bosnia ed erzegovina - Confindustria Vicenza

Business Guide
BOSNIA ED ERZEGOVINA
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BOSNIA ED ERZEGOVINA
Superficie
51.197 km2
Popolazione
3,8 milioni ab. (2011)
Lingua
Bosniaco, Croato, Serbo
Religione
Musulmana, Cattolica, Serbo-Ortodossa
Forma istituzionale
Repubblica federale
Capitale
Sarajevo
Principali città
Banja Luka, Tuzla, Zenica, Doboj, Mostar
Federazione di Bosnia - Erzegovina (10 Cantoni)
Suddivisione amministrativa
Repubblica Serba (63 Municipalità)
Distretto di Brčko
Moneta
Marco convertibile (KM)
PIL pro capite (2012)
3.419 €
Rischio paese Coface (2013)
D; Il clima d’affari: D (min A1 – max D)
Indice della libertà
economica (The Heritage
57,3 (min 0 – max 100)
Foundation, 2013)
Export dell’Italia (2012)
480 mln €
Import dell’Italia (2012)
730 mln €
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Pag. 2
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SOMMARIO
SOMMARIO
3
1. INVESTIMENTI STRANIERI
13
1.1.
SETTORI DI INVESTIMENTO
13
1.1.1.
L'INVESTIMENTO STRANIERO È CONSENTITO IN TUTTI I SETTORI? SE NO, QUALI SONO QUELLI ESCLUSI O
SOGGETTI A LIMITAZIONI?
13
1.1.2.
QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI AD AUTORIZZARE GLI INVESTIMENTI STRANIERI?
13
1.1.3.
ESISTONO SETTORI PER I QUALI SONO RICHIESTE SPECIALI AUTORIZZAZIONI? SE SÌ, QUALI SONO LE
AUTORITÀ COMPETENTI A CONCEDERE TALI AUTORIZZAZIONI?
1.2.
REGIMI AGEVOLATIVI
1.2.1.
ESISTONO LEGGI CHE AGEVOLANO GLI INVESTIMENTI STRANIERI?
1.2.2.
IL REGIME AGEVOLATIVO È APPLICABILE IN TUTTO IL PAESE? SE NO, PER QUALI AREE O ZONE FRANCHE È
APPLICABILE?
1.2.3.
14
15
15
15
IL REGIME AGEVOLATIVO SI SOSTANZIA IN FINANZIAMENTI A CONDIZIONI AGEVOLATE RISPETTO AL
MERCATO?
15
1.2.4.
IL REGIME AGEVOLATIVO SI SOSTANZIA IN SGRAVI FISCALI?
16
1.2.5.
IL REGIME AGEVOLATIVO CONSENTE DI RIDURRE IL COSTO DEL PERSONALE?
17
1.2.6.
ESISTONO AGEVOLAZIONI PER CHI INVESTE IN PARTICOLARI AREE O REGIONI DEPRESSE O
SOTTOSVILUPPATE?
17
1.2.7.
ESISTONO AGEVOLAZIONI PER CHI INVESTE IN SETTORI O COMPARTI IN CRISI?
17
1.2.8.
ESISTONO AGEVOLAZIONI COLLEGATE ALLA CRESCITA OCCUPAZIONALE PRODOTTA DALL’INVESTIMENTO?
18
1.2.9.
ESISTONO AGEVOLAZIONI COLLEGATE ALLA CAPACITÀ DI PRODUZIONE E/O ESPORTAZIONE CHE VERRÀ
GENERATA DALL’INVESTIMENTO?
18
1.2.10. ESISTONO AGEVOLAZIONI PER INTERVENTI DI RECUPERO REALIZZATI SU AZIENDE IN CRISI O IN
RISTRUTTURAZIONE?
1.3.
TUTELA DEGLI INVESTIMENTI
1.3.1.
ESISTONO LEGGI CHE REGOLAMENTANO GLI INVESTIMENTI STRANIERI?
1.3.2.
ESISTONO LEGGI CHE IMPEDISCONO CHE CON PROVVEDIMENTI SUCCESSIVI VENGA PEGGIORATO IL
18
18
18
TRATTAMENTO CUI L'INVESTITORE STRANIERO ERA STATO ASSOGGETTATO AL MOMENTO DELLA
1.3.3.
REALIZZAZIONE DELL'INIZIATIVA?
18
ESISTE UN’AGENZIA/AUTORITÀ NAZIONALE PER LA PROMOZIONE DEGLI INVESTIMENTI STRANIERI?
19
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Pag. 3
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1.4.
PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI
1.4.1.
COME È DISCIPLINATA LA PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI DELL’INVESTITORE STRANIERO?
1.4.2.
L'INVESTITORE STRANIERO PUÒ POSSEDERE IL CONTROLLO DI MAGGIORANZA DELL'INVESTIMENTO, ANCHE
19
19
SENZA DOVERSI ASSOCIARE A PARTNER LOCALI?
19
1.4.3.
LA PARTECIPAZIONE PUÒ RIMANERE STRANIERA A TEMPO INDETERMINATO?
20
1.4.4.
SE È PREVISTA LA NAZIONALIZZAZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN UN TEMPO DETERMINATO QUALI SONO I
MECCANISMI DI NAZIONALIZZAZIONE? IN PARTICOLARE, L’INDENNIZZO PREVISTO È UGUALE O DIVERSO DAL
VALORE DI MERCATO DEI BENI NAZIONALIZZATI?
20
1.5.
CONTENZIOSI E ARBITRATI
1.5.1.
A QUALE DISCIPLINA È ASSOGGETTATO IL CONTENZIOSO DERIVANTE DA INADEMPIMENTO CONTRATTUALE?
21
1.5.2.
PER QUALI ISTITUTI GIURIDICI È VIETATA L’APPLICAZIONE DEL DIRITTO STRANIERO?
22
1.5.3.
È POSSIBILE CHE LE PARTI DI UN CONTRATTO DEFERISCANO LE CONTROVERSIE DA ESSO NASCENTI A GIUDICI
ORDINARI DI UNO
1.5.4.
22
È POSSIBILE CHE LE PARTI DI UN CONTRATTO DEFERISCANO LE CONTROVERSIE DA ESSO NASCENTI AD UN
ARBITRATO?
1.5.5.
STATO STRANIERO?
21
A QUALSIASI TIPO DI ARBITRATO O SOLO AD ALCUNE TIPOLOGIE?
22
SONO IN VIGORE NEL PAESE LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI SUL RICONOSCIMENTO DELLE SENTENZE
ARBITRALI?
22
1.6.
SISTEMA GIUDIZIARIO
1.6.1.
COME È ORGANIZZATO L’ORDINAMENTO GIUDIZIARIO NEL PAESE?
23
1.6.2.
QUAL È IL SISTEMA GIURIDICO CHE VIGE NEL PAESE?
23
1.6.3.
E’ POSSIBILE CHE GLI AVVOCATI STRANIERI POSSANO RAPPRESENTARE IN QUANTO TALI I PROPRI CLIENTI DI
FRONTE AI GIUDICI DEL
PAESE?
23
24
1.6.4.
QUALI SONO I COSTI DEI PROCESSI CIVILI?
24
1.6.5.
ESISTE TRA IL PAESE E L’ITALIA UNA CONVENZIONE BILATERALE PER L’ASSISTENZA GIUDIZIARIA?
24
1.7.
PRIVATIZZAZIONI
1.7.1.
QUALE È IL REGIME DELLE PRIVATIZZAZIONI?
24
1.7.2.
QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI IN MATERIA DI PRIVATIZZAZIONE?
29
1.8.
REGIME DELLA PROPRIETA’
1.8.1.
QUAL È IL REGIME DELLA PROPRIETÀ?
1.9.
INVESTIMENTI STRANIERI
1.9.1.
QUANTE SONO LE SOCIETÀ STRANIERE O MISTE (COSTITUITE TRA SOGGETTI STRANIERI E SOGGETTI
NAZIONALI) IMPEGNATE NEL
PAESE PER SETTORE E PER PAESE DI PROVENIENZA?
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24
32
32
34
34
Pag. 4
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1.9.2.
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QUAL È L’ENTITÀ DEGLI INVESTIMENTI STRANIERI NEL PAESE?
37
2. SOCIETÀ E CONTRATTI
38
2.1.
SOCIETA’ – FORME GIURIDICHE
38
2.1.1.
IN QUALI FORME GIURIDICHE PUÒ ESSERE COSTITUITA UNA SOCIETÀ NEL PAESE?
2.2.
SOCIETA’ – COSTITUZIONE
2.2.1.
COME SI COSTITUISCE UNA SOCIETÀ NEL PAESE? QUALI SONO LE MODALITÀ DI REGISTRAZIONE?
43
2.2.2.
QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI ALLA REGISTRAZIONE, E QUALE DOCUMENTAZIONE È RICHIESTA?
47
2.2.3.
QUANTO COSTA COSTITUIRE E REGISTRARE UNA SOCIETÀ? QUAL È IL COSTO ANNUALE DI MANTENIMENTO
38
43
DELLA REGISTRAZIONE?
48
2.2.4.
LE SOCIETÀ COSTITUITE NEL PAESE POSSONO AVERE SEDI ALL'ESTERO?
48
2.2.5.
COME SI COSTITUISCE UNA SUCCURSALE, FILIALE O SEDE DI RAPPRESENTANZA DI UNA SOCIETÀ STRANIERA?
QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE RISPETTO ALLA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ NUOVA NEL PAESE
OSPITANTE?
48
2.3.
SOCIETA’ DI CAPITALE
2.3.1.
COME AVVIENE LA SOTTOSCRIZIONE DELLE QUOTE DI UNA SOCIETÀ DI CAPITALE?
2.3.2.
QUALI SONO LE MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CAPITALE IN DENARO? E’ CONSENTITO VERSARE E
49
49
MANTENERE IL CAPITALE SOCIALE IN VALUTA ESTERA?
49
2.3.3.
E’ POSSIBILE VENDERE O TRASFERIRE QUOTE A/DA ALTRE SOCIETÀ?
50
2.3.4.
COME VENGONO RIPARTITI GLI UTILI?
50
2.4.
BILANCIO E LIBRI CONTABILI
2.4.1.
QUALI SONO I PRINCIPALI OBBLIGHI IN MERITO ALLA FORMAZIONE DEL BILANCIO E ALLA TENUTA DEI
REGISTRI E DEI LIBRI CONTABILI?
ESISTE L’OBBLIGO DI CERTIFICARE IL BILANCIO?
2.4.2.
ENTRO QUALI SCADENZE DEVE ESSERE PRESENTATO IL BILANCIO?
2.5.
ACCESSO ALLE CARICHE
2.5.1.
LO STRANIERO PUÒ ESSERE SOCIO DI CAPITALE? ANCHE CON UNA QUOTA SUPERIORE AL 50%?
2.5.2.
LO STRANIERO PUÒ ESSERE MEMBRO DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE? ANCHE PRESIDENTE O
50
50
50
51
51
AMMINISTRATORE UNICO?
51
2.5.3.
LO STRANIERO PUÒ ESSERE MEMBRO DEL COLLEGIO SINDACALE? PUÒ ESSERE REVISORE DEI CONTI?
51
2.6.
BORSA VALORI
2.6.1.
ESISTE NEL PAESE UNA BORSA VALORI?
2.7.
AUTORITA’ ANTITRUST
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52
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Pag. 5
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2.7.1.
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ESISTONO NEL PAESE AUTORITÀ GARANTI DELLA CONCORRENZA E SU QUALI SETTORI ESERCITANO IL
PROPRIO CONTROLLO?
54
2.8.
CONTRATTI
55
2.8.1.
IL PAESE HA ADERITO ALLA CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE SUI CONTRATTI DI VENDITA
(VIENNA, 1980)?
55
2.8.2.
E’ DISCIPLINATA LA RESPONSABILITÀ PER DANNI DA PRODOTTI DIFETTOSI?
55
2.8.3.
ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI FRANCHISING?
56
2.8.4.
ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI MEDIAZIONE?
56
2.9.
CONTRATTO DI AGENZIA
2.9.1.
ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI AGENZIA?
2.9.2.
QUAL È LO STATUS DELL’AGENTE COMMERCIALE? È CONSIDERATO UN LAVORATORE INDIPENDENTE O UN
INTERNAZIONALE DI MERCI
DIPENDENTE DELL'AZIENDA PER LA QUALE LAVORA?
2.9.3.
57
57
OLTRE ALLA COMMISSIONE PERCENTUALE SUL PRODOTTO VENDUTO, L'AGENTE HA DIRITTO AD ALTRE
INDENNITÀ O COMPENSI?
2.10.
56
QUAL È LA COMMISSIONE PERCENTUALE SUL PRODOTTO VENDUTO NORMALMENTE RICONOSCIUTA A UN
AGENTE COMMERCIALE?
2.9.4.
56
57
MARCHI
58
2.10.1. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA I MARCHI E IL LORO USO?
58
2.10.2. QUALI SOGGETTI POSSONO RICHIEDERE LA REGISTRAZIONE DI UN MARCHIO?
58
2.10.3. QUALI TIPI DI MARCHI POSSONO ESSERE REGISTRATI? QUALI SONO I REQUISITI PER OTTENERE LA
REGISTRAZIONE?
QUALI SONO LE CAUSE DI DECADENZA DEL MARCHIO REGISTRATO?
58
2.10.4. PRESSO QUALE ORGANISMO VENGONO REGISTRATI I MARCHI? A CHI CI SI RIVOLGE PER FAR VALERE I PROPRI
DIRITTI CIRCA LA TUTELA DEL MARCHIO?
2.10.5. A QUALI ACCORDI INTERNAZIONALI SULLA PROTEZIONE DEI MARCHI IL PAESE ADERISCE?
2.11.
BREVETTI
59
62
62
2.11.1. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA I BREVETTI E IL LORO USO?
62
2.11.2. QUALI SOGGETTI POSSONO RICHIEDERE LA REGISTRAZIONE DI UN BREVETTO?
62
2.11.3. QUALI DIRITTI DI PROPRIETÀ INDUSTRIALE POSSONO ESSERE BREVETTATI? QUALI SONO I REQUISITI PER
OTTENERE LA REGISTRAZIONE?
QUALI SONO LE CAUSE DI DECADENZA DEL BREVETTO REGISTRATO?
63
2.11.4. PRESSO QUALE ORGANISMO VENGONO REGISTRATI I BREVETTI? A CHI CI SI RIVOLGE PER FAR VALERE I
PROPRI DIRITTI CIRCA LA TUTELA DEL BREVETTO?
2.11.5. A QUALI CONVENZIONI INTERNAZIONALI SULLA PROTEZIONE DEI BREVETTI IL PAESE ADERISCE?
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63
64
Pag. 6
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3. REGIMI DI IMPORT-EXPORT E DEI FLUSSI FINANZIARI
65
3.1.
REGIME DI IMPORT-EXPORT
65
3.1.1.
QUAL È LA CLASSIFICAZIONE DOGANALE DELLE MERCI? QUAL È IL REGIME DOGANALE DI IMPORTAZIONE DI
MERCI NEL
3.1.2.
PAESE? QUALI SONO I DAZI ALL’IMPORTAZIONE?
IL REGIME DOGANALE PREVEDE FRANCHIGIE O RIDUZIONI DEI DAZI O DELLE IMPOSTE A FAVORE DI
PARTICOLARI PRODOTTI?
3.1.3.
66
ESISTONO CONTINGENTAMENTI, DIVIETI, RESTRIZIONI ALL’IMPORTAZIONE O MISURE DI EFFETTO
EQUIVALENTE?
3.1.4.
65
CI SONO IMPOSTE ADDIZIONALI DA PAGARE ALL’IMPORTAZIONE?
68
ESISTE L'OBBLIGO DI ACQUISTARE NEL PAESE PRODOTTI O MACCHINARI CHE SIANO PRODOTTI SUL MERCATO
LOCALE?
69
3.1.5.
ESISTE UN REGIME PER LA TEMPORANEA ESPORTAZIONE/IMPORTAZIONE, E PER QUALI OPERAZIONI?
70
3.2.
AREE COMMERCIALMENTE STRATEGICHE
3.2.1.
ESISTONO ZONE CHE OFFRONO INCENTIVI, TRATTAMENTI PREFERENZIALI ED AGEVOLAZIONI FISCALI E
DOGANALI
? COME VI SI ACCEDE? QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI PREVISTE?
3.3.
DOGANE
3.3.1.
QUALI SONO LE AUTORITÀ DOGANALI COMPETENTI? GLI UFFICI DOGANALI DEL PAESE HANNO COMPETENZA
72
72
74
TERRITORIALE RIGUARDO ALLA RESIDENZA DELL’IMPORTATORE, OPPURE LA SCELTA OVE SDOGANARE LA
MERCE È LIBERA?
74
3.3.2.
QUALE DOCUMENTAZIONE È RICHIESTA DALLE PROCEDURE DOGANALI?
74
3.3.3.
SONO PREVISTI CONTROLLI DEI REQUISITI TECNICI DEI PRODOTTI DA EFFETTUARSI IN DOGANA AL MOMENTO
DELL’IMPORTAZIONE?
3.3.4.
76
QUALE LEGISLAZIONE VIENE APPLICATA RELATIVAMENTE ALL’IMBALLAGGIO E ALL’ETICHETTATURA DELLE
MERCI?
76
3.4.
ACCORDI COMMERCIALI
3.4.1.
E' STATA STIPULATA UNA CONVENZIONE PER EVITARE LA DOPPIA IMPOSIZIONE FISCALE CON L'ITALIA?
77
3.4.2.
ESISTE TRA IL PAESE E L'ITALIA UNA CONVENZIONE BILATERALE PER LA PROTEZIONE DEGLI INVESTIMENTI?
77
3.4.3.
ESISTONO ALTRI ACCORDI DI CARATTERE ECONOMICO E COMMERCIALE SOTTOSCRITTI CON L’ITALIA?
77
3.4.4.
QUALI SONO I PRINCIPALI ACCORDI DI CARATTERE ECONOMICO E COMMERCIALE SOTTOSCRITTI CON
L’UNIONE
3.4.5.
EUROPEA?
77
ESISTONO ALTRI PAESI O AREE GEOGRAFICHE CON I QUALI IL PAESE POSSIEDE ACCORDI PREFERENZIALI DI
COMMERCIO E QUALI SONO LE CONDIZIONI PREFERENZIALI?
3.5.
77
FLUSSI FINANZIARI
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79
80
Pag. 7
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3.5.1.
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QUAL È IL REGIME DI IMPORTAZIONE DEI CAPITALI E DELLE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE PER GLI
INVESTIMENTI?
80
3.5.2.
QUAL È IL REGIME DI ESPORTAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE?
80
3.5.3.
QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI IN MATERIA DI IMPORT/EXPORT DI RISORSE FINANZIARIE?
80
3.5.4.
PER QUANTO RIGUARDA I PRODOTTI O SERVIZI DERIVANTI DALL'INVESTIMENTO, È POSSIBILE LA
RIESPORTAZIONE ANCHE DEL TOTALE DELLA PRODUZIONE?
OCCORRE CHE UNA PARTE DELLA PRODUZIONE
SIA VENDUTA SUL MERCATO LOCALE?
80
4. REGIME FISCALE
81
4.1.
QUADRO NORMATIVO E PRINCIPALI IMPOSTE E TASSE
81
4.2.
E IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE
82
4.2.1.
QUALI SONO I SOGGETTI PASSIVI DI IMPOSTA?QUALE È IL REGIME FISCALE PER LE STABILI
ORGANIZZAZIONI?
4.2.2.
QUALE È L’ALIQUOTA D’IMPOSTA APPLICABILE? QUALI I REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE E QUELLI ESENTI
O ESCLUSI DALL’IMPOSTA?
4.2.3.
82
ESISTONO REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE IN PIÙ ANNI?
82
ESISTONO CRITERI TERRITORIALI PER L’APPLICAZIONE DELLE IMPOSTE DIRETTE SULLE PERSONE
GIURIDICHE?
83
4.2.4.
SONO PREVISTE AGEVOLAZIONI FISCALI PER GLI INVESTITORI?
84
4.3.
TASSAZIONE DELLE ATTIVITA’ D’IMPRESA
4.3.1.
QUAL È IL LIVELLO ORDINARIO DI TASSAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI IMPRESA PER LE SOCIETÀ DI PERSONE E
PER LE SOCIETÀ DI CAPITALE?
84
QUALE È IL LIVELLO DI TASSAZIONE PER LA MICROIMPRESA E L’IMPRESA
AGRICOLA?
84
4.3.2.
QUALI SONO I COSTI INDEDUCIBILI? QUALI SONO I COSTI DEDUCIBILI E LE MODALITÀ DI DEDUZIONE?
84
4.3.3.
QUALI SONO LE ALIQUOTE DI DEDUZIONE RELATIVE ALL’AMMORTAMENTO FISCALE ORDINARIO? QUALI SONO
I BENI FISCALMENTE NON AMMORTIZZABILI?
ESISTE UN AMMORTAMENTO FISCALE ANTICIPATO?
4.3.4.
ESISTONO ALTRE IMPOSTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI APPLICABILI ALL’ATTIVITÀ DI IMPRESA?
4.4.
LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE
4.4.1.
QUAL È IL REGIME DELLE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE? QUALI SONO LE CATEGORIE DI REDDITO
ASSOGGETTATE ALLA TASSAZIONE?
4.4.2.
84
85
86
86
QUALI SONO LE ALIQUOTE APPLICATE? COME VENGONO TASSATI I DIVIDENDI? COME VENGONO TASSATE LE
CESSIONI DELLE PARTECIPAZIONI?
4.5.
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
4.5.1.
COM’È DISCIPLINATA L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO? QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE CON LA
NORMATIVA ITALIANA?
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87
87
87
Pag. 8
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4.5.2.
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QUALI SONO LE ALIQUOTE IVA APPLICATE ALLA CESSIONE DI BENI E ALLA PRESTAZIONE DI SERVIZI E QUALI
LE EVENTUALI ESENZIONI?
SONO PREVISTE PARTICOLARI AGEVOLAZIONI IN MATERIA DI IVA? ESISTONO
CONDIZIONI DI INDETRAIBILITÀ DELL’IMPOSTA?
4.5.3.
88
QUALI CRITERI TERRITORIALI VENGONO ADOTTATI PER L’APPLICAZIONE DELL’IVA? ESISTONO CESSIONI DI
BENI O PRESTAZIONI DI SERVIZI ESCLUSE PERCHÉ EXTRA TERRITORIALI?
89
4.5.4.
QUAL È IL TRATTAMENTO DELLE IMPORTAZIONI/ESPORTAZIONI AI FINI DELL’IVA?
89
4.5.5.
QUALI SONO I PRINCIPALI ADEMPIMENTI CONTABILI RELATIVI ALL’IVA?
90
4.5.6.
QUALI SONO GLI UFFICI COMPETENTI IN MATERIA DI IVA?
90
4.6.
ALTRE IMPOSTE INDIRETTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI
4.6.1.
QUALE È IL REGIME FISCALE DELLE ACCISE?QUALI SONO LE ALIQUOTE APPLICATE?
4.6.2.
COME È DISCIPLINATA L’IMPOSTA DI REGISTRO?QUALI SONO GLI ATTI SOGGETTI A TASSAZIONE? QUALI
4.6.3.
91
91
SONO LE ALIQUOTE APPLICATE?
93
QUALI SONO LE PRINCIPALI TASSE A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE?
93
5. LAVORO E COSTI DI PRODUZIONE
94
5.1.
RECLUTAMENTO DEL PERSONALE
94
5.1.1.
QUAL È IL REGIME DI RECLUTAMENTO DEL PERSONALE LOCALE? C’È LIBERTÀ DI SCELTA NEL RECLUTAMENTO
DEL PERSONALE?
5.2.
REMUNERAZIONE DEL PERSONALE
5.2.1.
COME VIENE FISSATA E QUALE È LA STRUTTURA DELLA REMUNERAZIONE DEL PERSONALE? ESISTONO PREMI
94
95
DI PRODUZIONE?
95
5.2.2.
QUAL È LA REMUNERAZIONE MEDIA LORDA ANNUA DEL PERSONALE, DISTINTA PER CATEGORIE?
95
5.2.3.
QUAL È L'AMMONTARE DELLA INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO?
96
5.2.4.
QUAL È L'INCIDENZA MEDIA DEGLI ONERI SOCIALI IN FUNZIONE DEL SALARIO LORDO ANNUO?
96
5.2.5.
QUALI SONO LE CAUSE CHE POSSONO DETERMINARE IL LICENZIAMENTO?
97
5.3.
PERSONALE STRANIERO
5.3.1.
A QUALE NORMATIVA È ASSOGGETTATO IL PERSONALE STRANIERO?
98
5.3.2.
COME VIENE FISSATA LA REMUNERAZIONE DEL PERSONALE STRANIERO?
98
98
6. SERVIZI ALLE IMPRESE
99
6.1.
BANCHE
99
6.1.1.
QUALI SONO LE PRINCIPALI BANCHE COMMERCIALI OPERANTI CON L'ESTERO?
6.1.2.
QUALI SONO LE PRINCIPALI BANCHE COMMERCIALI PARTECIPATE DA BANCHE STRANIERE?
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99
106
Pag. 9
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6.1.3.
QUALI SONO LE BANCHE STRANIERE CHE POSSIEDONO FILIALI O RAPPRESENTANZE NEL PAESE?
6.2.
APERTURA DI CONTI ALL’ESTERO
6.2.1.
QUALI SONO LE DISPOSIZIONI CHE REGOLANO L’APERTURA DI CONTI PRESSO BANCHE STRANIERE O LOCALI
106
107
DA PARTE DI SOGGETTI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) STRANIERI?
6.2.2.
I SOGGETTI NAZIONALI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) POSSONO APRIRE E DETENERE CONTI IN VALUTA
STRANIERA SU BANCHE LOCALI?
6.2.3.
107
POSSONO APRIRE CONTI PRESSO BANCHE ESTERE IN VALUTA ESTERA?
107
I SOGGETTI STRANIERI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) POSSONO APRIRE O DETENERE CONTI IN VALUTA
LOCALE SU BANCHE LOCALI?
6.2.4.
107
I SOGGETTI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) STRANIERI POSSONO APRIRE O DETENERE CONTI IN VALUTA
ESTERA SU BANCHE LOCALI?
108
6.3.
OPERAZIONI BANCARIE
108
6.3.1.
LE BANCHE STRANIERE POSSONO CONCEDERE PRESTITI ED EROGARE FINANZIAMENTI ALLO STESSO MODO
DELLE BANCHE LOCALI?
6.3.2.
108
LE BANCHE DEL PAESE POSSONO CONCEDERE CREDITI E/O FINANZIAMENTI NEL BREVE, MEDIO E LUNGO
TERMINE O SOLTANTO IN UNA DI TALI CATEGORIE?
108
6.3.3.
LE BANCHE ORDINARIE POSSONO ACQUISIRE PARTECIPAZIONI DIRETTE AL CAPITALE DI IMPRESE?
108
6.3.4.
ESISTONO OPERAZIONI O CATEGORIE DI OPERAZIONI RISERVATE AD UNA BANCA O A UN GRUPPO DI BANCHE
SPECIFICAMENTE ABILITATE?
6.3.5.
109
ESISTONO BANCHE NAZIONALI DI SVILUPPO CON CAPACITÀ DI ACQUISIRE PARTECIPAZIONI DIRETTE IN
INVESTIMENTI REALIZZATI IN JOINT VENTURE TRA PARTNER LOCALI E STRANIERI?
111
6.3.6.
ESISTONO BANCHE NAZIONALI DI SVILUPPO O ISTITUTI FINANZIARI CHE EROGANO LINEE DI CREDITO?
111
6.3.7.
QUALI SONO LE PRINCIPALI LINEE DI CREDITO INDIRETTE (ON LENDING) MESSE A DISPOSIZIONE DEGLI
OPERATORI ECONOMICI DALL’ITALIA?
6.3.8.
COME VI SI ACCEDE?
111
QUALI SONO LE LINEE DI CREDITO INDIRETTE (ON LENDING) MESSE A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI
ECONOMICI IN AMBITO INTERNAZIONALE?
COME VI SI ACCEDE?
111
6.4.
ASSICURAZIONI
6.4.1.
QUALI SONO LE PRINCIPALI COMPAGNIE DI ASSICURAZIONI OPERANTI NEL PAESE?
6.5.
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
6.5.1.
QUALI SONO LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI NEL PAESE E LE LORO COMPETENZE?
117
6.5.2.
ESISTE UNA ASSOCIAZIONE DEGLI IMPORTATORI NEL PAESE?
117
6.5.3.
QUALI SONO I PRINCIPALI IMPORTATORI CHE OPERANO NEL PAESE?
117
6.6.
CAMERE DI COMMERCIO
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114
114
117
119
Pag. 10
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6.6.1.
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QUALI SONO LE CAMERE DI COMMERCIO, DELL’INDUSTRIA E DELL’ARTIGIANATO OPERANTI NEL PAESE E
QUALI SONO LE RISPETTIVE COMPETENZE?
119
7. QUADRO ECONOMICO
124
7.1.
IL QUADRO ECONOMICO DELLA BOSNIA
124
7.2.
LA BOSNIA IN CIFRE
124
7.3.
STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI
127
7.3.1.
QUAL È LA STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI PER SETTORE MERCEOLOGICO E PER PAESE DI PROVENIENZA
(IN PARTICOLARE DALL’ITALIA)? QUAL È IL TREND RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI?
7.4.
STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI
7.4.1.
QUAL È LA STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI PER SETTORE MERCEOLOGICO E PER PAESE DI DESTINAZIONE
(IN PARTICOLARE IN ITALIA)? QUAL È IL TREND RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI?
7.5.
ANDAMENTO DEI CAMBI
7.5.1.
QUAL È STATO NEGLI ULTIMI DUE ANNI IL CORSO DEI CAMBI DELLA MONETA NAZIONALE RISPETTO ALLE
127
129
129
132
PRINCIPALI DIVISE MONDIALI?
132
7.5.2.
QUALE POLITICA MONETARIA STA ATTUANDO IL PAESE?
133
7.6.
RISCHIO PAESE
7.6.1.
COM’È VALUTATO IL “RISCHIO PAESE” DAI PRINCIPALI ORGANISMI E OSSERVATORI INTERNAZIONALI?
134
7.6.2.
POSIZIONE SACE
135
134
8. COSTO DEI FATTORI DI PRODUZIONE
136
8.1.
AVVIO ED ESERCIZIO ATTIVITA'
136
8.2.
IMMOBILI
136
8.3.
COSTO DEL LAVORO
142
8.4.
UTILITIES
143
8.4.1.
ELETTRICITÀ
143
8.4.2.
ACQUA
144
8.4.3.
GAS, GASOLIO
145
8.4.4.
TELECOMUNICAZIONI
145
8.5.
TRASPORTO
8.5.1.
TRASPORTO SU GOMMA
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147
147
Pag. 11
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8.5.2.
TRASPORTO FERROVIARIO
151
8.5.3.
TRASPORTO MARITTIMO E FLUVIALE
152
8.5.4.
TRASPORTO AEREO
153
8.5.5.
OPERAZIONI DOGANALI
153
9. FIERE ED ESPOSIZIONI
154
9.1.
ENTI FIERISTICI
154
9.1.1.
QUALI SONO I PRINCIPALI ENTI FIERISTICI DEL PAESE?
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154
Pag. 12
Business Guide – BOSNIA ED ERZEGOVINA
1.
Investimenti stranieri
1.1.
SETTORI DI INVESTIMENTO
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1.1.1. L'investimento straniero è consentito in tutti i settori? Se no, quali
sono quelli esclusi o soggetti a limitazioni?
Sì. In base alla “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti
in Bosnia Erzegovina” (G.U. della Bosnia ed Erzegovina 17/98, 13/03, 48/10), gli
investitori stranieri sono legittimati ad investire in tutti i settori dell’economia della
Bosnia Erzegovina, con le stesse modalità e alle stesse condizioni garantite dalla legge
ai residenti della Bosnia ed Erzegovina.
Con la stessa Legge sono previste limitazioni in relazione alla possibilità per
l’investitore straniero di possedere la maggioranza della partecipazione (oltre il 49%)
per quel che riguarda il settore dell’industria militare e della produzione di armi
nonché il settore dell’informazione pubblica.
Rif. Leg.: “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti in Bosnia
Erzegovina”, G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10.
1.1.2. Quali sono le autorità competenti ad autorizzare gli investimenti
stranieri?
L’art. 5 (a) della Legge 17/98 e suoi successivi emendamenti stabilisce
l’obbligo per gli investitori stranieri di segnalare i loro investimenti presso l’organo
competente dello Stato (Ministero del Commercio Estero e delle Relazioni Economiche
della Bosnia ed Erzegovina).
Se
l’organo
competente
omette
di
confermare
la
registrazione
dell’investimento entro la scadenza di 10 giorni - prorogabili di altri 10 giorni in alcuni
casi - l’investimento viene considerato registrato.
Rif. Leg.: “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti in Bosnia
Erzegovina”, G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10.
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Ministero del Commercio Estero e delle Relazioni Economiche della
Bosnia ed Erzegovina
Musala 9 - 71000 Sarajevo
Tel: 00387 33 220 093; 00387 33 214 102
fax: 00387 33 220 091
www.mvteo.gov.ba
Dipartimento per la Politica commerciale con l’estero e Investimenti Stranieri
Tel./fax: 00387 220 546
1.1.3. Esistono settori per i quali sono richieste speciali autorizzazioni?
Se sì, quali sono le autorità competenti a concedere tali
autorizzazioni?
Settore
Autorità
Produzione e vendita di armi, munizioni,
esplosivi per uso militare, attrezzature militari,
informazione pubblica
Organo competente della rispettiva entità
(Federazione di Bosnia ed Erzegovina;
Republika Srpska)
In base all’art. 11 della “Legge sugli Investimenti Stranieri” della Federazione,
gli organi competenti per l’autorizzazione sono il Ministero della Difesa (per la
produzione e vendita di armi) e il Ministero dell’Istruzione, Scienza, Cultura e Sport
(ognuno a seconda della propria materia di competenza).
Nella Republika Srpska, l’art. 13 della “Legge sugli Investimenti Stranieri”
stabilisce che, nei settori soggetti a restrizioni, il Ministero della Difesa è preposto a
rilasciare l’autorizzazione, o, in sua vece, il Ministero competente a seconda della
richiesta dell’investitore straniero.
Rif. Leg.: “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti in Bosnia
Erzegovina” (G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10); “Legge sugli Investimenti
Stranieri” della Federazione della BiH (G.U. FBiH 61/01, 50/03); “Legge sugli
Investimenti Stranieri” della RS (G.U. RS 25/02, 24/04, 52/11).
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1.2.
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REGIMI AGEVOLATIVI
1.2.1. Esistono leggi che agevolano gli investimenti stranieri?
Sì.

“Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti in Bosnia
Erzegovina” (G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10). L’art 10 prevede che gli
investimenti stranieri siano esenti dal pagamento di dazi e altri obblighi
doganali, ad eccezione della registrazione doganale, salvo diverse
disposizioni contenute nella “Legge sulla Politica Doganale” della
Bosnia ed Erzegovina pubblicata in G.U. BiH 1/97, 57/04, 76/11 e nella
“Legge sulla Politica e le Tariffe Doganali” pubblicata in G.U. BiH 1/98
come modificata dalla “Legge sugli emendamenti della Legge sulla
Politica e le Tariffe Doganali” pubblicata sulla G.U. 32/04, 48/05,
76/06, 35/09, 58/12).

“Legge sugli investimenti Stranieri” della Federazione della BiH (G.U.
FBiH 61/01, 50/03) e “Legge sugli Investimenti Stranieri” della
Republika Srpska (G.U. RS 25/02, 24/04, 52/11).

“Legge sulle Imposte sui Profitti di Impresa” della Federazione della
BiH (G.U. FBiH 97/07, 14/08, 39/09).

“Legge sul Profitto” della Republika Srpska (G.U RS 91/06, 57/12).
1.2.2. Il regime agevolativo è applicabile in tutto il Paese? Se no, per
quali aree o zone franche è applicabile?
Sì.
Il regime agevolativo è applicabile in tutto il paese, anche se non ancora
completamente armonizzato tra le due entità (FBiH; RS).
1.2.3. Il regime agevolativo si sostanzia in finanziamenti a condizioni
agevolate rispetto al mercato?
Al fine di incoraggiare gli investimenti
esteri nel Paese, Il Consiglio dei
Ministri della Bosnia Erzegovina ha istituito, a partire dal 2007, un Fondo di
Sostegno per gli Investitori Stranieri. Il bilancio annuale del Fondo è pari a
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2
Pag. 15
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milioni di KM (circa 1 milione di Euro). L’ammontare massimo che può essere concesso
ad ogni singolo investimento è di 150.000 Euro.
Tale fondo finanzia progetti che prevedano investimenti stranieri nei
settori della produzione e della ricerca e sviluppo.
La valutazione dei singoli progetti viene effettuata sulla base dei seguenti
criteri:

ammontare dell’investimento

numero di nuovi posti di lavoro creati

investimenti in aree sottosviluppate

rispetto dell’ambiente

capacità di esportazione generata.
Per informazioni in merito, consultare il sito della Agenzia per la Promozione
degli Investimenti Stranieri (FIPA): www.fipa.gov.ba (vedi 2.3.3.).
1.2.4. Il regime agevolativo si sostanzia in sgravi fiscali?
Sì.
L’investitore straniero può usufruire delle seguenti agevolazioni 1:

esenzione fiscale e doganale sui beni importati come conferimento al
capitale sociale (eccetto veicoli per passeggeri e macchine da gioco);

esenzione fiscale e doganale sulle importazioni di materie prime,
materiali e componenti necessari alla produzione per le imprese nel
loro primo anno di attività;

esenzione fiscale e doganale sulle importazioni di materie prime,
materiali e componenti necessari alla produzione di beni destinati
all’esportazione.
Nella Federazione croato-musulmana, la nuova “Legge sulle Imposte sul
Profitto” (G.U. FBiH 97/07, 14/08. 39/09), entrata in vigore il 1° gennaio 2008, ha
modificato il regime agevolativo previsto dalla normativa precedente (G.U. FBiH
1
Ai sensi della “Legge sugli Investimenti Stranieri”, per investitore straniero si intende: una persona
giuridica straniera con sede all’estero che investe il proprio capitale nella Repubblica di Bosnia ed
Erzegovina; una persona fisica straniera con cittadinanza straniera che investe il proprio capitale nella BiH;
un cittadino della BiH che ha la propria residenza all’estero da prima del 31.12.91; una persona straniera
che ha la propria azienda o qualsiasi altra persona giuridica nella BiH; una persona giuridica locale il cui
capitale è detenuto totalmente da un investitore straniero.
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32a/97), che, agli artt. 27, 28 e 29, concedeva riduzioni fiscali alle imprese di nuova
costituzione, comprese quelle straniere.
La Legge attualmente in vigore prevede le seguenti agevolazioni:

l'impresa il cui profitto, nell'anno per il quale viene calcolata l'imposta,
sia derivato da attività di export per oltre il 30% del totale, ha diritto
all'esenzione totale dall'imposta per quell'anno (art. 31);

l'impresa che investe nella produzione non meno di 20 milioni di KM
nel periodo di 5 anni consecutivi, è esente dalla tassa sul reddito per
tutti i 5 anni, a partire dal primo anno, nel quale deve avere investito
almeno 4 milioni di KM (art. 32);

le imprese che impiegano dipendenti disabili per un numero pari ad
almeno il 50% del totale dei dipendenti per più di un anno, godono di
un’esenzione del 100% dalla tassa sul profitto per l’anno in cui tale
personale disabile viene impiegato (art. 33).
Le agevolazioni di cui agli artt. 27, 28 e 29 2 della precedente Legge in materia
(G.U. FBiH 32a/97) rimarranno comunque validi fino al termine del periodo per il quale
erano stati concessi.
1.2.5. Il regime agevolativo consente di ridurre il costo del personale?
No.
1.2.6. Esistono agevolazioni per chi investe in particolari aree o regioni
depresse o sottosviluppate?
Sì, vedi par. 2.2.3 (fondo FIPA).
1.2.7. Esistono agevolazioni per chi investe in settori o comparti in crisi?
No, tuttavia le linee di credito generalmente privilegiano i comparti della
produzione rispetto a quelli del commercio.
2
Art. 27: le imprese di nuova costituzione godono di un’esenzione fiscale sul reddito del 100% durante il
primo anno di attività, del 70% per il secondo anno e del 30% per il terzo anno; gli utilizzatori di zone
franche sono esenti al 100% per un periodo di 5 anni.
Art. 28: l’impresa che reinveste il profitto in attività finalizzate allo sviluppo dell’attività generatrice del
profitto stesso, gode di un’esenzione dall’imposta del 100%. Qualora il profitto sia reinvestito in attività
diverse da quella che lo ha generato, l’esenzione fiscale è del 75%.
Art. 29: l’impresa locale che investe capitale straniero per almeno il 20%, gode, per un periodo di 5 anni, di
un’esenzione fiscale sul reddito proporzionata alla quota di capitale straniero investito.
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1.2.8. Esistono agevolazioni collegate alla crescita occupazionale
prodotta dall’investimento?
Vedi par. 2.2.3. (fondo FIPA).
1.2.9. Esistono agevolazioni collegate alla capacità di produzione e/o
esportazione che verrà generata dall’investimento?
L’art. 31 della nuova “Legge sull’Imposta sul profitto di impresa” della
Federazione (G.U. FBiH 97/07, 14/08, 39/09) entrata in vigore il 1° gennaio 2008,
stabilisce che l'impresa il cui profitto, nell'anno per il quale viene calcolata l'imposta,
sia derivato da attività di export per oltre il 30% del totale, ha diritto all'esenzione
totale dall'imposta per quell'anno.
1.2.10. Esistono agevolazioni per interventi di recupero realizzati su
aziende in crisi o in ristrutturazione?
No.
1.3.
TUTELA DEGLI INVESTIMENTI
1.3.1. Esistono leggi che regolamentano gli investimenti stranieri?
Sì.
“Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti” in Bosnia ed
Erzegovina, G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10.
Leggi sugli investimenti esteri della FBiH (G.U. FBiH 61/01, 50/03) e della
Republika Srpska (G.U. RS 25/02, 24/04).
1.3.2. Esistono leggi che impediscono che con provvedimenti successivi
venga peggiorato il trattamento cui l'investitore straniero era
stato assoggettato al momento della realizzazione dell'iniziativa?
La “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti” in Bosnia ed
Erzegovina (G.U.BiH 17/98), all'art. 20, stabilisce che i diritti e i benefici concessi agli
investitori stranieri e gli obblighi derivanti dalla Legge in questione non possano essere
aboliti né annullati con leggi e provvedimenti successivi.
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Nel caso in cui il trattamento previsto dalle leggi e dai provvedimenti
successivi risulti più favorevole, gli investitori stranieri avranno la possibilità di
scegliere il regime applicabile ai loro investimenti.
Rif. Leg.: “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti” in Bosnia
ed Erzegovina, G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10.
1.3.3. Esiste un’agenzia/autorità nazionale per la promozione degli
investimenti stranieri?
L’agenzia nazionale responsabile per gli investimenti stranieri è:
FIPA - Foreign
Herzegovina
Investment
Promotion
Agency
of
Bosnia
and
Grbavička 4 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 278 080
Fax: 00387 33 278 081
[email protected]
www.fipa.gov.ba
1.4.
PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI
1.4.1. Come è disciplinata la partecipazione agli investimenti
dell’investitore straniero?
Dalla “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti in Bosnia
Erzegovina” (G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10) e dalle leggi sugli investimenti stranieri e
le leggi sui profitti delle imprese delle due Entità.
1.4.2. L'investitore straniero può possedere il controllo di maggioranza
dell'investimento, anche senza doversi associare a partner locali?
Sì, tranne nel già citato caso previsto dall’art. 4 (a) della Legge 17/98, per cui
la partecipazione del capitale straniero in imprese operanti nei settori della produzione
e vendita di armi, munizioni, esplosivi per uso militare, attrezzature militari e
dell'informazione pubblica non deve superare il 49% del capitale sociale complessivo.
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Rif. Leg.: “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti in Bosnia
Erzegovina”, G.U. BiH 17/98 e 13/03, 48/10.
1.4.3. La partecipazione può rimanere straniera a tempo
indeterminato?
In base all’art. 16 della Legge 17/98, gli investimenti stranieri non potranno
essere sottoposti a nazionalizzazione, espropriazione, requisizione o altre misure ad
effetto equivalente, se non nel rispetto dell’interesse pubblico, in osservanza delle
leggi e degli atti applicativi, senza alcuna discriminazione e dietro pagamento di un
risarcimento appropriato.
Rif. Leg.: “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti in Bosnia
Erzegovina”, G.U. BiH 17/98 e 13/03, 48/10.
1.4.4. Se è prevista la nazionalizzazione degli investimenti in un tempo
determinato quali sono i meccanismi di nazionalizzazione? In
particolare, l’indennizzo previsto è uguale o diverso dal valore di
mercato dei beni nazionalizzati?
In base all’art. 16(c) della “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri
Diretti in Bosnia Erzegovina” (G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10), le modalità con cui verrà
calcolato il risarcimento in caso di nazionalizzazione, espropriazione, requisizione o
misura ad effetto equivalente saranno determinate nel rispetto degli standard
internazionali, mediante i decreti attuativi previsti dell’art. 21 della Legge 17/98.
A tal riguardo, l’art. 8 della “Legge sugli Investimenti stranieri” della
Federazione (G.U. FBiH 61/01, 50/03) e l’art. 10 della Legge, in materia, della RS
(G.U. RS 25/02, 24/04, 52/11) stabiliscono il diritto, in capo all’investitore estero, di
ottenere il risarcimento in caso di nazionalizzazione, espropriazione, requisizione o
misura ad effetto equivalente, nonché il dovere, da parte dei rispettivi governi
territoriali,
di
predisporre
le
misure
necessarie
per
avviare
la
procedura
di
risarcimento.
Per quanto riguarda gli investimenti italiani, l’art. 5.4 dell’Accordo tra il
Governo della Repubblica Italiana e la Bosnia ed Erzegovina sulla Promozione e la
Protezione degli Investimenti, fatto ad Ancona il 19.05.2000, ratificato con la Legge n.
117 del 11.07.2002 (G.U. 186 del 09.08.2002, S.O. 166 e G.U. della BiH 3/02),
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stabilisce che il giusto risarcimento sarà calcolato sulla base del valore reale
internazionale di mercato dell’investimento calcolato immediatamente prima del
momento in cui la decisione di nazionalizzazione, o di espropriazione sia diventata di
dominio
pubblico.
Qualora
il
valore
dell’investimento
non
possa
essere
immediatamente stimato, l’ammontare della compensazione sarà determinato sulla
base dei criteri internazionali di valutazione, quali il capitale di investimento, il
deprezzamento, il capitale trasferito, il valore di trasferimento ed altri rilevanti fattori.
Secondo
l’art.
5.5
dell’Accordo,
nel
caso
in
cui
l’oggetto
della
nazionalizzazione, dell’esproprio o simili sia una società con capitale straniero, la
valutazione della quota sarà effettuata nella valuta dell’investimento non minore del
valore iniziale, incrementato dagli aumenti di capitale e delle rivalutazioni di capitale,
dai profitti non distribuiti e dai fondi di riserva e diminuito del valore delle riduzioni di
capitale e della perdita.
Inoltre, in base all’art. 5.6, il risarcimento si considera effettivo se pagato
nella stessa valuta in cui l’investitore straniero ha effettuato il suo investimento, nella
misura in cui essa è/o rimane convertibile, ovvero, altrimenti, in qualsiasi altra valuta
accettata dall’investitore.
Infine, l’art. 5.7 stabilisce che il risarcimento sarà considerato tempestivo se
avverrà senza indebito ritardo, ed in ogni caso, entro tre mesi.
1.5.
CONTENZIOSI E ARBITRATI
1.5.1. A quale disciplina è assoggettato il contenzioso derivante da
inadempimento contrattuale?
La “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti” (G.U. BiH 17/98,
13/03, 48/10) prevede all'art. 17 che «i contenziosi relativi agli investimenti stranieri
vengano risolti dinanzi ai tribunali competenti della Bosnia ed Erzegovina, salvo i casi
in cui le parti concordino l’adozione di un'altra procedura con la quale risolvere la
controversia, quale ad esempio (ma non solo) un procedimento locale o internazionale
di arbitrato o riconciliazione».
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1.5.2. Per quali istituti giuridici è vietata l’applicazione del diritto
straniero?
Il diritto straniero è applicabile nel campo del diritto familiare, matrimoniale e
dei diritti umani, non in quello commerciale e delle obbligazioni.
1.5.3. È possibile che le parti di un contratto deferiscano le controversie
da esso nascenti a giudici ordinari di uno Stato straniero?
Sì, in base all'interpretazione estensiva dell’art. 17 della Legge 17/98 (vedi
2.5.1).
1.5.4. È possibile che le parti di un contratto deferiscano le controversie
da esso nascenti ad un arbitrato? A qualsiasi tipo di arbitrato o
solo ad alcune tipologie?
Sì, previo consenso delle parti all’atto della stipula del contratto (vedi 2.5.1).
1.5.5. Sono in vigore nel Paese le Convenzioni internazionali sul
riconoscimento delle sentenze arbitrali?
Il Paese ha sottoscritto:

Protocollo di Ginevra sulle clausole arbitrali del 24..09.1923;

Convenzione di Ginevra sulle clausole arbitrali del 26.09.1927;

Convenzione di New York del 10.06.1958;

Convenzione europea sull’arbitraggio commerciale internazionale del
21.04.1961.

Convenzione di Washington del 18.03.1965, per il regolamento delle
controversie relative agli Investimenti tra Stati e cittadini di altri Stati
(si
veda
il
sito
http://www.worldbank.org/icsid/constate/c-states-
en.htm ).
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SISTEMA GIUDIZIARIO
1.6.1. Come è organizzato l’ordinamento giudiziario nel paese?
L’ordinamento giudiziario della Bosnia-Erzegovina è piuttosto complicato in
quanto si struttura su più livelli di governo: quello statale e quello territoriale, ossia
delle 2 Entità (Federazione; Republika Srpska).
A
livello
statale,
l’ordinamento
giudiziario
è
composto
dalla
Corte
Costituzionale e dalla Corte di Stato. La prima è composta da nove giudici, di cui tre
stranieri nominati dal Presidente della Corte Europea dei Diritti dell’uomo. La Corte di
Stato, invece, è composta anch’essa da nove giudici e tre sezioni (amministrativa,
d’appello e penale), due sezioni speciali una dedicata in primis alla lotta contro il
crimine organizzato e alla corruzione ed un’altra dedicata ai crimini di guerra. La Corte
Costituzionale giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale che
possono sorgere tra le Entità, tra lo Stato e una o più Entità, o tra le istituzioni della
Bosnia ed Erzegovina come previsto dall’art. VI (3) della Costituzione della Bosnia ed
Erzegovina, inclusa negli Accordi di Dayton.
La Corte di Stato ha, invece, giurisdizione in campo penale e amministrativo
nei casi previsti dalla Legge (artt. 13-14, G.U BiH 16/02, 22/02, 52/02, 63/03, 9/04,
20/04, 33/04, 71/05, 72/05, 88/08) fungendo inoltre da Corte d’appello per le
sentenze emesse dalla sezione penale e amministrativa della stessa Corte, nonché nei
casi previsti dall’art. 15 della Legge.
A livello sub-statale, ogni Entità ha una propria Corte Costituzionale, Corte
Suprema e un numero di tribunali minori che varia a seconda della struttura
amministrativa vigente sul territorio delle due Entità (in Federazione ci sono dieci
tribunali cantonali e un tribunale per ogni municipio presente, mentre nella Republika
Srpska sono presenti sia diversi tribunali comunali che tribunali distrettuali).
1.6.2. Qual è il sistema giuridico che vige nel Paese?
La Bosnia ed Erzegovina si basa, fondamentalmente, su un sistema giuridico
di Civil Law. Tuttavia, in alcuni campi, in primis quello del diritto penale, il sistema
giuridico combina caratteristiche tipiche di Common Law diventando, di fatto, una
combinazione tra i due.
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Questo è dovuto soprattutto alla presenza della comunità internazionale che,
giocando un ruolo fondamentale nella definizione delle riforme giuridiche che la BiH
deve intraprendere, influenza, a volte “denaturalizzando”, l’originale assetto giuridico
del paese.
1.6.3. E’ possibile che gli avvocati stranieri possano rappresentare in
quanto tali i propri clienti di fronte ai giudici del Paese?
No. Per poter comparire ed esercitare di fronte alla Corte, un avvocato deve
essere autorizzato da un’autorità della Bosnia ed Erzegovina, riconosciuta dalla Corte
stessa.
La Corte, nel caso in cui un avvocato soddisfi i requisiti previsti dalla Legge
per l’esercizio della professione forense, potrà autorizzare il richiedente all’esercizio
della professione, attraverso speciali procedure di ammissione, o di riconoscimento
previste dai Regolamenti di procedura della Corte.
1.6.4. Quali sono i costi dei processi civili?
I costi dei processi civili dipendono dall’oggetto della controversia e variano,
di conseguenza, da caso a caso. Il costo del processo aumenta anche in proporzione
alla durata del processo stesso, il che può significare, in casi limite, anche 12-15 anni.
Tuttavia, si prevede una notevole riduzione dei tempi processuali.
1.6.5. Esiste tra il Paese e l’Italia una convenzione bilaterale per
l’assistenza giudiziaria?
Sì. Convenzione per la reciproca assistenza giudiziaria in materia civile e
amministrativa tra la ex-Jugoslavia e l’Italia, siglata a Roma il 03.12.1960, che è in
vigore anche in Bosnia ed Erzegovina.
1.7.
PRIVATIZZAZIONI
1.7.1. Quale è il regime delle privatizzazioni?
Nella
Federazione
di
Bosnia
ed
Erzegovina
vige
la
“Legge
sulla
Privatizzazione delle Imprese” (G.U. FBiH 27/97, come da ultimo modificata dalle leggi
in materia, pubblicata sulle G.U. FBiH 44/04, 42/06 e 04/09). In base a questa legge,
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l’approvazione e la realizzazione del processo di privatizzazione sono affidate
all’Agenzia per le Privatizzazioni della FBiH ed alle Agenzie di Privatizzazione
Cantonali. L’art. 12 della Legge prevede che le imprese e le loro proprietà possano
essere acquistate da persone fisiche e giuridiche nazionali e straniere, salvi i casi in cui
ciò sia esplicitamente vietato dalla legge.
Nella Repubblica Srpska il processo di privatizzazione è di competenza della Banca
per gli Investimenti e lo Sviluppo della RS. Il riferimento legislativo è la “Legge sulla
Privatizzazione del capitale di proprietà statale nelle imprese” (G.U.RS n. 51/06, 1/07,
53/07, 41/08, 58/09, 79/11), che ha sostituito la Legge precedente (G.U. RS 24/98 e
successivi emendamenti).
Il 19.07.1999 è stata adottata anche la “Legge sulla Privatizzazione delle
imprese e delle Banche” in Bosnia ed Erzegovina (G.U BiH 12/99, 14/00). Scopo della
Legge suddetta è la definizione di un sicuro quadro legale per l’avvio di un processo di
privatizzazione rapido e trasparente e la garanzia che i cittadini della Bosnia ed
Erzegovina
beneficino
dei
diritti
previsti
dagli
Accordi
di
Dayton
(criteri
di
partecipazione al processo di privatizzazione in base alla cittadinanza al 31.03.1991).
A) Modalità di privatizzazione delle piccole-medie imprese nella
Federazione di Bosnia ed Erzegovina - FBiH
Gli enti interessati alla vendita sono:

Le imprese con meno di 50 dipendenti e quelle il cui valore
complessivo non supera i 500.000 KM, circa 258.000 Euro.

Le municipalità che svolgono attività commerciali di ristorazione,
vendita al dettaglio, artigianato ed altro.

Le imprese che svolgono attività commerciali, di catering, altri servizi o
trasporto su strada.

Le “Agenzie Cantonali di Privatizzazione” (qui di seguito CPA), quando
agiscono nell’interesse e per conto dello Stato ed hanno la funzione di
vendere l’impresa nel suo complesso.
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Gli enti autorizzati all’acquisto sono:

Persone fisiche o giuridiche locali o straniere, ad eccezione delle
persone giuridiche locali soggette esse stesse alla privatizzazione.

Sono escluse dalla privatizzazione, o limitate nella partecipazione,
anche le persone giuridiche o fisiche straniere che vogliano acquistare
imprese per le quali la legge nazionale ne esclude, o limita la proprietà.
Si veda, inoltre, l’art. 12 come modificato dall’art. 3 della legge in materia di
privatizzazione pubblicato sulla G.U. FBiH 28/04, secondo il quale, ad esempio, sono
escluse dall’acquisto anche le persone fisiche o giuridiche che non abbiano rispettato i
propri impegni dell’ultimo bilancio o le imprese che, con una sentenza definitiva del
tribunale,
siano
state
riconosciute
responsabili
di
avere
intrattenuto
rapporti
commerciali con imprese cancellate dal registro ufficiale del tribunale (si veda anche
l’art. 52 della “Legge sulla registrazione delle persone giuridiche presso il tribunale”,
pubblicata sulla G.U FBiH 4/00 e successive modifiche (27/05)).
Gli strumenti di attuazione della privatizzazione sono:
 Vendita tramite gara (raccolta pubblica di offerte)
 Negoziazione diretta
 Vendita attraverso asta pubblica (il vincitore viene individuato sulla base del
prezzo più alto offerto).
 Vendita delle azioni in Borsa
Le procedure di vendita relative ai metodi summenzionati sono esplicitate nei
rispettivi regolamenti:
- Regolamento della procedura di vendita tramite gara
(G.U.FBiH n. 21/00, 36/00,54/00, 50/ 01 e 77/04)
- Regolamento della procedura di vendita tramite negoziazione diretta
(G.U.FBiH n. 75/05)
- Regolamento della procedura di vendita della proprietà delle imprese
(G.U.FBiH n. 28/05, 53/07 and 76/09
- Regolamento della procedura di vendita del capitale pubblico in Borsa
(G.U.FBiH n. 58/06, 32/07, 6/08, 19/08, 34/08 e 78/08
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Le modalità di pagamento:
Possono essere anche quelle dei “certificati di privatizzazione”. Le modalità di
privatizzazione previste per le piccole e medie imprese avvengono attraverso il
pagamento in contanti pari ad almeno il 90% del prezzo concordato di vendita (art. 2
della Legge di modifica sulla Privatizzazione della Federazione di BiH, G.U 44/04,
42/06 e 04/09).
La pubblicità:
La pubblicità relativa alle piccole medie imprese in corso di privatizzazione
viene attuata mediante The Register of Tender or Auction Items il quale viene
pubblicato in almeno un giornale disponibile sull’intero territorio della Federazione di
BiH. Il Register contiene la lista delle imprese, o le parti di esse, soggette a
privatizzazione. Vi è inoltre The Public Invitation for Auctions and Tenders accessibile
in base alle stesse modalità sopra descritte. Tra le informazioni riportate vi sono quelle
attinenti alle imprese da privatizzare, al prezzo iniziale di vendita, alla localizzazione
dell’impresa, la data e luogo in cui la gara o l’asta pubblica avverrà, i termini per poter
prendere visione del bene in vendita. Infine, le medesime informazioni possono essere
reperite in The Auction Catalogue il quale indica i beni soggetti a privatizzazione
relativi ad una determinata asta pubblica. Tale catalogo è a disposizione gratuitamente
presso gli Auction Centers e nei CPA.
Le informazioni relative alle imprese da privatizzare si trovano anche sul sito
web dell’Agenzia per le Privatizzazioni della Federazione BiH (www.apf.com.ba ) alla
voce “Public Invitation”.
Le modalità di partecipazione alle aste pubbliche e gare sono:

Compilazione della domanda – Nel caso si desideri partecipare ad
un’asta pubblica, è necessario compilare la relativa domanda, senza
spese, e depositarla presso le CPA. Inoltre è possibile partecipare ai
tender nel caso in cui la persona fisica o giuridica soddisfi tutte le
condizioni contenute nell’offerta pubblica.
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
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In secondo luogo è richiesto per la partecipazione sia del tender che
dell’asta pubblica, il versamento di una quota pari al 10% del prezzo
iniziale di vendita del bene in via di privatizzazione (e relativa ricevuta
del versamento). Il versamento deve essere effettuato a favore del
conto corrente della CPA interessata. Tale operazione dovrà essere
effettuata per ogni singolo tender o asta pubblica per il quale si
intende
concorrere.
I
depositi
vengono
poi
restituiti
a
tutti
i
partecipanti non selezionati.

Tassa di partecipazione al tender o asta pubblica – E’ richiesto infine il
pagamento di un importo pari allo 0,1% del prezzo iniziale di vendita
del bene per ogni singola partecipazione. La tassa deve essere versata
in contanti nel caso in cui, trattandosi di asta pubblica, questa non
ecceda la somma iniziale di 100 KM (circa 51 Euro) per ogni singolo
bene in vendita. Nel caso di tender, la prova del pagamento deve
essere contenuta in una busta, formato A4, assieme alla domanda di
partecipazione ed alla prova del deposito di cui sopra.
B) Modalità delle privatizzazioni nella Republika Srpska - RS
La Legge sulla Privatizzazione del capitale pubblico nelle imprese ((G.U.RS n. 51/06),
entrata in vigore nel mese di giugno 2006, ha introdotto alcune modifiche nelle
modalità di attuazione del processo di privatizzazione, con l’obiettivo di rendere più
veloce ed efficiente la procedura di privatizzazione del capitale statale nelle società
della Repubblica Srpska.
Fra le principali novità, l’attribuzione della competenza per la vendita del capitale
statale delle società alla Banca per gli Investimenti e lo Sviluppo della RS (art.5),
a cui compete anche la decisione di attuare una procedura di ristrutturazione
finanziaria delle imprese con capitale a maggioranza pubblico, il cui stato finanziario
ne renda impossibile la vendita (art.16).
Gli enti interessati alla vendita sono:
Le imprese pubbliche in corso di privatizzazione secondo le modalità stabilite
dalla Banca per gli Investimenti e lo Sviluppo della RS, organo istituzionalmente
responsabile della privatizzazione.
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Gli enti autorizzati all’acquisto sono: (art.11)
Le persone fisiche e giuridiche nazionali e straniere.
Alla privatizzazione non possono partecipare, in qualità di acquirenti, le
istituzioni governative, le agenzie ed imprese nelle quali più del 25% delle azioni siano
di proprietà statale.
Gli strumenti di attuazione della privatizzazione sono: (art. 15)
a)
Vendita delle azioni in borsa
b)
Vendita tramite gara (il metodo più comune per la vendita di aziende)
c)
Accettazione di un’offerta pubblica di acquisto
d)
Selezione diretta di un acquirente
e)
Vendita a dipendenti della società
f)
Una combinazione dei metodi precedenti
Le modalità di partecipazione alle gare sono:
Organo istituzionalmente preposto alla gestione dei tender è la Banca per gli
Investimenti e lo Sviluppo della Repubblica Srpska, che assume la veste di vero e
proprio venditore dell’impresa statale. La vendita tramite tender è gestita sulla base
dello specifico Regolamento (Rules for Tender Sale, G.U.RS 97/06).
Le modalità di pagamento:
Nel processo di privatizzazione lo strumento di pagamento sono i contanti
(art. 12)
Un Programma Speciale di Privatizzazione è predisposto per le imprese statali
operanti nei settori delle telecomunicazioni, produzione e distribuzione di elettricità,
ferrovie, distribuzione dell’acqua, minerario, forestale, media, gioco d’azzardo,
armamenti, forniture militari, ed altri settori strategici, il quale deve essere approvato
dal Governo (art. 6 della Legge sulla Privatizzazione del capitale statale nelle imprese
della RS).
1.7.2. Quali sono le autorità competenti in materia di privatizzazione?
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Agenzia per la Privatizzazione della Federazione della Bosnia ed
Erzegovina (Agencija za privatizaciju Federacije Bosne i Hercegovine)
Alipašina 41 - 71000 Sarajevo
Tel. centr.: 00387 33 212884/885/886/887/888, 218 550/551
Fax: 00387 33 212883
www.apf.com.ba
[email protected] , [email protected]
(Nel sito è possibile conoscere le imprese in via di privatizzazione).
Agenzia per la privatizzazione del Cantone di Sarajevo
Ufficio per le relazioni con il pubblico
Hamida Dizdara 1 - 71000 Sarajevo
Tel. centr.: 00387 33 202906, 202955
Fax: 00387 33 202955
www.kapsa.ba
[email protected]
Agenzia per la privatizzazione del Cantone di Una-Sana
Ufficio per le relazioni con il pubblico
Miroslava Krleže 2 - 77 000 Bihać.
Tel./fax: 00387 37 32 35 29
[email protected]
Agenzia per la privatizzazione del Cantone di Posavina
Ufficio di contatto: Dipartimento per le relazioni pubbliche
III Ulica br. 31 - 76 270 Orašje
Tel. centr.: 00387 31 712996
Fax: 00387 31 712996
[email protected]
Agenzia per la privatizzazione del Cantone della Bosnia centrale
Ufficio di contatto: Dipartimento per le relazioni pubbliche
Ul. Bosanska 12 - 72 270 Travnik
Tel./fax: 00387 30 511863
[email protected]
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Agenzia per la privatizzazione del Cantone di Erzegovina-Neretva
Ufficio di contatto: Dipartimento per le relazioni pubbliche
Kneza Domagoja 11 Mostar
Tel.: 00387 36 327274/275; Fax: 00387 36 327 276, 3326 273
[email protected]
Agenzia per la privatizzazione del Cantone di Tuzla
Ufficio di contatto: Dipartimento per le relazioni pubbliche
ul. Soli br. 2 - 75 000 Tuzla
Tel.: 00387 35 290216/218/219
Fax: 00387 35 290217
http://vladatk.kim.ba/Direkcije/KAP/KAP.html
[email protected]
Agenzia per la privatizzazione del Cantone dell’Erzegovina occidentale
Siroki Brijeg, Ul. Stjepana Radića 4 - 88 000 Mostar
Tel./fax: 00 387 39 705658
[email protected]
Agenzia per la privatizzazione del Cantone di Zenica-Doboj
Zmaja od Bosne bb - 72 000 Zenica
Tel. 00387 32 243117
Fax: 00387 32 416269
[email protected]
Agenzia per la privatizzazione del Cantone di Bosnia-Podrinje
Ufficio di contatto: Dipartimento per le relazioni pubbliche
Titova 13 - 73000 Goražde
Tel.: 00387 38 228258 ; Fax: 00387 38 228559
Agenzia per la privatizzazione della Bosnia occidentale
Ufficio di contatto: Dipartimento per le relazioni pubbliche
Trg domovinskog rata 5 - 80 000 Livno
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Tel./fax: 00387 34 200963
[email protected]
The Republic of Srpska Investment-Development Bank (IRBRS)
(Banca per gli Investimenti e lo Sviluppo della RS)
Vidovdanska 2
78000 Banja Luka
Tel: +387 (0)51 334 700 , (0)51 334 783
Fax: +387 (0)51 334 770
http://www.irbrs.org/azuro3/a3/
(Nel sito è possibile conoscere le imprese in via di privatizzazione)
1.8.
REGIME DELLA PROPRIETA’
1.8.1. Qual è il regime della proprietà?
Immobili ad
uso abitativo
Immobili ad
uso industriale
Immobili uso
commerciale
Regime di proprietà
Riferimenti normativi
- proprietà sociale (in via di
privatizzazione)
- Legge sui Rapporti di Abitazione (G.U.
SRBiH 14/84, 12/87, 36/89) recepita
come legge federale nel marzo 1998
(G.U. FBiH 11/98)
- Legge sulla Vendita delle Case sotto regime di abitazione (G.U. FBiH 27/97 e
11/98)
- proprietà privata
- Legge sui Rapporti di Proprietà (G.U.
FBiH 6/98, 29/03)
- proprietà sociale (statale)
- Legge sulla Trasformazione della Proprietà Sociale (G.U. BiH 33/94)
- proprietà privata
- Legge sui Rapporti di Proprietà
- proprietà sociale (statale)
- Legge sulla Trasformazione della Proprietà Sociale (G.U. BiH 33/94)
- proprietà privata
- Legge sui Rapporti di Proprietà
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Terreni
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- proprietà sociale (statale)
- Legge sulla Trasformazione della Proprietà Sociale (G.U. BiH 33/94)
- proprietà privata
- Legge sui Rapporti di Proprietà
Una persona fisica/giuridica straniera può essere proprietaria di un terreno.
Nella Federazione, ai sensi della “Legge sui Rapporti di proprietà” (G.U. FBiH
6/98, 29/03), le persone fisiche e giuridiche straniere hanno i seguenti diritti:

«Sul territorio della FBiH le persone fisiche straniere possono essere
titolari del diritto di proprietà sui terreni e immobili che hanno
ereditato...» (art. 87, par. 2).

«La persona fisica e giuridica straniera che svolge attività nella
Federazione può essere titolare del diritto di proprietà sugli immobili ad
uso industriale e commerciale, nonché sugli immobili ad uso abitativo e
sui terreni dove detti immobili sono costruiti o saranno costruiti» (art.
88).

«La
persona
fisica
straniera,
con
residenza
permanente
nella
Federazione può essere titolare del diritto di proprietà sulla casa o su
un edificio ad uso abitativo nonché del terreno dove detti immobili
sono o saranno costruiti» (art. 89).

«Questi diritti di proprietà non sono limitati nel tempo e possono
essere trasferiti sia alle persone fisiche e giuridiche locali che alle
persone fisiche e giuridiche straniere aventi diritto» (art. 90).
La Legge prevede inoltre che l’acquisizione del diritto di proprietà possa
essere limitato dalla condizione di reciprocità (art. 91): tra Italia e Bosnia ed
Erzegovina tale reciprocità sussiste.
Nella Republika Srpska, la Legge che disciplina i Rapporti di proprietà (G.U.
RS 38/03, 124/08, 95/11) è stata recepita dalla Legge in materia della ex- Iugoslavia.
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1.9.
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INVESTIMENTI STRANIERI
1.9.1. Quante sono le società straniere o miste (costituite tra soggetti
stranieri e soggetti nazionali) impegnate nel Paese per settore e
per Paese di provenienza?
Secondo la FIPA, l’ammontare totale degli IDE nel periodo gennaio-dicembre
2012 è stato pari a 285 milioni di Euro.
A livello cumulato (maggio 1994 – dicembre 2012), l’ammontare totale degli
IDE ha raggiunto i 5,6 miliardi di Euro, con una distribuzione settoriale che vede al
primo posto il settore manifatturiero (35%), seguito dal settore bancario (21%) e da
quello delle telecomunicazioni (15%).
Russia è stato il maggior investitore nel Paese nel corso del 2011, con
investimenti per oltre 78 milioni di Euro.
Seguono Austria, Croatia, con investimenti complessivi pari a 64, 60 milioni di
Euro rispettivamente.
Quanto agli investimenti italiani nel Paese, essi risultano in crescita e
mostrano un lento ma sostanziale cambiamento dell’approccio dell’imprenditoria
italiana al mercato bosniaco. All’interesse semplicemente commerciale si va sempre
più affiancando una tendenza a valutare forme e prospettive di cooperazione
produttiva, che già in numerosi casi ha prodotto collaborazioni molto interessanti.
Al 31.12.2012, l’Italia risultava il decimo Paese investitore in Bosnia ed
Erzegovina e il decimo tra quelli comunitari. Particolarmente significativa è la presenza
italiana nel settore bancario, nel quale il nostro Paese occupa il secondo posto dopo
l’Austria. Il Gruppo Unicredito, attraverso la controllata Zagrebačka Banka, ha
acquisito la maggioranza di Universal Banka Sarajevo nonché l’austriaca HVB Bank,
giungendo in tal modo a gestire il 21% del mercato creditizio e divenendo il più
grande gruppo bancario del Paese, mentre Banca Intesa, a seguito dell’acquisto di UPI
Banka di Sarajevo, è oggi la quinta banca del paese. Sul mercato bosniaco sono
presenti attualmente circa ottanta imprese italiane, principalmente nei settori del
legno, della metallurgia, delle confezioni e delle calzature.
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Distribuzione settoriale degli Investimenti Diretti Esteri (IDE)
maggio 1994 – dicembre 2012 (cumulati)
Settore
%
Industria
35
Settore bancario
21
Telecomunicazioni
15
Commercio
12
Altri servizi
6
Proprietà immobiliari
6
Servizi non bancari
2
Turismo
2
Trasporti
1
TOTALE
100
Fonte: FIPA
Provenienza geografica degli Investimenti Diretti Esteri (IDE)
maggio 1994 – dicembre 2012 (cumulati)
Paese
Milioni Euro
Austria
1.337
Serbia
959
Croazia
754
Russia
471
Slovenia
524
Germania
309
Svizzera
257
Olanda
168
Turchia
149
Italia
128
Tutti gli altri paesi
538
TOTALE
5.605
Fonte: FIPA
Dalla tabella sopra riportata emerge quindi che i principali paesi investitori nel
periodo maggio 1994 - dicembre 2012 sono stati Austria, Serbia e Croazia, seguiti da
Russia, Slovenia e Germania.
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Gli investimenti provenienti da Austria, Serbia, Croazia, Russia e Slovenia,
rappresentavano, a dicembre 2012, circa il 73% del totale degli investimenti diretti
stranieri nel paese.
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1.9.2. Qual è l’entità degli investimenti stranieri nel Paese?
Investimenti Diretti Esteri (IDE) 1994 - 2012 (dato annuo)
Anno
Milioni Euro
Maggio 1994 - dicembre 1997
42
1998
60
1999
166
2000
158
2001
140
2002
309
2003
169
2004
412
2005
282
2006
442
2007
1.329
2008
684
2009
180
2010
307
2011
355
2012
285
Fonte: FIPA
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2.
Società e contratti
2.1.
SOCIETA’ – FORME GIURIDICHE
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2.1.1. In quali forme giuridiche può essere costituita una società nel
Paese?
Federazione di Bosnia ed Erzegovina
Forme societarie (Legge G.U. FBiH 23/99, 45/00, 2/02, 6/02. 29/03, 84/08)
Società di capitali:

Società per azioni – DD

Società a responsabilità limitata – DOO
Società di persone:

Società in accomandita – KD

Società in nome collettivo - DNO
Republika Srpska
Forme societarie (Legge G.U. RS 127/08, 58/09, 100/11)
Società di persone:

Società in nome collettivo - OD

Società in accomandita semplice - KD
Società di capitali

Società per azioni - AD

Società a responsabilità limitata - DOO
Federazione di Bosnia ed Erzegovina
Il 29.06.1999 è entrata in vigore la “Legge sulle Imprese della Federazione di
Bosnia ed Erzegovina” (G.U. FBiH 23/99 del 21.06.1999, successivamente modificata
dagli emendamenti in materia pubblicati sulle G.U. FBiH 45/00, 2/02, 6/02, 29/03,
68/05, 91/07, 84/08, 7/09, 63/10 e 75/13) .
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La Legge introduce modifiche significative in merito alle forme giuridiche delle
società e alle loro caratteristiche. La novità principale riguarda l’abolizione della
Società individuale. In base all’art. 3 della Legge sono quattro le forme societarie
previste (Società per azioni, Società a responsabilità limitata, Società in accomandita,
Società in nome collettivo).
Società per azioni (Dioničko Društvo, DD)
La Società per azioni è disciplinata dagli artt. 107 a 308 della Legge. Il
capitale è suddiviso in azioni (art. 107). La società non risponde delle obbligazioni
personali degli azionisti (art. 108). La costituzione della società può essere simultanea
o successiva (art. 111).
Questa forma di società richiede la partecipazione di uno o più soci, sia
persone fisiche che giuridiche (art. 109), e un capitale minimo di 50.000 KM (art. 126)
Il valore nominale delle azioni non può essere inferiore a 10 KM (art. 127). La società
deve costituirsi mediante contratto (atto costitutivo) (art. 110).
Se, all’atto della costituzione della società per azioni, il capitale nominale,
salvo per i conferimenti in denaro, viene garantito con conferimenti in beni, in natura
e diritti, l’ammontare complessivo delle azioni sottoscritte non può essere inferiore a
quello previsto dagli artt. 126 e 127 (art. 128).
Gli organi societari sono:

Assemblea (artt. 240-258): è composta da tutti gli azionisti (nella
s.p.a.
con
un
unico
socio,
questi
detiene
le
competenze
dell’Assemblea); decide in merito all’incremento o diminuzione del
capitale sociale e all’emissione di azioni; delibera lo Statuto e le
successive modifiche; stabilisce la politica e la strategia di sviluppo
della società; decide in merito alla distribuzione e impiego dei profitti e
alla copertura delle perdite; elegge i membri del Consiglio di
Sorveglianza, il revisore esterno ed i membri del Consiglio dei Revisori;
delibera la cessazione dell’attività, ecc..

Consiglio di Sorveglianza (“collegio sindacale”) (artt. 259-274): è
composto
dal
Presidente
ed
almeno
due
membri
nominati
dall’Assemblea (in ogni caso il numero dei membri deve essere dispari)
per un periodo di 4 anni (art. 259) sorveglia le attività della s.p.a e
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l’operato dell’Amministrazione; nomina l’Amministrazione; relaziona
all’Assemblea
sull’operato
della
s.p.a.;
propone
in
merito
alla
distribuzione e impiego dei profitti e alla copertura delle perdite;
convoca l’Assemblea; approva l’emissione di nuove azioni di una stessa
classe per un ammontare pari ad un 1/3 del valore nominale delle
azioni esistenti. Gli amministratori di una s.p.a non possono essere
nominati nel C.d.S. (art. 264).

Organo amministrativo (artt. 275-280): organizza il lavoro e gestisce
le attività; rappresenta la società ed è responsabile della legalità della
gestione commerciale; l’amministrazione della s.p.a. è demandata ad
un Amministratore e/o ad Amministratori Esecutivi; gli Amministratori
durano in carica quattro anni; la posizione, i poteri, la retribuzione e i
diritti dell’Amministratore sono regolati da contratto stipulato tra il
Consiglio di Sorveglianza e l’Amministratore stesso.

Comitato di Revisione dei Conti (artt. 283-286): è autorizzato a
richiedere
la
convocazione
del
Consiglio
di
Sorveglianza
e
dell’Assemblea se ritiene minacciati gli interessi degli azionisti o
individua irregolarità nell’operato del Presidente o dei membri del
Consiglio
di
Sorveglianza,
del
Direttore
o
dei
membri
dell’Amministrazione; controlla l’operato della società a tutela degli
interessi degli azionisti; esamina la relazione annuale e il rapporto
finanziario annuale; redige il rapporto sullo stato della società per
l’Assemblea. Il presidente e i membri del Comitato di revisione non
possono essere membri del C.d.s. e dell’Organo amministrativo, né
possono avere un interesse finanziario diretto o indiretto, salvo la
retribuzione spettante per l’incarico svolto.
Società
a
responsabilità
limitata
(Društvo
sa
Ograničenom
Odgovornošću, DOO)
Gli artt. da 309 a 374 della Legge disciplinano la materia in questione. L’art.
314, come modificato dall’art. 70 della Legge di modifica (G.U. 29/03), richiede la
partecipazione di uno o più soci e un capitale minimo di 2.000 KM (in denaro). Il
valore del singolo conferimento non può comunque essere inferiore a 100 KM. I soci
rispondono degli obblighi della società nei limiti del proprio conferimento (art. 314.1).
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Fino al giorno di presentazione della domanda per la registrazione della
società nel Registro delle Imprese (presso il tribunale), almeno la metà dei
conferimenti in denaro dovranno essere versati (art. 314.4).
L’organizzazione della società è stabilita dallo Statuto (art. 317). La società
può avere il Consiglio di Sorveglianza (obbligatorio per la società con più di 10 soci e
per le società che hanno un capitale sociale superiore a 1.000.000 KM e almeno due
soci, art. 348) e organi vari; nel caso in cui non preveda il Consiglio di Sorveglianza, le
sue funzioni sono svolte da tutti i soci (artt. 348-349).
Società in accomandita (Komanditno Društvo, KD)
La Società in accomandita è regolata dagli artt. 96-106 della Legge. Sono
previsti due tipi di soci: quelli accomandatari, che sono illimitatamente responsabili
delle obbligazioni della società e quelli accomandanti che rispondono soltanto per la
quota da loro conferita (art. 96).
La società può essere rappresentata da qualsiasi socio accomandatario a
meno che il contratto non lo preveda espressamente (art. 101). I soci accomandanti
possono rappresentare la società solo previa autorizzazione di tutti i membri
componenti la società. Qualora agissero senza autorizzazione, si renderebbero
illimitatamente responsabili degli obblighi derivanti dal contratto (art. 102).
Società in nome collettivo (Društvo sa Neograničenom Odgovornošću,
DNO)
La Società in nome collettivo è regolata dagli artt. 78-95 della Legge. Deve
essere costituita da almeno due soci, i quali sono illimitatamente responsabili (art.
78). Non sono previsti limiti di capitale sociale, che può essere costituito da denaro,
beni e diritti (art. 81).
La società è gestita e rappresentata dai soci (o dall’amministrazione, se
nominata) (art. 82).
Scioglimento della società - disposizioni comuni (art. 71)
La durata e l’eventuale scioglimento della società può essere prevista nello
Statuto. La cessazione dell’attività societaria può comunque avvenire nei casi previsti
dalla Legge sulle Imprese (G.U. FBiH 23/99, 45/00, 2/02, 29/03, 68/05, 91/07, 84/08,
7/09, 63/10, 75/13):
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a) alla scadenza del periodo per il quale è stata costituita la società;
b) se viene decisa la fusione con un’altra società, la divisione in più
società o il ricongiungimento con un’altra società;
c) al completamento della procedura fallimentare;
d) su decisione del Tribunale;
e) su decisione dell’Assemblea.
Republika Srpska
Nel territorio della RS, la nuova “Legge sulle Imprese” pubblicata sulla G.U. n°
127/08 e 58/09, 100/11, 67/13 ed entrata in vigore dal 1° gennaio 2010, ha sostituito
la precedente Legge in materia (G.U. RS 24/98 e successivi emendamenti G.U. RS
66/02, 38/03, 97/04, 34/06). La legge disciplina lo status e il funzionamento delle
imprese che non sono di proprietà statale. La sezione I della Legge (artt. 1 – 47)
contiene le disposizioni generali, secondo cui deve essere considerata impresa
qualsiasi persona giuridica che svolge un’attività economica finalizzata al profitto (art.
1). Qualsiasi persona fisica o giuridica straniera può costituire un’impresa purché
agisca in conformità alle disposizioni previste dalla Legge sulle Imprese della RS e da
quelle che regolano gli investimenti stranieri (“Legge sulla Politica degli Investimenti
Stranieri Diretti in Bosnia Erzegovina”, G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10).
La sezione II della Legge (G.U. RS 127/08, 58/09, 100/11) contiene
specifiche disposizioni a seconda del tipo di impresa che si venga a costituire. Quattro
sono le forme giuridiche possibili:

Società in nome collettivo (Ortačko Društvo, OD): artt. 48 - 84

Società in accomandita (Komanditno Društvo, KD): artt. 85 – 98

Società a responsabilità limitata (Društvo sa Ograničenom
Odgovornošću, DOO): artt. 99 – 178

Società per azioni (Dioničko Društvo, DD): artt. 179 - 337
La sezione III della Legge (artt. 338 – 432) regola le procedure di liquidazione
volontaria, fusione e riorganizzazione delle società.
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2.2.
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SOCIETA’ – COSTITUZIONE
2.2.1. Come si costituisce una società nel Paese? Quali sono le modalità
di registrazione?
Le modalità di registrazione per la costituzione di una società sono disciplinate
dalla “Legge Quadro sulla Registrazione delle Imprese e delle altre persone
giuridiche che svolgono attività economiche in Bosnia ed Erzegovina”
(Framework Law on Registration of the business Entities in Bosnia and
Herzegovina), pubblicata sulla G.U. della BiH 42/04, nonché dalle Leggi in materia
successivamente adottate dalle due Entità in conformità alla Legge Quadro.
La Legge sulla Registrazione delle Imprese adottata dalla Federazione è
pubblicata sulla G.U. della FBiH 27/05, con successivi emendamenti (G.U. FBiH 68/05
e 43/09), mentre quella in vigore nella Republika Srpska è pubblicata sulla G.U. della
RS 42/05 e 118/09.
L’art. 2.2 della Legge Quadro stabilisce che l’obiettivo della Legge è quello di
definire una procedura di registrazione delle imprese e delle altre persone giuridiche
che svolgono attività economiche, veloce ed uniforme e, quindi, applicabile su tutto il
territorio della BiH. Pertanto, essa si applica a tutti i tipi di attività commerciali
costituite sul territorio della BiH, sia da persone fisiche che giuridiche, siano esse locali
o straniere. La procedura di registrazione è sottoposta al rispetto di alcuni principi
base (art. 4), tra i quali, a titolo esemplificativo: obbligatorietà (tutte le imprese e le
altre persone giuridiche che svolgono attività economiche hanno l’obbligo di registrarsi
presso il Tribunale competente); legalità (il procedimento di registrazione deve
avvenire conformemente alle disposizioni della presente Legge e delle Leggi delle
Entità e del Distretto di Brčko); uniformità (la registrazione deve essere definita in
maniera uniforme ); formalità (il modulo di registrazione deve avere forma scritta);
priorità (il tribunale competente è obbligato ad avviare la procedura di registrazione
tempestivamente una volta ricevuta la documentazione necessaria); ecc..
In base all’art. 10 della Legge quadro, le informazioni obbligatorie da
sottoporre al Tribunale competente per la registrazione della società e che saranno
inserite nel “registro pubblico” del Tribunale (contenente tutti i dati della società
registrata
di
pubblica
consultazione,
disponibili
sia
in
versione
cartacea
che
elettronica) sono: nome, cognome, domicilio di tutti i soci fondatori, nome, sigla,
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simbolo e sede della società, attività, forma societaria, numero di identificazione
(unico e immutabile), numero e data dell’atto di costituzione, nome e cognome della
persona responsabile per le attività di rappresentanza e relativi limiti operativi,
ammontare del capitale sociale pattuito, ammontare del capitale versato in denaro,
valore del capitale in termini di beni e diritti conferiti, percentuali di partecipazione di
ogni socio in termini di denaro, beni e diritti conferiti, attività economica della società
con relativi codici commerciali (business codes) definiti dalla classificazione delle
attività commerciali.
In base all’art. 15 della Legge i soci fondatori possono presentare la domanda
di iscrizione al registro personalmente, o mediante un rappresentante autorizzato
(rappresentante legale). Il richiedente sarà personalmente responsabile della veridicità
delle informazioni contenute nella domanda di iscrizione.
Secondo l’art. 16 della Legge, la domanda di iscrizione al registro deve
contenere, oltre alle informazioni previste dall’art. 10, i numeri e dati dei documenti di
identificazione personale, o del passaporto, del socio fondatore e del rappresentante
legale della società indicandone la carica.
La domanda di iscrizione al registro è disponibile presso il tribunale, o
scaricabile via internet .
Oltre alla domanda di iscrizione al registro, è necessario allegare la
documentazione prevista per ogni tipologia societaria. L’art. 14 della Legge quadro
stabilisce che le 2 Entità e il Distretto di Brčko dovranno stilare, in modo identico, la
lista dei documenti necessari per la determinazione delle informazioni (pubbliche e
protette) che saranno contenute nel Registro del tribunale. Qualora leggi speciali
richiedano particolari autorizzazioni, verifiche, approvazioni, ecc. come condizione sine
qua non la registrazione dell’impresa, queste dovranno essere allegate alla domanda
di iscrizione al registro.
Le disposizioni di Legge relative alla registrazione di una società sono
praticamente identiche sui territori delle due Entità (G.U. FBiH 27/05, 68/05, 43/09;
G.U. RS 42/05, 118/09). Di seguito si riporta la documentazione necessaria per la
costituzione delle due forme societarie più frequenti: spa e srl.
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Società per azioni
Ai sensi dell’art. 23 della “Legge sulla registrazione delle società” (G.U. FBiH
27/05, 68/05, 43/09; G.U. RS 42/05, 118/09), oltre alla documentazione prevista
dall’art. 22 per la registrazione di un’impresa e di altre persone che svolgono attività
economiche, è necessario sottoporre al Tribunale, insieme alla domanda per la
costituzione di una s.p.a., la seguente documentazione:

dati dei documenti di identificazione personale (o estratto del Registro)
del socio fondatore straniero o locale, del richiedente (straniero o
locale)
l’iscrizione
dell’impresa,
del
rappresentante
legale
specificandone la relativa carica e allegando la firma autenticata della
persona in questione (vedi art. 22 della Legge);

atto costitutivo;

statuto;

approvazione dell’apposita Commissione di Controllo Emissioni Titoli
delle due Entità, se richiesta;

atto relativo alla nomina della persona incaricata di rappresentare la
società qualora non sia nominato nell’atto costitutivo;

certificato comprovante il valore del capitale in termini di beni/diritti
conferiti;

ricevuta bancaria comprovante il pagamento in denaro del capitale
sociale o comprovante il valore complessivo dei beni e diritti espresso
in denaro;

firma autenticata del rappresentante della società.
In allegato con la domanda di iscrizione al registro delle s.p.a. (unico socio) si
deve garantire la parte di capitale in denaro non versato.
I soci fondatori di una s.p.a. devono iscriversi al Registro del Tribunale.
L’amministrazione
della
s.p.a.
deve
richiedere
l’iscrizione
al
Registro
Emissione Titoli di Valore presso l’apposita Commissione entro 15 giorni dalla
convocazione dell’Assemblea costituente, allegando i seguenti documenti:

verbale dell’Assemblea;

atto costitutivo;

certificato bancario che comprova il versamento del valore complessivo
delle azioni iscritte;
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
elenco
dei
membri
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del
Consiglio
di
Sorveglianza
e
dell’Amministrazione.
Sulla base della
decisione presa dall’apposita
Commissione in merito
all’iscrizione della s.p.a. al Registro Emissione Titoli di Valore, l’Amministrazione della
s.p.a. richiede l’iscrizione della società presso il Registro del Tribunale (art. 124 G.U.
FBiH, 23/99; art. 213 G.U. RS 66/02).
L’indirizzo della Commissione della Federazione di BiH è il seguente:
Komisija za vrijednosne papire Federacije BiH
Ćemaluša br. 9/II – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 203902
Fax: 00387 33 211655
[email protected]
www.komvp.gov.ba
L’indirizzo della Commissione della Republika Srspka è il seguente:
Komisija za hartije od vrijednosti Republike Srpske
(Republic of Srpska Securities Commission )
Vuka Karadžića 6 - 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 218362, 218356
Fax: 00387 51 218361
[email protected]
www.secrs.gov.ba
Società a responsabilità limitata
L’art. 26 della Legge sulla registrazione delle imprese e delle altre persone
giuridiche che svolgono attività economiche nei territori delle due Entità stabilisce che
la documentazione obbligatoria al fine della registrazione (presso il tribunale) è la
seguente:

dati dei documenti di identificazione personale (o estratto del Registro)
del socio fondatore straniero o locale, del richiedente (straniero o
locale)
l’iscrizione
dell’impresa,
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del
rappresentante
legale
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specificandone la relativa carica e allegando la firma autenticata della
persona in questione (vedi art. 22 della Legge);

atto costitutivo;

dimostrazione del completo pagamento dei conferimenti in denaro
(ricevuta bancaria) o comprovante il valore complessivo dei beni e
diritti espresso in denaro;

decisione relativa alla nomina della persona incaricata di rappresentare
la società qualora non sia nominata nell’atto costitutivo;

firma autenticata della persona incaricata di rappresentare la società.
Inoltre, è richiesta la garanzia per la parte di capitale in denaro non versato.
Si consulti anche il sito dell’Agenzia per la promozione degli investimenti
(www.fipa.gov.ba ) alla voce “Informazioni per gli investitori” e a seguire “costituzione
di una società” in BiH.
2.2.2. Quali sono le autorità competenti alla registrazione, e quale
documentazione è richiesta?
I Tribunali circoscrizionali
Gli investimenti stranieri (e anche le società registrate per le attività di
importazione ed esportazione) devono essere registrati anche presso il Ministero del
Commercio Estero e delle Relazioni Economiche. Inoltre la società deve essere
registrata presso l'Istituto di Statistica e - se si occupa di importazioni - presso l'Ufficio
della Dogana (artt. 74-76).
Ai sensi dell’art. 20.1 della Legge quadro, il tribunale circoscrizionale
competente dovrà decidere circa l’accoglimento della domanda di iscrizione o meno,
entro cinque giorni lavorativi dalla data di sottoscrizione. Inoltre, ai sensi dell’art. 8, se
una filiale ha sede nel territorio di competenza di un altro Tribunale, tutti i dati relativi
ad essa saranno registrati soltanto nel Registro del Tribunale competente presso il
quale la società madre è stata registrata.
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2.2.3. Quanto costa costituire e registrare una società? Qual è il costo
annuale di mantenimento della registrazione?
Le principali voci di spesa per costituire una società sono:

Elaborazione ed autenticazione dell’Atto Costitutivo (notaio): KM 300,00

Registrazione presso il Ministero del Commercio e delle Relazioni
Economiche: KM 55,00

Registrazione presso il Tribunale competente del Cantone: KM 320,00

Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale: KM 150,00

Elaborazione del timbro dell’impresa: KM 0-50,00

Tassa comunale per l’ ispezione dei locali: KM 150,00
A questi costi si aggiungono quelli facoltativi dell’incarico ad un avvocato (da
300 a 1.500 KM circa).
Chi fa domanda di iscrizione al registro si dovrà fare carico dei relativi costi di
registrazione della società (art. 9 della Legge Quadro).
2.2.4. Le società costituite nel Paese possono avere sedi all'estero?
Sì.
In base alla “Legge sulla Politica del Commercio Estero” (G.U. BiH 7/98;
35/04), le società registrate per lo svolgimento di attività commerciali con l’estero
possono stabilire sedi all’estero.
Sempre nell’ambito dell’attività registrata, le società possono costituire
all’estero anche società proprie o miste.
2.2.5. Come si costituisce una succursale, filiale o sede di
rappresentanza di una società straniera? Quali sono le principali
differenze rispetto alla costituzione di una società nuova nel
Paese ospitante?
La base legislativa è il
Decreto sulle condizioni
per l'apertura
delle
rappresentanze delle società straniere nella BiH (G.U. BiH 15/03). La rappresentanza
non ha status giuridico autonomo ovvero è la parte integrante della società che l'ha
creata (art. 5 del suddetto decreto).
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La rappresentanza deve essere iscritta nel Registro delle Rappresentanze
Straniere della Bosnia ed Erzegovina presso il Ministero del Commercio Estero e delle
Relazioni Economiche.
Per eseguire la registrazione, la società straniera deve presentare la domanda
di iscrizione, che deve contenere i seguenti dati (art. 8):
a) nome e sede legale del fondatore
b) sede della rappresentanza
c) dati base sulla persona responsabile per le attività di rappresentanza
Insieme a questi, per l'iscrizione, sono necessari anche i seguenti documenti
(art. 9):
a) decisione sulla costituzione della rappresentanza;
b) decisione sulla nomina della persona responsabile per le attività di
rappresentanza;
c) programma del lavoro di rappresentanza in Bosnia Erzegovina;
d) documentazione che riguarda l’iscrizione al Registro della società
fondatrice nel paese d’origine;
e) prova dell’avvenuto pagamento della tassa, pari a 100,00 KM, prevista
dal decreto.
Tutti i documenti devono essere originali; nel caso siano in una lingua non
ufficialmente riconosciuta in Bosnia ed Erzegovina, è necessaria l’autenticazione.
2.3.
SOCIETA’ DI CAPITALE
2.3.1. Come avviene la sottoscrizione delle quote di una società di
capitale?
In proposito si veda il par. 3.1.1. per le Società per azioni e a responsabilità
limitata.
2.3.2. Quali sono le modalità di versamento del capitale in denaro? E’
consentito versare e mantenere il capitale sociale in valuta
estera?
Si veda il par. 3.1.1.
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Non è consentito versare e mantenere il capitale sociale in valuta estera, ma
la valuta locale (KM) è convertibile.
2.3.3. E’ possibile vendere o trasferire quote a/da altre società?
Sì.
2.3.4. Come vengono ripartiti gli utili?
La ripartizione degli utili viene stabilita dalle singole leggi a seconda della
tipologia societaria nonché dai singoli atti costitutivi.
2.4.
BILANCIO E LIBRI CONTABILI
2.4.1. Quali sono i principali obblighi in merito alla formazione del
Bilancio e alla tenuta dei registri e dei libri contabili? Esiste
l’obbligo di certificare il bilancio?
In materia di adempimento degli obblighi contabili e di bilancio i soggetti
giuridici devono seguire le disposizione definite dalla Legge in materia (si veda art. 2
della Legge pubblicata sulla G.U. della BiH 42/04), dal Codice di contabilità
internazionale (Code of International accounting), dagli standards contabili stabiliti
dalla Federazione internazionale dei contabili (IFAC, si veda http://www.ifac.org/) e
dagli standards fissati in materia di contabilità a livello internazionale (International
Accounting Standards).
Sì, esiste l’obbligo di certificare il bilancio.
Un modulo particolare contenente le principali voci del bilancio deve essere
vistato dall'organo (comunale o cantonale) competente. Questo modulo serve per il
pagamento della tassa sul profitto.
2.4.2. Entro quali scadenze deve essere presentato il bilancio?
Il bilancio annuale deve essere presentato entro la fine di febbraio dell’anno
successivo, mentre quello semestrale entro il 31 luglio dell’anno in corso.
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2.5.
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ACCESSO ALLE CARICHE
2.5.1. Lo straniero può essere socio di capitale? Anche con una quota
superiore al 50%?
Sì, anche con una quota superiore al 50% (con l’eccezione delle imprese di
cui al par. 2.4.2.).
2.5.2. Lo straniero può essere membro del Consiglio
d’Amministrazione? Anche Presidente o Amministratore unico?
L’art. 8 della Legge 17/98 prevede esplicitamente che gli investitori stranieri in base alla legge in questione, alle altre leggi statali e locali e agli accordi stipulati dal
Governo centrale della Bosnia ed Erzegovina - godano degli stessi diritti e doveri dei
residenti della Bosnia Erzegovina.
Viene inoltre proibita ogni forma di discriminazione nei confronti degli
investitori stranieri sulla base (ma non solo) della cittadinanza, residenza, religione e
origine dell’investimento.
Rif. Leg.: “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti in Bosnia
Erzegovina”, G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10.
2.5.3. Lo straniero può essere membro del Collegio Sindacale? Può
essere Revisore dei Conti?
Sì.
Tuttavia, è bene precisare che il Collegio sindacale non ha un equivalente
nella legislazione nazionale. In particolare, nel caso ad esempio di una s.p.a. istituita
nel territorio della Federazione, alcune delle funzioni svolte dal Collegio Sindacale in
Italia sono svolte dal Consiglio di Sorveglianza, ossia l’organo di controllo della società.
Secondo l’art. 260 della Legge sulle Società della Federazione, tra la lista di persone
che non possono essere membri, o presidente del C.d.S, non si fa riferimento allo
straniero. La stessa interpretazione si evince dall’art. 270 della “Legge sulle Società”
della Republika Srpska.
Lo straniero può essere revisore dei conti ma solo nel caso in cui il suo titolo
di studio sia riconosciuto in Bosnia ed Erzegovina. A tal riguardo, si fa presente che il
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paese ha recentemente adottato, a livello statale, una legge in materia di contabilità e
revisione
contabile,
pubblicata
sulla
G.U.
BiH
42/04.
La
legge
disciplina
il
riconoscimento dei titoli stranieri (art. 8), nonché il mutuo riconoscimento dei titoli sul
territorio della BiH (art. 9).
2.6.
BORSA VALORI
2.6.1. Esiste nel Paese una Borsa Valori?
Sì.
Entrambe le Entità (Federazione della BiH e Republika Sprska) hanno istituito
la Commissione di Controllo per l’Emissione di Titoli (si vedano rispettivamente la
Legge pubblicata sulla G.U. della FBiH 39/98 e 36/99, 33/04; la Legge pubblicata sulla
G.U. RS 24/98, 4/02).
In base alla legge che disciplina la Commissione di Controllo per l’emissione di
titoli vigente nella Federazione di BiH, la Commissione regola le condizioni di
emissione di azioni e altri titoli da parte delle imprese e delle banche, approva
l’emissione di azioni ed altri valori immobiliari nonché l’emissione di valori da parte di
altre organizzazioni come ad esempio società per la gestione dei fondi, regola
l’emissione di titoli da parte dei cantoni e dei comuni, prescrive i regolamenti e
controlla il commercio dei valori immobiliari; controlla l’applicazione degli standard
nell’informazione degli investitori e del pubblico sull’esercizio d’affari dei partecipanti al
mercato dei valori, prescrive e controlla l’applicazione degli standard nella gestione
delle società per azioni, prescrive le condizioni, rilascia il permesso di lavoro e
controlla il lavoro degli intermediari professionisti e di altri partecipanti al mercato dei
titoli ed altre attività relative alla compravendita dei valori immobiliari, tutela gli
interessi degli investitori (art. 11 della Legge).
Per il territorio della Federazione, le modalità operative della Borsa Valori,
nonché la sua composizione e forma giuridica, sono previste dalla Legge in materia di
titoli (Law on Securities, pubblicata sulla G.U. FBiH 39/98, 36/99, 33/04) dagli artt.
58-80.
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La Borsa è una società per azioni che viene fondata, previa autorizzazione
della Commissione suddetta, da almeno cinque persone giuridiche (art. 71.1). Si basa
su
un
contratto
stipulato
da
Entità
giuridiche
registrate
come
intermediari
professionisti presso la Commissione titoli (art. 53.2).
In Borsa possono operare solo mediatori professionisti nel commercio di titoli
che siano al tempo stesso membri della Borsa (art. 58). Essi devono presentare
domanda di membership alla Borsa e saranno ammessi come operatori qualora
soddisfino le condizioni previste dalla Legge entro sei mesi dalla presentazione della
domanda (art. 58). Con lo Statuto ed il regolamento vengono definiti sia la procedura
d’iscrizione che quella della cessione della partecipazione in Borsa.
Il capitale di base della Borsa è di almeno 200.000 KM (art. 71). La Borsa
Valori della Federazione ha sede a Sarajevo (si veda il sito: www.sase.ba ).
KOMISIJA ZA VRIJEDNOSNE PAPIRE FEDERACIJE BIH
Ćemaluša br. 9/II – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 203902
Fax: 00387 33 211655
[email protected]
www.komvp.gov.ba
In linea di massima la Commissione istituita presso la RS svolge le stesse
funzioni di quella presente sul territorio della Federazione anche se, nel caso della RS,
non è prevista una Legge specifica regolante la Commissione in questione. I poteri
della Commissione sono, infatti, descritti dall’art. 96 della Legge in materia di titoli
(Law on Securities pubblicata sulla G.U. RS 24/98, 4/02).
Per ciò che riguarda il territorio della Republika Srpska, la Borsa è regolata
dalla Legge in materia di titoli (Law on Securities) pubblicata sulla G.U. RS 24/98,
4/02) dagli artt. 49-72. Come per la Federazione la Borsa è una società per azioni
(art. 49) composta da almeno cinque persone giuridiche autorizzate al commercio di
titoli (art. 52). Per operare in Borsa è necessario presentare domanda di membership
che, tra i requisiti necessari ai fini dell’accettazione della domanda, prevede il
possesso della licenza per il commercio di titoli rilasciata dalla Commissione. La Borsa
deve decidere riguardo alla domanda di membership entro sessanta giorni a partire
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dalla data di ricezione (art. 68, divenuto art. 71 in seguito alle modifiche di Legge,
G.U. 4/02).
Il capitale di base della Borsa è di almeno 500.000 KM (art. 57). La Borsa
Valori
della
Republika
Srpska
ha
sede
a
Banja
Luka
(si
veda
l’indirizzo:
http://www.blberza.com/ ).
COMMISSIONE DELLA REPUBBLICA SRPSKA
Republic of Srpska Securities Commission
Vuka Karadžića 6 - 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 218362, 218356
Fax: 00387 51 218361
[email protected]
www.secrs.gov.ba
2.7.
AUTORITA’ ANTITRUST
2.7.1. Esistono nel Paese autorità garanti della concorrenza e su quali
settori esercitano il proprio controllo?
La nuova Legge in materia di concorrenza è stata adottata il 19.07.2005 e
pubblicata sulla G.U BiH 48/05. Tale provvedimento istituisce un'autorità garante per
la concorrenza operante sull’intero territorio della Bosnia Erzegovina ed è denominata
“Consiglio per la Concorrenza”. Il Consiglio è composto da un Presidente e da
cinque membri, di cui tre sono nominati dal Consiglio dei Ministri della Bosnia ed
Erzegovina, due dal Governo della Federazione della BiH e uno dal Governo della RS
(art. 22). Il Consiglio ha anche il potere di deliberare le nuove norme e regolamenti in
materia di concorrenza sul mercato, adottando così ogni disposizione necessaria al fine
di garantire la tutela dei consumatori (art. 25).
Council of Competition Bosnia and Herzegovinaadiceva 8
71000 Sarajevo
Council of Competition Bosnia and Herzegovina
Council of Competition of Bosnia and Herzegovina
Radiceva 8, 71000 Sarajevo
Bosnia and Herzegovina, Europe
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tel.: + 387 33 25 14 06
fax: + 387 33 25 14 08
email: [email protected]
www.bihkonk.gov.ba
Radiceva 8
71000 Sarajevo
Phone: +387 33 251 406
Fax. +387 33 251 408
e-mail: [email protected]
Phone: +387 33 251 4Fax. +387 33 251 408e-mail: [email protected]
2.8.
CONTRATTI
2.8.1. Il Paese ha aderito alla Convenzione delle Nazioni Unite sui
contratti di vendita internazionale di merci (Vienna, 1980)?
La Bosnia ed Erzegovina è parte contraente della Convenzione di Vienna del
1980, in vigore dal 06.03.1992 (G.U. BIH 2/92, 13/94).
2.8.2. E’ disciplinata la responsabilità per danni da prodotti difettosi?
La “Legge sulla Sicurezza generale dei prodotti”, adottata dal parlamento il
07.07.2004 e pubblicata sulla G.U. BiH 45/04, 102/09 dà la definizione di “prodotto
sicuro” e impone alle aziende, non solo ai produttori ma anche ai distributori, di
effettuare un’analisi preventiva dei rischi informando al meglio l’utilizzatore ed
evitando l’accesso sul mercato di prodotti non sicuri. Di conseguenza, oltre ai
produttori, anche i distributori possono essere chiamati a risarcire danni provocati da
prodotti non sicuri. La Legge segue i principi stabiliti dalla direttiva comunitaria in
materia.
Inoltre, la “Legge sulla Sorveglianza del mercato”, G.U. BiH 45/04, prevede
l’istituzione di un’Agenzia apposita per la verifica e il controllo dei prodotti immessi sul
mercato.
La materia, inoltre, è regolamentata dalla nuova “Legge sulla Protezione del
Consumatore”, pubblicata il 04.04.2006 G.U. BiH 25/06. In particolare gli artt. 24 e 25
della suddetta legge stabiliscono le responsabilità sia del produttore che del
distributore. Il distributore, secondo la legge, sarà interamente responsabile per i
danni provocati da prodotti non sicuri anche nel caso in cui dichiari di non essere a
conoscenza del difetto del prodotto. Le sanzioni pecuniarie in caso di vendita di un
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prodotto difettoso sono stabilite dagli artt. 125-128 e variano a seconda dei singoli
casi.
La legge integra o regolamenta ogni aspetto relativo alla protezione del
consumatore che non sia già contenuta nella Legge sulla Sicurezza generale dei
prodotti (G.U. 45/04) o nella Legge relativa alla sicurezza dei prodotti alimentari (G.U.
50/04).
2.8.3. Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di
franchising?
In Bosnia ed Erzegovina, non esiste una normativa specifica che definisca
questo tipo di contratto. Tuttavia sono presenti, sul territorio della BIH, molti marchi
aziendali di franchising di successo, come ad esempio Hertz, Budget, Eurocar, Avis nel
campo dell’autonoleggio, Benetton, Glennfield, Diesel nel campo dell’abbigliamento,
Bata, Geox, in quello delle calzature, l’Oreal e Yves Rocher per la vendita di prodotti di
bellezza e per il trattamento e la bellezza dei capelli.
2.8.4. Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di
mediazione?
Sì, anche se la disciplina è regolamentata dalla legislazione della exJugoslavia (“Legge sui rapporti di obbligazione”, G.U. RSFJ 29/78) e recepita in Bosnia
ed Erzegovina (G.U. BiH 2/92, 13/94, 29/03, 42/11).
2.9.
CONTRATTO DI AGENZIA
2.9.1. Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di agenzia?
Sì.
Rif. Leg.: Decreto sulla Rappresentanza di soggetti stranieri nella Repubblica
di Bosnia Erzegovina, G.U. BiH 4/96. “Legge sui rapporti di obbligazione”,
(G.U. RSFJ 29/78) recepita in Bosnia ed Erzegovina (G.U. BiH 2/92, 13/94,
29/03, 41/11).
Nella prassi il Decreto risulta spesso disatteso e non è al momento prevista
l’adozione di una nuova legge in materia.
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il Decreto sulla Rappresentanza dei soggetti stranieri, oltre a regolare il
Contratto di Rappresentanza di soggetti stranieri, regola anche quelli relativi alla
vendita di beni esteri in magazzini di consegna e i servizi post-vendita e di
manutenzione di beni importati e durevoli per uso personale.
In particolare, il Contratto di Rappresentanza può essere concluso tra
un’impresa, o un altro soggetto legalmente riconosciuto, e un soggetto straniero
qualora entrambi i soggetti siano abilitati a svolgere le suddette attività.
La rappresentanza si riferisce ad attività svolte da un agente in nome e per
conto del soggetto straniero, in cambio di una commissione specificata nel Contratto di
Rappresentanza. Il contratto può essere concluso per una rappresentanza totale o
parziale del partner straniero (produttore o commerciante). Esso non può avere durata
inferiore ad un anno (art. 6) e ha validità su tutto il territorio nazionale. Il contratto va
registrato presso il Ministero del Commercio Estero e delle Relazioni Economiche.
2.9.2. Qual è lo status dell’agente commerciale? È considerato un
lavoratore indipendente o un dipendente dell'azienda per la quale
lavora?
L’agente viene considerato un lavoratore autonomo. Tutte le condizioni del
rapporto tra l’azienda e l’agente (la durata del rapporto, i diritti e gli obblighi, la
percentuale, il territorio, ecc.) vengono definite dal contratto che lega le due parti.
2.9.3. Qual è la commissione percentuale sul prodotto venduto
normalmente riconosciuta a un agente commerciale?
Viene stabilito dall’accordo tra le parti.
2.9.4. Oltre alla commissione percentuale sul prodotto venduto, l'agente
ha diritto ad altre indennità o compensi?
Le condizioni sono stabilite dalle parti.
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2.10. MARCHI
2.10.1. Esiste una regolamentazione che disciplina i marchi e il loro uso?
Dal 1° gennaio 2011 è in vigore la nuova Legge sui Marchi, pubblicata sulla
G.U.BiH n. 53/10. Questa legge ha sostituito il Capitolo II, Sezione 2 (artt. 69 – 96)
della precedente “Legge sulla Proprietà Industriale” (G.U.BiH n.3/02 e 29/02), che
regolamentava la registrazione, i contenuti e la tutela dei marchi.
L’art. 5 della nuova Legge stabilisce che, in materia di acquisizione e tutela
dei marchi, le persone fisiche e giuridiche straniere osservano le stesse regole previste
per le persone fisiche e giuridiche presenti sul territorio della Bosnia ed Erzegovina,
qualora le Convenzioni o gli accordi internazionali lo prevedano, o nel rispetto del
principio di reciprocità. Ai sensi della Legge, la condizione di reciprocità si ritiene
soddisfatta fino a prova contraria.
2.10.2. Quali soggetti possono richiedere la registrazione di un marchio?
Tutte le persone fisiche e giuridiche.
2.10.3. Quali tipi di marchi possono essere registrati? Quali sono i
requisiti per ottenere la registrazione? Quali sono le cause di
decadenza del marchio registrato?
L’art. 1 della nuova “Legge sui Marchi” della Bosnia ed Erzegovina (G.U. BiH
53/10) comprende nella definizione di “marchio” qualsiasi segno graficamente atto a
distinguere prodotti e servizi che un’impresa produce, o mette in commercio, da quelli
di un’altra. Possono, inoltre, costituire un marchio i segni in grado di rappresentare
parole, lettere, cifre, nomi, forme o confezionamento del prodotto, ecc.. (art.4).
Oltre al “marchio individuale”, l’art. 2 prevede le tipologie del “marchio
collettivo” e del ”marchio di garanzia”, a tutela della qualità, dell’origine geografica o
della metodologia di produzione.
La sezione IV della Legge, agli artt. 42-48, regolamenta la procedura per la
registrazione internazionale del marchio (marchio internazionale).
La sezione IX della Legge determina, infine, i casi speciali per i quali è
prevista la decadenza del marchio: il caso più frequente è il mancato uso del marchio
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stesso. Ai sensi dell’art. 71, su richiesta di un terzo interessato, può essere avviata la
procedura di cancellazione del marchio se, nei cinque anni successivi alla registrazione
o per un periodo ininterrotto di cinque anni, il marchio non sia stato oggetto di uso
effettivo da parte del titolare, senza che sussistano ragioni legittime per la mancata
utilizzazione.
Condizioni per la registrazione dei Marchi:
(si veda http://www.lineasusic.com )
1) La lista dei prodotti e/o servizi, classificata in base alla classificazione
internazionale.
2) Se il marchio non consiste di sole parole in carattere standard, 3 copie
stampate in bianco e nero (max. 8 x 8 cm). Se il marchio è a colori, 3
esempi a colore e 3 in bianco e nero.
3) Per i marchi comuni, lo strumento generale che determina il diritto per
l’utilizzo del marchio collettivo.
4) Il documento prioritario (se è stato richiesto il diritto di priorità),
consegnato entro tre mesi dalla data della presentazione della
richiesta, tradotto su richiesta. Se è stata fatta la richiesta di
riconoscimento
del
diritto
di
esposizione
è
necessario
allegare
l’apposito certificato.
5) Se la richiesta prioritaria è stata presentata da un altro richiedente, è
necessario che l’attuale richiedente alleghi la dichiarazione che attesti il
suo diritto di presentazione della richiesta, completa delle prove.
6) Procura (non è necessaria la legalizzazione).
2.10.4. Presso quale organismo vengono registrati i marchi? A chi ci si
rivolge per far valere i propri diritti circa la tutela del marchio?
Institut za intelektualno vlasništvo Bosne i Hercegovine
(Institute for Intellectual Property of Bosnia & Herzegovina)
Kneza Domagoja bb – 88000 Mostar
TEL.
+387 36 334 381 - 382
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www.ipr.gov.ba
[email protected]
Da parte dell’Istituto sono state autorizzate diverse agenzie e studi legali quali
agenti per la “tutela dei diritti intellettuali”. Se ne riportano alcune:
“LINEA SUŠIĆ” D.O.O.
Marsala Tita 30/IV - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 218348
Fax: 00387 33 207517
GSM: 00387 61 357106
[email protected]
www.lineasusic.com
NB. Dal sito web su indicato è possibile “scaricare” tutti i formulari necessari
per la registrazione di marchi, brevetti, ecc.
“STAM” DOO
Sarači 77 - Sarajevo
Tel.: 00387 33 214413
Fax: 00387 33 668031
[email protected]
“INTELBIRO” DOO
M.H.Uskufije 3 - Sarajevo
Tel.: 00387 33 213209, 218110
Fax: 00387 33 218111
[email protected]
www.intelbiro.com
NEDIM KRILIC
Avde Smajlovica, 35 - Sarajevo
Tel.: 00387 33 221343
Fax: 00387 33 221343
GSM: 00387 61 134352
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[email protected]
AVV. INJA PAŠALIĆ
Prušĉakova 9 - 71000Sarajevo
Tel.: 00387 33 565 880 - 888
Fax: 00387 33 565 881
[email protected]
www.pasalic.com
Avv. DAMIR TKALCIC
Kosevo 36 – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 266770
Fax: 00387 33 266771
[email protected]
Dott. DIANA PROTIC – TKALĈIĆ
Kosevo 36 - 71 000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 206904
Fax: 00387 33 444140
[email protected]
Avv. BRANKO V. MARIĆ
Mehmeda Spahe 24– 71000 Sarajevo
Tel.: tel: +387 33 71 60 30
Fax: +387 33 71 60 36
[email protected]
Avv. DRAGAN MIĆUNOVIĆ
Branilaca Sarajeva 10 – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 201531
Fax: 00387 33 201531
[email protected]
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2.10.5. A quali accordi internazionali sulla protezione dei marchi il Paese
aderisce?
La
Bosnia
ed
Erzegovina
aderisce
ai
seguenti
accordi
e
convenzioni
internazionali:

Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale,
entrata in vigore il 1˚ marzo 1992 (dichiarazione di continuità da parte
della Bosnia ed Erzegovina – 02.06.1993);

Accordo di Madrid sulla registrazione internazionale dei marchi, entrato
in vigore il 1˚ marzo 1992 (dichiarazione di continuità da parte della
Bosnia ed Erzegovina – 02.06.1993);

Accordo di Nizza sulla classificazione dei prodotti e dei servizi ai fini
della registrazione dei marchi, entrato in vigore il 1˚ marzo 1992
(dichiarazione di continuità da parte della Bosnia ed Erzegovina –
02.06.1993);

Trattato sul diritto del marchio (Trademark Law Treaty TLT), firmato il
28.10.1994;

Protocollo relativo all’Accordo di Madrid 1989, entrato in vigore il
27.01.2009.
Infine, dal 1993, la BiH è membro dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà
Intellettuale (OMPI). Si veda il sito internet: http://www.wipo.int .
2.11. BREVETTI
2.11.1. Esiste una regolamentazione che disciplina i brevetti e il loro uso?
Dal 1° gennaio 2011 è in vigore la nuova Legge sui Brevetti, pubblicata
sulla G.U.BiH n. 53/10. Questa legge ha sostituito il Capitolo II, Sezione 1 (artt. 19 –
68) della precedente “Legge sulla Proprietà Industriale” (G.U.BiH n.3/02 e 29/02), che
regolamentava l’acquisizione, i contenuti e la tutela dei brevetti.
2.11.2. Quali soggetti possono richiedere la registrazione di un brevetto?
Tutte le persone fisiche e giuridiche.
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2.11.3. Quali diritti di proprietà industriale possono essere brevettati?
Quali sono i requisiti per ottenere la registrazione? Quali sono le
cause di decadenza del brevetto registrato?
Ai sensi dell’art. 6 della nuova “Legge sui Brevetti” (G.U. BiH n. 53/10),
l’invenzione risulta brevettabile qualora il suo oggetto sia nuovo, consistente in
un’attività di carattere inventivo e utilizzabile nell’industria. Il brevetto conferisce il
diritto di proteggere in esclusiva un’invenzione. Non costituiscono un’invenzione: le
scoperte, le teorie scientifiche, i metodi matematici, le creazioni estetiche, i principi e
metodi per le attività intellettuali e le attività commerciali, i programmi per computer,
le “presentazioni di informazioni” in quanto tali.
Condizioni per la registrazione dei Brevetti:
(si veda http://www.lineasusic.com )
1) Specificazioni e richieste devono essere tradotte.
2) Sommario di 250 parole massimo o di 150 se con la foto.
3) Disegni sul formato (A4), linee nere sulla carta bianca, margine
superiore minimale 2,5 cm; a sinistra 2,5 cm; a destra 1,5 cm;
inferiore 1 cm.
4) Documenti prioritari (se è stato richiesto il diritto di priorità),
consegnati entro tre mesi dalla data della presentazione della richiesta.
Non è necessario allegare la traduzione della richiesta presentata in
lingua inglese o in una delle lingue ufficiali della Bosnia ed Erzegovina
(serbo,
croato,
riconoscimento
bosniaco).
del
diritto
Se
di
è
stata
esposizione,
fatta
è
la
richiesta
necessario
di
allegare
l’apposito certificato.
5) Se la richiesta prioritaria è stata presentata da un altro richiedente, è
necessario che l’attuale richiedente alleghi la dichiarazione che attesti il
suo diritto di presentazione della richiesta, completa delle prove.
6) Procura (non è necessaria la legalizzazione).
2.11.4. Presso quale organismo vengono registrati i brevetti? A chi ci si
rivolge per far valere i propri diritti circa la tutela del brevetto?
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Institut za intelektualno vlasništvo Bosne i Hercegovine
(Institute for intellectual Property of Bosnia & Herzegovina)
Kneza Domagoja bb – 88000 Mostar
TEL.
+387 36 334 381
www.ipr.gov.ba
La protezione dei diritti di proprietà industriale sono demandati alla Corte
della BiH, oppure al tribunale sotto la cui giurisdizione ricade il giudizio nei confronti
della persona che si è resa responsabile di un uso improprio del brevetto.
2.11.5. A quali convenzioni internazionali sulla protezione dei brevetti il
Paese aderisce?

Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale,
entrata in vigore il 1˚ marzo 1992 (dichiarazione di continuità da parte
della Bosnia ed Erzegovina – 02.06.1993);

Accordo
di
collaborazione
sui
diritti
di
brevetto
(PCT
Patent
Cooperation Treaty), entrato in vigore dal 07.06.1996.

Accordo di Budapest 1977, in vigore dal 27.01.2009.
L’Accordo di Strasburgo 1971 sulla Classificazione internazionale dei
brevetti entrato in vigore il 27.10.2009.
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3.
Regimi di import-export e dei flussi finanziari
3.1.
REGIME DI IMPORT-EXPORT
3.1.1. Qual è la classificazione doganale delle merci? Qual è il regime
doganale di importazione di merci nel Paese? Quali sono i dazi
all’importazione?
In Bosnia ed Erzegovina vige la classificazione della merci fondata sul
Sistema Armonizzato dell’Unione Europea.
In base alla “Legge sulle tariffe doganali”, pubblicata sulla G.U. BiH 1/98;
5/98; 7/98; 22/98, 31/02; 19/03, 32/04, 48/05; 71/06, 58/12, generalmente alle
merci importate si applica un dazio variabile tra lo 0% e il 15%. La tassa doganale
sulle materie prime e i semilavorati varia tra lo 0% e il 5%. Ai prodotti lavorati (finiti)
che non si producono in Bosnia ed Erzegovina viene applicata la tariffa pari al 5%10%, mentre per i prodotti che si producono anche nel Paese (per esempio gli alcolici,
l’abbigliamento, le calzature e le automobili) viene applicata la massima tariffa del
15%.
A queste tasse va aggiunta la registrazione doganale pari all’1% del valore
della merce (art. 12 “Legge sulle Politiche Doganali”, G.U BiH 57/04, 51/06). Su alcuni
articoli (per esempio per il caffè e gli alcolici) vengono inoltre applicate ulteriori
imposte, prelievi, ecc. (“Legge sulle Accise”, G.U. BiH 62/04, 49/09).
Il 16.06.2008 è stato firmato a Lussemburgo l’Accordo di Stabilizzazione e
di Associazione tra la Comunità Europea e la Bosnia Erzegovina, che entrerà in
vigore solo dopo la sua ratificazione da parte del Parlamento della Bosnia Erzegovina,
del Parlamento Europeo e delle Autorità dei 27 Stati membri dell’Unione Europea.
Alla firma dell’Accordo di Stabilizzazione e di Associazione, ha fatto seguito
l’entrata in vigore, dal 1˚ luglio 2008, dell’ Accordo Interinale sugli scambi e sulle
questioni commerciali, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea, serie
L 169, il 30.06.2008.
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Tale accordo, che prevede l’attuazione anticipata delle disposizioni sugli
scambi e sulle questioni commerciali dell’ASA, fissa un termine massimo di 5 anni
dalla sua entrata in vigore per la creazione di una zona di libero scambio.
Già dal 1˚ luglio 2008 sono divenute operative riduzioni tariffarie ed
abbattimenti totali dei dazi doganali per vari prodotti. A partire dal 1˚ gennaio 2009,
sono state annullate le tasse doganali su circa 11.000 voci merceologiche che
rappresentano circa il 90% delle merci importate.
La riduzione o eliminazione delle tasse doganali è valida solamente per i beni
originati nei paesi dell’Unione Europea, non per tutti i prodotti importati dall’Unione
Europea.
Al fine di tutelare la produzione interna, i prodotti agricoli rimangono per ora
soggetti al regime dei dazi doganali all’importazione e non hanno subìto cambiamenti
delle tariffe.
La “Legge sulle tariffe doganali” definisce il pagamento delle tasse doganali
sui beni importati nell’area doganale della Bosnia ed Erzegovina, sulla base del
tariffario che costituisce il testo di legge.
Il tariffario aggiornato, valido dal 1˚ gennaio 2009, è scaricabile, in lingua
bosniaca, dal sito:
http://www.uino.gov.ba/download/Dokumenti/Dokumenti/bos/Carina/2008-bCTBiH.pdf
3.1.2. Il regime doganale prevede franchigie o riduzioni dei dazi o delle
imposte a favore di particolari prodotti?
In base all’art. 176 della “Legge sulle Politiche Doganali” (G.U. BiH 57/04),
modificato dall’art. 1 della legge di modifica, G.U. BiH 51/06 adottata il 20.06.2006, il
Consiglio dei Ministri definisce le linee guida relative all’esenzione dal pagamento dei
diritti doganali per:

attrezzature importate sulla base di investimenti stranieri, eccetto
motoveicoli per passeggeri, macchine da gioco a gettone (esenzione
dal pagamento dei dazi e imposte doganali per l’investimento sono
previste anche dall’art. 10 della “Legge sugli Investimenti Diretti
Stranieri”, G.U. 17/98, 13/03) (art. 176.1);
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
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merci movimentate dalle forze militari, di polizia e da enti penitenziari,
che siano state interamente finanziate da donatori stranieri (art.
176.2);

merci ed attrezzature movimentate per progetti di riabilitazione e
ricostruzione:
a) approvate dal Consiglio dei Ministri della BiH;
b) interamente finanziate da donatori stranieri o da banche per lo
sviluppo internazionale;
c) finanziate in maggioranza da donatori stranieri o da banche per lo
sviluppo internazionale e in minima parte da fonte esterna al
budget;

attrezzature in uso e utilizzate al fine della attività produttiva
all’interno delle zone franche (art. 176.4);

prodotti e merci elencati nell’allegato della “Legge sulle Politiche
Doganali” relativo alle merci esenti
da dazi doganali. A titolo
esemplificativo: bagaglio personale dei passeggeri (in base all’art. 2
dell’allegato, è esente da dazi tutto ciò che ha un valore commerciale
trascurabile fino ad un valore totale di 200 KM. In particolare: per le
sigarette il limite massimo è di 200, per il vino due litri e per i super
alcolici un litro), oggetti personali di persone fisiche che trasferiscono
la loro residenza in BiH (art. 3), beni acquisiti in eredità entro un anno
(art. 4), arredamenti per allestire residenze in BiH (non si deve essere
in possesso della residenza in BiH, art. 5) arredamenti e attrezzature
importate per essere utilizzate per lo svolgimento di un’attività
economica trasferita dall’estero in BiH (art. 6), prodotti agro-alimentari
cresciuti e coltivati nei territori adiacenti al confine dell’area doganale
della BiH (art. 7), sementi, fertilizzanti e prodotti per il trattamento dei
terreni importati per essere utilizzati nelle zone di confine, merci
importate dalle due Entità o da organizzazioni umanitarie da utilizzare
gratuitamente a favore delle vittime di calamità naturali in BiH (art. 9),
beni a favore di organizzazioni umanitarie (art. 10), beni a favore di
non vedenti e portatori di handicap (art. 11), attrezzature e autoveicoli
per portatori di handicap (artt. 12-13), varie tipologie di documenti
(moduli, piante, disegni, fotografie, valore massimo 50 KM, (artt. 14-
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15), campioni importati a scopo di promozione commerciale (art. 16),
materiale pubblicitario, prodotti consumati o utilizzati durante fiere o
simili eventi (art. 16), documentazione o campioni relativi alla
registrazione di marchi, modelli, brevetti o design (art. 17), merci
importate per essere analizzate, esaminate o testate (art. 18),
decorazioni
onorifiche
(art.
19),
materiali
scientifici
e
per
l’insegnamento, strumentazione (art. 20), animali da laboratorio,
agenti chimici e biologici utilizzati a scopo di ricerca scientifica (art.
21), sostanze terapeutiche e scientifiche per l’individuazione di gruppi
sanguigni e tipi di tessuti (art. 22), prodotti farmaceutici utilizzati in
eventi sportivi internazionali, medicinali per uso personale (art. 24),
beni e parti di arredamento, regali importati in occasione del
matrimonio di persone che spostano la propria residenza in BiH (valore
massimo 2.000 KM, art. 25), merci indicate in accordi internazionali
(art. 28).
Le condizioni a cui le merci devono sottostare per essere esenti dal
pagamento dei dazi sono espressamente indicate nel testo dell’allegato
della legge.
3.1.3. Esistono contingentamenti, divieti, restrizioni all’importazione o
misure di effetto equivalente? Ci sono imposte addizionali da
pagare all’importazione?
Le importazioni sono libere (art. 1 “Legge sulla Politica del Commercio
Estero”,
G.U.
BiH
7/98,
35/04)
ad
eccezione
dei
casi
in
cui
è
necessaria
un'autorizzazione (armamenti, medicinali, droghe e veleni, sostanze dannose alla
fascia di ozono, bestiame destinato alla riproduzione, alcuni ortaggi e legumi destinati
alla semina ecc.) (art. 7 della Legge).
Il rilascio delle licenze/permessi per l’importazione è effettuato dai ministeri
competenti delle Entità. Il Consiglio dei Ministri della BiH stabilisce criteri uniformi per
il rilascio delle suddette autorizzazioni, e decide in materia di classificazione dei beni,
quote di import-export, contingentamenti ecc. (art. 6.5 della “Legge sulla Politica del
Commercio Estero”, G.U. 7/98, 35/04).
Inoltre, non è esclusa la possibilità di introdurre proibizioni o restrizioni
giustificate dall’intento di proteggere la salute, la morale e la sicurezza pubblica, di
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proteggere beni di valore storico o archeologico, nonché la proprietà industriale (art.
6.3 “Legge sul Commercio Estero”, G.U. 7/98, 35/04).
A titolo esemplificativo, i Ministeri per l’Agricoltura, Acquacoltura e Foreste
delle Entità sono responsabili del rilascio del permesso nel caso l’importazione riguardi
materiale destinato alla riproduzione di animali e piante; per importare medicinali,
droghe e veleni, o campioni di sangue è necessaria l’approvazione dei Ministeri della
Sanità delle Entità, oltre all’autorizzazione rilasciata dal Ministero del Commercio
estero e delle Relazioni commerciali a livello statale.
A decorrere dal 1° gennaio 2011, per effetto della Decisione del Consiglio dei
Ministri della BiH del 28.12.2010, sono state abolite le restrizioni sulle importazioni di
veicoli di età superiore a sette o dieci anni, prescritte per legge (Regolamento sulla
restrizione degli autoveicoli, mezzi per il trasporto e pneumatici, G.U. BiH 20/00,
36/00, 4/01). Le nuove disposizioni autorizzano
l'importazione di veicoli che
soddisfino i requisiti tecnici minimi. Veicoli nuovi e
usati devono seguire una
procedura di omologazione prescritta dal Ministero dei Trasporti della BiH e pubblicata
sulla G.U. BiH 89/10, che entra nel dettaglio riguardo ai requisiti tecnici minimi
richiesti.
Per determinati prodotti, oltre al dazio per i beni importati è prevista
un’imposta addizionale calcolata sul rapporto KM/Kg o KM/Lt, in relazione alla quantità
di merce importata.
Inoltre, prodotti quali alcune bevande alcoliche e non, tabacco, caffé, birra,
vino e olio sono sottoposti al pagamento delle accise come previsto dalla specifica
normativa in materia (“Legge sulle Accise”, G.U. BiH 49/09).
3.1.4. Esiste l'obbligo di acquistare nel Paese prodotti o macchinari che
siano prodotti sul mercato locale?
No.
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3.1.5. Esiste un regime per la temporanea esportazione/importazione, e
per quali operazioni?
Dal 18 aprile 2011, è entrata in vigore la normativa Carnet ATA (Admission
temporaire/Temporary admission) per importare temporaneamente - in esenzione dal
pagamento dei dazi doganali - le seguenti categorie di merci:

merci destinate ad essere presentate od utilizzate nel corso di una esposizione,
una fiera, un congresso od eventi simili

materiale professionale

containers, palletts, imballaggi, campioni e altre merci importate nell’ambito di
una operazione commerciale

merci importate nell’ambito di una operazione di produzione

merci importate per scopi scientifici, educativi e culturali

effetti personali dei viaggiatori e beni importati per scopi sportivi

materiale di propaganda turistica

merci importate in traffico frontaliero

merci importate per scopi umanitari

mezzi di trasporto

animali
I Carnets, invece, non saranno accettati per merci non accompagnate, né per
traffico
postale,
mentre
saranno
accettati
per
operazioni
di
transito.
I Carnets ATA possono essere compilati in lingua Inglese, croata, serba o
bosniaca. Le Autorità
doganali bosniache si riservano il diritto di richiedere una
traduzione qualora i documenti siano stati redatti in una lingua diversa.
In base all’art. 134 della “Legge sulle Politiche Doganali” in Bosnia ed
Erzegovina (G.U. BiH 57/04, 51/06) l’autorizzazione all’ammissione temporanea è
concessa su richiesta della persona che utilizza, o fa utilizzare le relative merci.
Insieme a questo documento, normalmente l’ufficio doganale competente
richiede anche la garanzia bancaria comprovante il valore della merce. L’autorità
doganale rifiuta di concedere il regime dell’ammissione temporanea quando è
impossibile garantire l’individuazione delle merci di importazione (art. 135.1).
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La durata di vincolo delle merci al regime dell’ammissione temporanea è di
ventiquattro mesi. Tuttavia, l’autorità doganale può, con l’accordo dell’interessato,
fissare termini più brevi (art. 136.1).
L’importo dei dazi all’importazione applicabili alle merci vincolate al regime
dell’ammissione temporanea in esonero parziale dei dazi all’importazione è pari al 3%
per ogni mese, o frazione di mese durante il quale le merci sono rimaste vincolate al
regime dell’ammissione temporanea in esonero parziale dai dazi che sarebbero stati
riscossi per tali merci se queste fossero state immesse in libera pratica il giorno in cui
sono state vincolate al regime dell’ammissione temporanea (art. 139.1).
L’importo dei dazi all’importazione non deve in alcun modo superare quello
che sarebbe stato riscosso se le merci fossero state immesse in regime di libera
pratica il giorno in cui sono state vincolate al regime dell’ammissione temporanea (art.
139.2).
Per quanto riguarda il ricorso al regime dell’ammissione temporanea in
esonero totale dai dazi all’importazione, l’art. 137 della Legge rimanda agli artt. 352375 delle disposizioni applicative in materia di politica doganale (G.U. BiH 63a/04). A
titolo esemplificativo, sono ammessi temporaneamente in esonero totale dai dazi:
mezzi per il trasporto (artt. 352-359), oggetti personali per attività sportive (art. 360361), materiali e attrezzature (es. ospedali da campo) per danni causati da calamità
naturali (artt. 362-364), attrezzatura per i mass-media (videocamere, macchine
fotografiche, ecc. artt. 356-367), attrezzatura varia (pinze, strumenti di misurazione
elettrica, pezzi di ricambio, ecc. artt. 368-375), ecc..
Le condizioni per le esenzioni sono indicate nella legge per ciascuna delle
categorie sopraindicate.
L’ammissione temporanea è applicabile per gran parte delle operazioni
(mostre e fiere, traffico di perfezionamento attivo e passivo, ecc.).
In particolare per ciò che riguarda il perfezionamento passivo, l’ immissione di
merci sottoposte a processo di perfezionamento (prodotti compensatori) al di fuori del
territorio della BiH, è sottoposta ad un’esenzione parziale o totale dei dazi
all’importazione (artt. 146-147 G.U. 57/04, 51/06).
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3.2.
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AREE COMMERCIALMENTE STRATEGICHE
3.2.1. Esistono zone che offrono incentivi, trattamenti preferenziali ed
agevolazioni fiscali e doganali ? Come vi si accede? Quali sono le
agevolazioni previste?
Sul territorio della Bosnia ed Erzegovina esistono ed è possibile istituire Zone
Franche, grazie alle quali si può usufruire di agevolazioni fiscali e doganali.
Ai sensi della Legge sulle Zone Franche della BiH (G.U. BiH 3/02, 99/09), le
Zone Franche fanno parte dell’area doganale della BiH e sono amministrate dai propri
fondatori.
Esse
godono
dello
status
di
persone
giuridiche
e
acquisiscono
il
riconoscimento legale tramite la registrazione nel Registro del tribunale (art. 2 della
Legge).
I fondatori di una Zona Franca possono essere soggetti locali o stranieri,
persone fisiche o giuridiche (art. 8) registrate sul territorio della Bosnia ed Erzegovina.
Ai sensi dell’art. 13 (così come emendato dalla legge di modifica pubblicata
sulla G.U. BiH 13/03), l’istituzione di una Zona Franca è considerata economicamente
giustificata se si può stimare che il valore delle merci esportate da essa sia almeno il
50% del valore totale delle merci prodotte nella Zona Franca in un anno.
Il Consiglio dei Ministri della Bosnia ed Erzegovina, su proposta del Ministero
del Commercio Estero e delle Relazioni Economiche, e con il preventivo consenso dei
governi delle Entità o del Distretto di Brčko, approva l’istituzione della Zona Franca. Il
parere del Consiglio sarà positivo nel caso in cui esso ritenga che la Zona Franca in
questione sia economicamente giustificata (art. 7).
Il consenso all’istituzione di una Zona Franca cessa di esistere qualora
quest’ultima (o parte di essa) non sia commercialmente operativa entro due anni dal
rilascio del permesso (art. 11.2).
Attualmente le Zone Franche in Bosnia Erzegovina sono: Vogošća (FBiH)
Visoko (FBiH), Herzegovina-Mostar (FBiH), Banja Luka (RS), Slobomir (RS).
In tali Zone sono consentite le seguenti attività: produzione di beni e servizi;
scambi commerciali con l’estero; avvio di attività commerciali all’ingrosso e al
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dettaglio in valuta estera; creazione di servizi finanziari, bancari e assicurativi; avvio
di attività turistiche.
In particolare, l’art. 5 della “Legge sulle Zone Franche” (G.U. BiH 3/02, 13/03,
99/09) stabilisce che all’interno delle Zone Franche possono essere svolte attività
industriali, commerciali o di servizi (banche, assicurazioni, ecc.).
Le persone fisiche o giuridiche che operano all’interno delle Zone Franche
possono trasportare liberamente i beni e i servizi dalla o nella Zona Franca, al fine di
svolgere la loro attività nella Zona stessa (art. 16.1 “Legge sulla Politica del
Commercio Estero”).
Le importazioni e le esportazioni da e verso le Zone Franche, qualora i
prodotti non vengano importati sul territorio della BIH (fuori dalla Zona Franca) sono
libere (art. 16.2 “Legge sulla Politica del Commercio Estero”).
In base all’art. 29.2 della “Legge di modifica sulle Zone Franche” (G.U BiH
13/03), qualora la “Legge sulle Politiche Doganali” non preveda diversamente,
l’importazione di merce in una Zona Franca utilizzata per la produzione all’interno della
Zona Franca stessa è esente da dazi doganali ad esclusione della tassa per la
registrazione pari all’1% del valore della merce. Sul prodotto finito, verranno applicati
tutti i dazi all’importazione e all’esportazione previsti una volta che la merce verrà
immessa sul mercato nazionale al di fuori della Zona Franca.
Gli uffici doganali si trovano dentro le Zone (art. 24.1 della “Legge sulle Zone
Franche”).
Gli investimenti di capitale, i trasferimenti di profitti e reinvestimenti nella
Zona Franca sono liberi (art. 29.1 “Legge sulle Zone Franche”, G.U BiH 3/02, 13/03,
99/09).
La “Legge sulle Imposte sul Profitto di impresa della Federazione” (G.U. FBiH
32a/97), stabiliva, all’art. 27, che nelle Zone Franche sorte sul territorio della
Federazione di Bosnia ed Erzegovina le imprese godessero dell’esenzione totale dal
pagamento dell’imposta sul reddito durante i primi 5 anni di attività. La nuova Legge
in materia (G.U. FBiH 97/07), entrata in vigore il 1˚ gennaio 2008 in sostituzione della
precedente, ha abolito questa agevolazione che, comunque, nei casi in cui era stata
concessa, rimane valida fino allo scadere del termine. Sempre relativamente alle Zone
Franche istituite presso il territorio della FBiH, vengono versate solo le tasse ed i
contributi sugli stipendi dei dipendenti (art. 22 “Legge sulle Zone Franche della
Federazione”, G.U. FBiH 2/95, 37/04, 43/04, 99/09).
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Nella Republika Srpska, l’art. 10 della “Legge sulle Zone Franche” (G.U. RS
65/03) stabilisce che gli utilizzatori delle Zone Franche saranno tassati secondo la
legislazione sulla tassazione in vigore nella RS. Di conseguenza, il profitto delle società
sarà tassato al 10%, mentre le tasse e i contributi per i dipendenti delle Zone Franche
saranno pari al 52% dello stipendio netto.
3.3.
DOGANE
3.3.1. Quali sono le autorità doganali competenti? Gli uffici doganali del
Paese hanno competenza territoriale riguardo alla residenza
dell’importatore, oppure la scelta ove sdoganare la merce è
libera?
Gli Uffici doganali sono di competenza delle Entità. A livello dello Stato
centrale vi è un Settore per le politiche doganali.
E’ stato costituito anche il Servizio Statale di Frontiera (Državna Granična
Služba) (G.U. BiH 50/04) - che ha assunto il controllo di oltre il 90% dei valichi di
frontiera. Si tratta di uno dei pochi servizi di competenza statale.
Per quanto riguarda la merce in entrata sul territorio della Bosnia ed
Erzegovina, lo sdoganamento è libero.
Per ciò che riguarda la merce in uscita, lo sdoganamento della merce va fatto
non solo sul territorio della Entità da cui la merce proviene, ma anche presso l’ufficio
regionale competente.
3.3.2. Quale documentazione è richiesta dalle procedure doganali?
Fattura commerciale (art. 125 delle disposizioni di applicazioni, G.U.
63a/04).
La fattura deve contenere i seguenti elementi: l'indirizzo del mittente e del
ricevente, la data di emissione e il numero di serie, la data dell'ordine, la descrizione
della merce, il valore della merce - per unità e complessivo -, il peso lordo, il peso
netto e numero dei pezzi, il posto di consegna, condizioni di consegna delle merci
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(termini INCOTERMS '90). Normalmente contiene anche il tipo di imballaggio, le
modalità di trasporto e il timbro d'accompagnamento. Se la fattura si riferisce a diversi
tipi di merce, deve essere accompagnata da una specifica in cui sia indicato il prezzo
di ogni singolo prodotto.
La fattura è rilasciata dal proprietario della merce.
DAU (Documento amministrativo unico)
Dichiarazione doganale di esportazione rilasciata dalla dogana competente in
uscita, prima che la merce venga esportata dall’Italia. In bosniaco il documento si
chiama JCI per l'export. L’ufficio che rilascia il DAU su richiesta del soggetto che
presenta la dichiarazione deve restituire al dichiarante l’esemplare n. 3 del DAU
appositamente vistato (utile ai fini dell’esenzione IVA in Italia).
Dichiarazione sommaria (art. 40-44 “Legge sulle politiche doganali”, G.U.
57/04)
La dichiarazione sommaria è presentata all’ufficio doganale prima che le merci
entrino nel territorio della BiH ed è generalmente presentata dalla persona che
introduce le merci, o assume la responsabilità del trasporto nel territorio doganale
della BiH. Questa dichiarazione si ritiene necessaria solo quando le merci in entrata
appartengono a diversi fornitori ma sono trasportate da un unico spedizioniere. In
questo caso la dichiarazione conterrà dettagli utili circa l’origine delle merci quali la
provenienza, il valore commerciale, la quantità, ecc..
Certificazioni attestanti l'origine
Certificazioni attestanti l'origine vengono richieste solo nei casi in cui per la
merce è richiesto un certificato sanitario, veterinario o fitopatologico. In tale caso,
deve essere precisato che la merce corrisponde alla qualità prescritta in Bosnia ed
Erzegovina, e che non contiene sostanze tossiche la cui importazione nel paese è
vietata. La dichiarazione è indispensabile per i prodotti farmaceutici che potrebbero
contenere droghe e narcotici, mentre non è richiesta per alcuni prodotti alimentari.
Il Documento EUR 1 (attestato di circolazione) può essere richiesto dalle
autorità doganali della BiH in particolare nel caso in cui la merce abbia un valore
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superiore ai 6.000 Euro (art. 116 Direttiva del Ministero del Commercio Estero e delle
Relazioni Economiche relativamente all’attestato EUR 1).
Altra documentazione
Il certificato sanitario è richiesto per l'importazione di prodotti alimentari,
coloranti per alimenti, conservanti, additivi, vasellame e posate da cucina, imballaggi
per alimenti, prodotti per l'igiene, sigarette, coloranti per l'industria tessile, strumenti
musicali a fiato.
E’ valido un certificato rilasciato dall'organo competente italiano e confermato
in termini di conformità con le norme della BiH dagli organi d'ispezione locali.
Per tutti i prodotti di origine animale è obbligatorio il certificato veterinario per
l'importazione, che viene rilasciato dall'ispettore veterinario dopo l’ultimo controllo (si
tratta di un servizio autonomo, al di fuori delle dogane). Il controllo è effettuato al
confine.
Il certificato fitopatologico: tutti i tipi di prodotti "di origine fitopatologica"
sono controllati da parte dell'ispettore fitopatologico. Anche questo è un servizio extradoganale.
Documenti di trasporto
Il foglio di carico o altro documento di trasporto; CMR per autocarri, CIM per il
trasporto su ferrovia, AWB per quello aereo.
3.3.3. Sono previsti controlli dei requisiti tecnici dei prodotti da
effettuarsi in dogana al momento dell’importazione?
Vedi 4.3.2.
3.3.4. Quale legislazione viene applicata relativamente all’imballaggio e
all’etichettatura delle merci?
L'attuale legislazione prevede che determinati prodotti abbiano un'etichetta
prescritta. Questo vale per i prodotti alimentari che devono portare un'etichetta in
lingua locale contenente i seguenti dati: il nome del prodotto, la provenienza, il nome
dell'importatore e dell'esportatore, il peso netto, il contenuto, la data di scadenza, la
modalità di conservazione, la modalità d'uso.
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Rif. Leg.: “Legge sulla Politica del Commercio Estero”, G.U. BiH 7/98, 35/04
(artt. 7, 8).
3.4.
ACCORDI COMMERCIALI
3.4.1. E' stata stipulata una convenzione per evitare la doppia
imposizione fiscale con l'Italia?
Sì. Tra i paesi con i quali l’Italia ha stipulato convenzioni che prevedono la
detassazione nel Paese di erogazione e la tassazione nel Paese di residenza figura
anche la Bosnia ed Erzegovina. In particolare, nel 1982 fu firmata a Belgrado la
Convenzione tra l’Italia e la Repubblica socialista federativa per evitare le doppie
imposizioni sul reddito e sul patrimonio, ratificata in Italia con la legge n. 974 del
18.12.1984 (S.O. G.U. 24 del 29.01.1985), a cui è subentrata la Bosnia Erzegovina.
3.4.2. Esiste tra il Paese e l'Italia una convenzione bilaterale per la
protezione degli investimenti?
Sì.
In particolare, l’Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e la Bosnia ed
Erzegovina sulla Promozione e la Protezione degli Investimenti, siglato ad Ancona il
19.05.2000, è stato ratificato in Italia con la Legge n. 117 del 11.07.2002 (G.U. 186
del 09.08.2002, S.O. 166), mentre in BiH è pubblicato sulla G.U. BiH 3/02.
3.4.3. Esistono altri accordi di carattere economico e commerciale
sottoscritti con l’Italia?
No, non esistono accordi di tal natura.
3.4.4. Quali sono i principali accordi di carattere economico e
commerciale sottoscritti con l’Unione Europea?
Dal settembre 2000, è in atto un accordo tra l’Unione Europea e la Bosnia ed
Erzegovina che stabilisce un regime preferenziale di accesso ai mercati della UE
dei beni prodotti in Bosnia (Regolamento (CE) 2007/2000 del Consiglio, del
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18.09.2000, GUCE L 240 del 23.09.2000 e successivi emendamenti 2563/2000, GUCE
L 295 del 23.11.2001, e 2487/2001, GUCE L 335 del 19.12.2001). Secondo tale
accordo, tutti i beni che rispondono agli standard tecnologici europei, a condizione che
siano prodotti in Bosnia ed Erzegovina, possono essere importati nei Paesi dell’Unione
Europea senza restrizioni quantitative e dazi doganali (si veda il Regolamento (CE)
1946/2005 del Consiglio del 14.11.2005, recante modifica del Regolamento (CE)
2007/2000 del Consiglio). Il regolamento prevede contingenti tariffari su determinate
categorie di merci quali prodotti "baby-beef”, determinati prodotti della pesca e alcuni
vini.
Il regolamento (CE) 407/2008 della Commissione, del 07.05.2008, recante
modifica del regolamento (CE) 2007/2000 del Consiglio, stabilisce che per le
“importazioni di prodotti del settore dello zucchero di cui alle voci 1701 e 1702 della
nomenclatura combinata originari della Bosnia Erzegovina, il contingente tariffario
annuale in esenzione di dazi è fissato a 12.000 tonnellate (peso netto) di prodotto”.
Per le condizioni di concessione e sospensione delle misure preferenziali è
possibile consultare il sito http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/s05055.htm, cliccando
sulla voce “Misure commerciali eccezionali”.
Lo scorso 16.06.2008, la Bosnia ed Erzegovina, ultima dei sei Paesi
dell’Europa sud-orientale (Croazia, Macedonia, Albania, Montenegro e Serbia), ha
ufficialmente sottoscritto l’Accordo di Associazione e Stabilizzazione (ASA) con
l’Unione Europea. L’attuazione della controversa riforma della polizia, mirante a creare
un unico e multi-etnico organismo di difesa nazionale, ha rappresentato l’ultimo
ostacolo alla firma dell’Accordo, che apre alla Bosnia la prospettiva concreta di un
futuro ingresso in Europa.
Per effetto dell’entrata in vigore di tale accordo, dal 1˚ luglio 2008, i dazi
doganali e le restrizioni quantitative all’importazione sul territorio della Bosnia ed
Erzegovina di numerosi prodotti originati nei Paesi dell’Unione Europea sono stati
aboliti. A partire dal 1˚ gennaio 2009, sono state annullate le tasse doganali su circa
11.000 voci merceologiche. Per altri prodotti, elencati negli Annessi all’Accordo,
l’eliminazione dei dazi sarà graduale ed avverrà nei tempi indicati nei suddetti allegati.
Per informazioni dettagliate al riguardo, consultare il sito del Consiglio dei
Ministri della Bosnia Erzegovina – Direttorato per l’Integrazione Europea della BiH:
http://www.dei.gov.ba
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Sempre nell’ottica dell’integrazione europea della BiH, si segnala l’abolizione
dei visti di ingresso per i cittadini bosniaci nei Paesi della UE, a decorrere dal
15 dicembre 2010.
3.4.5. Esistono altri Paesi o aree geografiche con i quali il Paese possiede
accordi preferenziali di commercio e quali sono le condizioni
preferenziali?
Dal
2007,
la
Bosnia
Erzegovina
è
membro
del
nuovo
Accordo
Centroeuropeo di Libero Scambio (CEFTA), firmato ufficialmente il 19.12.2006 al
Summit dei primi ministri dell'Europa di Sud-Est a Bucarest. Il nuovo accordo è stato
firmato da Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Kosovo, Macedonia, Moldova,
Montenegro e Serbia. Entrato in vigore il 26.07.2007 in Albania, Montenegro,
Macedonia, Moldova e Kosovo, e il 22.08.2007 in Croazia, è stato ratificato
ufficialmente dal Parlamento della Bosnia ed Erzegovina il 06.09.2007.
Il nuovo Accordo, che prevede la completa liberalizzazione del commercio fra i
Paesi firmatari, sostituisce gli accordi bilaterali di libero scambio precedentemente
sottoscritti dalla Bosnia Erzegovina con gli altri paesi membri del CEFTA.
Si segnala, inoltre, che l’entità della Republika Srpska ha adottato la legge di
ratifica relativa all’accordo firmato a Banja Luka nel 2001, sull’istituzione di speciali
relazioni tra il territorio della RS e la Serbia (Law on the Ratification of special and
parallel condition between the Federal Republic of Yugoslavia and RS, G.U. RS 26/01).
Secondo l’accordo, la collaborazione tra i due territori è di ampio raggio e investe gran
parte dei settori (economico, risorse naturali, privatizzazioni, scientifico-tecnologico,
sportivo, educativo, legislativo, turistico, sanitario, ambientale, lotta al crimine ecc.).
Un aspetto importante riguarda la tutela dei diritti e delle libertà individuali nonché la
promozione del riconoscimento del diritto di doppia cittadinanza per cittadini della RS
e per quelli della Serbia. Ai fini dell’attuazione di tale accordo, le parti costituiranno un
“Consiglio di cooperazione” tra la Repubblica Federale jugoslava e la Republika Srpska,
composto dal presidente della Repubblica Federale jugoslava e dal presidente e vice
presidente della RS. L’accordo è stato recentemente rivisto e in linea di massima
approvato dall’Ufficio dell’Alto Rappresentante della comunità internazionale in quanto
in sostanza simile a quello siglato nel 2001. Tuttavia, gli allegati al testo di legge, che
formano parte integrante dell’accordo, devono ancora essere sottoposti al vaglio della
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comunità internazionale la quale ha richiamato le autorità della RS affinché ciò
avvenga in tempi brevi e con modalità che richiamino da vicino il principio della
trasparenza.
3.5.
FLUSSI FINANZIARI
3.5.1. Qual è il regime di importazione dei capitali e delle risorse
finanziarie necessarie per gli investimenti?
In base all’art. 10 della Legge sulla Politica del Commercio estero (G.U. BiH
7/98, 35/04, 47/10), nessuna restrizione viene posta alla circolazione di beni che
fanno parte del capitale proprio che il soggetto straniero apporta in una persona fisica
o giuridica, anche sotto forma di aumento di capitale, ad esclusione dei beni importati
e soggetti a particolare restrizione (produzione e vendita di armi, munizioni, esplosivi
per uso militare, attrezzature militari, informazione pubblica).
3.5.2. Qual è il regime di esportazione delle risorse finanziarie?
Regime di autorizzazione
Disinvestimenti o cessione di imprese o parti di esse
Libero
Utili e dividendi
Libero
3.5.3. Quali sono le autorità competenti in materia di import/export di
risorse finanziarie?
Ministero delle Finanze della Federazione della BiH o della Republika Srpska.
3.5.4. Per quanto riguarda i prodotti o servizi derivanti
dall'investimento, è possibile la riesportazione anche del totale
della produzione? Occorre che una parte della produzione sia
venduta sul mercato locale?
Sì. La riesportazione è possibile.
No. Non vi è obbligo di vendita sul mercato locale.
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4.
Regime fiscale
4.1.
QUADRO NORMATIVO E PRINCIPALI IMPOSTE E TASSE
ll regime fiscale, a differenza di quanto avvenuto fino al 2005, non è più di
esclusiva competenza territoriale delle due Entità (Federazione della Bosnia Erzegovina
(FBiH) e Republika Srpska (RS)) e del Distretto di Brčko. Il processo di riforma del
sistema di tassazione indiretta, cominciato nel 2003 con l'adozione, a livello statale,
della “Legge sul Sistema di Tassazione Indiretta” (G.U. BiH 44/03, 52/04, 34/07,
49/09), è ormai giunto in fase di completamento. Il trasferimento di competenze ha
visto l’approvazione della nuova legge in materia di IVA, a livello statale, entrata in
vigore il 1˚ gennaio 2006.
Nel territorio della Federazione, è effettiva dal 1˚ gennaio 2008 la Legge di
riforma dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche (G.U. FBiH n. 97/07), e, dal 1°
gennaio 2009, la nuova Legge sul Reddito delle Persone Fisiche (G.U. FBiH 10/08), che
ha sostituito integralmente la precedente legge sulle imposte sui salari (G.U. FBiH
26/96, 27/97, 12/98, 29/00, 54/00, 16/01, 7/02, 27/2, 6/04).
Anche in Republika Srpska, la Legge sul Reddito delle Persone Fisiche (G.U.
RS n° 91/06, 128/06, 120/08), ha subìto ulteriori emendamenti (G.U. RS n° 71/10 e
1/11), fra i quali l’innalzamento dall’8% al 10% dell’aliquota unica sul reddito
complessivo lordo, che in tal modo risulta armonizzata sull’intero territorio della
Bosnia Erzegovina.
Per quanto riguarda le imposte sui redditi societari, è in vigore dal 1° gennaio
2007 la nuova “Legge sul Profitto” (G.U. RS 91/06).
Quadro sintetico delle imposte
Bosnia-Erzegovina
IVA
Aliquota unica 17%
ACCISE
Ammontare/prodotto
Imposta reddito
persone giuridiche
Federazione BiH
Republika Srpska
Aliquota unica 10%
Aliquota unica 10%
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Imposta reddito
persone fisiche
4.2.
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Aliquota unica 10%
Aliquota unica 10%
E IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE
4.2.1. Quali sono i soggetti passivi di imposta?Quale è il regime fiscale
per le stabili organizzazioni?
Nella Federazione di BiH, il 1˚ gennaio 2008 è entrata in vigore la nuova
“Legge sulle Imposte sul reddito delle persone giuridiche” (G.U. FBiH 97/07, 14/08,
9/10, 44/11), che ha sostituito la legge precedente (G.U FBiH 32a/97, 29/00). Ai sensi
dell’art. 30 della nuova Legge, il prelievo sui redditi delle società è sceso al 10%
(prima era pari al 30%).
Anche nella Republika Srpska l’imposta sui redditi societari è del 10%,
come stabilito dall’art. 20 della nuova “Legge sul Profitto” (G.U. RS 91/06), già in
vigore dal 1˚ gennaio 2007.
Di conseguenza, sull’intero territorio della BiH dal 1˚ gennaio 2008 si
applica un’aliquota del 10%.
L’imposta viene pagata anticipatamente all’inizio di ogni mese (entro otto
giorni dalla fine di ogni mese) nella Federazione (art. 53 della Legge), o mensilmente
(entro il 10 di ogni mese relativamente al mese precedente) nella RS (art. 23 della
Legge).
4.2.2. Quale è l’aliquota d’imposta applicabile? Quali i redditi soggetti a
tassazione e quelli esenti o esclusi dall’imposta? Esistono redditi
soggetti a tassazione in più anni?
Oltre all’imposta di cui al punto precedente, sia nella Federazione sia nella RS
esistono inoltre le seguenti imposte/tasse:

contributi sociali obbligatori

imposta sul reddito derivante da proprietà e diritti patrimoniali

imposta sul reddito derivante dal patrimonio immobiliare

imposta sul reddito derivante da eredità e donazioni

imposte straordinarie.
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Nel territorio della Federazione, la nuova “Legge sulle Imposte sul reddito
delle persone giuridiche” (G.U. FBiH 97/07, 14/08, 9/10, 44/11) entrata in vigore il 1˚
gennaio 2008, ha modificato il regime agevolativo previsto dalla normativa
precedente (G.U. FBiH 32a/97), che, agli artt. 27, 28 e 29, concedeva riduzioni ed
esenzioni fiscali alle imprese di nuova costituzione, comprese quelle straniere.
La Legge attualmente in vigore prevede le seguenti esenzioni:

l'impresa il cui profitto, nell'anno per il quale viene calcolata l'imposta,
sia derivato da attività di export per oltre il 30% del totale, ha diritto
all'esenzione totale dall'imposta per quell'anno (art. 31);

l'impresa che investa nella produzione non meno di 20 milioni di KM
per un periodo di 5 anni consecutivi, sarà esente dalla tassa sul reddito
per tutti i 5 anni, a partire dal primo anno, nel quale deve avere
investito almeno 4 milioni di KM (art. 32);

le imprese che impiegano dipendenti disabili per un numero pari ad
almeno il 50% del totale dei dipendenti per più di un anno, godono di
un’esenzione del 100% dalla tassa sul profitto per l’anno in cui tale
personale disabile viene impiegato (art. 33).
Le riduzioni/esenzioni di cui agli artt. 27, 28 e 29 3 della precedente Legge in
materia (G.U. FBiH 32a/97) rimarranno comunque valide fino al termine del periodo
per il quale erano state concesse.
Nella RS, la nuova “Legge sul Profitto” (G.U. RS 91/06) entrata in vigore dal
1˚ gennaio 2007, non prevede particolari esenzioni.
4.2.3. Esistono criteri territoriali per l’applicazione delle imposte
dirette sulle persone giuridiche?
No.
3
Art. 27: le imprese di nuova costituzione godono di un’esenzione fiscale sul reddito del 100% durante il
primo anno di attività, del 70% per il secondo anno e del 30% per il terzo anno; gli utilizzatori di Zone
Franche sono esenti al 100% per un periodo di 5 anni.
Art. 28: l’impresa che reinvesta il profitto in attività finalizzate allo sviluppo dell’attività generatrice del
profitto stesso, gode di un’esenzione dall’imposta del 100%. Qualora il profitto sia reinvestito in attività
diverse da quella che lo ha generato, l’esenzione fiscale è del 75%.
Art. 29: l’impresa locale che investa capitale straniero per almeno il 20%, godrà, per un periodo di 5 anni, di
un’esenzione fiscale sul reddito proporzionata alla quota di capitale straniero investito.
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4.2.4. Sono previste agevolazioni fiscali per gli investitori?
Sì, vedi par. 5.3.2.
Rif. Leg.: “Legge sulle Imposte sul reddito delle persone giuridiche” (G.U.
FBiH 97/07; G.U. RS 91/06); Leggi sugli Investimenti stranieri (G.U. FBiH
61/01, 50/03) (G.U. RS 25/02, 24/04, 52/11); “Legge sulla Politica degli
Investimenti Diretti Stranieri” in BiH (G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10)).
4.3.
TASSAZIONE DELLE ATTIVITA’ D’IMPRESA
4.3.1. Qual è il livello ordinario di tassazione delle attività di impresa
per le società di persone e per le società di capitale? Quale è il
livello di tassazione per la microimpresa e l’impresa agricola?
Con l’entrata in vigore, dal 1˚ gennaio 2008, della nuova “Legge sulle
Imposte sulle persone giuridiche” nella Federazione (G.U. FBiH 97/07), che ha
sostituito la legge precedente (G.U. 32a/97, 29/00), l'imposta sui redditi delle
società è diventata uniforme (10%) sull’intero territorio della Bosnia ed
Erzegovina.
4.3.2. Quali sono i costi indeducibili? Quali sono i costi deducibili e le
modalità di deduzione?
Sono deducibili i costi relativi alla conduzione dell’attività, utenze (corrente,
telefono, ecc.), quote associative annuali ad associazioni o camere di commercio, costi
sostenuti per la formazione del personale dipendente. Si veda anche il par. 5.4.3.
4.3.3. Quali sono le aliquote di deduzione relative all’ammortamento
fiscale ordinario? Quali sono i beni fiscalmente non
ammortizzabili? Esiste un ammortamento fiscale anticipato?
Nella Federazione la materia dell’ammortamento è disciplinata dalla Legge
in materia pubblicata sulla G.U. FBiH 27/98, come modificata dalla successiva Legge in
materia pubblicata sulla G.U. della FBiH 24/99. Il punto primo della suddetta Legge
riporta le seguenti aliquote:

Edilizia 10%

Attrezzature-macchinari 20%
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
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Computers 33,3%.
Nella RS la materia dell’ammortamento è disciplinata dalla Legge in materia
pubblicata sulla G.U. RS 18/93. La Legge riporta le seguenti aliquote:

Edilizia (settore industriale) 2-5%

Attrezzature-macchinari 5%-50%

Computers (attrezzatura da ufficio) 10-20%.
Nel territorio della Federazione, l’art. 19 (accelerated amortization) della
“Legge sulle Imposte sul reddito delle persone giuridiche” (G.U. FBiH 97/07), prevede
il ricorso all’ammortamento anticipato, stabilendo un’aliquota che può essere fino al
50% superiore rispetto alle aliquote normalmente applicate.
In particolare, tale operazione fiscale è possibile qualora l’utilizzo del bene in
questione sia
rivolto verso determinate finalità
(es. prevenzione e
riduzione
dell’inquinamento acustico, marino o dell’aria, formazione del personale dipendente).
La nuova “Legge sul Profitto” della RS (G.U. RS 91/06), entrata in vigore il 1˚
gennaio 2007, a differenza della legge precedente che non prevedeva tale tipo di
operazione fiscale, stabilisce un ammortamento anticipato per i macchinari e le
attrezzature pari al 40% il primo anno, e al 30% il secondo e il terzo anno (art. 11.3).
I beni fiscalmente non ammortizzabili sono i seguenti: terreni agricoli e forestali,
mezzi di produzione ancora non utilizzati, anticipi della spesa per l’acquisto degli
stessi, monumenti e oggetti d'arte, beni sottoposti al processo di fallimento o di
liquidazione, la superficie di strade, ferrovie, aeroporti, piazze, giardini pubblici, altri
beni non limitati dal punto di vista temporale.
4.3.4. Esistono altre imposte e tasse nazionali e locali applicabili
all’attività di impresa?
Sì. Si tratta di tasse sui prodotti speciali (tabacco, alcolici, caffè, prodotti di
lusso, ecc.) e tasse comunali comprese quelle turistiche.
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4.4.
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LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE
4.4.1. Qual è il regime delle imposte sulle persone fisiche? Quali sono le
categorie di reddito assoggettate alla tassazione?
Nella Federazione, è entrata in vigore dal 1˚ gennaio 2009 la nuova Legge
sul Reddito delle persone fisiche, pubblicata sulla G.U. FBiH 10/08, che ha
sostituito la precedente Legge sulle imposte sui salari (G.U. FBiH 26/96, 27/97, 12/98,
29/00, 54/00, 16/01, 7/02, 27/2, 6/04).
A differenza dalla precedente legge, che prevedeva un’aliquota del 5% sullo
stipendio lordo e aliquote progressive tra il 10% e il 30% per gli altri redditi, la nuova
Legge prevede un’unica aliquota del 10% sul reddito complessivo lordo.
L’imposta si calcola su una base imponibile risultante dalla differenza tra il reddito
complessivo lordo e il totale degli oneri deducibili. La legge prevede una detrazione
personale fissa di 3.600 KM l’anno, a cui si aggiungono ulteriori detrazioni per moglie
e figli a carico del lavoratore, spese mediche e interessi sui mutui.
Pubblicata sulla G.U. della Federazione 19/08 del 16.04.2008, la Legge di
modifica alla Legge sui Contributi fissa, all’art. 10, le aliquote per il calcolo dei
contributi (17,00% per fondo pensionistico; 12,50% per assicurazione sanitaria;
1,50% per fondo disoccupazione).
Anche in Republika Srpska, la Legge sul Reddito delle Persone Fisiche (G.U.
RS n° 91/06, 128/06, 120/08), ha subìto ulteriori emendamenti per effetto delle leggi
di modifica pubblicate sulle G.U. RS n° 71/10 e 1/11. L’art. 4 del Regolamento sull’
Applicazione della Legge sul Reddito (G.U. RS 22/11), prevede infatti l’innalzamento
dall’ 8% al 10% dell’ aliquota unica prevista sul reddito complessivo lordo, che
in tal modo risulta armonizzata sull’intero territorio della Bosnia Erzegovina.
Precedentemente a tali modifiche, ogni tipo di reddito prevedeva un diverso
calcolo della base imponibile. Per effetto degli emendamenti introdotti, la base
imponibile viene calcolata su base cumulativa e risulta dalla differenza tra il reddito
complessivo e gli oneri deducibili. La legge introduce un importo deducibile personale
annuo di 3.600 KM, al quale possono essere sommate ulteriori detrazioni per famigliari
a carico, assicurazioni pensionistiche volontarie, mutui per la casa.
Per quanto riguarda il calcolo dei contributi, le nuove aliquote, introdotte dalla
Legge di modifica (G.U.RS n. 1/11) in vigore dal 1° febbraio 2011, sono le seguenti
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(pari ad un totale del 33%): 18,00% per fondo pensionistico; 12,50% per assistenza
sanitaria; 1,50% per assegni famigliari; 1% per assicurazione di disoccupazione.
4.4.2. Quali sono le aliquote applicate? Come vengono tassati i
dividendi? Come vengono tassate le cessioni delle partecipazioni?
Riguardo alle aliquote delle imposte sulle persone fisiche si veda il paragrafo
precedente.
Ai sensi della nuova “Legge sull’Imposta sul reddito delle persone giuridiche”
(G.U. FBiH 97/07), i dividendi sono considerati parte del profitto dell’impresa (art. 21).
Nella Republika Srpska, in base alla nuova Legge in materia di profitti (G.U. RS
91/06), i dividendi sono esclusi dal calcolo della base imponibile (art. 7).
Le cessioni di partecipazioni vengono tassate come nelle operazioni normali di
“compravendita”.
4.5.
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
4.5.1. Com’è disciplinata l’Imposta sul Valore Aggiunto? Quali sono le
principali differenze con la normativa italiana?
L’Imposta sul Valore Aggiunto è disciplinata dalla “Legge in materia di IVA”,
pubblicata sulla G.U. BiH 9/05, ed emendata dalla successiva legge in materia,
pubblicata sulla G.U. BiH 35/05. A partire dal 1˚ gennaio 2006, la “Legge
sull’imposta sull'immissione al commercio di beni e servizi” non è più in vigore (art. 4
della Legge sugli emendamenti in materia di legge IVA, G.U. BiH 35/05, 100/08.)
La nuova Legge, a livello statale, è stata redatta sul modello della direttiva
77/388/CEE del Consiglio del 17.05.1977, in materia di armonizzazione delle
legislazioni degli Stati Membri relative alle imposte sulla cifra di affari - Sistema
comune di imposta sul valore aggiunto: base imponibile uniforme -, meglio nota come
Sesta Direttiva IVA.
La Legge prevede un'aliquota unica fissata al 17% che viene applicata alle
cessione di beni e prestazione di servizi effettuate, a titolo oneroso, da un soggetto
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che indipendentemente porta avanti un'attività economica all'interno del territorio
della BiH, nonché sulle importazioni di beni nel territorio della BiH.
Il meccanismo di ridistribuzione e di valutazione delle entrate derivanti
dall'IVA, verso i diversi governi a livello sub-statale presenti sul territorio della BiH, è
definito dalla “Legge sui pagamenti sul Conto Unico e sulla Distribuzione delle Entrate”
(Law on Payments into the Single Account and Distributions of Revenues) pubblicata
sulla G.U. BiH 55/04, alla luce dei criteri stabiliti dall'art. 21 della “Legge sul Sistema
di Tassazione Indiretta” (G.U. BiH 44/03), come modificato dalla “Legge sugli
Emendamenti alla Legge sul Sistema di Tassazione Indiretta”, entrata in vigore il 1˚
giugno 2007.
La base imponibile IVA (art. 20) è costituita da tutto ciò che forma il
corrispettivo che il prestatore di servizi, o il fornitore di beni (taxpayer) ha ricevuto, o
deve ricevere, per le operazioni effettuate, comprese le sovvenzioni direttamente
connesse con il prezzo di tali operazioni (IVA esclusa), salvo nei casi diversamente
previsti dalla Legge. Sono, inoltre, comprese nella base imponibile ogni imposta,
dazio, tassa o prelievo, ad eccezione della stessa tassa sul valore aggiunto, ogni spesa
accessoria (es. spese di commissione, imballaggio, trasporto, assicurazione) chieste
dal fornitore al destinatario della prestazione, o ancora ogni costo di connessione,
installazione, ecc. a carico dell'acquirente, come conseguenza della prestazione di
servizi, o cessione di beni da parte del fornitore.
4.5.2. Quali sono le aliquote IVA applicate alla cessione di beni e alla
prestazione di servizi e quali le eventuali esenzioni? Sono previste
particolari agevolazioni in materia di IVA? Esistono condizioni di
indetraibilità dell’imposta?
In base all'art. 23 della Legge in materia di IVA, l'aliquota applicabile alle
cessioni di beni e prestazioni di servizi è fissata al 17%. Le esenzioni previste dalla
Legge richiamano molto da vicino quelle previste dalla direttiva comunitaria in materia
di IVA. In particolare, a titolo esemplificativo, la Legge esenta dal pagamento
dell'aliquota IVA alcune attività di interesse pubblico (ad es. ospedalizzazioni e cure
mediche, fornitura di organi e latte umano, prestazioni di servizi a carattere educativosociale,
ecc.)
assicurazione
alcuni
e
servizi
di
riassicurazione,
carattere
ecc.),
economico-finanziario
importazione
di
beni
(operazioni
specifici
(ad
di
es.
importazioni di beni che fruiscono di una particolare franchigia doganale) e
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predeterminate esportazioni. In ogni caso, sarà l'amministrazione competente in
materia di IVA (ITA – Indirect Taxation Authority) a definire i requisiti necessari per
l'applicazione delle esenzioni previste dagli artt. 24-30 della nuova Legge IVA (art.
31).
L’art. 32 della legge stabilisce i casi in cui il diritto a deduzione non è
esercitato (ad es. operazioni non soggette all’imposta, se non nei casi diversamente
previsti
dalla legge;
acquisto,
produzione
ed
importazione
di
automobili
per
passeggeri, autobus, ciclomotori, imbarcazioni e velivoli, dei relativi componenti,
ricambi e carburanti necessari per il trasporto, nonché sulle prestazioni di impiego,
affitto, manutenzione e sulle prestazioni connesse all’uso di detti mezzi di trasporto o
di altri beni, salvo che tali mezzi non siano usati esclusivamente per l’esercizio delle
attività commerciali del taxpayer; ecc.).
4.5.3. Quali criteri territoriali vengono adottati per l’applicazione
dell’IVA? Esistono cessioni di beni o prestazioni di servizi escluse
perché extra territoriali?
La Legge introduce e regola il sistema di pagamento dell'imposta sul valore
aggiunto nel territorio della Bosnia ed Erzegovina, richiamando così il principio di
territorialità caratteristico dell'IVA.
L'art. 1 definisce il territorio della BiH come la parte soggetta alla sovranità
della BiH, comprendente quegli spazi aerei e marittimi che, in conformità con le legge
nazionali e internazionali, sono sotto l'autorità e la giurisdizione della BiH.
Non esistono cessioni di beni o prestazioni di servizi escluse perché extraterritoriali.
4.5.4. Qual è il trattamento delle importazioni/esportazioni ai fini
dell’IVA?
Le importazioni vengono tassate in base all'aliquota fissata per il territorio
della BIH, pari al 17% salvo le eccezioni previste dalla Legge. Le esportazioni non sono
operazioni imponibili ai fini IVA e l'art. 27 della Legge definisce quali operazioni
costituiscono cessioni all'esportazione.
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4.5.5. Quali sono i principali adempimenti contabili relativi all’IVA?
L'art. 55 della nuova Legge IVA sancisce l'obbligo di emettere fattura o altri
documenti equivalenti per ogni cessione di beni o prestazione di servizi effettuata ad
un cliente, ad esclusione delle operazioni non sottoposte al pagamento dell'imposta sul
valore aggiunto (art. 24 e 25).
L'art. 56 prevede l'obbligo a carico del contribuente di tenere la contabilità al
fine di permettere la corretta applicazione dell'IVA, incluso il calcolo della situazione
IVA per ogni periodo di imposta, o per ogni ispezione esercitata dall'amministrazione
responsabile in materia di IVA.
4.5.6. Quali sono gli uffici competenti in materia di IVA?
Il principale ufficio competente in materia di IVA è l'ITA (Indirect Tax
Authority), con sede a Banja Luka. A seguito dell’entrata in vigore dell’imposta sul
valore aggiunto, tutte le entrate derivanti dalla tassazione indiretta sono amministrate
e riscosse da questo organo, senza più alcuna partecipazione delle amministrazioni
responsabili a livello di Entità, le quali rimangono responsabili solo per la riscossione
delle imposte dirette.
Indirect
Taxation
Authority
of
Bosnia
and
Hercegovina
(Uprava za indiriketno oporezivanje BiH)
Bana Lazarevića bb - 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 335100
Fax: 00387 51 335101
[email protected]
www.uino.gov.ba
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4.6.
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ALTRE IMPOSTE INDIRETTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI
4.6.1. Quale è il regime fiscale delle accise?Quali sono le aliquote
applicate?
Per ciò che riguarda le accise si veda anche il capitolo 4 della guida (4.1.2 e
4.1.5).
L'attuale “Legge sulle Accise” (G.U. BiH 49/09, 68/09, 98/09) è in vigore
dal 18 giugno 2009 e si applica all'intero territorio della Bosnia ed Erzegovina. Questa
Legge ha sostituito tutte le pre-esistenti leggi in materia in vigore nelle due entità e
nel Distretto di Brčko.
Infatti, in base alla “Legge sulla Politica Doganale della Bosnia ed Erzegovina”
(G.U. BiH 57/04, 76/11), in vigore dal 1˚ gennaio 2005, la BiH costituisce un unico
territorio doganale (pertanto il commercio fra le due entità non presenta più le
barriere e gli ostacoli del periodo precedente).
L'art. 4 della “Legge sulle Accise” stabilisce i prodotti soggetti ad accisa:
1. derivati del petrolio
2. derivati del tabacco
3. bevande non alcoliche
4. alcool e bevande alcoliche
5. birra e vino
6. caffé (grezzo, tostato, macinato e estratti del caffé).
Il 27.05.2009, il Parlamento della BiH ha approvato emendamenti alla “Legge
sulle accise”, che sono entrati in vigore dal 1˚ luglio 2009.
I principali emendamenti riguardano il tabacco, il caffè e i derivati del petrolio.
Gli artt. 17-21 della “Legge sulle Accise” stabiliscono invece l'ammontare delle
accise:
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ad esempio, l’accisa sulla compravendita di carburanti viene pagata per litro
come segue:
1) prodotti petroliferi: 0,30 KM
2) diesel: 0,30 KM
3) carburante per riscaldamento, extra leggero e super leggero: 0,30 KM
4) benzina per motore senza piombo: 0,35 KM
5) benzina per motore: 0,40 KM
Gli emendamenti approvati dal Parlamento lo scorso mese di maggio, in
vigore dal 1˚ luglio 2009, prevedono, per tutti i tipi di carburante, un incremento di
0,10 KM/litro.
Per le bevande non alcoliche l'accisa è calcolata per litro, nella seguente
misura:
1) bevande non alcoliche: 0,10 KM
2) birra: 0,20 KM
3) vino: 0,25 KM
mentre per l'alcol e le bevande alcoliche l'accisa è calcolata per litro di alcol
puro, come segue:
1) bevande alcoliche: 15 KM
2) alcool etilico: 15 KM
Infine, il caffé è soggetto alle seguenti accise per Kg:
1) caffé grezzo: 1,50 KM
2) caffé tostato e macinato: 3,00 KM
3) chicchi tostati e membrane: 3,50 KM
Gli emendamenti approvati prevedono un incremento di 1,50 KM/kg per il
caffè grezzo e di 2,5 KM/kg per il caffè tostato.
L’accisa sui derivati del tabacco, viene pagata ad un’aliquota pari al 49% della
base imponibile determinata in conformità all’art.15, par.1 della Legge.
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In conformità agli emendamenti approvati, è previsto un aumento di 0,15 KM
per pacchetto di sigarette.
4.6.2. Come è disciplinata l’imposta di registro?Quali sono gli atti
soggetti a tassazione? Quali sono le aliquote applicate?
4.6.3. Quali sono le principali tasse a livello nazionale e locale?
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5.
Lavoro e costi di produzione
5.1.
RECLUTAMENTO DEL PERSONALE
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5.1.1. Qual è il regime di reclutamento del personale locale? C’è libertà
di scelta nel reclutamento del personale?
La legislazione in materia di lavoro non è regolamentata a livello statale, bensì
a livello territoriale dalle due entità. Pertanto, esistono due leggi, rispettivamente la
“Legge sul Lavoro” della Federazione della Bosnia ed Erzegovina (G.U. FBiH 43/99,
così come modificata dai successivi emendamenti pubblicati sulla G.U. 32/00, 29/03 e
32/13) e la “Legge sul Lavoro” della Republika Srpska (G.U. RS 38/00, 47/02, 38/03,
66/03, 20/07 e 55/07). L'assunzione del personale locale è soggetta, quindi, alle
normative sopra menzionate.
Federazione BiH
La Legge regola le questioni fondamentali in materia di lavoro come la
contrattazione, l’orario di lavoro, i salari, le condizioni per l’instaurazione del contratto
di lavoro e la sua cessazione, i diritti e gli obblighi che derivano dal contratto di lavoro,
il contratto di lavoro. Per alcuni aspetti, come l’ammontare dell’indennità di fine
rapporto, o del salario minimo garantito, o la durata dell’orario di lavoro, la Legge
rimanda alla stipula dei contratti collettivi. Detti contratti collettivi variano a seconda
del settore di riferimento, nei modi previsti dalla legge. Infatti, in base all’art. 111
della Legge 43/99, il contratto collettivo viene stipulato per il territorio della
Federazione di BiH, per il territorio di uno, o più Cantoni (Contratto collettivo
settoriale). Il regime di assunzione del personale locale è libero.
Republika Srpska
Come nella Federazione la Legge regola le questioni fondamentali in materia
di lavoro (contrattazione, orario di lavoro, ecc.). Per alcuni aspetti, la Legge rimanda
alla stipula dei contratti collettivi. Detti contratti collettivi variano a seconda del
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settore di riferimento, nei modi previsti dalla legge. Gli artt. da 128 a 134 stabiliscono
le modalità di stipula del contratto collettivo.
5.2.
REMUNERAZIONE DEL PERSONALE
5.2.1. Come viene fissata e quale è la struttura della remunerazione del
personale? Esistono premi di produzione?
La remunerazione del personale, secondo la “Legge sul lavoro” della FBiH
(G.U. FBiH 43/99) è determinata dal Contratto collettivo, dal Regolamento sui rapporti
di lavoro e dal contratto di lavoro (art. 68 della Legge). Lo stipendio minimo è
determinato dal Contratto collettivo e dal Regolamento (art. 69 della Legge).
La remunerazione del personale, secondo la “Legge sul lavoro” della RS (G.U.
RS 38/00) è determinata dal Contratto collettivo, dal Regolamento sui rapporti di
lavoro e dal contratto di lavoro (art. 83 della Legge). Lo stipendio minimo è
determinato dal Contratto collettivo e dal Regolamento (art. 84 della Legge).
5.2.2. Qual è la remunerazione media lorda annua del personale,
distinta per categorie?
A settembre 2013, l’Agenzia di Statistica della Federazione di BiH calcolava
che lo stipendio netto medio mensile fosse pari a 826,00 KM e quello lordo a 1.290,00
KM. Un raffronto con il mese di dicembre dell’anno precedente evidenzia un
decremento nominale dello stipendio lordo medio mensile del 0,7% ed un decremento
reale dell’ 0,6%.
Gli stessi dati riferiti al mese di ottobre 2013 dall’Agenzia statistica della
Republika Srpska indicano uno stipendio netto medio mensile di 808 KM e uno
stipendio medio lordo di 1.334 KM. Dal raffronto con il mese di ottobre dell’anno
precedente si evidenzia un decremento nominale del 1,2%, mentre risulta un
incremento reale pari allo 0,1%.
Si fa presente tuttavia che il salario del personale impiegato presso persone
giuridiche straniere mediamente ammonta a 1.500/2.500 KM.
In
entrambe
le
entità,
gli
stipendi
più
alti
sono
nel
settore
delle
intermediazioni finanziarie (a settembre 2013, l’ammontare medio dello stipendio
netto nella Federazione era di 1.303 KM, mentre nella RS era di 1.280 KM). In
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Federazione, gli stipendi più bassi si registrano per la manodopera non qualificata
relativamente ad un po’ tutti i settori, mentre nella RS lo stipendio netto medio più
basso si registra nel settore alberghiero e ristorativo (546 KM), seguito da quello
manifatturiero (579 KM) e da quello delle costruzioni (578 KM)
5.2.3. Qual è l'ammontare della indennità di fine rapporto?
Nella Federazione di BiH, l’ammontare dell'indennità di fine rapporto, che
spetta a tutti i lavoratori assunti con il contratto indeterminato dopo almeno due anni
di
lavoro
(art.
100
della
Legge),
è
determinata
dai
contratti
collettivi,
dal
Regolamento, o dal contratto di lavoro, come modificato dall’art. 43 della legge sul
lavoro pubblicata nella G.U. della FBiH 32/00.
Tuttavia l’ammontare non potrà essere inferiore a un terzo dello stipendio
medio mensile pagato al lavoratore negli ultimi tre mesi moltiplicato per tutti gli anni
di impiego presso tale datore di lavoro.
In ogni caso, in base alla legislazione attualmente in vigore, l’indennità di fine
rapporto
non
viene
applicata
nel
caso
di
licenziamento
del
lavoratore
per
inadempimento degli obblighi contrattuali.
Nella Republika Srpska, la disciplina sull’ammontare dell’indennità di fine
rapporto rispecchia la normativa prevista dalla Federazione ed è descritta dall’art. 127
della “Legge sul lavoro”.
5.2.4. Qual è l'incidenza media degli oneri sociali in funzione del salario
lordo annuo?
Nella Federazione di BiH, l’incidenza media degli oneri sociali (fondo pensioni,
servizio sanitario nazionale, assicurazione nel caso di disoccupazione) è pari al 31%
dello stipendio lordo. Dal 1˚ gennaio 2009 è divenuta effettiva la “Legge di modifica
della Legge sui Contributi”, pubblicata sulla G.U. della Federazione 19/08, che, all’art.
10, fissa le aliquote per il calcolo dei contributi: 17,00% per fondo pensionistico;
12,50% per assicurazione sanitaria; 1,50% per fondo disoccupazione.
Anche in Republika Srpska, è entrata in vigore, dal 1˚ gennaio 2009, la nuova
“Legge sui Contributi” (G.U.RS n° 31/09), successivamente emendata dalla Legge di
modifica pubblicata sulla G.U.RS n° 1/11.
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Per effetto degli emendamenti da essa introdotti, entrati in vigore dal 1°
febbraio 2011, l’incidenza totale degli oneri sociali è pari a circa il 33% dello stipendio
lordo. Le aliquote per il calcolo dei contributi sono le seguenti: 18,00% per fondo
pensionistico; 12,50% per assistenza sanitaria; 1,50% per assegni famigliari; 1% per
assicurazione di disoccupazione.
5.2.5. Quali sono le cause che possono determinare il licenziamento?
In base agli artt. 87, 88, 89 della “Legge sul lavoro” della Federazione di BIH,
pubblicata sulla G.U. 43/99, il datore di lavoro può licenziare il lavoratore nel caso in
cui questo non adempia gli obblighi contrattuali, o se sussistono motivi economici,
tecnici e organizzativi per farlo. Tuttavia, prima di procedere al licenziamento, il datore
di lavoro deve ricordare, per iscritto, al lavoratore i suoi obblighi ed ammonirlo che
l’eventuale inadempimento può causare il licenziamento. Il datore di lavoro è tenuto
ad invitare il lavoratore a presentare la sua difesa, a meno che «non si verifichino le
circostanze per cui sarebbe ingiustificato chiedere al datore di lavoro di procedere in
tal senso». In particolare, secondo l’art. 88 della Legge, come modificato dall’art. 33
della “Legge sul lavoro” pubblicata sulla G.U. 32/00 della FBiH, il preavviso di
licenziamento non è obbligatorio quando il lavoratore si sia reso partecipe di una grave
violazione dei rapporti di lavoro, o quando la trasgressione commessa sia di elevata
gravità. In tal caso, il contratto di lavoro viene disdetto entro 15 giorni dalla data in
cui sono stati constatati i fatti e motivi di tali decisione. Lo stesso articolo rinvia al
Contratto collettivo per la definizione del termine “violazione grave”.
Nel territorio della Republika Srpska, in base all’art. 113 della “Legge sul
Lavoro”, il datore di lavoro può licenziare il lavoratore se:

il lavoratore commette una violazione grave degli obblighi derivanti dal
contratto di lavoro;

per motivi economici, organizzativi o tecnici non vi è più bisogno del
lavoratore;

il lavoratore non svolge le sue mansioni come da contratto;

il lavoratore non rientra sul posto di lavoro entro 30 giorni dalla
scadenza del permesso.
Il licenziamento deve avere forma scritta.
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5.3.
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PERSONALE STRANIERO
5.3.1. A quale normativa è assoggettato il personale straniero?
In base alla normativa sull'impiego dei Cittadini Stranieri (G.U. FBiH 8/99), è
possibile assumere cittadini stranieri qualora siano in possesso del permesso di
residenza in Bosnia ed Erzegovina e qualora non siano iscritte nelle liste di
collocamento persone con le stesse qualifiche del cittadino straniero richiesto, dopo
aver ottenuto l’autorizzazione (rilasciata dall’Ente governativo per l’Occupazione) alla
stipula di un rapporto di lavoro. La domanda deve essere presentata, presso l’Ufficio di
Collocamento, dall’impresa che intende assumere personale straniero. Il permesso di
lavoro di solito viene rilasciato per un anno, ma è possibile, eccezionalmente, che sia
rilasciato anche a tempo indeterminato per la persona straniera che risiede
permanentemente sul territorio della Federazione della Bosnia Erzegovina.
Nel territorio della Republika Srpska, il personale straniero è soggetto ai
Regolamenti dei termini speciali per l'impiego dei Cittadini Stranieri e altre persone
senza cittadinanza in RS (G.U. RS 15/97). I cittadini stranieri che intendono lavorare
sul territorio della RS devono essere in possesso delle condizioni generali previste per
l’impiego (età minima di 15 anni, condizioni di salute, educazione e necessaria
esperienza lavorativa). Inoltre, il cittadino straniero deve essere in possesso del
permesso di soggiorno temporaneo, o permanente nella Republika Srpska rilasciato
dall’autorità competente, del permesso di lavoro rilasciato dal Ministero dell’Impiego
della RS e del permesso di soggiorno temporaneo nella Republika Srpska, relativo allo
svolgimento di
un’attività tecnica, commerciale, culturale, educativa, sportiva,
umanitaria, oppure di cooperazione.
5.3.2. Come viene fissata la remunerazione del personale straniero?
La remunerazione è determinata liberamente sulla base di quanto previsto dal
contratto di lavoro (non è prevista dalla Legge).
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6.
Servizi alle imprese
6.1.
BANCHE
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6.1.1. Quali sono le principali banche commerciali operanti con l'estero?
Nel settore bancario bosniaco vi sono stati significativi cambiamenti con una
normativa armonizzata tra le due Entità.
In base all’art. 20 della “Legge sulle Banche” della Federazione di BiH (G.U.
BiH 39/98 e successive modifiche: 32/00, 48/01, 58/02, 19/03, 28/03) come
modificato dall’art. 4 della Legge in materia, pubblicata sulla G.U. BiH 32/00, il
capitale sociale minimo necessario per lo svolgimento dell’attività bancaria è di
15.000.000 KM.
La “Legge sulle Banche” della Republika Sprska (G.U. RS 44/03, 74/04,
16/11, 5/12) prevede, all’art. 22, lo stesso ammontare di capitale sociale.
In base alla normativa sulla Privatizzazione delle Banche nelle due Entità
(pubblicata rispettivamente sulla G.U. FBiH 12/98, 29/00, 37/01, 33/02 e sulla G.U.
RS 24/98, 5/99; 18/99, 70/01), le banche a capitale statale devono, se non solventi,
essere privatizzate o liquidate.
In particolare, l’art. 8 delle suddette leggi stabilisce che alla banca non
solvente sarà ritirata la “licenza” con la conseguenza che essa cesserà di essere
operativa. In tal caso, il Ministero delle Finanze della rispettiva Entità metterà in
vendita il patrimonio, o parte del patrimonio della banca in questione, a qualsiasi
banca solvente, inclusa una banca a capitale statale, per la quale il Ministero abbia
autorizzato un programma di privatizzazione, come previsto dall’art. 9 della Legge.
Infine, secondo l’art. 19 delle Leggi sulla Privatizzazione della banche, se una
banca (con almeno il 50% del capitale sociale di proprietà statale) non è privatizzata
entro un anno dall’approvazione del programma di privatizzazione, il Ministero
deciderà circa la liquidazione della stessa entro la data prevista dalla Legge. Nel caso
in cui il capitale della banca sia in maggioranza composto da capitale sociale privato, il
Ministero procederà alla privatizzazione della banca entro due anni dall’entrata in
vigore della presente Legge.
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Il processo di privatizzazione è in fase avanzata.
Banche nella Federazione di Bosnia Erzegovina:
BOR BANKA D.D. Sarajevo
Obala Kulina Bana 18 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 278 520
Fax: 00387 33 278 550
[email protected]
http://www.borbanka.ba
BOSNA BANK INTERNATIONAL D.D.
Trg djece Sarajeva 1
Tel.:00387 33 275 177
Fax.:00387 33 275 178
[email protected]; [email protected]
www.bbi.ba
FIMA BANKA D.D.
Kolodvorska 5 – 71000 Sarajevo
Tel: 00387 33 720 070
Fax: 00387 33 720 100
[email protected]
http://www.fimabanka.ba
HYPO ALPE-ADRIA-BANK D.D. MOSTAR
Kneza Branimira 2b - 88000 Mostar
Tel. centr/fax.: 00387 36 444 200, 444 235
[email protected]
http://www.hypo-alpe-adria.ba
HVB CENTRAL PROFIT BANKA D.D.
Zelenih Beretki 24 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 222999 (Call center)
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[email protected]
www.hvb-cpb.ba
Dal 2005, HVB Central Profit Banka d.d. è membro del Gruppo UNICREDIT.
INTESA SANPAOLO BANKA D.D. BOSNA I HERCEGOVINA
Obala Kulina bana 9a - 71 000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 497 500
Fax: 00387 33 497 589
[email protected]
http://www.intesasanpaolobanka.ba
Nel gennaio 2008, la banca ha cambiato la propria denominazione da “UPI
BANKA D.D.” in “Intesa Sanpaolo Banka d.d. Bosna i Hercegovina”.
La banca, che ha inglobato “UPI Banka d.d. Sarajevo” e
“LT Gospodarska
banka d.d. Sarajevo”, è oggi la sesta banca del paese per totale attivo,
servendo 112.000 clienti con 50 filiali sull’intero territorio della Bosnia
Erzegovina.
INVESTICIONO-KOMERCIJALNA BANKA D.D. ZENICA
Trg BiH 1 - 72000 Zenica
Tel: 00387 32 48 448
Fax: 00387 32 448 501
[email protected]
www.ikbze.com.ba
La “Investiciono-Komercijalna Banka d.d. Zenica” è stata dichiarata dal
magazine inglese Finance Central Europe la “best small bank” del 2008.
NLB Tuzlanska banka D.D.
Maršala Tita 34 - 75000 Tuzla
Tel.: 00387 35 259 259
Fax: 00387 35 302 802
[email protected]
www.nlb.ba
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Pag. 101
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Il gruppo Nova Ljubljanska Banka (NLB) ha avviato nel 2006 il processo di
accorpamento della Tuzlanska Banka, della CBS Banka di Sarajevo, della LHB
Banja Luka e della Banca di sviluppo del Sud est europeo di Banja Luka.
PROCREDIT BANK D.D.
Emerika Bluma, 8 - Sarajevo
Tel.: 00387 33 250 950
Fax: 00387 33 250 971
[email protected]
www.procreditbank.ba
RAIFFEISEN BANK D.D. BIH
Zmaja od Bosne bb - 71 000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 213851, 268080 (call center)
Fax: 00387 33 213851, 214900
[email protected]
www.raiffeisenbank.ba
RAZVOJNA BANKA FEDERACIJE BIH
Igmanska 1 – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 724 900, 724 902
Fax: 00387 33 611 232
[email protected]
www.rbfbih.ba
SPARKASSE BANK D.D. - SARAJEVO
Trampina 12/VI - 71000 Sarajevo
Tel. : 00387 33 280300
Fax: 00387 33 280231
www.sparkasse.ba
[email protected]
Dal 10 luglio 2009, la banca ha cambiato la propria denominazione da “ABS
BANKA” in “SPARKASSE BANK d.d.”
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Pag. 102
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TURKISH ZIRAAT BANK BOSNIA DD
Dženetića Čikma 2 – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 564 100
Fax: 00387 33 564 101
[email protected]
www.ziraatbosnia.com
(capitale turco al 100%)
UNICREDIT ZAGREBAČKA BANKA D.D.
Kardinala Alojzija Stepinca bb - 88000 Mostar
Tel.: 00387 36 312112
Fax: 00387 36 312116
www.unizaba.ba
[email protected]
Il Gruppo UNICREDIT che, attraverso la controllata ZAGREBAČKA BANKA, ha
acquisito la maggioranza di UNIVERSAL BANKA SARAJEVO, nonché l’austriaca
HVB Bank, gestisce attualmente il 21% del mercato creditizio, divenendo il più
grande gruppo bancario del Paese.
UNION BANKA D.D.
Dubrovacka 6 - 71000 Sarajevo
Tel./fax: 00387 33 561 062, 652-888
[email protected]
www.unionbank.ba
VAKUFSKA BANKA D.D.
M. Tita 13 – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 280 100, 661 531
Fax: 00 387 33 663 399, 661 533
[email protected]
www.vakuba.ba/
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VOLKSBANK BANKA D.D.
Fra Andjela Zvizdovica 1 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 295600/601
Fax: 00387 33 295603, 263832
[email protected]
www.volksbank.ba
(Capitale Austriaco al 100%)
Le banche italiane corrispondenti sono la Banca di Credito (Trieste), la Banca
Popolare dell’Emilia.
Banche nella Repubblica Srpska:
BALKAN INVESTMENT BANK A.D.
Via Bana Milosavljevića 8 - Banja Luka
Tel.: 00387 51 245111
Fax: 00387 51 245145
[email protected]
www.bib.ba
BOBAR BANKA A.D.
Njegoševa 1 - 76300 Bijeljina
Tel.: 00387 55 233 300, 201 862
[email protected]
www.bobarbanka.com
NLB RAZVOJNA BANKA A.D.
Milana Tepica, 4 – Banja Luka
Tel.: 00387 51 221610
Fax: 00387 51 221623
www.nlbrazvojnabanka.com
VOLKSBANK A.D. Banja Luka
Jevrejska ulica 71, Poslovni centar – 78000 Banja Luka
Tel: 00387 51 241 100
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Fax: 00387 51 213 391
[email protected]
www.volksbank-bl.ba
HYPO ALPE ADRIA BANK A.D. Banja Luka
Aleja Svetog Save 13 - 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 336500
Fax: 00387 51 336518
www.hypo-alpe-adria.rs.ba
[email protected]
KOMERCIJALNA BANKA A.D. Banja Luka
Veselina Masleše 6 – 78000 Banja Luka
Tel: 00387 51 244 700, 777
Fax: 00387 51 244 710
www.kombank-bl.com
NOVA BANKA A.D. BANJA LUKA
Kralja Alfonsa XIII 37 a - 78000 Banja Luka,
Tel: 00387 55 230-300, 230 330
Fax: 00387 55 201-410
www.novabanka.com
UNICREDIT BANKA A.D. Banja Luka
Marije Bursać 7 – 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 243200/ 080051051
Fax: 00387 51 212830
[email protected]
http://www.unicreditbank-bl.ba
Dal 1° giugno 2008, la banca ha cambiato la propria denominazione da “Nova
Banjalučka Banka” in “UniCredit Banka a.d. Banja Luka”.
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6.1.2. Quali sono le principali banche commerciali partecipate da
banche straniere?
RAIFFEISEN BANK D.D. BIH
VOLKSBANK
BANK
D.D., Sarajevo
(italiane Banca Popolare dell’Emilia
Romagna, Banca Popolare di Vicenza)
TURKISH ZIRAAT BANK BOSNIA DD, BIH
PROCREDIT BANK,
UNICREDIT ZAGREBACKA BANKA, Mostar (italiana UNICREDIT GROUP)
HYPO ALPE-ADRIA-BANK D.D. BIH
HVB CENTRAL PROFIT BANK D.D., Sarajevo (italiana UNICREDIT GROUP)
RZB A.D., BANJA LUKA
INTESA SANPAOLO BANKA D.D. BOSNA I HERCEGOVINA (italiana Intesa San
Paolo)
6.1.3. Quali sono le banche straniere che possiedono filiali o
rappresentanze nel Paese?

RAIFFEISEN BANK

VOLKSBANK

TURKISH ZIRAAT BANK

UNICREDIT BANCA

HYPO ALPE-ADRIA-BANK

HVB BANK GROUP

BANCA INTESA

NLB group

EBRD

PROCREDIT HOLDING

WORLD BANK
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6.2.
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APERTURA DI CONTI ALL’ESTERO
6.2.1. Quali sono le disposizioni che regolano l’apertura di conti presso
banche straniere o locali da parte di soggetti (persone fisiche o
giuridiche) stranieri?
L’apertura di conti presso banche straniere o locali da parte di soggetti
(persone fisiche o giuridiche) stranieri è prevista dall’art. 11(a) della “Legge sulla
Politica degli Investimenti Stranieri Diretti” (G.U. BiH 17/98, 13/03, 48/10). Esso,
infatti, recita:
«gli investitori stranieri godono del diritto di aprire sul territorio della Bosnia
Erzegovina conti correnti in qualunque banca commerciale in valuta locale, o
in qualunque valuta liberamente convertibile.»
6.2.2. I soggetti nazionali (persone fisiche o giuridiche) possono aprire e
detenere conti in valuta straniera su banche locali? Possono
aprire conti presso banche estere in valuta estera?
I soggetti (persone fisiche o società) nazionali possono aprire o detenere conti
in valuta straniera su banche locali. Inoltre, le persone fisiche nazionali possono aprire
e detenere i cosiddetti “conti non residenti” su banche estere.
Rif. Leg.: “Legge sulle Operazioni Valutarie della Bosnia Erzegovina” (G.U.BiH
10/94, modifiche 5/95, 2/96), “Legge sulle Operazioni Valutarie della
Federazione della Bosnia Erzegovina” (G.U. FBiH 35/98, 47/10) e “Legge
sulle Operazioni Valutarie della Republika Srpska” (G.U. RS 96/03, 123/06).
6.2.3. I soggetti stranieri (persone fisiche o giuridiche) possono aprire o
detenere conti in valuta locale su banche locali?
L’art. 11(a) della “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti” in
Bosnia Erzegovina (G.U. BiH 17/98) consente agli investitori stranieri di aprire, presso
le banche commerciali locali, conti in valuta nazionale o in qualsiasi altra valuta
convertibile.
Rif. Leg.: “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti”, G.U. BiH
17/98, 13/03, 48/10.
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6.2.4. I soggetti (persone fisiche o giuridiche) stranieri possono aprire o
detenere conti in valuta estera su banche locali?
Sì.
Si veda al punto 7.2.1.
Rif. Leg.: “Legge sulla Politica degli Investimenti Stranieri Diretti”, G.U. BiH
17/98, 13/03, 48/10, art. 11(a).
6.3.
OPERAZIONI BANCARIE
6.3.1. Le banche straniere possono concedere prestiti ed erogare
finanziamenti allo stesso modo delle banche locali?
Sì.
6.3.2. Le banche del Paese possono concedere crediti e/o finanziamenti
nel breve, medio e lungo termine o soltanto in una di tali
categorie?
In base alle leggi vigenti le banche possono concedere ogni tipo di credito, a
condizione che ciò venga specificato nell’atto costitutivo della Banca.
In particolare, la normativa sulle banche delle due entità prevede che
l’autorizzazione bancaria debba specificare ogni operazione cha la banca in questione
si appresta ad effettuare (si veda l’art. 14 G.U FBiH 39/98 e art. 16 G.U RS 44/03,
74/04).
Rif. Leg.: “Legge sulle Banche”, G.U. FBiH 39/98 e successive modifiche;
“Legge sulle Banche” G.U. RS 44/03, 74/04.
6.3.3. Le banche ordinarie possono acquisire partecipazioni dirette al
capitale di imprese?
In base all’art. 22, come modificato dalla “Legge sulle Banche” della
Federazione di Bosnia Erzegovina (G.U. FBiH 41/02), una banca non può direttamente,
o
indirettamente,
e
senza
previa
autorizzazione
dell’Agenzia
Bancaria
della
Federazione di Bosnia ed Erzegovina:
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
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detenere una quota di partecipazione significativa di un ente con
personalità giuridica o, indirettamente, di una sua controllata, che
superi il 5% del proprio capitale di base registrato presso l’Agenzia
(quota di partecipazione significativa è, ai sensi di legge, qualsiasi
persona fisica o giuridica che detenga almeno il 10% sul diritto di voto
totale di un’altra società o banca);

accumulare quote di partecipazione dirette o indirette in imprese
private per un valore netto totale superiore al 20% del proprio capitale
registrato.
Una banca non può possedere direttamente, o indirettamente, partecipazioni
di un’impresa che superino il 15% del capitale bancario registrato, e nel caso l’ente
partecipato non abbia natura finanziaria la partecipazione non può superare il 10% del
proprio capitale registrato, né può superare il 49% della quota di proprietà di
quest’ultimo.
Se la partecipazione riguarda un’entità giuridica di natura non finanziaria, la
partecipazione non può superare il 10% del capitale bancario, né il 49% della
proprietà dell’entità giuridica in questione.
Il totale delle quote di partecipazione bancaria non può superare il 50% del
proprio capitale registrato nel caso di partecipazioni in imprese e il 25% nel caso di
entità giuridiche a carattere non finanziario.
I prestiti elargiti dalla banca ad una delle imprese nella quale ha investito,
saranno considerati, ai fine di legge, come investimenti e sottoposti quindi alle
limitazioni previste da questo articolo.
Le stesse disposizioni sono previste sul territorio della Republika Sprska (art.
26 della “Legge sulle Banche”, G.U. RS 44/03, 74/04).
6.3.4. Esistono operazioni o categorie di operazioni riservate ad una
banca o a un gruppo di banche specificamente abilitate?
Sì.
La INVESTICIONA BANKA è stata costituita nel 1997 da parte della
Federazione della BiH. La banca, che nel settembre 2008 ha mutato nome in
RAZVOJNA BANKA FEDERACIJE BIH, Banca di Sviluppo della Federazione di Bosnia ed
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Erzegovina, svolge operazioni bancarie legate ai programmi di sviluppo e di
ricostruzione della Federazione.
Linee di credito messe a punto della Banca:

Linea di credito per il finanziamento della produzione e dei progetti
delle piccole e medie imprese;

Linea di credito per la ricostruzione dell’industria e del sostegno al
processo di privatizzazione;

Linea di credito di supporto all’industria agricola ed alimentare;

Linea di credito per il sostegno all’esportazione;

Linea di credito per il sostegno alla liquidità delle banche commerciali;

Linea di credito del Fondo per lo Sviluppo;

Linea di credito per il finanziamento del micro business (rivolta ad
artigiani ed imprenditori autonomi).
RAZVOJNA BANKA FEDERACIJE BIH
Banca di Sviluppo della Federazione di Bosnia ed Erzegovina
Igmanska 1 – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 277 900, 277 902
Fax: 00387 33 611 232
[email protected]
http://www.rbfbih.ba
Anche nella Republika Srpska esiste dal 2006 un istituto bancario creato con
l’obiettivo di sostenere e rilanciare l’economia della RS, fornendo credito a piccoli
imprenditori per creare lavoro:
NLB RAZVOJNA BANKA A.D.
Milana Tepica, 4 – Banja Luka
Tel.: 00387 51 221610
Fax: 00387 51 221623
www.nlbrazvojnabanka.com
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6.3.5. Esistono banche nazionali di sviluppo con capacità di acquisire
partecipazioni dirette in investimenti realizzati in joint venture
tra partner locali e stranieri?
Sì.
RAZVOJNA BANKA FEDERACIJE BIH
http://www.rbfbih.ba /
NLB RAZVOJNA BANKA A.D.
www.nlbrazvojnabanka.com
6.3.6. Esistono banche nazionali di sviluppo o istituti finanziari che
erogano linee di credito?
Sì. Le Banche di Sviluppo della Federazione di Bosnia ed Erzegovina e della
Republika Srpska.
6.3.7. Quali sono le principali linee di credito indirette (on lending)
messe a disposizione degli operatori economici dall’Italia? Come
vi si accede?
Attualmente non sono disponibili linee di credito (la Legge italiana 84/2001
non è stata rifinanziata).
Esistono strumenti di sostegno alle imprese italiane all’estero concessi da
SIMEST (www.simest.it ) e FINEST (www.finest.it ).
6.3.8. Quali sono le linee di credito indirette (on lending) messe a
disposizione degli operatori economici in ambito internazionale?
Come vi si accede?
I principali organismi che forniscono linee di credito in Bosnia ed Erzegovina
sono:

IFC (International Finance Corporation): elargisce crediti a lungo
termine e crediti SEF (Fondo per la piccola impresa). E’ possibile
consultare la lista completa dei progetti per i quali è stato richiesto un
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finanziamento al sito: (http://www.ifc.org/ifcext/eca.nsf/Content/Bosnia_InvestmentProjects ).

USAID: ufficialmente USAID ha terminato di erogare linee di credito
nel 2004. I crediti erano elargiti tramite le banche locali. Attualmente
USAID garantisce il 50% sul prestito che le banche chiedono per
finanziare le PMI, limitando la propria azione a tre aree di interesse: il
settore del legname, turistico e il settore agro-alimentare.

EBRD SME Framework Facility (linee di credito per l’assistenza a
piccole medie imprese sotto forma di bank lending); EBRD/US SME
Finance Facility (linee di credito on lending per le piccole medie
imprese indirizzato al settore finanziario) e molti altri progetti attuati
mediante investimenti diretti, investimenti regionali (ad esempio Grand
e Marbo projects per lo sviluppo trans-frontaliero dei produttori di caffè
e snacks) in svariati settori tra i quali il settore energetico, il settore
dell’industria di base (Primus Project, il primo progetto nel paese
nell’ambito del programma di Direct Investment Facility della Banca
che mira all’acquisto di macchinari per il legname al fine di stimolare la
produzione di legno, laminati e prodotti in alluminio della società
Primus), il settore dei trasporti (es. Corridorio Vc), il settore delle
telecomunicazioni, quello agro-alimentare, il settore assicurativo,
pensionistico ecc.. Dall’inizio del 2006 sono stati approvati tre progetti
(settore agro-alimentare, manifatturiero e bank lending). Gli accordi
riguardano progetti tesi a promuovere lo sviluppo delle piccole e medie
imprese ed a migliorare le capacità industriali della Bosnia ed
Erzegovina. Ad esempio, la BERS, attraverso la Raiffeisen Bank,
elargirà circa 20 milioni di Euro per lo sviluppo di PMI.
E’ possibile verificare la descrizione dei progetti già finanziati o in corso
di
approvazione
al
sito:
http://www.ebrd.com/country/country/bosnherz/index.htm .

Horizonte
Bosnia
and
Herzegovina
Enterprise
Fund
creato
dall’EBRD, dal FMI e da donatori privati (piano di sviluppo di 10 anni,
equity investment di 5 milioni di dollari da parte della EBRD)

Fondo per l’investimento di capitali in aziende private (vedi
PRIMUS project, ma anche Marbo e Grant)
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Pag. 112
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
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Banca Mondiale: essa possiede due forme di lending: l’investment
loan, un finanziamento di lungo periodo (5-10 anni) che rappresenta
circa l’80% dei prestiti riconosciuti dalla BM e il development policy
loan, di breve periodo (1-3 anni) rappresentato dal 20-25%.
Gli investment loans sono ottenibili attraverso la IBRD (Internationl
Bank for Reconstruction and Development) nonché dai beneficiari della
IDA (International Development Agency) non in arretrato con Bank
Group della BM. I Development policy loans sono ottenibili alle stesse
condizioni.
Inoltre,
essi
devono
soddisfare
un
accordo
sulla
politica
di
monitoraggio circa i metodi operativi nonché un’amministrazione
economica soddisfacente. Il coordinamento con il Fondo Monetario
Internazionale è una parte essenziale per raggiungere questa linea di
lending.
Attualmente l’impegno della Banca Mondiale avviene secondo il
programma (200 milioni Dollari) del Country Partnership Strategy for
Bosnia and Herzegovina 2008-2011.

Kreditanstalt Wiederaufbau (tre linee di credito nel settore della
ricostruzione delle case, finanziamenti alle piccole e medie imprese e
crediti all’export).

Saudi Fond (Micro business), linea di
credito della Banca di
Investimento della Federazione BiH per la riconversione e lo sviluppo di
imprese specializzate nella produzione, produzione di servizi e starting
up business.

KfW: linee di credito nella ricostruzione delle case, finanziamenti alle
piccole e medie imprese e crediti in aziende private, finanziamenti alle
imprese per la salvaguardia dell’ambiente e del clima, finanziamenti
alla esportazione, al sostegno di Paesi in via di sviluppo e di Paesi in
transizione (si consulti il sito www.kfw.de ).

CIDA
(Canadian
International
Development
Agency)
spesso
in
collaborazione con la EBRD (per i progetti in corso si consulti il sito:
http://les.acdi-cida.gc.ca/servlet/JKMSearchController )
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Pag. 113
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
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PROCREDIT Bank (Credits for companies and small business - self
employed
entrepreneus)
(si
consulti
il
sito
http://www.procreditbank.ba/ba/default.aspx ).
La maggior parte delle linee di credito si rivolgono alle piccole e medie
imprese, in particolare nel settore della produzione alimentare, edile, industria del
legno e lavorazione dei metalli. I crediti vengono elargiti tramite le banche locali – con
una leggera preferenza per le banche private.
L’importo dei crediti dipende dalla loro durata e da altre condizioni e può
arrivare a 300.000-1.000.000 KM (in alcuni casi può anche superare i 3.000.000 KM).
Le società miste tra partner stranieri e locali possono beneficiare dei crediti
on-lending.
6.4.
ASSICURAZIONI
6.4.1. Quali sono le principali compagnie di assicurazioni operanti nel
Paese?
TRIGLAV BH OSIGURANJE d.d.
Head Office
Dolina 8 – 71000 Sarajevo
Tel. centr.: 00387 33 252111
Fax: 00387 33 252179
www.triglavbh.ba
Filiali sono state aperte a Tuzla, Zenica, Bihac, Mostar, Travnik, Gora žde.
SARAJEVO OSIGURANJE d.d.
Čobanija 14 - 71000 Sarajevo, BiH
Tel: 00387 33 203 270 ; 033 443 581
Fax: 00387 33 664 142
www.sarajevoosiguranje.ba
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Filiali sono state aperte a Zenica, Bihac, Tuzla, Bugojno, Banja Luka, Tesanj,
Visoko, Mostar, Capljina.
BOSNA-SUNCE OSIGURANJE D.D.
Trg međunarodnog prijateljstva 20 - 71000 Sarajevo
Tel.
+387 (0)33 755-468
Fax. + 387 (0)33 755-500
www.bosna-sunce.ba
Filiali sono state aperte a Tuzla, Zenica, Mostar, Bihac, Gorazde, Visoko,
Doboj, Konjic.
EUROHERC OSIGURANJE
Vukovarska 1 - Mostar
Tel.: 00387 36 394550
Fax:00387 36 394150
www.euroherc.ba
Filiali sono state aperte a Livno, Citluk, Capljina, Grude, Sarajevo, Tuzla
Odzak, Vitez ecc.
VGT OSIGURANJE
Alaudin 1 - 71300 Visoko
Tel.: 00387 32 730800
Fax: 00387 32 730830
www.vgt.ba
La compagnia VGT OSIGURANJE, fondata nel 1992, ha il proprio quartier
generale a Visoko e filiali in tutte le maggiori città della BiH, tra cui Bihać,
Mostar, Sarajevo, Travnik, Tuzla , Visoko, Zenica and Banja Luka.
HERCEGOVINA OSIGURANJE D.D.
Via Fra D. Buntića 144 - 88000 Mostar
Tel.: 00387 36 331 971/972/973; 329-572, 329-573
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Fax:00387 36 331 974; 329-574
www.hercegovinaosiguranje.com
UNIQA OSIGURANJE D.D. SARAJEVO
Obala Kulina bana 19
Tel. 00387 33 289 000
Fax. 00387 33 289 010
www.uniqa.ba
KRAJINA KOPAONIK OSIGURANJE A.D.
Trg srpskih junaka 4 - 78000 Banja Luka
Tel/fax: 00387 51 215262
www.krajinakopaonik.com
KRAJINA OSIGURANJE D.D. BANJA LUKA
Braće Pantića 2,- Banja Luka
Tel.: 00387 51 228 833
Fax: 00387 51 228 844
www.krajinaosiguranje.ba
BOBAR OSIGURANJE
Filipa Višnjića 211 - 76300 Bijeljina
Tel: 00387 55 232100
Fax: 00387 55 247 916
www.bobarosiguranje.net
La compagnia ha la sede direzionale a Bijeljina e filiali a Sarajevo, Banja
Luka, Brcko, Doboj, Pale, Prijedor, Trebinje, Zwornik.
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6.5.
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ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
6.5.1. Quali sono le principali associazioni imprenditoriali nel Paese e le
loro competenze?
Associazione degli imprenditori BiH
Mula Mustafe Bašeskije 12&3 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 552470
Fax: 00387 33 264 831
www.apbih.ba
[email protected]
Associazione degli imprenditori Federazione di BiH
Mula Mustafe Bašeskije 12&3 - 71000 Sarajevo
Tel. (Direttore): 00387 33 264830/2
Fax: 00387 33 264831
[email protected] ; [email protected]
Associazione degli imprenditori Republika Srpska
Đure Dančića 1 - 78000 Banja Luka
Tel./fax: 00387 33 51 332616
www.poslodavci.rs.ba
[email protected] [email protected]
6.5.2. Esiste una associazione degli importatori nel Paese?
No.
6.5.3. Quali sono i principali importatori che operano nel Paese?
VF KOMERC-WISA
K. Schorka 7, Bacici bb - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 755163
Fax: 00 387 33 273411
www.vfkomerc.ba
[email protected]
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ECONOMIC
Pc 96 - 72250 Vite
Tel.: 00387 30 718302
Fax: 00 387 30 713748
www.economic-vitez.com
[email protected] ; [email protected]
FIS Vitez
Poslovni centar - 72250 Vitez
Tel.: 00387 30 715300/500/900/555; 545454
Fax: 00387 30 715999
www.fis-bih.com
[email protected]
ROBOT COMMERCE
Rajlovačka Cesta br.41 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 771401
Fax: 00 387 33 771625
www.robotsarajevo.com
[email protected]
TROPIC
Ivana Gorana Kovacica, 2 - 78000 Banja Luka
Tel.: 00 387 51 312500
Fax: 00 387 51 312510
www.tropic.ba
[email protected]
SHOPPING CENTER GMS
Poslovni centar, 96 - 72250 Vitez
Tel.: 00387 30 715046
Fax: 00387 30 713306
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SLAVIJA kOMERC
Glamocani- Trn - 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 585821, 301380, 585842, 585274
Fax: 00387 51 585333, 316404
www.slavija.mapabih.com
[email protected]
6.6.
CAMERE DI COMMERCIO
6.6.1. Quali sono le Camere di Commercio, dell’Industria e
dell’Artigianato operanti nel Paese e quali sono le rispettive
competenze?
Il sistema delle Camere di Commercio della Bosnia ed Erzegovina sta
attraversando un processo di “doppia” transizione. Da un lato deve confrontarsi con
l’organizzazione statale - divisione territoriale tra Republika Srpska e Federazione della
Bosnia ed Erzegovina e suddivisione territoriale di quest’ultima in Cantoni - che
comporta l’istituzione di varie Camere a livello territoriale (elencate qui sotto).
Dall’altro deve promuovere la riorganizzazione funzionale della propria struttura per
avvicinare il sistema delle Camere alle nuove esigenze delle imprese in un’economia di
mercato.
In questa fase di transizione, il ruolo che il sistema delle Camere è chiamato a
svolgere è molteplice: espressione degli interessi dei vari settori industriali presso i
ministeri
competenti;
assistenza
nella
formulazione
della
legislazione
e
nella
definizione della politica economica dei vari settori; sviluppo dei rapporti economici
internazionali e della cooperazione internazionale in generale; organizzazione di
programmi di formazione nei settori d’interesse per i soci; organizzazione di seminari,
incontri, attività promozionali e fiere; sviluppo del sistema informatico in risposta alle
esigenze dei soci, ecc..
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(Foreign Trade Chamber of Bosnia and Herzegovina)
Branislava Djurdjeva 10 - 71000 Sarajevo
Tel. centr.: 00387 663631
Fax: 00387 33 663632
www.komorabih.com
[email protected]
Camera di Commercio della Federazione della BiH
(Chamber of Economy of Federation of Bosnia and Herzegovina)
Branislava Djurdjeva 10 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 217782
Fax: 00387 33 217783
www.kfbih.com
[email protected]
Ufficio di Mostar
Zagrebacka, 10 - 88000 Mostar
Tel.: 00387 36 332963/4/7
Fax: 00387 36 332966
[email protected]
Camera di Commercio della Republika Srpska
(Chamber of Commerce of RS)
Đure Daničića 1/2- 78000 Banja Luka
Tel. Presidente: 00387 51 215833, 744
Fax: 00387 51 215565
www.komorars.ba/pkrs/
[email protected] ; [email protected]
Camera di Commercio del Distretto di Brčko
Tel.: 00387 49217556
Fax: 00387 49 217771
[email protected]
Camera di Commercio del Cantone di Sarajevo
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La Benevolencije, 8 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 250190
Fax: 00387 33 250137
[email protected]
Camera di Commercio della regione di Banja Luka
Djure Danicica 1/2 - 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 215987, 637
Fax: 00387 51 215510
[email protected] , [email protected]
Camera di Commercio del Cantone di Bosansko-Podrinjski
Gamal Abdel Ganema,19 - 73000 Goražde
Tel.: 00387 38 227644
Fax: 00387 38 227350
Camera di Commercio del Cantone di Tuzla
Trg Oslobodjenja bb, - 75000 Tuzla
Tel.: 00387 35 258275
Fax: 00387 35 258271
[email protected]
Camera di commercio del Cantone di Una-Sana
501, Slavne Brigade bb - 77000 Bihać
Tel. Presidente : 00387 37 310995
Fax: 00387 37 310996
[email protected]
Camera di commercio del Cantone di Posavski
III Ulica, 25 - 76270 Orašje
Tel. Presidente: 00387 31 713565
Fax: 00387 31 713565
Camera di commercio del Cantone di Hercegbosanski
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Trg Kralja Tomislava bb - 80101 Livno
Tel. Presidente: 00387 34 203613
Fax: 00387 34 202256
Camera di commercio del Cantone Srednje-Bosanski
Zgrada općine - 70101 Jajce
Tel. Presidente: 00387 30 658678
Fax: 00387 30 658678
Camera di commercio del Cantone Hercegovačko-Neretvanski
Zagrebacka, 10 - 88000 Mostar
Tel/fax: Presidente: 00387 36 397354
Camera di Commercio del Cantone Zenica-Doboj
Mehmedalije Tarabara 15 - 72000 Zenica
Tel.: 00387 32 403028
Fax: 00387 32 286779
[email protected]
Camera di Commercio della regione di Bijeljina
Ive Andrica bb - 76300 Bijeljina
Tel.: 00387 55 240450, 240460
Fax: 00387 55 228070
[email protected] ; [email protected]
Camera di Commercio della regione di Trebinje
Preobrazenska 1 - 89100 Trebinje
Tel./fax: 00387 59 260040
[email protected]
Camera di Commercio della regione di Doboj
Sokolova 1 - 74000 Doboj
Tel.: 00387 53 241980/048
Fax: 00387 53 241590
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[email protected] ; [email protected]
Camera di Commercio della Regione Sarajevo-est
Dobroslava Jevdevica bb - 71420 Pale
Tel.: 00387 57 226381
Fax: 00387 57 226377
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7.
Quadro Economico
7.1.
IL QUADRO ECONOMICO DELLA BOSNIA
QUADRO GENERALE
Superficie
51.209,2 km² (Italia: 301.340 km²)
Popolazione
3.839.737 ab.- stime ufficiali (30.06.2011)
Capitale
Sarajevo – 440.744 ab.; (stime ufficiali 30.06.2012)
Principali città
Banja Luka
Bihac
Mostar
Tuzla
Zenica
Suddivisione
amministrativa



Valuta nazionale
Marco Convertibile
195.225 ab;
61.564 ab;
111.833 ab;
131.778 ab;
127.296 ab;
(stime ufficiali 30.06.2011)
(stime ufficiali 30.06.2012)
(stime ufficiali 30.06.2012)
(stime ufficiali 30.06.2012)
(stime ufficiali 30.06.2012)
Federazione di BiH
Republika Srpska
Distretto di Brcko
1€ = 1,95583 (02.01.2010)
1€ = 1,95583 (30.06.2010)
1€ = 1,95583 (31.12.2010)
Tasso di cambio
1€ = 1,95583 (01.03.2011)
1€ = 1,95583 (15.11.2012)
1€ = 1,95583 (20.11.2013)
Tasso di inflazione
1% (giugno 2013)
Tasso di
disoccupazione
27,5% (anno 2013)
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QUADRO ECONOMICO
Prodotto Interno
Lordo (PIL)
PIL nominale (2012)
13 Mld. €
PIL procapite (2012)
3.419€
Origine del PIL
Agricoltura: 7,4%
Industria: 25,5%
Servizi: 67,1%
Tasso di crescita
-1,1%
(stima Central Bank of BiH)
2012
Produzione
industriale
Industria
manifatturiera
Industria
estrattiva
Elettricità, gas,
acqua
(Italia: Mld. €)
(Italia: €, UE-27: €)
Mld. €
Var. % 12/11
1,33
- 4,7
0,23
- 4,9
0,46
- 7,1
Esportazioni (2012)
4,02
2,28
Quota %
su
tot.Export
100%
56,7%
1,2
0,03
29,85%
0,74%
In Mld. €
Commercio estero
TOTALE (di cui)
Unione
Europea
CEFTA
Russia
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Var % 2012/2011
In valuta
locale
95,6
99,3
86,4
105,5
In €
95,6
99,3
86,4
105,4
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Importazioni (2012)
7,8
Quota
% su
tot.
import
100%
3,65
1,88
0,73
In Mld. €
Commercio estero
TOTALE (di cui)
Unione
Europea
CEFTA
Russia
1993-2012
Investimenti Diretti
Esteri
Rischio Paese
Totali: 5,6 Mld. €
Italia: 126 mln € (2,3%)
Var % 2012/2011
In valuta
locale
In €
98,2
98,2
46,7%
101,6
101,6
24,1%
9,35%
99
91,4
99
91,4
2012
Totali: 166,2 mln. €
Italia: 7,3 mln. € (4,3%)
D – Coface, B3 – Moody’s
Fonte: BHAS.
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7.2.
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STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI
7.2.1. Qual è la struttura delle importazioni per settore merceologico e
per Paese di provenienza (in particolare dall’Italia)? Qual è il
trend rispetto agli anni precedenti?
Importazioni per settore merceologico – 2011-2012
Settore merceologico ( dati in .000 KM)
2011
2012
2.101.414
2.117.767414
1. Bevande e tabacchi
445.643
440.826
2. Materie prime non commestibili, esclusi i
carburanti (di cui:)
503.694
483.325
22 Olii e frutti oleosi
58.122
71.021
25 Cellulosa e carta
43.307
35.859
172.495
132.913
3.338.838
3.131.063
581.877
375.411
2.375.667
2.307.678
264.378
307.755
126.681
151.465
1.787.710
1.904.921
54 Prodotti farmaceutici
452.166
481.247
55 Detersivi, prodotti per la pulizia
313.600
302.650
3.024.704
2.920.371
65 Prodotti tessili
473.541
451.752
66 Prodotti da minerali non metallici
360.585
339.909
67 Ferro e acciaio
567.024
483.974
69 Prodotti in metallo
488.719
483.733
2.885.603
2.765.440
74 Macchinari ad uso industriale
463.759
491.701
77 Macchine ed apparecchi elettrici
524.468
499.610
78 Veicoli per il trasporto stradale
880.684
840.416
1.311.008
1.337.726
0. Prodotti alimentari ed animali vivi
28 Minerali metalliferi
3. Combustibili minerali, lubrificanti e
prodotti connessi (di cui:)
31 Coke
33 Petrolio e suoi derivati
34 Gas naturale
4. Oli, grassi e cere di origine animale o
vegetale
5. Prodotti chimici e prodotti connessi, n.c.a.
(di cui:)
6. Prodotti finiti classificati principalmente
secondo la materia prima (di cui:)
7. Macchinari e materiale da trasporto
8. Prodotti finiti diversi
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9. Articoli e transazioni non classificati
altrove nella C.T.C.I.
TOTALE
839
138
15.526.133
15.253.043
Fonte: BHAS
Importazioni - Principali Paesi partner
(% del totale)
2012
2011
2010
2009
Croazia
14,4
14,3
15,1
15,0
Germania
11,3
10,6
10,4
11,3
Russia
9,8
10,5
8,7
7,0
Serbia
9,4
9,4
10,5
10,4
Italia
9,3
8,9
8,9
10,1
Slovenia
5,3
5,3
5,9
6,1
Cina
5,3
5
4,8
4,5
USA
2,54
4
3,5
2,6
Austria
3,3
3,1
3,6
3,7
Turchia
2,9
2,9
2,8
3
Ungheria
2,7
2,4
3,1
3,2
Fonte: BHAS
Secondo i dati statistici più recenti, a livello dell’intero Paese i principali
mercati di acquisto nel 2012 sono stati la Croazia, che ha esportato nella vicina Bosnia
ed Erzegovina per una quota pari al 14,4% delle importazioni totali bosniache, seguita
dalla Germania (quota pari al 11,3%) e dalla Russia (quota pari al 9,8%), seguiti poi
da Serbia, Italia, Slovenia, Cina, USA, Austria, Turchia e Ungheria. l’Italia rimane il 5°
paese esportatore in Bosnia ed Erzegovina, con una quota dell’9,3%.
Esportazioni dell’Italia in Bosnia ed Erzegovina – .000 Euro
Sezioni
0-Prodotti alimentari ed animali vivi
1-Bevande e tabacchi
EXP2011
EXP2012
EXP2013
28.079.894
30.071.213
32.030.236
1.369.663
175.363
321.418
9.283.610
11.332.613
11.296.456
2-Materie prime non commestibili,
esclusi i carburanti
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3-Combustibili minerali, lubrificanti e
prodotti connessi
62.258.194
57.953.556
31.923.611
1.481.924
1.978.725
1.441.726
42.014.571
42.498.555
43.291.857
147.943.700
137.807.150
147.293.429
7-Macchinari e materiale da trasporto
68.369.658
68.554.532
64.098.615
8-Prodotti finiti diversi
84.060.489
84.017.256
100.121.525
3.000
6.137
16.000
444.864.703
434.395.100
431.834.873
4-Oli, grassi e cere di origine animale
o vegetale
5-Prodotti chimici e prodotti
connessi, n.c.a.
6-Prodotti finiti classificati
principalmente secondo la materia
prima
9-Articoli e transazioni non classificati
altrove nella C.T.C.I.
Totale
Fonte: ISTAT Roma
7.3.
STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI
7.3.1. Qual è la struttura delle esportazioni per settore merceologico e
per Paese di destinazione (in particolare in Italia)? Qual è il trend
rispetto agli anni precedenti?
Esportazioni per settore merceologico – 2011-2012
Settore merceologico (dati in .000KM)
2011
2012
485.852
493.968
58.296
58.909
1.119.315
1.028.320
24 Legno e sughero
406.257
403.651
28 Minerali metalliferi
559.831
465.888
1.178.174
730.881
32 Coke
316.183
161.014
35 Energia elettrica
368.297
150.168
58.045
74.742
0 Prodotti alimentari ed animali vivi
1 Bevande e tabacchi
2 Materie prime non commestibili,
esclusi i carburanti (di cui:)
3 Combustibili minerali, lubrificanti e
prodotti connessi (di cui:)
4 Oli, grassi e cere di origine animale
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o vegetale
5 Prodotti chimici e prodotti connessi,
n.c.a. (di cui:)
456.033
479.547
235.113
237.659
84.259
90.799
2.144.590
2.158.609
64 Carta e suoi prodotti
211.499
207.209
67 Ferro e acciaio
536.923
582.275
68 Metalli non ferrosi
616.085
589.660
69 Prodotti in metallo
454.993
463.354
7 Macchinari e materiale da trasporto
992.196
978.999
71 Macchinari per la produzione di
energia
180.010
166.647
74 Macchinari ad uso industriale
287.383
249.978
77 Macchine ed apparecchi elettrici
226.893
225.675
1.727.062
1.841.759
2.599
12.605
8.222.163
7.858.340
52 Prodotti chimici inorganici
54 Prodotti farmaceutici
6 Prodotti finiti classificati
principalmente secondo la materia
prima (di cui:)
8 Prodotti finiti diversi
9 Articoli e transazioni non classificati
altrove nella C.T.C.I.
TOTALE
Fonte: BHAS
Esportazioni - Principali paesi partner
(% del totale)
2012
2011
2010
2009
Germania
15,4
14,8
15,3
14,7
Croazia
14,8
14,6
15,1
17,1
Italia
12
11,7
12,1
12,7
Serbia
9
12,2
12,6
13,4
Slovenia
8,3
8,6
8,6
8,4
Austria
8,3
7,5
6,6
5,9
Montenegro
3,2
3,7
4,4
4,1
Fonte: BHAS
Nel 2012, la Germania è stato il primo paese di destinazione dei prodotti
bosniaci, assorbendo il 15,4% dell’export totale bosniaco e superando la Croazia che
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risulta in seconda posizione con una quota del 14,8%. Segue l’Italia con una quota del
12%. La Serbia ha mantenuto la quarta posizione con una quota del 9%. Si può
sostenere che l’Italia sia uno dei maggiori partner commerciali della Bosnia ed
Erzegovina, assieme a Germania, Croazia, Slovenia e Serbia. Va anche detto che
buona parte dei prodotti italiani di largo consumo vengono riesportati dalla Croazia e
dalla Slovenia.
Importazioni dell’Italia dalla Bosnia ed Erzegovina – .000 Euro
Sezioni
0-Prodotti alimentari ed animali vivi
1-Bevande e tabacchi
IMP2011
IMP2012
IMP2013
9.584.895
8.261.289
10.433.343
23.976
0
119.059
63.008.285
54.344.558
64.289.399
1.643.740
2.212.649
8.459.648
0
0
0
28.822.750
26.314.541
26.913.991
110.890.623
110.732.771
114.152.286
22.496.091
23.008.484
24.266.996
135.555.885
124.670.677
158.712.200
84.032
197.534
4.048.553
372.110.277
349.742.503
411.395.475
2-Materie prime non commestibili,
esclusi i carburanti
3-Combustibili minerali, lubrificanti e
prodotti connessi
4-Oli, grassi e cere di origine animale o
vegetale
5-Prodotti chimici e prodotti connessi,
n.c.a.
6-Prodotti finiti classificati
principalmente secondo la materia
prima
7-Macchinari e materiale da trasporto
8-Prodotti finiti diversi
9-Articoli e transazioni non classificati
altrove nella C.T.C.I.
Totale
Fonte: ISTAT Roma
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(.000 Euro)
2012
2011
2010
2009
Esportazioni
italiane vs la BiH
730.821
706.473
618.863
635.655
Importazioni
italiane dalla BiH
480.226
492.653
440.745
359.109
Saldo
250.595
213.820
178.118
276.546
Fonte: BHAS
7.4.
ANDAMENTO DEI CAMBI
7.4.1. Qual è stato negli ultimi due anni il corso dei cambi della moneta
nazionale rispetto alle principali divise mondiali?
La moneta ufficiale della Bosnia Erzegovina è il Marco Convertibile (KM)
introdotto nel 1998, suddiviso in 100 pfening e il cui tasso di cambio era stato
ancorato ad una parità fissa con il Marco tedesco 1KM = 1DM (questa moneta ha
rimpiazzato il dinaro bosniaco che circolava nelle aree musulmane della Federazione e
il cui valore era anch’esso fissato rispetto al marco tedesco 1DM = 100 dinari
bosniaci). A seguito dell’introduzione dell’Euro e l’uscita fuori corso del marco tedesco,
il Marco Convertibile è oggi fissato ad una parità di 1,95583 KM = 1 Euro (1KM
= 0,51129 Euro).
Nella vita quotidiana l’Euro viene scarsamente utilizzato. Tuttavia, esso è
accettato dalla gran parte degli esercizi commerciali come divisa di pagamento.
A partire dal gennaio 2006, la Banca Centrale della BiH ha messo in
circolazione due nuove monete: una da cinque centesimi e una da cinque KM.
Andamento del corso dei cambi del Marco Convertibile
Valuta
Euro
$ USA
Sterlina UK
Kuna croata HRK
Dinaro Serbo RSD
2005
1,95583
1,5728
2,8596
26,4229
2,3605
2006
1,95583
1,5594
2,8692
26,7030
2,3271
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2007
1,95583
1,4295
2,8587
26,6537
2,4463
2008
1,95583
1,3366
2,4627
27,0722
2,4067
2009
1,9558
1,4061
2,1581
26,701
2,0255
16/07/2010 1,9558
1,5865
2,3078
26,99
1,8636
15/11/2012 1,9558
1,5368
2,4368
25,949
1,7486
26/11/2013 1,9558
1,4436
2,3370
25,5278
1,7108
Fonte: Banca Centrale della BiH
7.4.2. Quale politica monetaria sta attuando il Paese?
In entrambe le entità del paese, sin dai tempi dell’iperinflazione del periodo
post-bellico, l’obiettivo primario della politica monetaria è stato la stabilità monetaria
che ha portato all’introduzione del KM. Tuttavia, Il tasso di cambio fisso tra la valuta
nazionale e l’Euro e le pressioni delle istituzioni finanziarie internazionali lasciano alla
Banca Nazionale pochi margini di manovra a disposizione. A gennaio 2008 la Banca ha
innalzato il limite delle riserve minime della banche commerciali dal 15% al 18% allo
scopo di frenare la crescita eccessiva dei crediti al consumo. La banca deve inoltre
risolvere il problema dei depositi bancari in valuta estera congelati (808 mln di Dollari)
che al momento sarebbero restituiti ai titolari entro 9 anni.
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7.5.
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RISCHIO PAESE
7.5.1. Com’è valutato il “Rischio Paese” dai principali organismi e
osservatori internazionali?
Il rischio-paese è definibile come il rischio (perdita, danno o costo) cui ci si
espone, in un'attività commerciale o finanziaria all'estero, per effetto di eventi - di
natura politica, sociale ed economica - che si verifichino in un Paese straniero e che
siano in qualche misura dipendenti dalla volontà delle autorità di quel Paese. In
pratica, l'analisi di country risk si chiede quale sia la probabilità che le autorità del
Paese non siano in grado di controllare le condizioni politiche, economiche e sociali del
Paese stesso, al punto di pregiudicare la capacità o la volontà di un debitore di far
fronte agli obblighi contratti verso un prestatore estero.
Moody’s
Standard & Poor’s
B3 (stabile)
B (stabile)
FITCH - IBCA
(Novembre 2013)
Coface
Il
Gruppo
“Coface”,
leader
mondiale
per
le
garanzie
sui
crediti
all’esportazione, grazie a un’eterogenea combinazione di indicatori finanziari, rating di
agenzie specializzate, valutazioni di operatori di mercato e le proprie esperienze di
pagamento, ha sviluppato un apposito indice di Country rating.
Secondo Coface la Bosnia ed Erzegovina appartiene alla categoria D (min. A1
– max D).
The Heritage Foundation
L’Index of Economic Freedom analizza ogni anno il livello di “libertà
economica” in oltre 180 Paesi del mondo, attraverso 10 specifici indice (libertà di
business, di commercio, fiscale, monetaria, di investire, finanziaria, di lavoro, diritti di
proprietà, peso della governante, libertà dalla corruzione), poi riunioni in un indice
generale.
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Gli indici vanno da 0 (minimo) a 100 (massimo) e comprendono 5 categorie di
Paesi: con libertà economica repressa (0-49,9), per lo più senza libertà (50-59,9),
moderatamente liberi (60-69,9), per lo più liberi (70-79,9) e liberi (80-100).
L’Indice 2013 per la Bosnia ed Erzegovina è stato posto a 57,3 posizionando il
paese al 103° posto su scala mondiale.
7.5.2. Posizione SACE
La SACE, Istituto per i Servizi Assicurativi del Commercio Estero, è autorizzata
ad assumere in assicurazione e riassicurazione le garanzie sui rischi di carattere
politico, catastrofico, economico, commerciale e di cambio ai quali sono esposti gli
operatori italiani nelle operazioni con l’estero (L. 24 maggio 1977 n. 227).
Nell’attività assicurativa svolta dalla SACE la Bosnia ed Erzegovina viene
posizionata nella categoria OCSE 7/7, con categorie da 1 a 7 in ordine crescente di
rischio.
Nel giugno 2008 SACE ha elaborato un Indicatore di rischio paese (low: L1,
L2, L3; medium: M1, M2, M3; high: H1, H2, H3) sulla base di 3 tipologie di rischio: di
esproprio, di mancato trasferimento di capitali, di violenza politica.
Categoria di rischio paese definita in sede OCSE
7/7
Indice di rischio paese SACE
H2
Categoria Consensus
2
Condizioni di assicurabilità, di cui:
Operazioni con garanzie sovrane
apertura con
condizioni
Operazioni con garanzia bancaria
apertura senza
condizioni
Operazioni con controparti private/corporate
apertura senza
condizioni
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8. COSTO DEI FATTORI DI PRODUZIONE
8.1.
AVVIO ED ESERCIZIO ATTIVITA'
Le principali voci di spesa per costituire una società nel territorio della Bosnia
Erzegovina sono le seguenti:

Elaborazione ed autenticazione dell’Atto Costitutivo (notaio): KM 300,00

Registrazione presso il Ministero del Commercio e delle Relazioni
Economiche: KM 55,00

Registrazione presso il Tribunale competente del Cantone: KM 320,00

Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale: KM 150,00

Elaborazione del timbro dell’impresa: KM 0-50,00

Tassa comunale per l’ ispezione dei locali: KM 150,00
A questi costi si aggiungono quelli facoltativi dell’incarico ad un avvocato (1.000-3.000
KM). Chi fa domanda di iscrizione al registro si dovrà fare carico dei relativi costi di
registrazione della società (art. 9 della Legge quadro).
8.2.
IMMOBILI
Affitto locali uso ufficio (mensile):15 – 50 KM / m2
Acquisto locali uso ufficio: 1500 – 4000 KM / m2
Affitto locali uso commerciale (mensile): 30 – 100 KM / m2
Acquisto locali uso commerciale: 1500 – 5000 KM / m2
Costo terreno uso industriale: 10 – 20 KM / m2
Costo costruzione fabbricato industriale: 1300 KM / m2
I prezzi variano a seconda della località (grande città o piccolo paese), della
posizione in città, della tipologia di immobile (costruzione vecchia o nuova), della
dotazione di attrezzature ed arredi, ecc.
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Le principali società/agenzie immobiliari nel Paese:
AREA REAL ESTATE HOME d.o.o.
Senoina 10 – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 262210
[email protected]
www.area.ba
ARTIS
Hadzi Idrizova 6 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 222506
Cell: 00387 61 148810, 484505
[email protected]
www.nekretnineartis.ba
ARVEL d.o.o.
Geteova 11 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 546909
AXA d.o.o.
Brace Begica 3 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 553580
Fax: 00387 33 553581
Cell.: 00387 61 177711
[email protected]
www.axa.ba
BOSPOL d.o.o.
Terezije BB - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 668172
BS INVEST d.o.o.
Kralja Petra Karadjordjevica 85 a – 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 212606
Cell.: 00387 65 832155
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[email protected]
www.bs-invest.eu
CICKO d.o.o.
Franza Lehara 1 – 71000 Sarajevo
Cell. 00387 61 149 637
Fax.: ++387 33 444 949
E-mail.: [email protected]
www.cicko.ba
CONCORDIA d.o.o.
Ferhadija 11/II - 71000 Sarajevo
Tel./fax: 00387 33 210043, 665457
EDRUS d.o.o.
Branilaca Sarajeva 16/1 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 261 352
ESKLUZIVA NEKRETNINE
Mehmedagica 6 – 76000 Brcko Distrikt
Tel/Fax: 00387 49 211156
www.ekskluziva-nekretnine.com
FLAT d.o.o.
Hasana Brkica 30 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 719 641
HEWING d.o.o.
Brace Krso 36 - 71000 Sarajevo
Tel./fax: 00387 33 215 130
Cell: 00387 33 61 145667
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IDEEA NEKRETNINE d.o.o.
Todora Šrvakića 2 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 237 838, 271 761
[email protected]
www.ideea.ba
IMMOBH NEKRETNINE d.o.o.
Lozionicka 5 – 71000 Sarajevo
Tel.: 0387 33 660296
[email protected]
www.immobh.com
IMOBILIA TRADE d.o.o.
Kralja Tvrtka 17 - 71000 Sarajevo
Tel./fax: 00387 33 217453
Cell: 00387 33 262 205
[email protected]
www.imobiliatrade.com
IMOVINA d.o.o.
Ljesevo 1 – 71380 Ilijas,Sarajevo
Tel.:00387 33 428975
www.imovina.ba
KARTEL
Adema Buce – 88000 Mostar
Tel.: 00387 36 580533
Cell.: 00387 61 301898
www.kartel.ba
MMGM d.o.o.
Trzni Centar Sjenjak – 75000 Tuzla
TeL.: 00387 35 261053
Fax.: 00387 35 750421
[email protected]
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www.nekretnine-mmgm.com.ba
NEMOS d.o.o.
Obala Kulina Bana 15 – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 226759
Cell.: 00387 61 842626
[email protected]
www.agencijanemos.com
PROSTOR d.o.o.
Zelenih beretki 30 – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 570555
Fax: 00387 33 570556
www.prostor.ba
RENTAL d.o.o.
Mehmeda Spahe 6 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 210 208
Cell: 00387 61 1880252, 803796
[email protected]
www.rental.ba
RL NERI d.o.o.
Stupsko Brdo BB - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 217473
Cell: 00387 61 142947
SAGA NEKRETNINE
F.Jukica 5 – 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 213769
[email protected]
SANA d.o.o.
Banjalucka 14 – 79260 Sanski Most
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Tel: 00387 37 681 474
Cell. 00387 61 155 131
[email protected]
http://www.sanski-most.info/agencijasana
SESAR d.o.o.
Dr. Mile Budaka 47 – 88000 Mostar
Tel.: 00387 36 334370
Cell.. 00387 63 346090
[email protected]
www.nekretnine-sesar.com
SEZAM d.o.o.
Djure Danicica 6 – 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 310994
www.sezamnekretnine.com (la pagina non è in funzione)
STAMBENA ZADRUGA JADRAN d.o.o.
Zmaja od Bosne 74 - 71000 Sarajevo
Cell: 00387 61 228521
TASOVAC NEKRETNINE d.o.o.
Vuka Karadzica bb – 89101 Trebinje
Tel.: 00387 59 224 303
www.nekretnine-tasovac.com
TERRA d.o.o.
Gromile I 9 - 70230 Bugojno
Cell: 00387 61 228521
Fax: 00387 30 251404
TERRA MAGICA d.o.o.
ZGOŠCANSKA BB - 72240 Kakanj
Tel.: 00387 32 555247
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TIN-ŠPED d.o.o.
Posavska 7 - 78270 Orašje
Tel.: 00387 31 772770
TRGOIMPEX d.o.o.
Trg Ljiljana 2 - 79260 Sanski Most
Tel.: 00387 37 685442
Fax: 00387 37 685442
ZANE BH d.o.o.
Branilaca Sarajeva 20 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 211 667
Fax: 00387 33 207 252
E-mail: [email protected]
8.3.
COSTO DEL LAVORO
Salario minimo mensile di legge:


netto: 400,00 KM
lordo: 626,00 KM
Salario lordo medio mensile per categorie – settore privato
-
Agricoltura
1.290,00 KM
-
Costruzioni
819,00 KM
-
Lavorazione del legname
890,00 KM
-
Trasporto e comunicazioni
1.183,00 KM
-
Operaio generico
600 – 700 KM
-
Commesso
893,00 KM
-
Operaio specializzato
1.575,00 KM
-
Dirigente
1.800,00 - 2.200,00 KM
Fonte: Agenzia statistica della BiH (dati settembre 2013)
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8.4.
UTILITIES
8.4.1.
Elettricità
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Vengono applicate due tariffe in base alla stagione: alta (dal 1˚ ottobre al 31˚
marzo) e bassa (dal 1˚ aprile al 30 settembre) e in base all’orario diurno (dalle 7-13,
16-22) o serale (dopo le 22).
Il costo base di un kwh nel settore industriale è di 0,26 KM nella stagione alta
e di 0,20 KM nella stagione bassa.
Il prezzo base viene poi sommato al numero di kwh utilizzati, in riferimento
all’unità di misura considerata (alta tensione da 110 kv, 35 kv, 10 kv, ecc.). Va infine
aggiunta l’imposta sul valore aggiunto, entrata in vigore il 1˚ gennaio 2006, pari al
17%.(dati settembre 2013)
Costo allacciamento:
480 KM (bifase) + IVA (17%)
1350 KM (trifase, 3kw/h) + IVA (17%)
Il costo di allacciamento è calcolato in base al consumo di energia
Costo consumo:
Vengono applicate due tariffe in base alla stagione: alta (dal 1˚ottobre al 31˚ marzo)
e bassa (dal 1˚ aprile al 30 settembre) e in base all’orario diurno (dalle 7-13, 16-22) o
serale (dopo le 22).
Il costo base di un kwh nel settore industriale è di 0,26 KM nella stagione alta e di
0,20 KM nella stagione bassa.
Il costo base di un kwh per utenze private è di 0,18 KM nella stagione alta e di 0,14
KM (IVA inclusa) nella stagione bassa.
Ente erogatore:
ELEKTROPRIVREDA BiH d.d.
Vilsonovo setaliste 15 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 751000
Fax: 00387 33 751008
www.elektroprivreda.ba
[email protected]
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ELEKTROPRIVREDA Republika Srpska
Vojvode Stepe Stepanovica, bb 89101 Trebinje
Tel.: 00387 59 277101
Fax: 00387 59 277120
www.ers.ba
[email protected]
ELEKTROPRIVREDA HZ H-B, d.d.
Mile Budaka 106 - 88000 Mostar
Tel.: 00387 36 326779, 36 323216,
Tel. ufficio General Manager: 00387 36 335700
Fax: 00387 36 335777
www.ephzhb.ba
[email protected]
8.4.2.
Acqua
Costo consumo:
 1,22
 3,15
 0,80
 3,10
KM/m3 - utenza privata (FBIH)
KM/m3 - uso industriale (FBIH)
KM/m3 - utenza privata (RS)
KM/m3 - uso industriale (RS)
IVA inclusa (17%)
Ente erogatore:
VODOVOD I KANALIZACIJA JKP
Jaroslava Cernija 8 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 237655
Fax: 00387 33 440658
www.viksa.ba
VODOVOD KDP
22 Aprila 2 - 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 212316
Fax: 00 387 51 212388
[email protected]
www.vodovod-bl.com
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8.4.3. Gas, gasolio
Gas naturale:
Costo allacciamento:
Il costo è basato sulla potenza installata, la tipologia del consumatore finale e la
tipologia dell’impianto da installare. Varia da 700 KM a 1500 KM + IVA (17%)
Costo consumo:
 1,03 KM/ m3 – uso domestico
 1,23 KM/ m3 – uso industriale
IVA inclusa (17%)
Gasolio riscaldamento:
Costo consumo: 1,04 KM/ m3 IVA inclusa (17%)
Ente erogatore:
SARAJEVOGAS, JKP
Muhameda ef. Pandze 4 - Sarajevo
Tel.: 00387 33 445120
Fax: 00387 33 445525
www.sarajevogas.ba
8.4.4. Telecomunicazioni
Telefonia fissa:
Costi telefonia fissa
Costi BH Telecom
telefonia
Installazione
50,00 KM
Fissi annui
Trasmiss. dati
118,32 KM
Zona 1. ex-Jugoslavia
0,40 KM/min.
come telefonia
Zona 2. paesi europei
0,50 KM/min.
come telefonia
1,2 KM/min.
come telefonia
10,00 KM/min.
come telefonia
Zona 3. paesi non europei
Satellite
I prezzi non sono comprensivi di IVA (17%), dati settembre 2013, Fonte: sito BH Telecom
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Costi HT Mostar
telefonia
Installazione
70,00 KM
Fissi annui
Trasmiss. dati
196,32 KM
Zona 1. Croazia
0,45 KM/min.
come telefonia
Zona 2. paesi europei
1,05 KM/min.
come telefonia
Zona 3. paesi non europei
1,45 KM/min.
come telefonia
9,9 KM/min.
come telefonia
Satellite
I prezzi non sono comprensivi di IVA (17%), Fonte: sito HT Mostar, dati settembre 2013
Costi Telekom Srpske
telefonia
Installazione
60,00 KM
Fissi annui
Trasmiss. dati
196,32 KM
Zona 1.a Serbia e Montenegro
0,30 KM/min.
come telefonia
Zona 1.b. ex-Jugoslavia
0,45 KM/min.
come telefonia
Europa
0,70 KM/min.
come telefonia
Mondo
1,00 KM/min.
come telefonia
10,00 KM/min.
come telefonia
Satellite
I prezzi non sono comprensivi di IVA (17%), dati settembre 2013, Fonte: sito Telekom Srpske
COSTI FISSI ANNUI DELLE UTENZE PRIVATE
BH Telecom
117,60 KM
HT Mostar
135,60 KM
Telekom Srpske
131,40 KM
Telefonia mobile:
BH Telecom: canone – 15 KM ; 0,27 KM/min.; SMS – 0,06 KM
HT Mostar: canone – 12 KM; 0,25 KM/min.; SMS – 0,10 KM
Telecom Srpske: canone – 15 KM; 0,24 KM/min.; SMS - 0,06 KM
I prezzi non sono comprensivi di IVA (17%)
Internet
BH Telecom – ADSL – 8 GB: 25 KM – velocità 1024/128kb/ADSL Flat – 17 KM
HT Mostar – ADSL – 10 GB : 29 KM – velocità 1024/128kb/ADSL Flat – 21 KM
Telekom Srpske – ADSL – 10 GB : 35 KM - velocità 1536/192kb/ADSL Flat – 25 KM
I prezzi non sono comprensivi di IVA (17%)
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Ente erogatore:
BH Telecom, d.d.
Obala Kulina bana 8 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 444555, 232651
Fax: 00387 33 447960, 221111
www.bhtelecom.ba
[email protected]
HT Mostar
Kneza Branimira bb - 88000 Mostar
Tel./Fax: 00387 36 395000
www.ht.ba
[email protected]
Telekom Srpske – M:tel
Vuka Karadzica, 6 - 78000 Banja Luka
Tel.: 00387 51 240100, 240115, 240129
Fax: 00387 51 211150, 217160
www.mtel.ba
[email protected]
8.5.
TRASPORTO
8.5.1.
Trasporto su gomma
Le rete stradale è funzionante (già prima della guerra era leggermente più
sviluppata di quella ferroviaria), anche se le condizioni delle strade non sono
omogenee su tutto il territorio della BiH. Pertanto, rimangono tratti stradali di difficile
percorrenza.
Nell’ambito dei lavori per la realizzazione del Corridoio europeo Vc, è stato
ultimato il progetto per la costruzione dell’autostrada che per 290 Km attraverserà la
Bosnia da nord a sud e collegherà il porto adriatico di Ploče (Croazia) con quello di
Bosanski Samac, sul fiume Sava (nord della Bosnia), passando per Sarajevo.
Promotore del progetto “Motorway in Corridor VC in BiH” è il Ministero per le
Comunicazioni e i Trasporti della BiH costituitosi ufficialmente nel marzo 2003.
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Al momento attuale, del progetto complessivo è stato realizzato il tratto
autostradale Sarajevo – Kakanj, di circa 42 chilometri, ed è in fase di costruzione il
Bypass di Sarajevo di circa 9 chilometri.
E’ in piena fase di realizzazione anche il tratto Kakanj – Drivusa (direzione
Zenica), che prevede tre lotti di circa 15 chilometri e una galleria di circa 3 chilometri.
Nel territorio della Republika Srpska è in fase di costruzione il tratto di
autostrada Banja Luka – Gradiska. Il costo medio del trasporto è di circa 1 Euro per
ogni tonnellata di merce trasportata. Nel caso vengano effettuati carichi di grossa
entità, vengono applicate tariffe agevolate.
Costo carburanti:
 Benzina – benzina super 98 – 2,55 KM;
 Benzina verde 95 – 2,35 KM
 Gasolio – 2,40 KM
(dati novembre 2013)
Ente erogatore:
ENERGOPETROL
M. Tita 36 - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 567 100
Fax: 00387 33 663992
www.energopetrol.ba
INA BiH
Azize Secerbegovic 4b – 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 723911
Fax: 00387 33 712161
Costo Taxi
In città : 1,50 KM/km
Aeroporto – capitale (una corsa): 15-20 KM
SARAJEVOTAXI
Azize Sacirbegovic 96 – Sarajevo
Tel: 00387 654 770; 1515
www.sarajevotaxi.com.ba
Costo rent a car
70 – 200 KM – giornaliero + 70 KM con autista
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ALANIS
Vladislava Skarica 5 (Hotel Europe) - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 574 900
GSM: 00387 61 145 548
[email protected]
www.alanis.ba
BUDGET Rent a Car
Kralja Tvrtka 17 – Sarajevo
Tel:00387 219 992
Fax: 00387 219 960
[email protected]
www.budget.ba
CITO Car Rental
Djemala Bijedica 185 – Sarajevo
Tel: 00387 33 769 890
Fax. 00387 33 769 891
[email protected]
www.cito.ba
EUROPCAR
Bulevar Mese Selimovica 16 – Sarajevo
Tel.: 00387 33 450 961
Fax.: 00387 33 760 361
[email protected]
www.europcar.ba
Principali compagnie di trasporto internazionale su camion e sbarco-imbarco
merci:
ASA SPED
Bulevar Mese Selimovica 16; 71000 Sarajevo
Tel. +387 33 771 250, 251, 253
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Fax: +387 33 234 004
[email protected]
www.asa-pva.ba
BIHATEAM
Tresnje 1 7;71000 Sarajevo
Tel: +387 33 775 496
Fax. +387 33 775 498
E-mail: [email protected]
www.bihateam.ba
CIAMBELLA
Petra Kocica 109; 78000 Banja Luka
Tel: +387 51 313 444
Fax. +387 51 304 478
[email protected]
www.ciambella.ba
SCHENKER
Halilovici 9, 71000 Sarajevo
Tel: +387 33 777 555
Fax: +387 33 777 554
[email protected]
www.schenker.ba
INTERSPED
Marsala Tita 40, 71000 Sarajevo
Tel: +387 33 664 040
Fax: +387 33 471 467
[email protected]
www.intersped.ba
INTERAGENT
Kralja Zvonimira 13; 88000 Mostar
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Tel: +387 36 324 972
Fax: +387 36 324 971
[email protected]
www.interagent.ba
BOBAR
Filipa Visnjica 211,76300 Bijeljina
Tel: +387 55 232 100
Fax. +387 55 247 916
[email protected]
www.bobar.com
NOVOSPED
Mitra Trifunovica Uce do 161; 75000 Tuzla
Tel: +387 35 306 500
Fax: +387 35 282 919
[email protected]
www.novosped.ba
8.5.2.
Trasporto ferroviario
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, i 1.030 km della rete ferroviaria
bosniaca hanno subito ingenti distruzioni durante la guerra (1992-95). Sebbene la
maggior parte dei danni siano stati riparati, il servizio è stato ristabilito solo
parzialmente. Questo è dovuto alla mancanza di capitali per sostituire i mezzi
circolanti, ormai obsoleti, con macchinari moderni. Inoltre, esiste il problema degli
ostruzionismi politici contro la normalizzazione del traffico ferroviario. Di conseguenza,
alcuni trasporti commerciali sono stati riattivati, ma il trasporto di passeggeri sta
riprendendo molto più lentamente. Il governo locale, riconoscendo che la situazione
relativa alla rete ferroviaria è ancora lontana dall’essere soddisfacente, ha investito
oltre 530 milioni di Euro per riabilitare le infrastrutture ferroviarie del Paese nel’ 2009.
Gran parte dei finanziamenti, circa il 70%, sono arrivati dallo Stato e dalle compagnie
ferroviarie della Federazione e della Republika Srpska, mentre il resto delle risorse è
stato elargito, attraverso accordi di credito, dalla Banca Europea per gli Investimenti e
dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Grazie alle suddette risorse,
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sono in corso i lavori per la ricostruzione dei tratti Konjic-Raska Gora (45 km) e Raska
Gora-Capljina (54 km), nel territorio della Federazione, e Kostajnica-Josavka (64 km)
nella Republika Srpska.
Principali compagnie di trasporto internazionale e sbarco-imbarco merci:
ZELJEZNICE FEDERACIJE BIH
Musala 2 – 71000 Sarajevo
Tel: 00387 33 657 313
[email protected]
www.zfbih.ba
ZELJEZNICE REPUBLIKE SRPSKE
Svetog Save 71 –74000 Doboj,RS
Tel/Fax: 00387 53 221 569
www.zrs-rs.com
8.5.3.
Trasporto marittimo e fluviale
Per quanto riguarda i trasporti marittimi, l’accesso principale al mare è il porto
croato di Ploče. Fino al 1998, quando è stato siglato un accordo tra la Croazia e la BiH
per l’uso del porto, l’accesso a Ploče era limitato alle sole compagnie aree a
maggioranza croata. Il volume dei cargo è aumentato in maniera significativa,
raggiungendo 5 milioni di tonnellate all’anno.
Principali compagnie di trasporto internazionale e sbarco-imbarco merci:
LUKA PLOCE d.d. (Porto adriatico di Ploce) *Il porto adriatico più vicino si trova in
Croazia.
Trg kralja Tomislava 21
20340 Ploče
Hrvatska
Tel : + 385 (0)20 67 86 62
+ 385 (0)20 67 96 01
Fax : + 385 (0)20 67 91 03
[email protected]
www.luka-ploce.hr
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LUKA BRCKO J.P.( Porto fluviale di Brcko)
Ulica Lucka bb – 76100 Brcko Distrikt
Tel/Fax: 00387 49 216 113;216 402
[email protected]
www.lukabrcko.ba
8.5.4.
Trasporto aereo
I trasporti aerei hanno lentamente recuperato la loro operatività a seguito
dell’apertura di tutti gli aeroporti della Bosnia ed Erzegovina. Ci sono più di 20
aeroporti, di cui solo quattro aperti al traffico civile (Sarajevo, Banja Luka, Mostar e
Tuzla). L’aeroporto di Sarajevo è sicuramente il più attivo, dal quale parte la maggior
parte dei voli internazionali. Inoltre, è il solo attualmente adibito al traffico
commerciale. Le maggiori compagnie che effettuano scali in Bosnia sono: Austrian
Airlines, Croazia Airlines e Adria Airways, Lufthansa, Air Bosnia, Turkish Air, SAS,
Malev, CSU, Aero Flight, Jat Airways.
Dal 1˚ novembre 2007, Alitalia ha cancellato il collegamento diretto
giornaliero Milano (Malpensa)-Sarajevo attivo dal mese di aprile 2005, l’unico previsto
dalla compagnia di bandiera italiana, che ha quindi deciso di rinunciare alla propria
presenza nel Paese.
Principale compagnia di trasporto internazionale:
ICAR AIR
Rudarska 63 – 75000 Tuzla
Tel: 00387 63 296 094
Fax: 00387 35 288 367
[email protected]
[email protected]
www.icar-air.com
8.5.5.
Operazioni doganali
Le operazioni doganali relativamente alle attività di export dal Paese ed import nel
Paese sono gestite esclusivamente da spedizionieri.
Il costo delle relative pratiche (documenti, dichiarazioni, controlli...) varia a seconda
della tipologia di merce e corrisponde all'incirca all'1,5 – 2,0% del valore della merce.
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9.
Fiere ed esposizioni
9.1.
ENTI FIERISTICI
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9.1.1. Quali sono i principali enti fieristici del Paese?
CENTAR SKENDERIJA SARAJEVO
Terezija bb - 71000 Sarajevo
Tel.: 00387 33 201 203
[email protected]
www.skenderija.ba
PROMO INTERNATIONAL - TUZLA
Fra Grge Martića 8/1 - 75000 Tuzla
Tel: 00387 35 270 013
Fax: 00387 35 270 014
[email protected] , [email protected] , [email protected]
www.promo.com.ba
ZEPS ZENICA
Kučukovići 2/VI PP2 - 72000 Zenica
Tel.: 00387 32 247770
[email protected] , [email protected]
www.zeps.com
FIERA DI GRADAČAC
Husein Kapetana Gradaščevića 57 - 76250 Gradačac
Tel.: 00387 35 817368
Fax: 00387 35 817460
[email protected]
www.gradacackisajam.com.ba
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FIERA DI MOSTAR
Radoč bb - 88000 Mostar
Tel.: 00387 36 350194, 350080
Fax: 00387 36 350134
[email protected] , [email protected] ,
[email protected]
www.mostarski-sajam.com
FIERA DI BANJA LUKA
Pilanska bb - 78000 Banja Luka (Srpska R.)
Tel.: 00387 51 333200, 333201
Fax: 00387 51 333223, 333224
[email protected]
www.banjalukafair.com
OJDP “GRAD” BJELJNA
Miloša Crnjanskog 33 – 76300 Bijeljina (Srpska R.)
Tel.: 00387 55 203403
Fax: 00387 55 203321
www.bnfair.com
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