le novità nel trattamento della malattia coronarica

LE NOVITÀ NEL TRATTAMENTO
DELLA MALATTIA CORONARICA
Grande soddisfazione e un pizzico di commosso orgoglio
nel poter affermare che offriamo al vasto territorio
dell’Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate (che
comprende anche la Valle Seriana e Valle Cavallina), un
paccheo di eccellenza a 360° nella cura delle malae
del cuore. L’avvento di Maurizio Tespili con il suo gruppo,
che si è perfeamente integrato con chi già lavorava nella
nostra cardiologia, offre un servizio sempre più di qualità.
Un pensiero sull’innovazione di cui parliamo oggi:
l’eccellenza che ha portato Maurizio Tespili, ci onora e al
tempo stesso deve essere supportata per tentare di
raggiungere i massimi traguardi dell’innovazione
cardiologica che da un lato determina cultura e formazione e dall’altra miglioramen di tue le performance nei
confron del paziente cardiopaco. Questo è il movo
per il quale siamo riconoscen e soddisfa del fao che
i nostri cardiologi siano chiama sempre più spesso a far
parte di gruppi di lavoro nazionali e internazionali.
Colgo l’occasione per augurare a tu Buona Pasqua.
Nella cardiopaa ischemica si è aperto un capitolo totalmente nuovo con
la disostruzione delle coronarie con il palloncino (PTCA), ma ancor più con
gli stent coronarici metallici che hanno consento nelle forme di infarto e
angina una totale recupero funzionale del muscolo cardiaco.
OGGI SI APRE UN CAPITOLO NUOVO:
LO STENT CARDIACO BIORIASSORBIBILE
RIAPRE LE ARTERIE E POI SCOMPARE
Direore Generale
Amedeo Amadeo
Avete presente i pun di sutura? In chirurgia si usa uno speciale “filo”
realizzato in polimero di acido polilaco, un materiale che si riassorbe e
dissolve nel tempo. Una cosa simile succede con lo stent bioriassorbibile,
usando lo stesso materiale e lo stesso principio: si scrive così una pagina
completamente nuova nella loa alle coronaropae, la forma di cardiopaa più diffusa in Europa e in Usa. E’ stato creato uno “stent” rivoluzionario:
si chiama BVS, ovvero Bioresorbable Vascular Scaffold ed è il primo e
unico “stent” al mondo completamente riassorbibile.
TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE
DELLE VALVULOPATIE
Accanto alle malae delle coronarie che rappresentano la
maggioranza delle patologie cardiache, con il passare del
tempo, può capitare che anche le valvole del cuore vadano
incontro a processi degeneravi. A seguito di ques cambiamen, le valvole hanno maggiori difficoltà ad aprirsi Do. Maurizio Tespili
(stenosi) o non riescono a chiudersi completamente Direore U.O.C.
(insufficienza).
Cardiologia Ospedale
L’incidenza è del 5/10% dopo i 75 anni. Fino ad ora per Bolognini Seriate
sostuire le valvole cardiache veniva effeuato un intervento di cardiochirurgia tradizionale che nei pazien anziani poteva essere aggravato da
complicanze. Aualmente la procedura è mini invasiva, si effeua cioàè senza dover
aprire lo sterno. La procedura consiste nell’inserimento di una bioprotesi valvolare
all’interno della valvola aorca nava, con una procedura
transcatetere guidate con l’ausilio delle immagini su
monitor (fluoroscopia e/o ecocardiografia transesofagea).
La bioprotesi è montata su un apposito sistema in grado di
posizionarla a cielo chiuso (senza cioè aprire lo sterno) e
senza ulizzo di suture. Negli ulmi 3 anni in Italia ci sono
sta circa 5000 impian e all’ospedale Bolognini sono sta
traa con successo più di 60 casi negli ulmi 2 anni.
L’intervento tradizionale cardiochirurgico rimane ancora
oggi auale con pazien a basso rischio di complicanze.
L’esperienza di Seriate si è sviluppata grazie alla collaborazione con l’Università di Brescia, nello specifico Brescia,
con la Caedra di Cardiochirurgia direa dal Prof. Claudio Munereo e con il do.
Alberto Repossini.
Seriate
L'UNITÀ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA
DELL’OSPEDALE BOLOGNINI DI SERIATE,
È UNO DEI POCHI CENTRI IN ITALIA
AD UTILIZZARE QUESTA TECNICA
INNOVATIVA E ALL’AVANGUARDIA
Il disposivo cardiaco BVS è stato disegnato per riprisnare il flusso di
sangue espandendo i vasi occlusi, agendo da “intelaiatura” di supporto,
mentre il vaso stesso guarisce. Lo stent viene lentamente riassorbito
dall’organismo una volta che il vaso sia pervio e non sia più necessario il
sostegno aggiunvo.
L’angioplasca con il palloncino e lo stent coronarico hanno ridoo significavamente la mortalità nei pazien affe da infarto.
Più di due milioni di pazien sono soopos ogni anno ad impianto di
stent coronarico.
Questo disposivo bioriassorbibile rilascia un principio avo anproliferavo che, grazie alle sue proprietà, ha dimostrato di inibire la proliferazione neoinmale a carico dei vasi coronarici, riducendo la possibilità di
ricadute. Tale capacità potenziale di riprisnare le funzioni vascolari
fiziologiche, rappresenta una delle caraerische che rendono unica la
tecnologia BVS nel traamento delle coronaropae.
LA SOSTITUZIONE CON TECNICA MINI INVASIVA
DI UNA VALVOLA CARDIACA
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Parcolare dello stent
e sua evoluzione nel tempo.
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Si traa di una mini-gabbia che, inserita nelle arterie, riprisna il flusso sanguigno, riaprendo i vasi ostrui e sostenendone le pare interne, per poi dissolversi nel giro di due anni
dall'impianto, evitando così al paziente la presenza di una protesi metallica permanente,
come accade con gli “stent” auali.
E che succede a questo punto all'arteria? Rimane libera, non più “ingabbiata”, ma la cosa
sorprendente è che il vaso sanguigno del paziente traato con questa tecnologia bioriassorbile può, potenzialmente, tornare come nuovo, riprendendo la sua fisiologica mobilità,
flessibilità e pulsalità, facendo affluire sangue sufficiente al cuore, senza alcun supporto.
il do. Maurizio Tespili, direore dell’U.O. di Cardiologia dell’Ospedale Bolognini
in sala emodinamica e con il suo staff
per info: www.bolognini.bg.it - sezione news - [email protected]