TEORIA DELLA COMUNICAZIONE SEGNO Comunica qualcosa, è intenzionale e convenzionale. È formato da due elementi • significante, cioè la forma del messaggio, che percepiamo con i sensi • significato, cioè il contenuto del messaggio Il rapporto tra significante e significato può essere motivato se c’è un rapporto logico che li unisce (ad es: il segnale stradale che indica l'entrata a scuola di bambini) o arbitrario, se non c’è un rapporto logico che li unisce (es: il segnale di divieto di parcheggio; le parole, ad eccezione delle onomatopee) Si distinguono in segni SONORI, VISIVI, TATTILI, GUSTATIVI, OLFATTIVI INDIZIO Comunica qualcosa, come il segno, ma non è intenzionale (es: orme di piedi sulla sabbia) CODICE O LINGUAGGIO È un sistema di segni noto sia a chi invia il messaggio che a chi lo riceve, che funziona secondo determinate regole (es: codice Morse, linguaggio dei sordomuti, codice stradale) Esistono linguaggi verbali e linguaggi non verbali (es: linguaggio gestuale ecc.), ma il codice più ricco è il codice lingua, che permette di esprimersi in modo più completo ed economico ELEMENTI DELLA • COMUNICAZIONE • • • • • Emittente: colui (una persona, una cosa, un ente..) che invia il messaggio Destinatario o Ricevente: chi riceve il messaggio (idem) Messaggio: ciò che si comunica Canale: il mezzo fisico (aria, cavo telefonico, voce) attraverso il quale si comunica il messaggio e lo si riceve (apparato uditivo) Codice: il linguaggio (sistema di segni) usato per comunicare Referente: l’argomento a cui si riferisce il messaggio Il rumore è tutto ciò che può disturbare la comunicazione (es: un’interferenza durante una telefonata, la nebbia che impedisce di vedere un cartello stradale), mentre tutto ciò che facilita la comunicazione è detto ridondanza (es: un’informazione trasmessa da una parola e da un’immagine contemporaneamente, ad esempio in una pubblicità) CONTESTO O SITUAZIONE FUNZIONI LINGUA La situazione alla quale si riferisce il messaggio (es: la parola “coda” può essere riferita sia a un gatto che a una fila di macchine o a una pettinatura, e assume significati diversi a seconda del contesto, anche culturale e sociale, nel quale si comunica) DELLA • • • • • • F. espressiva: ( emittente) la lingua è usata per esprimere sentimenti, stati d’animo dell’emittente (es. Che gioia! Come sono contento di vederti!) F. conativa: ( destinatario) la lingua è usata per persuadere o obbligare il destinatario a fare qualcosa (es: Stai zitto! Vai a prendermi un libro) F. poetica: ( messaggio) punta non sul contenuto della comunicazione, ma sul modo in cui si comunica (es: uso delle rime, ritmo, immagini suggestive) F. fàtica: ( canale) la lingua è usata per stabilire o ristabilire un contatto con il destinatario (es: sshhhh! Ehilà! Ciao!) F. metalinguistica: ( codice) la lingua è usata per parlare di se stessa (ad esempio nei testi di grammatica) F. informativa: ( referente) la lingua è usata per informare oggettivamente qualcuno su qualcosa (es: Sono le 15.15) REGISTRO È la varietà di linguaggio più adatta alla situazione e comprende un • registro formale: è corretto, preciso, tecnico ed è usato in situazioni ufficiali, formali • registro medio: è caratterizzato da una certa cura, con sintassi semplice ma non elementare, non troppo colloquiale né troppo ricercato, è usato nei rapporti con persone con le quali non siamo in confidenza • registro informale: è colloquiale, non sempre corretto e preciso, usato in situazioni confidenziali, non ufficiali LINGUAGGI TECNICI GERGO Linguaggi usati dagli specialisti di un determinato settore (es: l.economico, medico ecc.) Linguaggio speciale usato all’interno di un gruppo (es: gergo della malavita, gergo giovanile)