"Dio non può essere descritto in alcun modo

annuncio pubblicitario
Questo popolo mi onora con le labbra, ma i loro cuori sono molto
lontani da me. La loro adorazione è vana, poiché insegnano come
dottrine comandi di uomini" (Matteo 15:8. )
Cenni storici in cui nacque la trinità
La trinità nacque nel 180 dopo Cristo nell’opera dell’apogialista Teofilo di Antiochia.
La trinità è un’eresia molto estesa e profonda, una piaga della cattiva informazione e il frutto
della manomissione di testi Biblici antichi che hanno usurpato la vera essenza di Dio. Geremia
profetizzò intorno all’uso improprio della traduzione della Sacra Scrittura.
Come potete dire “Noi siamo saggi e la Legge dell’Eterno è con noi?” La penna bugiarda degli
scribi l’ha convertito in una menzogna Geremia 8: 8.
La falsa dottrina della Trinità si basa sui versetti di Matteo 28:19 e su quelli di 1° Giovanni
5:7, 8.
Andate dunque, e fate discepoli tutte le nazioni, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo>> Matteo 28: 19.
Questo versetto è il cavallo di battaglia dei trinitari cattolici e non solo, ma gli studiosi e gli
stessi cattolici affermano che le sacre pagine originali della Scrittura non riportano questa
formula.
”La formula battesimale è stata cambiata da “nel nome di Gesù Cristo” alle parole “Padre,
Figlio e Spirito Santo dalla Chiesa cattolica nel 2° secolo” Enciclopedia Britannica, Edizione XI.
Vol. 3, Pagine 365-366.
Nei testi originali, quindi ‘Battezzate nel nome del Padre, Figlio e Spirito Santo’ non esiste,
ma Andate dunque, e fate discepoli tutte le nazioni battezzandoli nel nome di Gesù Cristo>>.
Un altro testo che appoggia il credo trinitario è il seguente: <<Perciocché tre son quelli che
testimoniano nel cielo: il Padre, la Parola, e lo Spirito Santo; e questi tre sono una stessa cosa.
Tre ancora son quelli che testimoniano sopra la terra: lo Spirito, l’acqua, e il sangue; e questi
tre si riferiscono a quell’una cosa>> 1° Giovanni 5: 7,8.
Un Commentario Cattolico scrive: “Si afferma generalmente che questo passaggio (1°Giovanni
5:7,8), chiamato ‘comma Giovanneo’ [parte sottosezione o minore del periodo di Giovanni], è
una postilla che è stata introdotta molto tempo fa nel testo dell'antica Vulgata Latina, che
arrivò al testo greco solo nei secoli XV e XVI". A Catholic Commentary on Holy Scripture,
Thomas Nelson e Figli, 1951, p. 1186- CBA 693.
“L’evidenza testuale stabilisce l’omissione della fine del verso 7 e l’inizio del verso 8. Non
appaiono le parole (nell’originale): “Nel cielo: il Padre, il Verbo e lo Spirito Santo; e questi tre
sono uno.
E tre sono quelli che danno testimonianza sulla terra”. Il testo autentico dei versi 7 e 8 è il
seguente: <<Perché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e
questi tre concordano>>. Il testo dei versi 7, 8 come appare nella RVR (Bibbia Reina-Valera),
non si incontrano in nessun manoscritto greco precedente ai secoli XV e XVI” CBA V.7, p.693.
Nel versetto originale, quindi, si citano lo Spirito, l’acqua e il sangue e questi tre concordano
tra loro.
“Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio? Questi è Colui che
venuto con Acqua e Sangue , cioè Gesù ’ Cristo; non con acqua soltanto, ma con acqua e sangue.
E lo Spirito è Colui che rende testimonianza, perché lo Spirito è la Verità’ 1° Giovanni 5:5, 6.
L’acqua, il sangue e lo Spirito sono Gesù’.
A) Si applica alla trinità anche Genesi Genesi1:26 Poi Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra
immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e
sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". Non c’e scritto che
parlava con Gesù e con lo Spirito Santo(Parlava con gli angeli) Dio si riunisce sempre con i
suoi angeli Salmo (82:1)
B) Si applica alla trinità anche Genesi 11:7 Orsù, scendiamo e confondiamo quivi il loro
linguaggio, sicché l'uno non capisca il parlare dell'altro!" Non c’e scritto che parlava con Gesù e
con lo Spirito Santo(Parlava con gli angeli) Dio si riunisce sempre con i suoi angeli
C) Si applica alla trinità anche Genesi 18: 1,2 “Poi l’Eterno apparve ad Abramo alle querce di
Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda durante il caldo del giorno. Abramo alzò gli
occhi e guardò, ed ecco, tre uomini stavano in piedi accanto a lui. Appena li vide, corse loro
incontro dall’ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse… Poi quegli uomini si
allontanarono di là e si avviarono verso Sodoma; ma Abramo rimase ancora davanti
all’Eterno”
Genesi 18: 1, 2,16,22,33. La presenza di tre uomini è considerata come un riferimento della
Trinità. Bisogna notare che l’Eterno rimase a parlare con Abramo (verso 22 e 23) mentre ”Due
angeli giunsero a Sodoma” (19:1). L’Eterno rimase presso Abramo, ma i Suoi due angeli
portarono a termine la distruzione di Sodoma e Gomorra. Non c’e scritto che parlava con Gesù
e con lo Spirito Santo(Parlava con due angeli) Dio si riunisce sempre con i suoi angeli
La dottrina della trinità è pagana.
L'idea di tre persone nasce nel paganesimo e viene dal politeismo e panteismo.
La schiacciante maggioranza di eruditi trinitari ammettono che la trinità non è biblica, non
esisteva nell'era apostolica, e fu sviluppata in un periodo di 295 anni.
Apparve per essere la dottrina basilare di una setta gnostica chiamata i Nicolaiti di apocalisse
capitoli 2 e 3. Mentre è verità che molti trinitari confessano che la dottrina della trinità viene
dal paganesimo, tuttavia scelgono di crederla e mantengono il credo in essa, perché è dove
hanno il loro posto di lavoro. Neanche attualmente hanno interesse di dire che la trinità è
pagana e che viene dal paganesimo.
QUESTO E' IL DIO TRINITARIO CHE IL MONDO ADORA SENZA SAPERLO
E’ SATANA
La dottrina trinitaria affonda le sue radici nel paganesimo.
Per alcune religioni “l’universo è diviso in tre regioni, ciascuna sotto il controllo di un dio.
TRINITA’ BABILONESE :Anu apparteneva il cielo. Enlil dominava la terra. Ea divenne il
sovrano delle acque. Insieme costituivano la triade dei Grandi Dèi”. (Larousse Enciclopedia of
Mythology). Ciò avveniva nella regione mesopotamica.
In Babilonia e in Assira esistevano delle trinità o triadi di dèi.
TRINITA INDU esisteva secoli prima di Gesù ; “Shiva è uno degli dèi della Trinità. È
considerato il dio distruttore. Le altre due divinità sono Brahma, il dio creatore, e Vishnu, il
dio preservatore . afferma: The Symbolism of Hindu Gods and Rituals di A. Parthasarathy
(Bombay)
Per indicare che queste tre figure non sono che Uno, le tre divinità vengono riunite in un’unica
rappresentazione”.
Trinità ' EGIZIANA: Horus, Osiride ed Iside
Trinità BUDDISTA: Buddha, Dharma e Sangha
Trinità BABILONESE Ishtar, Sin e Shamash;
Trinità FENICIA: El, Asera e Baal
Trinità PERSIANA: Ormuz, Mitra e Ahriman
Trinità SCANDINAVA: Odin, Freya e Thor
Trinità' GRECO HECATE
Trinità’ SIBERICA
Trinità ROMANA: Giove, Minerva e Apollo
Trinità GRECA: Zeus, Atena e Apollo
Trinità ASSIRIA: Assur, Nabu e Marduk
Trinità SUMERA: dio lunare, signore dei cieli e dio solare
Trinità CATTOLICA: Padre, Figlio e Spirito Santo
Trinità satanica:satana,l’anticristo e il falso veggente Apocalisse 13 :1 a18 19:20 21:10
L’anticristo apparirà come imitazione della trinità. Vi si ritrovano
infatti:
Tre persone : il dragone, la bestia e il falso profeta;
Tre città: Gerusalemme, Babilonia e Roma;
Tre principi : unità politica , economica e religiosa.
La prima persona della trinità infernale, il seduttore, il serpente antico chiamato “diavolo e
satana”. Come il Padre manda il Figlio nel mondo, così satana, scacciato dal cielo, manda
l’anticristo. Come il Padre ha dato ogni autorità al Figlio, così il dragone da’ alla bestia il suo
potere e il suo trono.
La seconda persona della trinità demoniaca e’l’anticristo l’avversario, la grande parodia di
Cristo. Cristo e’ il “Santo di Dio “ e incarna la verità, l’anticristo è l’empio” e incarna la
menzogna; il seguito di Cristo e’ la chiesa , la sposa, per l’anticristo l’ impero mondiale, la
grande Babilonia, la prostituta. Il Cristo conduce i suoi alla vita eterna, l’Anticristo trascina
alla distruzione e al giudizio tutti quelli che lo seguono.
La terza persona della trinità satanica e’ il falso profeta. Egli e’ allo stesso tempo l’ imitazione
e il contrario dello Spirito Santo. E’ la seconda bestia di Apocalisse 13.11-18. Si tratta di un
profeta egli riceve ogni cosa dall’antifiglio, così come lo Spirito di Dio prende tutto dal Figlio;
magnifica l’antifiglio, così come lo Spirito Santo glorifica il Cristo.
Si tratta dunque, nella sua totalità , di una trinità infernale, un organismo mostruoso che
possiede: spirito, anima e corpo
Quando i Farisei attribuirono l'opera che Cristo faceva, a satana, Gesù disse loro che ogni
peccato sarebbe stato perdonato, ma non quello contro lo Spirito Santo.
Egli disse questo per intendere che rigettando lo Spirito Santo si rigetta l'opera di Redenzione
che Cristo opera in noi per mezzo del Suo Santo Spirito e si chiude la porta del cuore al
perdono. Questa è la bestemmia contro Lo Spirito di Dio".
Questo diceva Gesù ai Farisei.”Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli
uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata”.
E chiunque dice alcuna parola contro il Figlio dell'uomo (natura carnale '), sarà perdonato; ma
chi parla contro lo Spirito Santo (natura divina di Gesù Cristo '), non gli sarà perdonato, nè in
questo mondo nè in quello futuro Matteo 12: 31,32.
Fu nel 325 A.D. che a Nicea la dottrina della trinità fu imposta da Atanasio (che nel futuro
avrebbe usato tattiche violente, tali da rendere orgoglioso perfino un criminale dei tempi
moderni) in un Concilio che fu presieduto dall'imperatore Costantino, il quale, abbastanza
ironicamente, reputava se stesso un Dio incarnato.
(Costantino era un adoratore del Sole e fece una conversione al "cristianesimo" soltanto sul
letto di morte).
Costantino I detto il Grande (Caio Flavio Valerio Aurelio) imperatore romano dal 306 al 337
nasce da Costanzo I Cloro, quando questi era ancora un semplice ufficiale, e da Flavia Elena.
Dopo la nomina a «cesare» del padre, Costantino viene cresciuto nella città di Nicomedia
presso Diocleziano, per essere in futuro associato all’impero e anche come «garanzia» della
fedeltà dello stesso Costanzo. Accompagna Diocleziano in Egitto nel 296 e al servizio di Galero
come tribuno militare combatte contro i persiani e i sarmati. Richiamato dal padre Costanzo,
dopo che quest’ultimo era stato proclamato «augusto» in seguito all’abdicazione di Diocleziano
e di Massimiano, lo segue in una campagna in Britannia e alla sua morte, per acclamazione
dei soldati, ne assume il posto e il titolo. Siamo all’anno 306. Dopo aver vinto i franchi,
Costantino si accorda con Massimiano, che aveva intanto assunto nuovamente il potere. Sposa
la figlia di Massimiano, Fausta, e ottiene il riconoscimento di «augusto», che però gli viene
contestato da Diocleziano. Crescono pure i contrasti con il suocero, che Costantino fa
prigioniero a Marsiglia costringendolo al suicidio nel 310.
Si allea allora con l’«augusto» Licinio, al quale dà in moglie la sorellastra Costanza, e con
Massimino Daia, lasciando entrambi a governare l’Oriente, si dedica a fare guerra a
Massenzio, il figlio di Massimiano, che mirava al governo dell’Occidente. Costantino ha la
meglio sull’esercito di Massenzio e dopo aver marciato su Roma lo sconfigge a Ponte Milvio, il
23 ottobre 312.
A questo punto, Costantino si fa riconoscere dal Senato romano il titolo di «maximus
augustus» e, all’inizio dell’anno 313, s’incontra con Licinio a Milano, emanando assieme a lui il
famoso editto con il quale viene proclamata la libertà di culto per i cristiani e si decretava la
restituzione dei beni che erano stati loro confiscati.
«Noi, Costantino Augusto e Licinio Augusto, felicemente uniti a Milano», si legge nell’editto, «e
trattando di ciò che riguarda la sicurezza e l’utilità pubblica, abbiamo creduto che uno dei
primi nostri doveri fosse di regolare ciò che interessa il culto della divinità e di dare ai
cristiani, come a tutti gli altri nostri sudditi, la libertà di seguire la religione che ognuno
desidera onde richiamare il favore del Cielo sopra di noi e sopra tutto l’Impero».
L’accordo tra Costantino e Licinio, dopo l’eliminazione di Massimino Daia (avvenuta
nell’estate del 313) è precario: il definitivo conflitto tra i due «augusti» avviene ad Adrianopoli
e a Crisopoli nel 323. Abolito il sistema della tetrarchia instaurato da Diocleziano (che
prevedeva due «augusti» e due «cesari» che sarebbero loro subentrati), Costantino rimane
unico e incontrastato imperatore. Durante il suo regno deve affrontare il pericolo incombente
dei barbari: nel 332 stabilisce una pace con i goti (che saranno evangelizzati dopo pochi anni
secondo il credo ariano). Si dimostra spietato nei confronti dei familiari, facendo uccidere il
figlio maggiore Crispo e poi la moglie Fausta.
Alla vigilia della battaglia di Ponte Milvio, Costantino aveva diffuso la notizia di avere avuto
la visione di una divinità, che l’aveva ispirato promettendogli la vittoria; aveva quindi assunto
come insegna un simbolo, il labaro, che fu poi interpretato come il «chrismon» cristiano (le
lettere «chi» e «ro», iniziali del nome di Cristo), o come l’emblema della croce.
Fatti e simboli, questi, ai quali sarà dato un preciso significato cristiano solo più tardi, quando
la nuova religione si sarà pienamente affermata.(la croce)
Si può legittimamente pensare che Costantino si sia avvicinato per gradi al cristianesimo, a
partire da un culto monoteistico del «dio sole» che egli professava.
Con l’editto di Milano, l’imperatore, per assicurare la pace nel suo regno, concede a tutti di
adorare Dio nel modo che preferiscono.
Presiede il Concilio di Nicea, in qualità di «vescovo di coloro che sono fuori dalla Chiesa», e
attribuisce a se stesso una funzione di regolatore della vita religiosa, anche se mantiene la
carica tradizionale degli imperatori, vale a dire quella di «pontefice massimo», sommo
sacerdote del culto pagano.
Nel 321 concede ai cristiani il riconoscimento della domenica come giorno di riposo, seppure
battezzata con il nome di «giorno del sole»: in questo modo accontenta anche i pagani,
soprattutto i numerosi adepti del culto di Mitra, per i quali la domenica è proprio il «giorno del
sole».
Si converte, con tutta probabilità, soltanto alla fine della vita. Il vescovo ariano Eusebio di
Nicomedia, molto influente a corte, lo battezza sul letto di morte. Al di là delle diatribe sulla
data della sua conversione, è indubitabile che proprio grazie a Costantino e alle sue leggi
(libertà di culto, restituzione dei beni confiscati, dispensa per il clero dalle prestazioni
obbligatorie, diritto della Chiesa di ricevere donazioni, abolizione delle leggi contro il celibato,
costruzione di basiliche) che il cristianesimo si diffonderà nell’impero.
Con l’imperatore Costantino l’impero romano assume in modo definitivo la forma di una
monarchia di diritto divino, con aspetti orientaleggianti.
La figura del sovrano è al centro di tutto, governa tutto e tutto ciò che lo riguarda diventa
sacro: in sua presenza bisogna rispettare un «religioso silenzio». È lui a fondare una nuova
capitale, Costantinopoli, sul luogo dell’antica Bisanzio. E sarà attribuito a lui un documento
apocrifo, la cosiddetta «Donazione di Costantino» che sarebbe stata rivolta a Silvestro, vescovo
di Roma, nell’anno 313, attraverso la quale l’imperatore concedeva al Papa il potere temporale.
(Che ha durata limitata nel tempo)
Costantino avrebbe reso il cristianesimo la religione ufficiale dell’impero romano?
Assolutamente no. Questo infatti avverrà una quarantina d’anni dopo Costantino, sotto
l’imperatore Teodosio, che regna tra il 379 e il 395. Sarà lui a promulgare una legge che vieta
ogni culto sacrificale pagano ma anche ogni semplice visita al tempio. Persino adorare gli idoli
pagani in casa propria viene proibito.
Ma vogliamo ritornare alla grande questione a tema nel Concilio di Nicea , relativa al Dio
unico e allo stesso tempo trino, al Dio unico in tre persone distinte, il Padre, il Figlio e lo
Spirito Santo.
La convocazione delle assisi conciliari è provocata dalla dottrina ariana, propagata da Ario:
per questo sacerdote di origine libica, che apparteneva al patriarcato di Alessandria, le
persone divine della trinità non possono essere considerate uguali, dato che soltanto il Padre,
in quanto non creato ma anche non generato sarebbe il «vero» Dio, mentre il Figlio, generato
dal Padre, occuperebbe un posto intermedio tra Dio stesso e la creazione. Quello di Ario è di
fatto un monoteismo assoluto. Le idee di Ario trovano molti seguaci e per dirimere la
questione Costantino convoca un Concilio (il primo «ecumenico» in quanto coinvolge la Chiesa
universale) presso il palazzo imperiale di Nicea.
I vescovi partecipanti sono circa trecento (secondo alcune fonti 318, secondo altre meno di 250)
e l’esito del Concilio è la formulazione del «simbolo niceno», vale a dire del «Credo» che precisa
la fede della Chiesa e afferma che Gesù è «consustanziale al Padre» («homousios to Patrì») e ha
la sua stessa natura. Sappiamo che la proclamazione della divinità di Cristo sarebbe avvenuta
con un voto a maggioranza.
Ecco la formulazione del Credo niceno, che sarà poi ulteriormente sancita dal Concilio di
Costantinopoli:
«Crediamo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose
visibili e invisibili. E in un solo Signore Gesù Cristo, l’unigenito Figlio di Dio, generato dal
Padre prima del tempo, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa
sostanza del Padre, attraverso il quale tutte le cose sono state create; che per noi uomini e per
la nostra salvezza discese dal cielo e fu fatto carne dallo Spirito Santo e dalla Vergine Maria, e
divenne uomo, fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, e patì e fu sepolto, e risorse il terzo
giorno secondo le Scritture, e ascese al cielo, e siede alla destra del Padre, e tornerà nella
gloria per giudicare i vivi e i morti, e il cui regno non avrà fine. E nello Spirito Santo, il
Signore che dà la vita, che procede dal Padre, e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e
parlò attraverso i profeti .E in una sola Chiesa, santa, cattolica e apostolica .Riconosciamo un
solo battesimo per la remissione dei peccati. Attendiamo la resurrezione dei morti e la vita del
mondo che verrà».
Costantino non si limita a convocare il Concilio del Credo, ma manda l’«eretico» Ario in esilio.
Ma non basta. L’arianesimo continua a diffondersi tra le comunità cristiane. Il grande
oppositore di Ario è il vescovo Atanasio di Alessandria e l’imperatore tenta, invano, di proporre
una soluzione di compromesso accettabile da entrambi. I vescovi che hanno imposto il Credo,
però, si rifiutano di modificarlo e così Costantino, stanco di queste diatribe, riabilita l’esiliato
Ario e manda in esilio lo stesso Atanasio.
Quando viene battezzato sul letto di morte, l’imperatore riceve il battesimo nella fede ariana.
L’imperatore Costantino avrebbe commissionato e finanziato una
nuova Bibbia, escludendo i vangeli che esaltavano gli «aspetti umani»
di Cristo.
Costantino aveva innalzato la condizione di Gesù, erano passati quasi quattro secoli dalla
morte di Gesù stesso, esistevano migliaia di documenti che parlavano della sua vita di uomo
mortale. Per riscrivere i libri di storia, Costantino sapeva di dover fare un colpo di mano…
commissionò e finanziò una nuova Bibbia, che escludeva i vangeli in cui si parlava dei tratti
umani di Cristo e infiorava i vangeli che ne esaltavano gli aspetti divini. I vecchi vangeli
vennero messi al bando, sequestrati e bruciati».
Nel corso del IV secolo (arriviamo così finalmente a Costantino!) si pone una volta per tutte il
problema di selezionare definitivamente i testi canonici da quelli che non lo sono. Un lavoro
che vede all’opera i cosiddetti concili regionali. Ai già citati criteri dell’antichità,
dell’apostolicità e dell’autenticità della fede proclamata, se ne aggiunge un altro, molto
significativo, vale a dire quello della diffusione universale: per la catechesi e la liturgia
saranno cioè adottati quei testi già maggiormente diffusi dalle comunità cristiane in Occidente
e in Oriente.
Le monete romane di quel tempo riportarono ancora l'immagine del dio Sole, malgrado la
repentina adozione/conversione al cristianesimo.
Molti dei partecipanti al Concilio di Nicea erano ostili alla dottrina della trinità e si erano
schierati con Ario, che fu alquanto esperto ed efficace nel provare con le Scritture che il Figlio
era separato e subalterno a Dio.
Molto meno efficace era la teoria di Atanasio della (consustanzialità),cioè "della stessa
sostanza.
Perfino dopo il credo niceno, la dottrina della trinità fu al centro di accese dispute durate
secoli.
UNA BREVE STORIA DELLA CHIESA DOPO NICEA
325 AD ,Costantino indice il Concilio di Nicea per stabilire una formulazione di fede che possa
unificare la chiesa. Verrà scritto il Credo niceno che attesta "il Padre e il Figlio sono della
stessa sostanza.
L'imperatore Costantino, mentre presiedeva questo concilio, era anche il sommo sacerdote
della religione pagana del Sole (l'Enciclopedia Britannica)"
Lo stesso Costantino presiedette il concilio, guidando attivamente le discussioni e proponendo
personalmente la formula cruciale della relazione di Cristo col Padre nel credo imposto nel
concilio, cioè che il Figlio sia 'della stessa sostanza del Padre'".
La American Accademica Enciclopedia dichiara:"Sebbene questo non fosse il primo tentativo
fatto da Costantino di riconciliare le fazioni della cristianità, fu la prima volta che usò la
carica imperiale per imporre una soluzione”.
Cenni storici della grande confusione che fu la ferita della chiesa di
Dio
328 AD — Atanasio diventa vescovo di Alessandria. Nel 328 il Concilio di Roma stila l’elenco
definitivo, con i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento,
328AD — Costantino richiama Ario dall'Illiria.
335 AD — Costantino adesso si schiera con Ario ed esilia Atanasio a Treviri.
337 AD — Un nuovo imperatore, Costanzo, ordina il ritorno di Atanasio ad Alessandria.
339 AD — Atanasio fugge da Alessandria prima di essere espulso.
341 AD — Vengono indetti ad Antiochia due concili, durante i quali vengono scritte la prima,
la seconda e la terza confessione ariana, iniziando un tentativo di formulare una formale
dottrina di fede in opposizione al Credo niceno.
343 AD — Al concilio di Sardi, i vescovi
orientali chiedono la destituzione di Atanasio.
346 AD — Atanasio è reintegrato ad Alessandria.
351 AD — Secondo concilio antiniceno a Sirmio.
353 AD — Concilio di Aeles contro Atanasio durante l'autunno.
355 AD — Concilio di Milano in cui si condanna nuovamente Atanasio.
356 AD — Atanasio è deposto l'8 febbraio, ed è esiliato per la terza volta.
357 AD — Terzo concilio di Sirmio, in cui si condanna la consustanzialità come dottrina non
biblica e si adotta la risoluzione che il Padre è maggiore del Suo Figlio subordinato.
Questo è esattamente quanto accadde subito dopo.
359 AD — Concilio di Seleucia in cui si afferma che Cristo sia "uguale al Padre", senza
tuttavia specificare come il Figlio sia uguale al Padre.
361 AD — Concilio di Antiochia in cui si riaffermano le posizioni di Ario.
380 AD — L'imperatore Teodosio il Grande dichiara la cristianità ufficiale religione di stato
dell'impero.. Si può pervenire alla conclusione che qualunque soluzione Teodosio avesse
favorito, era la soluzione che doveva essere stabilita.
381 AD — Primo concilio di Costantinopoli in cui si riesamina la controversia di Nicea.
L'imperatore Teodosio il Grande ristabilisce il Credo niceno come dottrina ufficiale del suo
regno, con l'aggiunta di clausole sullo Spirito Santo ed altre dottrine.
La crisi si risolverà soltanto nel 381, con il Concilio di Costantinopoli, convocato
dall’imperatore Teodosio, che spiegherà la «coesistenza» dell’unicità di Dio e la distinzione
delle tre persone della Trinità in una sola natura.
Il Credo Costantino riprende quello di Nicea, afferma che lo Spirito Santo è «consustanziale» e
«coeterno» con il Padre e il Figlio con cui forma la Santissima Trinità e riconosce al vescovo di
Costantinopoli il posto d’onore dopo quello di Roma. Proprio come a Nicea, fu l'imperatore a
decidere nuovamente l'esito. Gli imperatori decidevano la teologia della chiesa. Da allora in
poi la gran differenza fu che non avvenivano più cambiamenti.
Ormai la religione era divenuta di stato. Una volta divenuta tale, non poteva più cambiare il
suo credo ogni pochi anni senza compromettere così la sua attendibilità come vera fede.
Il Concilio di Ippona nel 393 conferma quella scelta e infine nel 397 il Concilio di Cartagine vi
aggiunge l’Apocalisse di Giovanni apostolo stabilendo che al di fuori di queste «Scritture
canoniche nulla deve essere letto nella Chiesa sotto il nome di divine Scritture». Non ci sono,
come si vede, colpi di mano. Non ci sono roghi che bruciano antichi testi «pericolosi» per
salvare solo quelli «innocui». Il processo è lungo e articolato, dura circa tre secoli, si conclude
in modo abbastanza prevedibile visti i criteri che si erano andati affermando.
Grande Babilonia nei concili ecumenici
Concilio di Nicea (325 d. C.) - I Concilio ecumenico :Ha definito che Gesù è vero Dio. Il testo
del Concilio è costituito dal "credo (o simbolo) di Nicea", dove è detto: "Credo...in un solo
Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio unigenito, nato dal Padre, cioè dalla sostanza (o essenza) del
Padre, prima di tutti i secoli, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato non fatto,
consustanziale al Padre...". La definizione contro Ario, il quale negava che il Verbo fosse Dio
(ammetteva che fosse un essere intermedio tra Dio e gli uomini).
Concilio di Costantinopoli I (381) - II Concilio Ecumenico: Ha definito che anche lo Spirito
Santo è vero Dio. Il testo del Concilio è costituito dal Credo di Nicea con un ampliamento, per
cui è detto "Credo Niceno - Costantinopolitano". In esso viene affermato: "Credo... nello Spirito
Santo, Signore e vivificante, che dal Padre procede, che con il Padre e il Figlio è adorato e
glorificato, che ha parlato per mezzo dei profeti...". La definizione è contro i Macedoni che
negavano la divinità dello Spirito Santo.
Concilio di Efeso (431) - III Concilio Ecumenico: Ha definito che Gesù è persona divina, è la
seconda Persona della SS. Trinità. Maria, quindi è veramente Madre di Dio (Maria ha
contribuito alla produzione del corpo di Gesù, non alla produzione della sua anima, e non ha
avuto nessun influsso sulla divinità di Gesù.). La definizione è contro Nestore, Patriarca di
Costantinopoli, il quale sosteneva che Gesù è solo una persona umana, ma con una volontà
pienamente unita (o conforme) a quella di Dio. Quindi secondo Nestore, Maria poteva solo
essere Madre di Cristo (uomo), ma non Madre di Dio.
Concilio di Calcedonia (451) - IV Concilio Ecumenico: Ha definito che in Cristo vi è una sola
persona: la persona divina del Figlio, e due nature distinte, non mescolate: la natura divina e
la natura umana. La definizione è contro il monofisismo di Eutiche, Archimandrita di
Costantinopoli, che affermava che in Cristo vi è una sola natura (concepita in vario modo dalle
diverse correnti monofisite: una di queste concepiva l'unica natura come una mescolanza delle
due nature: la natura umana di Gesù era come una goccia di latte versata nel mare della
natura divina).
Concilio di Costantinopoli II (533) - V Concilio Ecumenico Ha confermato e precisato la
definizione del Concilio di Calcedonia.
Concilio di Costantinopoli III (680-681) – V1 Concilio Ecumenico Ha definito che ciascuna
delle due nature di Cristo possiede una propria volontà e un proprio modo di operare (o
capacità di azione). Tuttavia la volontà umana di Cristo è pienamente conforme è contro il
monotelismo (una forma camuffata di monofisismo rinascente) secondo il quale in Cristo vi
sono due nature ma con una sola volontà e una sola capacità di operare.
La trinità : E' un credo basato su teologia o su Parola di Dio?
Alla voce “Trinità” un’opera protestante (The Illustra Ted Bible Dictionary) afferma:
Il termine Trinità non si trova nella Bibbia .
Non trovò formalmente posto nella teologia della chiesa fino al IV secolo .Anche se la Scrittura
non ci provvede una dottrina elaborata della Trinità, contiene tutti gli elementi con i quali la
teologia ha formulato la dottrina”
Chi furono i primi teologi a coniare il termine “trinità” mentre ‘formulavano la dottrina’? La
Cattolica Enciclopedia ci dice: “Nella Scrittura non c’è nessun termine col quale le Tre Persone
Divine vengono indicate insieme.
Il termine Trias (del quale il latino Trinitas è una traduzione) Si
trova per la prima volta nel 180 d.C. In Teofilo di Antiochia
.Poco tempo dopo compare in Tertulliano nella forma latina trinitas”. La triade di Teofilo,
però, era formata da “Dio, e la Sua Parola, e la Sua Sapienza”: piuttosto lontana dalla Trinità
della cristianità! In quanto a Tertulliano, la stessa enciclopedia riconosce che “la sua dottrina
trinitaria è incoerente”, perché tra l’altro sosteneva che “ci fosse stato un tempo in cui non
c’era alcun Figlio”. Il meno che si possa dire quindi è che questi due uomini pensavano a
qualcosa di ben diverso dal Padre, Figlio, e Spirito Santo coeterni, come si insegna nella
cristianità.
Ma la parola “trinità” rimase, e in seguito i teologi a poco a poco ‘formularono la dottrina’ come
oggi la conosciamo.”. Il loro problema era rendere “Dio il Padre”, “Dio il Figlio” e “Dio lo Spirito
Santo” non tre Dèi ma uno solo. Per anni disputarono per stabilire se le persone della Trinità
fossero di sostanza simile (gr. homoiousia) oppure della stessa sostanza (homoousia). La
controversia si risolse in favore dell’homoousia al concilio di Nicea nel 325 E.V. e a quello di
Costantinopoli nel 381 E.V.
Come viene spiegata la Trinità?
La dottrina della Trinità insegna quindi l’esistenza di “un Dio in tre Persone”, ciascuna delle
quali senza principio, eterna, onnipotente, né maggiore né minore delle altre. È un concetto
difficile da afferrare? Molti che sinceramente ci credono lo trovano nebuloso, contrario ai
normali criteri logici, diverso da tutto ciò che conoscono per esperienza. Com’è possibile,
chiedono, che il Padre sia Dio, che Gesù sia Dio e che lo Spirito Santo sia Dio e che nello stesso
tempo non ci siano tre dèi ma uno solo Dio?
La Trinità non è una dottrina di Cristo e degli Apostoli, ma un’invenzione dei neoplatonici
Scritto da :A. Norton, A Statement of Reasons, Boston, 1872).
Verso la fine del 3° secolo il cosiddetto “cristianesimo” e le filosofie neoplatoniche si unirono. Il
pensiero pagano greco divenne quello della Chiesa apostata e la dottrina della trinità “divenne
così un mistero per la stragrande maggioranza dei cristiani” scritto da (A. Harnack,
Dogmengeschichte, Tubinga, 1905).
“La dottrina della Trinità si andò formando gradualmente e relativamente tardi; trasse
origine da una fonte del tutto estranea alle Scritture Ebraiche e Cristiane; si sviluppò e fu
innestata sul cristianesimo per mano dei Padri platonisti”scritto da (A. Lamson, The Church
of the First Three Centuries, Boston, 1860).
La trinità platonica, di per sé solo una ristrutturazione di trinità precedenti che risalivano a
popoli più antichi, sembra essere la razionale e filosofica trinità di attributi che diede origine
alle tre ipostasi o persone divine che le chiese cristiane hanno insegnato. .
Questa concezione della trinità divina che il filosofo greco aveva Platone si può rintracciare
in tutte le antiche religioni [pagane]”. scritto da (M. Lachâtre, Nouveau Dictionnaire
Universel, Parigi, 1865-1870.
Il pieno sviluppo del trinitarismo si ebbe in Occidente, con la Scolastica medievale, quando si
tentò una spiegazione in termini filosofici e psicologici. - Enciclopedia Americana, Vol. 27.
Perché non dimostrano il dogma della trinità. Poiché per ottenere una trinità si ha bisogno di
"TRE" persone. Nelle Scritture suddette e in quasi tutti i cosiddetti testi "provanti la trinità",
lo Spirito Santo è rappresentato in modo deplorevole. "La Bibbia insegna che Gesù Cristo è il
Verbo eterno, il Creatore di tutte le cose, l'Iddio potente.
La trinità si era consolidata come dottrina ortodossa, dato che lo stato era
stato disposto a riaccreditarla. Tuttavia ci furono ancora altri anni di dispute. In linea di
massima, la chiesa trinitaria mise a tacere i dissidenti, trattando con perfidia chiunque fosse
di mente aperta ed ogni libero pensatore.
Nel 1670, Isacco Newton studiò tranquillamente la trinità e pervenne alla conclusione che la
dottrina era stata imposta da Atanasio alla chiesa ingannevolmente, mentre Ario aveva avuto
ragione, affermando altresì che la Bibbia aveva predetto questo avvento falso del trinitarismo
Dopo Newton, altri come Matteo Tindal, John Toland, Gottfried Arnold, Georg Walch, Henry
Noris e Hermann Samuel Reimarus sostennero (unitarianismo) ed aprirono la strada alla
critica.
Possiamo ripercorrere che la storia della dottrina trinitaria
cristiana e individuarne l’origine non nella rivelazione cristiana, ma
nella filosofia platonica
Alcuni testi storici e grandi ricercatori della Trinità
.1) Albrecht Ritschl (1822-89) Scrisse la trinità è una flagrante dottrina ellenistica che aveva
corrotto il messaggio cristiano introducendo un alieno strato di concetti metafisici, derivati
dalla filosofia naturale dei Greci", che non aveva niente a che fare col primitivo cristianesimo.
La dottrina trinitaria, infatti, è una delle credenze pagane più remote.
2) Quelli che negano la Trinità affermano che non è un insegnamento biblico, e addirittura
una fonte storica dichiara: “Le origini [della Trinità] sono interamente pagane. Arthur Weigall,
The Paganism in Our Christianity, Londra 1928, p. 197. DCT p.3
3) QUESTA confusione è molto diffusa. Un’enciclopedia osserva che la dottrina della Trinità è
qualcosa che va “oltre la comprensione della ragione umana”. - The Enciclopedia Americana,
New York 1977, vol. 27, p. 116. DCT pp. 3-4.
4) Nei seminari cattolici sono pochi gli insegnanti di teologia trinitaria che prima o poi non si
sono sentiti chiedere: ‘Ma come si fa a predicare la Trinità?’ E se da un lato la domanda è
sintomatica di confusione da parte degli studenti, dall’altro è forse altrettanto sintomatica di
un’analoga confusione da parte dei docenti”. – Nuova Cattolica Enciclopedia, Washington
1967, vol. XIV, p. 304. DCT p.4.
5) È davvero un insegnamento biblico? “Trinità” nella Bibbia? Una pubblicazione protestante
ammette: “Il termine Trinità non si trova nella Bibbia . . . Non trovò formalmente posto nella
teologia della chiesa fino al IV secolo”. (The Illustrated Bible Dictionary, Sydney e Auckland
1980, parte 3a, p. 1597) DCT p.5.
6)Un’altra enciclopedia cattolica osserva: “Nella Scrittura non c’è nessun termine col quale le
Tre Persone Divine vengono indicate insieme. Il termine [trìas] (del quale il latino trinitas è
una traduzione) si trova per la prima volta verso il 180 d.C. in Teofilo di Antiochia. . . . Poco
tempo dopo compare in Tertulliano nella forma latina trinitas”. – La Cattolica Enciclopedia,
cit., vol. XV, p. 47. Di per sé questo però non dimostra che Tertulliano insegnasse la Trinità.
DCT p.5.
7) Per esempio, cosa rivelano le Scritture Ebraiche (l’“Antico Testamento”)? Un’enciclopedia
delle religioni ammette: “Oggi i teologi convengono che la Bibbia ebraica non contiene una
dottrina della Trinità”. (The Encyclopedia of Religion, di Mircea Eliade, New York 1987, vol.
15, p. 54). DCT p.6.
8) E la già citata enciclopedia cattolica dice pure: “La dottrina della Santissima Trinità non è
insegnata nel VT [Vecchio Testamento]”. – Nuova Cattolica Enciclopedia, vol. XIV, p. 306.
DCT p. 6.
9) Similmente il gesuita Edmund Fortman ammette: “L’Antico Testamento ... non ci dice nulla
- esplicitamente o implicitamente - di un Dio Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo. ... Non c’è
nessuna prova che alcuno scrittore sacro abbia anche solo sospettato l’esistenza di una
[Trinità] all’interno della Divinità ..The Triune God, Grand Rapids 1972, pp. xv, 8, 9. DCT p. 6.
10) Il gesuita Fortman afferma ancora : “Gli scrittori del Nuovo Testamento . . . non ci danno
una dottrina ufficiale o chiaramente espressa della Trinità, nessun esplicito insegnamento che
in un unico Dio ci siano tre persone divine coeguali. . . . In nessun luogo troviamo una dottrina
trinitaria sull’esistenza di tre distinte persone divine all’interno della stessa Divinità”. - The
Triune God, cit., pp. xv, xvi, 16. DCT p. 6.
11). Il concilio di Nicea affermò in effetti che Cristo era della stessa sostanza di Dio, cosa che
pose le basi per la successiva teologia trinitaria. Ma non stabilì la Trinità, poiché in quel
concilio non si fece menzione dello Spirito Santo come terza persona di un Dio trino. DCT p. 7.
12 ) Riguardo a lui è detto: “Costantino, come suo padre, adorava il Sole invitto; la sua
conversione non va interpretata come un’esperienza interiore di grazia . . . Fu una questione
militare. La sua comprensione della dottrina cristiana non fu mai molto chiara, ma egli era
sicuro che la vittoria in battaglia dipendeva dal favore del Dio dei cristiani”. - Henry Chadwick,
The Early Church, Harmondsworth 1967, pp. 122, 124. DCT p. 8.
13 ) Il ruolo di Costantino fu dunque determinante. Dopo due mesi di accaniti dibattiti
religiosi, quest’uomo politico pagano intervenne decidendo a favore dei sostenitori della
divinità di Gesù. Ma perché? Non certo a motivo di alcuna convinzione biblica. “Basilarmente
Costantino non aveva la minima idea delle questioni sollevate dalla teologia greca”, dice A
Short History of Christian Doctrine (cit., p. 51). DCT p. 8 .
14) Ulteriori sviluppi Tuttavia anche dopo il concilio di Costantinopoli la Trinità non divenne
una dottrina estesamente accettata. Molti vi si opposero, attirando su di sé un’intensa
persecuzione. Solo in secoli successivi la Trinità fu formulata in maniera ben definita.
L’Enciclopedia Americana afferma: “Il pieno sviluppo del trinitarismo si ebbe in Occidente
con la Scolastica medievale, quando si tentò una spiegazione in termini filosofici e psicologici
Op. cit., vol. 27, p. 117. DCT p. 8 .
15)La Trinità fu definita in maniera più completa nel Simbolo Atanasiano. Atanasio era un
ecclesiastico che sostenne Costantino a Nicea. Il simbolo che reca il suo nome recita: “Noi
adoriamo un solo Dio nella Trinità . . . Dio è il Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo,
eppure non sono tre dèi, ma un solo Dio”. - Alfred Läpple, Documenti della fede cattolica, trad.
Benedettine di Rosano, Assisi 1972, pp. 80, 81. Gli studiosi ritengono comunque che questo
simbolo non sia opera di Atanasio. “Il simbolo fu sconosciuto alla Chiesa Orientale fino al XII
secolo. A partire dal XVII secolo gli studiosi hanno generalmente convenuto che il Simbolo
Atanasiano non fu scritto da Atanasio (morto nel 373), ma fu probabilmente composto nella
Francia meridionale durante il V secolo. L’influenza del simbolo sembra si sia sentita per lo
più nel sud della Francia e in Spagna nel V I e VII secolo. Era in uso nella liturgia della chiesa
in Germania nel IX secolo e qualche tempo dopo a Roma”. - The New Enciclopedia Britannica,
cit., vol. 1, pp. 664, 665. DCT p. 9.
16) Predetta l’apostasia L’Enciclopedia Americana (1956, vol. 27, p. 294L) dichiara: “Il
trinitarismo del IV secolo non rispecchiava accuratamente il primitivo insegnamento cristiano
circa la natura di Dio; al contrario, rappresentava una deviazione da tale insegnamento”. DCT
p. 9.
17) Molti secoli prima di Cristo, nell’antica Babilonia e in Assira esistevano triadi, o trinità, di
dèi. Riguardo a una di queste triadi dell’area mesopotamica un’enciclopedia dice: “L’universo
era diviso in tre regioni, ciascuna sotto il controllo di un dio. Ad Anu apparteneva il cielo. Enlil
dominava la terra. Ea divenne il sovrano delle acque. Insieme costituivano la triade dei
Grandi Dèi”. - “Larousse Enciclopedia of Mythology”. DCT p. 9.
18) In tutto il mondo antico, fin dal tempo di Babilonia, era comune l’adorazione pagana di
triadi, cioè di gruppi di tre divinità. Questa influenza si fece sentire anche in Egitto, Grecia e
Roma nei secoli prima di Cristo, come pure al tempo di Cristo e dopo. E dopo la morte degli
apostoli queste credenze pagane cominciarono a infiltrarsi nel cristianesimo. DCT p. 9.
19 ) Lo storico Will Durant osserva: “Il cristianesimo non distrusse il paganesimo: lo adottò. . .
Dall’Egitto venne l’idea di una divina Trinità”. (Storia della civiltà - Cesare e Cristo, trad. di A.
Matti oli, Milano 1957, p. 753) DCT p. 11.
20 ) Nella prefazione a un’opera di Edward Gibbon si legge: “Se il paganesimo fu sconfitto dal
cristianesimo, è altrettanto vero che il cristianesimo fu corrotto dal paganesimo. Il puro
deismo dei primi cristiani . . . fu cambiato, dalla Chiesa di Roma, nell’incomprensibile dogma
della trinità. Molte credenze pagane, inventate dagli egiziani e idealizzate da Platone, furono
ritenute degne di fede e conservate”. - History of Christianity, New York 1891, p. xvi. DCT p.
11.
21) Si legge inoltre che secondo molti la Trinità “è una dottrina corrotta presa a prestito dalle
religioni pagane e innestata sulla fede cristiana” (A Dictionary of Religious Knowledge, cit., p.
944) DCT p. 11.
22 ) “le origini [della Trinità] sono interamente pagane”. - The Paganism in Our Christianity,
cit., p. 197. DCT p. 11.
23) Per questo motivo James Hastings scrisse: “Nella religione indiana, ad esempio,
incontriamo il gruppo trinitario composto da Brahma, Shiva e Visnu;
Nella religione egiziana troviamo il gruppo trinitario formato da Osiride, Iside e Horus . . .
E il concetto di un Dio trino non si riscontra solo nelle religioni storiche. In particolare
richiama alla mente il concetto neoplatonico di Realtà suprema o ultima”, che viene
“rappresentata come triade”. (Enciclopedia of Religione and Ethics, cit., vol. XII, p. 458) Ma
cosa c’entra con la Trinità il filosofo greco Platone? DCT p. 11.
24) Platone visse dal 428 al 347 avanti Cristo. Benché non insegnasse la Trinità nella sua
forma attuale, le sue filosofie spianarono la strada a questa dottrina. In seguito sorsero
movimenti filosofici che includevano concetti triadici e che risentivano dell’influenza delle idee
platoniche di Dio e natura. DCT p. 11.
25) Riguardo all’influenza esercitata da Platone, un’opera francese dice: “La trinità platonica,
di per sé solo una ristrutturazione di trinità precedenti che risalivano a popoli più antichi,
sembra essere la razionale e filosofica trinità di attributi che diede origine alle tre ipostasi o
persone divine che le chiese cristiane hanno insegnato. . . . Questa concezione della trinità
divina che il filosofo greco aveva . . . si può rintracciare in tutte le antiche religioni [pagane]”. Nouveau Dictionnaire Universal, di M. Lachâtre, Parigi 1865-1870, vol. 2, p. 1467. DCT p. 11.
26 ) A proposito dell’influenza di questa filosofia greca un’enciclopedia delle religioni dice: “Le
dottrine del Logos e della Trinità ricevettero la loro forma dai Padri greci, i quali . . .
risentirono molto - direttamente o indirettamente - dell’influenza della filosofia platonica . . .
Non si può negare che nella Chiesa si siano insinuati errori e alterazioni provenienti da questa
fonte”. - The New Schaff-Herzog Enciclopedia of Religious Knowledge, di S. Macauley Jackson,
Grand Rapids 1957, vol. IX, p. 91. DCT p. 11.
27 ) In un’opera si legge: “La dottrina della Trinità si andò formando gradualmente e
relativamente tardi; . . . trasse origine da una fonte del tutto estranea alle Scritture Ebraiche
e Cristiane; . . . si sviluppò e fu innestata sul cristianesimo per mano dei Padri platonisti”. Alvan Lamson, The Church of the First Three Centuries, Boston 1860, p. 34. DCT p. 11.
28 ) Per la fine del III secolo E.V., il “cristianesimo” e le filosofie neoplatoniche divennero
inseparabilmente uniti. Come spiega Adolf Harnack, la dottrina della chiesa divenne
“fermamente radicata nel terreno dell’ellenismo [il pensiero pagano greco]. Divenne così un
mistero per la stragrande maggioranza dei cristiani”. - Dogmengeschichte, Tubinga 1905, p.
158. La chiesa asserì che le nuove dottrine si basavano sulla Bibbia. Ma Harnack aggiunge:
“In realtà essa legittimò al suo interno la speculazione greca, i concetti e le usanze
superstiziose dei culti misterici pagani”. - Ibid. DCT p. 11.
29) La trinità indù Riguardo a una trinità indù che esisteva secoli prima di Cristo, un libro
sull’induismo dice: “Shiva è uno degli dèi della Trinità. È considerato il dio distruttore. Le
altre due divinità sono Brahma, il dio creatore, e Vishnu, il dio preservatore . . . Per indicare
che queste tre figure non sono che Uno, le tre divinità vengono riunite in un’unica
rappresentazione”. - A. Parthasarathy, “The Symbolism of Hindu Gods and Rituals”, Bombay.
30 ) Dio è uno, non tre l’insegnamento biblico che Dio è uno è definito monoteismo. E Levi
Leonard Paine, docente di storia ecclesiastica, indicò che il monoteismo nella sua forma più
pura non è compatibile con la Trinità: “L’Antico Testamento è strettamente monoteistico. Dio
è un singolo essere, una sola persona.
L’idea che esso accenni a una trinità è assolutamente priva di fondamento”. - A Critical
History of the Evolution of Trinitarianism, Boston e New York 1900, p. 4.
Come possiamo notare diverse trinità esistevano già prima della venuta di Cristo in diverse
religioni antiche. E' storicamente certo che la Chiesa Cattolica Romana fin dalle origine
divenne una chiesa pagana "cristianizzata"
Lo scopo di tale chiesa era di portare a se più pagani possibili, ma il passaggio tra il culto
pagano e il cristianesimo era molto difficile da assimilare per i pagani, ecco che si pensò pian
piano di modificare il cristianesimo sano dei primi cristiani in una sorta di paganesimocristiano, con le conseguenze che noi tutti conosciamo oggi: culto dei santi, trinità, culto alla
vergine Maria, culto a statue e reliquie ecc.
Alcune delle false dottrine cattoliche sono state poi anche adottate da una parte del
movimento protestante (fra tutti l'abolizione/sostituzione della legge che prevede il rispetto del
sabato e delle feste, la trinità, ecc.. ), ombre dunque che il protestantesimo non debellò
completamente ma si portò dietro.
E bene anche sapere,ed è un'altra realtà dei fatti, che le traduzioni bibliche in nostro possesso
oggi sono tutte in qualche modo viziate dal credo religioso del traduttore, che sia in buona o
cattiva fede è comunque certo che i testi tradotti non sono fedeli ai testi originali ispirati,
basta cambiare una virgola o aggiungere o tradurre una parola in un modo invece che in un
altro per stravolgere tutto, le presunte contraddizioni che si trovano nei testi sono dovuti a
queste traduzioni viziate. Non è da escludere nemmeno una manomissione sui vangeli è
strano ad esempio che Gesu' in Matteo 28,19-20 dice agli apostoli di battezzare "nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" invece negli atti troviamo solo la formula battesimale
"nel nome di Gesu' Cristo
TRINITA' EGIZIANA: Horus, Osiride ed Iside:
TRINITA' HINDU': Brahma, Siva e Visnù:
TRINITA' BUDDISTA: Buddha, Dharma e Sangha:
TRINITA' BABILONESE: ANU, Ea e Bel:
TRINITA' FENICIA: El, Asera e Baal:
TRINITA' PERSIANA: Ormuz, Mitra e Ahriman:
TRINITA' SCANDINAVA: Odin, Freya e Thor:
TRINITA' GRECO HECATE:
TRINITA' ROMANA: Giove, Minerva e Apollo = TRINITA' GRECA: Zeus, Atena e Apollo:
TRINITA' SIBERICA:
TRINITA' ASSIRIA: Assur, Nabu e Marduk:
TRINITA' SUMERA: dio lunare, signore dei cieli e dio solare:
Questo studio consta da più parti
Dio ci benedica
Vostro servo e fratello in Cristo Vincenzo Scafidi
Gesù ci benedica
Vostro fratello in Cristo Vincenzo Scafidi
Scarica