Alla prova siti e software per l`ascolto di musica da internet

annuncio pubblicitario
Test
Il juke box
è online
IL NOSTRO
TEST
Quasi tutto il test
è consistito nell'uso
pratico dei siti
analizzati: chi ci
segue su Facebook
o Twitter, per
esempio, nel corso
di novembre ci avrà
visto pubblicare link
a diverse canzoni.
1, 2, 3... PROVA
Per valutare la
qualità dell'audio
ci siamo rivolti allo
stesso laboratorio
che segue le prove
dei lettori mp3,
per avere un
confronto diretto,
sottoponendo
ai nostri esperti
l'ascolto di 15
canzoni.
Alla prova siti e software per l'ascolto di musica da internet.
Cataloghi ampi, qualità audio variabile e le solite incertezze legali.
treaming è un termine tecnico usato su
internet per indicare che dei dati vengono mandati da un sito verso un computer, nel quale però non vengono salvati, ma "evaporano" nel momento
stesso in cui li si usa, un po' come in una radio. Questa
tecnica viene utilizzata, tra gli altri, da siti e programmi che trasmettono musica via internet, permettendo
all'utente di scegliere le singole canzoni da ascoltare,
come se fossero dei juke box. Rispetto al vecchio apparecchio dall'aspetto retrò che campeggiava nei bar
fino a qualche anno fa, saltano subito all'occhio due
differenze: la vastità del catalogo (si parla di milioni
di canzoni) e il fatto che non si paga.
S
Come può essere gratis?
Se non siete come Fonzie (vi ricordate quando faceva
partire il juke box con un pugno al posto della monetina?) vi starete chiedendo come sia possibile che tutto ciò sia al contempo gratuito e legale. Partiamo dal
gratis, che è più facile. Intanto, tenete a mente che
32 Altroconsumo Gennaio 2010
altroconsumo.it
Ampiezza catalogo
Qualità audio
Semplicità d'uso
Playlist
Funzioni social
Funzioni extra
QUALITÀ GLOBALE (su 100)
RISULTATI
Link per acquistare canzoni
CARATTERISTICHE
Video
SITI E PROGRAMMI PER
ASCOLTARE MUSICA ONLINE
blip.fm
no
sì
sì
A
C
B
C
A
B
66
www.youtube.com
sì
sì
sì
A
C
A
A
A
C
64
www.goear.com
no
no
no
B
A
C
C
B
E
61
tinysong.com
no
no
no
B
A
B
E
E
E
58
www.boostermp3.com
no
no
no
B
A
C
E
E
E
51
hypem.com
no
no
sì
D
B
B
D
B
C
48
www.dada.it
sì
no
sì
D
B
B
A
A
B
48
www.deezer.com
no
no
sì
D
A
B
A
A
D
48
muziic.com
no
sì
no
A
D
B
D
B
C
44
songza.fm
no
sì
sì
A
D
B
D
B
D
44
streamdrag.com
no
sì
no
A
D
B
B
D
D
44
jukefly.com
no
sì
no
A
D
C
A
B
A
34
groove-walrus.turnip-town.net/dru/
no
no
no
B
A
B
C
D
B
71
www.moovida.com
sì
no
no
B
A
C
E
E
A
60
In italiano
twork
Un social ne usica:
m
la
al
to
dedica
Last.fm
o.it/mp3
altroconsum
SITI PER L'ASCOLTO DIRETTO DA INTERNET
La nostra scelta
Siti per l'ascolto
66
BLIP.FM
Il migliore tra i siti accessibili dall'Italia,
punta molto sui commenti e sulla scoperta
di nuovi brani.
Software
SOFTWARE (SITO DA CUI SCARICARLO)
SITI E PROGRAMMI NON ACCESSIBILI DALL'ITALIA
www.grooveshark.com
no
no
sì
B
A
B
A
A
C
82
spotify.com
no
no
sì
B
A
B
B
A
A
81
71
GROOVE-WALRUS
Software da installare sul Pc. Consente agli
italiani di fruire del catalogo di Grooveshark.
TABELLA COME LEGGERLA
Tra siti e software la differenza principale è che i secondi
vanno installati sul Pc e quindi vincolano l'utente all'uso sul
Pc dove sono stati scaricati.
In italiano La maggior parte di
questi siti è in inglese, ma il loro
uso base è molto intuitivo.
Link per acquistare canzoni
In alcuni siti i brani hanno un
link che rimanda a siti come
iTunes o Amazon, per comprare la canzone ascoltata.
Ampiezza catalogo I siti che
ottengono un giudizio ottimo
presentano un catalogo di una
vastità impressionante, certamente più vasto di quello di
un qualunque negozio tradizionale: Blip.fm ci è parso il più
ricco. Hypem e Dada sono
penalizzati dalla grande quantità di brani disponibile solo in
altroconsumo.it
spezzoni da 30” (un limite che,
su Dada, non si sblocca neppure con l’opzione a pagamento). Deezer è penalizzato
dall’eccessivo numero di versioni "cover" (brani di artisti
famosi interpretati da sconosciuti).
in cui selezioniamo un brano
all’inizio della riproduzione
(Boostermp3 è spesso una
lumaca) e quanto spesso la
riproduzione si interrompa (un
problema sempre in agguato):
sotto questo aspetto è YouTube a presentare problemi.
Qualità audio Giudizio ottimo
indica una qualità pari a un cd.
In molti siti, come YouTube e
tutti quelli che vi si appoggiano, la qualità è assai incostante: alcune canzoni si sentono
benissimo, altre meno bene.
Nei siti con giudizo negativo
(che pregiudica anche il giudizio finale) i brani che si sentono male sono troppi e spesso presentati come primo
risultato, magari prima di altri
che si sentono meglio. Oltre
alla qualità audio vera e propria
abbiamo anche studiato quanto tempo passa dal momento
Semplicità d’uso Comprende,
tra l’altro, un giudizio sull’aspetto dei vari siti, su come
sia facile orientarsi in essi e su
quanto sia invasiva la pubblicità. In Goear quest’ultima è
fastidiosa e in generale tutto
il sito tradisce un attenzione
solo all’orecchio (“ear” in inglese) e non agli occhi.
Playlist Significa elenchi di
brani: qui sostituiscono il concetto di collezione. Cercare un
brano alla volta è scomodo.
La soluzione è, appunto, creare una serie di playlist: per
autore, per umore o come più
vi pare. Una volta creata una
lista, la potrete richiamare alla
memoria da un qualunque Pc
collegato a internet (possibile solo con i siti e non con i
programmi). I siti con un buon
punteggio vi permettono di
crearne più di una e offrono
funzionalità aggiuntive. Blip.
fm consente la creazione di
una sola playlist, altri neppure quella.
Funzioni social Si va dalla possibilità di pubblicare su Facebook o Twitter i link alle canzoni in ascolto, ad altre
funzioni che spingono gli utenti a interagire tra loro. Ottima
l’idea di Blip.fm di trasformare ogni utente in un deejay che,
ascoltando, automaticamente propone musica agli altri.
Notevoli - anche se non sempre sfruttate a dovere dagli
utenti- le possibilità sociali di
YouTube.
Funzioni extra Interessanti
quelle di Jukefly: si può caricare sul sito la musica che si
possiede, per ascoltarla anche
su altri Pc. Il sito dà anche molte informazioni sulla musica
in ascolto (inclusi i testi), anche
se il design è un po’ caotico.
Migliore del Test:
ottiene i migliori risultati
nelle nostre prove
Miglior Acquisto:
buona qualità e il miglior
rapporto con il prezzo
Scelta Conveniente:
qualità accettabile,
prezzo molto vantaggioso
Ottimo
qualità buona
Buono
Accettabile sconsigliato
Mediocre
Pessimo
Gennaio 2010 Altroconsumo 33
Test
Alcuni siti hanno
una quantità eccessiva
di cover: digitando
il nome della star,
appare una lista
di versioni, eseguite
da chiunque,
fuorché da lui.
anche per ascoltare la radio o guardare Mtv non si
paga nulla, così come, per uscire dal mondo della
musica, sono numerose le aziende su internet che
prosperano - o sperano di prosperare - offrendo servizi gratuiti, basti pensare a Google e Facebook. Dunque: guadagnare "regalando" si può.
La strada più ovvia, percorsa da quasi tutti i siti analizzati, è la pubblicità. Ma è una strada dura e incerta,
perché questi siti continuano a emettere musica anche
se si aprono altre pagine, permettendo così all'utente
di evitare il battage pubblicitario (Spotify è l'unico a
mandare pubblicità audio, tra i brani). Molti siti consentono anche di comprare la musica, rimandando
con dei link a negozi online specializzati come iTunes
e, si presume, incassando una commissione.
Alcuni offrono anche versioni a pagamento che permettono di liberarsi della pubblicità (Grooveshark),
di ascoltare musica anche scollegati da internet (Spotify) o di scaricare 30 canzoni al mese (Dada). Grooveshark offre anche alcuni servizi agli artisti.
Quindi è tutto okay anche legalmente?
PRO E CONTRO
Comprare i brani o ascoltarli in streaming? I due modi per godersi la musica
grazie a internet mirano a soddisfare esigenze diverse. In un negozio online
tradizionale (per esempio iTunes) si compra la musica e si è poi liberi di farne
ciò che si vuole (più o meno...). Dunque si usano per prendere la musica da
mettere nei lettori mp3 o da ascoltare con lo stereo. Con i servizi di
streaming non si paga nulla, ma non si riceve nulla in mano. Sono pensati per
chi ascolta musica stando seduto al computer: in queste condizioni d’uso i
migliori sono persino meglio dei software per lo scambio di musica online.
Vantaggi
dell’ascolto in streaming
• Gratuito.
• Non occupa alcuno spazio
sul disco fisso.
• Non si è vincolati a un unico Pc:
si può accedere alle liste dei
propri brani preferiti da un
qualunque computer collegato
a internet (questo vale per i
siti, ma non per i programmi).
R
Svantaggi
rispetto all’acquisto
• Utilizzabili solo quando
si è collegati a internet.
• Ogni volta che si ascolta un
pezzo, vengono scambiati dati
via internet, quindi
convengono solo a chi ha la
banda larga e un contratto flat
(non a chi paga a consumo).
Q
34 Altroconsumo Gennaio 2010
Sembrano svantaggi
ma non è detto che lo siano
• Forse state pensando: “Ma a
me piace possedere la mia
musica. Che succede se il sito
sparisce?”. Chiedetevi però
cosa è successo alla musica
che possedete intrappolata
sotto forma di audiocassette o
dischi in vinile. Probabilmente
nessuno dei siti oggi esaminati
sarà in circolazione tra 20 anni;
ma essere in possesso di un
qualcosa di fisico non vi mette
più al riparo dalle sorprese.
• Per il momento questi siti
vincolano al’ascolto da pc sulla
scrivania. Ma con la crescita
degli ibridi telefono-pc (tipo
l’iPhone) e il calo delle tariffe
per l’internet mobile, è
possibile che tra qualche anno
questi siti siano ascoltabili
anche quando si va in giro.
T
Per il consumatore, sicuramente sì. Ci mancherebbe
solo che fosse illegale ascoltare musica senza neppure scaricarla. Come avviene per l'ascolto di una radio,
non è certo l'utente che deve investigare se i diritti
dovuti sono stati regolarmente pagati o meno.
Per quanto riguarda il dietro le quinte, si ripete la
storia di questi anni: intorno alla musica digitale si
crea una fitta nebbia di leggi e regolamenti ingarbugliati, poco comprensibili e ancor meno condivisibili.
Abbiamo inviato la lista dei siti analizzati alla Siae e
alla Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana),
chiedendo quali operassero con il loro pieno accordo
e quali no. Non abbiamo ottenuto alcuna risposta.
Abbiamo consultato i loro siti, nei quali non abbiamo
trovato alcuna informazione utile; addirittura, nel
sito della federazione discografica mondiale, www.
ifpi.org, compare un elenco di soggetti autorizzati
sbagliato. Non c'è modo, dunque, di sapere con certezza quali dei siti operano rispettando tutte le regole e fornendo il giusto compenso agli artisti e sembra
che non lo sappiano nemmeno le parti in causa.
Danni per gli utenti e per gli artisti
Questa mancanza di chiarezza ha effetti pratici negativi sui consumatori e sugli artisti: i due migliori servizi emersi dal nostro test, Spotify e Grooveshark,
non sono raggiungibili dai navigatori italiani (ma li
abbiamo testati davvero, fidatevi). Spotify è attivo,
con grande successo, in Gran Bretagna, Francia, Spagna e Scandinavia. Nel caso di Grooveshark, addirittura, siamo solo noi italiani a esserne tagliati fuori.
Questo è un danno per noi utenti, ma lo è anche per
gli artisti, ostacolati nel diffondere le loro opere.
Il fatto che Spotify preferisca sbarcare prima in Danimarca invece che in Italia o in Germania mostra
che ottenere le necessarie licenze in determinati paesi è troppo difficile. Abbiamo sollecitato e ottenuto
presso la Commissione Europea la sottoscrizione di
un accordo tra le varie parti in causa, che dovrebbe
finalmente facilitare la possibilità di ottenere licenze pan europee e abbattere i monopoli nazionali di
Siae e simili. Nel frattempo: buon ascolto. ¬
altroconsumo.it
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