infor masanità masanità giugno 2015 Cardiochirurgia A Padova primo intervento al mondo, combinato, di sostituzione della valvola aortica e mitralica 2 informasanità PERIODICO D’INFORMAZIONE SOMMARIO DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA Giugno 2015 DIRETTORE GENERALE Claudio Dario Leg. Rappr. A.O. Padova Primo intervento al mondo, combinato, di sostituzione delle valvole aortica e mitralica pag. 3 La Chirurgia Pediatrica pag. 7 HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMERO Silvia Baggio, Guglielmo Bonanni, Marco Boscaro, Eliana Camporese, Piergiorgio Gamba, Gino Gerosa, Antonella Muraro, Davide Nacamulli Malattie andrologiche tra i giovani pag. 12 Servizi fotografici: Azienda Ospedaliera di Padova L’ Endocrinologia va in piazza: l’ambulatorio mobile pag. 14 Il Fisco mette le ruote pag. 17 Il Centro di Allergie Alimentari si presenta pag. 19 DIRETTORE RESPONSABILE Luisella Pierobon Consulenza Legale: Luisa Longhini DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE Via Giustiniani 1— Padova tel. redazione 049.8213923 fax redazione 049.8218283 [email protected] Registrazione del Tribunale di Padova n. 1553 del 21.01.97 Registro Stampa in copertina: L’Ospedale di Padova 3 PRIMO INTERVENTO AL MONDO COMBINATO MICROINVASIVO, DALLA PUNTA DEL CUORE, SENZA APRIRLO. IN CONTEMPORANEA CORREZIONE DELLE VALVOLE AORTICA E MITRALICA SEMPRE A CUORE BATTENTE Conferenza Stampa del 23.06.2015 Pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale, Circulation, il report dello straordinario intervento cardiochirurgico di Padova. 4 Per la prima volta al mondo, i cardiochirurghi dell’Azienda Ospedaliera di Padova, guidati dal prof. Gino Gerosa, hanno pensato e realizzato con successo un’operazione mai effettuata prima. L’intervento combinato di impianto di bioprotesi valvolare aortica e in contemporanea di riparazione della valvola mitralica mediante innesto di neo-corde tendinee, è stato effettuato passando solo attraverso la punta del cuore, a cuore sempre battente e senza aprire completamente il torace. Il paziente di 78 anni che presentava una grave insufficienza valvolare aortica e una severa insufficienza valvolare mitralica, è stato sottoposto ad intervento, con una minima incisione dal torace di 5 cm. e con una piccola apertura di pochi millimetri nella punta del cuore. L’accesso trans-apicale in minitoracotomia (taglio di pochi centimetri nel torace a livello intercostale), è stato effettuato sempre a cuore battente, senza l’utilizzo della circolazione extracorporea. Il prof. Gino Gerosa, ideatore dell’intervento, ha guidato con i dottori Augusto D’Onofrio, Andrea Colli, Giuseppe Tarantini e Demetrio Pittarello, il team di professionisti: cardiochirurghi, cardiologi, anestesisti ed ha sostituito in sole 4 ore la valvola aortica con una protesi biologica accartocciata su un catetere di alcuni millimetri e corretto la valvola mitralica attraverso l’impianto di 3 coppie di neo-corde in goretex, mentre il cuore del paziente continuava a battere. Il degente che ha avuto un regolare, breve decorso post operatorio, dimesso, è tornato a svolgere le sue normali attività. Ha recuperato velocemente grazie alla micro-incisione laterale che gli ha consentito elevati benefici in quanto il cuore non è stato fermato, non si è utilizzata la circolazione extra-corporea (macchina cuore-polmoni) e dopo pochi giorni dall’intervento il paziente ha recuperato la sua totale funzionalità. 5 disegno di Fabio Zucchetta - cardiochirurgo La doppia procedura combinata di correzione valvolare mitro-aortica trans-apicale a cuore battente senza circolazione extra-corporea, micro-invasiva, di Padova, è il primo caso al mondo effettuato in quanto questa doppia patologia valvolare, veniva generalmente trattata mediante intervento cardiochirurgico “a cuore aperto” aprendo completamente il torace per poi o effettuare la doppia sostituzione valvolare mitro-aortica, oppure sostituire la valvola aortica e riparare la valvola mitralica. 6 Claudio Dario, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova, congratulandosi con l’équipe, afferma: “Questo intervento, rappresenta il risultato più eclatante della sinergia tra ricerca, didattica e assistenza che può trovare il compimento solo in strutture che sanno trasformare la complessità in eccellente efficienza”. Conferenza Stampa del 23.06.2015 7 CHIRURGIA PEDIATRICA Unità Operativa Complessa Direttore prof. Piergiorgio Gamba La Chirurgia Pediatrica svolge la propria attività nell’ambito dell’Azienda Ospedaliera/ Università di Padova e, assieme alle altre Unità Operative Pediatriche ed OstetricoGinecologiche, costituisce il Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino. Le degenze si trovano al primo piano della Palazzina UOC Chirurgia Pediatrica/UOC Ginecologia e Ostetricia. La Chirurgia Pediatrica dedica le migliori competenze specialistiche chirurgiche alla diagnosi e cura per tutti i pazienti pediatrici, dal neonato all’adolescente (0-15 anni). Il reparto aderisce al progetto “Ospedale senza dolore”. LA CHIRURGIA PEDIATRICA Lo staff è attualmente composto da 1 professore ordinario, 1 professore associato, 4 dirigenti medici, 2 dottorandi, 9 specializzandi, 17 infermieri di reparto, 18 infermieri di sala operatoria, 9 operatori socio sanitari, 2 assistenti amministrative. Il reparto è composto da diverse tipologie di stanze, per un totale di 23 posti letto: ♦ 5 stanze con posto letto singolo, riservate generalmente a pazienti complessi ♦ 3 stanze con due posti letto, riservate ai ricoveri medio lunghi ♦ 3 stanze da quattro posti letto, riservate ai ricoveri di medio breve periodo L’attività chirurgica attuale è di oltre 2500 interventi all’anno riguardanti diverse specialità, con circa 1800 ricoveri annui. L’Unità Operativa offre: - trattamento in regime di degenza ordinaria; - trattamento in regime di day surgery; - attività e prestazioni specialistiche ambulatoriali. La Chirurgia Pediatrica è una realtà multidisciplinare che comprende: - Chirurgia Neonatale, Chirurgia delle Malformazioni Congenite, Diagnosi Prenatale - Chirurgia Toracica Neonatale e Pediatrica - Chirurgia Ano Rettale 8 LA CHIRURGIA PEDIATRICA - Chirurgia Gastro Duodenale / Epato-Bilio-Pancreatica - Chirurgia Mini Invasiva Video Assistita - Endoscopia Apparato Digerente - Chirurgia Oncologica - Chirurgia Nefrourologica - Trattamento delle Malformazioni Vascolari - Trapianti Renali - Chirurgia Maxillo Facciale - Neurochirurgia - Chirurgia Endoscopica delle Vie Aeree - Otochirurgia - Ortopedia - Oculistica - Odontoiatria - Posizionamento di catetere venoso centrale e relativo utilizzo in pazienti affetti da emofilia, in pazienti oncologici, pazienti in terapia parenterale domiciliare e neonati - Posizionamento e gestione di gastrostomie con ambulatorio dedicato Presso la Terapia Semi Intensiva vengono effettuati test allergologici in regime di day hospital nei bambini a rischio di complicanze. Nel reparto vengono ricoverati i bambini che devono essere sottoposti ad indagini radiologiche in sedazione: sopra i 6 mesi in day hospital, sotto i 6 mesi con ricovero notturno. 9 LA CHIRURGIA PEDIATRICA 10 Attività formativa e didattica: • • • • lezioni di Chirurgia Pediatrica per studenti del corso di laurea in Medicina sede e direzione della scuola di specializzazione in Chirurgia Pediatrica corsi di aggiornamento per personale medico e infermieristico insegnamenti nelle scuole di specializzazione di Chirurgia Pediatrica e Pediatria Attività di ricerca: • • • • coordinamento del gruppo nazionale di chirurghi pediatri oncologi coordinamento di protocolli nazionali sui tumori solidi dell’infanzia e partecipazione a panels europei e mondiali su alcuni tumori ed esempio epatoblastoma, sarcomi parti molli, neuroblastoma partecipazione a protocolli nazionali e internazionali sulle malformazioni congenite (ernia diaframmatica, malformazione anorettale e atresia dell’esofago) invasiva • • • Centro di riferimento, organizzazione e partecipazione a corsi di chirurgia miniprogramma nazionale trapianto renale pediatrico laboratorio di medicina rigenerativa e tissue engineering con progetti italiani ed europei inerenti il trattamento delle malformazioni congenite. 11 LA CHIRURGIA PEDIATRICA IN DAY SURGERY Per gli interventi di chirurgia minore in elezione è previsto un ricovero in Day Surgery. Le patologie trattate sono: ⇒ ernie inguinali ⇒ criptorchidismo ⇒ fimosi ⇒ cisti del funicolo ⇒ cisti mediana del collo ⇒ frenulo linguale corto ⇒ cisti dermoidi ⇒ sinus pilonoidale ⇒ circoncisioni, anche quella rituale ⇒ varicocele 12 LE MALATTIE ANDROLOGICHE TRA I GIOVANI Al centro il prof. Guglielmo Bonanni, insieme ai collaboratori dell’ambulatorio Per l’importanza della prevenzione andrologica si è tenuto a Padova recentemente il Congresso della Sezione Triveneta della Società Italiana di Andrologia, nella prestigiosa sede del Palazzo della Sanità, dal tema Prevenzione in Andrologia: istruzioni per l’uso che è stato seguito con estremo interesse e partecipazione da oltre 170 congressisti. L’Andrologo deve necessariamente rivestire un ruolo centrale di riferimento sul territorio per inquadrare le problematiche andrologiche, trattarle nel modo corretto e promuovere un’adeguata prevenzione fin dalla giovane età, specie da quando i giovani non sono più sottoposti alla visita medica per il servizio militare che costituiva, nella maggior parte dei casi, la prima e unica visita andrologica eseguita dagli uomini. Dal giugno del 2004 è operativo, primo in Italia, un Ambulatorio di Andrologia riservato a tutto il personale maschile dell’Ateneo e agli studenti. L’ambulatorio è diretto dal Prof.Guglielmo Bonanni della Clinica Endocrinologica con la collaborazione del Dott. Massimo Iafrate della Clinica Urologica. In questi anni sono stati visitati oltre 3000 pazienti; di questi circa il 60% erano giovani (studenti e dottorandi) e il rimanente dipendenti dell’ateneo con un’età oscillante tra i 35 e 65 anni. LE MALATTIE ANDROLOGICHE TRA I GIOVANI I giovani, in una elevata percentuale, richiedevano solo un controllo del loro apparato genitale in quanto hanno “scoperto” dai media e dalla pubblicità la figura dell’andrologo. Le motivazioni della visita sono numerose e diverse: tra i giovani prevalgono l’eiaculazione precoce, le dimensioni dei genitali, fimosi, orchialgie, infezioni e, sempre più spesso, difficoltà di erezione sin dai primi rapporti. Tra i meno giovani prevale, come atteso, il deficit erettile, l’eiaculazione precoce, i disturbi urinari e l’infertilità. Durante questi anni è stato riscontrato che circa il 10-12% dei soggetti era portatore di varicocele fino a quel momento non diagnosticato. Il varicocele sappiamo essere presente in circa il 15% della popolazione maschile, può essere asintomatico ed è ben dimostrato essere la causa più frequente di infertilità maschile. Se viene precocemente diagnosticato e opportunamente trattato può evitare situazioni di infertilità spesso scarsamente curabili se diagnosticate in età adulta. Tra i giovani che si sono presentati nell’ambulatorio, sono stati riscontrati 2 soggetti con tumore al testicolo che rappresenta la neoplasia solida più frequente nella seconda-terza decade di vita. Nella stragrande maggioranza dei casi questi tumori sono oggi curabili ma le cure sono tanto più pesanti quanto più la malattia è progredita. Sono state riscontrate ancora, in circa il 10% dei soggetti, infezioni dei genitali (da micosi del glande a condilomi). Oltre il 20% riferiva eiaculazione precoce che talora si può risolvere con terapia mirata (antimicotici, antibiotici), con supporto psico-sessuologico o con farmaci specifici (dapoxetina). Tra i meno giovani la richiesta era motivata nella maggioranza dei casi (oltre il 60 %) da deficit erettile. Sappiamo che la causa di questo deficit è multifattoriale (ipertensione, ipercolesterolemia, aterosclerosi, farmaci e non ultima una componente psicologica). Il deficit erettile non deve essere considerato una malattia ma solo un sintomo di patologie più complesse e anche più pericolose. In un’elevata percentuale di questi soggetti è stata evidenziata la presenza di patologie non note quali ipertensione e ipercolesterolemie con alterazioni aterosclerotiche dei grossi vasi (carotidi, arterie arti inferiori). 13 14 SETTIMANA MONDIALE DELLA TIROIDE IN CENTRO A PADOVA, AMBULATORIO MOBILE CON VISITE GRATUITE PER LA POPOLAZIONE A Padova, alla fine di maggio, l’Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova, diretta dal prof. Marco Boscaro, con i clinici di altre specialità, sempre dell’Ospedale, si è messa a disposizione della popolazione con un ambulatorio mobile della Croce Rossa, nello spazio antistante il Municipio di Padova di fronte al Bo’, per informazioni sulla iodoprofilassi e la prevenzione delle malattie della tiroide; ha eseguito, inoltre, visite ed ecografie gratuite dedicate a chi non ha mai fatto prima un controllo della tiroide. In tutti i Paesi del mondo, le istituzioni sanitarie riunite nell’Organizzazione Mondiale della Sanità, con la Settimana Mondiale della Tiroide 18-25 maggio, hanno voluto richiamare l’attenzione di tutti i medici, non solo degli endocrinologi e di tutte le persone, sul fatto che le malattie della tiroide sono estremamente diffuse, ma possono essere prevenute o, se riconosciute in tempo, curate efficacemente nella massima parte dei casi, prima che possano provocare dei danni. Il tema di quest’anno è stata la iodoprofilassi. Nel 1990 l’UNICEF ha identificato nella carenza di iodio uno dei problemi maggiori per la salute a livello mondiale, soprattutto per quello che riguarda il gozzo e lo sviluppo cerebrale del feto che nei casi più gravi porta al fenomeno del cretinismo. Perché la tiroide funzioni bene è necessario che sia presente nell’alimentazione una quantità adeguata di iodio. Infatti la tiroide elabora lo iodio e lo unisce ad altre sostanze presenti nella ghiandola per formare gli ormoni tiroidei. Senza lo iodio l’ormone non si forma. Il problema della carenza iodica non riguarda singole persone, ma intere popolazioni. In Italia lo iodio contenuto nei cibi non basta, per cui, per fornire a tutte le persone l’ingrediente per formare gli ormoni tiroidei, è stato aggiunto lo iodio al sale: il sale iodato. Ma c’è qualcuno che non può usare il sale iodato? No! Tutti, bambini, giovani o vecchi, donne o uomini, hanno bisogno di avere lo iodio che non è una medicina, ma un elemento essenziale della nutrizione. L’importante è AMBULATORIO MOBILE A PADOVA 15 non eccedere con il sale, soprattutto in coloro che hanno problemi cardiovascolari. Quindi il messaggio deve essere: poco sale, ma iodato. Bastano 5 grammi di sale fino iodato, in tutta la giornata (un cucchiaino), per fornire alla tiroide i 150 microgrammi di iodio che le consentono di produrre l’ormone. Cosa succede se la tiroide non ha abbastanza iodio? Per cercare di produrre una quantità normale di ormone la ghiandola si ingrossa e si forma quello che comunemente conosciamo come “gozzo”. Dal gozzo poi possono formarsi altre malattie, come l’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo e i noduli. Dal 2005 in Italia c’è una legge che obbliga tutti i punti vendita ad esporre solo sale iodato, ma sarebbe auspicabile che questo sale fosse usato anche nella ristorazione e nell’industria alimentare, perché molte persone mangiano abitualmente nelle mense o usano cibi preconfezionati. Le malattie della tiroide riguardano soprattutto la donna, in particolare durante la gravidanza; il buon funzionamento della tiroide, durante questo periodo, è fondamentale sia per la donna che per il feto. Per prepararsi ad una gravidanza e poi durante la gestazione e l’allattamento, alla donna non bastano più i 150 microgrammi assunti attraverso il sale iodato, ma deve introdurne circa il doppio. Poiché non possiamo aumentare la quantità di sale, è necessario introdurre altro iodio con alimenti che ne siano ricchi, il pesce di mare ad esempio, ma soprattutto il latte di mucca. Bastano una o due tazze di latte al giorno per fornire alla tiroide lo iodio mancante e senza la necessità di ricorrere agli integratori artificiali. Recenti studi hanno dimostrato che bambini nati da madri che assumevano una quantità adeguata di iodio, avevano mediamente un quoziente di intelligenza superiore a quello dei bambini nati da madri che assumevano poco iodio durante il primo trimestre di gravidanza, quel periodo in cui si sviluppa il cervello del bambino. Se nelle donne con una tiroide normale è sufficiente aumentare l’apporto di iodio, in quelle che hanno una disfunzione questo non basta ad assicurare una gravidanza normale e uno sviluppo ottimale del bambino. AMBULATORIO MOBILE A PADOVA 16 Ogni donna che desidera una gravidanza dovrebbe sapere se la sua tiroide è normale. Molto spesso una tiroide che funziona poco (ipotiroidismo) o troppo (ipertiroidismo) non è riconosciuta fino a che non diventa grave. Per fortuna tutte le disfunzioni della tiroide, se riconosciute in tempo, possono essere corrette con farmaci molto efficaci, ma è necessario intervenire prima che inizi, o al massimo nei primissimi periodi della gravidanza. Il Veneto è una Regione all’avanguardia nella lotta alla carenza di iodio e alle sue conseguenze. A questo scopo ha istituito un Centro Regionale di Riferimento per la Iodoprofilassi affidato all’Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Gli specialisti del Centro, coadiuvati dai colleghi delle altre province, percorrono periodicamente da molti anni tutta la Regione, informando la popolazione sulla necessità della iodoprofilassi e hanno esaminato la tiroide di migliaia di bambini delle scuole primarie per identificare i casi di gozzo, e raccolto campioni di urine per misurare lo iodio (ioduria) che è lo strumento che consente di stabilire quanto iodio c’è in una certa area. Grazie alla iodoprofilassi, il gozzo dovuto alla carenza di iodio, piaga secolare dei nostri territori e in particolare delle zone montane, è pressoché scomparso. équipe medica dell’Ambulatorio mobile di Endocrinologia 17 IN AZIENDA OSPEDALIERA, A PADOVA, IL CAMPER DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE IL FISCO METTE LE RUOTE PER IL 730 PRECOMPILATO A maggio il camper dell’Agenzia delle Entrate, adibito a ufficio mobile, è stato in via Giustiniani, di fronte al Pronto Soccorso. Il “Fisco mette le ruote”, manifestazione itinerante dell’Agenzia delle EntraDirezione Regionale del Veneto te è arrivata in Veneto, dopo la tappa in Emilia Romagna, per i pazienti dell’A. O. di Padova e per i loro familiari. Il camper, attrezzato come un front office, ha percorso l’Italia da Sud a Nord per spiegare il funzionamento e i vantaggi del nuovo modello di dichiarazione precompilato 730. Quest’anno il progetto ha privilegiato in particolare gli ospedali delle maggiori città italiane – sono state effettuate tappe presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna e il Policlini- IL FISCO METTE LE RUOTE co di Bari – con l’obiettivo di venire incontro ai pazienti e ai familiari che avevano più difficoltà a recarsi presso gli uffici dell’Agenzia. Pazienti ricoverati, loro familiari e personale dell’Azienda Ospedaliera, oltre un centinaio, si sono rivolti allo sportello “itinerante” per informazioni e assistenza sul 730 precompilato, e per chiedere tutti i servizi normalmente disponibili presso gli uffici delle Entrate: • abilitazione ai servizi telematici • consultazione delle quotazioni immobiliari • visure catastali e ispezioni ipotecarie • chiarimenti in materia di comunicazioni di irregolarità e di iscrizioni a ruolo • registrazione dei contratti di locazione • rilascio di codici fiscali e partite IVA • richiesta di duplicato della tessera sanitaria • informazioni relative a successioni e donazioni Maggiori informazioni sul progetto “Il Fisco mette le ruote” e sul nuovo modello di dichiarazione precompilato, sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it. 18 19 CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LO STUDIO E LA CURA DELLE ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI Direttore: prof.ssa Antonella Muraro L’attività della UOSD Allergie Alimentari, diretta dalla prof.ssa Muraro, viene svolta presso le strutture del Dipartimento di Pediatria e i Poliambulatori Pediatrici dell’Azienda Ospedaliera di Padova. La UOSD Allergie Alimentari è attiva dal 2005 anche come Centro di Riferimento Regionale per lo Studio e la Cura delle Allergie e Intolleranze Alimentari della Regione Veneto. Svolgono la loro professione un Dirigente Medico Allergologo e Pediatra, due Dirigenti Medici Allergologi, una Psicologa Psicoterapeuta con specializzazione in Psicologia Clinica, una Dietista e un Infermiere Pediatrico. Eletta l’anno scorso Presidente dell’European Academy of Allergy and Clinical Immunology EAACI (www.eaaci.org ), eserciterà il suo mandato per 2 anni dal Giugno 2015 fino a Giugno 2017. L’ EAACI, fondata nel 1956, celebrerà i 60 anni di attività nel 2016: con oltre 8000 membri e 140 società nazionali affiliate è attualmente la più grande società scientifica mondiale di allergologia ed immunologia clinica. La dr.ssa Muraro è la prima donna eletta Presidente dell’ EAACI in un Consiglio direttivo di 21 colleghi europei. Tra le principali iniziative intraprese dalla dr.ssa Muraro si segnalano inoltre, le Linee Guida Europee per l’Allergia Alimentare e l’Anafilassi, scaricabili dal sito dell’EAACI. CENTRO ALLERGIE ALIMENTARI 20 Il Centro segue attualmente circa 2000 pazienti per lo più in età pediatrica anche se la richiesta giornaliera di visite per l’adulto necessiterebbe l’estensione del servizio all’età adulta. La maggior parte dei pazienti sono costituiti da bambini e adolescenti affetti dalle varie manifestazioni cliniche dell’allergia alimentare quali eczema atopico, asma, sintomi gastrointestinali, scarsa crescita. L’attività diagnostica consiste in visite allergologiche ambulatoriali e ambulatori integrati, nel corso dei quali vengono eseguiti test cutanei per alimenti e inalanti, prove di funzionalità respiratoria, esecuzione di esami bioumorali mirati, coordinamento di consulenze specialistiche pertinenti alle manifestazioni cliniche dell’allergia alimentare (es: gastroenterologo) qualora necessarie. Vengono inoltre effettuati test di scatenamento (unico Centro della Regione Veneto che esegue tale test diagnostico) alimentare e per farmaci. Il Centro svolge inoltre attività terapeutica mediante terapie avanzate per la cura delle allergie alimentari volte a ridurre l’incidenza di reazioni allergiche gravi: desensibilizzazione ad alimenti, terapie con farmaci biologici e immunoterapia specifica per l’allergia ad inalanti. Infine vengono svolte attività di supporto dietistico (sorveglianza nutrizionale e terapia educazionale dietologica) e psicologico con valutazione della qualità di vita del CENTRO ALLERGIE ALIMENTARI paziente allergico e della sua famiglia tramite colloqui psicologici-clinici individuali e psicoterapia di gruppo. Previsto anche il servizio di consulenza allergologica ai reparti. Le prestazioni effettuate nell’anno 2014 sono in crescita rispetto agli anni precedenti con più di 4100 prestazioni totali, di cui circa 350 test di scatenamento e 200 visite in regime di Ambulatorio Integrato. Uno degli obiettivi del Centro è quello della creazione di reti tra Centro Specialistico e Settore Primario che consenta un flusso di informazioni biunivoco in cui tutti i protagonisti dispongano delle informazioni di pertinenza. Le prestazioni vengono espletate in regime di integrazione delle competenze tra allergologo, pediatra, dietista e psicologo, con sedute ambulatoriali per pazienti esterni, esecuzione di procedure complesse per la diagnosi e sperimentazione di terapie avanzate per l’allergia alimentare. L’attività del Centro vede una costante collaborazione con l’Associazione dei pazienti Food Allergy Italia, per una interazione continuativa con i pazienti e le loro famiglie e la condivisione delle problematiche sanitarie e sociali della vita quotidiana. Recentemente, con l’attivazione della UOSD Allergie Alimentari, è stato assegnato al Centro un posto letto con la possibilità di svolgere attività di ricovero. Il Centro di Specializzazione Regionale per lo Studio e la Cura delle Allergie e delle Intolleranze Alimentari è stato istituito con Legge Regionale n. 26 del 26 Novembre 2004. La caratteristica peculiare della UOSD Allergie Alimentari è costituita dalla presa in carico globale del paziente. 21 CENTRO ALLERGIE ALIMENTARI 22 Tale approccio si avvale della stretta interazione tra i diversi specialisti che, a vario titolo, sono coinvolti nelle manifestazioni cliniche della malattia (pediatra, medico di famiglia, allergologo, gastroenterologo, dermatologo, psicologo, dietista, medico di medicina d’urgenza e di pronto soccorso) con l’utilizzo di protocolli diagnostici e terapeutici condivisi. Questo modello multidisciplinare e multiprofessionale porta alla realizzazione di uno stretto collegamento con il territorio per consentire la gestione della patologia anche, e soprattutto, nell’ambito di vita quotidiana del paziente (scuola, ambiente di lavoro, ristorazione). Il Centro, oltre a garantire prestazioni allergologiche sia di prevenzione che di cura, svolge attività di ricerca sulle allergie e sulle intolleranze alimentari anche da un punto di vista epidemiologico. Promuove inoltre l’istituzione di corsi di aggiornamento e di perfezionamento rivolti ad operatori sanitari e programmi educativi e di prevenzione sull’allergia alimentare per i soggetti a rischio attraverso la collaborazione con le strutture della medicina di base e dei consultori. Inoltre dal 2005 svolge corsi di formazione mensili dedicati alla gestione dell’allergia alimentare e gestione dell’emergenza anafilattica a scuola. Il corso, della durata di circa 2 ore, è svolto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e con l’Associazione Food Allergy Italia e destinato al personale scolastico. Il Centro ha tra i suoi obiettivi quello di sviluppare l’innovazione e la ricerca. In linea con questo obiettivo, è inserito in una rete di Centri di eccellenza europei e nazionali dedicati all’Allergologia e all’Allergia Alimentare per una condivisione dei più recenti sviluppi diagnostici e terapeutici mediante la partecipazione a Progetti di Ricerca Europei e Nazionali. Informasanità