Economia AGGIUNGI UN GRECIA, IN AZIENDA TORNA LA RACMA? D I Sull’orlo del collasso finanziario, il più debole dei paesi europei è di fronte a scelte difficili, anche di politica monetaria. Il modello argentino attuato nel 2001 però non convince: vediamo i rischi di questa “soluzione” L POPOLO GRECO SI TROVA AD AFFRONTARE un ulteriore periodo di impasse, in bilico tra il salvataggio e l’abisso. Alcuni osservatori hanno suggerito che l’adesione della Grecia all’euro sia parte del problema, non la soluzione, e il ritorno alla dracma è percepito come una scorciatoia efficace per guadagnare competitività e risollevarsi dalla crisi. I sostenitori di un ritorno al- la dracma spesso fanno riferimento all’esperienza dell’Argentina nel 2001-02, quando il paese ha abbandonato la parità con il dollaro per supportare la tesi circa i vantaggi offerti dalla svalutazione. Una dracma svalutata del 60% o più porterebbe guadagni immediati in termini di competitività, aumentando le esportazioni e aiutando la ripresa. Tuttavia, per avere una migliore comprensione circa i reali benefici di un’uscita della Grecia dall’euro è anche importante riconoscere i costi che possono emergere in termini di instabilità finanziaria e caos sociale. La decisione unilaterale di lasciare l’euro potrebbe portare a un’uscita dall’Unione europea e tutti gli accordi commerciali all’interno dell’area Ue attualmente in atto potrebbero divenire nulli. La Commissione europea allude infatti in modo esplicito alla possibilità che i membri dell’area Euro possano anche imporre tariffe doganali per compensare la manipolazione della valuta dei paesi uscenti. Il grafico 1 a pagina 26 mostra i principali prodotti di esportazione e i partner commerciali della Grecia. La maggior parte di questi ultimi ap- Fabrizio Jacobellis partiene all’Unione monetaria europea ed è in diretta concorrenza nella produzione ed esportazione di prodotti simili. In particolare, la maggior parte dei partner commerciali della penisola ellenica appartenenti all’Unione monetaria prevede un rallentamento delle proprie economie Questo articolo verrà pubblicato in lingua inglese sulla rivista annuale della Johns Hopkins University Paul H. Nitze School of advanced international studies (Sais) Bologna center (www.jhubc.it/rivista). 24 OTTOBRE 2012 nel corso dei prossimi anni, a seguito di misure di austerità e pesanti riforme strutturali miranti alla svalutazione interna per guadagnare competitività a livello internazionale. Le esportazioni rappresentano quin- di la loro fonte primaria per soste- zioni nel paese sudamericano nel nere la domanda interna e la cre- periodo 2001-02 fu favorita da tre scita ed è quindi molto improba- fattori principali. bile che i membri dell’area Euro Primo, l’assenza di barriere com- possano consentire alla Grecia di merciali significative a seguito svalutare la propria moneta in della svalutazione del peso. Se- modo significativo e dare al paese condo, i principali partner com- la possibilità di conquistare mag- merciali per l’Argentina erano in giori quote di mercato mondiale a un periodo di forte crescita e que- loro discapito senza intervenire sto ha permesso di sostenere la con misure alternative. Pertanto, è domanda di esportazioni argenti- probabile che la capacità prevista ne, mentre i partner commerciali della Grecia di guadagnare com- della Grecia sono ancora in fase di petitività e crescere mediante un recessione o crescita contenuta. permangono seri dubbi sulla ca- aumento delle esportazioni sia Infine, la svalutazione del peso è pacità della Grecia di controllare molto sopravvalutata. Inoltre è stata molto superiore all’aumento le pressioni inflazionistiche, dopo importante ricordare che, se para- successivo dell’inflazione e que- una forte svalutazione della drac- goniamo il caso a quello dell’Ar- sto ha consentito al paese di man- ma e quindi evitare una spirale gentina, la crescita delle esporta- tenere la competitività, mentre svalutazione-inflazione negativa. La decisione unilaterale di lasciare l’euro potrebbe portare a un’uscita dall’Unione europea e tutti gli accordi commerciali all’interno dell’area Ue attualmente in atto potrebbero divenire nulli OTTOBRE 2012 25 Economia Rischio di gravi conseguenze sono solo alcuni dei risultati “corsa agli sportelli”, mentre sia Le conseguenze finanziarie ri- drammatici altamente probabili aziende che famiglie cercano di schiano di avere un impatto deva- in caso di un’uscita dall’euro. Le proteggere i loro risparmi conver- stante. Congelamento dei deposi- banche molto probabilmente si tendo la dracma in valuta forte. Il ti e controllo sui flussi di capitali troveranno a fronteggiare una grafico 2 mostra come già l’incertezza degli ultimi mesi abbia por- I cinque principali prodotti di esportazione della Grecia (% del totale) Grafico 1 ESPORTAZIONI 23 E PRINCIPALI Agricoltura PARTNER Metalli di base e prodotti 22 COMMERCIALI DELLA GRECIA Prodotti tessili 16 Prodotti chimici 15 Strumentazione ottica 6 tato a una forte riduzione dei depositi bancari, creando ulteriori pressioni sul sistema bancario greco, che rischierebbe il collasso in caso di un’uscita dall’euro. L’Argentina nel 2001-02 ha affrontato un’esperienza simile, con il governo costretto a introdurre il congelamento dei depositi (“Corralito”1). La Grecia potrebbe probabilmente introdurre un simile blocco I principali concorrenti della Grecia dei depositi, che quindi potrebbe Germania Italia Francia Paesi bassi Cina Stati Uniti portare a un arresto dell’attività economica e al caos sociale. Inoltre, il governo greco sarebbe costretto a imporre il controllo di capitali e dei tassi di cambio, con I maggiori partner commerciali della Grecia - % dell’esportazione totale (2010) Germania 11 1,8 Italia 11 0,8 Cipro 7 2,4 Bulgaria 7 3,4 Turchia 6 5,1 Regno Unito 5 1,8 Francia 4 1,7 Stati Uniti 4 2,5 Romania 4 2,8 Spagna 3 1,1 Previsione di crescita del pil in media nei prossimi 5 anni (%) Fonte: FMI, Insights globali e analisi dell’autore. 26 1 OTTOBRE 2012 Il “Corralito” indica le misure che il governo argentino adottò per congelare i conti bancari per 12 mesi, permettendo il prelievo solo di piccole somme di denaro. 200 190 Depositi bancari (miliardi di €) Grafico 2 ANDAMENTO DEI DEPOSITI DELLE FAMIGLIE GRECHE 34% Riduzione 180 170 160 150 ott 11 set 11 lug 11 ago 11 giu 11 apr 11 mag 11 feb 11 mar 11 gen 11 dic 10 nov 10 ott 10 set 10 ago 10 giu 10 lug 10 apr 10 mag 10 feb 10 mar 10 gen 10 dic 09 nov 09 ott 09 set 09 140 Fonte: Banca Centrale Greca, Bloomberg e analisi dell’autore. evidenti disagi per le imprese e la le. Inoltre, l’introduzione di una gestione dell’economia, in modo moneta locale porterebbe alla ri- da evitare forti deflussi di capitali denominazione degli obblighi fi- in cerca di rifugio e limitare la spe- nanziari esistenti creando pressio- culazione. Sia l’Argentina (2001- ni significative sulla situazione 02) sia la Russia (1998) hanno in- patrimoniale delle imprese, che si trodotto controlli di capitali e dei troverebbero ad affrontare un di- tassi di cambio quando hanno ab- sallineamento valutario tra ricavi bandonato la parità con il dollaro e passività. Infine, l’accesso al cre- e quindi è molto probabile che la dito sui mercati internazionali sa- Grecia abbia un’esperienza simi- rebbe altamente oneroso e alcuni L’introduzione di una moneta locale porterebbe alla ridenominazione degli obblighi finanziari esistenti creando pressioni significative sulla situazione patrimoniale delle imprese commentatori prevedono che le imprese greche potrebbero subire un aumento dei loro costi di finanziamento di circa il 7%2. Pertanto, per la maggior parte delle aziende sarebbe più conveniente indebitarsi in valuta estera per ridurre il costo del finanziamento, esponendo ulteriormente il loro bilancio alle fluttuazioni dei cambi e au- 2 “Euro break-up - the consequences” Ubs Investment research - Global economic perspectives (settembre 2011). OTTOBRE 2012 27 Economia glianza nel paese, che è diminuita solo quattro anni dopo la crisi, nonostante l’Argentina abbia registrato una crescita solida immediatamente dopo la svalutazione. Varie stime e proiezioni sono stati prodotti nel tentativo di quantificare i costi economici associati a un’uscita dall’euro. Queste stime indicano un calo che arriva fino al 50%4 del pil nel primo anno e di grave recessione nei due, tre anni successivi. Tuttavia, a prescindere da qualunque sia la cifra finale, ciò che è importante sottolineare è che un calo del pil non è solo un’altra variabile economica persino superiore all’odierna, con o un numero, ma rappresenta fa- gravi conseguenze socio-econo- miglie, imprese in fallimento, di- miche. I sostenitori di un ritorno soccupati e aumento delle disu- alla dracma, che spesso usano guaglianze e della povertà che por- l’Argentina come esempio positi- tano alla disperazione. La stessa vo, dovrebbero anche ricordare disperazione che potrebbe portare che la svalutazione del peso ha a scelte politiche errate che rischia- portato a un crollo del pil quasi no di trascinare il paese nell’abisso. dell’11% nel primo anno, una di- Come J.M. Keynes correttamente soccupazione di oltre il 23%, la ri- indicava «Non c’è più sottile, più mentando il rischio di fallimento. duzione dei salari reali di oltre il sicuro mezzo per rovesciare l’at- Tutto questo suggerisce un forte 23% e la percentuale della popola- tuale base della società che corrom- calo dell’attività economica e de- zione ufficialmente al di sotto del- pere la valuta. Il processo coinvol- gli investimenti, aumento della la soglia di povertà, salita a oltre il ge tutte le forze nascoste del dirit- «Non c’è più sottile, più sicuro mezzo per rovesciare l’attuale base della società che corrompere la valuta» J.M. Keynes disoccupazione e un’incertezza 3 50% , aggravando la disugua- to economico sul lato della distruzione e lo fa in modo che nemme- Fabrizio Jacobellis è adjunct professor di Economia al Johns Hopkins Paul H. Nitze School of advanced international studies (Sais) Bologna center e senior manager strategy consulting in Deloitte a Londra. Sais è da sempre tra i più importanti centri di studi internazionali al mondo e una delle nove scuole della Johns Hopkins University di Baltimora. Invece il Bologna Center, fondato nel 1955, offre a studenti e laureati di tutto il mondo un programma postlaurea per conseguire un master nel campo delle relazioni internazionali secondo gli standard di istruzione americani (www.jhubc.it). 28 OTTOBRE 2012 no un uomo su un milione sia in grado di diagnosticare».5 3 4 5 䡵 “Argentina’s economic crisis: causes and consequences” Joint economic committee - Us Congress (2003). “Euro break-up - the consequences” Ubs Investment research - Global economic perspectives (settembre 2011). “The economic consequences of the peace” J.M. Keynes (1920).