Corso di formazione CONI/FIGC-SGS a carattere provinciale per istruttori di scuole calcio privi di qualifica operanti nelle scuole calcio e C.C.B. Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento sportivo A cura di: Cristina Caprile http://liguria.coni/scuola-regionale Bibliografia BECCARINI C., MANTOVANI C., 2010, Insegnare lo Sport, Edizioni SDS, Roma BECCARINI C., MADELLA. A.,1997, Progettare e gestire l'allenamento sportivo, CONI, Scuola dello Sport, Roma IEI CONI 1984 Corpo , movimento, prestazione Roma A. Madella, A. Cei: 1992 Le tecniche della comunicazione didattica – Scuola dello Sport - Roma Madella, A. Cei, dell’insegnamento M. Londoni, N. Aquili1994. Metodologia sportivo – C.O.N.I – SdS – Roma . L. Bortoli, C. Robazza 1990 Apprendimento motorio concetti e applicazioni - Ed. L.Pozzi - Roma Segue Bibliografia INDIRE 2001 Progetto Mo.T.O. Moduli trasversali orientati MIUR - Firenze . R.A. Schmidt, C. A. Wrisberg 2000 Apprendimento motorio e prestazione - Società Stampa Sportiva - Roma . A.Cei, S.Dini,2004 Coaching alle nuove sfide, Guerini e Associati. Manuale Gioco-Sport 2010 Divisione attività promozionali- Roma Metodologia dell'insegnamento sportivo L'efficacia di un tecnico di qualsiasi disciplina sportiva è fortemente condizionata dalla propria capacità di insegnare Il tecnico deve essere consapevole che non bastano le conoscenze anche le più avanzate su “cosa deve insegnare”, cioè la tecnica, se queste non sono accompagnate da indispensabili abilità applicativo-pratiche e da competenze di tipo didattico che quindi risolvano il “come insegnare” Beccarini C, Mantovani C (2010), Insegnare lo sport, edizioni SDS, Roma Pedagogia Scienze della formazione Metodologia dell'insegnamento Didattica Docimologia........ Elementi costitutivi della metodologia dell'insegnamento e riferimenti disciplinari Psicologia: riguarda il fatto che l'insegnamento prevede una relazione tra persone e tutto ciò che ne consegue Sociologia: dà conto del fatto che l'insegnamento si svolge all'interno di un sistema di agenzie che operano nello stesso contesto: famiglia, scuola, società sportiva, federazione Metodologia dell'allenamento e discipline biomediche e neurofisiologiche: riguardano i contenuti dell'insegnamento e cioè: la prestazione e le sue componenti, le caratteristiche del carico fisico, la programmazione e l'implementazione dell'attività, i processi cognitivi legati all'apprendimento motorio e i processi fisiologici legati all'esercizio fisico. Istruttore allenatore insegnante educatore maestro Istruttore figura che riveste un ruolo professionale?!?! • Figura di riferimento per l’attività di insegnamento e trasmissione di conoscenze, competenze e potenziamento di capacità • è sicuramente un insegnante e da ciò deriva che gli occorrono competenze ed abilità relative Abilità prerequisite caratterizzano l’istruttore come persona • • • • • Saper comunicare in maniera ottimale saper risolvere problemi e prendere decisioni Saper costruire una relazione saper gestire situazioni di stress essere consapevole di avere un modello di riferimento per definire se stesso e gli altri Abilità tecniche generali che qualificano l’istruttore come portatore di cultura sportiva e tecnica • Saper progettare e programmare (insegnamento/allenamento) • saper comunicare in situazioni di apprendimento di abilità motorie e potenziamento di capacità • saper motivare • saper osservare Abilità tecnico professionali che qualificano l’istruttore come tecnico competente in ambito motorio sportivo • Saper insegnare abilità motorie generali e specifiche • conoscere la propria disciplina sportiva • saper trasferire le abilità e capacità prerequisite generali in abilità e capacità specifiche e speciali • Saper gestire situazioni di crisi Un percorso che coinvolge Il processo di educazione motoria, di avviamento alla pratica sportiva, così come il processo di allenamento per la prestazione, promuovono l’evoluzione di comportamenti della persona che: si muove, pensa, agisce, impara, si emoziona prova gratificazione Assunti Tutte le attività devono avere come punto di partenza la PERSONA, il suo vissuto complessivo, i suoi bisogni formativi che, per essere soddisfatti, esigono il coinvolgimento di tutte le sue capacità personali ( emotive,cognitive,motorie, relazionali, creative …) “La pratica dello sport è un DIRITTO dell’uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport secondo le proprie esigenze.” Si può “far praticare” tutto a tutti a qualsiasi età..... Lo strumento privilegiato è il GIOCO , poiché nel gioco tutti partecipano, nessuno escluso ed è adattabile e coinvolge tutte le aree della personalità La persona è al centro dell'interesse di tutta la struttura sportiva Concetto di adattabilità Adattare significa fare in modo che la persona pratichi quella particolare attività, apprenda quell'abilità, raggiunga l'obiettivo prefissato con le sue capacità ed abilità Se l'assunto dell'attività è “la persona” al centro, ha poco senso parlare di adattato principi metodologici Learning by doing imparare facendo Learning by thinking fare pensando, riflettendo, discutendo con se stessi e con gli altri Learning by loving fare con amore, fare perché piace, fare perché ne vale la pena principi metodologici La metodologia del “Learning by doing” persegue l'apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso le azioni. Secondo questa metodologia -innovativa e particolarmente efficace - gli obiettivi di apprendimento si configurano sotto forma di “sapere come fare a”, piuttosto che di “conoscere che”; infatti in questo modo il soggetto prende coscienza del perché è necessario conoscere qualcosa e come una certa conoscenza può essere utilizzata. principi metodologici Il principio del Learning by thinking riguarda le sollecitazioni degli aspetti cognitivi ,del problem solving, cooperating learning e dell'autonomia nell'apprendimento, nonché del suo consolidamento (abilità e competenza) Il principio del learning by loving riguarda gli aspetti relazionali motivazionali, emozionali ed emotivi dell'apprendimento gioco Strumento per eccellenza al fine di imparare facendo e rendere adattata l'attività Il gioco è conoscenza del reale e raffinata strategia di esplorazione Giocando si mettono alla prova le potenzialità individuali, si sperimentano le numerose abilità e i rapporti relazionali, si sviluppano strategie di approccio e conoscenza del mondo, si operano cervello I legami di relazione e le esperienze mutano la struttura biologica cerebrale, per cui si può affermare che un cervello cambia ogni momento Le aree affettivo relazionali e quelle verbali e cognitive sono in stretta relazione : le une attivano le altre (tutto è “vissuto”) I giovani I loro bisogni devono essere indirizzati verso una progressiva autonomia e conseguentemente ad una robusta competenza Si deve quindi lavorare sul compito motorio e sulla prestazione e non sul raggiungimento del risultato che ne è una conseguenza relazione Rapporto che si instaura tra le persone e che sottende uno scopo prevede con- divisione (percorso) consapevolezza della presenza di bisogni, motivi scopi, aspettative, emozioni da parte degli attori della relazione Persone (attori della relazione) Tecnico Atleta(allievo) Dirigente Genitori...... Caratteristiche relazionali Ascolto empatico Rispetto Interesse Potere Ascolto empatico La capacità di mettersi nei panni degli altri Essere consapevoli che ognuno di noi ha un modello di interpretazione di se stesso, degli altri e della realtà È in stretta correlazione con le abilità di comunicazione interpersonale e di osservazione due orecchie, due occhi e una bocca sola Potere Il potere è strettamente connesso all'esercizio della responsabilità e alla consapevolezza di fare delle scelte e prendere delle decisioni Il potere in una relazione finalizzata all'apprendimento è commisurato alla responsabilità, al rispetto e all'interesse nei confronti di coloro con cui si instaura una relazione ( mi prendo cura) Non è potere su, ma potere di Comunicare in modo ottimale e costruire una relazione positiva significa Prestare attenzione al senso di autostima dell’altro Non ignorare i bisogni, gli scopi, i motivi dell’altro Saper motivare Comprendere le transazioni interpersonali (obiettivo/potere) Non reagire alle manovre difensive con atteggiamenti difensivi Riconoscere e prestare attenzione alle immagini mentali dell’altro Effettuare sempre una retroazione (feedback) - Abilità di progettazione - motivazione alla e programmazione - abilità di comunicazione e competenza E di costruire relazioni - miglioramento della prestazione si traduce in - partecipazione - accettazione - appoggio Emozioni positive e relazioni stabili imparare insieme interazione tra persone che hanno obiettivi E...finalmente la PRATICA che...” è tanto così davanti alla teoria”, nel senso che la sperimentazione, l'osservazione diretta, l'attenzione, la relazione affettiva ed empatica di cui facciamo esperienza nel fare insieme portano a progettare e implementare( per chi insegna) e a raggiungere l'apprendimento (per chi impara)