Gli alfa granuli delle piastrine Introduction Le piastrine sono cellule anucleate di forma discoidale presenti nel tessuto sanguigno. Al microscopio elettronico si evidenzia al loro interno la presenza di un numero abbastanza elevato di granuli di secrezione riconducibili a tre tipi: gli alfa granuli, i granuli densi e i lisosomi. La localizzazione del “cargo” negli alfa granuli è piuttosto eterogenea; ciò è possibile evidenziarlo tramite l’utilizzo di tecniche immunocitochimiche, che rivelano la presenza di vescicole piene di fibrinogeno, ma non di vWF, di vescicole piene di vWF (fattore di von Willebrand), ma non di fibrinogeno, e così via. Il contenuto “generale” degli alfa-granuli include: fibrinogeno, VEGF (vascular endothelial cell growth factor), vWF, endostatine, bFGF (basic fibroblast growth factor), trombospondina, fattori di coagulazione (FIV, FV, FXI, FXIII), etc. Una spiegazione “logica” della presenza di tali molecole negli alfa granuli sarà fornita nel corso della trattazione, per il momento è utile fare riferimento alla biogenesi di queste vescicole. Lo sviluppo inizia nei megacariociti per gemmazione di vescicole dal TGN (Trans Golgi Network), continuando nelle piastrine “resting”. In merito alla ripartizione degli alfa granuli nelle piastrine, durante la megacariocitopoiesi, è stato proposto e dimostrato in vivo il cosiddetto modello delle “pro piastrine” secondo cui le piastrine si formano da estese proiezioni della membrana. Gli alfa granuli sarebbero trasportati alle “pro piastrine” (le proiezioni suddette) mediante “motori molecolari” che utilizzano come “binari” fasci di microtubuli (fig. sotto, a destra sono visibili gli alfa granuli contenenti fibrinogeno colorati in verde e gli alfa granuli contenenti vWF in rosso, durante il loro trasporto). Discussion Le piccole vescicole, contenenti il cargo degli alfa granuli, gemmano dal TGN con un rivestimento di clatrina. Si fondono tra di loro, per fusione omotipica, dando origine alla formazione di corpi multi vescicolari (MVBI), cioè strutture transitorie, verso le quali convergono anche le vescicole endocitate dal plasmalemma dopo il loro primo step negli endosomi precoci. Da MVBI si distaccano successivamente vescicole che si fondono a formare MVBII. L’ultima tappa consiste nella formazione di vescicole che gemmano da MVBII, e che tramite fusione danno origine agli alfa granuli (si assegna un ruolo importante alla proteina Rab27b). Tale processo che continua anche dopo la formazione delle piastrine grazie al flusso di vescicole endocitate, detto di “maturazione continua”, viene regolato dalla famiglia dei recettori Src. A questo livello della trattazione è molto più semplice comprendere il motivo della presenza di talune proteine negli alfa granuli. In particolare, molte proteine sono sintetizzate nei megacariociti nella via biosintetica – secretoria; tra queste ricordiamo la P-selettina (proteina transmembrana) e molte proteine solubili che possono essere trasportate tramite un meccanismo di aggregazione (es. vWF), oppure un meccanismo che prevede la presenza di glicosoamminoglicani (proteine con domini di superficie carichi) che si legano a proteine basiche agendo da recettori del cargo (ricordiamo il fattore IV, XI, XIII, le chemocine, il PDGF). Molte proteine vengono anche endocitate dal plasma (e ciò spiega la presenza di molte proteine negli alfa granuli), secondo differenti meccanismi: Endocitosi mediata da recettore (es. fibrinogeno) Pinocitosi (proteine plasmatiche come le immunoglobuline e l’albumina). Molte di queste proteine sono concentrate e perfino modificate negli alfa granuli. Endocitosi mediata da due recettori (es. FV) Durante il processo di attivazione delle piastrine, vengono esocitate le molecole cargo e vengono restituite al plasmalemma le proteine sottratte nel processo endocitosico. Poiché le piastrine sono coinvolte in molti processi biologici, e la loro attività dipende dall’esocitosi degli alfa granuli, appare evidente che i meccanismi che vi presiedono (oltre quelli che regolano la loro formazione) devono essere altamente regolati e che dei “difetti” ad essi associati possono comportare patologie più o meno gravi. Difetti, ad esempio, si osservano in alcuni soggetti nella formazione degli alfa-granuli o nell’assenza di alcune classi di molecole nel loro lume, dovuti soprattutto a mutazioni o delezioni di specifici fattori di trascrizione (Gray platelet syndrome, Medic giant platelet disorder, White platelet syndrome, etc.). La specificità della fusione delle vescicole, e in particolare della formazione e dell’esocitosi degli alfa granuli è strettamente associata alle proteine SNARE. La proteina più importante all’interno della classe delle V-SNARE (presenti sulla membrana degli alfa granuli che si devono fondere) è la VAMP-8, mentre quelle all’interno delle T-SNARE (presenti sulle membrane accettatrici) sono la sintassina e la SNAP-23. Poiché questo meccanismo si basa sulla disponibilità delle proteine SNARE, inattivandole, o comunque mantenendole in una forma “occupata”, è possibile regolare l’esocitosi delle vescicole. Le SNARE pertanto sono strettamente regolate, ricordiamo i regolatori più importanti: le proteine della famiglia SM (in particolare la proteina Munc-18c che determina il rilascio dei granuli e che è tenuta in una forma inattiva dalla sintassina-4 che, pertanto, agisce da modulatore), dalle proteine Rab, e da NSF (ATPasi, attivate da SNAP e da Rab, che sfruttano l’energia di idrolisi dell’ ATP per districare i complessi trans-SNARE). Conclusions Le proteine contenute negli alfa granuli delle piastrine svolgono ruoli funzionalmente importanti: coagulazione, infiammazione, difesa antimicrobica, guarigione delle ferite, angiogenesi, “destabilizzazione” tumorale. Le molecole coinvolte sono moltissime, ed i dettagli di molti meccanismi non sono stati ancora compresi del tutto; tuttavia degni di nota sono la selettina P (coinvolta nella crescita tumorale e nelle metastasi insieme alla VEGF e alla angiopoietina-1), i vari fattori della coagulazione (in particolare vWF) e della crescita cellulare (coinvolti nell’angiogenesi), le chemocine (con funzione antimicrobica). References 1. Blair P, Flaumenhaft R., Platelet alpha-granules: Basic biology and clinical correlates. Blood Reviews: 2009 May 16. AUTORE: CIPRIANI ANIELLO