Teatro dialettale, la compagnia “La Mulnela” al Rosaspina

Teatro
dialettale,
compagnia “La Mulnela”
Rosaspina
la
al
Sabato 2 marzo alle ore 21 si apriranno ancora una volta le
porte del Teatro Comunale “Rosaspina” di Montescudo: la
compagnia “La Mulnela” di Santarcagelo porterà in scena due
farse dialettali “E salot da gl’occasiòn” e “Tempi moderni.
Duvè c’andrèm a finòi!!”. Il primo spettacolo si affaccia sul
mondo delle attività commerciali che nascono come funghi e che
qualche volta, entrando dalla porta sbagliata, può capitare
che il vicino non sia proprio quello desiderato. La seconda
farsa ironizza su due amiche che, raggiunti gli … -anta,
vengono di colpo catapultate nel mondo dell’estetica … con
disastrose conseguenze. Si tratta della più vecchia e
importante rassegna dialettale della provincia di Rimini,
giunta al 20° anno e che si interseca con la più ampia
programmazione di teatro contemporaneo denominata Oltremisura
2013, giunta alla sua 13° edizione e curata dall’associazione
culturale “L’Attoscuroteatro”.
L’appuntamento teatrale di domenica 3 marzo alle ore 18 vede
come protagonista Marta Cuscunà con lo spettacolo satirico “La
semplicità ingannata” , alla quale è stata assegnata la
menzione d’onore come attrice emergente del Premio Teatrale
Eleonora Duse 2012. Marta, con l’aiuto di sei “pupazze” e
della testa minacciosa di un vescovo, crea un variegato
affresco ambientato nel Cinquecento, quando avere una figlia
femmina era un problema piuttosto grosso. Inoltre,
parallelamente allo spettacolo, in sala mostre si potranno
ammirare le opere di Georgia Matteini “Le temps du plumage” e
al termine del tutto la ProLoco offrirà un aperitivo a tutti.
Per informazioni: 0541-864010. (b.r.)
INTERVISTA Vanessa Innocenti
debutta a Milano nel cast di
Gypsy. E' la più giovane
di ALBERTO BIONDI
DEBUTTO Vanessa Innocenti 19
anni di Cattolica sarà il 15
gennaio al Teatro Nuovo di
Milano, debutterà al fianco
di Loretta Goggi nel musical
Gypsy
Il mondo del teatro in Italia è una piccola galassia in cui,
attorno ai grossi astri della scena (luminosi, ma a volte
troppo ingombranti) c’è spazio solo per chi ha davvero i
numeri per meritarselo. La strada è durissima, soprattutto
quando si comincia. La concorrenza, manco a dirlo, spietata.
Se è vero però che il buongiorno si vede dal mattino, allora
Vanessa Innocenti, diciannovenne di Cattolica, può davvero
sognare: il 15 gennaio, al Teatro Nuovo di Milano, debutterà
al fianco di Loretta Goggi nel musical Gypsy nel ruolo di Baby
Louise, una delle figlie della protagonista.
Gypsy, a detta di numerosi critici uno dei migliori musical
statunitense di sempre, è prodotto da M.A.S. di Milano, gli
stessi che nelle ultime stagioni hanno portato in tournèes
Priscilla riscuotendo un largo successo di pubblico. Per
Vanessa Gypsy sarà un debutto in grande, anche se con il
palcoscenico ha già preso le sue misure: corista a sei anni, a
otto inizia il suo percorso di formazione studiando
recitazione sotto la guida di Raffaele Bersani (padre di
Samuele il cantautore) e Marcello Franca, danza e canto
completano il training.
A quattordici, assieme al liceo, si iscrive alla Musical
Academy di Riccione e per cinque anni alterna i libri al
teatro. Dopo la maturità, legge D’Annunzio assieme a Giorgio
Albertazzi e infine approda al musical Gypsy di cui, rivela, è
la più giovane del cast.
Vanessa, cosa ha significato entrare nel cast di Gypsy dopo
tanti anni di preparazione?
È sicuramente un’occasione importante, ma più di tutto
significa avere la possibilità di imparare dai Grandi (Loretta
Goggi in primis, e poi attori come Sergio Leone, Mario
Pietramala ecc.). Significa mettermi in gioco direttamente sul
campo, perché se anche a scuola si impara ad esplorare se
stessi e a sperimentare, è sul lavoro che si scoprono
realmente le dinamiche e si materializza ciò per cui hai
studiato.
Come stai vivendo questi giorni prima del debutto?
Mi rendo conto di come ora passi quasi tutto il giorno in
funzione dello spettacolo. Oltre alle prove, cerco sempre di
“rubare” dalla vita reale tutto ciò che potrebbe migliorarmi,
per risultare più naturale possibile.
Un po’ di paura?
Sinceramente in questo momento no, perché stiamo procedendo
molto bene. Però poco prima del 15 ci sarà parecchia
agitazione nei camerini! É normale, con il proseguire delle
repliche acquisteremo sicuramente in sicurezza.
Ora una domanda tosta: come ti vedi tra dieci anni?
Difficile a dirsi! Avrò 29 anni… beh amo l’Italia, ma mi
piacerebbe fare un’esperienza nel campo dello spettacolo
all’estero, ritenendo di non avere troppi problemi con le
lingue avendo frequentato un liceo linguistico!
Come tu sia riuscita a conciliare la vita al lavoro, la scuola
e gli amici al teatro e al palcoscenico?
Diciamo che in questi cinque anni di liceo e Accademia di
Musicl sono stata abituata a dover fare delle scelte e ad
essere organizzatissima. I miei amici, per fortuna, hanno
capito e sono stati pazienti!
Gypsy toccherà nella sua tourneès sei città italiane: si
comincia da Milano, poi Torino, Bologna (Teatro Europa, dal 22
al 24 febbraio) Bari, Napoli, Firenze e Trieste. Che dire?
Alla faccia di chi non crede nel talento, auguriamo a Vanessa
buona fortuna nella speranza che nella galassia del mondo
teatrale ci sia posto, un giorno, anche per lei.
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Saludecio: teatro e incontro
stellare
con
Gianfranco
Lollino. Nel ricordo di Mario
Pazzaglini
Week end di cultura a Saludecio con due appuntamenti. Uno
relativo alla rassegna teatrale del Verdi. L’altro con il
primo incontro culturale promosso dalla biblioteca. Si parte
quindi sabato sera (dalle 21) con la commedia “Una figlia da
maritare” della compagnia teatrale “Le Giraffe”. La storia si
snoda negli anni ’50, a casa di Sebastiano e Lucia Farloni,
proprietari terrieri. Come mai la figlia Agnese, piena di
pretendenti, va a scegliere proprio Pancrazio, un gran
tontolone figlio della facoltosa vedova Persigatti? Non è
certo per interesse. Una vicina pettegola, un medico beone, un
contadino ingenuo, un cavaliere affascinante ed il parroco
dalle mani pesanti rendono la commedia molto divertente e
piena di equivoci, senza mai scadere nella volgarità, con un
finale veramente sorprendente!
IN SCENA La commedia “Una figlia
da maritare” della compagnia
teatrale “Le Giraffe” andrà in
scena sabato sera a Saludecio
Si prosegue domenica nella sala Polivalente della biblioteca
“Modesti” alle 16,30 è legato ad una nuova serie di incontri
culturali con esperti, per la rassegna “PAROLE TRA CIELO E
TERRA, TRA STORIA E TRADIZIONI” in programma fino al 9 marzo.
Un incontro che servirà al Comune anche per ricordare la
figura di Mario Pazzaglini, uno dei soci fondatori
dell’Osservatorio Astronomico, scomparso un anno fa.
Il pianeta Giove oggi occupa un posto di rilievo
nell’astronomia e nell’ attuale ricerca scientifica. Ma come
nasce il mito di Giove? Diverse le risposte dalla cosmologia
antica a quella moderna. Come direbbero James Hillman e
Paracelso, la Necessità che governa i moti delle stelle e i
pianeti governa anche i moti dell’anima. Ciò che accade
all’anima e alle stelle si trova intessuto sulla medesima
tela. Le potenze archetipiche sono coinvolte in tutte le
nostre vicende e tali potenze sono persone mitiche, Dei e Dee,
come Giove, e i loro moti non sono descritti solo nelle
formule matematiche, bensì nei miti.
“Cogliamo questa occasione per inaugurare questa nuova Sala
Polivalente – racconta l’assessore alla Cultura, Gigliola
Fronzoni – che è stata completata nei suoi arredi ed
attrezzature, grazie anche al contributo ricevuto dalla
Provincia di Rimini. Oggi la Biblioteca Comunale è composta
di: reception con due postazioni internet, sale lettura,
l’archivio storico e questa sala polivalente perfettamente
attrezzata. Ora sarà utilizzata per questa rassegna di
incontri, ma resta a disposizione per nuove conferenze,
convegni e corsi. Vogliamo infatti potenziare la struttura. La
cultura passa anche da qui”.
In questo primo appuntamento si parlerà di “GIOVE, DA DIO
DELL’OLIMPO A STELLA MANCATA” in compagnia di Gianfranco
Lollino (Osservatorio Astronomico “N. Copernico” Saludecio) e
Loretta Illuminati, Fabrizio D’Altilia
Saludecio – Psicologia Transpersonale).
(Associazione
OM
Saludecio,
a
teatro
favola di Calvino
con
Il borgo di
Saludecio, un
fuso
sulla
collina
con
vista
mare
mozzafiato
Domenica per i ragazzi in uno dei borghi più belli della
provincia di Rimini. Il 23 dicembre, ore 15, nel Teatro
“G.Verdi”, a cura del Comune di Saludecio, assessorato alla
Cultura, Korekané presenta “Le penne dell’ orco”, da una
favola di Italo Calvino. Regia: Alberto Guiducci, con Alberto
Guiducci e Tiziano Paganelli. Con la collaborazione di: Chiara
Cicognani e Stefania Tamburini Ingresso libero. Sotto i
Portici di Piazza Beato Amato dalle 15 alle 19 a cura della
Pro Loco di Saludecio mostra-scambio di giocattoli, cd
musicali, libri, ecc.. Verranno offerte castagne, vin brulè,
pop corn.
Il borgo di Saludecio è uno scrigno: stradine, piazze,
piazzette, viuzze, una dozzina di palazzzi signorili, un parco
di tigli con un’area gioco e percorso vita da provare. Il
capolavoro è la chiesa di San Biagio. Una cattedrale che
conserva tele di valore assoluto, tra cui un Cagnacci.
Accanto, il Museo Comunale e del Beato Amato. Tra le tante
opere di valore anche un secondo Cagnacci. Insomma, il borgo
val bene una domenica.
Ma
quale
bolgia
nelle
multisale! C'è Per Aspera ad
Astra (ma che significa?).
Belle
serate,
Seneca
permettendo.
di
Alberto
Biondi
Carissimi, ma quale bolgia nelle multisale! Quello che andrà
in scena al teatro Astra di Bellaria Igea Marina con
l’imminente stagione è un cartellone che promuove un teatro di
qualità richiamando attori e musicisti di primo livello nel
nostro territorio. Seneca cosa direbbe? Di sicuro non
protesterebbe, né tantomeno si sarebbe offeso (da grande
tragediografo) a leggere la sua celebre sentenza come titolo
della rassegna di spettacoli Per Aspera ad Astra 12.13, un
cartellone che coniugherà letteratura, poesia e jazz di
altissimo livello. Per aspera ad astra, letteralmente,
significa “attraverso le avversità, alle stelle”. Una frase,
quella scelta dal direttore del progetto Simone Bruscia, che
di questi tempi non può che calzare a pennello se parliamo di
arte e cultura. É proprio facendo fronte alle difficoltà più
disparate, e non solo finanziarie, che il teatro Astra di
Bellaria continua la sua offerta culturale sul territorio. E
punta alle stelle. Per la kermesse di questo inverno la parola
d’ordine è “fantasia”. Gli spettacoli hanno come tema di fondo
il continuo gioco/conflitto tra fiaba e realtà, verità e
finzione scenica. Insomma, all’Astra di Bellaria si parte per
un viaggio nella contemporaneità, che mescolerà le arti
creando una nuova letteratura parlata.
Ad aprire la rassegna sabato 8 dicembre ci pensa Riccardo
Rossi, comico romano dalla comicità brillante ed esplosiva.
Attore formidabile prima che noto volto televisivo, interprete
nei film Grandi Magazzini, Tutto l’amore del mondo, Nessuno mi
può giudicare, andrà in scena con Stasera a casa Rossi. Se
ancora non avete capito chi è, un aiutino: avete presente la
pubblicità di “quella grande compagnia che fornisce
elettricità” agli italiani con Federica Pellegrini che balla
il joka joe? Ecco, il portinaio! Il 29 dicembre, invece, Per
Aspera ad Astra incontra il grande jazz (in collaborazione con
Bell Aria di Swing). Il trombettista Fabrizio Bosso e la
Colours Jazz Band ripercorreranno un cammino attraverso lo
standard jazz e brani reinterpretati, dalla tensione creativa
costante, che coinvolgerà anche la voce guest di Monia Angeli,
cantante e direttore artistico Bell Aria di Swing, che
proporrà un repertorio anni trenta e quaranta.
Il 12 gennaio Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni portano in
scena Il Piccolo Principe, una coinvolgente lettura del
capolavoro di Saint-Exupéry attraverso sperimentazioni sonore
e vocali dalla sorprendente forza espressiva. Sul palco
dell’Astra, il 26 gennaio, seguirà poi Viaggio al termine
della notte, di e con Elio Germano e il musicista Teho Teardo.
L’attore, protagonista di film come Romanzo criminale, Mio
fratello è figlio unico, La nostra vita, leggerà l’opera di
Céline con un suggestivo accompagnamento musicale. Viaggio al
termine della notte, romanzo tra i più discussi del Novecento,
affronta tematiche che vanno dalla guerra all’alienazione
urbana, dal colonialismo alla povertà come miseria umana; lo
spettacolo sarà mosso dalla ricerca di quelle radici sonore
che stanno alla base del capolavoro di Céline. A conclusione
della rassegna, il 14 febbraio, il racconto di un amore
disperato e crudele. Passioni, sentimenti, speranze e
ingenuità che nel giorno di San Valentino il teatro di
Bellaria mette in scena con Sabrina Impacciatore e il suo É
stato così, toccante monologo tratto dall’omonima opera di
Natalia Ginzburg e diretto da Valerio Binasco. Tutti gli
spettacoli si svolgono presso il Teatro Astra di Bellaria Igea
Marina e iniziano alle ore 21.15. La campagna di prevendita
degli abbonamenti va dal 26 novembre al 7 dicembre (esclusi
sabato e domenica) presso l’Ufficio Teatro (Biblioteca A.
Panzini) dalle ore 10 alle ore 14. I biglietti si possono
acquistare presso la biglietteria del Teatro Astra nei giorni
di spettacolo dalle ore 18. La stagione teatrale per aspera ad
astra 12.13 – temporary emporium of the arts è promossa e
organizzata da Fondazione Verdeblu, in collaborazione con il
Comune di Bellaria Igea Marina, Biblioteca Comunale A.
Panzini, Banca di Credito Cooperativo Romagna Est e con il
patrocinio della Provincia di Rimini. Se servono maggiori
informazioni, ecco i riferimenti: tel 339 4355515 oppure tel
0541 343891 e [email protected]
Direi che può bastare per ora. Aggiungo solo una cosa. Dicevo
che si tratta di serate di qualità, ma c’è anche altro. Andare
al botteghino serve per sostenere l’arte e la cultura in un
periodo in cui ce n’è davvero bisogno. Bellaria se lo merita.
Con il suo Film Festival e le rassegne all’Astra, si guadagna
una posizione di primo piano nella diffusione e promozione
artistica. Ora, serve solo un pubblico sensibile e caloroso.
Alberto Biondi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Arcipelago Ragazzi, nuova
stagione di teatro in tutta
la
provincia
con
71
appuntamenti
Prende il via domani domenica 11 novembre la nuova Stagione di
Teatro Ragazzi promossa dalla Provincia di Rimini con la
direzione artistica e l’organizzazione dell’associazione di
promozione sociale Arcipelago Ragazzi. Scuole, figli e
genitori a teatro da Cattolica a Bellaria: in scena 71
appuntamenti per un pubblico attestato sulle 20mila presenze.
Un arcipelago di storie molto popolato, che comprende i Comuni
e i teatri di Bellaria-Igea Marina, Coriano, Cattolica, Misano
Adriatico, Riccione, Rimini, San Clemente, Santarcangelo di
Romagna e Verucchio. Un progetto provinciale rivolto a bambini
e adolescenti particolarmente apprezzato dal pubblico e
realizzato in collaborazione con ERT Fondazione e
Santarcangelo dei Teatri. “Anche quest’anno – afferma il
vicepresidente e assessore provinciale alla Cultura Carlo
Bulletti – la Provincia di Rimini conferma il proprio sostegno
al progetto teatrale coordinato dall’Associazione Arcipelago
Ragazzi nella convinzione che avvicinare i giovani al teatro
possa costituire un elemento importante per il loro percorso
educativo e formativo”.
La nuova Stagione
provinciale
di
Teatro
Ragazzi
coordinata
da
Arcipelago Ragazzi
vedrà nell’arco di
6
mesi
la
rappresentazione di
71 spettacoli tra
teatro
per
le
famiglie
(17
appuntamenti)
e
teatro per le scuole (54 repliche). Domani domenica 11
novembre alle ore 16 al Teatro del Mare di Riccione lo
spettacolo Il gatto con gli stivali di TeatroVivo segnerà il
debutto della nuova edizione di TuttEtàTeatro, la rassegna di
teatro per famiglie della domenica pomeriggio a cura di
Arcipelago Ragazzi. Il cartellone delle domenicali proseguirà
domenica 18 novembre sempre a Riccione con Storie di
Principesse. Domenica 25 novembre invece due appuntamenti in
contemporanea a Bellaria-Igea Marina (Natale a suon di hiphop) e Riccione (Bit e Bold raccontano Biancaneve).
TuttEtàTeatro si snoderà attraverso 17 spettacoli complessivi
distribuiti sui palcoscenici di 5 località (Bellaria-Igea
Marina, Cattolica, Coriano, Riccione e Santarcangelo di
Romagna) e si concluderà il 10 marzo 2013 a CorTe Coriano
Teatro con Il pesciolino nel bicchiere della compagnia
milanese Elsinor. Confermati anche per questa nuova edizione i
biglietti d’ingresso delle ultime Stagioni: bambini 5 euro,
adulti 7 euro. Partirà invece il 21 novembre dal Teatro degli
Atti di Rimini – con lo spettacolo Una storia senza tempo che
il Laboratorio Stabile Alcantara ha liberamente tratto dal
romanzo Momo di M. Ende – il cartellone degli spettacoli in
matinée della rassegna teatrale per le scuole materne,
elementari e medie inferiori della provincia di Rimini. Fino
al 12 aprile del prossimo anno i principali teatri del
territorio (Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Cattolica,
Coriano, Misano Adriatico, San Clemente, Santarcangelo di
Romagna e Verucchio) accoglieranno decine di scolaresche per
le 54 repliche in calendario. Per informazioni: 0541 607996.
Nessun Dorma, rassegna
teatro
contemporaneo
Cattolica
di
a
IN SCENA Gli attori Paola
Vannoni e Roberto Scappin in un
immagine
riferita
allo
spettacolo di questa sera
Sei martedì di teatro allo Snaporaz di Cattolica con NESSUN
DORMA! Un progetto di Associazione Culturale Celesterosa
realizzato in stretta collaborazione con l’Ufficio Cinema –
Teatro dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cattolica,
con il contributo della Provincia di Rimini e della Regione
Emilia Romagna, e il sostegno del CRT – centro di ricerca per
il teatro di Milano. Direzione artistica di Silvio
Castiglioni. Illustrazioni sono di Georgia Galanti.
Sipario ore 21,00. Ingresso: euro 5,00. A seguire incontri con
gli artisti nel ridotto del teatro Salone Snaporaz, Cattolica,
Piazza Mercato n 15. Per informazioni e prenotazioni: 0541
966778
Il programma. Si inizia questa sera con Quotidiana.com, il duo
romagnolo composto da Paola Vannoni e Roberto Scappin, autori
e protagonisti del sorprendente Sembra ma non soffro. Un
lavoro spiazzante e divertente, che fa salire dal profondo,
esponendoli alla crudezza di un neon, i nostri pensieri più
inconfessabili. Seguirà martedì prossimo 13 novembre Teatro
Caverna, giovane gruppo lombardo diretto da Damiano Grasselli,
che si dedica da anni allo studio e alla valorizzazione di
Beppe Fenoglio, con l’anteprima nazionale di: MA IL MIO AMORE
È PACO. Lo spettacolo, interpretato dallo stesso Grasselli e
da una straordinaria Valentina Battarola, racconta la storia
di un inguaribile sciupafemmine di provincia, uomo spavaldo e
invincibile, che in una notte di azzardo e di follia, si gioca
tutti i propri averi per rilanciare la propria vita, sognando
i bagordi della riviera con una giovinetta attratta dagli
“uomini di sostanza”. Una messa in scena grottesca che
esaspera il sottile gioco di rimbecco tra uomo e donna. Una
storia ironica e beffeggiante che sa strappare sorrisi.
Dopo oltre venti anni torna in Romagna un gruppo storico della
ricerca negli anni ottanta, il Piccolo Parallelo, di Enzo
Cecchi e Marco Zappalaglio, con GERUNDIA FELIX (il 20
novembre) dove si parla spensieratamente di razzismo,
intolleranza, compravendita di organi, con parole, grossolane,
sentite in giro, al bar, in piazza o al supermarket. Parole
che entrano da un orecchio ed escono dall’altro e che,
incollate una a una, diventano devastanti. Uno spettacolo
duro, a volte surreale, che scivola nel comico, e mostra un
imprenditore in attesa di trapianto e un domestico straniero.
Un’umanità impietosa che, pur intollerante, non può più vivere
senza “l’altro”. Martedì 4 dicembre tocca a I Sacchi di Sabbia
di Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo con un piccolo
capolavoro: ABRAM E ISAC sacra rappresentazione in cartoon,
come recita il sottotitolo. Messo in moto da un breve testo
del 1440 di Feo Belcari, lo spettacolo fonde segni
contemporanei e segni arcaici in una dimensione performativa
sospesa e silente, ironica e sacra, tra testo antico e un contesto contemporaneo. Una riflessione sull’enigma della
comunicazione tra Abramo e Dio, in una dimensione scenica al
tempo stesso materica e metafisica, dove la ritualità della
“sacra rappresentazione” si colora di nuove impalpabili
suggestioni grazie all’uso dei materiali più disparati: dalle
sonorità contemporanee alle immagini cartonate ispirate alle
maschere di Saul Steinberg. “Piccolo capolavoro di trascinante
intensità, che concentra una sorprendente quantità di
suggestioni” ha scritto il critico Renato Palazzi.
Gli ultimi appuntamenti di dicembre sono dedicati a due grandi
autori romagnoli, e sono novità assolute qui presentate in
forma di studio o di primo abbozzo scenico. L’11 dicembre
Francesco Tonti, con l’aiuto di Francesca Airaudo, presenta
DETECTOR del riccionese Francesco Gabellini. E’ la storia
ironica di un portiere notturno che mettendosi alla ricerca,
col suo metal detector, di oggetti preziosi smarriti nelle
spiagge della riviera, s’imbatte… nella sua giovinezza. Si
sorride con tenerezza al cospetto di un uomo semplice e buono,
chiuso e poco avvezzo al cambiamento, affezionato al nipote e
alla solitudine. Un uomo che a ogni fine stagione non smetterà
di imbracciare il suo detector in cerca di storie dimenticate.
Prima tappa per la messa in scena di un testo, in romagnolo e
italiano, che proietta lo spettatore in atmosfere rivierasche
e malinconiche. Martedì 18 dicembre Silvio Castiglioni,
coadiuvato dagli interventi visivi di Georgia Galanti,
presenta il primo studio del suo nuovo lavoro: L’UOMO È UN
ANIMALE FEROCE varietà radiofonico, tratto dai Monologhi e
racconti di Nino Pedretti. Finissimo poeta in dialetto
santarcangiolese – al pari di Tonino Guerra e Lello Baldini,
suoi compagni e amici – ma scomparso nei primi anni ottanta,
Nino Pedretti è anche autore di testi in lingua di grande
interesse, che non sembrano soffrire il passare del tempo.
Originariamente composti per Radio Rai, in un italiano
incisivo e asciutto che aderisce con efficacia alla velocità
del pensiero, i monologhi di Pedretti sono contraddistinti da
un tono amaro e divertito, pungente e visionario, malinconico
e crudele. Sulle orme dell’antico progetto di una trasmissione
radio, mai realizzata anche per la scomparsa dell’autore, li
abbiamo trasposti sulla scena, prima tappa per la
realizzazione di un immaginario varietà radiofonico a teatro.
"TANIMODI"
Appuntamento al Teatro Aperto di Poggio Berni domenica 26
agosto per il ritorno della coppia teatrale Sergio Casabianca
e Marco Moretti nello spettacolo “Tanimodi: il passaggio”. Si
tratta di un’unica replica per il 2012 (la data del 22 luglio
era stata annullata per maltempo) di questo spettacolo comico
dialettale che ha riscosso un grande successo nel 2011 e di
cui è già in preparazione il secondo atto. Tanimodi è la prima
opera di Sergio Casabianca dedicata al dialetto popolare. Lo
spettacolo è recitato nel dialetto romagnolo della zone
verucchiesi e vergianesi, luoghi simbolo dell’entroterra
riminese. In questo spettacolo, scritto da
Sergio Casabianca con la regia di Marco
Moretti, il dialetto riscopre una sua
musicalità che arricchisce il linguaggio
teatrale e ne amplifica i tempi comici. La
biglietteria aprirà alle ore 19:45. L’inizio
dello spettacolo è previsto per le ore 20:30.
Per informazioni e prenotazioni e acquisto
biglietti
tel.
333
8553078
[email protected]
Il profilo degli artisti.
SERGIO CASABIANCA. Personaggio dai mille volti artistici
(scrittore, musicista, attore e speaker radiofonico), Sergio
Cenci, alias Casabianca, comincia la sua carriera come
cantante e cabarettista suonando la chitarra nei locali e
interpretando cover e inediti. Le sue capacità canore e
artistiche lo portano ben presto davanti al grande pubblico a
Parma per l’apertura di un concerto di Zucchero. Ha
partecipato ad importanti manifestazioni come Castrocaro e
Sanremo Rock e ha collaborato con grandi artisti quali Giulio
Capiozzo e Paul Manners. A livello discografico ha all’attivo
gli album “Moda.no grazie!” (2003), “Mendicante d´amore”
(2006), “E grida…il mondo” (2007) e i singoli “Che bambola”
(2002) e “L’indiano” (2009) e “Quando sarò grande” (2011). E’
autore del libro “. .. Chiocciola punto a capo “, pubblicato
da Guaraldi Editore (2006) con un’introduzione di Nando Dalla
Chiesa. Da alcuni anni si è avvicinato anche al mondo del
teatro, scrivendo e interpretando, in collaborazione con il
regista Marco Moretti, diversi spettacoli quali ” Buongiorno,
buonasera, buonanotte ” (2008), ” Io mi chiamo Martino ”
(2009), Le Bestie Feroci (2010), Tanimodi (2011), ottenendo
sempre un grande successo di pubblico. Nel 2010 ha condotto
“Good News”, un programma radiofonico su San Marino rtv,
dedicato esclusivamente alle buone notizie, che fondeva musica
live, cabaret ed improvvisazione. Sergio Casabianca è inoltre
fodnatore della ONLUS “UNA GOCCIA X IL MONDO”, associazione
riminese che da anni sostiene un progetto umanitario in
Cambogia rivolto ai ragazzi e bambini disagiati e alla quale
vengono destinati parte degli introiti degli spettacoli. Il
suo impegno sociale gli è valso la partecipazione a varie
trasmissioni televisive, tra cui “Il senso della vita” e “Geo
& Geo”.
MARCO MORETTI .Marco Moretti inizia la sua attività di attore
nel 1997, sotto la guida del regista e attore Alberto Canepa.
Negli anni a seguire interpreta diversi spettacoli teatrali e
di piazza, fra i quali “Il gatto dagli stivali”, “Digiuno e
Mangiacarne”, “Mille e non più mille”, “Il circo”, “Artù e
Merlino”. Recita nei film “Rhenus” e “Voci di natale”. Amplia
la sua formazione partecipando a stage teatrali con alcuni
registi e drammaturghi come Silvio Castiglioni, Bano Ferrari,
Alberto Canepa, Elisa Caldironi, Matteo Belli, Luciano
Lucignani, Maddalena Fallucchi, Alessandro Serra. Nel 2003
fonda il Teatro dell’Asino, cominciando ad occuparsi anche di
scrittura e di regia. Con il Teatro dell’Asino produce diversi
spettacoli, fra i quali “Settembre”, “I discorsi che si
perdono”, “Gli aerei volavano”, “Resiste”, “Umile preziosa et
casta”, “Cielo muto”, “Audigier sul letamaio”, “Taradin
Taradan”, “Abelardo e Eloisa”, “Tana libera Tutti”, “In fondo
al pozzo”. Recita in spettacoli di teatro contemporaneo con la
collaborazione dello scenografo e regista Ezio Antonelli come
“Abaoaqu”, partitura live per parola, azione, musica,
immagine. Dal 2005 collabora con Donatella Celli, maestra e
terapeuta, in progetti teatrali formativi. E’ regista delle
ultime
produzioni
di
Sergio
Casabianca,
“Chiocciolapuntoacapo”, “Canale 9″, “Buongiorno buonasera e
buonanotte”, “Io mi chiamo Martino”, “Le bestie Feroci”,
“Tanimodi”. Dal 2004 lavora come educatore teatrale in
laboratori per bambini, ragazzi e diversamente abili, e come
formatore teatrale per adulti realizzando, al termine dei
laboratori, saggi o spettacoli.
LIRICA
Ultimo appuntamento estivo per il Coro Lirico della Regina.
Il 6 settembre al Teatro della Regina di Cattolica andrà in
scena La Traviata, la celebre opera di Giuseppe Verdi che
vedrà il Coro interprete di una selezione in forma semiscenica
dell’opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave,
tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio) La
signora delle camelie. Interpreti: soprano Kelly
McClendon,tenore Paolo Gabellini, baritono Daniele Girometti;
coristi interpreti: Giusi La Rota soprano,Orietta Pece
soprano,Italo Leardini basso. Ensemble della Regina: Carla
Perazzini flauto,Giusi Pagnini percussioni, Donatella Dorsi
pianoforte. Coordinamento scenico Goretta Mattioli. Direttore
Gilberto Del Chierico. Sipario alle 21,15. Biglietto ingresso
€ 15. Biglietto scontato per pensionati con tessera sociale.
Il Coro Lirico della Regina nasce a Cattolica nel febbraio ’96
ed ha un organico di 50 elementi. Nel corso della sua attività
si è prodotto in oltre 200 concerti, in Italia e all’estero,
trovando l’approvazione di un pubblico sempre più ampio, e
favorevoli consensi di critica. Ha in programma diverse opere
del repertorio lirico italiano e straniero. Tra queste si
annoverano Traviata, i Carmina Burana, Cavalleria rusticana,
l’Entrata di Cristo in Gerusalemme, la Petite Messe Solenne,
Madama Butterfly, il Gloria di Vivaldi, Tosca, il Requiem di
Mozart la Boheme e le Danze Polovesiane.cIl Coro Lirico della
Regina è diretto fin dalla sua costituzione dal Maestro
Gilberto Del Chierico il quale, nel febbraio 2006, ha fondato
l’Ensemble della Regina, gruppo strumentale con il quale il
Coro organizza concerti e selezioni d’opera.
ANTEPRIMA NAZIONALE
"PROCESSO" Il 10
agosto scorso a
Villa Torlonia il
pubblico presente
ha rovesciato il
verdetto del 2001:
per la prima volta,
dopo 145 anni, il
celebre omicidio di
Ruggero Pascoli, il
padre di Giovanni,
ha un nome. Anzi
tre:
Pietro
Cacciaguerra,
mandante
del
delitto, colui che
prenderà il posto
di Ruggero Pascoli
nella
conduzione
della
tenuta
Torlonia
a
San
Mauro,
Michele
Della Rocca e Luigi
Pagliarani
esecutori
dell’omicidio
Si tratta di uno spettacolo itinerante (evento unico ad
ingresso gratuito) organizzato in occasione del Centenario
della morte del poeta Giovanni Pascoli. Avrà luogo il 1°
settembre e vedrà l’ambientazione in due particolari luoghi
pascolinani: La Torre – Villa Torlonia alle ore 19,00 e San
Mauro Pascoli in Piazza Mazzini ore 21,00. Ideazione e Regia a
cura di: Paolo Summaria, Mirko Ciorciari, Matteo Carlomagno e
Edoardo La Scala. Lo spettacolo si ispira alla poesia “Il nido
dei farlotti”, in cui Giovanni Pascoli ricorda il
trasferimento della madre con i suoi figli da Villa Torlonia
alla casina di San Mauro, avvenuto un mese dopo l’assassinio
del padre Ruggero. Fino a quel momento, i Pascoli avevano
abitato, per un periodo, la casa adiacente alla chiesetta dei
Santi Pietro e Paolo, presso la tenuta La Torre, dove Ruggero
era amministratore per conto del Principe Alessandro Torlonia.
Il loro sarà un ritorno mesto: un pellegrinaggio di
riconciliazione con il destino, le radici, la casa materna. Lo
spettacolo itinerante “Il Viaggio dei Farlotti” sarà
organizzato in due momenti, nei due luoghi simbolo della
poesia pascoliana : il primo atto “La Tragedia e il Viaggio”
avverrà nella corte della Torre – Villa Torlonia e
rappresenterà l’antefatto, quel 10 agosto 1867 in cui Ruggero
parte con la sua cavalla storna e che nella poesia pascoliana
è “ colui che non ritorna”. Il secondo momento “La Festa e il
Ritorno” si svolgerà nel centro in festa di San Mauro Pascoli,
tra la piazza del Municipio e la casa natale del poeta, in cui
il carro, attraversando il paese terminerà la sua corsa
davanti alla Casa Pascoli.
Il programma. Ore 19.00 Villa Torlonia La Tragedia e il
Viaggio – Primo Atto Spettacolo teatrale all’interno della
corte Istallazione e performance di Paolo Buggiani Durata 45
minuti. Ore 19.30 Piazza Mazzini La Piazza dei Farlotti
Artisti di strada, associazioni del territorio, banchi
enogastronomici e botteghe del centro aperte. Centro storico,
zona pedonale. Ore 21.00 Piazza Mazzini Bevano Est in
concerto. Una rustica e raffinata mescolanza di nuovo e di
antico, di tradizione e di nuova creazione; un’esortazione al
ballo. Ore 21.15 Centro Storico La Festa e il Ritorno –
Secondo Atto Spettacolo itinerante, percorso da P.zza Mazzini
a Museo Casa Pascoli. Istallazione di Paolo Buggiani. Durata
45 minuti.
Il tutto con Sonia Burgarello, Matteo Carlomagno, Mirko
Ciorciari, Edoardo La Scala, Paolo Summaria, Sara de Gennaro,
Antonietta Garbuglia e Impronte, i partecipanti del
laboratorio teatrale “I Farlotti”, i ragazzi della comunità di
Balignano Papa Giovanni XXIII Lauro Vaenti e American La
Combriccola dei Lillipuziani. Musiche di scena: Marco Florio,
Nazario Di Tullio e Barbara De Monte scenografia, Davide
Zanotti costumi, Cinzia Sarto video e documentazione, Gloria
Spallanzani video editing, Cristina Minotti coordinamento,
Michela Destro direttore di scena, Rosita Boschetti e Giorgio
Zicchetti consulenza. (mi.z.)