Capitolo 3 Riflessione e rifrazione Cosa fa un’onda piana nel passaggio da un mezzo all’altro? Come superficie di separazione S si consideri un piano (x, y). Sia ẑ la normale al piano. Poichè S è un piano, sia il campo riflesso e quello trasmesso si riducono a due semplici onde piane. Sia E i e−jki ·z l’onda piana uniforme incidente, E r e−jkr ·z l’onda piana che rappresente campo riflesso, a E t e−jkt ·z l’onda piana che rappresenta il campo trasmesso. È necessario imporre la condizione di continuità della componente tangente sulla superficie S(z = 0): h i E i e−j(kix x+kiy y) + E r e−j(krx +kry y) tang = (3.1) h i = E t e−j(ktx x+kty y) tang Questa condizione deve essere verificata su tutto il piano z = 0, quindi per ogni valore di x, y. La dipendenza spaziale delle tre funzioni deve essere la stessa, ciò comporta che kix = krx = ktx ; (3.2) kiy = kry = kty . (3.3) Da cui si deduce che i tre vettori k i , k r , k t sono complanari (stesse componenti lungo x e y, mentre le componenti lungo z sono in generale diverse). Il piano da 28 CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE 29 z kt qt (2) e 2 m 2 S x (1) e m 1 1 qi ki qr k2 Figura 3.1: In figura sono rappresentate le direzioni dei vettori di fase k i , k r , k t e gli angoli di incidenza θi , riflessione θr e trasmissione θt . essi individuato è detto piano di incidenza e lo facciamo coincidere con il piano della lavagna. Possiamo per comodità scegliere il sistema di riferimento in modo che tale piano coincida con il piano coordinato y = 0. I tre vettori avanno allora componente nulla lungo y: kiy = kry = kty = 0. Si definiscono θi angolo tra il vettore di propagazione dell’onda piana incidente e l’asse z, θr l’angolo tra il vettore di propagazione dell’onda piana riflessa e l’asse z, θt l’angolo tra il vettore di propagazione dell’onda piana trasmessa e l’asse z. Si ha kix = |k i | sin θi , krx = |k i | sin θr , ktx = |k i | sin θt . Ricordando che √ |k i | = ω ²1 µ1 √ |k t | = ω ²2 µ2 , per la (2.2) si ha √ √ √ ω ²1 µ1 sin θi = ω ²1 µ1 sin θz = ω ²2 µ2 sin θt . CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE 30 Si ottiene quindi n1 sin θi = n1 sin θr = n2 sin θt . Da cui si ha che θi = θr cioè l’angolo di incidenza è uguale all angolo di riflessione, e n1 sin θi = n2 sin θt . Questa uguaglianza è nota con il nome di Legge di Snell e può essere riscritta come sin θt = Se n1 > n2 , si ha θt > θi . Se n1 < n2 n1 sin θi n2 si ottiene. θt < θi . Nel caso n1 > n2 esiste un valore di θi che prende il nome di angolo critico tale che Figura 3.2: Se n1 > n2 l’angolo di transmissone θt è maggiore dell’angolo di incidenza θi . sin θt = 1 Per θi > θc , sin θt > 1 (infatti sin θi > e n2 ). n1 sin θc = n2 n1 L’angolo θt diviene immaginario e ha luogo la riflessione totale, l’onda trasmessa è un’onda piana evanescente con vettore CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE 31 di attenuazione diretto lungo z e che si propaga in direzione x cioè parallela alla superficie di separazione. Per dimostrare questo, poichè la quantità sotto radice è negativa, conviene riscrivere l’espressione di ktz nel modo seguente: Figura 3.3: Se n1 < n2 l’angolo di transmissone θt è minore dell’angolo di incidenza θi . ktz = |k t | cos θt = |k t | s p 1 − sin2 θt = |k t | 1− n21 sin2 θi = n22 s = ±j|k t | n21 sin2 θi − 1 = 2 n2 s = ±j|k t | n1 n2 s sin2 θi − n22 n21 n1 √ = ±jω µ2 ²2 n2 sin2 θi − n22 = ±jα n21 L’onda che si propaga deve mantenersi finita per z grandi, per cui si sceglie il segno negativo. L’onda trasmessa ha quindi la forma E t e−jktx x e−αz . Questa rappresenta un’onda evanescente che si propaga lungo x con ampiezza decrescente lungo z. CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE 32 Figura 3.4: Nel caso riflessione totale si ha un’onda evanescente che propaga lungo la direzione ı̂ ed è attenuata lungo ẑ. Di solito per θi > θc si parla di riflessione totale. I piani equifase sono perpendicolari ai piani equiampiezza. 3.1 Esercizi Escerizio n.1 Si consideri un’onda incidente con θi = 300 dall’aria al polistirene. (a) Calcolare l’angolo di trasmissione θt . (b) Scambiare il polistirene con l’aria e ripetere il cacolo. polistirene ²r = 2.7 Soluzione (a) ²1 = ²0 ²2 = 2.7²0 µ1 = µ 0 µ2 = µ0 CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE r sin θt = 33 µ1 ² 1 sin θi µ2 ² 2 1 1 sin θt = √ · = 0.304 2.7 2 θt = 17.70 (b) ²1 = 2.7²0 ²2 = ²0 sin θt = √ 2.7 · µ1 = µ0 µ2 = µ 0 1 = 0.822 2 θt = 52.20 Esercizio n.2 Un’onda linearmente polarizzata incide dall’acqua sulla superficie di separazione acqua - aria con un angolo θi = 450 . Si consideri ²r = 81, µr = 1, σ ≈ 0 per l’acqua distillata. Se |Et | = 1.42V /m, si calcoli l’ampiezza del campo elettrico λ/4 oltre l’interfaccia. Soluzione: θi = 450 ²r = 81 µr = 1 σ=0 Calcoliamo l’angolo critico θc : n1 sin θc = n2 r θc = sin −1 ²2 = arcsin ²1 r sin θc = n2 n1 n2 ²2 = arcsin = arcsin ²1 n1 r 1 = 6.380 81 Poichè θi > θc , l’onda è totalmente riflessa per la legge di Snell n1 sin θi = n2 sin θt √ n1 81 sin θi = √ · sin 450 sin θt = n2 1 √ √ 81 2 sin θt = √ · = 6.36 2 1 CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE 34 z aria x acqua qr cos θt = p qi 1 − (6.36)2 = ±j6.28. Il campo trasmesso è un’onda piana del tipo E t e−jkt ·r . Orientando opportunamente gli assi: k t = kx ı̂ + kz ẑ √ |k t | = ω ²2 µ2 . Ricordando che per θi > θc s n1 ktz = −jα = |k t | cos θt = ±j|k t | n2 sin2 θi − s n1 √ = ±jω ²2 µ2 n2 sin2 θi − n22 n21 n22 = n21 CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE 35 Da cui si ha 2πc2 √ 1 2π √ √ ²2 µ2 cos θt = ktz = ω ²2 µ2 cos θt = · ²2 µ2 cos θt = √ λ0 ² 2 µ2 λ 0 = 2π 2π 39.46 cos θt = (±j6.28) = ± j. λ0 λ0 λ0 In z = 0 si ha |Et | = 1.42 V /m, in z = λ/4 |Et | = 1.42 exp ³ − 39.46 λ0 λ0 4 ´ = V 7.37 × 10−5 m = 73.7µV /m. Esercizio n.3 Si calcolino i coefficenti di Fresnel r⊥ e t⊥ nel caso di un’onda piana che si propaga in aria, con indice di rifrazione pari a 1 e incide normalmente su un vetro con indice di rifrazione n = 1.45. n i n 2 t r Soluzione 1 CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE t⊥ = 36 2n1 cos θi n1 cos θi + n2 cos θt n1 cos θi − n2 cos θt n1 cos θi + n2 cos θt Nel caso di incidenza normale diventano r⊥ = t⊥ = r⊥ = 2.1 2n1 = = 082 n1 + n2 1 + 1.45 1 − 1.45 n1 − n2 = = −0.18 n1 + n2 1 + 1.45 che verificano la relazione 1 + r ⊥ = t⊥ 1 − 0.18 = 0.82 Esercizio n. 4 Sia n̂ = ẑ la normale alla superficie piana di separazione tra due mezzi lineari e isotropi con permeabilità magnetica rispettivamente µr1 = 2 e µr2 = 8, diretta dal mezzo 2 al mezzo 1. Si calcoli l’angolo di inclinazione del campo magnetico H 1 nel mezzo 1 rispetto alla normale n̂ se il campo magnetico nel mezzo 2 vale H 2 = 3î + 2ẑ e nessuna corrente si genera sulla superficie in questione. Soluzione µr1 = 2 µr2 = 8 In queste condizioni, le continuità del campo magnetico sono descritte da n̂ × (H 2 − H 1 ) = J s (B − B ) · n̂ = 0 2 2 2 Da cui si ha: n̂ × (H 2 − H 1 ) = 0 µ H =µ H 1 z1 2 z2 CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE 37 z ^ n 1 m r1 = 2 x 2 m r2 = 8 H z2 H2 H x2 La prima impone la continuità della componente tangente per cui Hx1 = 3. Dalla seconda Hz1 µ2 µr2 8 Hz2 = Hz2 = · 2 = 8 µ1 µ1 2 Pertanto H 1 = 3î + 8ẑ e l’angolo sotteso con la normale n̂ = ẑ è : 3 θ = arctg = 20.60 8 Esercizio n. 5 Un’onda a polarizzazione ortogonale si propaga in aria e incide su un’interfaccia piana aria-vetro con un angolo di 300 . La frequenza dell’onda è 600 THz, ovvero luce verde, e l’indice di rifrazione del vetro è 1.6. Se l’ampiezza del campo elettrico è 50 V/m, si calcoli: (a) i coefficienti di transmissione e riflessione; (b) le espressioni dei campi istantanei E(t) e H(t) nel vetro. CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE 38 Soluzione (a) Si deve calcolare r⊥ e t⊥ poichè si parla di un’onda a polarizzazione ortogonale, ovvero diretta lungo ̂. x qr vetro z aria qi r⊥ = n1 cos θ1 − n2 cos θt n1 cos θ1 + n2 cos θt t⊥ = 2n1 cos θi n1 cos θ1 + n2 cos θt n1 = 1 (aria) e n2 = 1, 6 vetro θi = 300 θt si può ottenere tramite la legge di Snell sin θt = n1 1 sin θi = sin 300 = 0.31 n2 1.6 θt = 18.210 Quindi CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE r⊥ = 39 1 · cos(300 ) − 1.6 · cos(18.210 ) 0.87 − 1.6 · 0.95 = = 0 0 1 · cos(30 ) + 1.6 · cos(18.21 ) 0.87 + 1.6 · 0.95 0.87 − 1.52 = −0.27 0.87 + 1.52 21 · cos(300 ) 2 · 0.87 t⊥ = = = 0.73 1 · cos(300 ) + 1.6 · cos(18.210 ) 0.87 + 1.52 = Si noti che i coefficienti di Fresnel si sono ottenuti imponendo le condizioni di continuità sulla superficie di separazione dei due mezzi. Pertanto il campo tangente nel mezzo 1 deve essere uguale al campo tangente nel mezzo 2. Nel mezzo 1 si ha l’onda incidente e quella riflessa e quindi la condizione precedente diventa: Eoi + Eor = Eot 1+ Eor Eot = Eoi Eoi 1+r =t ovvero ciò che viene trasmesso è quello che incide tolto quello che viene riflesso t = 1 + r = 1 − 0.27 = 0.73 (b) E t⊥ = E ot e−jkt ·r = E0t e−jkt(x cos θt +z sin θt ) H t⊥ = = 1 1 îs × E t = k̂t × E t = η2 η2 Eot (sin θt î + cos θt ẑ)e−jkt (x cos θt +z sin θi ) η2 Eot = Eoi r⊥ = 50 · 0.73 = 36.5 hV i m CAPITOLO 3. RIFLESSIONE E RIFRAZIONE η2 = √ kt = ω µ2 ε2 = 40 h i η0 377 120π = = 235.62 Ω = n2 1.6 1.6 ω 2πνn2 2π · 600 · 1012 1.6 = = = 6.4π · 106 c/n2 c 3 · 108 h i rad/m Pertanto h i V /m E t⊥ (t) = 36.5 cos(ωt − kt x cos θt − kt z sin θt )ĵ H t⊥ (t) = 0.16(sin θt î + cos θt ẑ) cos(ωt − kt x cos θt − kt z sin θt ) h i A/m h i H t⊥ (t) = (−0.05î + 0.152ẑ) cos(ωt − kt x cos θt − kt z sin θt ) A/m con ω = 2πν = 3.77 · 10 6 kt = 6.6π · 10 15 h i rad/sec h i rad/m .