ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “S.CANNIZZARO” COLLEFERRO ESAMI DI STATO ANNO SCOLASTICO 2011/12 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE VB Indirizzo scientifico tecnologico Colleferro, 15 – 5 - 2012 1 STORIA DELLA CLASSE La quinta B L S T è composta da ventitré elementi di cui uno diversamente abile che, essendo arrivato tre anni fa dal corso di elettronica, non si è mai inserito nel gruppo per le sue specifiche problematiche, nonostante i ragazzi abbiano fatto di tutto per integrarlo. Tutti hanno seguito lo stesso percorso formativo e il loro comportamento è stato improntato quasi sempre sul rispetto e sulla responsabilità. Inoltre in quest’anno scolastico è stata superata quell’insofferenza delle regole che rendeva meno costruttiva la partecipazione. al dialogo educativo, anche i ragazzi più vivaci e poco disposti all’incontro hanno rivisto il loro modo di rapportarsi alla realtà circostante. Ovviamente nel gruppo classe si sono distinti elementi che hanno mantenuto sempre comportamenti irreprensibili e fortunatamente hanno contagiato e motivato anche i meno attenti, generando in loro una sorta di riflessione che li ha portati a ridimensionare gli atteggiamenti scorretti. Gli alunni nel corso dei quattro anni precedenti hanno potuto contare sulla continuità didattica di quasi tutto il gruppo docente, perciò lo svolgimento dei programmi è stato alquanto regolare. Come il profilo della classe non è stato omogeneo dal punto di vista comportamentale, così non lo è stato rispetto al profitto. Alcuni presentano curricula scolastici positivi, il loro percorso educativo è stato costantemente caratterizzato da una crescita continua ed hanno raggiunto ottimi risultati. Altri, invece, non avendo avuto un impegno continuo hanno contratto debiti formativi che comunque sono stati sempre colmati ed evidenziano una preparazione lacunosa e frammentaria. Pertanto si possono evidenziare tre fasce di livello: la prima consta di pochi elementi che hanno conseguito un’ottima preparazione in tutte le discipline evidenziando conoscenze e competenze esaurienti, capacità di analisi e di sintesi e apertura verso tutte le sollecitazioni offerte dalla scuola; la seconda, abbastanza nutrita, che, pur dotata di discrete capacità logico-deduttive, non ha saputo impegnarsi costantemente e rispondere appieno alle sollecitazioni dei docenti, pervenendo così ad una preparazione poco più che sufficiente; una terza, esigua, costituita da elementi che pur dotati di determinate capacità, non hanno voluto partecipare costruttivamente al discorso educativo conseguendo, quindi, una preparazione incerta e lacunosa. 2 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE Nella riunione di inizio d’anno il consiglio di classe ha fissato le metodologie, gli strumenti per la verifica i criteri per la valutazione comune e i seguenti obiettivi formativi comuni a tutte le discipline: 1. potenziare negli alunni la capacità di esposizione chiara e corretta del pensiero insieme all’uso dei linguaggi specifici delle varie discipline 2. potenziare l’acquisizione di un metodo di studio fondato sulla sistematicità e sulle organizzazioni razionale ed organica delle informazioni 3. far acquisire la consapevolezza che il sapere si fonda su una continua revisione delle conoscenze 4. potenziare l’acquisizione di autonomia nell’uso dei libri di testo e nella conduzione di ricerche per approfondimenti 5. potenziare lo sviluppo delle capacità logico interpretative 6. accrescere la capacità di individuare collegamenti fra discipline diverse 7. guidarli alla contestualizzazione dei saperi e dei testi 8. far acquisire la capacità di relazionare con efficacia sulle conoscenze acquisite 9. far acquisire la capacità di lavorare in gruppo 10.sviluppare il senso critico Attraverso l’analisi dei risultati dell’anno scorso e la conversazione tra gli insegnanti è stata compiuta la valutazione delle competenze di ingresso. Sulla base di tale valutazione e tenendo in considerazione le indicazioni del consiglio di classe, ciascun docente ha elaborato il proprio piano di lavoro, seguendo l’organizzazione modulare. Sia nell’area scientifica tecnologica sia in quella umanistica si è cercato di curare i collegamenti interdisciplinari. In tutte le discipline si sono svolte in orario curriculare attività di recupero, in orario extra-curriculare gli alunni hanno potuto usufruire del recupero tramite sportello. 3 TIPOLOGIA DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE Per favorire e potenziare l’apprendimento dei ragazzi sono stati utilizzati i seguenti metodi: 1. lezioni frontali 2. lezioni in laboratorio ( di informatica, fisica, chimica, biologia) 3. uso dei mezzi multimediali 4. lavori di gruppo finalizzati ad attività di ricerca e di collegamento tra le varie discipline 5. discussioni in classe 6. attività di recupero secondo la modalità dello sportello pomeridiano Alle attività curriculari si sono affiancate: 1. Nell’ambito dell’orientamento in uscita visite presso l’Università di Tor Vergata, La Sapienza, l’ Università Europea e il Campus-orienta (fiera di Roma). 2. Lezioni sull’apoptosi cellulare e d esperienze di laboratorio presso l’università di Tor Vergata. 3. Orientamento in rete per le facoltà di medicina e chirurgia, di biotecnologia, di scienze naturali e di professioni sanitarie e farmacia. 4. Incontri di orientamento presso il COL di Colleferro. 5. Proiezioni di film per tutta la scuola. 6. Partecipazione al gruppo teatrale della scuola 7. Visione di dvd di rappresentazioni teatrali di Pirandello in orario extrascolastico. 8. Partecipazione al progetto Masterclass a Frascati. 9. Partecipazione alle lezioni per il conseguimento della certificazione CISCO – DISCOVERY 1. 10.Incontro con docente dell’INFN sulla fisica quantistica. 11.Partecipazione alle olimpiadi della fisica, della biologia e delle scienze, della chimica. 12.Partecipazione a scambi culturali. 13.Partecipazione ai tornei sportivi della scuola (calcetto, pallavolo). Alcune di queste attività sono state svolte da tutta la classe, altre solo da alcuni alunni secondo l’interesse o il merito. 4 CRITERI DI VALUTAZIONE Nella valutazione di ciascun alunno gli insegnanti hanno concordato di tener conto: a) della media dei voti riportati in ogni singola materia b) dell’impegno e dell’interesse dimostrati nelle varie attività c) della frequenza scolastica d) della partecipazione all’area di progetto e) del credito formativo Su tale valutazione verrà elaborato il credito scolastico Ciascun docente, nell’attribuire il proprio voto, giudica: a) il livello di conoscenza dei contenuti del programma b) le capacità logiche ed espressive c) la capacità di rielaborazione autonoma d) il raggiungimento degli obiettivi comuni programmati Ogni prova di verifica, finalizzata a misurare il livello di raggiungimento degli obiettivi specifici di ogni disciplina, tenendo conto della seguente tabella: TABELLA DEI LIVELLI DI PROFITTO Descrizione Obiettivi completamente raggiunti con arricchimenti personali Obiettivi completamente raggiunti Obiettivi raggiunti con alcune incertezze Obiettivi parzialmente raggiunti Obiettivi in buona parte non raggiunti, le lacune evidenziate però non sempre sono di gravità tale da togliere all’alunno la possibilità di affrontare il prosieguo dello studio Gravi lacune in tutti gli obiettivi Nessun obiettivo raggiunto Voto 9-10 Giudizio Ottimo 8 7 5-6 4-5 Buono Apprezzabile Accettabile Insicuro 3-4 1-2 Inadeguato Negativo è stata valutata seguendo la griglia di seguito riportata 5 Acquisizione delle conoscenze Applicazione conoscenze Realizzazione attività di laboratorio Comprensione, analisi, rielaborazione Abilità espressive, linguistiche tecniche di comunicazione (documentazione) Non verificabili 1 Non verificabili 2 voto Commette errori espressivi che compromettono la comunicazione Si esprime in modo non corretto e utilizza termini non adeguati (documentazione incompleta) Insicuro ed impreciso nell’espressione, nell’uso del lessico specifico 3 3 4 4 4 5 5 Rifiuto totale Rifiuto verifica (ingiustificato) Livello pressoché nullo 1 2 Non verificabili Non verificabili 1 2 Non verificabili Non verificabili 1 2 3 Non si orienta anche se guidato 3 Conoscenze molto sommarie, frammentarie e limitate a pochi argomenti 4 Non riesce ad 3 applicare le scarse conoscenze Non riesce a 4 risolvere completamente i problemi (o le esperienze di laboratorio) Conoscenze superficiali, errori nell’uso della terminologia 5 5 Fragile nell’analisi 4 e nella 5 rielaborazione se non opportunamente guidato Conoscenze di base adeguate ma non approfondite 6 6 7 Studio mnemonico, imprecisione nell’analisi e insicurezza nell’elaborazione 5 Non commette 5 gravi e sostanziali 6 errori nella comunicazione, ma si esprime in modo meccanico e non autonomo 6 Conoscenze adeguate, chiare e complete 7 Qualche difficoltà nella gestione delle tecniche di soluzione dei problemi (o delle esperienze di laboratorio) Qualche imprecisione nell’uso delle tecniche di soluzione che gestisce in modo adeguato anche se meccanico Applica e risolve con consapevolezza 7 8 8 9 Comunicazione 7 corretta; esposizione chiara e forma scorrevole Espone con 8 proprietà di 9 linguaggio, precisa terminologia; svolge con chiarezza, coerenza e coesione vari tipi 7 Conoscenze complete e ben approfondite Si orienta in modo 6 autonomo nelle situazioni ma effettua analisi superficiali E’ autonomo 7 nell’effettuare 8 analisi complete ed opportune sintesi Applica e risolve 8 problemi 9 complessi con consapevolezza Difficoltà d’analisi 3 e nella soluzione 4 di problemi già trattati 1 2 8 9 6 Conoscenze complete, ben approfondite, arricchite da autonome ricerche e da contributi personali 9 Applica 10 autonomamente le sue conoscenze approfondendo, ricercando e trovando nuove soluzioni di testi 9 Comprende, 9 Gestisce con 9 9 10 analizza e 10 estrema 10 10 rielabora anche chiarezza, situazioni completa complesse o nuove autonomia ed in modo personale, originalità lo originale e strumento consapevole; linguistico; stabilisce notevole autonomamente ricchezza e relazioni tra gli padronanza elementi lessicale, notevole capacità nella produzione di documentazione STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione, ovviamente, è stata sia di tipo formativo, effettuata durante lo svolgimento delle unità didattiche (che non prevede cioè l’assegnazione di un voto, ma offre elementi di giudizio e di auto valutazione per il docente e per lo studente), sia di tipo sommativo, alla fine di ogni unità didattica e modulo (mirata in altre parole ad accertare e a misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi cognitivi prefissati) Strumenti per la valutazione formativa sono stati: colloqui conversazioni e discussioni in classe controllo dei lavori svolti autonomamente a casa o in classe nelle attività di gruppo prove pratiche di laboratorio prove strutturate La valutazione sommativa si è fondata su: interrogazioni prove scritte (anche svolte a casa) relazioni orali e/o scritte questionari (aperti o a scelta multipla) brevi trattazioni saggi brevi o articoli di giornali analisi del testo letterario recensioni 7 La verifica degli obiettivi non cognitivi, non potendo essere oggetto di prove, è stata effettuata attraverso l’osservazione dei comportamenti degli alunni durante il lavoro individuale, di gruppo, o con l’intera classe e attraverso il controllo del lavoro svolto a casa in relazione a regolarità e metodo. Oltre alle prove scritte che ciascun docente ha fatto per proprio conto, il Consiglio di classe ha programmato due simulazioni della terza prova scegliendo la tipologia B “Quesiti a risposta aperta” (tre domande con massimo 5 righe) per la prima e la tipologia A (una domanda con massimo 20 righe) per la seconda . Le materie coinvolte sono state: 1° simulazione 7/03/2012: chimica, filosofia, matematica, sistemi. 2° simulazione 2/05/2012:matematica, sistemi, filosofia, storia. Vedasi allegato. I risultati delle simulazioni hanno evidenziato risultati mediamente sufficienti per la tipologia B, meno positivi per la tipologia A. Pertanto per la prova d’esame si utilizzerà la tipologia B 8 GRIGLIA DI VALUTAZIONE III PROVA Conoscenza degli argomenti richiesti (0-3) 0 Carente/non pertinente 1 Incompleta Organizzazione dei contenuti (0-1) 0 Confusa Forma (0-1) 0 Scorretta 0.5 Incerta 0.5 Scorretta 2 Sufficiente 1 Adeguata 1 Complessivamente corretta e chiara Conoscenza degli argomenti richiesti (0-3) 0 Carente/non pertinente 1 Incompleta Organizzazione dei contenuti (0-1) 0 Confusa Forma (0-1) 0 Scorretta 0.5 Incerta 0.5 Scorretta 2 Sufficiente 1 Adeguata 1 Complessivamente corretta e chiara Conoscenza degli argomenti richiesti (0-3) 0 Carente/non pertinente 1 Incompleta Organizzazione dei contenuti (0-1) 0 Confusa Forma (0-1) 0 Scorretta 0.5 Incerta 0.5 Scorretta 2 Sufficiente 1 Adeguata 1 Complessivamente corretta e chiara Domanda 1 3 Completa/esauriente/ approfondita Domanda 2 3 Completa/esauriente/ approfondita Domanda 3 3 Completa/esauriente/ approfondita 9 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI DI ITALIANO TIPOLOGIA A Comprensione del testo letterario Corretta e approfondita Nel complesso corretta, non sempre approfondita Superficiale Limitata Conoscenze specifiche 4 Corrette approfondite complete Organicità di svolgimento e 4 Strutturazione efficace ed organica delle conoscenze rielaborate in modo personale 3 Corrette ma non 3 Strutturazione sempre coerente ma approfondite semplice delle conoscenze rielaborate in modo superficiale 2 Superficiali 2 Strutturazione disorganica e confusa delle conoscenze rielaborate in modo meccanico 1 Limitate 1 Correttezza formale 3 Sintassi corretta ed efficace, lessico appropriato e vario 4 2 Sintassi corretta 3 ma semplice lessico generico 1 Periodare con improprietà formali e/o lessicali e/o con errori di ortografia 2 Periodare con 1 gravi e diffuse improprietà formali e con errori d'ortografia 10 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI DI ITALIANO TIPOLOGIA B Comprensione dei documenti Corretta e approfondita Nel complesso corretta, non sempre approfondita Superficiale o limitata allo esame solo di alcuni documenti Non sono presi in esame i documenti o la comprensione è errata Conoscenze specifiche 4 Corrette approfondite complete Organicità di Correttezza svolgimento formale e 4 Strutturazione 3 Sintassi corretta efficace ed ed efficace, organica delle lessico conoscenze appropriato e rielaborate in vario modo personale 3 Corrette ma non 3 Strutturazione 2 Sintassi corretta sempre coerente ma ma semplice approfondite semplice delle lessico generico conoscenze rielaborate in modo superficiale 2 Superficiali 2 Strutturazione 1 Periodare con disorganica e improprietà confusa delle formali e/o conoscenze lessicali e/o con rielaborate in errori di modo ortografia meccanico Periodare con 1 Limitate 1 gravi e diffuse improprietà formali e con errori d'ortografia 4 3 2 1 11 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI DI ITALIANO TIPOLOGIA C e D Aderenza alla traccia proposta e completezza di svolgimento Svolgimento pertinente e completo Svolgimento pertinente che non approfondisce, però, tutti gli aspetti della traccia Svolgimento solo parzialmente pertinente o limitato a una parte della traccia Svolgimento poco pertinente Conoscenze specifiche 4 Corrette approfondite complete Organicità di svolgimento e 4 Strutturazione efficace ed organica delle conoscenze rielaborate in modo personale 3 Corrette ma non 3 Strutturazione sempre coerente ma approfondite semplice delle conoscenze rielaborate in modo superficiale 2 Superficiali 2 Strutturazione disorganica e confusa delle conoscenze rielaborate in modo meccanico 1 Limitate 1 Correttezza formale 3 Sintassi corretta ed efficace, lessico appropriato e vario 4 2 Sintassi corretta 3 ma semplice lessico generico 1 Periodare con improprietà formali e/o lessicali e/o con errori di ortografia 2 Periodare con 1 gravi e diffuse improprietà formali e con errori d'ortografia 12 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA Gravemente Insufficiente insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Ottimo Buono Eccellente INDICATORI A) Completezza della risoluzione (25%) B) Competenze nella modellizzazione dei fenomeni e nell’applicazione delle leggi fisiche (40%) C) Correttezza dei calcoli e delle rappresentazioni (30%) D) Commento sul procedimento ed originalità della soluzione (5%) 13 PROFILO DI INDIRIZZO Il consiglio di classe, sulla base delle indicazioni contenute nei programmi ministeriali, ha elaborato il seguente profilo di indirizzo con gli obiettivi in termini di conoscenze, competenze, capacità. Conoscenze: conosce i nuclei fondamentali delle discipline dell’indirizzo con particolare attenzione al ruolo fondamentale delle discipline scientifiche e all’integrazione tra scienza e tecnologia Competenze: sa utilizzare sistemi e modelli logico-matematici sa approfondire concetti, prìncipi e teorie scientifiche, processi tecnologici sa utilizzare le tecnologie informatiche nelle acquisizioni scientifiche sa utilizzare il materiale didattico nella realizzazione di un progetto sa produrre in modo chiaro e corretto un testo sa leggere interpretare testi letterari, scientifici e di altra natura sa argomentare oralmente in modo corretto autonomo e fondato sa utilizzare nello studio gli apporti della lingua straniera sa analizzare in modo critico il reale ed interagire consapevolmente con esso Capacità: possiede capacità linguistiche ed espressive possiede capacità logico-interpretative possiede capacità di apprendimento e rielaborazione possiede senso critico e flessibilità intellettuale sa lavorare in gruppo sa utilizzare collegare conoscenze di discipline diverse sa organizzare il proprio lavoro con senso di responsabilità in modo autonomo sa comunicare efficacemente utilizzando in modo appropriato la lingua straniera sa orientarsi dinanzi a nuove problematiche 14 RELAZIONE DI ITALIANO-STORIA INSEGNANTE: LUNGHI ANGELA PATRIZIA Ho avuto modo di seguire la classe sin dal primo anno di liceo, pertanto sono riuscita a comprendere gli aspetti peculiari di ciascuno.. In questo arco di tempo si sono avuti cambiamenti nella compagine complessiva: alcuni sono andati via, ma il gruppo è rimasto costante. Un cammino insieme, cosparso di difficoltà, fatto di scontri e di confronti che hanno lasciato in me e in loro segni profondi. E’ una classe come tante, esuberante, a volte distratta che nasconde, però, dietro un’apparente indifferenza, sicuramente valori positivi. E’ costume che dopo un percorso di cinque anni, in cui si accettano e si condividono stimoli, rimproveri, imposizioni, si arrivi in quinto con il desiderio di concludere un percorso, di dimostrarsi arrivati, di autoaffermarsi anche con atteggiamenti poco condivisi. Questo è quanto avviene in maniera sintomatica in tutte le classi terminali. La quinta B non è stata esente da tale iter: alcuni alunni hanno seguito un percorso di crescita lineare e costruttivo, per altri i problemi adolescenziali hanno segnato il loro sviluppo creando instabilità emotiva e crisi circoscritte. Gli aspetti individuali, proiettati nel gruppo classe, hanno inevitabilmente portato a situazioni difficili e conflittuali, che comunque sono state sempre superate e risolte. Dal punto di vista prettamente disciplinare non si sono quasi mai verificate condizioni esasperanti. La stima e la fiducia reciproca hanno permesso di fronteggiare anche i momenti di tensione, non giustificabili, ma dovuti a quella voglia di sentirsi grandi ed arrivati. Per quanto concerne l’aspetto didattico non si riscontrano condizioni omogenee. Per alcuni elementi tutto il percorso è stato segnato dalla motivazione, dall’attenzione, dalla curiosità che li ha portati a conseguire brillanti risultati; una consistente parte, pur dotata di ottime capacità di apprendimento, non ha avuto un andamento lineare, la mancanza di entusiasmo e di continuità nello studio sono stati a volte penalizzanti, comunque, i continui interventi e i richiami alla propositività hanno permesso loro di ottenere una discreta preparazione che gli permette di muoversi con sicurezza nella disamina di fatti storici e letterari. Infine, un ristretto numero, meno motivato e con minore capacità di ripresa, date le lacune pregresse, rivela una preparazione superficiale, con conoscenze approssimative e limitata capacità di rielaborazione personale attenendosi ad uno studio più mnemonico. I programmi sono stati svolti quasi nella loro interezza, sono state affrontate anche problematiche di attualità. L’ultima parte sarà completata nel corso del mese di maggio. Riguardo le verifiche, sono state effettuate, nel corso del triennio, prove scritte sia di italiano sia di storia, nelle diverse tipologie richieste, quelle orali sono state assidue e dettagliate per permettere loro di prepararsi scrupolosamente al colloquio d’esame. 15 PROGRAMMA DI ITALIANO INSEGNANTE: LUNGHI ANGELA PATRIZIA L’ETA’ ROMANTICA Le linee generali della cultura europea Il Romanticismo. Intellettuali e pubblico. I movimenti romantici. Il pensiero filosofico e scientifico. L’estetica, la poetica, i generi letterari. L’immaginario romantico. Le linee generali della cultura italiana Il dibattito fra classicisti e romantici. “Sulla maniera e l’ utilità delle traduzioni” Madame de Stael.” La Lettera semiseria di Grisostomo e la poetica romantica” G. Berchet I caratteri del Romanticismo italiano. Intellettuali e pubblico. La questione della lingua. Alessandro Manzoni. Profilo biografico. Dalla formazione classicistica ed illuministica alla svolta religiosa. Gli scritti di poetica. Dalla Lettre à M. Chauvet “La differenza tra lo storico e il poeta”. Dalla Lettera sul Romanticismo “Le ragioni del Romanticismo lombardo”. La concezione della Provvidenza e della storia Odi civili - Il cinque maggio Inni sacri - La pentecoste Le tragedie Dall’ Adelchi : “La morte di Ermengarda”( Coro dell’atto IV). I Promessi Sposi. La genesi dei Promessi sposi: il Fermo e Lucia. L’ideologia e i protagonisti del romanzo. Dal Fermo e Lucia: ”Un omicidio in convento”. Dal Fermo e Lucia ai Promessi Sposi. La poesia romantica Il nuovo valore della poesia. La poesia in Italia Caratteri generali. La rappresentazione delle plebi in Belli. Er giorno der giudizio-Le Cappelle papale G.G.Belli La poesia risorgimentale. Giacomo Leopardi: Profilo biografico. La funzione della letteratura e la poetica. Il pensiero 16 Dalle Lettere - A Pietro Giordani: la disperazione e la noia. Dallo Zibaldone - Il conflitto tra ragione e natura. - Il desiderio di felicità. - Una felicità materiale. - L’indefinito e la “ rimembranza”: la poetica del vago e il ricordo delle illusioni giovanili. I Canti - L’infinito - Alla luna - Ultimo canto di Saffo - A Silvia - La quiete dopo la tempesta - Il sabato del villaggio - Canto notturno di un pastore errante dell’Asia - La Ginestra (versi 1-157) Operette morali - Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez. - Dialogo della Natura e di un Islandese. - Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere. IL SECONDO OTTOCENTO. Le linee generali della cultura europea La cultura filosofica e scientifica. Il Positivismo. I movimenti letterari: Naturalismo e Simbolismo. Auguste Comte Lo stato positivo. La narrativa realista del secondo ottocento “Prefazione a Germinie Lacerteux” E. e J. De Goncourt; “Prefazione a La fortuna dei Rougon” E. Zola. Le linee generali della cultura italiana L’emergere di nuove tendenze nella cultura dell’Italia post-unitaria. La Scapigliatura. Il Verismo. Giovanni Verga. Profilo biografico. L’evoluzione poetica: il periodo preverista. La prefazione del romanzo Eva. La svolta: Nedda. L’adesione al Verismo. La tecnica narrativa e la posizione ideologica. “Una scena di corteggiamento” da Nedda. Vita dei campi - La prefazione a L’amante di Gramigna - Fantasticheria -Rosso Malpelo I Malavoglia: la trama; le caratteristiche dell’opera; la lingua; l’ideologia. - La prefazione: i vinti nelle lotta per l’esistenza - La famiglia Toscano - Il naufragio della Provvidenza - ‘Ntoni si ribella - ‘Ntoni tradisce l’ideale dell’ostrica. 17 Novelle rusticane - Libertà - La roba Mastro-don Gesualdo – La morte di Gesualdo. Charles Baudelaire Spleen L’albatro Corrispondenze TRA OTTOCENTO E NOVECENTO La crisi del Positivismo. Il Decadentismo. Il pensiero filosofico-scientifico (Nietzsche, Bergson). La poetica decadente. L’eccentricità del decadentismo italiano. Contenuti e forme del romanzo decadente .Il quadro europeo ed italiano. Giovanni Pascoli. Profilo biografico. La visione del mondo e la poetica del “fanciullino”. Lo sperimentalismo stilistico di Pascoli. Myricae - Temporale - Il lampo - Lavandare - X Agosto - Novembre - L’assiuolo Canti di Castelvecchio - Gelsomino notturno - La mia sera - Nebbia Prose –La poetica del fanciullinoGabriele D’Annunzio .Profilo biografico. La poetica. Il superuomo dannunziano. Il piacere - La filosofia del dandy Alcyone -La sera fiesolana -La pioggia nel pineto. Notturno - Il supplizio dei giacinti. IL PRIMO NOVECENTO Le linee generali della cultura europea La cultura scientifica. La cultura filosofica. La scoperta dell’inconscio: Freud e la psicoanalisi. L’età dell’ansia. L’attività letteraria. Le linee generali della cultura italiana I movimenti letterari, le poetiche. Le riviste. 18 “Il Manifesto del Futurismo” F.T. Marinetti; “Il Manifesto tecnico della letteratura futurista” F.T. Marinetti.. La poesia italiana. I crepuscolari. Guido Gozzano - La signorina Felicita, ovvero la felicità Luigi Pirandello. Profilo biografico. La visione del mondo. La poetica. La narrativa. Il teatro Da L’umorismo - Il contrasto vita/forma- Il sentimento del contrario Uno, nessuno, centomila - La conclusione del romanzo Novelle per un anno - Ciaula scopre la luna - Il treno ha fischiato - La signora Frola e il signor Ponza, suo genero Il fu Mattia Pascal: l’opera nel percorso poetico dell’autore e nel contesto della narrativa europea; la trama e la struttura del romanzo; i temi; lo stile. - La vita di Mattia Pascal - La vincita al gioco: Mattia trova la libertà? - Adriano Meis non esiste: crolla la finzione - Mattia-Adriano: un’ombra d’uomo - La conclusione. Italo Svevo. Profilo biografico. La poetica. La figura dell’inetto nei romanzi. La coscienza di Zeno: il significato dell’opera nel percorso poetico di Svevo; i contenuti e la struttura dell’opera. - La doppia introduzione: la Prefazione e il Preambolo - Il vizio del fumo: il sintomo della malattia - Lo schiaffo del padre morente - La moglie Augusta - La conclusione del romanzo. TRA LE DUE GUERRE. La diffusione delle ideologie globali. Gli intellettuali e l’organizzazione della cultura. La cultura italiana negli anni del fascismo e della guerra. L’Italia nel secondo dopoguerra. Le riviste e l’attività letteraria La poesia in Italia .La linea novecentista: L’Ermetismo. La linea antinovecentista. Umberto Saba. Profilo biografico. Le linee fondamentali della poetica. Il Canzoniere – “A mia moglie”; “Trieste”; “Città vecchia”; “Amai”. Giuseppe Ungaretti. Profilo biografico. Le linee fondamentali della poetica. L’Allegria – “Allegria di naufraghi”; “Veglia”; “Fratelli”; San Martino del Carso”; “Mattina”; “Soldati”; “I fiumi”; “Natale”. 19 Programma da svolgere nelle rimanenti lezioni Eugenio Montale. Profilo biografico. La visione del mondo e i temi delle prime tre raccolte. I caratteri della poesia nelle prime tre raccolte e la tecnica del “correlativo oggettivo”. Ossi di seppia - “Meriggiare pallido e assorto”; “Non chiederci la parola”; “Spesso il male di vivere ho incontrato”. Le occasioni “Ti libero la fronte dai ghiaccioli” Satura - “Ho sceso dandoti il braccio”. La narrativa: Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Leonardo Sciascia (cenni) Testo utilizzato: M: Magri – V. Vittorini -Nuovo fare letteratura – vol 2 B, 3 A, 3 B, 3 C Paravia 20 PROGRAMMA DI STORIA INSEGNANTE: ANGELA PATRIZIA LUNGHI EUROPA E MONDO NELLA SECONDA META’ DELL’OTTOCENTO. I problemi dell’Italia unita: Destra e Sinistra a confronto. I problemi economici e sociali dell’unificazione. La politica della Destra. La terza guerra di indipendenza. L’annessione di Roma e la caduta della Destra. La Sinistra al governo: la legislazione in campo economico e sociale. La classe operaria e la nascita del Partito socialista italiano. La politica estera e le aspirazioni colonialistiche dell’Italia. Da Crispi alla crisi di fine secolo. Il colonialismo e il mondo extra-europeo. La nuova fase del colonialismo: l’imperialismo. L’affermazione del Commonwealth britannico e l’imperialismo francese. Il Giappone e la Cina nel confronto-scontro con l’Occidente. L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO E LA PRIMA GUERRA MONDIALE. L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo. La spartizione dell’Africa e dell’Asia. Luci e ombre della “belle epoque”. La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze. Lo scenario europeo. L’imperialismo del Giappone e il conflitto con la Cina. La Russia degli zar tra modernizzazione e opposizione politica. La guerra tra Russia e Giappone e la rivoluzione del 1905. La rapida crescita economica degli Stati Uniti. L’Italia giolittiana. La legislazione sociale di Giolitti e lo sviluppo industriale dell’Italia. La politica interna tra socialisti e cattolici. La politica estera e la guerra di Libia. La prima guerra mondiale. Le cause della guerra. 1914: il fallimento della guerra lampo. 21 L’entrata dell’Italia nel conflitto. 1915-1916: la guerra di posizione. Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra. La rivoluzione russa. La rivoluzione di febbraio. La rivoluzione di ottobre. Lenin alla guida dello Stato sovietico. L’Europa e il mondo dopo il conflitto. La conferenza di pace e la Società delle Nazioni. I trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa. Il crollo dell’impero turco e la spartizione del Vicino Oriente. Il crollo dell’impero cinese e la rivoluzione maoista. L’ETA’ DEI TOTALITARISMI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE. L’Unione Sovietica tra le due guerre e lo stalinismo. La Russia fra guerra civile e comunismo di guerra. La Nuova politica economica e la nascita dell’URSS. L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’URSS. Il regime del terrore e i gulag. Il consolidamento dello Stato totalitario. Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo. Le difficoltà economiche e sociali della ricostruzione. Nuovi partiti e movimenti politici nel dopoguerra. La crisi del liberalismo: la questione di Fiume e il biennio rosso. L’ascesa del fascismo. La costruzione del regime. Gli Stati Uniti e la crisi del ’29. Il nuovo ruolo degli Stati Uniti e la politica isolazionista. Gli anni Venti tra boom economico e cambiamenti sociali. La crisi del ’29. Roosevelt e il New Deal. La crisi della Germania repubblicana e il nazismo. La nascita della repubblica di Weimar. Hitler e la nascita del nazionalsocialismo. Il nazismo al potere. L’ideologia nazista e l’antisemitismo. Il regime fascista in Italia. 22 Il consolidamento del regime. Il fascismo tra consenso e opposizione. La politica interna ed economica. I rapporti tra Chiesa e fascismo. La politica estera e le leggi razziali. L’Europa verso una nuova guerra. Il riarmo della Germania nazista e l’alleanza con l’Italia e il Giappone. I fascismi in Europa. La Spagna dalla dittatura fascista di Primo de Rivera al governo repubblicano. La guerra civile spagnola. L’escalation nazista: verso la guerra. La seconda guerra mondiale. Il successo della guerra lampo. La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale. L’inizio della controffensiva alleata. La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia. La vittoria degli Alleati. La guerra dei civili e lo sterminio degli ebrei. IL MONDO BIPOLARE: DISSOLUZIONE DELL’URSS. DALLA GUERRA FREDDA ALLA Il bipolarismo USA-URSS, la guerra fredda e i tentativi di “disgelo”. 1945-1947: USA e URSS da alleati ad antagonisti. 1948-1949: il sistema di alleanze durante la guerra fredda. L’Europa del dopoguerra e la ricostruzione economica. 1945-1954: la guerra fredda in Asia e la corsa agli armamenti. 1953-1963: la “coesistenza pacifica” e le sue crisi. La decolonizzazione in Asia e in Africa e la questione mediorientale. (in generale) Scenari di crisi dell’assetto bipolare (in generale) Dalla seconda guerra fredda alla caduta del muro di Berlino. (in generale) L’Italia della prima repubblica. La nuova Italia postbellica. Gli anni del centrismo e della guerra fredda. La ricostruzione economica. 23 L’epoca del centro-sinistra e il miracolo economico. Gli anni della contestazione: nuovi soggetti politici e sociali. Gli anni del terrorismo e della crisi economica. La crisi della prima Repubblica. Testo utilizzato: Brancati-Pagliarini – Il nuovo dialogo con la storia – La Nuova Italia vol. 2°,3°. 24 RELAZIONE DI FILOSOFIA INSEGNANTE: SANTONICITO ROSARIA La classe è composta da 23 alunni che presentano un atteggiamento positivo e interessato nei confronti della disciplina; nel complesso la classe si presenta abbastanza omogenea, alcuni ragazzi si distinguono per interesse e partecipazione, altri presentano maggiori difficoltà nell’approccio con la disciplina ed uno studio non sempre continuo . I contenuti sono stati adeguati agli interessi, alle possibilità degli alunni ed alla necessità di gestire in modo consono il tempo a disposizione. Il metodo di insegnamento proposto è stato quello di abituare a considerare lo studio del pensiero filosofico come continuo tentativo di cercare risposte fondanti ai problemi dell’esistenza che ogni epoca elabora in forme innovative e di stimolare la riflessione critica e personale sui temi affrontati per impostare il confronto con il pensiero razionale sia in chiave teorica che pratica. I contenuti sono stati adeguati agli interessi, alle possibilità degli alunni ed alla necessità di gestire in modo consono il tempo a disposizione. Le modalità di verifica e valutazione sono state svolte con delle verifiche orali individuali . In merito ai contenuti lo studio della disciplina è iniziato con Kant (poiché lo scorso anno non era stato svolto) e, ad oggi, è stato svolto fino a Bergson. Compatibilmente con le esigenze didattiche verrà trattato l’esistenzialismo ed in particolare Heidegger e Sartre. Si allega il programma. 25 PROGRAMMA DI FILOSOFIA INSEGNANTE: SANTONICITO ROSARIA - Kant: il criticismo come filosofia del “limite”, la critica della ragion pura (la teoria dello spazio e del tempo, le categorie, l’io penso, la dialettica trascendentale) la critica della ragion pratica (la categoricità dell’imperativo morale) la critica del giudizio. - Fichte: i tre principi dell’idealismo Fichtiano , la dottrina della conoscenza - Schelling: filosofia della natura, la filosofia dell’identità (concetto di assoluto) - Hegel: i capisaldi del sistema, la struttura triadica del processo dialettico, la fenomenologia dello spirito, logica, filosofia della natura e filosofia dello spirito - Destra e sinistra Hegeliana: Feuerbach - Marx: concetto di alienazione, concezione materialistica della storia, la lotta di classe, i principi dell’economia marxista (merce lavoro e plusvalore) - Schopenhauer: il velo di maya, il pessimismo (dolore, piacere e noia), le vie di liberazione dal dolore (arte, morale e ascesi) - Kierkegaard: gli stadi dell’esistenza (stadio estetico, etico e religioso), il principio del cristianesimo,la categoria del singolo. - Nietzsche: tragedia e filosofia (spirito apollineo e dionisiaco), la concezione della storia, la morte di Dio e la fine delle illusioni metafisiche, il superuomo, l’eterno ritorno; l’ultimo Nietzsche (la trasvalutazione dei valori, il nichilismo) - Freud: la realtà dell’inconscio, la struttura dell’apparato psichico: es, io super io; il complesso di Edipo. - Bergson:concezione del tempo,rapporto spirito e corpo, lo slancio vitale. Testo utilizzato: Reale- Antiseri, Storia della Filosofia, volume 3 Editrice La Scuola 26 RELAZIONE DI INGLESE INSEGNANTE: ARCHILLETTI SERENA PREMESSA La classe V sez.B del liceo tecnologico che conosco dallo scorso anno, si è presentata come una classe abbastanza disomogenea nei livelli di partenza. Alcuni studenti hanno mostrato sin dal primo quadrimestre, notevoli difficoltà nel recepire i concetti basilari della lingua , riuscendo solo in parte a svolgere lo studio di semplici funzioni e strutture grammaticali. La restante parte della classe ha affrontato,invece, l'anno scolastico con un’adeguata preparazione di base e non ha incontrato significative difficoltà ad adeguarsi al ritmo di studio di questo nuovo anno scolastico. L'impegno adeguato a casa e le numerose lezioni di ripasso e di recupero in itinere ha consentito almeno in parte agli studenti con più difficoltà di colmare le numerose lacune pregresse. Il restante gruppo classe con un adeguato metodo di studio, ha permesso il regolare svolgimento delle previste attività didattiche, consentendo il raggiungimento di un più che sufficiente livello di preparazione complessiva che per due alunni è stato quasi ottimo. Riguardo allo svolgimento dei programmi, si è ritenuto di soffermarsi maggiormente sui contenuti di prioritaria importanza cioè quelli atti a fornire una solida preparazione di base. La frequenza alle lezioni da parte degli alunni è stata abbastanza regolare. CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione sul livello di apprendimento e di maturazione raggiunti, é stata effettuata tenendo conto soprattutto dell'acquisizione degli obiettivi generali prefissati, del livello di apprendimento raggiunto e anche delle condizioni dei livelli di partenza. La verifica del processo d’apprendimento è stata effettuata, attraverso le consuete prove scritte ed orali: diversa tipologia di tests di prova strutturata, e semi strutturata e con rielaborazioni autonome e personali, con diversi registri di lingua, lessico , funzioni , strutture e ruoli della lingua quotidiana, con riferimento alla specificità del corso di studio, con ascolti continui di brani in lingua originale cercando sempre di porre in primo piano la produzione e la comprensione orale della lingua Inglese. Lezioni frontali La lezione frontale ha seguito le seguenti fasi: Ascolto e comprensione del testo; Lettura e comprensione del testo; Analisi del testo letterario Eventuali collegamenti con le discipline linguistiche. 27 Tempi e modalità delle verifiche Sono state effettuate fino ad ora quattro verifiche scritte e due verifiche orali con, con le seguenti modalità: comprensione del testo scritta(questionari , quesiti a risposta singola Multiple choice .and translation exercises , tests di letteratura con risposte aperte. Comprensione orale e produzione orale della lingua(interrogazione tradizionale,). Obiettivi Disciplinari Gli obiettivi specifici sono stati individuati per moduli e unità didattiche e in termini di conoscenze, competenze e capacità. All’interno della classe tali obiettivi sono stati conseguiti secondo livelli differenti, mediamente si può dire però che il livello raggiunto è quasi per tutti: Discreto per le conoscenze Sufficiente per le competenze. Sufficiente per le capacità, e come già detto nella relazione ottimi per alcuni. Conoscenze Gli alunni conoscono argomenti inerenti alla letteratura Inglese nonché le principali funzioni e strutture grammaticali della lingua che gli consentono la produzione orale della stessa. Competenze Gli alunni sono in grado di: Sostenere una semplice conversazione su argomenti di vita quotidiana e su argomenti di letteratura. Descrivere processi e situazioni con un’accettabile precisione lessicale. Comprendere testi o pubblicazioni in lingua. Saper leggere testi e tradurre testi scritti d’argomento diverso con un’accettabile conoscenza dei diversi registri di lingua. 28 PROGRAMMA DI INGLESE INSEGNANTE: ARCHILLETTI SERENA Dal libro in adozione: New Literary Links Thomson Maglioni Modulo A: acquisire autonomia nella comunicazione in lingua straniera , Listening, speaking, reading and writing Skills. The romantic Age The Sublime Historical and social background Wordsworth life and works:” I wandered Lonely as a cloud.” Keats life and works:” La belle dame sans mercy.” Samuel T. Coleridge :Life and works Focus on the text: The Rime of the ancient Mariner. Extract 1 :There was a ship. The novel in the Romantic Age. Jane Austen life and works: Focus on the novel . Sense and sensibility Vision of the films in original language : Sense and Sensibility. Wuthering heights vision of the film in original language. II QUADRIMESTRE Modulo B: The Victorian Age The Age of Empire: The Victorian Compromise The Gothic novel Thematic :love and death. Bronte Emily : life and works Wuthering Heights :vision of the film in original language. Charles Dickens : life and works. Oliver Twist vision of the film in original language. Oscar Wilde: Thematic Beauty and Art The Picture of Dorian Gray. Vision of the film in original language. The Age of Modernism: Grammar points. Listening , speaking ,reading ,writing skills. 29 RELAZIONE DI MATEMATICA INSEGNANTE: MUCCI PAOLA La classe V b lst è una classe di ventitre alunni che hanno seguito lo stesso percorso educativo che è risultato sempre lineare ad eccezione dell’alunno Costantini Luca, diversamente abile, per il quale vale un discorso a parte. Negli anni passati dal punto di vista comportamentale non sono mancati atteggiamenti di insofferenza, manifestati nella difficoltà dei rapporti personali tra gli alunni. Anche per questo l’alunno Costantini non si è mai inserito nel gruppo classe e piuttosto veniva a fare lezione nella classe precedente. La naturale crescita, il superamento di disagi relativi all’adolescenza e il supporto che le famiglie e la scuola hanno dato loro hanno reso il clima della classe più sereno. Anche questo è da ritenersi un successo formativo. Nell’arco dei cinque anni gli alunni hanno lavorato con metodo e partecipazione, il gruppo classe è infatti formato complessivamente da ragazzi motivati al lavoro e interessati ai contenuti della disciplina. Una parte degli alunni, dotati di capacità logiche, ha acquisito una solida preparazione di base. La maggior parte ha conseguito risultati mediamente discreti. I ragazzi meno motivati, che costituiscono una minoranza, hanno comunque lavorato in classe, e sono riusciti a raggiungere risultati quasi sufficienti anche se scarso è stato il lavoro di rielaborazione personale. Poiché l’attività matematica consiste nel porre e risolvere problemi, l’insegnamento è stato condotto per problemi e ha cercato di portare l’allievo alla scoperta delle relazioni matematiche e quindi all’esigenza di un’impostazione teorica che ne consentiva la risoluzione. Le nozioni teoriche via, via apprese dovevano essere quindi opportunamente collegate e sistemate. Coerentemente con questa impostazione le nozioni più astratte non sono state poste a priori, ma dovevano scaturire come sintesi di situazioni incontrate in vari settori. 30 PROGRAMMA DI MATEMATICA INSEGNANTE: MUCCI PAOLA LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETA’ Le funzioni reali di variabile reale (definizione e classificazione) Il dominio e lo studio del segno Le funzioni crescenti e decrescenti Le funzioni periodiche Le funzioni pari e dispari La funzione inversa Le funzioni composte LE FUNZIONI CONTINUE Definizione di funzione continua in un punto Definizione di funzione continua in un intervallo I teoremi sulle funzioni continue: Weierstrass, teorema dei valori intermedi, teorema dell’esistenza degli zeri (senza dimostrazione) DERIVATE DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE: Definizione di retta tangente al grafico di una funzione Definizione di rapporto incrementale e significato geometrico Definizione di derivata di una funzione in un punto e significato geometrico Il calcolo della derivata applicando la definizione di derivata Equazione della retta tangente al grafico di una funzione Punti di non derivabilità Continuità e derivabilità Calcolo della derivate di alcune funzioni elementari ( y=k, y=x, y=senx, y=e x, y=lnx) Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata di una somma di funzioni, di un prodotto di funzioni e di un quoziente di funzioni (con dimostrazione) Regola di derivazione delle funzioni composte (senza dimostrazione) Derivate di ordine superiore TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE Teorema di Rolle (con dimostrazione) Teorema di Lagrange e del valore medio (con dimostrazione) Conseguenze del teorema di Lagrange Teorema di Cauchy (con dimostrazione) Regola di De L’Hospital (senza dimostrazione); LO STUDIO DELLE FUNZIONI Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate Definizione di punti di massimo e minimo assoluti e relativi 31 Regola pratica per la determinazione dei massimi e minimi relativi con la derivata prima. Semplici problemi di massimo e minimo Definizione di concavità verso l’alto e verso il basso Definizione di punto di flesso di una funzione La concavità e il segno della derivata seconda e determinazione dei punti di flesso Studio del grafico di funzioni razionali (intere e fratte), logaritmiche, esponenziali. INTEGRALI INDEFINITI Definizione di primitiva di una funzione Definizione di integrale indefinito (primitive di una funzione) Le proprietà dell’integrale indefinito Integrali indefiniti immediati Integrazione per scomposizione Integrazione di funzioni razionali elementari Integrazione delle funzioni razionali fratte (metodo delle costanti) Integrazione per sostituzione Integrazione per parti INTEGRALE DEFINITO E IL PROBLEMA DELLE AREE Problema delle aree Il trapezoide L’integrale definito di una funzione positiva o nulla Definizione di integrale definito Proprietà dell’integrale definito Il teorema della media (con dimostrazione) Teorema fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione) Calcolo dell’area di una superficie piana limitata da una o più curve Integrali estesi ad intervalli infiniti(integrali impropri) Calcolo del volume di un solido di rotazione Testo utilizzato: Moduli.mat , Re Fraschini 32 RELAZIONE DI CHIMICA E LABORATORIO INSEGNANTE: FRASACCO TIZIANA La classe VB LST è costituita da ventitre allievi, di cui uno diversamente abile ,provvisto di PEI, che per l’intero anno scolastico si è limitato a svolgere semplicemente una sintesi di argomenti concordati con l’insegnante di sostegno, accompagnati da numerose rappresentazioni grafiche.Dal punto di vista didattico nella classe, si possono individuare tre distinti gruppi: il primo (costituito da un numero piuttosto esiguo di studenti) si caratterizza per il discreto interesse, per l’ apprezzabile partecipazione alla didattica frontale, per le buone capacità cognitive e per un impegno, tale da permettere alla maggioranza dei suoi componenti di raggiungere una buona preparazione; nel secondo gruppo (pur caratterizzato da sufficienti capacità cognitive) lo studio superficiale e discontinuo ha determinato una preparazione soltanto sufficiente; il terzo (numericamente esiguo) si caratterizza per una situazione meno positiva determinata da un metodo di studio spesso poco efficace e continuo, che non ha permesso il raggiungimento, finora, degli obiettivi minimi richiesti. Questa particolare situazione della classe ha dettato la necessità di ridimensionare la programmazione prevista per il corrente anno scolastico, soprattutto per quanto riguarda l’approfondimento dei contenuti. Da rilevare, infine, dal punto di vista disciplinare, l’atteggiamento sempre estremamente corretto di tutti gli allievi. 33 PROGRAMMA DI CHIMICA E LABORATORIO INSEGNANTE: FRASACCO TIZIANA INSEGNANTE TECNICO PRATICO: RUGGIERO M. LUISA 1) La chimica del carbonio I legami del carbonio nelle molecole organiche. Ibridazione tetragonale (sp3), trigonale (sp2), diagonale (sp). L’isomeria strutturale e isomeria spaziale o stereoisomeria (isomeri conformazionali, isomeri configurazionali, isomeri geometrici). 2) Gli idrocarburi alifatici Gli idrocarburi e la loro classificazione (alifatici, aliciclici, aromatici). Gli alcani: caratteristiche generali, nomenclatura IUPAC e tradizionale, proprietà fisiche e chimiche ( reazioni di combustione e di alogenazione). Gli alcheni, alchini: caratteristiche generali, nomenclatura IUPAC e tradizionale, proprietà fisiche e chimiche ( reazioni di addizione elettrofile). Caratteristiche strutturali degli idrocarburi alifatici a struttura ciclica. 3) Gli idrocarburi aromatici Le caratteristiche generali dei composti aromatici. Struttura del benzene. Nomenclatura IUPAC e tradizionale, proprietà fisiche. Proprietà chimiche: reazioni di sostituzione elettrofile (alogenazione, nitrazione, alchilazione, acilazione). 4) I derivati ossigenati degli idrocarburi. Alcoli, fenoli, chetoni, aldeidi, acidi carbossilici e derivati: caratteristiche generali, nomenclatura IUPAC e tradizionale, proprietà fisiche. Aldeidi e chetoni proprietà chimiche: reazioni di addizione nucleofila al carbonile, reazioni di ossidazione e riduzione. Acidi carbossilici proprietà chimiche: reazioni acido-base. 5) I derivati azotati degli idrocarburi Ammine, ammidi, amminoacidi: caratteristiche generali. 6) Le molecole della vita Glucidi :caratteristiche generali, monosaccaridi (glucosio, fruttosio, mannosio, galattosio), disaccaridi (maltosio, lattosio, cellobiosio, saccarosio), polisaccaridi (amido, cellulosa, glicogeno). Proteine: caratteristiche generali. Caratteristiche strutturali e funzionali degli enzimi. Lipidi: classificazione e proprietà dei lipidi. 34 RELAZIONE FISICA INSEGNANTE: MASTROCINQUE ANTONIETTA La classe costituita da 23 alunni, dei quali dei uno, Costantini, ha seguito una programmazione differenziata. Quasi tutti gli allievi hanno mostrato dall’inizio dell’anno un interesse discreto verso la disciplina, superando, in molti casi, le difficoltà riscontrate nella prima fase dell’anno scolastico. Un gruppo più esiguo di studenti ha partecipato durante tutto il corso dell’anno scolastico in modo costruttivo al dialogo educativo. Tuttavia, è da segnalare che, mentre nella risoluzione di problemi e quesiti quasi tutti gli allievi hanno acquisito abilità almeno sufficienti, nell’elaborazione orale si manifestano maggiori difficoltà, soprattutto non in molti casi non è stato acquisito un linguaggio specifico. Per quest’ultimo motivo si è ritenuto di proporre un intervento di supporto pomeridiano. Dal punto di vista disciplinare, non si sono evidenziate situazioni da segnalare. 35 PROGRAMMA FISICA INSEGNANTE: MASTROCINQUE ANTONIETTA FAGIOLO ANTONIO Criteri e strumenti di In relazione alle differenti UNITÀ DIDATTICHE, in cui sono stati divisi i MODULI, in sede di programmazione, sono state effettuate verifiche orali, prove scritte, prove strutturate, colloqui valutazione adottati informali, lavori di ricerca, esperienze di laboratorio. PERIODO/MODULO 1. La carica elettrica e la legge di Coulomb 2. Il campo elettrico PERIODO/MODULO CONTENUTI, METODI (*) E MEZZI (**) DEL PERCORSO FORMATIVO Fenomeni elementari di elettrostatica. Convenzioni sui segni delle cariche. Conduttori e isolanti. La legge di conservazione della carica. La definizione operativa della carica. L’elettroscopio. Unità di misura della carica elettrica nel SI. La carica elementare. La legge di Coulomb. Il principio di sovrapposizione. L’esperimento della bilancia di torsione per la misura della costante di Coulomb. La costante dielettrica relativa e assoluta. La forza elettrica nella materia. Elettrizzazione per induzione. Polarizzazione degli isolanti. Il vettore campo elettrico. Il campo elettrico prodotto da una carica puntiforme e da più cariche. Rappresentazione del campo elettrico attraverso le linee di campo. Le proprietà delle linee di campo. Concetto di flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie. Il flusso del campo elettrico e il teorema di Gauss. La densità superficiale e lineare di carica. Il campo elettrico generato da una distribuzione piana infinita di carica, da una distribuzione lineare infinita di carica, all’esterno di una distribuzione sferica di carica e all’interno di una sfera omogenea di carica. Confronto tra il campo elettrico di una sfera carica e il campo gravitazionale terrestre. CONTENUTI, METODI (*) E MEZZI (**) DEL PERCORSO FORMATIVO OBIETTIVI RAGGIUNTI Comprendere la differenza tra cariche positive e negative, tra corpi carichi e corpi neutri. Interpretare con un modello microscopico la differenza tra conduttori e isolanti. Distinguere tra elettrizzazione per strofinio, per contatto e per induzione. Usare in maniera appropriata l’unità di misura della carica. Calcolare la forza tra corpi carichi applicando la legge di Coulomb e il principio di sovrapposizione. Comprendere il ruolo della materia nel determinare l’intensità della forza tra cariche. Saper distinguere la ridistribuzione della carica in un conduttore per induzione e in un isolante per polarizzazione. Calcolare il campo elettrico in prossimità di una carica. Comprendere il ruolo di una carica di prova. Determinare il vettore campo elettrico risultante da una distribuzione di cariche. Calcolare la forza agente su una carica posta in un campo elettrico. Disegnare le linee di campo per rappresentare il campo elettrico prodotto da una carica o da semplici distribuzioni di cariche. Calcolare il flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie. Comprendere il ruolo della simmetria nella determinazione di alcuni campi elettrici. Utilizzare il teorema di Gauss per calcolare il campo elettrico in alcune situazioni. OBIETTIVI RAGGIUNTI 36 3. Il potenziale elettrico 4. Fenomeni di elettrostatica 5. La corrente elettrica continua L’energia potenziale elettrica. L’andamento dell’energia potenziale in funzione della distanza tra due cariche. L’energia potenziale nel caso di più cariche. Il potenziale elettrico e la sua unità di misura. La differenza di potenziale. Le superfici equipotenziali. La relazione tra le linee di campo e le superfici equipotenziali. Il concetto di circuitazione. La circuitazione del campo elettrico. La condizione di equilibrio elettrostatico e la distribuzione della carica nei conduttori. Campo elettrico e potenziale in un conduttore carico. Il teorema di Coulomb. La capacità di un conduttore e la sua unità di misura nel SI. Potenziale e capacità di una sfera conduttrice isolata. Il condensatore. Campo elettrico e capacità di un condensatore a facce piane e parallele. Concetto di capacità equivalente. Collegamento di condensatori in serie e in parallelo. L’energia immagazzinata in un condensatore. Individuare la direzione del moto spontaneo delle cariche prodotto dalla differenza di potenziale. Calcolare il potenziale elettrico di una carica puntiforme. Dedurre il valore del campo elettrico dalla conoscenza locale del potenziale. Comprendere il significato di campo conservativo e il suo legame con il valore della circuitazione. Comprendere il concetto di equilibrio elettrostatico. Descrivere come la carica si distribuisce all’interno e alla superficie di un conduttore carico. Applicare il teorema di Gauss per spiegare la distribuzione della carica nei conduttori carichi. Illustrare alcune applicazioni pratiche dell’elettrostatica. Comprendere il significato di messa a terra. Calcolare la capacità di un condensatore piano e di una sfera conduttrice isolata. Analizzare circuiti contenenti condensatori collegati in serie e in parallelo e calcolare la capacità equivalente. Calcolare l’energia immagazzinata in un condensatore. Intensità e verso della corrente continua. Distinguere verso reale e verso convenzionale della corrente nei circuiti. L’unità di misura della corrente nel SI. Utilizzare in maniera corretta i simboli per i I generatori di tensione. circuiti elettrici. Elementi fondamentali di un circuito Distinguere i collegamenti dei conduttori in elettrico. serie e in parallelo. Collegamenti in serie e in parallelo dei Identificare, dalla curva caratteristica, i vari conduttori in un circuito elettrico. tipi di conduttori. La prima legge di Ohm. Applicare la prima legge di Ohm e le leggi I resistori. di Kirchhoff nella risoluzione dei circuiti. Collegamento in serie e in parallelo di Riconoscere le proprietà dei nodi e delle resistori. maglie. Le leggi di Kirchhoff. Risolvere circuiti contenenti resistori La potenza dissipata in un circuito per effetto collegati in serie e in parallelo Joule. determinando la resistenza equivalente. Unità di misura per i consumi di energia Calcolare la potenza dissipata per effetto elettrica. La forza elettromotrice e il generatore reale di Joule in un conduttore. Comprendere il ruolo della resistenza tensione. interna di un generatore. Distinguere tra forza elettromotrice e tensione. Calcolare la tensione ai capi di un generatore reale. 37 6. La corrente elettrica nei metalli L’interpretazione microscopica del moto delle cariche nei conduttori. La velocità di deriva. La seconda legge di Ohm. Resistività e temperatura. I superconduttori. I processi di carica e di scarica di un condensatore. L’elettronvolt. L’estrazione di elettroni da un metallo per effetto termoionico e per effetto fotoelettrico. L’effetto Volta e la differenza di potenziale tra conduttori a contatto. L’effetto termoelettrico. La dissociazione elettrolitica. Il fenomeno della elettrolisi. Il funzionamento delle pile a secco e degli accumulatori. La conduzione nei gas, le scariche elettriche, l’emissione di luce. Il tubo a raggi catodici e le sue applicazioni. 8.Fenomeni magnetici Fenomeni di magnetismo naturale. fondamentali Attrazione e repulsione tra poli magnetici. Caratteristiche del campo magnetico. L’esperienza di Oersted e le interazioni tra magneti e correnti. L’esperienza di Faraday e le forze tra fili percorsi da corrente. La legge di Ampère. La permeabilità magnetica del vuoto. Definizione dell’ampere. Intensità del campo magnetico e sua unità di misura nel SI. Forza magnetica su un filo percorso da corrente. La formula di Biot-Savart. Il campo magnetico di un filo rettilineo, di una spira e di un solenoide. Principi di funzionamento di un motore elettrico. 9. Il campo La forza di Lorentz. magnetico Il selettore di velocità. Il moto di una carica in un campo magnetico uniforme. La determinazione della carica specifica dell’elettrone. Lo spettrometro di massa. Il flusso del campo magnetico e il teorema di Gauss per il magnetismo. Unità di misura del flusso magnetico nel SI. La circuitazione del campo magnetico e il teorema di Ampère. Le sostanze ferromagnetiche, diamagnetiche e ferromagnetiche. Interpretazione microscopica delle proprietà magnetiche. Il ciclo di isteresi magnetica. 7. La corrente elettrica nei liquidi e nei gas Comprendere il concetto di velocità di deriva. Calcolare la resistenza di fili percorsi da corrente. Descrivere l’andamento della resistività al variare della temperatura. Distinguere tra conduttori, semiconduttori, superconduttori. Descrivere il processo di carica e di scarica di un condensatore. Distinguere l’effetto termoionico da quello fotoelettrico, come modi diversi di fornire energia a un conduttore. Comprendere il ruolo dell’effetto Volta in una pila. Illustrare e distinguere il funzionamento di una pila a secco e quello di un accumulatore. Spiegare come avviene la ionizzazione e la conduzione di un gas. Confrontare le caratteristiche del campo magnetico e di quello elettrico. Rappresentare l’andamento di un campo magnetico disegnandone le linee di forza. Calcolare l’intensità della forza che si manifesta tra fili percorsi da corrente e la forza magnetica su un filo percorso da corrente. Determinare intensità, direzione e verso del campo magnetico prodotto da fili rettilinei, spire e solenoidi percorsi da corrente. Comprendere il principio di funzionamento di un motore elettrico e degli strumenti di misura analogici a bobina mobile. Determinare intensità, direzione e verso della forza agente su una carica in moto. Analizzare il moto di una particella carica all’interno di un campo magnetico uniforme. Descrivere l’esperimento di Thomson sulla carica specifica dell’elettrone. Cogliere il collegamento tra teorema di Gauss per il magnetismo e non esistenza del monopolo magnetico e tra teorema di Ampère e non conservatività del campo magnetico. Interpretare a livello microscopico le differenze tra materiali ferromagnetici, diamagnetici e paramagnetici. Descrivere la curva di isteresi magnetica e le caratteristiche dei materiali ferromagnetici. 38 10. L’induzione elettromagnetica La corrente indotta e l’induzione elettromagnetica. La legge di Faraday-Neumann. La forza elettromotrice indotta media e istantanea. La legge di Lenz sul verso della corrente indotta. Le correnti di Foucault. L’autoinduzione e la mutua induzione. I circuiti RL. L’energia immagazzinata in un campo magnetico. L’alternatore. La corrente alternata. Valori efficaci delle grandezze alternate. Circuiti ohmici, induttivi e capacitivi. Circuiti RLC in corrente alternata. 12. Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche Campi elettrici indotti. La circuitazione del campo elettrico indotto. La corrente di spostamento. Le equazioni di Maxwell e il campo elettromagnetico. Le onde elettromagnetiche: produzione, propagazione e ricezione. 13. Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche Il concetto di corpo nero. La legge dello spostamento di Wien. L’interpretazione di Planck dello spettro di corpo nero. L’effetto fotoelettrico e la sua spiegazione secondo Einstein. I fotoni. L’effetto Compton. L’esperimento di Franck e Hertz. Lo spettro di emissione dell’idrogeno. Il modello di Bohr e la quantizzazione delle orbite. La dualità onda-corpuscolo e la lunghezza d’onda di de Broglie. Il principio di indeterminazione di Heisenberg. Le onde di probabilità. L’equazione di Schrödinger. I numeri quantici. Il principio di esclusione di Pauli. Spiegare come avviene la produzione di corrente indotta. Ricavare la formula della legge di FaradayNeumann analizzando il moto di una sbarretta in un campo magnetico. Interpretare la legge di Lenz come conseguenza del principio di conservazione dell’energia. Descrivere i fenomeni di autoinduzione e di mutua induzione. Calcolare l’energia immagazzinata in un campo magnetico. Descrivere il funzionamento dell’alternatore e il meccanismo di produzione della corrente alternata. Comprendere il significato delle grandezze elettriche efficaci. Analizzare un circuito RLC in corrente alternata. Comprendere la relazione tra campo elettrico indotto e campo magnetico variabile. Cogliere il significato delle equazioni di Maxwell. Comprendere il ruolo dell’interpretazione dello spettro di corpo nero nella crisi della fisica classica. Descrivere l’effetto fotoelettrico e l’interpretazione di Einstein. Analizzare l’effetto Compton in termini di interazione fotone-elettrone. Confrontare la dualità onda-particella per la luce e per la materia. 39 ESERCITAZIONI DI LABORATORIO: TITOLO CONTENUTI, METODI (*) E MEZZI (**) DEL PERCORSO FORMATIVO Il vento elettrico, campanellini sollecitati da forze coulombiane, potere dispersivo delle punte elettrizzazione degli isolanti la macchina di Wimshurst 2. Misure elettriche: i L’amperometro multimetri analogici e Il voltmetro digitali L’ohmmetro 1. Alcuni fenomeni elettrostatici OBIETTIVI RAGGIUNTI Saper distinguere le modalità di elettrizzazione di isolanti e conduttori Conoscere le modalità di produzione di energia elettrostatica Saper collegare il multimetro a seconda della grandezza da misurare Scegliere la portata e la scala adeguata Apprezzare l’errore strumentale 3. Le leggi di Ohm Prima legge di Ohm Sapere utilizzare il metodo voltamperometrico Seconda Legge di Ohm Riconoscere la proporzionalità tra tensione e corrente nel caso di circuiti ohmici Determinare la resistività di un materiale conduttore a patire dalla misura della sua resistenza 4. La bilancia Determinazione indiretta della forza che Riconoscere la dipendenza della forza dalla elettromagnetica agisce su un tratto conduttore percorso da lunghezza del filo, dalla corrente e corrente inserito nel campo magnetico dall’intensità del campo magnetico. generato da un solenoide Comprendere come varia il campo magnetico generato da un solenoide al variare della corrente che lo percorre. NOTE : (*) A seconda delle esigenze e della tipologia di argomento : Lezione Frontale – Lezione interattiva – Metodo induttivo e deduttivo – Lavoro di gruppo/ricerca – Discussione guidata – Simulazioni- esperienza di laboratorio. (**) In relazione all’argomento: Utilizzo del libro di testo, appunti del docente. 40 RELAZIONE DI SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA INSEGNANTE: VITOLO WANNY La classe V B è composta da 23 alunni. La mia conoscenza si limita agli ultimi due anni del triennio di cui, quello precedente, caratterizzato da accese dinamiche interpersonali e da frequenti contrasti non sempre costruttivi ai fini del raggiungimento di un clima didattico efficace. Tali evenienze hanno portato, nel precedente anno scolastico, ad un rallentamento nello svolgimento della programmazione didattico-educativa e ciò ha avuto riflessi, seppure parziali, sulle attività dell’anno in corso data la stretta connessione e continuità tra le tematiche trattate. Le problematiche evidenziate, anche grazie alla coerenza nelle modalità d’intervento messi a punto dal Cdc, sono a tutt’oggi ampliamente risolte e la classe costituisce, nel complesso, un gruppo affiatato e vivace sempre pronto al confronto, senza nessuna difficoltà nella gestione dei rapporti interpersonali. Tale aspetto è risultato significativo anche in relazione all’aspetto più propriamente didattico tanto che la classe, già agli inizi del corrente anno scolastico , è apparsa da subito più matura e responsabile nell’affrontare le attività proposte cosicché il grado di attenzione ed interesse verso le due discipline è risultato soddisfacente. Durante il triennio le ore settimanali di scienze e biologia sono in totale 4 equamente distribuite fra le due discipline. L’anno scolastico è stato contrassegnato per la maggior parte del gruppo-classe, da regolarità nella frequenza e da correttezza nel comportamento; l’impegno e la partecipazione in classe, in generale, sono stati costanti e adeguati; Lo stesso può essere affermato per le attività extrascolastiche e l’impegno individuale a casa, anche se un pieno coinvolgimento ed un effettivo contributo ai temi trattati è venuto solo da parte di alcuni allievi, responsabilmente e costantemente impegnati in tutte le discipline, per un numero ristretto alunni invece si è resa necessaria la sollecitazione ai fini di un impegno più regolare e costruttivo. Esaminando la classe è stato possibile individuare, in riferimento alle singole individualità, livelli diversi sia in riferimento all’impegno che alle singole attitudini e capacità individuali. In tal senso si conferma l’evidenza di tre gruppi di livello differenziato, il primo dei quali ha mostrato di possedere buone capacità di analisi e sintesi dei contenuti, una comunicazione corretta ed efficace e un linguaggio appropriato alle discipline in esame. Vi è poi un secondo gruppo di alunni che pur possedendo un linguaggio appropriato e conoscenze complete ha mostrato maggiori incertezze sul piano della sintesi. Infine vi è un numero molto ristretto di alunni che, nel corso dell’anno scolastico, ha condotto uno studio discontinuo e non sempre adeguato ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici, tuttavia si riscontra un parziale superamento delle difficoltà iniziali anche grazie ad un impegno ed un interesse per le discipline via via crescenti. Nel corso delle attività didattiche, sono stati più volte attivati interventi di recupero in itinere con modalità antimeridiane al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi previsti nella programmazione disciplinare. 41 Pur nell’evidenza di una modesta eterogeneità all’interno del gruppo-classe, si registra che il raggiungimento degli obiettivi previsti nella programmazione didattica è stato globalmente raggiunto dalla quasi totalità della classe , seppur con modalità, tempi e grado di autonomia diverse anche se il numero ridotto di ore di docenza non ha permesso di portare a compimento quanto era stato programmato nella fase iniziale dell’anno scolastico. 42 PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA TERRA INSEGNANTE: VITOLO WANNY Modulo 1 LA STORIA DELLA TERRA -La datazione nelle scienze della Terra Il Precambriano - L’Eone Adeano: La catastrofe del ferro L’atmosfera secondaria La formazione dell’idrosfera - L’Eone Archeozoico Le tracce della crosta primitiva La vita esplode: le prime forme di vita e gli stromatoliti - L’Eone Proterozoico L’espansione della crosta continentale I primi supercontinenti e la loro evoluzione I cambiamenti nell’atmosfera secondaria: L’incremento dell’ossigeno e la comparsa dell’ozono Il Fanerozoico - L’era paleozoica La frammentazione del supercontinente Pannotia e l’Orogenesi Caledonica L’esplosione cambriana e le sue testimonianze Il Siluriano e la conquista delle terre emerse: le prime piante e invertebrati terrestri Il Paleozoico superiore e la nascita di Pangea: L’Orogenesi Ercinica e la diffusione delle piante terrestri La comparsa e lo sviluppo di tutti i principali gruppi animali - L’era mesozoica La frammentazione di Pangea e successiva formazione dell’Oceano Ligure-Piemontese Le testimonianze fossili: le ammoniti Lo sviluppo e la successiva estinzione dei rettili - L’era cenozoica L’Orogenesi Alpino-himalayana La diffusione dei mammiferi L’evoluzione dei mammiferi e la nascita dei primati - L’era neozoica Le glaciazioni: cause ed effetti sulla vita terrestre L’evoluzione umana Le testimonianze del Paleolitico e l’Homo sapiens Modulo 2 L’ATMOSFERA TERRESTRE E I FENOMENI METEOROLOGICI 43 L’importanza dell’involucro di aria che ci circonda Composizione, suddivisione e limite dell’atmosfera: Variazione con la quota Un confine mal definibile Dall’atmosfera primordiale all’atmosfera attuale La radiazione solare e il bilancio termico della Terra Radiazione globale, effettiva e l’albedo Il riscaldamento dell’atmosfera dal basso e l’effetto serra La temperatura dell’aria L’influenza dei fattori geografici sulla temperatura dell’aria La rappresentazione delle diversità termiche La pressione atmosferica e i venti Le cause della variazione di pressione atmosferica Differenze di pressione e masse d’aria in movimento: Zone cicloniche ed anticicloniche Venti locali e venti regionali: brezze e monsoni - La circolazione generale dell’atmosfera I diversi andamenti nella bassa e nell’alta troposfera Le cause dinamiche della circolazione atmosferica - L’umidità dell’aria e le precipitazioni Umidità assoluta e relativa Il ritorno dell’acqua al mare e alle terre Il regime pluviometrico - Il tempo atmosferico e le perturbazioni cicloniche I cicloni tropicali e i tornado Le perturbazioni extratropicali L’inquinamento atmosferico Programma di Biologia Insegnante: Vitolo Wanny Modulo 1 IL CONTROLLO DELL’ESPRESSIONE GENICA Interazioni tra DNA e proteine nel controllo dell’espressione genica nei procarioti L’operone del lattosio e altri tipi di operone IL CONTROLLO DELL’ESPRESSIONE GENICA NEGLI EUCARIOTI: Ruolo della regolazione genica nel differenziamento cellulare Potenziale genetico di cellule differenziate: clonazione e rigenerazione Il ripiegamento del DNA eucariotico fonte di regolazione genica Il controllo sulla trascrizione: i fattori di trascrizione e lo splicing alternativo La degradazione degli m-RNA Controllo sull’innesco della traduzione L’attivazione e la demolizione delle proteine fonte di controllo sull’espressione genica LA CLONAZIONE ANIMALE 44 La clonazione riproduttiva Cellule staminali embrionali e cellule staminali adulte La clonazione terapeutica IL CONTROLLO GENETICO DELLO SVILUPPO EMBRIONALE Geni omeotici Le sequenze di trasduzione del segnale Gli homeobox LE BASI GENETICHE DEL CANCRO I proto-oncogeni Gli oncosoppressori Interferenza degli oncosoppressori e degli oncogeni sulle normali sequenze di trasduzione del segnale Ruolo delle mutazioni genetiche multiple nello sviluppo del cancro I fattori cancerogeni L’effetto dei cancerogeni sulle cellule Modulo 2 LA GENETICA DI VIRUS E BATTERI Elementi genetici mobili La genetica dei batteri Plasmidi e coniugazione Trasformazione e trasduzione nei batteri La struttura e la genetica dei virus Virus come vettori I trasposoni LA TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE E LA GENOMICA La tecnologia del DNA ricombinante: gli enzimi e i frammenti di restrizione La clonazione genica Uso dei plasmidi nella clonazione genica La Reazione a catena della Polimerasi (PCR) Le librerie genomiche L’uso della trascrittasi inversa nella clonazione Le sonde molecolari nell’identificazione dei frammenti di restrizione I microarray a DNA e loro uso Polimorfismi della lunghezza dei frammenti di restrizione L’uso dell’elettroforesi su gel nell’identificazione dei frammenti di restrizione Impatto della tecnologia del DNA ricombinante: -in medicina -in farmacologia -in campo forense La genomica e gli OGM Il DNA spazzatura- il DNA ripetitivo – Gli OGM in agricoltura e nell’allevamento degli animali : potenziali danni ambientali 45 PROGRAMMA DI BIOLOGIA INSEGNANTE: VITOLO WANNY Modulo 1 Evoluzione Finalità formative: acquisire la consapevolezza dell’approccio specifico della scienza alla realtà e di come essa possa dare risposte oggettive per la interpretazione dei fenomeni naturali e/o biologici. Prerequisiti cognitivi: Molecole organiche, DNA e RNA Struttura della cellula procariota ed eucariota Genetica classica Organismi autotrofi e eterotrofi Ere geologiche Prove di verifica dei prerequisiti: colloqui conoscitivi, test oggettivi. Contenuti: Darwin e la teoria evolutiva Le basi genetiche dell’evoluzione La selezione naturale L’origine della specie e modelli evolutivi L’evoluzione dell’uomo Modelli di classificazione Obiettivi: Conoscere la differenza tra fenotipo e genotipo Conoscere la definizione di specie Individuare le barriere riproduttive e discuterle in un’ottica relativa Fitness (definizione e importanza) Importanza della seleziona naturale ed artificiale Speciazione Caratteristiche della specie umana Collocazione nel tempo e descrizione degli antenati nell’uomo Metodologia e strumenti: Lezione e discussione Costruzione ed uso di mappe concettuali 46 Esperimenti di laboratorio: raccolta e tabulazione dati Schede di lavoro Libro di testo Testi didattici e materiali di supporto e multimediale Audiovisivi. Verifica: strutturati. a) Prove scritte: esercitazioni, quesiti strutturati e semib) Prove orali: interrogazioni, intervento e discussione. c) ricerche e relazioni di laboratorio. Valutazione: Modulo 2 Finalità formative: Il momento della valutazione accompagnerà nel suo iter di formazione l’alunno, in modo da poter verificare se i contenuti e i metodi utilizzati sono funzionali agli obiettivi stabiliti e quindi se i mezzi utilizzati sono adeguati ai fini. Per questo si succederanno i tre diversi momenti valutativi: quello diagnostico iniziale, quello intermedio o formativo (colloquio, test V-F, quesiti a risposta multipla e completamento) per operare interventi compensati a quello finale o sommativo. Queste verifiche qualitative e quantitative saranno proposte dopo lo sviluppo delle unità didattiche e del modulo. Si seguiranno i seguenti criteri di valutazione: a) sa comprendere il fatto centrale di una comunicazione b) conosce i contenuti c) sa comprendere e usare il linguaggio specifico d) sa esprimersi in modo chiaro e preciso e) sa collegare, sintetizzare e rielaborare le conoscenze. Per la valutazione comprensiva dell’alunno si terrà conto della partecipazione, della frequenza, dell’impegno e della personalità. Ecologia acquisire la consapevolezza dell’approccio specifico della scienza alla realtà e di come essa possa dare risposte oggettive per la interpretazione dei fenomeni naturali e/o biologici. Prerequisiti cognitivi: Evoluzione – Classificazione degli organismi Riconoscere la continua trasformazione dell’ambiente e degli organismi naturali dopo aver acquisito il concetto dinamico di evoluzione della specie Idrosfera, atmosfera 47 Prove di verifica dei prerequisiti: Colloqui conoscitivi, test oggettivi. Contenuti: Ecosistemi Dinamica delle popolazioni Gli organismi e le loro interazioni Ecologia globale Obiettivi: Confrontare le teorie dell’evoluzione per avere una visione generale dei concetti di seleziona naturale, speciazione e lotta per la sopravvivenza Metodologia e strumenti: Lezione e discussione Costruzione ed uso di mappe concettuali Esperimenti di laboratorio: raccolta e tabulazione dati Schede di lavoro Libro di testo Testi didattici e materiali di supporto e multimediale Audiovisivi. Verifica: strutturati. a) Prove scritte: esercitazioni, quesiti strutturati e semib) Prove orali: interrogazioni, intervento e discussione. c) ricerche e relazioni di laboratorio. Valutazione: Il momento della valutazione accompagnerà nel suo iter di formazione l’alunno, in modo da poter verificare se i contenuti e i metodi utilizzati sono funzionali agli obiettivi stabiliti e quindi se i mezzi utilizzati sono adeguati ai fini. Per questo si succederanno i tre diversi momenti valutativi: quello diagnostico iniziale, quello intermedio o formativo (colloquio, test V-F, quesiti a risposta multipla e completamento) per operare interventi compensati a quello finale o sommativo. Queste verifiche qualitative e quantitative saranno proposte dopo lo sviluppo delle unità didattiche e del modulo. Si seguiranno i seguenti criteri di valutazione: a) sa comprendere il fatto centrale di una comunicazione b) conosce i contenuti c) sa comprendere e usare il linguaggio specifico d) sa esprimersi in modo chiaro e preciso e) sa collegare, sintetizzare e rielaborare le conoscenze. 48 Per la valutazione comprensiva dell’alunno si terrà conto della partecipazione, della frequenza, dell’impegno e della personalità. Modulo 3 Finalità formative: Biotecnologie acquisire la consapevolezza dell’approccio specifico della scienza alla realtà e di come essa possa dare risposte oggettive per la interpretazione dei fenomeni naturali e/o biologici. Prerequisiti cognitivi: Molecole organiche, DNA e RNA Cellula procariota ed eucariota Regolazione dell’espressione genica Geni in movimento Prove di verifica dei prerequisiti: colloqui conoscitivi, test oggettivi. Contenuti: Le nuove frontiere della genetica: le tecnologie del DNA ricombinante la rivoluzione biotecnologica Obiettivi: Conoscere le caratteristiche dei batteri e dei virus Meccanismi che possono sfruttare nei batteri il trasferimento dei geni Caratteristiche di un enzima di restrizione Importanza dei virus e dei batteri nelle tecnologie del DNA ricombinante Principali applicazioni in medicina e agricoltura della tecnologia del DNA ricombinante Metodologia e strumenti: Lezione e discussione Costruzione ed uso di mappe concettuali Esperimenti di laboratorio: raccolta e tabulazione dati Schede di lavoro Libro di testo Testi didattici e materiali di supporto e multimediale Audiovisivi. Verifica: strutturati. a) Prove scritte: esercitazioni, quesiti strutturati e semib) Prove orali: interrogazioni, intervento e discussione. 49 c) ricerche e relazioni di laboratorio. Valutazione: Il momento della valutazione accompagnerà nel suo iter di formazione l’alunno, in modo da poter verificare se i contenuti e i metodi utilizzati sono funzionali agli obiettivi stabiliti e quindi se i mezzi utilizzati sono adeguati ai fini. Per questo si succederanno i tre diversi momenti valutativi: quello diagnostico iniziale, quello intermedio o formativo (colloquio, test V-F, quesiti a risposta multipla e completamento) per operare interventi compensati a quello finale o sommativo. Queste verifiche qualitative e quantitative saranno proposte dopo lo sviluppo delle unità didattiche e del modulo. Si seguiranno i seguenti criteri di valutazione: a) sa comprendere il fatto centrale di una comunicazione b) conosce i contenuti c) sa comprendere e usare il linguaggio specifico d) sa esprimersi in modo chiaro e preciso e) sa collegare, sintetizzare e rielaborare le conoscenze. Per la valutazione comprensiva dell’alunno si terrà conto della partecipazione, della frequenza, dell’impegno e della personalità. 50 RELAZIONE DI INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI INSEGNANTE: FELICIANGELI CARMELA La classe è composta da 23 alunni di cui uno segue una programmazione educativa individualizzata (PEI). Gli argomenti svolti nel corso del triennio, relativamente alla suddetta disciplina, spaziano dalla programmazione in linguaggio Matlab, affrontata dalla classe nel corso dei primi due anni, ad elementi di telecomunicazioni già introdotti lo scorso anno. Nella prima parte del corrente anno scolastico è stata ripresa la programmazione in linguaggio Matlab dando importanza alla presentazione grafica dei dati per soddisfare le esigenze di verifica degli algoritmi di simulazione dei fenomeni fisici proposti. In particolare è stato sviluppato lo studio del moto di un proiettile sparato da una altezza prefissata e sottoposto alla forza di gravità. Parte essenziale del programma svolto è rappresentata inoltre dallo studio della comunicazione su reti di computer. La azione didattica si è ispirata al corso Cisco CCNA Discovery 1 ed alcuni tra gli allievi hanno conseguito ad Aprile 2012 la corrispondente certificazione. Infine prendendo spunto dalla motivazione degli allievi ad approfondire le loro conoscenze su come si progettano e realizzano i siti web che quotidianamente consultano si è affrontato questo studio in ambito curricolare. La classe ha seguito lo svolgimento del programma in modo generalmente altalenante a seconda dell'interesse per l'argomento proposto, salvo eccezioni di allievi fortemente motivati e diligenti nel soddisfare le consegne proposte dai docenti. Per quanto riguarda la programmazione educativa individualizzata (PEI) si fa riferimento alla documentazione presentata per il singolo allievo che non si è affatto integrato nella classe nonostante i ripetuti interventi per lui predisposti. 51 PROGRAMMA INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI INSEGNANTE: FELICIANGELI CARMELA Modulo Argomento/Contenuti Obiettivi RETI DI CALCOLATORI Introduzione alle reti. Principi di comunicazione. Comunicare su una rete locale cablata. Implementare il livello “Access” su una rete Ethernet. Implementare il livello “Distribution” su una rete. Pianificare e collegare una rete locale. LA RETE INTERNET Internet e come ci si collega. Inviare informazioni attraverso Internet. Dispositivi di rete in un NOC. Cavi e connettori. Operare con i cavi a coppie incrociate. INDIRIZZAMENTI DI RETE Gli indirizzi IP e le Subnet Mask. Tipi di indirizzi IP. Come vengono ottenuti gli indirizzi IP. Gestione degli indirizzi. RELAZIONI CLIENT-SERVER Client, Server e loro interazioni. Protocolli applicativi e servizi. Modelli a livelli e protocolli. TECNOLOGIE WIRELESS Tecnologie wireless Wireless LAN Considerazioni sulla sicurezza di una wireless LAN Spiegare il concetto di “Networking” e quali sono i vantaggi delle reti. Spiegare cosa sono i protocolli di comunicazione Spiegare come avviene la comunicazione in una rete locale Ethernet. Descrivere i dispositivi del livello “Access” e i metodi di comunicazione in una rete locale Ethernet. Descrivere i dispositivi del livello “Distribution” e i metodi di comunicazione in una rete. Spiegare cosa è Internet e come ci si connette attraverso un Internet Service Provider (ISP). Descrivere ed identificare le componenti di un Network Operation Center (NOC) di un ISP. Identificare i principali tipi di cavi e connettori per collegare dispositivi in rete. Descrivere lo scopo di un indirizzo IP e della Subnet Mask ed il modo in cui entrambi vengono utilizzati. Descrivere il tipo di indirizzi IP disponibili. Descrivere i metodi per ottenere un indirizzo IP. Descrivere l'uso del NAT in una rete casalinga o di una piccola azienda utilizzando un router integrato (ISR). Confrontare Client e Server e descrivere le loro interazioni. Descrivere i tipi di interazioni delle applicazioni Internet. Descrivere lo scopo di un modello a livelli. Illustrare le interazioni dei vari protocolli. Descrivere le tecnologie wireless Descrivere componenti e struttura di una rete wireless (WLAN) Descrivere i problemi di sicurezza e la strategia per mitigarli 52 Modulo Argomento/Contenuti Obiettivi SICUREZZA DI BASE NELLE RETI Minacce di rete Metodi di attacco Policy di sicurezza Utilizzare un Firewall TROUBLESHOOTING Processo di troubleshooting Problemi di troubleshooting E HELP DESK Problematiche comuni Troubleshooting ed help desk LINGUAGGI DI MARKUP E FOGLI DI STILE TECNOLOGIE PER IL WEB LATO SERVER PROGRAMMAZIONE IN MATLAB Struttura di un documento HTML Contenuto di una pagina HTML Elenchi e tabelle Link ed oggetti multimediali Fogli di stile (CSS) Il linguaggio php e la costruzione di pagine web dinamiche Costrutti principali del linguaggio php Tipologie dei siti web Tecniche di progetto dei siti web Ruolo dei DBMS nelle architetture web Il DBMS MySQL Richiami sulla programmazione e sull'ambiente di sviluppo Matlab La funzione plot per la grafica. SIMULAZIONE DI FENOMENI FISICI di uscita del modello Discretizzazione del processo e costruzione del modello Scrittura del programma di simulazione e debugging Analisi dei risultati Stesura della relazione finale Conoscere i processi di troubleshooting Conoscere e risolvere problemi comuni Conoscere ed interagire con un helpdesk Creare una pagina HTML Organizzare una pagina con testi, immagini, tabelle e link Definire pagine di stile Organizzare un sito web Comprendere ed apportare semplici modifiche a pagine di un sito web dinamico Sapere redigere programmi in linguaggio Matlab comprendenti le istruzioni base della programmazione (if, while e for). Saper generare e modificare gli attributi essenziali di un grafico attraverso il linguaggio matlab. Analisi del fenomeno fisico Definizione delle variabili di ingresso e Identificare e descrivere le differenti minacce di rete Identificare i principali metodi di attacco Descrivere procedure ed applicazioni di sicurezza Sapere individuare le grandezze di ingresso e di uscita ed i parametri in un fenomeno fisico (moto di un proiettile). Sapere condurre uno studio parametrico del processo attraverso la discretizzazione di alcune grandezze di ingresso. Saper produrre dei report grafici o testuali illustrativi dei risultati delle simulazioni. Saper documentare tutto il lavoro svolto attraverso la stesura di relazioni. 53 RELAZIONE EDUCAZIONE FISICA INSEGNANTE: DI GIULIO STEFANIA La classe, conosciuta cinque anni fa, ha nel complesso assunto un comportamento corretto durante le lezioni svolte in palestra, prevalentemente vissute in un clima vivace e spontaneo! Vi sono all’interno della classe alcuni alunni dotati di ottime capacità condizionali e coordinative, sempre motivati e predisposti verso tutte le attività proposte dall’insegnante, altri invece interessati a periodi alterni e a volte un po’ troppo esuberanti. La classe ha sempre partecipato ai tornei d’istituto con atteggiamento positivo e collaborativo. Ritengo che prevalentemente le alunne abbiano raggiunto quest’anno un buon rapporto tra di loro , superando le difficoltà degli anni precedenti, dovute anche a problematici trascorsi personali; questo è stato un traguardo insperato grazie anche alle attenzioni e agli interventi dell’intero consiglio di classe! Il gruppo dei ragazzi, molto vivaci fatte poche eccezioni, ha comunque creato in palestra un ambiente allegro e positivo, anche se qualche alunno a volte ha dimostrato di essere un po’ infantile. Da quanto descritto a mio avviso la classe non è sempre riuscita a camminare insieme, ma in modo distinto i ragazzi dalle ragazze. L’insegnante si ritiene comunque soddisfatta per i progressi di ogni singolo alunno. Gli obiettivi educativi e generali sono pertanto stati pienamente raggiunti. 54 PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA INSEGNANTE: DI GIULIO STEFANIA OBIETTIVI EDUCATIVI AREA SOCIALE 1) Sviluppo delle capacità di collaborazione; 2) Sviluppo delle capacità d’integrazione e identificazione con il gruppo; 3) Sviluppo alla sensibilità del rispetto verso “l’altro”, verso le regole e verso l’ambiente; 4) Sviluppo al senso di solidarietà; AREA EMOTIVA 1) Migliorare il controllo dell’impulsività; 2) Migliorare il controllo dell’emotività; 3) Miglioramento della struttura dei tratti caratterologici; AREA INTELLETTUALE 1) Sviluppo dei processi percettivi motori; 2) Sviluppo della condotta intelligente motoria; 3) Sviluppo dell’immaginazione e della creatività. OBIETTIVI GENERALI PARTE PRATICA: 1) Potenziamento fisiologico; 2) Rielaborazione degli schemi motori di base; 3) Consolidamento del carattere; 4) Conoscenza e pratica di alcune attività sportive; OBIETTIVI OPERATIVI DELL’ATTIVITA’ PRATICA 1) Miglioramento delle capacità motorie; 2) Affinamento degli schemi motori acquisiti; 3) Consapevolezza dei propri mezzi e superamento di remore immotivate; 55 4) Partecipazione ai giochi di squadra, nel rispetto di regole predeterminate e sapendo assumere di volta in volta ruoli diversi: giocatore, arbitro, organizzatore; 5) Acquisizione di principi, norme, elementi e regole basilari di alcuni sport di squadra: pallavolo - calcio a 5 - tennis tavolo – pallamano. SPAZI OPERATIVI ---Palestra interna all’istituto ---Testo adottato:”ATTIVAMENTE”manuale di ed. fisica di Bughetti,Lambertini,Pajni,Zanas 56 RELAZIONE RELIGIONE CATTOLICA INSEGNANTE: ERCOLI SIMONETTA La classe 5B Lst è ora composta da 23 alunni. Tutti gli alunni si avvalgono dell’insegnamento della Religione cattolica. La classe ha evidenziato sin dall’inizio dell’anno scolastico un atteggiamento serio, propositivo e risponde alle attività proposte con interesse e buona partecipazione. Le spiegazioni sono seguite con attenzione e vi è interesse per le lezioni dialogate alle quali, però, intervengono quasi sempre gli stessi alunni. La classe è disponibile alla collaborazione e il processo di socializzazione è decisamente positivo. Il dialogo e l’ascolto attivo hanno potenziato in particolare competenze comunicative nella produzione orale. PROGRAMMA RELIGIONE CATTOLICA INSEGNANTE: ERCOLI SIMONETTA Libertà e responsabilità Dentro la vita: la scelta dei valori La globalizzazione Le scelte etico - religiose proprie e altrui Fede e ragione- Fede e scienza Rapporto Dio- uomo : l’esperienza religiosa 57 CONSIGLIO DI CLASSE ARCHILLETI SERENA INGLESE ________________________________________ BUGHETTI DANILO LABORATORIO SISTEMI ________________________________________ DIGIULIO STEFANIA EDUCAZIONE FISICA ________________________________________ ERCOLI SIMONETTA RELIGIONE _________________________________________ FAGIOLO ANTONIO LABORATORIO FISICA _________________________________________ FELICIANGELI MARIA CARMELA SISTEMI _________________________________________ FRASACCO TIZIANA CHIMICA _________________________________________ LUNGHI ANGELA PATRIZIA ITALIANO/STORIA _________________________________________ MASTROCINQUE ANTONIETTA FISICA _________________________________________ MUCCI PAOLA MATEMATICA _________________________________________ ROSSI ANTONIO LABORATORIOMATEMATICA _________________________________________ RUGGIERO MARIA LUISA LABORATORIO CHIMICA _________________________________________ SANTONOCITO ROSALBA FILOSOFIA _________________________________________ VALENZI LAURA LABORATORIO BIOLOGIA _________________________________________ 58 VITOLO WANNY BIOLOGIA/SCIENZE DELLA TERRA __________________________________________ SOMMARIO Storia della classe Organizzazione delle attività didattiche Tipologia delle attività formative Criteri di valutazione Strumenti di valutazione Griglia di valutazione usata per la terza prova Griglia di valutazione per gli elaborati di italiano tipologia a Griglia di valutazione per gli elaborati di italiano tipologia b Griglia di valutazione per gli elaborati di italiano tipologia c e d Griglia di valutazione della seconda prova Profilo di indirizzo Relazione finale insegnate di sostegno Relazione di italiano-storia Programma di italiano Programma di storia Relazione di filosofia Programma di filosofia Relazione di inglese Programma di inglese Relazione di matematica Programma di matematica Relazione di chimica e laboratorio Programma di chimica Relazione di fisica Programma di laboratorio di fisica Relazione di biologia/scienze della terra Programma di scienze della terra Programma di biologia Relazione di informatica e sistemi automatici Programma di informatica e sistemi automatici Relazione di educazione fisica Programma di educazione fisica Relazione di IRC Programma di IRC Consiglio di classe pag. >> >> >> >> >> 2 3 4 5 7 9 >> 10 >> 11 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 12 13 14 15 18 19 24 28 29 30 32 33 34 36 37 38 39 44 46 49 54 55 57 58 60 60 61 59 ALLEGATO 1 I ° SIMULAZIONE II ° SIMULAZIONE 60 SIMULAZIONE TERZA PROVA (2/03/2012) CHIMICA E LABORATORIO 1) Descrivere una cella galvanica indicando anche il significato dell’equazione di Nernst. 2) Descrivere le caratteristiche generali e le fondamentali proprietà chimiche degli alcani. 3) Descrivere la differenza strutturale tra alcheni e alchini ,evidenziando anche la relativa nomenclatura. FILOSOFIA 1) Descrivi la funzione dell’ “io penso” nell’ambito della filosofia Kantiana. 2) Descrivi il ruolo della logica all’interno del sistema Hegeliano. 3) Il maggior rappresentante della “sinistra hegeliana” è Feuerbach. Esprimi la sua concezione della religione. INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI 1) Cosa si indica in informatica con HTML? 2) Indicare la funzione principale di un ISP ed illustrare quali sono i servizi aggiuntivi che questi può offrire. 3) Indicare le componenti fondamentali di una LAN wireless associando a ciascuna la sua funzione. MATEMATICA 1) Dare la definizione di funzione crescente in un intervallo e data la funzione f(x) = individua gli intervalli in cui cresce. 2) Dare la definizione di integrale indefinito di una funzione y= f(x) 3) Risolvere il seguente integrale indefinito: 61 SIMULAZIONE TERZA PROVA (02/05/2012) FILOSOFIA Analizza il rapporto con la religione nei seguenti autori: Marx, Schopenhauer e Kierkegaard mettendone in luce analogie e differenze. INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI Il candidato discuta in modo conciso ma esaustivo sulle minacce ed i metodi di attacco possibili ad una rete e spieghi come politiche di sicurezza ed uso del firewall possano rappresentare un metodo di difesa. STORIA Kennedy, Krusciov, papa Giovanni XXIII svolsero un ruolo fondamentale agli inizi degli anni ’60. Si delinei la svolta politica avvenuta in quegli anni e il contributo ad essa dato da queste figure. MATEMATICA Enunciare il teorema di Lagrange ed illustrarne il significato geometrico. Verificare se le seguenti funzioni: - x2+3 x≤0 f(x)= x2-2x+2 x>0 g(x) = x3+2x in [-1, 1] in [-1,2] soddisfano le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo a fianco indicato (giustificando adeguatamente le conclusioni) e calcolare le ascisse degli eventuali punti che soddisfano la tesi. Scrivere infine l’equazione della retta tangente al grafico della funzione per ciascuno dei punti precedentemente determinati. 62