare il meglio nei bisogni concreti della comunità e con
il proprio lavoro.
31. Attenzione ai poveri: donare non soltanto ciò che ci avanza.
Obbedienza: è la grande luce: “caro e grato ciò che …”, lo specifico è nell’art. 36
Emerge che, spesso, la dimensione della dipendenza viene meno nelle nostre comunità, a
partire dalle cose più piccole di ogni giorno. Obbedire e ascoltare, anche di fronte a lotta interiore.
L’obbedienza fa miracoli: siamo invitate all’abbandono fiducioso, disponibilità libera
41: Maria è modello di sposa e madre obbediente, modello di ogni consacrata. Anche il
capitolo della vita consacrata conclude con il riferimento a Maria.
Concludiamo che se si riuscisse a vivere meglio la realtà dei tre voti, la vita fraterna nelle nostre
comunità darebbe più frutto!
3.
I tratti caratteristici della vita fraterna dell'Orsolina
Nota metodologica: le caratteristiche della vita fraterna Orsolina si possono individuare non solo
nel capitolo 4° della Regola relativo alla "Vita fraterna",artt. 58 – 68, ma in modo trasversale in tutti
i capitoli della Regola e anche negli altri testi del Diritto Proprio.
I. Il gruppo ha anzitutto discusso sul problema degli spazi riservati alla vita fraterna (art. 66). Si
è rilevato che questi spazi sono ritagliati dentro l'opera apostolica, e questo è positivo in
quanto il nostro carisma educativo armonizza consacrazione-comunità-missione; ma è
anche problematico quando la comunità non riesce a trovare spazio e tempo per stare
insieme, conoscersi, condividere, realizzare quanto è scritto nella Regola:
«La vita fraterna è esperienza di crescita vocazionale e di appartenenza al carisma. Nella
concretezza del quotidiano, le Orsoline si aiutano a scoprire, interiorizzare ed esprimere, con
sempre maggior profondità, i valori della propria identità» (art. 60).
Anche il documento "Linee della missione educativa" sottolinea il valore della comunità
educante come «spazio creativo dove ciascuno, in prima persona, elabora la propria identità,
aperto e flessibile nell'accogliere gli stimoli e le proposte che gli giungono dall'ambiente nel
quale vive ed opera» (pag. 22).
Bisogna quindi creare questa sensibilità che ha cura della qualità della vita fraterna (Regola
art. 62), e concretamente prevedere uno spazio familiare specifico in cui la persona ritrova
se stessa come donna e religiosa insieme alle sorelle, valorizzando preghiera, inconri
comunitari, pasti, ricreazione.
II.
La comunità Orsolina testimonia la "profezia dell'insieme" nella grande famiglia Mericiana
(art. 60) ed incarna nello stile di vita quotidiano le caratteristiche della spiritualità di Angela
Merici, ben espresse nei suoi scritti, particolarmente nei Ricordi e nel Testamento, dove
"persino col sangue" Angela prega le figlie di vivere in unità profonda (art. 61).
III.
La comunità Orsolina è sempre "comunità educante", perché ogni sorella collabora alla
missione educativa in qualunque ruolo o situazione si trovi: insegnante, portinaia, cuoca,
ammalata, anziana...
La comunità educante include i laici che partecipano alla missione educativa a vario titolo e
con le diverse vocazioni e carismi (Regola art. 77; Progetto Formativo n.24).
IV.
Le nostre sono comunità multiculturali (art. 63) che "testimoniano l'universalità del
messaggio cristiano", "la comunione tra i popoli, le etnie, le culture". Sono evidenti però le
nostre fatiche comunitarie per vivere relazioni rispettose del diverso e costruttive, perché la
novità fa paura e si tende ad evitare percorsi nuovi.
V.
Caratteristica della comunità Orsolina è la condivisione dei beni, come ci viene detto alla
professione religiosa: "Tutto sarà in comune tra noi". La Regola (art. 181) parla di "equa
distribuzione dei beni al suo interno", quindi tutto ciò che riguarda la salute, lo studio, le
necessità materiali e spirituali. È un modo concreto di vivere la vita fraterna, ma a volte si è
tentate di pensare di avere più diritto di altre.
VI.
Una gioiosa ricreazione è tradizionalmente considerata prezioso momento di incontro e di
crescita. Oggi la televisione, gestita senza senso critico, può indebolire le relazioni
comunitarie e, con i suoi contenuti spesso negativi, portare ad una valutazione pessimistica
della realtà che ci circonda (il telegiornale che mostra liti politiche, crudeltà e crimini... può
farci credere che il mondo va male).
VII.
La presenza di Maria orante nelle nostre comunità ottiene il dono dello Spirito che «ha il
potere di creare fraternità irraggianti la gioia del Vangelo (Evangelii Gaudium): è un auspicio
bello e attuale, che richiederà un lettura attenta dell'esortazione apostolica di papa
Francesco, visto che la Regola è in sintonia con la sua esortazione.
4. La dimensione carismatica del vivere il servizio di governo
(Nessun gruppo è riuscito ad affrontare e sviluppare questo punto).
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