Cancro dell`Esofago: Guida per il Paziente

Cancro dell’esofago
Cos’è il cancro
dell’esofago?
Siamo qui
per spiegartelo.
www.anticancerfund.org
www.esmo.org
Guide ESMO/ACF per il Paziente
basate sulle Linee Guida per la Pratica Clinica ESMO
CANCRODELL’ESOFAGO:UNAGUIDAPERILPAZIENTE
INFORMAZIONIPERILPAZIENTEBASATESULLELINEEGUIDAPERLAPRATICA
CLINICAESMO
La presente guida è stata preparata dall’Anticancer Fund come servizio per il paziente, per aiutare
lui/lei e i suoi familiari a comprendere meglio la natura del cancro dell’esofago e a riconoscere le
miglioriscelteterapeuticheadisposizioneinbasealsottotipoditumoreesofageodacuièaffetto/a.
Raccomandiamo ai pazienti di chiedere ai loro medici quali sono gli esami o i tipi di trattamento
necessariperlatipologiaelostadiodellaloromalattia.Leinformazionimedicheriportateinquesto
documento si basano sulle linee guida per la pratica clinica della European Society for Medical
Oncology(ESMO)periltrattamentodelcancrodell’esofago.Lapresenteguidaperilpazienteèstata
sviluppataincollaborazioneconl’ESMOedèdistribuitaconilpermessodell’ESMO.Laguidaèstata
scrittadaunclinicoerivistadadueoncologidell’ESMO,unodeiqualièl’autoreprincipaledellelinee
guida per la pratica clinica destinate ai medici professionisti. I testi sono stati rivisti anche dai
rappresentantideipazientidell’ESMOCancerPatientWorkingGroup.
Ulterioriinformazionisull’AnticancerFundsonodisponibiliall’indirizzowww.anticancerfund.org
Ulteriori informazioni sulla European Society for Medical Oncology sono disponibili all’indirizzo
www.esmo.org
Ladefinizionedeiterminicontrassegnaticonl’asteriscoèfornitaallafinedeldocumento.
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InformazionibasatesulleLineeGuidaperlaPraticaClinicaESMO-v.2012.1
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Ilpresentedocumentoèdistribuitodall’AnticancerFundconilpermessodell’ESMO.
Le informazioni contenute in questo documento non sostituiscono il parere del medico, sono a esclusivo uso personale e non
possonoessereinalcunmodomodificate,riprodotteodivulgatesenzal’autorizzazionescrittadell’ESMOedell’AnticancerFund.
Sommario
Definizionedicancrodell’esofago..........................................................................................................3
Ilcancrodell’esofagoèfrequente?........................................................................................................4
Qualisonolecausedelcancrodell’esofago?.........................................................................................5
Comevienediagnosticatoilcancrodell’esofago?..................................................................................7
Cosaèimportantesapereaifinidellasceltadeltrattamentoottimale?..................................................9
Qualisonoleopzioniditrattamento?..................................................................................................13
Qualisonoipossibilieffettiindesideratideltrattamento?..................................................................21
Cosasuccedeunavoltaterminatoiltrattamento?..............................................................................23
Definizionedeiterminitecnici..............................................................................................................25
I testi della presenteguida sono stati scritti dalla Dott.ssa Annemie Michiels (Anticancer Fund) erivistidal Dott. Gauthier
Bouche (Anticancer Fund), dalla Dott.ssa Svetlana Jezdic , dal Prof. Michael Stahl (ESMO) e da David Kirby (Oesophageal
PatientsAssociationUK,percontodell’ESMOCancerPatientsWorkingGroup).
Itestisonostatitradottiinitalianodauntraduttoreprofessionista.
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DEFINIZIONEDICANCRODELL’ESOFAGO
LadefinizionefornitadiseguitoèadattatadaquelladelNationalCancerInstitute(NCI)degliStatiUnitid’America,chenehagentilmente
permessol’utilizzo.
Il cancro dell’esofago è un tumore maligno che si forma nel tessuto di rivestimento dell’esofago.
L’esofagoèl’organoaformaditubo,circondatodaunostratomuscolare,attraversocuiilcibopassa
dallagolaallostomaco.
Iduetipiprincipalidicancrodell’esofagosonoilcarcinomaacellulesquamoseel’adenocarcinoma.Il
carcinoma a cellule squamose è un tumore che origina nelle cellule piatte che rivestono
internamente l’esofago. L’adenocarcinoma è un tumore che origina nelle cellule che producono e
rilasciano muco* e altre sostanze liquide. Entrambi i due tipi di cancro hanno una frequenza
pressochéanaloga.
Anatomiadell’apparatodigerente(sinistra)eanatomiadellaporzioneinferioredell’esofago,dellagiunzionegastroesofagea
edellostomaco(destra)
Notaimportantesualtritipidicancrodell’esofago
Icarcinomiapiccolecellulesonountipomoltorarodicancroesofageo.Leinformazionifornitenella
presenteGuidaperilPazientenonsiriferisconoaicarcinomiapiccolecellule.
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ILCANCRODELL’ESOFAGOÈFREQUENTE?
InEuropa,circa5-10uominisu1000ecirca1donnasu1000svilupperannouncancrodell’esofago
nell’arcodellavita.
Nel2008,èstatostimatocheinEuropacirca35.000uominiecirca10.000donnesianostaticolpiti
da una neoplasia maligna dell’esofago. Tuttavia, l’incidenza del cancro esofageo varia
sostanzialmentedaunPaeseeuropeoall’altro.Ilcancrodell’esofagoèpiùfrequenteinFranciaenel
RegnoUnitoedèmenofrequenteinGrecia.
I carcinomi a cellule squamose sono più frequenti in Asia, mentre gli adenocarcinomi hanno
un’incidenza più elevata nei Paesi occidentali, ove si è assistito a un rapido aumento dei casi di
malattia.Lamaggiorpartedeitumorimalignidell’esofagosisviluppainsoggettidietàsuperiorea65
anni.
Le differenze nella distribuzione geografica dei 2 principali tipi di cancro esofageo, i carcinomi a
cellule squamose e gli adenocarcinomi, sono dovute ai diversi fattori implicati nello sviluppo di
questeformetumorali.Icarcinomiacellulesquamosesonoassociatiprincipalmentealconsumodi
bevandealcolicheealfumo,mentregliadenocarcinomisonoassociatisoprattuttoallamalattiada
reflusso gastroesofageo*, una condizione correlata all’obesità. Ciò spiega anche il rapido aumento
deicasidiadenocarcinomaregistratoneiPaesieuropei.
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QUALISONOLECAUSEDELCANCRODELL’ESOFAGO?
A tutt’oggi, non è ancora chiaro perché si sviluppi il cancro dell’esofago. Tuttavia, sono stati
identificati alcuni fattori di rischio*. I fattori di rischio* aumentano la probabilità di sviluppare un
cancro,manonsonounacondizionenénecessarianésufficienteacausarlo.Ifattoridirischionon
costituisconodiperséunacausa.
Alcune persone che presentano questi fattori di rischio non svilupperanno mai un cancro
dell’esofago, mentre altre persone che non presentano nessuno di questi fattori di rischio*
potrebberocomunquesvilupparlo.
Iprincipalifattoridirischiopercarcinomaacellulesquamosedell’esofagosono:
- Il consumo di tabacco: fumare e masticare tabacco
aumenta il rischio di sviluppare un carcinoma a cellule
squamose. Il rischio aumenta proporzionalmente con la
durata dell’abitudine al fumo e con il numero di sigarette
fumatealgiorno.
- Il consumo di bevande alcoliche: la probabilità di
sviluppare un carcinoma a cellule squamose aumenta in maniera
proporzionale alla quantità di alcol assunta. Il consumo di alcol e il
fumo combinati aumentano il rischio in misura sensibilmente
maggiorerispettoaognunodiquestiduefattoriseparati.
- Un basso consumo di frutta e di verdura fresche: nelle persone che
consumano scarse quantità di frutta e verdura è stato osservato un
rischiomaggioredisviluppareuncarcinomaacellulesquamose.
- Bere maté: il maté è un infuso di erbe noto come yerba mate
comunementeutilizzatoinSudAmerica.Unconsumopesante(1litro
o più al giorno) di maté aumenta il rischio di insorgenza di un
carcinomaacellulesquamose.
- Masticare betel: il betel quid è una miscela di piante che viene masticata in molte culture
dell’Asia sudorientale. Le foglie della pianta di betel hanno un effetto leggermente
stimolante,maaumentanoancheilrischiodisviluppareuncancroesofageo.
- Alcunecondizionimediche:
o L’acalasia aumenta il rischio di insorgenza di un carcinoma a cellule squamose.
L’acalasiaèunapatologiacaratterizzatadallaprogressivaincapacitàdirilasciamento
dello sfintere esofageo inferiore (il muscolo a forma di anello posto all’estremità
inferiore dell’esofago), con conseguente ristagno dei cibi e delle bevande
nell’esofagoedilatazionedellostesso.
o Altre malattie rare come la tilosi* e la sindrome di Plummer-Vinson* aumentano
anch’esseilrischiodisviluppareuncarcinomaacellulesquamosedell’esofago.
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Iprincipalifattoridirischio*peradenocarcinomaesofageosono:
- L’esofago di Barrett: l’esofago di Barrett è una condizione in cui le cellule normali che
rivestonolasuperficieinternadell’esofagovengonosostituitedacellulesimiliaquellechesi
trovanonormalmentenell’intestino.Lasostituzionedellecellulechesitrovanonormalmente
inundatoorganoconunaltrotipodicelluleprendeilnomedimetaplasia.Inrealtà,questo
fenomeno costituisce un adattamento della porzione inferiore dell’esofago all’esposizione
prolungata(anni)alreflussoacido*provenientedallostomaco.Rispettoallecellulenormali,
le cellule metaplastiche hanno maggiori probabilità di trasformarsi in cellule displastiche e
allafineincelluletumorali.Ladisplasiaèun’alterazionenell’organizzazionedellecelluleche
puòevolvereincancro.
IfattoridirischioperesofagodiBarrettsono:
o Lamalattiadareflussogastroesofageo:chiamataavoltemalattiadareflussoacido,è
unacondizionecaratterizzatadallarisalitadegliacidigastricinell’esofago,cheviene
pertantodanneggiato.Ilsintomopiùcomunediquestamalattiaèrappresentatodal
brucioredistomaco.Dopounlungoperiododireflussoacido,ilrivestimentointerno
dell’esofagopuòmostrareareedimetaplasia.
o L’obesità aumenta il rischio di esofago di Barrett e di adenocarcinoma esofageo
attraversosvariatimeccanismi.Ciòèdovutoinpartealrischiopiùelevatodimalattia
da reflusso gastroesofageo associato all’obesità, ma vi è anche un nesso causale
diretto.Nellepersoneobeseilreflussoacidoèpiùfrequenteesimanifestainforma
più grave, soprattutto quando il grasso tende ad accumularsi preferenzialmente
nell’addomeinvecechenellecosceeneifianchi.
Benché la maggior parte dei soggetti affetti da esofago di Barrett non svilupperà mai un
cancro dell’esofago, essi devono sottoporsi periodicamente a controlli medici e a indagini
strumentali.Alfinediidentificareilprimapossibileun’eventualeevoluzioneindisplasiaoin
cancro esofageo, il gastroenterologo deve eseguire a intervalli regolari un’endoscopia
comprensivadibiopsie*.
- Analogamente, l’uso di tabacco e il consumo di bevande alcoliche possono entrambi
aumentareilrischiodiadenocarcinoma,ancheseilcontributodiquestifattoriallosviluppo
dell’adenocarcinomaèinferioreaquellochesiosservaperilcarcinomaacellulesquamose.
Altri fattori presumibilmente associati a un aumento del rischio di sviluppare tumori dell’esofago
comprendono il consumo elevato di carne rossa, di cibi confezionati e di bevande molto calde o
l’esposizione a certe sostanze chimiche. Per contro, altri fattori sembrano avere un effetto
protettivo, come l’infezione dello stomaco con Helicobacter pylori* e l’uso prolungato di farmaci
appartenenti alla classe degli antinfiammatori non steroidei (FANS*). Tuttavia, le evidenze sono
discordantiesononecessariulterioristudi.
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COMEVIENEDIAGNOSTICATOILCANCRODELL’ESOFAGO?
Ilsospettodiuncancrodell’esofagopuòsorgereindiversesituazioni.
Le persone con esofago di Barrett devono essere regolarmente monitorate al fine di identificare il
primapossibileun’eventualeevoluzioneinadenocarcinoma.
In tutte le altre persone, alcuni sintomi possono essere indicativi della presenza di un cancro
esofageo.
− Difficoltàadeglutire(disfagia),singhiozzoorisalitadelcibonell’esofago
− Perditadipesoinspiegata
− Doloreofastidioallagolaoallaschiena
− Raucedine
− Tossepersistente
− Tosseovomitoconpresenzadisangue
Tutti questi sintomi possono essere dovuti anche ad altre condizioni. Il medico raccoglierà
informazionipercapirequalipotrebberoesserelecausepiùprobabilidiquestisintomi.Quandosono
presenti più sintomi contemporaneamente, e soprattutto se questi sintomi persistono, devono
esseresempreeffettuatiulterioriaccertamenti.
Ladiagnosidicancroesofageosibasasugliesamidescrittidiseguito:
1. Esameobiettivo.
Ilmedicochiedealpazientediriferireisintomichehaavutoedesegue
un esame clinico comprensivo di ispezione e palpazione dell’addome e
deilinfonodi*delcolloedelleascelle.
2. Esameendoscopico.
Durante l’esame endoscopico del tratto digestivo superiore o
esofagogastroduodenoscopia, il medico fa scendere lungo la gola del
paziente un endoscopio, uno strumento sottile e flessibile a forma di
tubo dotato di un sistema di illuminazione. Ciò permette al medico di
visualizzare il tessuto di rivestimento dell’esofago, dello stomaco e della prima parte
dell’intestino tenue. Il medico può esplorare anche la porzione superiore della trachea (vie
aeree). Se vengono osservate aree anomale, possono essere effettuate delle biopsie*
(prelievo di campioni di tessuto) inserendo appositi strumenti nell’endoscopio. Questi
campioniditessutovengonoanalizzatiinlaboratoriodaunospecialista
(vediesameistologico*).
Durante l’endoscopia può essere eseguita anche un’endosonografia*.
Questoesameconsistenell’introdurreunasondaecograficanell’esofago
attraversolagolaalloscopodiottenereimmaginideidiversistratidella
paretedell’esofago,deilinfonodi*adiacentiedialtrestrutture.Questa
tecnica viene utilizzata per determinare la profondità di invasione del
tumore attraverso la parete esofagea e nei tessuti o linfonodi vicini.
Questeinformazionisonomoltoimportantie,peripazienticandidatia
chirurgia,devonoessereottenuteprimadell’intervento.
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L’endosonografia fornisce informazioni preziose per il chirurgo e può anche guidare la
raccolta di un piccolo campione (biopsia) di una lesione sospetta durante l’endoscopia.
Pertanto,eseguireun’endosonografiaèutilesoprattuttoprimadellachirurgia.
3. Esameradiologico.
Al fine di formulare la diagnosi, di valutare
l’estensione della malattia e di stabilire il piano di
trattamento, i medici dovranno eseguire alcune
indagini radiologiche. Generalmente viene
effettuata una TC* del torace e dell’addome. Allo
scopo di stabilire con precisione la localizzazione
del tumore nell’esofago può essere eseguita una
radiografia con assunzione orale di mezzo di
contrasto baritato. Questo esame consiste
nell’acquisizione di immagini a raggi X* o radiografie dopo che il paziente ha bevuto alcuni
sorsi di un liquido a base di solfato di bario. Questo liquido appare di un colore bianco
luminoso sulle immagini radiografiche e permette di delineare molto chiaramente il
rivestimento interno dell’esofago. Per verificare il grado di diffusione del tumore al di fuori
dell’esofago può essere eseguita una PET. Può essere effettuato anche un esame
endoscopicodellevieaeree(faringe,laringe,tracheaebronchi).
4. Esameistologico*.
La biopsia,* che è il campione di tessuto ottenuto
durantel’endoscopia,saràanalizzatainlaboratorio
da un anatomo-patologo*. Questa procedura
prende il nome di esame istologico. Utilizzando il
microscopioediversialtritest,l’anatomo-patologo
confermerà la diagnosi di cancro e otterrà altre
informazioni sulle caratteristiche del tumore. In
particolare, l’esame istologico* permetterà di
definire il tipo istologico* della neoplasia, ossia
carcinoma a cellule squamose se il tumore è
costituitodallecellulepiattecherivestonol’esofagooadenocarcinomaseècostituitodalle
cellulecheproduconoerilascianomuco*ealtresostanzeliquide.
Quando viene effettuato un intervento chirurgico allo scopo di rimuovere un tumore,
vengonoanalizzatiinlaboratorioancheiltumoreeilinfonodiasportati.Questaproceduraè
moltoimportanteperconfermareirisultatidellabiopsiaeperottenereulterioriinformazioni
sulcancro.
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COSAÈIMPORTANTESAPEREAIFINIDELLASCELTADELTRATTAMENTOOTTIMALE?
Aifinidellasceltadeltrattamentoottimaleimedicidevonoconsideraremolti
aspettiriguardantisiailpazientesiailcancro.
Informazionirilevantisulpaziente
Storiamedicapersonale
Risultatidell’esameobiettivo
Benesseregeneraleeformafisica
Risultati degli esami del sangue, ivi compresi la conta delle cellule
ematicheperverificarelapresenzadianemia*eitestdifunzionalità
epaticaerenale
• I risultati dell’endoscopia e della TC del torace e dell’addome. In alcuni pazienti saranno
effettuatiun’endosonografia*e/ounaradiografiaconmezzodicontrastobaritato.
• I risultati della valutazione preoperatoria. A seconda dello stato generale di salute del
paziente, la valutazione preoperatoria potrebbe includere altri esami del sangue, una
radiografia* del torace, un ECG* o elettrocardiogramma e un esame della funzionalità
polmonare.
• Lepreferenzedelpazienteperiltipoditrattamento.
I risultati di queste valutazioni sono importanti al fine di stabilire se il paziente sia idoneo per la
chirurgia.
•
•
•
•
Informazionirilevantisulcancro
•
Stadiazione
Imediciutilizzanolastadiazionealloscopodivalutarel’estensionedeltumore(ossiailsuogradodi
diffusione alle altri parti del corpo) e la prognosi* del paziente. Il metodo di stadiazione
comunementeutilizzatoèilsistemaTNM.NelsistemaTNM,iltumorevieneclassificatoinunodegli
stadi descritti nella tabella sottostante in base alla combinazione delle categorie T (dimensioni del
tumore e invasione dei tessuti adiacenti), N (interessamento dei linfonodi*) e M (presenza di
metastasi*odiffusionedeltumoreadaltriorganidelcorpo).
Al fine di comprendere le definizioni di estensione locale del tumore, è importante sapere che la
paretedell’esofagoèformatadadifferentistrati,comeillustratonellafiguradicuisotto:
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Sezionedellapareteesofagea.Procedendodall’internoall’esterno,idiversistratichecompongonolapareteesofagea
sono:
1: la mucosa*, costituita dall’epitelio*, dalla lamina propria* e dalla muscularis mucosae* (8). La mucosa o membrana
mucosaèlostratointernodell’esofagoeproducediversesostanzeliquide.
2:lasottomucosa*,contenenteleghiandoleesofagee(9).Lasottomucosaforniscesostegnoallamucosaelaconnettecon
gli strati muscolari sottostanti. Le ghiandole producono muco e fuoriescono sulla superficie attraverso un lungo dotto. Il
mucohalafunzionedilubrificareeproteggerelapareteesofagea.
3:lamuscolarepropria,coninumeri5,6e7cheindicanostratimuscolaridifferenti.Glistratimuscolarisicontraggonoin
manieraalternataalloscopodifarscendereilciboattraversol’esofago.
4:tonacaavventizia.Questostratoesternoècostituitodatessutoconnettivoeforniscesostegnoall’esofago.
Conoscere lo stadio esatto del tumore è essenziale al fine di prendere le giuste decisioni
terapeutiche. Più basso è lo stadio, migliore sarà la prognosi*. Normalmente la stadiazione viene
eseguita due volte: dopo il completamento degli esami clinici e radiologici e dopo la chirurgia. Se
viene effettuata la chirurgia, la stadiazione potrebbe basarsi anche sull’esame di laboratorio del
tumorerimosso.
Nella tabella sottostante vengono descritti i differenti stadi del cancro dell’esofago. Poiché le
definizionisonopiuttostotecniche,perspiegazionipiùdettagliateèraccomandabilerivolgersiaun
medico.
Stadio
Stadio0
StadioI
StadioIA
StadioIB
Definizione
Iltumoreèdettocarcinomainsitu,chesignificacheessoècircoscrittosoloall’epitelio*
o che l’esame istologico* evidenzia la presenza di displasia di alto grado, ma non di
cellule tumorali. La displasia è un’alterazione nell’organizzazione delle cellule che
rivestono l’esofago. Non vi è diffusione del tumore ai linfonodi* o ad altre parti del
corpo.
Iltumoreinvadepiùinprofonditàlapareteesofagea.Nonvièdiffusionedeltumoreai
linfonodi*oadaltrepartidelcorpo.
Iltumoreinvadelamucosa*(T1a)olasottomucosa*(T1b).
Iltumoreinvadelamuscolarepropria(T2).
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StadioII
StadioIIA
StadioIIB
StadioIII
StadioIIIA
StadioIIIB
StadioIIIC
StadioIV
Il tumore invade lo strato più profondo della parete esofagea, chiamato tonaca
avventizia,ointeressa1o2linfonodivicini.Nonvièdiffusioneadaltrepartidelcorpo.
Iltumoreinvadelatonacaavventizia(T3).Nonvièdiffusionedeltumoreailinfonodi.
Iltumoreinvadelamucosa(T1a),lasottomucosa(T1b)olamuscolarepropria(T2),evi
èinteressamentodi1o2linfonodivicini.
Iltumoreinteressapiùdi2linfonodiohainiziatoainvadereitessuticircostanti.Nonviè
diffusioneadaltrepartidelcorpo.
− Il tumore invade la pleura*, il pericardio* o il diaframma* e non vi è diffusione ai
linfonodi,oppure
− Iltumoreinvadelatonacaavventiziaevièinteressamentodi1o2linfonodi,oppure
− Il tumore invade la mucosa, la sottomucosa o la muscolare propria e vi è
interessamentodi3-6linfonodiregionali.
Iltumoreinvadelatonacaavventiziaevièinteressamentodi3-6linfonodi.
− Iltumoreinvadelapleura*,ilpericardio*oildiaframma*evièinteressamentodi16linfonodi,oppure
− Iltumoreinvadestrutturevicinecomel’aorta,unavertebraolatrachea(vieaeree),
indipendentementedall’interessamentolinfonodale,oppure
− Vi è interessamento di più di 6 linfonodi, indipendentemente dall’entità
dell’invasionelocaledeltumore.
Il tumore si è diffuso ad altre parti del corpo, indipendentemente dall’entità
dell’invasionelocaleedell’interessamentolinfonodale.
•
Resecabilità
•
Localizzazionedeltumorenell’esofago
Ichirurghigiudicherannoiltumoreoperabile(oresecabile),chesignificacheèpossibileasportarloin
toto mediante intervento chirurgico, o inoperabile (o non resecabile), che significa che non è
possibileasportarlo.Untumorepuòessereconsideratononresecabileperchéhainfiltratotroppoin
profonditàitessutioilinfonodivicini*,ètroppovicinoavasisanguigniimportantiosièdiffusoad
organi distanti del corpo. Non vi è una linea di demarcazione netta tra tumori resecabili e non
resecabili in base allo stadio TNM della malattia, ma i tumori agli stadi iniziali hanno maggiori
probabilitàdiessereresecabili.Ladecisionedipenderàanchedall’idoneitàdelpazienteasostenere
l’interventochirurgico.
Ai fini della scelta del trattamento ottimale è importante conoscere la sede precisa del tumore. A
secondadellalorolocalizzazioneverticalenell’esofago,itumorivengonogeneralmenteclassificatiin:
o cervicali, che originano nella porzione superiore dell’esofago situata a livello del
collo;
o intratoracici, che originano nella porzione centrale dell’esofago situata a livello del
torace;
o della giunzione gastroesofagea, che originano nella porzione inferiore dell’esofago
chesiconnetteallostomaco.
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•
Risultatidellabiopsia*
Iltessutotumoraleottenutodallabiopsiasaràanalizzatoinlaboratorio.Questaproceduraprendeil
nome di esame istologico*. Il secondo esame istologico consiste nell’analisi del tumore e dei
linfonodi* asportati durante l’intervento chirurgico. Questo secondo esame istologico è molto
importante per confermare i risultati della biopsia e ottenere ulteriori informazioni sul cancro. I
risultatidellabiopsiadevonoincludere:
o Iltipoistologico*
Iltipoistologicoindicailtipodicelluledacuiècostituitoiltumore.Itumoriformati
dalle cellule piatte che rivestono internamente l’esofago vengono classificati come
carcinomi a cellule squamose, mentre quelli formati dalle cellule che producono e
secernonomuco*ealtresostanzeliquidevengonoclassificaticomeadenocarcinomi.
Se il tumore viene classificato dall’anatomo-patologo* come carcinoma a piccole
cellule, un tipo molto raro di cancro esofageo, esso verrà trattato di conseguenza.
Tuttavia,leinformazioniforniteinquestaGuidaperilPazientenonsiriferisconoai
carcinomiapiccolecellule.
o Grado
Ilgradoèdefinitodallamisuraincuilecelluletumoralidifferiscononelloroaspetto
dallenormalicelluleesofageeedallavelocitàconcuiessesimoltiplicano.Ilcancro
dell’esofagopuòessereclassificatoin4gradidifferenti.Piùbassoèilgrado,migliore
saràlaprognosi*.
Oltreastudiareilcampionebiopticoalmicroscopio,l’anatomo-patologo*loutilizzeràpereseguire
alcune analisi che forniranno informazioni sui geni delle cellule tumorali. Queste analisi includono
l’ibridazioneinsitufluorescente(fluorescenceinsituhybridization,FISH*)ol’immunoistochimica*.
o StatodiHER2*
La valutazione dello stato di HER2 deve essere effettuata per gli adenocarcinomi
localizzatinellaporzioneinferioredell’esofago,vicinoallagiunzioneconlostomaco.
Utilizzando il test FISH* o l’immunoistochimica, l’anatomo-patologo studia i geni
dellecelluletumorali.Alcunecellulemostranol’amplificazionediungenechiamato
HER2, ossia un numero in eccesso di copie di questo gene in uno dei cromosomi*
della cellula. Il gene HER2 è responsabile della produzione di una proteina che può
aumentareilgradodimalignitàdiunacellulafavorendonelacrescitaelamigrazione.
Inoltre,lostatodiHER2èunelementoimportanteaifinidellasceltadeltrattamento.
Quandonellecelluletumoralisonopresentiunnumeroineccessodicopiedelgene
HER2 e livelli superiori alla norma della proteina corrispondente, il tumore viene
classificatocomeHER2-positivo.Incasocontrario,iltumorevieneclassificatocome
HER2-negativo.ItumoriHER2-positivihannoundecorsoaggressivo.
Cancrodell’esofago:unaguidaperilpaziente–
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Ilpresentedocumentoèdistribuitodall’AnticancerFundconilpermessodell’ESMO.
Le informazioni contenute in questo documento non sostituiscono il parere del medico, sono a esclusivo uso personale e non
possonoessereinalcunmodomodificate,riprodotteodivulgatesenzal’autorizzazionescrittadell’ESMOedell’AnticancerFund.
QUALISONOLEOPZIONIDITRATTAMENTO?
La pianificazione del trattamento richiede il coinvolgimento di un’équipe
multidisciplinare di professionisti medici. Normalmente, specialisti di branche
diverse si riuniscono allo scopo di analizzare e discutere ogni singolo caso in
quella che viene chiamata opinione multidisciplinare* o tumour board. Nel
corso di questa riunione viene discussa la pianificazione del trattamento
utilizzandoleinformazionirilevantidescritteinprecedenza.
Ingenere,iltrattamentocombinastrategiediinterventoche:
• Agisconosulcancroalivellolocale,comelachirurgiaolaradioterapia*
• Agisconosullecelluletumoralipresentiintuttoilcorpomedianteuna
terapiasistemica*comelachemioterapia
Il tipo e l’entità del trattamento dipenderanno dallo stadio della malattia, dalle caratteristiche del
tumoreedairischiperilpaziente.
Tutti i trattamenti descritti di seguito presentano benefici, rischi e controindicazioni. Affinché i
pazientisianoconsapevolidellepossibiliconseguenzedeltrattamento,siconsiglialorodirivolgersi
aglioncologicurantiperconoscereirischieibeneficiattesidiognistrategiaterapeutica.Peralcuni
pazientisonodisponibilialternativediverseelasceltadiun’opzionealpostodiun’altradeveessere
discussasoppesandoirischieibenefici.
Quandoiltumoreèconsideratoresecabileeilpazienteèritenutoidoneo,iltrattamentodisceltaè
rappresentatodallachirurgia.Questoincasodimalattialocalizzata.Lachirurgiaèquindil’opzioneda
preferire, ma, poiché gli interventi chirurgici sull’esofago comportano rischi elevati, non tutti i
pazienti possono essere operati. Lo stadio della malattia, la localizzazione del tumore, il tipo
istologico* (adenocarcinoma o carcinoma a cellule squamose) e la forma fisica del paziente
influenzano fortemente le possibilità di successo della chirurgia. Solitamente, la diffusione del
tumoreadaltriorgani(malattiaestesa)precludelachirurgia.
Pianoditrattamentoperl’adenocarcinomainstadioda0aIII
Il tumore è un adenocarcinoma ed è circoscritto all’esofago o si è diffuso alle strutture adiacenti. I
linfonodi*regionalipossonoessereononessereinteressati.Nonvièdiffusioneadaltrepartidelcorpo.
1. Iltumoreèconsideratooperabile
Lachirurgiaèiltrattamentoraccomandatoeconsistenellarimozionedellapartediesofagoincuiè
localizzatoiltumore.
Per gli stadi localmente avanzati (stadio III), il trattamento sarà discusso nell’ambito dell’opinione
multidisciplinare*.Asecondadell’estensioneedellostadiodeltumore,puòesseresomministratala
chemioterapia* prima e dopo l’intervento o una combinazione di chemioterapia e radioterapia*
primadell’intervento.L’obiettivodiquestastrategiaèquellodiridurreledimensionideltumoreedi
eliminare le cellule tumorali che non verranno rimosse dall’intervento chirurgico, nell’intento di
migliorarel’esitodell’operazione.
Cancrodell’esofago:unaguidaperilpaziente–
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Chirurgia
Nei pazienti idonei, la chirurgia rappresenta il trattamento di scelta, anche in presenza di
interessamento di linfonodi* vicini. Tuttavia, la presenza di interessamento linfonodale riduce le
possibilitàdicuradeipazienti.Perquestomotivo,sedurantelastadiazioneinizialesorgeilsospetto
di un coinvolgimento linfonodale, nell’ambito dell’opinione multidisciplinare* deve essere discussa
l’eventualitàdiuntrattamentocombinatoincludentelachemioterapiaolachemioradioterapia*.
Procedurechirurgiche
Durantel’interventochirurgicoverràasportatalaporzionedell’esofagocontenente
iltumore.Oggigiornoesistonodiversemodalitàotecnicheperasportareiltumore,
ma non è ancora chiaro quale tipo di chirurgia debba essere raccomandato. La
scelta della tecnica chirurgica dipenderà dalla sede del tumore, dall’estensione
della malattia e dall’esperienza del chirurgo. Oltre ad asportare l’esofago come
descritto di seguito, il chirurgo rimuoverà tutti i linfonodi vicini, che saranno
analizzati da un anatomo-patologo* per la presenza di cellule tumorali. Ciò è
importanteperdefinirelostadiodellamalattia.Nellamaggiorpartedeicasiverrà
rimossaancheunapartedellostomaco.
L’esofagoeilinfonodipossonoessereasportatipraticando2incisioni(colloeaddome)o3incisioni.
Quando viene asportata la maggior parte dell’esofago, viene rimosso il tumore insieme ad ampi
margini di tessuto sano al di sopra e al di sotto del tumore. Successivamente, lo stomaco viene
sollevato e collegato alla parte superiore dell’esofago. In alcuni casi, per sostituire la porzione di
esofagoasportatailchirurgopuòutilizzarepartedell’intestino.
Atutt’ogginonèancorachiaroqualetipodichirurgiadebbaessereraccomandatoelasceltadiun
approcciorispettoaunaltrodipenderàdall’esperienzadelchirurgo.
La chirurgia dell’esofago è associata a rischi elevati. Per questo motivo, il chirurgo deve avere
esperienza in questo tipo di procedure. I rischi e gli effetti indesiderati della chirurgia dell’esofago
saranno illustrati in una sezione successiva del presente documento e devono essere discussi
anticipatamenteconimedici.
Terapiaadiuvante
Laterapiaadiuvanteèuntrattamentochevienesomministratoinaggiuntaaltrattamentoprincipale,
cheinquestocaso consistenellarimozionechirurgicadeltumore.Lachemioterapiasomministrata
prima e, se possibile, dopo la chirurgia, costituisce il trattamento standard. Un’altra opzione è
rappresentatadallasomministrazionedellaradioterapiaincombinazioneconlachemioterapiaprima
della chirurgia. Di seguito vengono illustrati i benefici e i rischi delle diverse
strategie.
La chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci allo scopo di
distruggere le cellule tumorali o di limitarne la crescita. La chemioterapia
somministrata prima della chirurgia ha l’obiettivo di ridurre le dimensioni del
tumoreedifacilitarnel’asportazionechirurgica.Questastrategia,cheprendeil
nomedichemioterapianeoadiuvanteopreoperatoria,hamostratodiarrecare
unbeneficiointuttiitipidicancroesofageo,maisuoivantaggisonomaggiori
nell’adenocarcinoma.
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Ipazientichehannounadenocarcinomalocalizzatonellaporzioneinferioredell’esofago(vicinoallo
stomaco)possonotrarrebeneficiodallachemioterapiasomministrataprimaedopolachirurgia.La
chemioterapia somministrata sia prima sia dopo la chirurgia è detta chemioterapia perioperatoria
edèattualmenteraccomandataperipazienticonadenocarcinomalocalmenteavanzato.
I farmaci utilizzati per il trattamento dell’adenocarcinoma sono cisplatino*, 5-fluorouracile* ed
eventualmente epirubicina*. La scelta di un agente rispetto ad un altro dipende dal giudizio del
medico.
Gli effetti indesiderati più frequenti dei farmaci chemioterapici saranno descritti in una sezione
successiva della presente guida. In genere, essi scompaiono dopo la conclusione del trattamento.
Oggigiorno sono disponibili alcune strategie per prevenire o alleviare alcuni di questi effetti
indesiderati.Talistrategiedevonoesserediscusseanticipatamenteconilpersonalemedico.
Un’altra opzione di trattamento è rappresentata dalla radioterapia* in combinazione con la
chemioterapia somministrate prima della chirurgia (chemioradioterapia preoperatoria). Tuttavia,
resta ancora da stabilire quali pazienti traggano beneficio da questa modalità intensiva di
trattamento. La chemioradioterapia* è la somministrazione combinata della chemioterapia e della
radioterapianellostessoperiododitempoesecondounoschemaspecifico.Laradioterapiaconsiste
nell’usodiradiazionidirettesullasededeltumorealloscopodiucciderelecelluletumorali.Irisultati
di ricerche recenti suggeriscono che la chemioradioterapia seguita dalla chirurgia determini un
aumento della sopravvivenza dei pazienti, soprattutto di quelli con adenocarcinoma localmente
avanzato.Sfortunatamente,l’usosiadellaradioterapiasiadellachemioterapiaaumentailrischiodi
sviluppare effetti indesiderati. È stato dimostrato che prima della chirurgia i pazienti sottoposti a
chemioradioterapia possono essere più deboli e, quindi, essere maggiormente esposti al rischio di
manifestare complicanze postoperatorie gravi. Per questo motivo la chemioradioterapia
preoperatorianondeveesseresomministrataatuttiipazientiel’équipemultidisciplinarediesperti
devediscuterelapossibileterapiaottimaleperognisingolopaziente.
Glieffettiindesideratidellachemioradioterapiasonoquellidellachemioterapiaedellaradioterapia.I
farmaci utilizzati con maggiore frequenza sono cisplatino* e 5-fluorouracile*, ma a discrezione del
medico possono essere utilizzati anche altri agenti. Gli effetti indesiderati più frequenti della
chemioterapiaedellaradioterapiasarannodescrittiinunasezionesuccessivadellapresenteguida.
Ingenere,essiscompaionodopolaconclusionedeltrattamento.Oggigiornosonodisponibilialcune
strategie per prevenire o alleviare alcuni di questi effetti indesiderati. Tali strategie devono essere
discusseanticipatamenteconimedici.
La chemioterapia e la chemioradioterapia possono essere somministrate anche dopo la chirurgia.
Questa strategia è chiamata terapia postoperatoria o adiuvante. Tuttavia, ad oggi il beneficio
derivante dalla somministrazione della chemioterapia e della chemioradioterapia dopo la chirurgia
non è ancora chiaro e gli effetti indesiderati del trattamento possono essere difficili da gestire.
L’unicaeccezioneincuilachemioterapiaolachemioradioterapiapostoperatoriamostraunbeneficio
evidente è rappresentata dai pazienti con adenocarcinoma della porzione inferiore dell’esofago
sottopostiachirurgialimitata.Conchirurgialimitatasiintendeche,durantel’intervento,insiemealla
partediesofagocolpitavienerimossosolounnumerolimitatodilinfonodi*.
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2. Iltumoreèconsideratoinoperabile
Quandoiltumoreèconsideratoinoperabileoilpazientenonèidoneoperl’interventochirurgico,la
combinazione della chemioterapia* e della radioterapia* (chemioradioterapia) è l’opzione da
preferireinquantosièdimostratapiùefficacerispettoallasolaradioterapia.Normalmentevengono
somministrati cisplatino* e 5-fluorouracile*, ma a discrezione del medico possono essere utilizzati
anchealtriagenti.Puòesserevalutataanchelasolachemioterapia.Lasceltadeltrattamentodeve
sempreesserediscussanell’ambitodell’opinionemultidisciplinare*.
Lachemioradioterapiaolachemioterapiapuòesseresomministrataconl’intentodicurareilcancro
odiridurreisintomi,asecondadell’estensionedellamalattia.
Glieffettiindesideratipiùfrequentidellachemioterapiaedellaradioterapiasarannodescrittiinuna
sezione successiva della presente guida. In genere, essi scompaiono dopo la conclusione del
trattamento. Oggigiorno sono disponibili alcune strategie per prevenire o alleviare alcuni di questi
effettiindesiderati.Talistrategiedevonoesserediscusseanticipatamenteconimedici.
Pianoditrattamentoperilcarcinomaacellulesquamoseinstadioda0aIII
Iltumoreèuncarcinomaacellulesquamoseedècircoscrittoall’esofagoosièdiffusoallestrutture
adiacenti.Ilinfonodi*regionalipossonoessereononessereinteressati.Nonvièdiffusioneadaltre
partidelcorpo.
1. Iltumoreèconsideratooperabile
Lachirurgiaèiltrattamentoraccomandatoeconsistenellarimozionedellapartediesofagoincuiè
localizzatoiltumore.Iltipodichirurgiadipenderàdall’estensionedeltumore.
Neitumorichehannoinvasolostratopiùprofondodellapareteesofageaolestruttureadiacenti,la
sola chemioterapia o una combinazione di chemioterapia* e radioterapia* (chemioradioterapia)
somministrataprimadellachirurgiapossonomigliorarel’esitodell’intervento.Seiltumorerisponde
bene alla chemioterapia o alla chemioradioterapia, la chirurgia può essere posticipata o potrebbe
diventare persino superflua. Queste opzioni di trattamento saranno discusse nell’ambito
dell’opinionemultidisciplinare.
Qualoranonfossepossibileasportarecompletamenteiltumore,dopolachirurgiapotrebbeessere
valutatalasomministrazionedialtriciclidichemioradioterapia.
Chirurgia
Lachirurgiaèiltrattamentodisceltaperipazienticontumoriaglistadiinizialicherisultanoidoneia
sostenere l’intervento, anche in presenza di interessamento dei linfonodi* vicini. Tuttavia, la
presenzadiinteressamentolinfonodaleriducelepossibilitàdicuradeipazienti.Perquestomotivo,
se durante la stadiazione iniziale sorge il sospetto di un coinvolgimento linfonodale, nell’ambito
dell’opinione multidisciplinare* deve essere discussa l’eventualità di un trattamento combinato
includentelachemioterapiaolachemioradioterapia.
Procedurechirurgiche
Oggigiorno esistono diverse modalità o tecniche per asportare il tumore. La scelta della tecnica
chirurgica dipenderà dalla sede del tumore, dall’estensione della malattia e dall’esperienza del
chirurgo. Oltre ad asportare l’esofago (come descritto di seguito), il chirurgo rimuoverà tutti i
linfonodivicini,chesarannoanalizzatidaunanatomo-patologo*perlapresenzadicelluletumorali.
Cancrodell’esofago:unaguidaperilpaziente–
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• Resezioneendoscopica*dicarcinomaacellulesquamosecircoscrittoallamucosa*
La resezione endoscopica consiste nell’asportare una parte dell’esofago in sede di endoscopia. In
questaprocedura,ilmedicofascenderelungolagoladelpazienteunsottilestrumentoflessibilea
forma di tubo dotato di un sistema di illuminazione. L’endoscopio è provvisto di un dispositivo
chirurgico che permette di eseguire una resezione del tumore. Questo intervento è raccomandato
per il carcinoma a cellule squamose circoscritto alla mucosa e deve essere effettuato in centri
specializzatidachirurghiegastroenterologi*conesperienzainquestotipodiprocedura.Ingenere,
questatecnicapermettedipreservarel’esofagodelpaziente.
• Rimozione di una parte dell’esofago o di tutto l’esofago per un carcinoma a cellule
squamose che si è esteso allo strato più profondo della parete esofagea o alle strutture
adiacenti,conosenzainvasionedeilinfonodiregionali*
Iltipodichirurgiadipendedallasededeltumore.Neitumoriche
hannoinfiltratolostratopiùprofondodellapareteesofageaole
strutture adiacenti, una combinazione di chemioterapia* e
radioterapia*somministrataprimadellachirurgiapuòridurrele
dimensionideltumoreemigliorarel’esitodell’intervento.
o Carcinoma a cellule squamose della porzione
superioredell’esofago(cervicale)
L’esofago e i linfonodi possono essere asportati
praticando2incisioni(colloeaddome)o3incisioni.Atutt’ogginonèancorachiaro
qualetipodichirurgiadebbaessereraccomandatoelasceltadiunapprocciorispetto
all’altrodipenderàsoprattuttodall’esperienzadelchirurgo.
o Carcinomaacellulesquamosedellaporzionecentraledell’esofago(intratoracica)
Quando un carcinoma a cellule squamose è localizzato nella regione centrale
dell’esofago, la procedura chirurgica raccomandata è rappresentata
dall’esofagectomia transtoracica. Il chirurgo praticherà due incisioni, una
nell’addome e una nel torace, e asporterà la maggior parte dell’esofago, ossia
rimuoveràiltumoreinsiemeadampimarginiditessutosanoaldisopraealdisotto
del tumore. Successivamente, lo stomaco verrà sollevato e collegato alla parte
superioredell’esofago.Selostomacononpuòessereutilizzato,alfinedisostituirela
porzionediesofagoasportatailchirurgoutilizzeràpartedell’intestino.
o Carcinoma a cellule squamose della porzione inferiore dell’esofago (giunzione
gastroesofagea)
Quando il tumore è localizzato nella porzione inferiore dell’esofago, vicino allo
stomaco, viene rimossa anche una parte dello stomaco. La parte rimanente dello
stomaco verrà collegata alla porzione superiore dell’esofago. Solitamente vengono
praticate due incisioni, una nell’addome e una nel collo, ma nessuna nel torace.
Alcunetecnicheprevedonotreincisioni:nell’addome,neltoraceenelcollo.
Lachirurgiadell’esofagoèassociataarischielevatienonèesentedaeffettiindesiderati.Ilchirurgo
deve avere esperienza in questo tipo di procedure. I rischi e gli effetti indesiderati della chirurgia
dell’esofago verranno descritti in una sezione successiva del presente documento e devono essere
discussianticipatamenteconimedici.
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possonoessereinalcunmodomodificate,riprodotteodivulgatesenzal’autorizzazionescrittadell’ESMOedell’AnticancerFund.
Terapiaadiuvante
Laterapiaadiuvanteèuntrattamentochevienesomministratoinaggiuntaaltrattamentoprincipale,
cheinquestocasoconsistenell’asportazionechirurgicadeltumore.
La decisione di somministrare la chemioterapia e a volte la radioterapia* prima della chirurgia
dipendedall’estensioneedallostadiodeltumore.
Ladecisionedisomministrarelachemioterapiaincombinazioneconlaradioterapiadopolachirurgia
dipendedalsuccessodellaresezionecompletadeltumoredurantel’interventochirurgico.
La chemioradioterapia* è la somministrazione della chemioterapia in combinazione con la radioterapia
nellostessoperiododitempoesecondounoschemaspecifico.Lachemioterapiaconsistenell’usodifarmaci
allo scopo di uccidere le cellule tumorali o di limitarne la crescita. La radioterapia consiste nell’uso di
radiazionidirettespecificamentesull’areadeltumorealloscopodiucciderelecelluletumorali.
L’effettodellachemioradioterapiasomministrataprimadellachirurgiaèancorainfasedistudioei
suoi benefici non sono stati ancora dimostrati per tutti i pazienti. I risultati di ricerche recenti
suggeriscono che la chemioradioterapia seguita dalla chirurgia potrebbe determinare un aumento
dellasopravvivenzadeipazienticoncarcinomaacellulesquamoseinfiltrantelostratopiùprofondo
dellapareteesofageaolestruttureadiacenti.Sfortunatamente,l’usosiadellaradioterapiasiadella
chemioterapiaaumentailrischiodisviluppareeffettiindesiderati.Èstatodimostratocheprimadella
chirurgia i pazienti sottoposti a chemioradioterapia possono essere più deboli e, quindi, essere
maggiormenteespostialrischiodimanifestarecomplicanzepostoperatoriegravi.Perquestomotivo
nonèancorachiaroqualipazientipossanotrarrebeneficiodallachemioradioterapiapreoperatoria.
Tuttavia,questastrategiaditrattamentoèraccomandatapertuttiipazienticontumorichehanno
infiltratolostratopiùprofondodellapareteesofageaolestruttureadiacenti.
Glieffettiindesideratidellachemioradioterapiasonoquellidellachemioterapiaedellaradioterapia.
Glieffettiindesideratipiùfrequentidellachemioterapiaedellaradioterapiasarannodescrittiinuna
sezionesuccessivadellapresenteguida(vedi“Possibilieffettiindesideratidelleterapieutilizzateperil
trattamento dei tumori dell’esofago”). In genere, essi scompaiono dopo la conclusione del
trattamento. Oggigiorno sono disponibili alcune strategie per prevenire o alleviare alcuni di questi
effettiindesiderati.Talistrategiedevonoesserediscusseanticipatamenteconimedici.
Se il tumore risponde bene alla chemioradioterapia, i medici potrebbero decidere di continuare
questo trattamento e di posticipare la chirurgia. La risposta del tumore è la riduzione delle sue
dimensioni a seguito del trattamento e viene valutata in base allo stato di salute percepito dal
paziente,aun’endoscopia*(comprensivadinuovebiopsie*)eadesamididiagnosticaperimmagini
che possono includere un esofagogramma*, una TC* o una PET*. In caso di risposta favorevole, i
medicipotrebberodeciderediaumentareladosediradioterapia.Alcunistudihannodimostratoche
l’aumentodelladosediradioterapiaèassociatoaunasopravvivenzasimileaquellaottenutaconla
chirurgia. Tuttavia, vi è una probabilità più elevata che il tumore ricompaia nella porzione
dell’esofago in cui si era sviluppato originariamente. Pertanto, è molto importante che il paziente
venga strettamente monitorato da un’équipe multidisciplinare di esperti e che, in caso di
progressionedeltumore,vengasottopostoilprimapossibileachirurgia.
In alcuni pazienti la chirurgia non è necessaria. In questi casi, il trattamento prende il nome di
chemioradioterapiadefinitiva.Questastrategiaèraccomandatasoprattuttoneipazienticontumori
dellaporzionesuperiore(cervicale)dell’esofago,chesonodifficilidaasportarechirurgicamente.
Cancrodell’esofago:unaguidaperilpaziente–
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Dopo la chirurgia, la porzione di esofago asportata sarà analizzata in laboratorio da un anatomopatologo*. Questa procedura è detta esame istologico*. L’anatomo-patologo verificherà che i
margini del pezzo resecato siano liberi da tumore e, quindi, che il tumore sia stato interamente
rimosso. La presenza di cellule tumorali nei margini del pezzo operatorio indica che una parte del
tumoreèrimastainsede.Intalcaso,alloscopodieliminarelecelluletumoraliancorapresentinel
corpo potrebbe essere somministrata un’altra chemioradioterapia, che prende il nome di terapia
postoperatoriaoadiuvante.
Tuttavia,oggigiornoibeneficiarrecatidallachemioradioterapiasomministratadopolachirurgianon
sonostatiancorastabiliti.
2. Iltumoreèconsideratoinoperabile
Per i pazienti che non sono idonei o non vogliono sottoporsi all’intervento chirurgico, la
chemioradioterapia* ha un effetto migliore rispetto alla sola radioterapia*. Il trattamento deve
sempre essere discusso nell’ambito dell’opinione multidisciplinare*. Normalmente vengono
somministrati cisplatino* e 5-fluorouracile*, ma a discrezione del medico possono essere utilizzati
anchealtrifarmaci.Ladosestandarddiradiazionièpariosuperiorea60Gy,anchesegeneralmente
vengono raccomandate dosi più alte. Gy sta per Gray, l’unità di misura della dose di radiazioni
somministrata durante la radioterapia. La chemioradioterapia può essere somministrata con
l’intento di curare il cancro, di alleviare i sintomi o entrambi, a seconda dell’estensione della
malattia.
Pianoditrattamentoperlamalattiametastatica*(stadioIV)
Il tumore è un carcinoma a cellule squamose o un adenocarcinoma e si è diffuso ad altre parti del
corpocomeipolmonioilfegato,indipendentementedalgradodiinvasionelocaleedallapresenzao
assenzadiinteressamentolinfonodale*.
Ipazienticoncancroesofageometastaticopossonoesserevalutatiperdiverseopzioniterapeutiche
teseadalleviareisintomi.Lasceltadipenderàdallasituazionespecificadelsingolopaziente.
Trattamentolocale
Labrachiterapiaèuntipodiradioterapia*incuiilmaterialeradioattivovienepostodirettamentenel
tumoreovicinoaesso.Acausadellavicinanzadelmaterialeradioattivoconiltumoreedellabreve
distanzacheleradiazionidevonopercorrereperraggiungerlo,possonoesseresomministratedosidi
radioterapia superiori a quelle utilizzate nella radioterapia esterna, in cui le radiazioni vengono
emesse da una sorgente esterna al corpo e dirette sull’area del tumore. Nei pazienti con cancro
esofageo metastatico*, questa strategia può ridurre i disturbi e i problemi di deglutizione. È stato
dimostrato che la brachiterapia ha un migliore effetto a lungo termine ed è associata a una
frequenza più bassa di effetti indesiderati rispetto al posizionamento di uno stent. Lo stent è un
dispositivoinmetalloaformaditubochevieneinseritonell’esofagoalfinedievitarechel’organo
vengaostruitodalledimensionicrescentidellamassatumoraleedipermettereilpassaggiodelcibo
alsuointerno.Glieffettiindesideratidellabrachiterapiasonomaldigolatemporaneoenausea.In
presenza di uno stent, esiste il rischio che il tumore, dopo qualche tempo, possa estendersi al di
sopradiunadelleestremitàdeldispositivoostruendodinuovol’esofago.
Cancrodell’esofago:unaguidaperilpaziente–
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Terapiasistemica*
Laterapiasistemicaèuntrattamentochehaloscopodiagiresullecelluletumoralipresentiintuttoil
corpo,adifferenzadellaterapialocale,comelachirurgiaolaradioterapia*,cheagiscesullecellule
tumoralipresentiall’internodiun’areadefinita.Ilprincipaletipoditerapiasistemicaèrappresentato
dallachemioterapia*.
La chemioterapia può aiutare a ridurre i sintomi e deve esserepresa in considerazionesoprattutto
nei pazienti idonei e con buono stato generale di salute. Tradizionalmente vengono utilizzati
cisplatino* e 5-fluorouracile*. Tuttavia, alcuni agenti più nuovi appartenenti alle stesse classi
farmacoterapeutichesembranooffrireun’efficaciasuperioreeunamigliorequalitàdivita.
I pazienti con adenocarcinoma della porzione inferiore dell’esofago devono essere sottoposti a
screeningperlostatodiHER2*.QuandosonopresentiunnumeroeccessivodicopiedelgeneHER2o
livelli troppo elevati della proteina corrispondente HER2, il tumore viene definito HER2-positivo. In
caso di tumore HER2-positivo, potrebbe essere aggiunto alla chemioterapia un farmaco chiamato
trastuzumab*.TrastuzumabèunfarmacoaventecomebersagliospecificolaproteinaHER2.Questo
tipoditrattamentoèdettoterapiaabersagliomolecolare*.
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possonoessereinalcunmodomodificate,riprodotteodivulgatesenzal’autorizzazionescrittadell’ESMOedell’AnticancerFund.
QUALISONOIPOSSIBILIEFFETTIINDESIDERATIDELTRATTAMENTO?
Rischiedeffettiindesideratidellachirurgia
L’asportazionedell’esofagoèunaprocedurachirurgicaadaltorischio.Irischiassociatiallachirurgia
dell’esofagosonodiversiepossonocausareproblemidisaluteindesideratichiamaticomplicazioni.In
genere queste complicazioni sono gestibili, ma a volte sono difficili da trattare e possono risultare
anchefatali.
Tutti gli interventi chirurgici eseguiti in anestesia* generale sono associati al rischio di sviluppare
alcune complicazioni. Queste complicazioni si verificano raramente e includono trombosi venosa
profonda*,problemicardiaciorespiratori,sanguinamento,infezionioreazioniall’anestesia.Imedici
adotterannolemisurepiùappropriateperridurrealminimoilrischiochesiverifichinocomplicazioni.
Ilcollegamentodellostomacoallaporzionerimanentedell’esofagoèdettaanastomosi.Avolte,nel
periodo postoperatorio l’anastomosi può riaprirsi o causare un’infezione nel torace, mentre il
restringimento dell’esofago dovuto alla formazione di tessuto cicatriziale può dare problemi di
deglutizione. Questo restringimento può essere nuovamente dilatato in corso di endoscopia*,
alleviandoilproblema.
In alcuni pazienti lo stomaco può impiegare più tempo di prima per svuotarsi e ciò può causare
nauseaevomito.Altripazientipossonosoffriredibrucioridistomacoacausadell’asportazionedello
stratomuscolarecheseparal’esofagodallostomaco.Oggigiornosonodisponibilifarmaciefficaciper
alleviarequestisintomi.Unnutrizionista*oundietologopuòfornireconsigliaipazientieaiutarlia
ricominciareadalimentarsireintroducendogradualmenteicibielebevandeinbasealprocessodi
guarigionedell’esofago.
Rischiedeffettiindesideratidellachemioterapia*
Iprincipalieffettiindesideratidellachemioterapiasono:
− perditadeicapelli
− nauseaevomito
− diarrea
− infiammazionedellaboccaoformazionediulcereinbocca
− riduzionedellecontedicelluleematiche.Unariduzionedelnumerodiglobulibianchiaumenta
il rischio di contrarre infezioni e complica il loro trattamento. Una riduzione del numero di
globuli rossi* può portare a una condizione nota come anemia* che causa stanchezza e
affanno. Una riduzione del numero di piastrine* aumenta la suscettibilità del paziente alla
formazionedilividieaisanguinamenti(es.perditedisanguedalnasoodallegengive).
Oltre a questi effetti generali, ogni farmaco può causare anche effetti indesiderati differenti. I più
comunisonodescrittidiseguito,anchesenontuttiipazientilimanifestanoolimanifestanoconla
stessaintensità.
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5-fluorouracile* può causare affaticamento, che può persistere per alcuni mesi dopo la
conclusionedeltrattamento.
Cisplatino* potrebbe causare perdita dell’udito e danno renale. Prima dell’inizio del
trattamento vengono eseguiti gli esami del sangue per la valutazione della funzionalità
renale.Alfinediprevenireundannorenale,duranteiltrattamentoèmoltoimportantebere
moltaacqua.
In casi rari, epirubicina* può danneggiare il muscolo cardiaco, anche se in genere si
osservano effetti sul cuore solo nei pazienti che assumono il farmaco per molti mesi o che
soffrivanodiproblemicardiacigiàprimadiiniziareiltrattamento.Seilpazientehaproblemi
cardiaci,primadiiniziareiltrattamentoilmedicogliprescriveràunesamedidiagnosticaper
immagini per accertarsi che il suo cuore sia in grado di tollerare il farmaco. Inoltre,
epirubicina può rendere la pelle più sensibile alla luce solare e causare arrossamento nelle
areeincuiilpazientehaprecedentementericevutolaradioterapia*.Peralcunigiornidopoil
trattamento l’urina potrebbe assumere una colorazione rossa o rosa. Questo colore non è
dovutoallapresenzadisangue,bensìalcoloredelfarmaco.
Rischiedeffettiindesideratidellachemioradioterapia*
Glieffettiindesideratidellachemioradioterapiasonoquellidellachemioterapia*(descrittipoc’anzi)e
dellaradioterapia.Iprincipalieffettiindesideratidellaradioterapiadeltoracee/odellostomacosono
nausea e forte mal di gola. Poiché mangiare potrebbe essere difficile, alcuni pazienti possono
mostrare un calo temporaneo del peso corporeo o potrebbero richiedere la somministrazione
endovenosa*diliquidiextra.
Rischiedeffettiindesideratidellaterapiaabersagliomolecolare*
I più comuni effetti indesiderati di trastuzumab* sono affaticamento, diarrea e reazioni al farmaco
tra cui brividi, febbre, nausea, respiro sibilante, cefalea e sensazione di svenimento. Tuttavia, in
generequestereazionidiminuisconoconlacontinuazionedeltrattamento.
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COSASUCCEDEUNAVOLTATERMINATOILTRATTAMENTO?
Dopocheiltrattamentoèstatocompletato,nonèinsolitocheipazienti
sviluppinosintomiaessocorrelati.
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•
•
Spessonelperiodopost-trattamentocompaionoansia,difficoltà
a dormire o depressione; i pazienti che sviluppano questi
sintomipotrebberoaverbisognodiunsostegnopsicologico.
Disturbidellamemoriaedifficoltàdiconcentrazionesonoeffetti
indesideratinonraridellachemioterapia*eingeneretendonoa
scomparirenell’arcodialcunimesi.
Per un po’ di tempo la deglutizione può essere dolorosa,
soprattutto quando vengono ingeriti cibi solidi. Un
nutrizionista* o un dietologo può aiutare il paziente ad
alimentarsidinuovoeadadattareladietainbasealprocessodi
guarigionedell’esofago.
Follow-up*conimedici
Dopo il completamento del trattamento, i medici proporranno ai pazienti di sottoporsi a un
programmadifollow-up,consistentedicontrollimediciperiodici,coniseguentiobiettivi:
• valutareetrattareglieffettiavversideltrattamento
• fornirealpazientesostegnopsicologicoeinformazioniperfacilitareilritornoallavita
normale
• identificareilprimapossibileun’eventualerecidiva*.
Oggigiorno,nonvièunafrequenzaounintervallostandardraccomandatoperlevisitedifollow-up.
Solo nei casi in cui la chemioradioterapia* è stata l’unico trattamento del carcinoma a cellule
squamose localmente avanzato, ossia quando non è stato eseguito alcun intervento chirurgico, il
paziente deve essere sottoposto a stretto controllo. Ciò è necessario al fine di identificare il prima
possibileun’eventualecrescitaoestensionedeltumore(progressione)edisottoporreilpazientea
chirurgia.
Levisitedifollow-upconl’oncologodevonoincludere:
• La raccolta della storia medica, la registrazione dei sintomi e l’esame clinico. Inoltre, il
medico o il dietologo valuterà con particolare attenzione la dieta ed eventuali problemi di
nutrizione.
• Inalcunicasiilmedicopotrebberichiederel’esecuzionediunanuovaendoscopia*corredata
dieventualebiopsia*odiunesamedidiagnosticaperimmaginicomeunesofagogramma*,
unaTC*ounaPET*.
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Ritornoallavitanormale
Vivere con il pensiero di una possibile ricomparsa del tumore può essere difficile. In base alle
conoscenze attualmente disponibili, non può essere raccomandata alcuna strategia specifica per
ridurreilrischiodirecidiva*dopoilcompletamentodeltrattamento.Acausadelcancrostessoedel
suo trattamento, per alcune persone tornare alla vita normale potrebbe non essere facile.
L’immaginecorporea,l’affaticamento,illavoro,lasferaemotivaolostiledivitapotrebberoessere
fontedipreoccupazioni.Parlarediquestiproblemiconifamiliari,gliamicioilpersonalemedicopuò
essere d’aiuto. Alcuni pazienti possono trovare sostegno anche in gruppi di ex-pazienti o in servizi
telefonicidiinformazioneeassistenza.
Cosasuccederebbeseilcancrodovessericomparire?
La ricomparsa di un tumore prende il nome di recidiva*. Il trattamento dipende dalla sede e
dall’estensione della recidiva e dalle terapie precedentemente ricevute. Il cancro può ricomparire
nell’esofagooinun’altrapartedelcorpo.
Seilcancrosiripresentanell’esofago,iltrattamentoconsistespessonellarimozionedell’esofago.Se
ilpazientenonèingradoditollerareuninterventochirurgicoacausadialtriproblemidisalute,il
cancropotrebbeesseretrattatoconlachemioterapia,conlaradioterapiaoconentrambe.
Incasodirecidivalocaledellamalattiadopolachirurgia,potrebberoessereutilizzatelaradioterapia
e/olachemioterapia.Seilpazientehagiàricevutolaradioterapia,ingenereunanuovairradiazione
èsconsigliata.Seilpazienteègiàstatotrattatoconlachemioterapia,iltrattamentochemioterapico
inlineadimassimapuòessereripetuto.Avoltevengonosomministratiglistessifarmaciutilizzatiin
precedenza,anchesespessoèpreferibilericorrereafarmacidiversi.
Un’eventualerecidivadellamalattiainaltriorganiotessuti*deveesseretrattatacomedescrittoin
precedenzanelparagrafo“Pianoditrattamentoperlamalattiametastatica*(stadioIV)”.
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DEFINIZIONEDEITERMINITECNICI
5-fluorouracile
Farmacoutilizzatopertrattareisintomidelcancrodelcolon,dellamammella,dellostomacoedel
pancreas.Vieneutilizzatoancheinunaformulazioneincremapertrattarealcuneaffezionicutanee.
5-fluorouracilearrestalasintesidiDNAall’internodellacellulaepuòucciderelecellulecancerose.È
untipodiantimetabolita.Èchiamatoanche5-FUefluorouracile.
Anatomo-patologo
Medico specializzato in istopatologia*, ossia nello studio delle cellule e dei tessuti malati al
microscopio.
Anemia
Condizionecaratterizzatadallariduzionealdisottodellanormadelnumerodiglobulirossi*odella
quantitàdiemoglobina.Ilferrocontenentel’emoglobinatrasportal’ossigenodaipolmonialrestodel
corpo;inpresenzadiquestacondizione,iltrasportodiossigenoaitessutidiminuisce.
Anestesia
Stato reversibile di perdita della coscienza in cui il paziente non avverte dolore, non ha riflessi
normalierispondeinmisuraminoreallostress.L’anestesiavieneindottaartificialmentemediantela
somministrazione di sostanze note come anestetici. Può essere totale o parziale e rende possibile
l’esecuzionedegliinterventichirurgicisuipazienti.
Biopsia
Rimozione di cellule o di tessuti* da sottoporre all’esame di un anatomo-patologo*. L’anatomopatologopuòanalizzareiltessutoalmicroscopioosottoporrelecelluleoiltessutoadaltreanalisi.
Esistono molti tipi diversi di biopsia. I più comuni includono: (1) la biopsia incisionale, consistente
nella rimozione di un solo campione di tessuto; (2) la biopsia escissionale, consistente nella
rimozione di un’intera massa o area sospetta; e (3) l’agobiopsia, consistente nel prelievo di un
campioneditessutoodiliquidoattraversounago.Quandovieneutilizzatounagodigrossocalibro,
la procedura prende il nome di biopsia con ago a scatto. Quando invece viene utilizzato un ago di
piccolocalibro,laproceduravienedettabiopsiaperaspirazioneconagosottile.
Chemioradioterapia
Trattamentochecombinalachemioterapia*conlaradioterapia*.
Chemioterapia
Tipoditrattamentoantitumoralebasatosull’usodifarmacicheuccidonolecellulecancerosee/one
limitano la proliferazione. In genere, questi farmaci vengono somministrati al paziente mediante
infusionelentainunavena,mapossonoesseresomministratiancheperviaorale,conun’infusione
direttainunartooconun’infusionenelfegato,asecondadellasededeltumore.
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Cisplatino
Farmaco utilizzato per trattare molte forme tumorali. Cisplatino contiene un metallo chiamato
platino. Uccide le cellule cancerose danneggiando il loro DNA e impedendo che vadano incontro a
divisione.Èuntipodiagentealchilante.
Cromosoma
Strutturaorganizzatacontenenteigenichecodificanopercaratteristichedelcorpocomeilcoloredei
capellioilsesso.Lecelluleumanehanno23coppiedicromosomi(peruntotaledi46cromosomi).Le
cellule cancerose o leucemiche presentano spesso un’anomalia cromosomica, ossia una variazione
dellastrutturaodelnumerodeicromosomi,comeladuplicazionediunapartedicromosomaoun
cromosomainpiù(47cromosomi)oppureladelezionediunaregionecromosomicaouncromosoma
in meno (45 cromosomi). Un’inversione cromosomica o genetica è un’anomalia in cui non vi è
aggiunta o perdita di cromosomi, ma una porzione del cromosoma risulta invertita. Per esempio,
nellaparola“inoisrevne”,l’ordinedelleletterecentralirisultainvertito.
Diaframma
Ilsottilemuscolo,situatosottoaipolmoniealcuore,cheseparalacavitàtoracicadaquellaaddominale.
ECG/elettrocardiogramma
Tracciatochemostral’andamentodell’attivitàelettricadelcuoreneltempo.Questotracciatoviene
generato da un apposito strumento chiamato elettrocardiografo e può rilevare la presenza di
anomalie quali blocchi arteriosi, squilibri degli elettroliti (particelle dotate di carica elettrica) e
alterazioninellaconduzionedegliimpulsielettriciattraversoiltessutocardiaco.ÈdettoancheECG.
Endoscopia/endoscopico
Proceduramedicaincuiilmedicoinserisceunostrumentoaformaditubonelcorpodelpazienteal
fine di esplorarne l’interno. Esistono molti tipi di endoscopia, ciascuno dei quali è stato sviluppato
peresplorareunaregionespecificadelcorpo.
Endosonografia
Proceduracheconsistenell’introdurrenelcorpodelpazienteunendoscopio,unsottilestrumentoa
forma di tubo dotato di un sistema di illuminazione e di lenti per la visualizzazione. Grazie a una
sonda posta all’estremità dell’endoscopio, le onde sonore ad alta energia (ultrasuoni) vengono
riflesse dagli organi interni generando un eco. L’eco di ritorno viene trasmesso a un elaboratore e
convertito in un’immagine delle strutture corporee (sonogramma). È chiamata anche ecografia
endoscopicaedEUS.
Endovenosa
Inoall’internodiunavena.Siriferiscesolitamenteallamodalitàdisomministrazionediunfarmacoo
diun’altrasostanzaattraversounagoouncatetereinseritoinunavena.Dettaancheev.
Epirubicina
Farmacoutilizzatoinsiemeadaltriagentipertrattareilcancrodellamammellainstadioinizialeche
si è diffuso ai linfonodi*. È in fase di studio anche per il trattamento di altre forme tumorali.
Epirubicinaèunantibioticoappartenenteallaclassedelleantracicline.ÈchiamatoancheEllenceed
epirubicinacloridrato.
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Epitelio
Termineutilizzatoperindicarelecellulecherivestonogliorganicavieleghiandoleelecelluledicui
ècompostalasuperficieesternadelcorpo.Lecelluleepitelialiaiutanoaproteggereoadavvolgere
gliorgani.Lamaggiorpartediesseproducemuco*oaltresecrezioni.
Esofagogramma
Serie di radiografie dell’esofago ottenute dopo che il paziente ha bevuto un liquido contenente
solfato di bario (un composto del bario, un metallo di colore bianco-argento). Il solfato di bario
ricopre la parete interna dell’esofago e ne delinea il contorno, rendendola visibile sulle immagini
radiografiche.Èdettoancheesofagrammaconcontrasto.
Farmaciantinfiammatorinonsteroidei(FANS)
Farmacicheabbassanolafebbreeriduconoilgonfiore,ildoloreel’arrossamento.Sonodettianche
FANS.
Fattoredirischio
Condizione o caratteristica che aumenta la probabilità di sviluppare una malattia. Alcuni esempi di
fattoridirischioperinsorgenzadelcancrosonol’età,lastoriafamiliaredialcuneformetumorali,il
consumo di prodotti a base di tabacco, l’esposizione alle radiazioni o a determinate sostanze
chimiche,leinfezionisostenutedacertivirusobatteriealcunemutazionigenetiche.
FISH/Ibridazioneinsitufluorescente
Tecnica utilizzata dagli anatomo-patologi* per rilevare la presenza di alterazioni a livello di geni e
cromosomi*.LaFISHèingradodiidentificarespecificheanomalieneigenioneicromosomiaiutando
l’anatomo-patologoacaratterizzareiltipodicancrodacuièaffettounpaziente.
Follow-up
Monitoraggio dello stato di salute di una persona nel tempo dopo la conclusione del trattamento.
Include l’osservazione dello stato di salute dei pazienti che partecipano a uno studio o
sperimentazioneclinicaperunperiododitempo,siadurantelosvolgimentodellostudiosiadopola
suaconclusione.
Gastroenterologo
Medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie e dei disturbi dell’apparato
digerente.
Globulirossi
Il tipo di cellule presenti in maggiori quantità nel sangue e che conferiscono a esso il suo
caratteristicocolorerosso.Lalorofunzioneprincipaleèquelladitrasportarel’ossigeno.
Helicobacterpylori
Tipodibatteriochecausainfiammazioneeulcerenellostomacoonell’intestinotenue.Lepersone
con infezione da Helicobacter pylori possono essere maggiormente a rischio di sviluppare tumori
dellostomaco,ivicompresoillinfomaditipoMALT(tessutolinfoideassociatoallemucose).Èdetto
ancheH.pylori.
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HER2
Proteina coinvolta nei normali processi di crescita cellulare. È presente in alcuni tipi di cellule
tumorali, ivi comprese quelle mammarie e ovariche. Le cellule tumorali prelevate dall’organismo
possonoessereanalizzateperlapresenzadiHER2/neualfinediorientarelasceltadeltrattamento
ottimale.HER2/neuèuntipodirecettoretirosin-chinasico.Èchiamataanchec-erbB-2,recettore2
perl’EGFumanoerecettore2delfattoredicrescitaepidermicoumano.
Immunoistochimica
L’immunoistochimicaoIHCèunatecnicautilizzataalloscopodirilevarelapresenzadiantigeni(es.
proteine)nellecellulediunasezioneditessuto*,sfruttandoilprincipiopercuineitessutibiologicigli
anticorpi si legano specificamente a particolari antigeni. Questi antigeni vengono visualizzati grazie
alla marcatura dell’anticorpo con una sostanza fluorescente, un enzima oppure oro colloidale. La
colorazione immunoistochimica viene ampiamente utilizzata per diagnosticare anomalie cellulari
comequellechesiosservanoneitumorimaligni.
Istologia
Studiodellecelluleedeitessuti*malatimediantel’utilizzodiunmicroscopio.
Laminapropria
Sottile strato di tessuto* connettivo lasso che si trova al di sotto dell’epitelio* e che costituisce
insieme all’epitelio la mucosa*. Il termine mucosa (o membrana mucosa) si riferisce sempre alla
combinazionedell’epitelioedellalaminapropria.
Linfonodo
Massarotondeggianteditessuto*linfaticoavvoltadaunacapsuladitessutoconnettivo.Ilinfonodi
filtrano la linfa e immagazzinano i linfociti. Sono situati lungo i vasi linfatici. Sono detti anche
ghiandolelinfatiche.
Malattiadareflussogastroesofageo
Risalitadeicontenutiacididellostomaconell’esofago(l’organoaformaditubochecollegalabocca
allostomaco).Èchiamataanchereflussoesofageo,reflussogastricooreflussoacido.
Metastasi/metastatico
Diffusionediuntumoredaunapartedelcorpoaun’altra.Untumorecostituitodacellulechesisono
trasferite da una sede corporea a un’altra è detto tumore metastatico o metastasi. Le metastasi
contengonocellulesimiliaquelledeltumoreoriginario.
Muco
Sostanzavischiosasecretadallemembranemucosecherivestonobuonapartedellesuperficiinterne
delcorpo.Ècompostadaproteine,enzimiantimicrobici,anticorpiesali.Ilmucoserveaproteggere
le cellule dell’epitelio* di rivestimento degli apparati respiratorio, gastrointestinale, urinario,
genitale,visivoeuditivo.
Mucosa
Membrana umida che riveste internamente alcuni organi e cavità del corpo. Le ghiandole presenti
nellemucosaproduconomuco*.Èdettaanchemembranamucosa.
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Muscularismucosae
Stratosottileeprofondodifibremuscolariliscechesitrovainalcunemembranemucose(mucose)e
neltrattodigestivo.Lamuscularismucosaeseparalemembranemucosedaunostratopiùprofondo
ditessutochiamatosottomucosa.
Nutrizionista
Professionistasanitariochefornisceconsiglisulcibo,sullanutrizioneesulloroimpattosullasalute.
Alcuni utilizzano i termini "dietologo" e "nutrizionista" in maniera più o meno intercambiabile.
Tuttavia, vi sono importanti differenze da Paese a Paese per quanto riguarda il tipo di formazione
necessaria per diventare un nutrizionista o un dietologo riconosciuto. In alcuni Paesi, una persona
potrebbedefinirsinutrizionistaespertopuressendointeramenteautodidatta.
Opinionemultidisciplinare
Modalitàdipianificazionedeltrattamentoincuiungruppodimedicidispecialità(discipline)diverse
analizzaediscutelecondizionimedicheeleopzioniterapeutichediunpaziente.Neltrattamentodei
tumori, l’opinione multidisciplinare può basarsi sul parere di un oncologo clinico (che prescrive la
terapiaconfarmaciantitumorali),diunoncologochirurgo(chetrattailcancroconlachirurgia)edi
unoncologoradiologo*(chetrattailcancroconlaradioterapia*).Èdettaanchetumourboard.
Pericardio
La doppia membrana che riveste il cuore e le radici dei grossi vasi, avvolgendoli in una specie di
sacco. Il pericardio ha diverse funzioni. È fondamentale per fissare e mantenere il cuore nella
posizionecorrettaall'internodellacavitàtoracicaeperevitarelasuaeccessivadilatazionequandoil
volumedisangueaumenta.All’internodelpericardiovièunsottilespaziodettocavopericardico.Il
cavo pericardico contiene un liquido che riduce lo sfregamento tra le due membrane pericardiche
permettendolorodiscorrerel’unasull’altra.
PET
Procedura di diagnostica per immagini in cui viene iniettata in una vena una piccola quantità di
glucosio (zucchero) radioattivo e viene utilizzato un apposito scanner per ottenere immagini
computerizzate dettagliate delle aree corporee interne in cui si è concentrato il glucosio. Poiché le
cellule cancerose utilizzano spesso più glucosio rispetto alle cellule sane, le immagini ottenute
possono essere utilizzate per identificare le cellule tumorali all’interno del corpo. È detta anche
tomografiaaemissionedipositroni.
Piastrine
Piccoli frammenti di cellule che svolgono un ruolo fondamentale nella formazione dei coaguli di
sangue. I pazienti con una bassa conta di piastrine sono a rischio di emorragia grave. Per contro, i
pazienticonunacontaelevatadipiastrinesonoarischioditrombosi(formazionedicoagulidisangue
chepossonoostruireivasisanguignicausandoictusoaltregravicondizioni)epossonoessereanche
arischiodiemorragiagraveacausadelmalfunzionamentodellepiastrine.
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Pleura
Sottile strato di tessuto* che riveste i polmoni e la parete interna della cavità toracica. La pleura
proteggeipolmonieneattutisceimovimenti.Questotessutosecerneunapiccolaquantitàdiliquido
che agisce come lubrificante, permettendo ai polmoni di muoversi senza problemi nella cavità
toracicadurantelarespirazione.
Prognosi
Ilprobabileesitoodecorsodiunamalattia;laprobabilitàdiguarireodiandareincontroarecidiva*.
Radioterapia
Terapia per il trattamento dei tumori che sfrutta le radiazioni. I fasci di radiazioni vengono sempre
direttiversol’areaspecificaincuisitrovailtumore.
RaggiX/radiografia
Formadiradiazioniutilizzateperottenereimmaginidellestruttureinternedeglioggetti.Inmedicina,
iraggiXvengonocomunementeutilizzatiperottenereimmaginidellestruttureinternedelcorpo.
Recidiva
Ripresadiuncancroodiunamalattia(ingeneresubaseautoimmune),solitamentedopounperiodo
ditempoduranteilqualeilcancroolamalattiainquestionenonerapresenteononpotevaessere
rilevato. La recidiva può verificarsi nella stessa sede del tumore originario (primario) o in un’altra
partedelcorpo.Èdettaanchecancroomalattiaricorrente.
SindromediPlummer-Vinson
Malattiacaratterizzatadallapresenzadianemiaconseguenteallacarenzadiferroedallacrescita“a
ragnatela” di membrane esofagee che rendono difficoltosa la deglutizione. Avere la sindrome di
Plummer-Vinsonpuòaumentareilrischiodisviluppareuncancroesofageo.Èdettaanchesindrome
diPaterson-Kellyedisfagiasideropenica.
Sottomucosa
Nel tratto gastrointestinale, strato di tessuto* connettivo denso irregolare o di tessuto connettivo
lassochesostienelamucosa*elacollegaallefibremuscolariliscesottostanti(fibredisposteinsenso
circolareall’internodistratimuscolarilongitudinali).
TC(tomografiacomputerizzata)
EsameradiologicoincuiidatiraccoltidalpassaggiodifascidiraggiX*negliorganidelcorpovengono
rielaboratidauncomputer,inmododaricostruireun'immaginedettagliatadellasezionestudiata.
Terapiaabersagliomolecolare
Tipo di trattamento che utilizza farmaci o altre sostanze, come gli anticorpi monoclonali, per
identificareeattaccarespecifichecelluletumorali.Laterapiaabersagliomolecolarepuòaveremeno
effettiindesideratidialtritipiditrattamentiantitumorali.
Cancrodell’esofago:unaguidaperilpaziente–
InformazionibasatesulleLineeGuidaperlaPraticaClinicaESMO-v.2012.1
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Ilpresentedocumentoèdistribuitodall’AnticancerFundconilpermessodell’ESMO.
Le informazioni contenute in questo documento non sostituiscono il parere del medico, sono a esclusivo uso personale e non
possonoessereinalcunmodomodificate,riprodotteodivulgatesenzal’autorizzazionescrittadell’ESMOedell’AnticancerFund.
Terapiasistemica
Trattamento a base di sostanze che, viaggiando nel circolo sanguigno, raggiungono e attaccano le
cellule tumorali in tutto il corpo. La chemioterapia e l’immunoterapia sono esempi di terapia
sistemica.
Tessuto
Gruppoostratodicellulechelavoranoinsiemepersvolgereunaspecificafunzione.
Tilosi
Disturboereditariocaratterizzatodaipercheratosi(callosità)deipalmidellemaniedellepiantedei
piedi e dalla comparsa di chiazze anomale di tessuto biancastro nel cavo orale, note come
leucoplachie.
Tipoistologico
Categoria in cui viene classificato un tumore in base alla caratteristiche delle sue cellule e di altre
struttureosservatealmicroscopio.
Trastuzumab
Trastuzumab è un anticorpo monoclonale che è stato sviluppato per legarsi a HER2*. Attraverso il
suo legame con HER2, trastuzumab attiva le cellule del sistema immunitario, che uccidono così le
cellule tumorali. Inoltre, trastuzumab impedisce a HER2 di inviare i segnali che promuovono la
crescita delle cellule tumorali. Circa un quarto dei tumori della mammella e un quinto dei tumori
dellostomacosovraesprimonoHER2.
Trombosivenosaprofonda
Formazionediuncoagulodisangueinunavenaprofondadellegambeodellaregioneinferioredella
pelvi. I sintomi possono includere dolore, gonfiore, calore e arrossamento nell’area interessata. È
dettaancheTVP.
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Le Guide ESMO/Anticancer Fund per il Paziente sono state
ideate per aiutare i malati, i loro familiari e le persone che li
assistono a comprendere la natura di diversi tipi di cancro e
a riconoscere le migliori opzioni terapeutiche disponibili. Le
informazioni mediche riportate nelle Guide per il Paziente si
basano sulle Linee Guida per la Pratica Clinica ESMO, che sono
state sviluppate allo scopo di guidare gli oncologi clinici nella
diagnosi, nel follow-up e nel trattamento di diversi tipi di cancro.
Queste guide sono state realizzate dall’Anticancer Fund
in stretta collaborazione con l’ESMO Guidelines Working
Group e l’ESMO Cancer Patient Working Group.
Ulteriori informazioni sono reperibili sui siti web www.esmo.org
e www.anticancerfund.org
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www.esmo.org