documento del consiglio di classe

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
“S.CANNIZZARO”
COLLEFERRO
ESAMI DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2011/12
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE VB
Indirizzo scientifico tecnologico
Colleferro, 15 – 5 - 2012
1
STORIA DELLA CLASSE
La quinta B L S T è composta da ventitré elementi di cui uno diversamente abile che,
essendo arrivato tre anni fa dal corso di elettronica, non si è mai inserito nel gruppo
per le sue specifiche problematiche, nonostante i ragazzi abbiano fatto di tutto per
integrarlo.
Tutti hanno seguito lo stesso percorso formativo e il loro comportamento è stato
improntato quasi sempre sul rispetto e sulla responsabilità.
Inoltre in quest’anno scolastico è stata superata quell’insofferenza delle regole che
rendeva meno costruttiva la partecipazione. al dialogo educativo, anche i ragazzi più
vivaci e poco disposti all’incontro hanno rivisto il loro modo di rapportarsi alla realtà
circostante.
Ovviamente nel gruppo classe si sono distinti elementi che hanno mantenuto sempre
comportamenti irreprensibili e fortunatamente hanno contagiato e motivato anche i
meno attenti, generando in loro una sorta di riflessione che li ha portati a
ridimensionare gli atteggiamenti scorretti.
Gli alunni nel corso dei quattro anni precedenti hanno potuto contare sulla
continuità didattica di quasi tutto il gruppo docente, perciò lo svolgimento dei
programmi è stato alquanto regolare.
Come il profilo della classe non è stato omogeneo dal punto di vista
comportamentale, così non lo è stato rispetto al profitto.
Alcuni presentano curricula scolastici positivi, il loro percorso educativo è stato
costantemente caratterizzato da una crescita continua ed hanno raggiunto ottimi
risultati.
Altri, invece, non avendo avuto un impegno continuo hanno contratto debiti formativi
che comunque sono stati sempre colmati ed evidenziano una preparazione lacunosa e
frammentaria.
Pertanto si possono evidenziare tre fasce di livello: la prima consta di pochi elementi
che hanno conseguito un’ottima preparazione in tutte le discipline evidenziando
conoscenze e competenze esaurienti, capacità di analisi e di sintesi e apertura verso
tutte le sollecitazioni offerte dalla scuola; la seconda, abbastanza nutrita, che, pur
dotata di discrete capacità logico-deduttive, non ha saputo impegnarsi costantemente
e rispondere appieno alle sollecitazioni dei docenti, pervenendo così ad una
preparazione poco più che sufficiente; una terza, esigua, costituita da elementi che
pur dotati di determinate capacità, non hanno voluto partecipare costruttivamente al
discorso educativo conseguendo, quindi, una preparazione incerta e lacunosa.
2
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE
Nella riunione di inizio d’anno il consiglio di classe ha fissato le metodologie, gli
strumenti per la verifica i criteri per la valutazione comune e i seguenti obiettivi
formativi comuni a tutte le discipline:
1. potenziare negli alunni la capacità di esposizione chiara e corretta del pensiero
insieme all’uso dei linguaggi specifici delle varie discipline
2. potenziare l’acquisizione di un metodo di studio fondato sulla sistematicità e sulle
organizzazioni razionale ed organica delle informazioni
3. far acquisire la consapevolezza che il sapere si fonda su una continua revisione
delle conoscenze
4. potenziare l’acquisizione di autonomia nell’uso dei libri di testo e nella
conduzione di ricerche per approfondimenti
5. potenziare lo sviluppo delle capacità logico interpretative
6. accrescere la capacità di individuare collegamenti fra discipline diverse
7. guidarli alla contestualizzazione dei saperi e dei testi
8. far acquisire la capacità di relazionare con efficacia sulle conoscenze acquisite
9. far acquisire la capacità di lavorare in gruppo
10.sviluppare il senso critico
Attraverso l’analisi dei risultati dell’anno scorso e la conversazione tra gli insegnanti
è stata compiuta la valutazione delle competenze di ingresso. Sulla base di tale
valutazione e tenendo in considerazione le indicazioni del consiglio di classe, ciascun
docente ha elaborato il proprio piano di lavoro, seguendo l’organizzazione modulare.
Sia nell’area scientifica tecnologica sia in quella umanistica si è cercato di curare i
collegamenti interdisciplinari.
In tutte le discipline si sono svolte in orario curriculare attività di recupero, in orario
extra-curriculare gli alunni hanno potuto usufruire del recupero tramite sportello.
3
TIPOLOGIA DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE
Per favorire e potenziare l’apprendimento dei ragazzi sono stati utilizzati i seguenti
metodi:
1. lezioni frontali
2. lezioni in laboratorio ( di informatica, fisica, chimica, biologia)
3. uso dei mezzi multimediali
4. lavori di gruppo finalizzati ad attività di ricerca e di collegamento tra le varie
discipline
5. discussioni in classe
6. attività di recupero secondo la modalità dello sportello pomeridiano
Alle attività curriculari si sono affiancate:
1. Nell’ambito dell’orientamento in uscita visite presso l’Università di Tor
Vergata, La Sapienza, l’ Università Europea e il Campus-orienta (fiera di
Roma).
2. Lezioni sull’apoptosi cellulare e d esperienze di laboratorio presso l’università
di Tor Vergata.
3. Orientamento in rete per le facoltà di medicina e chirurgia, di biotecnologia, di
scienze naturali e di professioni sanitarie e farmacia.
4. Incontri di orientamento presso il COL di Colleferro.
5. Proiezioni di film per tutta la scuola.
6. Partecipazione al gruppo teatrale della scuola
7. Visione di dvd di rappresentazioni teatrali di Pirandello in orario extrascolastico.
8. Partecipazione al progetto Masterclass a Frascati.
9. Partecipazione alle lezioni per il conseguimento della certificazione CISCO –
DISCOVERY 1.
10.Incontro con docente dell’INFN sulla fisica quantistica.
11.Partecipazione alle olimpiadi della fisica, della biologia e delle scienze, della
chimica.
12.Partecipazione a scambi culturali.
13.Partecipazione ai tornei sportivi della scuola (calcetto, pallavolo).
Alcune di queste attività sono state svolte da tutta la classe, altre solo da alcuni
alunni secondo l’interesse o il merito.
4
CRITERI DI VALUTAZIONE
Nella valutazione di ciascun alunno gli insegnanti hanno concordato di tener conto:
a) della media dei voti riportati in ogni singola materia
b) dell’impegno e dell’interesse dimostrati nelle varie attività
c) della frequenza scolastica
d) della partecipazione all’area di progetto
e) del credito formativo
Su tale valutazione verrà elaborato il credito scolastico
Ciascun docente, nell’attribuire il proprio voto, giudica:
a) il livello di conoscenza dei contenuti del programma
b) le capacità logiche ed espressive
c) la capacità di rielaborazione autonoma
d) il raggiungimento degli obiettivi comuni programmati
Ogni prova di verifica, finalizzata a misurare il livello di raggiungimento degli
obiettivi specifici di ogni disciplina, tenendo conto della seguente tabella:
TABELLA DEI LIVELLI DI PROFITTO
Descrizione
Obiettivi completamente raggiunti con
arricchimenti personali
Obiettivi completamente raggiunti
Obiettivi raggiunti con alcune incertezze
Obiettivi parzialmente raggiunti
Obiettivi in buona parte non raggiunti, le lacune
evidenziate però non sempre sono di gravità tale
da togliere all’alunno la possibilità di affrontare il
prosieguo dello studio
Gravi lacune in tutti gli obiettivi
Nessun obiettivo raggiunto
Voto
9-10
Giudizio
Ottimo
8
7
5-6
4-5
Buono
Apprezzabile
Accettabile
Insicuro
3-4
1-2
Inadeguato
Negativo
è stata valutata seguendo la griglia di seguito riportata
5
Acquisizione delle
conoscenze
Applicazione
conoscenze
Realizzazione
attività di
laboratorio
Comprensione,
analisi,
rielaborazione
Abilità
espressive,
linguistiche
tecniche di
comunicazione
(documentazione)
Non verificabili 1
Non verificabili 2
voto
Commette errori
espressivi che
compromettono
la comunicazione
Si esprime in
modo non
corretto e utilizza
termini non
adeguati
(documentazione
incompleta)
Insicuro ed
impreciso
nell’espressione,
nell’uso del
lessico specifico
3
3
4
4
4
5
5
Rifiuto totale
Rifiuto verifica
(ingiustificato)
Livello pressoché
nullo
1
2
Non verificabili
Non verificabili
1
2
Non verificabili
Non verificabili
1
2
3
Non si orienta
anche se guidato
3
Conoscenze molto
sommarie,
frammentarie e
limitate a pochi
argomenti
4
Non riesce ad
3
applicare le
scarse
conoscenze
Non riesce a
4
risolvere
completamente i
problemi (o le
esperienze di
laboratorio)
Conoscenze
superficiali, errori
nell’uso della
terminologia
5
5
Fragile nell’analisi 4
e nella
5
rielaborazione se
non
opportunamente
guidato
Conoscenze di
base adeguate ma
non approfondite
6
6
7
Studio
mnemonico,
imprecisione
nell’analisi e
insicurezza
nell’elaborazione
5
Non commette
5
gravi e sostanziali 6
errori nella
comunicazione,
ma si esprime in
modo meccanico
e non autonomo
6
Conoscenze
adeguate, chiare e
complete
7
Qualche
difficoltà nella
gestione delle
tecniche di
soluzione dei
problemi (o delle
esperienze di
laboratorio)
Qualche
imprecisione
nell’uso delle
tecniche di
soluzione che
gestisce in modo
adeguato anche
se meccanico
Applica e risolve
con
consapevolezza
7
8
8
9
Comunicazione
7
corretta;
esposizione
chiara e forma
scorrevole
Espone con
8
proprietà di
9
linguaggio,
precisa
terminologia;
svolge con
chiarezza,
coerenza e
coesione vari tipi
7
Conoscenze
complete e ben
approfondite
Si orienta in modo 6
autonomo nelle
situazioni ma
effettua analisi
superficiali
E’ autonomo
7
nell’effettuare
8
analisi complete
ed opportune
sintesi
Applica e risolve 8
problemi
9
complessi con
consapevolezza
Difficoltà d’analisi 3
e nella soluzione
4
di problemi già
trattati
1
2
8
9
6
Conoscenze
complete, ben
approfondite,
arricchite da
autonome ricerche
e da contributi
personali
9 Applica
10 autonomamente
le sue
conoscenze
approfondendo,
ricercando e
trovando nuove
soluzioni
di testi
9 Comprende,
9 Gestisce con
9 9
10 analizza e
10 estrema
10 10
rielabora anche
chiarezza,
situazioni
completa
complesse o nuove
autonomia ed
in modo personale,
originalità lo
originale e
strumento
consapevole;
linguistico;
stabilisce
notevole
autonomamente
ricchezza e
relazioni tra gli
padronanza
elementi
lessicale,
notevole capacità
nella produzione
di
documentazione
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione, ovviamente, è stata sia di tipo formativo, effettuata durante lo
svolgimento delle unità didattiche (che non prevede cioè l’assegnazione di un voto,
ma offre elementi di giudizio e di auto valutazione per il docente e per lo studente),
sia di tipo sommativo, alla fine di ogni unità didattica e modulo (mirata in altre parole
ad accertare e a misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi cognitivi
prefissati)
Strumenti per la valutazione formativa sono stati:
 colloqui
 conversazioni e discussioni in classe
 controllo dei lavori svolti autonomamente a casa o in classe nelle attività di
gruppo
 prove pratiche di laboratorio
 prove strutturate
La valutazione sommativa si è fondata su:
 interrogazioni
 prove scritte (anche svolte a casa)
 relazioni orali e/o scritte
 questionari (aperti o a scelta multipla)
 brevi trattazioni
 saggi brevi o articoli di giornali
 analisi del testo letterario
 recensioni
7
La verifica degli obiettivi non cognitivi, non potendo essere oggetto di prove, è stata
effettuata attraverso l’osservazione dei comportamenti degli alunni durante il lavoro
individuale, di gruppo, o con l’intera classe e attraverso il controllo del lavoro svolto
a casa in relazione a regolarità e metodo.
Oltre alle prove scritte che ciascun docente ha fatto per proprio conto, il Consiglio di
classe ha programmato due simulazioni della terza prova scegliendo la tipologia B
“Quesiti a risposta aperta” (tre domande con massimo 5 righe) per la prima e la
tipologia A (una domanda con massimo 20 righe) per la seconda . Le materie
coinvolte sono state:
1° simulazione 7/03/2012: chimica, filosofia, matematica, sistemi.
2° simulazione 2/05/2012:matematica, sistemi, filosofia, storia.
Vedasi allegato.
I risultati delle simulazioni hanno evidenziato risultati mediamente sufficienti per la
tipologia B, meno positivi per la tipologia A. Pertanto per la prova d’esame si
utilizzerà la tipologia B
8
GRIGLIA DI VALUTAZIONE III PROVA
Conoscenza degli
argomenti richiesti
(0-3)
0
Carente/non
pertinente
1
Incompleta
Organizzazione dei
contenuti
(0-1)
0
Confusa
Forma
(0-1)
0
Scorretta
0.5
Incerta
0.5
Scorretta
2
Sufficiente
1
Adeguata
1
Complessivamente
corretta e chiara
Conoscenza degli
argomenti richiesti
(0-3)
0
Carente/non
pertinente
1
Incompleta
Organizzazione dei
contenuti
(0-1)
0
Confusa
Forma
(0-1)
0
Scorretta
0.5
Incerta
0.5
Scorretta
2
Sufficiente
1
Adeguata
1
Complessivamente
corretta e chiara
Conoscenza degli
argomenti richiesti
(0-3)
0
Carente/non
pertinente
1
Incompleta
Organizzazione dei
contenuti
(0-1)
0
Confusa
Forma
(0-1)
0
Scorretta
0.5
Incerta
0.5
Scorretta
2
Sufficiente
1
Adeguata
1
Complessivamente
corretta e chiara
Domanda 1
3
Completa/esauriente/
approfondita
Domanda 2
3
Completa/esauriente/
approfondita
Domanda 3
3
Completa/esauriente/
approfondita
9
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI DI ITALIANO
TIPOLOGIA A
Comprensione
del testo
letterario
Corretta e
approfondita
Nel complesso
corretta, non
sempre
approfondita
Superficiale
Limitata
Conoscenze
specifiche
4 Corrette
approfondite
complete
Organicità di
svolgimento
e 4 Strutturazione
efficace ed
organica delle
conoscenze
rielaborate in
modo personale
3 Corrette ma non 3 Strutturazione
sempre
coerente ma
approfondite
semplice delle
conoscenze
rielaborate in
modo
superficiale
2 Superficiali
2 Strutturazione
disorganica e
confusa delle
conoscenze
rielaborate in
modo
meccanico
1 Limitate
1
Correttezza
formale
3 Sintassi corretta
ed efficace,
lessico
appropriato e
vario
4
2 Sintassi corretta 3
ma
semplice
lessico generico
1 Periodare con
improprietà
formali e/o
lessicali e/o con
errori di
ortografia
2
Periodare con 1
gravi e diffuse
improprietà
formali e con
errori
d'ortografia
10
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI DI ITALIANO
TIPOLOGIA B
Comprensione
dei documenti
Corretta e
approfondita
Nel complesso
corretta, non
sempre
approfondita
Superficiale o
limitata allo
esame solo di
alcuni
documenti
Non sono presi
in
esame
i
documenti o la
comprensione è
errata
Conoscenze
specifiche
4 Corrette
approfondite
complete
Organicità di
Correttezza
svolgimento
formale
e 4 Strutturazione
3 Sintassi corretta
efficace ed
ed efficace,
organica delle
lessico
conoscenze
appropriato e
rielaborate in
vario
modo personale
3 Corrette ma non 3 Strutturazione
2 Sintassi corretta
sempre
coerente ma
ma
semplice
approfondite
semplice delle
lessico generico
conoscenze
rielaborate in
modo
superficiale
2 Superficiali
2 Strutturazione
1 Periodare con
disorganica e
improprietà
confusa delle
formali e/o
conoscenze
lessicali e/o con
rielaborate in
errori di
modo
ortografia
meccanico
Periodare con
1 Limitate
1
gravi e diffuse
improprietà
formali e con
errori
d'ortografia
4
3
2
1
11
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI DI ITALIANO
TIPOLOGIA C e D
Aderenza alla
traccia
proposta e
completezza di
svolgimento
Svolgimento
pertinente e
completo
Svolgimento
pertinente che
non
approfondisce,
però, tutti gli
aspetti della
traccia
Svolgimento
solo
parzialmente
pertinente o
limitato a una
parte della
traccia
Svolgimento
poco pertinente
Conoscenze
specifiche
4 Corrette
approfondite
complete
Organicità di
svolgimento
e 4 Strutturazione
efficace ed
organica delle
conoscenze
rielaborate in
modo personale
3 Corrette ma non 3 Strutturazione
sempre
coerente ma
approfondite
semplice delle
conoscenze
rielaborate in
modo
superficiale
2 Superficiali
2 Strutturazione
disorganica e
confusa delle
conoscenze
rielaborate in
modo
meccanico
1 Limitate
1
Correttezza
formale
3 Sintassi corretta
ed efficace,
lessico
appropriato e
vario
4
2 Sintassi corretta 3
ma
semplice
lessico generico
1 Periodare con
improprietà
formali e/o
lessicali e/o con
errori di
ortografia
2
Periodare con 1
gravi e diffuse
improprietà
formali e con
errori
d'ortografia
12
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Gravemente Insufficiente
insufficiente Mediocre
Sufficiente
Discreto Ottimo
Buono
Eccellente
INDICATORI
A) Completezza
della risoluzione
(25%)
B) Competenze nella
modellizzazione dei
fenomeni e
nell’applicazione
delle leggi fisiche
(40%)
C) Correttezza dei
calcoli e delle
rappresentazioni
(30%)
D) Commento sul
procedimento ed
originalità della
soluzione (5%)
13
PROFILO DI INDIRIZZO
Il consiglio di classe, sulla base delle indicazioni contenute nei programmi
ministeriali, ha elaborato il seguente profilo di indirizzo con gli obiettivi in termini di
conoscenze, competenze, capacità.
Conoscenze:
conosce i nuclei fondamentali delle discipline dell’indirizzo con particolare
attenzione al ruolo fondamentale delle discipline scientifiche e all’integrazione tra
scienza e tecnologia
Competenze:
sa utilizzare sistemi e modelli logico-matematici
sa approfondire concetti, prìncipi e teorie scientifiche, processi tecnologici
sa utilizzare le tecnologie informatiche nelle acquisizioni scientifiche
sa utilizzare il materiale didattico nella realizzazione di un progetto
sa produrre in modo chiaro e corretto un testo
sa leggere interpretare testi letterari, scientifici e di altra natura
sa argomentare oralmente in modo corretto autonomo e fondato
sa utilizzare nello studio gli apporti della lingua straniera
sa analizzare in modo critico il reale ed interagire consapevolmente con esso
Capacità:
possiede capacità linguistiche ed espressive
possiede capacità logico-interpretative
possiede capacità di apprendimento e rielaborazione
possiede senso critico e flessibilità intellettuale
sa lavorare in gruppo
sa utilizzare collegare conoscenze di discipline diverse
sa organizzare il proprio lavoro con senso di responsabilità in modo autonomo
sa comunicare efficacemente utilizzando in modo appropriato la lingua straniera
sa orientarsi dinanzi a nuove problematiche
14
RELAZIONE DI ITALIANO-STORIA
INSEGNANTE: LUNGHI ANGELA PATRIZIA
Ho avuto modo di seguire la classe sin dal primo anno di liceo, pertanto sono riuscita
a comprendere gli aspetti peculiari di ciascuno..
In questo arco di tempo si sono avuti cambiamenti nella compagine complessiva:
alcuni sono andati via, ma il gruppo è rimasto costante.
Un cammino insieme, cosparso di difficoltà, fatto di scontri e di confronti che hanno
lasciato in me e in loro segni profondi.
E’ una classe come tante, esuberante, a volte distratta che nasconde, però, dietro
un’apparente indifferenza, sicuramente valori positivi.
E’ costume che dopo un percorso di cinque anni, in cui si accettano e si condividono
stimoli, rimproveri, imposizioni, si arrivi in quinto con il desiderio di concludere un
percorso, di dimostrarsi arrivati, di autoaffermarsi anche con atteggiamenti poco
condivisi. Questo è quanto avviene in maniera sintomatica in tutte le classi terminali.
La quinta B non è stata esente da tale iter: alcuni alunni hanno seguito un percorso di
crescita lineare e costruttivo, per altri i problemi adolescenziali hanno segnato il loro
sviluppo creando instabilità emotiva e crisi circoscritte.
Gli aspetti individuali, proiettati nel gruppo classe, hanno inevitabilmente portato a
situazioni difficili e conflittuali, che comunque sono state sempre superate e risolte.
Dal punto di vista prettamente disciplinare non si sono quasi mai verificate
condizioni esasperanti.
La stima e la fiducia reciproca hanno permesso di fronteggiare anche i momenti di
tensione, non giustificabili, ma dovuti a quella voglia di sentirsi grandi ed arrivati.
Per quanto concerne l’aspetto didattico non si riscontrano condizioni omogenee. Per
alcuni elementi tutto il percorso è stato segnato dalla motivazione, dall’attenzione,
dalla curiosità che li ha portati a conseguire brillanti risultati; una consistente parte,
pur dotata di ottime capacità di apprendimento, non ha avuto un andamento lineare, la
mancanza di entusiasmo e di continuità nello studio sono stati a volte penalizzanti,
comunque, i continui interventi e i richiami alla propositività hanno permesso loro di
ottenere una discreta preparazione che gli permette di muoversi con sicurezza nella
disamina di fatti storici e letterari. Infine, un ristretto numero, meno motivato e con
minore capacità di ripresa, date le lacune pregresse, rivela una preparazione
superficiale, con conoscenze approssimative e limitata capacità di rielaborazione
personale attenendosi ad uno studio più mnemonico.
I programmi sono stati svolti quasi nella loro interezza, sono state affrontate anche
problematiche di attualità. L’ultima parte sarà completata nel corso del mese di
maggio.
Riguardo le verifiche, sono state effettuate, nel corso del triennio, prove scritte sia di
italiano sia di storia, nelle diverse tipologie richieste, quelle orali sono state assidue e
dettagliate per permettere loro di prepararsi scrupolosamente al colloquio d’esame.
15
PROGRAMMA DI ITALIANO
INSEGNANTE: LUNGHI ANGELA PATRIZIA
L’ETA’ ROMANTICA
Le linee generali della cultura europea
Il Romanticismo. Intellettuali e pubblico. I movimenti romantici. Il pensiero
filosofico e scientifico.
L’estetica, la poetica, i generi letterari. L’immaginario romantico.
Le linee generali della cultura italiana
Il dibattito fra classicisti e romantici.
“Sulla maniera e l’ utilità delle traduzioni” Madame de Stael.” La Lettera semiseria
di Grisostomo e la poetica romantica” G. Berchet
I caratteri del Romanticismo italiano. Intellettuali e pubblico. La questione della
lingua.
Alessandro Manzoni. Profilo biografico. Dalla formazione classicistica ed
illuministica alla svolta religiosa. Gli scritti di poetica.
Dalla Lettre à M. Chauvet “La differenza tra lo storico e il poeta”.
Dalla Lettera sul Romanticismo “Le ragioni del Romanticismo lombardo”.
La concezione della Provvidenza e della storia
Odi civili - Il cinque maggio
Inni sacri - La pentecoste
Le tragedie
Dall’ Adelchi : “La morte di Ermengarda”( Coro dell’atto IV).
I Promessi Sposi.
La genesi dei Promessi sposi: il Fermo e Lucia. L’ideologia e i protagonisti del
romanzo.
Dal Fermo e Lucia: ”Un omicidio in convento”.
Dal Fermo e Lucia ai Promessi Sposi.
La poesia romantica
Il nuovo valore della poesia.
La poesia in Italia
Caratteri generali.
La rappresentazione delle plebi in Belli.
Er giorno der giudizio-Le Cappelle papale G.G.Belli
La poesia risorgimentale.
Giacomo Leopardi: Profilo biografico. La funzione della letteratura e la poetica. Il
pensiero
16
Dalle Lettere - A Pietro Giordani: la disperazione e la noia.
Dallo Zibaldone - Il conflitto tra ragione e natura.
- Il desiderio di felicità.
- Una felicità materiale.
- L’indefinito e la “ rimembranza”: la poetica del vago e il ricordo
delle illusioni giovanili.
I Canti - L’infinito
- Alla luna
- Ultimo canto di Saffo
- A Silvia
- La quiete dopo la tempesta
- Il sabato del villaggio
- Canto notturno di un pastore errante dell’Asia
- La Ginestra (versi 1-157)
Operette morali - Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez.
- Dialogo della Natura e di un Islandese.
- Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere.
IL SECONDO OTTOCENTO.
Le linee generali della cultura europea
La cultura filosofica e scientifica. Il Positivismo. I movimenti letterari: Naturalismo e
Simbolismo.
Auguste Comte Lo stato positivo.
La narrativa realista del secondo ottocento
“Prefazione a Germinie Lacerteux” E. e J. De Goncourt;
“Prefazione a La fortuna dei Rougon” E. Zola.
Le linee generali della cultura italiana
L’emergere di nuove tendenze nella cultura dell’Italia post-unitaria. La Scapigliatura.
Il Verismo.
Giovanni Verga. Profilo biografico. L’evoluzione poetica: il periodo preverista. La
prefazione del romanzo Eva. La svolta: Nedda. L’adesione al Verismo. La tecnica
narrativa e la posizione ideologica.
“Una scena di corteggiamento” da Nedda.
Vita dei campi - La prefazione a L’amante di Gramigna
- Fantasticheria
-Rosso Malpelo
I Malavoglia: la trama; le caratteristiche dell’opera; la lingua; l’ideologia.
- La prefazione: i vinti nelle lotta per l’esistenza
- La famiglia Toscano
- Il naufragio della Provvidenza
- ‘Ntoni si ribella
- ‘Ntoni tradisce l’ideale dell’ostrica.
17
Novelle rusticane - Libertà
- La roba
Mastro-don Gesualdo – La morte di Gesualdo.
Charles Baudelaire
Spleen
L’albatro
Corrispondenze
TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
La crisi del Positivismo. Il Decadentismo. Il pensiero filosofico-scientifico
(Nietzsche, Bergson). La poetica decadente.
L’eccentricità del decadentismo italiano.
Contenuti e forme del romanzo decadente .Il quadro europeo ed italiano.
Giovanni Pascoli. Profilo biografico. La visione del mondo e la poetica del
“fanciullino”. Lo sperimentalismo stilistico di Pascoli.
Myricae - Temporale
- Il lampo
- Lavandare
- X Agosto
- Novembre
- L’assiuolo
Canti di Castelvecchio - Gelsomino notturno
- La mia sera
- Nebbia
Prose –La poetica del fanciullinoGabriele D’Annunzio .Profilo biografico. La poetica. Il superuomo dannunziano.
Il piacere - La filosofia del dandy
Alcyone -La sera fiesolana
-La pioggia nel pineto.
Notturno - Il supplizio dei giacinti.
IL PRIMO NOVECENTO
Le linee generali della cultura europea
La cultura scientifica. La cultura filosofica. La scoperta dell’inconscio: Freud e la
psicoanalisi. L’età dell’ansia. L’attività letteraria.
Le linee generali della cultura italiana
I movimenti letterari, le poetiche. Le riviste.
18
“Il Manifesto del Futurismo” F.T. Marinetti; “Il Manifesto tecnico della letteratura
futurista” F.T. Marinetti..
La poesia italiana. I crepuscolari.
Guido Gozzano - La signorina Felicita, ovvero la felicità
Luigi Pirandello. Profilo biografico. La visione del mondo. La poetica. La narrativa.
Il teatro
Da L’umorismo - Il contrasto vita/forma- Il sentimento del contrario
Uno, nessuno, centomila - La conclusione del romanzo
Novelle per un anno - Ciaula scopre la luna
- Il treno ha fischiato
- La signora Frola e il signor Ponza, suo genero
Il fu Mattia Pascal: l’opera nel percorso poetico dell’autore e nel contesto della
narrativa europea; la trama e la struttura del romanzo; i temi; lo stile.
- La vita di Mattia Pascal
- La vincita al gioco: Mattia trova la libertà?
- Adriano Meis non esiste: crolla la finzione
- Mattia-Adriano: un’ombra d’uomo
- La conclusione.
Italo Svevo. Profilo biografico. La poetica. La figura dell’inetto nei romanzi.
La coscienza di Zeno: il significato dell’opera nel percorso poetico di Svevo; i
contenuti e la struttura dell’opera.
- La doppia introduzione: la Prefazione e il Preambolo
- Il vizio del fumo: il sintomo della malattia
- Lo schiaffo del padre morente
- La moglie Augusta
- La conclusione del romanzo.
TRA LE DUE GUERRE.
La diffusione delle ideologie globali. Gli intellettuali e l’organizzazione della cultura.
La cultura italiana negli anni del fascismo e della guerra. L’Italia nel secondo
dopoguerra. Le riviste e l’attività letteraria
La poesia in Italia
.La linea novecentista: L’Ermetismo. La linea antinovecentista.
Umberto Saba. Profilo biografico. Le linee fondamentali della poetica.
Il Canzoniere – “A mia moglie”; “Trieste”; “Città vecchia”; “Amai”.
Giuseppe Ungaretti. Profilo biografico. Le linee fondamentali della poetica.
L’Allegria – “Allegria di naufraghi”; “Veglia”; “Fratelli”; San Martino del Carso”;
“Mattina”; “Soldati”; “I fiumi”; “Natale”.
19
Programma da svolgere nelle rimanenti lezioni
Eugenio Montale. Profilo biografico. La visione del mondo e i temi delle prime tre
raccolte. I caratteri della poesia nelle prime tre raccolte e la tecnica del “correlativo
oggettivo”.
Ossi di seppia - “Meriggiare pallido e assorto”; “Non chiederci la parola”; “Spesso il
male di vivere ho incontrato”.
Le occasioni “Ti libero la fronte dai ghiaccioli”
Satura - “Ho sceso dandoti il braccio”.
La narrativa: Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Leonardo Sciascia (cenni)
Testo utilizzato: M: Magri – V. Vittorini -Nuovo fare letteratura – vol 2 B, 3 A, 3 B,
3 C Paravia
20
PROGRAMMA DI STORIA
INSEGNANTE: ANGELA PATRIZIA LUNGHI
EUROPA E MONDO NELLA SECONDA META’ DELL’OTTOCENTO.
I problemi dell’Italia unita: Destra e Sinistra a confronto.
I problemi economici e sociali dell’unificazione.
La politica della Destra.
La terza guerra di indipendenza.
L’annessione di Roma e la caduta della Destra.
La Sinistra al governo: la legislazione in campo economico e sociale.
La classe operaria e la nascita del Partito socialista italiano.
La politica estera e le aspirazioni colonialistiche dell’Italia.
Da Crispi alla crisi di fine secolo.
Il colonialismo e il mondo extra-europeo.
La nuova fase del colonialismo: l’imperialismo.
L’affermazione del Commonwealth britannico e l’imperialismo francese.
Il Giappone e la Cina nel confronto-scontro con l’Occidente.
L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO E LA PRIMA GUERRA MONDIALE.
L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo.
La spartizione dell’Africa e dell’Asia.
Luci e ombre della “belle epoque”.
La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze.
Lo scenario europeo.
L’imperialismo del Giappone e il conflitto con la Cina.
La Russia degli zar tra modernizzazione e opposizione politica.
La guerra tra Russia e Giappone e la rivoluzione del 1905.
La rapida crescita economica degli Stati Uniti.
L’Italia giolittiana.
La legislazione sociale di Giolitti e lo sviluppo industriale dell’Italia.
La politica interna tra socialisti e cattolici.
La politica estera e la guerra di Libia.
La prima guerra mondiale.
Le cause della guerra.
1914: il fallimento della guerra lampo.
21
L’entrata dell’Italia nel conflitto.
1915-1916: la guerra di posizione.
Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra.
La rivoluzione russa.
La rivoluzione di febbraio.
La rivoluzione di ottobre.
Lenin alla guida dello Stato sovietico.
L’Europa e il mondo dopo il conflitto.
La conferenza di pace e la Società delle Nazioni.
I trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa.
Il crollo dell’impero turco e la spartizione del Vicino Oriente.
Il crollo dell’impero cinese e la rivoluzione maoista.
L’ETA’ DEI TOTALITARISMI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE.
L’Unione Sovietica tra le due guerre e lo stalinismo.
La Russia fra guerra civile e comunismo di guerra.
La Nuova politica economica e la nascita dell’URSS.
L’ascesa di Stalin e l’industrializzazione dell’URSS.
Il regime del terrore e i gulag.
Il consolidamento dello Stato totalitario.
Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo.
Le difficoltà economiche e sociali della ricostruzione.
Nuovi partiti e movimenti politici nel dopoguerra.
La crisi del liberalismo: la questione di Fiume e il biennio rosso.
L’ascesa del fascismo.
La costruzione del regime.
Gli Stati Uniti e la crisi del ’29.
Il nuovo ruolo degli Stati Uniti e la politica isolazionista.
Gli anni Venti tra boom economico e cambiamenti sociali.
La crisi del ’29.
Roosevelt e il New Deal.
La crisi della Germania repubblicana e il nazismo.
La nascita della repubblica di Weimar.
Hitler e la nascita del nazionalsocialismo.
Il nazismo al potere.
L’ideologia nazista e l’antisemitismo.
Il regime fascista in Italia.
22
Il consolidamento del regime.
Il fascismo tra consenso e opposizione.
La politica interna ed economica.
I rapporti tra Chiesa e fascismo.
La politica estera e le leggi razziali.
L’Europa verso una nuova guerra.
Il riarmo della Germania nazista e l’alleanza con l’Italia e il Giappone.
I fascismi in Europa.
La Spagna dalla dittatura fascista di Primo de Rivera al governo repubblicano.
La guerra civile spagnola.
L’escalation nazista: verso la guerra.
La seconda guerra mondiale.
Il successo della guerra lampo.
La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale.
L’inizio della controffensiva alleata.
La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia.
La vittoria degli Alleati.
La guerra dei civili e lo sterminio degli ebrei.
IL
MONDO
BIPOLARE:
DISSOLUZIONE DELL’URSS.
DALLA
GUERRA
FREDDA
ALLA
Il bipolarismo USA-URSS, la guerra fredda e i tentativi di “disgelo”.
1945-1947: USA e URSS da alleati ad antagonisti.
1948-1949: il sistema di alleanze durante la guerra fredda.
L’Europa del dopoguerra e la ricostruzione economica.
1945-1954: la guerra fredda in Asia e la corsa agli armamenti.
1953-1963: la “coesistenza pacifica” e le sue crisi.
La decolonizzazione in Asia e in Africa e la questione mediorientale.
(in generale)
Scenari di crisi dell’assetto bipolare
(in generale)
Dalla seconda guerra fredda alla caduta del muro di Berlino.
(in generale)
L’Italia della prima repubblica.
La nuova Italia postbellica.
Gli anni del centrismo e della guerra fredda.
La ricostruzione economica.
23
L’epoca del centro-sinistra e il miracolo economico.
Gli anni della contestazione: nuovi soggetti politici e sociali.
Gli anni del terrorismo e della crisi economica.
La crisi della prima Repubblica.
Testo utilizzato: Brancati-Pagliarini – Il nuovo dialogo con la storia – La Nuova Italia
vol. 2°,3°.
24
RELAZIONE DI FILOSOFIA
INSEGNANTE: SANTONICITO ROSARIA
La classe è composta da 23 alunni che presentano un atteggiamento
positivo e interessato nei confronti della disciplina; nel complesso la classe
si presenta abbastanza omogenea, alcuni ragazzi si distinguono per
interesse e partecipazione, altri presentano maggiori difficoltà
nell’approccio con la disciplina ed uno studio non sempre continuo .
I contenuti sono stati adeguati agli interessi, alle possibilità degli alunni ed
alla necessità di gestire in modo consono il tempo a disposizione.
Il metodo di insegnamento proposto è stato quello di abituare a considerare
lo studio del pensiero filosofico come continuo tentativo di cercare risposte
fondanti ai problemi dell’esistenza che ogni epoca elabora in forme
innovative e di stimolare la riflessione critica e personale sui temi affrontati
per impostare il confronto con il pensiero razionale sia in chiave teorica che
pratica.
I contenuti sono stati adeguati agli interessi, alle possibilità degli alunni ed
alla necessità di gestire in modo consono il tempo a disposizione.
Le modalità di verifica e valutazione sono state svolte con delle verifiche
orali individuali .
In merito ai contenuti lo studio della disciplina è iniziato con Kant (poiché
lo scorso anno non era stato svolto) e, ad oggi, è stato svolto fino a
Bergson. Compatibilmente con le esigenze didattiche verrà trattato
l’esistenzialismo ed in particolare Heidegger e Sartre.
Si allega il programma.
25
PROGRAMMA DI FILOSOFIA
INSEGNANTE: SANTONICITO ROSARIA
- Kant: il criticismo come filosofia del “limite”, la critica della ragion pura (la
teoria dello spazio e del tempo, le categorie, l’io penso, la dialettica
trascendentale) la critica della ragion pratica (la categoricità dell’imperativo
morale) la critica del giudizio.
- Fichte: i tre principi dell’idealismo Fichtiano , la dottrina della conoscenza
- Schelling: filosofia della natura, la filosofia dell’identità (concetto di assoluto)
- Hegel: i capisaldi del sistema, la struttura triadica del processo dialettico, la
fenomenologia dello spirito, logica, filosofia della natura e filosofia dello
spirito
- Destra e sinistra Hegeliana: Feuerbach
- Marx: concetto di alienazione, concezione materialistica della storia, la lotta di
classe, i principi dell’economia marxista (merce lavoro e plusvalore)
- Schopenhauer: il velo di maya, il pessimismo (dolore, piacere e noia), le vie di
liberazione dal dolore (arte, morale e ascesi)
- Kierkegaard: gli stadi dell’esistenza (stadio estetico, etico e religioso), il
principio del cristianesimo,la categoria del singolo.
- Nietzsche: tragedia e filosofia (spirito apollineo e dionisiaco), la concezione
della storia, la morte di Dio e la fine delle illusioni metafisiche, il superuomo,
l’eterno ritorno; l’ultimo Nietzsche (la trasvalutazione dei valori, il nichilismo)
- Freud: la realtà dell’inconscio, la struttura dell’apparato psichico: es, io super
io; il complesso di Edipo.
- Bergson:concezione del tempo,rapporto spirito e corpo, lo slancio vitale.
Testo utilizzato:
Reale- Antiseri, Storia della Filosofia, volume 3 Editrice La Scuola
26
RELAZIONE DI INGLESE
INSEGNANTE: ARCHILLETTI SERENA
PREMESSA
La classe V sez.B del liceo tecnologico che conosco dallo scorso anno, si è presentata
come una classe abbastanza disomogenea nei livelli di partenza. Alcuni studenti
hanno mostrato sin dal primo quadrimestre, notevoli difficoltà nel recepire i concetti
basilari della lingua , riuscendo solo in parte a svolgere lo studio di semplici funzioni
e strutture grammaticali. La restante parte della classe ha affrontato,invece, l'anno
scolastico con un’adeguata preparazione di base e non ha incontrato significative
difficoltà ad adeguarsi al ritmo di studio di questo nuovo anno scolastico.
L'impegno adeguato a casa e le numerose lezioni di ripasso e di recupero in itinere
ha consentito almeno in parte agli studenti con più difficoltà di colmare le numerose
lacune pregresse. Il restante gruppo classe con un adeguato metodo di studio, ha
permesso il regolare svolgimento delle previste attività didattiche, consentendo il
raggiungimento di un più che sufficiente livello di preparazione complessiva che per
due alunni è stato quasi ottimo.
Riguardo allo svolgimento dei programmi, si è ritenuto di soffermarsi maggiormente
sui contenuti di prioritaria importanza cioè quelli atti a fornire una solida
preparazione di base.
La frequenza alle lezioni da parte degli alunni è stata abbastanza regolare.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione sul livello di apprendimento e di maturazione raggiunti, é stata
effettuata tenendo conto soprattutto dell'acquisizione degli obiettivi generali
prefissati, del livello di apprendimento raggiunto e anche delle condizioni dei livelli
di partenza.
La verifica del processo d’apprendimento è stata effettuata, attraverso le consuete
prove scritte ed orali: diversa tipologia di tests di prova strutturata, e semi strutturata
e con rielaborazioni autonome e personali, con diversi registri di lingua, lessico ,
funzioni , strutture e ruoli della lingua quotidiana, con riferimento alla specificità del
corso di studio, con ascolti continui di brani in lingua originale cercando sempre di
porre in primo piano la produzione e la comprensione orale della lingua Inglese.
Lezioni frontali
La lezione frontale ha seguito le seguenti fasi:




Ascolto e comprensione del testo;
Lettura e comprensione del testo;
Analisi del testo letterario
Eventuali collegamenti con le discipline
linguistiche.
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Tempi e modalità delle verifiche
Sono state effettuate fino ad ora quattro verifiche scritte e due verifiche orali con, con
le seguenti modalità:
 comprensione del testo scritta(questionari , quesiti a risposta singola Multiple
choice .and translation exercises , tests di letteratura con risposte aperte.
Comprensione orale e produzione orale della lingua(interrogazione tradizionale,).
Obiettivi Disciplinari
Gli obiettivi specifici sono stati individuati per moduli e unità didattiche e in termini
di conoscenze, competenze e capacità. All’interno della classe tali obiettivi sono stati
conseguiti secondo livelli differenti, mediamente si può dire però che il livello
raggiunto è quasi per tutti:
Discreto per le conoscenze
Sufficiente per le competenze.
Sufficiente per le capacità, e come già detto nella relazione ottimi per alcuni.
Conoscenze
Gli alunni conoscono argomenti inerenti alla letteratura Inglese nonché le principali
funzioni e strutture grammaticali della lingua che gli consentono la produzione orale
della stessa.
Competenze
Gli alunni sono in grado di:
 Sostenere una semplice conversazione su argomenti di vita quotidiana e su
argomenti di letteratura.
 Descrivere processi e situazioni con un’accettabile precisione lessicale.
 Comprendere testi o pubblicazioni in lingua.
 Saper leggere testi e tradurre testi scritti d’argomento diverso con
un’accettabile conoscenza dei diversi registri di lingua.
28
PROGRAMMA DI INGLESE
INSEGNANTE: ARCHILLETTI SERENA
Dal libro in adozione:
New Literary Links
Thomson
Maglioni
Modulo A: acquisire autonomia nella comunicazione in lingua straniera , Listening,
speaking, reading and writing Skills.
The romantic Age
The Sublime
Historical and social background
Wordsworth life and works:” I wandered Lonely as a cloud.”
Keats life and works:” La belle dame sans mercy.”
Samuel T. Coleridge :Life and works
Focus on the text: The Rime of the ancient Mariner.
Extract 1 :There was a ship.
The novel in the Romantic Age.
Jane Austen life and works:
Focus on the novel . Sense and sensibility
Vision of the films in original language : Sense and Sensibility.
Wuthering heights vision of the film in original language.
II QUADRIMESTRE
Modulo B: The Victorian Age
The Age of Empire: The Victorian Compromise
The Gothic novel Thematic :love and death.
Bronte Emily : life and works
Wuthering Heights :vision of the film in original language.
Charles Dickens : life and works.
Oliver Twist vision of the film in original language.
Oscar Wilde: Thematic Beauty and Art
The Picture of Dorian Gray.
Vision of the film in original language.
The Age of Modernism:
Grammar points. Listening , speaking ,reading ,writing skills.
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RELAZIONE DI MATEMATICA
INSEGNANTE: MUCCI PAOLA
La classe V b lst è una classe di ventitre alunni che hanno seguito lo stesso
percorso educativo che è risultato sempre lineare ad eccezione dell’alunno
Costantini Luca, diversamente abile, per il quale vale un discorso a parte.
Negli anni passati dal punto di vista comportamentale non sono mancati
atteggiamenti di insofferenza, manifestati nella difficoltà dei rapporti personali tra
gli alunni. Anche per questo l’alunno Costantini non si è mai inserito nel gruppo
classe e piuttosto veniva a fare lezione nella classe precedente. La naturale
crescita, il superamento di disagi relativi all’adolescenza e il supporto che le
famiglie e la scuola hanno dato loro hanno reso il clima della classe più sereno.
Anche questo è da ritenersi un successo formativo.
Nell’arco dei cinque anni gli alunni hanno lavorato con metodo e partecipazione,
il gruppo classe è infatti formato complessivamente da ragazzi motivati al lavoro
e interessati ai contenuti della disciplina. Una parte degli alunni, dotati di capacità
logiche, ha acquisito una solida preparazione di base. La maggior parte ha
conseguito risultati mediamente discreti. I ragazzi meno motivati, che
costituiscono una minoranza, hanno comunque lavorato in classe, e sono riusciti a
raggiungere risultati quasi sufficienti anche se scarso è stato il lavoro di
rielaborazione personale.
Poiché l’attività matematica consiste nel porre e risolvere problemi,
l’insegnamento è stato condotto per problemi e ha cercato di portare l’allievo alla
scoperta delle relazioni matematiche e quindi all’esigenza di un’impostazione
teorica che ne consentiva la risoluzione. Le nozioni teoriche via, via apprese
dovevano essere quindi opportunamente collegate e sistemate. Coerentemente con
questa impostazione le nozioni più astratte non sono state poste a priori, ma
dovevano scaturire come sintesi di situazioni incontrate in vari settori.
30
PROGRAMMA DI MATEMATICA
INSEGNANTE: MUCCI PAOLA
LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETA’
Le funzioni reali di variabile reale (definizione e classificazione)
Il dominio e lo studio del segno
Le funzioni crescenti e decrescenti
Le funzioni periodiche
Le funzioni pari e dispari
La funzione inversa
Le funzioni composte
LE FUNZIONI CONTINUE
Definizione di funzione continua in un punto
Definizione di funzione continua in un intervallo
I teoremi sulle funzioni continue: Weierstrass, teorema dei valori intermedi, teorema
dell’esistenza degli zeri (senza dimostrazione)
DERIVATE DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE:
Definizione di retta tangente al grafico di una funzione
Definizione di rapporto incrementale e significato geometrico
Definizione di derivata di una funzione in un punto e significato geometrico
Il calcolo della derivata applicando la definizione di derivata
Equazione della retta tangente al grafico di una funzione
Punti di non derivabilità
Continuità e derivabilità
Calcolo della derivate di alcune funzioni elementari ( y=k, y=x, y=senx, y=e x, y=lnx)
Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata di una somma di funzioni, di un prodotto
di funzioni e di un quoziente di funzioni (con dimostrazione)
Regola di derivazione delle funzioni composte (senza dimostrazione)
Derivate di ordine superiore
TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE
Teorema di Rolle (con dimostrazione)
Teorema di Lagrange e del valore medio (con dimostrazione)
Conseguenze del teorema di Lagrange
Teorema di Cauchy (con dimostrazione)
Regola di De L’Hospital (senza dimostrazione);
LO STUDIO DELLE FUNZIONI
Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate
Definizione di punti di massimo e minimo assoluti e relativi
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Regola pratica per la determinazione dei massimi e minimi relativi con la derivata
prima.
Semplici problemi di massimo e minimo
Definizione di concavità verso l’alto e verso il basso
Definizione di punto di flesso di una funzione
La concavità e il segno della derivata seconda e determinazione dei punti di flesso
Studio del grafico di funzioni razionali (intere e fratte), logaritmiche, esponenziali.
INTEGRALI INDEFINITI
Definizione di primitiva di una funzione
Definizione di integrale indefinito (primitive di una funzione)
Le proprietà dell’integrale indefinito
Integrali indefiniti immediati
Integrazione per scomposizione
Integrazione di funzioni razionali elementari
Integrazione delle funzioni razionali fratte (metodo delle costanti)
Integrazione per sostituzione
Integrazione per parti
INTEGRALE DEFINITO E IL PROBLEMA DELLE AREE
Problema delle aree
Il trapezoide
L’integrale definito di una funzione positiva o nulla
Definizione di integrale definito
Proprietà dell’integrale definito
Il teorema della media (con dimostrazione)
Teorema fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione)
Calcolo dell’area di una superficie piana limitata da una o più curve
Integrali estesi ad intervalli infiniti(integrali impropri)
Calcolo del volume di un solido di rotazione
Testo utilizzato:
Moduli.mat , Re Fraschini
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RELAZIONE DI CHIMICA E LABORATORIO
INSEGNANTE: FRASACCO TIZIANA
La classe VB LST è costituita da ventitre allievi, di cui uno diversamente abile
,provvisto di PEI, che per l’intero anno scolastico si è limitato a svolgere
semplicemente una sintesi di argomenti concordati con l’insegnante di sostegno,
accompagnati da numerose rappresentazioni grafiche.Dal punto di vista didattico
nella classe, si possono individuare tre distinti gruppi: il primo (costituito da un
numero piuttosto esiguo di studenti) si caratterizza per il discreto interesse, per l’
apprezzabile partecipazione alla didattica frontale, per le buone capacità cognitive e
per un impegno, tale da permettere alla maggioranza dei suoi componenti di
raggiungere una buona preparazione; nel secondo gruppo (pur caratterizzato da
sufficienti capacità cognitive) lo studio superficiale e discontinuo ha determinato una
preparazione soltanto sufficiente; il terzo (numericamente esiguo) si caratterizza per
una situazione meno positiva determinata da un metodo di studio spesso poco
efficace e continuo, che non ha permesso il raggiungimento, finora, degli obiettivi
minimi richiesti.
Questa particolare situazione della classe ha dettato la necessità di ridimensionare la
programmazione prevista per il corrente anno scolastico, soprattutto per quanto
riguarda l’approfondimento dei contenuti.
Da rilevare, infine, dal punto di vista disciplinare, l’atteggiamento sempre
estremamente corretto di tutti gli allievi.
33
PROGRAMMA DI CHIMICA E LABORATORIO
INSEGNANTE: FRASACCO TIZIANA
INSEGNANTE TECNICO PRATICO: RUGGIERO M. LUISA
1) La chimica del carbonio
I legami del carbonio nelle molecole organiche. Ibridazione tetragonale (sp3),
trigonale (sp2), diagonale (sp). L’isomeria strutturale e isomeria spaziale o
stereoisomeria (isomeri conformazionali, isomeri configurazionali, isomeri
geometrici).
2) Gli idrocarburi alifatici
Gli idrocarburi e la loro classificazione (alifatici, aliciclici, aromatici).
Gli alcani: caratteristiche generali, nomenclatura IUPAC e tradizionale, proprietà
fisiche e chimiche ( reazioni di combustione e di alogenazione).
Gli alcheni, alchini: caratteristiche generali, nomenclatura IUPAC e tradizionale,
proprietà fisiche e chimiche ( reazioni di addizione elettrofile).
Caratteristiche strutturali degli idrocarburi alifatici a struttura ciclica.
3) Gli idrocarburi aromatici
Le caratteristiche generali dei composti aromatici. Struttura del benzene.
Nomenclatura IUPAC e tradizionale, proprietà fisiche.
Proprietà chimiche: reazioni di sostituzione elettrofile (alogenazione, nitrazione,
alchilazione, acilazione).
4) I derivati ossigenati degli idrocarburi.
Alcoli, fenoli, chetoni, aldeidi, acidi carbossilici e derivati: caratteristiche generali,
nomenclatura IUPAC e tradizionale, proprietà fisiche.
Aldeidi e chetoni proprietà chimiche: reazioni di addizione nucleofila al carbonile,
reazioni di ossidazione e riduzione.
Acidi carbossilici proprietà chimiche: reazioni acido-base.
5) I derivati azotati degli idrocarburi
Ammine, ammidi, amminoacidi: caratteristiche generali.
6) Le molecole della vita
Glucidi :caratteristiche generali, monosaccaridi (glucosio, fruttosio, mannosio,
galattosio), disaccaridi (maltosio, lattosio, cellobiosio, saccarosio), polisaccaridi
(amido, cellulosa, glicogeno).
Proteine: caratteristiche generali. Caratteristiche strutturali e funzionali degli enzimi.
Lipidi: classificazione e proprietà dei lipidi.
34
RELAZIONE FISICA
INSEGNANTE: MASTROCINQUE ANTONIETTA
La classe costituita da 23 alunni, dei quali dei uno, Costantini, ha seguito una
programmazione differenziata.
Quasi tutti gli allievi hanno mostrato dall’inizio dell’anno un interesse discreto verso
la disciplina, superando, in molti casi, le difficoltà riscontrate nella prima fase
dell’anno scolastico. Un gruppo più esiguo di studenti ha partecipato durante tutto il
corso dell’anno scolastico in modo costruttivo al dialogo educativo. Tuttavia, è da
segnalare che, mentre nella risoluzione di problemi e quesiti quasi tutti gli allievi
hanno acquisito abilità almeno sufficienti, nell’elaborazione orale si manifestano
maggiori difficoltà, soprattutto non in molti casi non è stato acquisito un linguaggio
specifico.
Per quest’ultimo motivo si è ritenuto di proporre un intervento di supporto
pomeridiano. Dal punto di vista disciplinare, non si sono evidenziate situazioni da
segnalare.
35
PROGRAMMA FISICA
INSEGNANTE: MASTROCINQUE ANTONIETTA
FAGIOLO ANTONIO
Criteri e strumenti di In relazione alle differenti UNITÀ DIDATTICHE, in cui sono stati divisi i MODULI, in sede di
programmazione, sono state effettuate verifiche orali, prove scritte, prove strutturate, colloqui
valutazione adottati
informali, lavori di ricerca, esperienze di laboratorio.
PERIODO/MODULO
1. La carica elettrica
e la legge
di Coulomb
2. Il campo elettrico
PERIODO/MODULO
CONTENUTI, METODI (*) E MEZZI (**)
DEL PERCORSO FORMATIVO
 Fenomeni elementari di elettrostatica.
 Convenzioni sui segni delle cariche.
 Conduttori e isolanti.
 La legge di conservazione della carica.
 La definizione operativa della carica.
 L’elettroscopio.
 Unità di misura della carica elettrica nel SI.
 La carica elementare.
 La legge di Coulomb.
 Il principio di sovrapposizione.
 L’esperimento della bilancia di torsione per
la misura della costante di Coulomb.
 La costante dielettrica relativa e assoluta.
 La forza elettrica nella materia.
 Elettrizzazione per induzione.
Polarizzazione degli isolanti.
 Il vettore campo elettrico.
 Il campo elettrico prodotto da una carica
puntiforme e da più cariche.
 Rappresentazione del campo elettrico
attraverso le linee di campo.
 Le proprietà delle linee di campo.
 Concetto di flusso di un campo vettoriale
attraverso una superficie.
 Il flusso del campo elettrico e il teorema di
Gauss.
 La densità superficiale e lineare di carica.
 Il campo elettrico generato da una
distribuzione piana infinita di carica, da una
distribuzione lineare infinita di carica,
all’esterno di una distribuzione sferica di
carica e all’interno di una sfera omogenea di
carica.
 Confronto tra il campo elettrico di una sfera
carica e il campo gravitazionale terrestre.
CONTENUTI, METODI (*) E MEZZI (**)
DEL PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI RAGGIUNTI
 Comprendere la differenza tra cariche
positive e negative, tra corpi carichi e corpi
neutri.
 Interpretare con un modello microscopico
la differenza tra conduttori e isolanti.
 Distinguere tra elettrizzazione per strofinio,
per contatto e per induzione.
 Usare in maniera appropriata l’unità di
misura della carica.
 Calcolare la forza tra corpi carichi
applicando la legge di Coulomb e il
principio di sovrapposizione.
 Comprendere il ruolo della materia nel
determinare l’intensità della forza tra
cariche.
 Saper distinguere la ridistribuzione della
carica in un conduttore per induzione e in
un isolante per polarizzazione.
 Calcolare il campo elettrico in prossimità di
una carica.
 Comprendere il ruolo di una carica di
prova.
 Determinare il vettore campo elettrico
risultante da una distribuzione di cariche.
 Calcolare la forza agente su una carica
posta in un campo elettrico.
 Disegnare le linee di campo per
rappresentare il campo elettrico prodotto da
una carica o da semplici distribuzioni di
cariche.
 Calcolare il flusso di un campo vettoriale
attraverso una superficie.
 Comprendere il ruolo della simmetria nella
determinazione di alcuni campi elettrici.
 Utilizzare il teorema di Gauss per calcolare
il campo elettrico in alcune situazioni.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
36
3. Il potenziale
elettrico
4. Fenomeni di
elettrostatica
5. La corrente
elettrica continua
 L’energia potenziale elettrica.
 L’andamento dell’energia potenziale in
funzione della distanza tra due cariche.
 L’energia potenziale nel caso di più cariche.
 Il potenziale elettrico e la sua unità di misura.
 La differenza di potenziale.
 Le superfici equipotenziali.
 La relazione tra le linee di campo e le
superfici equipotenziali.
 Il concetto di circuitazione.
 La circuitazione del campo elettrico.
 La condizione di equilibrio elettrostatico e la
distribuzione della carica nei conduttori.
 Campo elettrico e potenziale in un conduttore
carico.
 Il teorema di Coulomb.
 La capacità di un conduttore e la sua unità di
misura nel SI.
 Potenziale e capacità di una sfera conduttrice
isolata.
 Il condensatore.
 Campo elettrico e capacità di un
condensatore a facce piane e parallele.
 Concetto di capacità equivalente.
 Collegamento di condensatori in serie e in
parallelo.
 L’energia immagazzinata in un condensatore.
 Individuare la direzione del moto spontaneo
delle cariche prodotto dalla differenza di
potenziale.
 Calcolare il potenziale elettrico di una
carica puntiforme.
 Dedurre il valore del campo elettrico dalla
conoscenza locale del potenziale.
 Comprendere il significato di campo
conservativo e il suo legame con il valore
della circuitazione.
 Comprendere il concetto di equilibrio
elettrostatico.
 Descrivere come la carica si distribuisce
all’interno e alla superficie di un conduttore
carico.
 Applicare il teorema di Gauss per spiegare
la distribuzione della carica nei conduttori
carichi.
 Illustrare alcune applicazioni pratiche
dell’elettrostatica.
 Comprendere il significato di messa a terra.
 Calcolare la capacità di un condensatore
piano e di una sfera conduttrice isolata.
 Analizzare circuiti contenenti condensatori
collegati in serie e in parallelo e calcolare la
capacità equivalente.
 Calcolare l’energia immagazzinata in un
condensatore.
 Intensità e verso della corrente continua.
 Distinguere verso reale e verso
convenzionale della corrente nei circuiti.
 L’unità di misura della corrente nel SI.

Utilizzare in maniera corretta i simboli per i
 I generatori di tensione.
circuiti elettrici.
 Elementi fondamentali di un circuito
 Distinguere i collegamenti dei conduttori in
elettrico.
serie e in parallelo.
 Collegamenti in serie e in parallelo dei
 Identificare, dalla curva caratteristica, i vari
conduttori in un circuito elettrico.
tipi di conduttori.
 La prima legge di Ohm.

Applicare la prima legge di Ohm e le leggi
 I resistori.
di Kirchhoff nella risoluzione dei circuiti.
 Collegamento in serie e in parallelo di
 Riconoscere le proprietà dei nodi e delle
resistori.
maglie.
 Le leggi di Kirchhoff.

Risolvere circuiti contenenti resistori
 La potenza dissipata in un circuito per effetto
collegati in serie e in parallelo
Joule.
determinando la resistenza equivalente.
 Unità di misura per i consumi di energia
 Calcolare la potenza dissipata per effetto
elettrica.
 La forza elettromotrice e il generatore reale di Joule in un conduttore.
 Comprendere il ruolo della resistenza
tensione.
interna di un generatore.
 Distinguere tra forza elettromotrice e
tensione.
 Calcolare la tensione ai capi di un
generatore reale.
37
6. La corrente
elettrica nei metalli
 L’interpretazione microscopica del moto
delle cariche nei conduttori.
 La velocità di deriva.
 La seconda legge di Ohm.
 Resistività e temperatura.
 I superconduttori.
 I processi di carica e di scarica di un
condensatore.
 L’elettronvolt.
 L’estrazione di elettroni da un metallo per
effetto termoionico e per effetto fotoelettrico.
 L’effetto Volta e la differenza di potenziale
tra conduttori a contatto.
 L’effetto termoelettrico.
 La dissociazione elettrolitica.
 Il fenomeno della elettrolisi.
 Il funzionamento delle pile a secco e degli
accumulatori.
 La conduzione nei gas, le scariche elettriche,
l’emissione di luce.
Il tubo a raggi catodici e le sue applicazioni.
8.Fenomeni magnetici  Fenomeni di magnetismo naturale.
fondamentali
 Attrazione e repulsione tra poli magnetici.
 Caratteristiche del campo magnetico.
 L’esperienza di Oersted e le interazioni tra
magneti e correnti.
 L’esperienza di Faraday e le forze tra fili
percorsi da corrente.
 La legge di Ampère.
 La permeabilità magnetica del vuoto.
 Definizione dell’ampere.
 Intensità del campo magnetico e sua unità di
misura nel SI.
 Forza magnetica su un filo percorso da
corrente.
 La formula di Biot-Savart.
 Il campo magnetico di un filo rettilineo, di
una spira e di un solenoide.
 Principi di funzionamento di un motore
elettrico.
9. Il campo
 La forza di Lorentz.
magnetico
 Il selettore di velocità.
 Il moto di una carica in un campo magnetico
uniforme.
 La determinazione della carica specifica
dell’elettrone.
 Lo spettrometro di massa.
 Il flusso del campo magnetico e il teorema di
Gauss per il magnetismo.
 Unità di misura del flusso magnetico nel SI.
 La circuitazione del campo magnetico e il
teorema di Ampère.
 Le sostanze ferromagnetiche, diamagnetiche
e ferromagnetiche.
 Interpretazione microscopica delle proprietà
magnetiche.
 Il ciclo di isteresi magnetica.
7. La corrente
elettrica nei liquidi e
nei gas
 Comprendere il concetto di velocità di
deriva.
 Calcolare la resistenza di fili percorsi da
corrente.
 Descrivere l’andamento della resistività al
variare della temperatura.
 Distinguere tra conduttori, semiconduttori,
superconduttori.
 Descrivere il processo di carica e di scarica
di un condensatore.
 Distinguere l’effetto termoionico da quello
fotoelettrico, come modi diversi di fornire
energia a un conduttore.
 Comprendere il ruolo dell’effetto Volta in
una pila.
 Illustrare e distinguere il funzionamento di
una pila a secco e quello di un
accumulatore.
 Spiegare come avviene la ionizzazione e la
conduzione di un gas.
 Confrontare le caratteristiche del campo
magnetico e di quello elettrico.
 Rappresentare l’andamento di un campo
magnetico disegnandone le linee di forza.
 Calcolare l’intensità della forza che si
manifesta tra fili percorsi da corrente e la
forza magnetica su un filo percorso da
corrente.
 Determinare intensità, direzione e verso del
campo magnetico prodotto da fili rettilinei,
spire e solenoidi percorsi da corrente.
 Comprendere il principio di funzionamento
di un motore elettrico e degli strumenti di
misura analogici a bobina mobile.
 Determinare intensità, direzione e verso
della forza agente su una carica in moto.
 Analizzare il moto di una particella carica
all’interno di un campo magnetico
uniforme.
 Descrivere l’esperimento di Thomson sulla
carica specifica dell’elettrone.
 Cogliere il collegamento tra teorema di
Gauss per il magnetismo e non esistenza del
monopolo magnetico e tra teorema di
Ampère e non conservatività del campo
magnetico.
 Interpretare a livello microscopico le
differenze tra materiali ferromagnetici,
diamagnetici e paramagnetici.
 Descrivere la curva di isteresi magnetica e
le caratteristiche dei materiali
ferromagnetici.
38
10. L’induzione
elettromagnetica
 La corrente indotta e l’induzione
elettromagnetica.
 La legge di Faraday-Neumann.
 La forza elettromotrice indotta media e
istantanea.
 La legge di Lenz sul verso della corrente
indotta.
 Le correnti di Foucault.
 L’autoinduzione e la mutua induzione.
 I circuiti RL.
 L’energia immagazzinata in un campo
magnetico.
 L’alternatore.
 La corrente alternata.
 Valori efficaci delle grandezze alternate.
 Circuiti ohmici, induttivi e capacitivi.
 Circuiti RLC in corrente alternata.
12. Le equazioni di
Maxwell e le onde
elettromagnetiche
 Campi elettrici indotti.
 La circuitazione del campo elettrico indotto.
 La corrente di spostamento.
 Le equazioni di Maxwell e il campo
elettromagnetico.
 Le onde elettromagnetiche: produzione,
propagazione e ricezione.
13. Le equazioni di
Maxwell e le onde
elettromagnetiche
 Il concetto di corpo nero.
 La legge dello spostamento di Wien.
 L’interpretazione di Planck dello spettro di
corpo nero.
 L’effetto fotoelettrico e la sua spiegazione
secondo Einstein.
 I fotoni.
 L’effetto Compton.
 L’esperimento di Franck e Hertz.
 Lo spettro di emissione dell’idrogeno.
 Il modello di Bohr e la quantizzazione delle
orbite.
 La dualità onda-corpuscolo e la lunghezza
d’onda di de Broglie.
 Il principio di indeterminazione di
Heisenberg.
 Le onde di probabilità.
 L’equazione di Schrödinger.
 I numeri quantici.
 Il principio di esclusione di Pauli.
 Spiegare come avviene la produzione di
corrente indotta.
 Ricavare la formula della legge di FaradayNeumann analizzando il moto di una
sbarretta in un campo magnetico.
 Interpretare la legge di Lenz come
conseguenza del principio di conservazione
dell’energia.
 Descrivere i fenomeni di autoinduzione e di
mutua induzione.
 Calcolare l’energia immagazzinata in un
campo magnetico.
 Descrivere il funzionamento
dell’alternatore e il meccanismo di
produzione della corrente alternata.
 Comprendere il significato delle grandezze
elettriche efficaci.
 Analizzare un circuito RLC in corrente
alternata.
 Comprendere la relazione tra campo
elettrico indotto e campo magnetico
variabile.
 Cogliere il significato delle equazioni di
Maxwell.
 Comprendere il ruolo dell’interpretazione
dello spettro di corpo nero nella crisi della
fisica classica.
 Descrivere l’effetto fotoelettrico e
l’interpretazione di Einstein.
 Analizzare l’effetto Compton in termini di
interazione fotone-elettrone.
Confrontare la dualità onda-particella per la
luce e per la materia.
39
ESERCITAZIONI DI LABORATORIO:
TITOLO
CONTENUTI, METODI (*) E MEZZI (**)
DEL PERCORSO FORMATIVO
 Il vento elettrico,
 campanellini sollecitati da forze
coulombiane,
 potere dispersivo delle punte
 elettrizzazione degli isolanti
 la macchina di Wimshurst
2. Misure elettriche: i  L’amperometro
multimetri analogici e  Il voltmetro
digitali
 L’ohmmetro
1. Alcuni fenomeni
elettrostatici
OBIETTIVI RAGGIUNTI
 Saper distinguere le modalità di
elettrizzazione di isolanti e conduttori
 Conoscere le modalità di produzione di
energia elettrostatica
 Saper collegare il multimetro a seconda
della grandezza da misurare
 Scegliere la portata e la scala adeguata
 Apprezzare l’errore strumentale
3. Le leggi di Ohm
 Prima legge di Ohm
 Sapere utilizzare il metodo
voltamperometrico
 Seconda Legge di Ohm
 Riconoscere la proporzionalità tra tensione
e corrente nel caso di circuiti ohmici
 Determinare la resistività di un materiale
conduttore a patire dalla misura della sua
resistenza
4. La bilancia
 Determinazione indiretta della forza che
 Riconoscere la dipendenza della forza dalla
elettromagnetica
agisce su un tratto conduttore percorso da
lunghezza del filo, dalla corrente e
corrente inserito nel campo magnetico
dall’intensità del campo magnetico.
generato da un solenoide
 Comprendere come varia il campo
magnetico generato da un solenoide al
variare della corrente che lo percorre.
NOTE : (*) A seconda delle esigenze e della tipologia di argomento : Lezione Frontale – Lezione interattiva –
Metodo induttivo e deduttivo – Lavoro di gruppo/ricerca – Discussione guidata – Simulazioni- esperienza
di laboratorio.
(**) In relazione all’argomento: Utilizzo del libro di testo, appunti del docente.
40
RELAZIONE DI SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA
INSEGNANTE: VITOLO WANNY
La classe V B è composta da 23 alunni. La mia conoscenza si limita agli ultimi due
anni del triennio di cui, quello precedente, caratterizzato da accese dinamiche
interpersonali e da frequenti contrasti non sempre costruttivi ai fini del
raggiungimento di un clima didattico efficace. Tali evenienze hanno portato, nel
precedente anno scolastico, ad un rallentamento nello svolgimento della
programmazione didattico-educativa e ciò ha avuto riflessi, seppure parziali, sulle
attività dell’anno in corso data la stretta connessione e continuità tra le tematiche
trattate. Le problematiche evidenziate, anche grazie alla coerenza nelle modalità
d’intervento messi a punto dal Cdc, sono a tutt’oggi ampliamente risolte e la classe
costituisce, nel complesso, un gruppo affiatato e vivace sempre pronto al confronto,
senza nessuna difficoltà nella gestione dei rapporti interpersonali.
Tale aspetto è risultato significativo anche in relazione all’aspetto più propriamente
didattico tanto che la classe, già agli inizi del corrente anno scolastico , è apparsa da
subito più matura e responsabile nell’affrontare le attività proposte cosicché il grado
di attenzione ed interesse verso le due discipline è risultato soddisfacente.
Durante il triennio le ore settimanali di scienze e biologia sono in totale 4 equamente
distribuite fra le due discipline. L’anno scolastico è stato contrassegnato per la
maggior parte del gruppo-classe, da regolarità nella frequenza e da correttezza nel
comportamento; l’impegno e la partecipazione in classe, in generale, sono stati
costanti e adeguati;
Lo stesso può essere affermato per le attività extrascolastiche e l’impegno individuale
a casa, anche se un pieno coinvolgimento ed un effettivo contributo ai temi trattati è
venuto solo da parte di alcuni allievi, responsabilmente e costantemente impegnati in
tutte le discipline, per un numero ristretto alunni invece si è resa necessaria la
sollecitazione ai fini di un impegno più regolare e costruttivo.
Esaminando la classe è stato possibile individuare, in riferimento alle singole
individualità, livelli diversi sia in riferimento all’impegno che alle singole attitudini e
capacità individuali. In tal senso si conferma l’evidenza di tre gruppi di livello
differenziato, il primo dei quali ha mostrato di possedere buone capacità di analisi e
sintesi dei contenuti, una comunicazione corretta ed efficace e un linguaggio
appropriato alle discipline in esame. Vi è poi un secondo gruppo di alunni che pur
possedendo un linguaggio appropriato e conoscenze complete ha mostrato maggiori
incertezze sul piano della sintesi.
Infine vi è un numero molto ristretto di alunni che, nel corso dell’anno scolastico, ha
condotto uno studio discontinuo e non sempre adeguato ai fini del raggiungimento
degli obiettivi didattici, tuttavia si riscontra un parziale superamento delle difficoltà
iniziali anche grazie ad un impegno ed un interesse per le discipline via via crescenti.
Nel corso delle attività didattiche, sono stati più volte attivati interventi di recupero in
itinere con modalità antimeridiane al fine di assicurare il raggiungimento degli
obiettivi previsti nella programmazione disciplinare.
41
Pur nell’evidenza di una modesta eterogeneità all’interno del gruppo-classe, si
registra che il raggiungimento degli obiettivi previsti nella programmazione didattica
è stato globalmente raggiunto dalla quasi totalità della classe , seppur con modalità,
tempi e grado di autonomia diverse anche se il numero ridotto di ore di docenza non
ha permesso di portare a compimento quanto era stato programmato nella fase
iniziale dell’anno scolastico.
42
PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA TERRA
INSEGNANTE: VITOLO WANNY
Modulo 1
LA STORIA DELLA TERRA
-La datazione nelle scienze della Terra
Il Precambriano
- L’Eone Adeano:
La catastrofe del ferro
L’atmosfera secondaria
La formazione dell’idrosfera
- L’Eone Archeozoico
Le tracce della crosta primitiva
La vita esplode: le prime forme di vita e gli stromatoliti
- L’Eone Proterozoico
L’espansione della crosta continentale
I primi supercontinenti e la loro evoluzione
I cambiamenti nell’atmosfera secondaria:
L’incremento dell’ossigeno e la comparsa dell’ozono
Il Fanerozoico
- L’era paleozoica
La frammentazione del supercontinente Pannotia e l’Orogenesi Caledonica
L’esplosione cambriana e le sue testimonianze
Il Siluriano e la conquista delle terre emerse: le prime piante e invertebrati terrestri
Il Paleozoico superiore e la nascita di Pangea:
L’Orogenesi Ercinica e la diffusione delle piante terrestri
La comparsa e lo sviluppo di tutti i principali gruppi animali
- L’era mesozoica
La frammentazione di Pangea e successiva formazione
dell’Oceano Ligure-Piemontese
Le testimonianze fossili: le ammoniti
Lo sviluppo e la successiva estinzione dei rettili
- L’era cenozoica
L’Orogenesi Alpino-himalayana
La diffusione dei mammiferi
L’evoluzione dei mammiferi e la nascita dei primati
- L’era neozoica
Le glaciazioni: cause ed effetti sulla vita terrestre
L’evoluzione umana
Le testimonianze del Paleolitico e l’Homo sapiens
Modulo 2
L’ATMOSFERA TERRESTRE E I FENOMENI
METEOROLOGICI
43
L’importanza dell’involucro di aria che ci circonda
Composizione, suddivisione e limite dell’atmosfera:
Variazione con la quota
Un confine mal definibile
Dall’atmosfera primordiale all’atmosfera attuale
La radiazione solare e il bilancio termico della Terra
Radiazione globale, effettiva e l’albedo
Il riscaldamento dell’atmosfera dal basso e l’effetto serra
La temperatura dell’aria
L’influenza dei fattori geografici sulla temperatura dell’aria
La rappresentazione delle diversità termiche
La pressione atmosferica e i venti
Le cause della variazione di pressione atmosferica
Differenze di pressione e masse d’aria in movimento:
Zone cicloniche ed anticicloniche
Venti locali e venti regionali: brezze e monsoni
- La circolazione generale dell’atmosfera
I diversi andamenti nella bassa e nell’alta troposfera
Le cause dinamiche della circolazione atmosferica
- L’umidità dell’aria e le precipitazioni
Umidità assoluta e relativa
Il ritorno dell’acqua al mare e alle terre
Il regime pluviometrico
- Il tempo atmosferico e le perturbazioni cicloniche
I cicloni tropicali e i tornado
Le perturbazioni extratropicali
L’inquinamento atmosferico
Programma di Biologia
Insegnante: Vitolo Wanny
Modulo 1
IL CONTROLLO DELL’ESPRESSIONE GENICA
Interazioni tra DNA e proteine nel controllo dell’espressione genica nei procarioti
L’operone del lattosio e altri tipi di operone
IL CONTROLLO DELL’ESPRESSIONE GENICA NEGLI EUCARIOTI:
Ruolo della regolazione genica nel differenziamento cellulare
Potenziale genetico di cellule differenziate: clonazione e rigenerazione
Il ripiegamento del DNA eucariotico fonte di regolazione genica
Il controllo sulla trascrizione: i fattori di trascrizione e lo splicing alternativo
La degradazione degli m-RNA
Controllo sull’innesco della traduzione
L’attivazione e la demolizione delle proteine fonte di controllo sull’espressione
genica
LA CLONAZIONE ANIMALE
44
La clonazione riproduttiva
Cellule staminali embrionali e cellule staminali adulte
La clonazione terapeutica
IL CONTROLLO GENETICO DELLO SVILUPPO EMBRIONALE
Geni omeotici
Le sequenze di trasduzione del segnale
Gli homeobox
LE BASI GENETICHE DEL CANCRO
I proto-oncogeni
Gli oncosoppressori
Interferenza degli oncosoppressori e degli oncogeni sulle normali sequenze di
trasduzione del segnale
Ruolo delle mutazioni genetiche multiple nello sviluppo del cancro
I fattori cancerogeni
L’effetto dei cancerogeni sulle cellule
Modulo 2
LA GENETICA DI VIRUS E BATTERI
Elementi genetici mobili
La genetica dei batteri
Plasmidi e coniugazione
Trasformazione e trasduzione nei batteri
La struttura e la genetica dei virus
Virus come vettori
I trasposoni
LA TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE E LA GENOMICA
La tecnologia del DNA ricombinante: gli enzimi e i frammenti di restrizione
La clonazione genica
Uso dei plasmidi nella clonazione genica
La Reazione a catena della Polimerasi (PCR)
Le librerie genomiche
L’uso della trascrittasi inversa nella clonazione
Le sonde molecolari nell’identificazione dei frammenti di restrizione
I microarray a DNA e loro uso
Polimorfismi della lunghezza dei frammenti di restrizione
L’uso dell’elettroforesi su gel nell’identificazione dei frammenti di restrizione
Impatto della tecnologia del DNA ricombinante:
-in medicina
-in farmacologia
-in campo forense
La genomica e gli OGM
Il DNA spazzatura- il DNA ripetitivo –
Gli OGM in agricoltura e nell’allevamento degli animali : potenziali danni
ambientali
45
PROGRAMMA DI BIOLOGIA
INSEGNANTE: VITOLO WANNY
Modulo 1
Evoluzione
Finalità formative:
acquisire la consapevolezza dell’approccio specifico della
scienza alla realtà e di come essa possa dare risposte
oggettive per la interpretazione dei fenomeni naturali e/o
biologici.
Prerequisiti cognitivi: Molecole organiche, DNA e RNA
Struttura della cellula procariota ed eucariota
Genetica classica
Organismi autotrofi e eterotrofi
Ere geologiche
Prove di verifica dei prerequisiti:
colloqui conoscitivi, test oggettivi.
Contenuti:
Darwin e la teoria evolutiva
Le basi genetiche dell’evoluzione
La selezione naturale
L’origine della specie e modelli evolutivi
L’evoluzione dell’uomo
Modelli di classificazione
Obiettivi:
Conoscere la differenza tra fenotipo e genotipo
Conoscere la definizione di specie
Individuare le barriere riproduttive e discuterle in un’ottica
relativa
Fitness (definizione e importanza)
Importanza della seleziona naturale ed artificiale
Speciazione
Caratteristiche della specie umana
Collocazione nel tempo e descrizione degli antenati
nell’uomo
Metodologia e strumenti:
Lezione e discussione
Costruzione ed uso di mappe concettuali
46
Esperimenti di laboratorio: raccolta e tabulazione dati
Schede di lavoro
Libro di testo
Testi didattici e materiali di supporto e multimediale
Audiovisivi.
Verifica:
strutturati.
a) Prove scritte: esercitazioni, quesiti strutturati e semib) Prove orali: interrogazioni, intervento e discussione.
c) ricerche e relazioni di laboratorio.
Valutazione:
Modulo 2
Finalità formative:
Il momento della valutazione accompagnerà nel suo iter di
formazione l’alunno, in modo da poter verificare se i
contenuti e i metodi utilizzati sono funzionali agli obiettivi
stabiliti e quindi se i mezzi utilizzati sono adeguati ai fini.
Per questo si succederanno i tre diversi momenti valutativi:
quello diagnostico iniziale, quello intermedio o formativo
(colloquio, test V-F, quesiti a risposta multipla e
completamento) per operare interventi compensati a quello
finale o sommativo. Queste verifiche qualitative e
quantitative saranno proposte dopo lo sviluppo delle unità
didattiche e del modulo.
Si seguiranno i seguenti criteri di valutazione:
a) sa comprendere il fatto centrale di una comunicazione
b) conosce i contenuti
c) sa comprendere e usare il linguaggio specifico
d) sa esprimersi in modo chiaro e preciso
e) sa collegare, sintetizzare e rielaborare le conoscenze.
Per la valutazione comprensiva dell’alunno si terrà conto
della partecipazione, della frequenza, dell’impegno e della
personalità.
Ecologia
acquisire la consapevolezza dell’approccio specifico della
scienza alla realtà e di come essa possa dare risposte
oggettive per la interpretazione dei fenomeni naturali e/o
biologici.
Prerequisiti cognitivi: Evoluzione – Classificazione degli organismi
Riconoscere la continua trasformazione dell’ambiente e
degli organismi naturali dopo aver acquisito il concetto
dinamico di evoluzione della specie
Idrosfera, atmosfera
47
Prove di verifica dei prerequisiti:
Colloqui conoscitivi, test oggettivi.
Contenuti:
Ecosistemi
Dinamica delle popolazioni
Gli organismi e le loro interazioni
Ecologia globale
Obiettivi:
Confrontare le teorie dell’evoluzione per avere una visione
generale dei concetti di seleziona naturale, speciazione e
lotta per la sopravvivenza
Metodologia e strumenti:
Lezione e discussione
Costruzione ed uso di mappe concettuali
Esperimenti di laboratorio: raccolta e tabulazione dati
Schede di lavoro
Libro di testo
Testi didattici e materiali di supporto e multimediale
Audiovisivi.
Verifica:
strutturati.
a) Prove scritte: esercitazioni, quesiti strutturati e semib) Prove orali: interrogazioni, intervento e discussione.
c) ricerche e relazioni di laboratorio.
Valutazione:
Il momento della valutazione accompagnerà nel suo iter di
formazione l’alunno, in modo da poter verificare se i
contenuti e i metodi utilizzati sono funzionali agli obiettivi
stabiliti e quindi se i mezzi utilizzati sono adeguati ai fini.
Per questo si succederanno i tre diversi momenti valutativi:
quello diagnostico iniziale, quello intermedio o formativo
(colloquio, test V-F, quesiti a risposta multipla e
completamento) per operare interventi compensati a quello
finale o sommativo. Queste verifiche qualitative e
quantitative saranno proposte dopo lo sviluppo delle unità
didattiche e del modulo.
Si seguiranno i seguenti criteri di valutazione:
a) sa comprendere il fatto centrale di una comunicazione
b) conosce i contenuti
c) sa comprendere e usare il linguaggio specifico
d) sa esprimersi in modo chiaro e preciso
e) sa collegare, sintetizzare e rielaborare le conoscenze.
48
Per la valutazione comprensiva dell’alunno si terrà conto
della partecipazione, della frequenza, dell’impegno e della
personalità.
Modulo 3
Finalità formative:
Biotecnologie
acquisire la consapevolezza dell’approccio specifico della
scienza alla realtà e di come essa possa dare risposte
oggettive per la interpretazione dei fenomeni naturali e/o
biologici.
Prerequisiti cognitivi: Molecole organiche, DNA e RNA
Cellula procariota ed eucariota
Regolazione dell’espressione genica
Geni in movimento
Prove di verifica dei prerequisiti:
colloqui conoscitivi, test oggettivi.
Contenuti:
Le nuove frontiere della genetica:
le tecnologie del DNA ricombinante
la rivoluzione biotecnologica
Obiettivi:
Conoscere le caratteristiche dei batteri e dei virus
Meccanismi che possono sfruttare nei batteri il trasferimento
dei geni
Caratteristiche di un enzima di restrizione
Importanza dei virus e dei batteri nelle tecnologie del DNA
ricombinante
Principali applicazioni in medicina e agricoltura della
tecnologia del DNA ricombinante
Metodologia e strumenti:
Lezione e discussione
Costruzione ed uso di mappe concettuali
Esperimenti di laboratorio: raccolta e tabulazione dati
Schede di lavoro
Libro di testo
Testi didattici e materiali di supporto e multimediale
Audiovisivi.
Verifica:
strutturati.
a) Prove scritte: esercitazioni, quesiti strutturati e semib) Prove orali: interrogazioni, intervento e discussione.
49
c) ricerche e relazioni di laboratorio.
Valutazione:
Il momento della valutazione accompagnerà nel suo iter di
formazione l’alunno, in modo da poter verificare se i
contenuti e i metodi utilizzati sono funzionali agli obiettivi
stabiliti e quindi se i mezzi utilizzati sono adeguati ai fini.
Per questo si succederanno i tre diversi momenti valutativi:
quello diagnostico iniziale, quello intermedio o formativo
(colloquio, test V-F, quesiti a risposta multipla e
completamento) per operare interventi compensati a quello
finale o sommativo. Queste verifiche qualitative e
quantitative saranno proposte dopo lo sviluppo delle unità
didattiche e del modulo.
Si seguiranno i seguenti criteri di valutazione:
a) sa comprendere il fatto centrale di una comunicazione
b) conosce i contenuti
c) sa comprendere e usare il linguaggio specifico
d) sa esprimersi in modo chiaro e preciso
e) sa collegare, sintetizzare e rielaborare le conoscenze.
Per la valutazione comprensiva dell’alunno si terrà conto
della partecipazione, della frequenza, dell’impegno e della
personalità.
50
RELAZIONE DI INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI
INSEGNANTE: FELICIANGELI CARMELA
La classe è composta da 23 alunni di cui uno segue una programmazione educativa
individualizzata (PEI). Gli argomenti svolti nel corso del triennio, relativamente alla
suddetta disciplina, spaziano dalla programmazione in linguaggio Matlab, affrontata
dalla classe nel corso dei primi due anni, ad elementi di telecomunicazioni già
introdotti lo scorso anno.
Nella prima parte del corrente anno scolastico è stata ripresa la programmazione in
linguaggio Matlab dando importanza alla presentazione grafica dei dati per
soddisfare le esigenze di verifica degli algoritmi di simulazione dei fenomeni fisici
proposti. In particolare è stato sviluppato lo studio del moto di un proiettile sparato da
una altezza prefissata e sottoposto alla forza di gravità.
Parte essenziale del programma svolto è rappresentata inoltre dallo studio della
comunicazione su reti di computer. La azione didattica si è ispirata al corso Cisco
CCNA Discovery 1 ed alcuni tra gli allievi hanno conseguito ad Aprile 2012 la
corrispondente certificazione.
Infine prendendo spunto dalla motivazione degli allievi ad approfondire le loro
conoscenze su come si progettano e realizzano i siti web che quotidianamente
consultano si è affrontato questo studio in ambito curricolare.
La classe ha seguito lo svolgimento del programma in modo generalmente altalenante
a seconda dell'interesse per l'argomento proposto, salvo eccezioni di allievi
fortemente motivati e diligenti nel soddisfare le consegne proposte dai docenti.
Per quanto riguarda la programmazione educativa individualizzata (PEI) si fa
riferimento alla documentazione presentata per il singolo allievo che non si è affatto
integrato nella classe nonostante i ripetuti interventi per lui predisposti.
51
PROGRAMMA INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI
INSEGNANTE: FELICIANGELI CARMELA
Modulo
Argomento/Contenuti
Obiettivi

RETI DI
CALCOLATORI
 Introduzione alle reti.
 Principi di comunicazione.
 Comunicare su una rete locale
cablata.
 Implementare il livello “Access” su una
rete Ethernet.
 Implementare il livello “Distribution” su
una rete.
 Pianificare e collegare una rete locale.





LA RETE INTERNET
 Internet e come ci si collega.
 Inviare informazioni attraverso
Internet.
 Dispositivi di rete in un NOC.
 Cavi e connettori.
 Operare con i cavi a coppie incrociate.



INDIRIZZAMENTI DI
RETE
 Gli indirizzi IP e le Subnet Mask.
 Tipi di indirizzi IP.
 Come vengono ottenuti gli indirizzi IP.
 Gestione degli indirizzi.




RELAZIONI
CLIENT-SERVER
 Client, Server e loro interazioni.
 Protocolli applicativi e servizi.
 Modelli a livelli e protocolli.



TECNOLOGIE
WIRELESS
 Tecnologie wireless
 Wireless LAN
 Considerazioni sulla sicurezza di
una wireless LAN



Spiegare il concetto di “Networking”
e quali sono i vantaggi delle reti.
Spiegare cosa sono i protocolli di
comunicazione
Spiegare come avviene la
comunicazione in una rete locale
Ethernet.
Descrivere i dispositivi del livello
“Access” e i metodi di
comunicazione in una rete locale
Ethernet.
Descrivere i dispositivi del livello
“Distribution” e i metodi di
comunicazione in una rete.
Spiegare cosa è Internet e come ci si
connette attraverso un Internet
Service Provider (ISP).
Descrivere ed identificare le
componenti di un Network Operation
Center (NOC) di un ISP.
Identificare i principali tipi di cavi e
connettori per collegare dispositivi
in rete.
Descrivere lo scopo di un indirizzo
IP e della Subnet Mask ed il modo in
cui entrambi vengono utilizzati.
Descrivere il tipo di indirizzi IP
disponibili.
Descrivere i metodi per ottenere un
indirizzo IP.
Descrivere l'uso del NAT in una rete
casalinga o di una piccola azienda
utilizzando un router integrato (ISR).
Confrontare Client e Server e
descrivere le loro interazioni.
Descrivere i tipi di interazioni delle
applicazioni Internet.
Descrivere lo scopo di un modello a
livelli.
Illustrare le interazioni dei vari
protocolli.
Descrivere le tecnologie wireless
Descrivere componenti e struttura di
una rete wireless (WLAN)
Descrivere i problemi di sicurezza e
la strategia per mitigarli
52
Modulo
Argomento/Contenuti
Obiettivi

SICUREZZA DI BASE
NELLE RETI
 Minacce di rete
 Metodi di attacco
 Policy di sicurezza
 Utilizzare un Firewall



TROUBLESHOOTING  Processo di troubleshooting
 Problemi di troubleshooting
E HELP DESK
 Problematiche comuni
 Troubleshooting ed help desk
LINGUAGGI DI
MARKUP E FOGLI DI
STILE
TECNOLOGIE PER IL
WEB LATO SERVER
PROGRAMMAZIONE
IN MATLAB
 Struttura di un documento HTML
 Contenuto di una pagina HTML
 Elenchi e tabelle
 Link ed oggetti multimediali
 Fogli di stile (CSS)
 Il linguaggio php e la costruzione di
pagine web dinamiche
 Costrutti principali del linguaggio php
 Tipologie dei siti web
 Tecniche di progetto dei siti web
 Ruolo dei DBMS nelle architetture web
 Il DBMS MySQL
 Richiami sulla programmazione e
sull'ambiente di sviluppo Matlab
 La funzione plot per la grafica.





SIMULAZIONE DI
FENOMENI FISICI
di uscita del modello
 Discretizzazione del processo e
costruzione del modello
 Scrittura del programma di
simulazione e debugging
 Analisi dei risultati
 Stesura della relazione finale
Conoscere i processi di
troubleshooting
Conoscere e risolvere problemi
comuni
Conoscere ed interagire con un
helpdesk
Creare una pagina HTML
Organizzare una pagina con testi,
immagini, tabelle e link
Definire pagine di stile


Organizzare un sito web
Comprendere ed apportare semplici
modifiche a pagine di un sito web
dinamico

Sapere redigere programmi in
linguaggio Matlab comprendenti le
istruzioni base della
programmazione (if, while e for).
Saper generare e modificare gli
attributi essenziali di un grafico
attraverso il linguaggio matlab.


 Analisi del fenomeno fisico
 Definizione delle variabili di ingresso e
Identificare e descrivere le differenti
minacce di rete
Identificare i principali metodi di
attacco
Descrivere procedure ed
applicazioni di sicurezza



Sapere individuare le grandezze di
ingresso e di uscita ed i parametri in
un fenomeno fisico (moto di un
proiettile).
Sapere condurre uno studio
parametrico del processo attraverso
la discretizzazione di alcune
grandezze di ingresso.
Saper produrre dei report grafici o
testuali illustrativi dei risultati delle
simulazioni.
Saper documentare tutto il lavoro
svolto attraverso la stesura di
relazioni.
53
RELAZIONE EDUCAZIONE FISICA
INSEGNANTE: DI GIULIO STEFANIA
La classe, conosciuta cinque anni fa, ha nel complesso assunto un comportamento
corretto durante le lezioni svolte in palestra, prevalentemente vissute in un clima
vivace e spontaneo!
Vi sono all’interno della classe alcuni alunni dotati di ottime capacità condizionali e
coordinative, sempre motivati e predisposti verso tutte le attività proposte
dall’insegnante, altri invece interessati a periodi alterni e a volte un po’ troppo
esuberanti.
La classe ha sempre partecipato ai tornei d’istituto con atteggiamento positivo e
collaborativo.
Ritengo che prevalentemente le alunne abbiano raggiunto quest’anno un buon
rapporto tra di loro , superando le difficoltà degli anni precedenti, dovute anche a
problematici trascorsi personali; questo è stato un traguardo insperato grazie anche
alle attenzioni e agli interventi dell’intero consiglio di classe!
Il gruppo dei ragazzi, molto vivaci fatte poche eccezioni, ha comunque creato in
palestra un ambiente allegro e positivo, anche se qualche alunno a volte ha
dimostrato di essere un po’ infantile.
Da quanto descritto a mio avviso la classe non è sempre riuscita a camminare
insieme, ma in modo distinto i ragazzi dalle ragazze.
L’insegnante si ritiene comunque soddisfatta per i progressi di ogni singolo alunno.
Gli obiettivi educativi e generali sono pertanto stati pienamente raggiunti.
54
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA
INSEGNANTE: DI GIULIO STEFANIA
OBIETTIVI EDUCATIVI
AREA SOCIALE
1) Sviluppo delle capacità di collaborazione;
2) Sviluppo delle capacità d’integrazione e identificazione con il gruppo;
3) Sviluppo alla sensibilità del rispetto verso “l’altro”, verso le regole e verso
l’ambiente;
4) Sviluppo al senso di solidarietà;
AREA EMOTIVA
1) Migliorare il controllo dell’impulsività;
2) Migliorare il controllo dell’emotività;
3) Miglioramento della struttura dei tratti caratterologici;
AREA INTELLETTUALE
1) Sviluppo dei processi percettivi motori;
2) Sviluppo della condotta intelligente motoria;
3) Sviluppo dell’immaginazione e della creatività.
OBIETTIVI GENERALI
PARTE PRATICA:
1) Potenziamento fisiologico;
2) Rielaborazione degli schemi motori di base;
3) Consolidamento del carattere;
4) Conoscenza e pratica di alcune attività sportive;
OBIETTIVI OPERATIVI DELL’ATTIVITA’ PRATICA
1) Miglioramento delle capacità motorie;
2) Affinamento degli schemi motori acquisiti;
3) Consapevolezza dei propri mezzi e superamento di remore immotivate;
55
4) Partecipazione ai giochi di squadra, nel rispetto di regole predeterminate e
sapendo assumere di volta in volta ruoli diversi: giocatore, arbitro,
organizzatore;
5) Acquisizione di principi, norme, elementi e regole basilari di alcuni sport di
squadra: pallavolo - calcio a 5 - tennis tavolo – pallamano.
SPAZI OPERATIVI
---Palestra interna all’istituto
---Testo adottato:”ATTIVAMENTE”manuale di ed. fisica di
Bughetti,Lambertini,Pajni,Zanas
56
RELAZIONE RELIGIONE CATTOLICA
INSEGNANTE: ERCOLI SIMONETTA
La classe 5B Lst è ora composta da 23 alunni.
Tutti gli alunni si avvalgono dell’insegnamento della Religione cattolica.
La classe ha evidenziato sin dall’inizio dell’anno scolastico un atteggiamento serio,
propositivo e risponde alle attività proposte con interesse e buona partecipazione.
Le spiegazioni sono seguite con attenzione e vi è interesse per le lezioni dialogate
alle quali, però, intervengono quasi sempre gli stessi alunni. La classe è disponibile
alla collaborazione e il processo di socializzazione è decisamente positivo. Il dialogo
e l’ascolto attivo hanno potenziato in particolare competenze comunicative nella
produzione orale.
PROGRAMMA RELIGIONE CATTOLICA
INSEGNANTE: ERCOLI SIMONETTA






Libertà e responsabilità
Dentro la vita: la scelta dei valori
La globalizzazione
Le scelte etico - religiose proprie e altrui
Fede e ragione- Fede e scienza
Rapporto Dio- uomo : l’esperienza religiosa
57
CONSIGLIO DI CLASSE
ARCHILLETI SERENA
INGLESE
________________________________________
BUGHETTI DANILO
LABORATORIO SISTEMI
________________________________________
DIGIULIO STEFANIA
EDUCAZIONE FISICA
________________________________________
ERCOLI SIMONETTA
RELIGIONE
_________________________________________
FAGIOLO ANTONIO
LABORATORIO FISICA
_________________________________________
FELICIANGELI MARIA CARMELA
SISTEMI
_________________________________________
FRASACCO TIZIANA
CHIMICA
_________________________________________
LUNGHI ANGELA PATRIZIA
ITALIANO/STORIA
_________________________________________
MASTROCINQUE ANTONIETTA
FISICA
_________________________________________
MUCCI PAOLA
MATEMATICA
_________________________________________
ROSSI ANTONIO
LABORATORIOMATEMATICA
_________________________________________
RUGGIERO MARIA LUISA
LABORATORIO CHIMICA
_________________________________________
SANTONOCITO ROSALBA
FILOSOFIA
_________________________________________
VALENZI LAURA
LABORATORIO BIOLOGIA
_________________________________________
58
VITOLO WANNY
BIOLOGIA/SCIENZE DELLA TERRA
__________________________________________
SOMMARIO
Storia della classe
Organizzazione delle attività didattiche
Tipologia delle attività formative
Criteri di valutazione
Strumenti di valutazione
Griglia di valutazione usata per la terza prova
Griglia di valutazione per gli elaborati di italiano
tipologia a
Griglia di valutazione per gli elaborati di italiano
tipologia b
Griglia di valutazione per gli elaborati di italiano
tipologia c e d
Griglia di valutazione della seconda prova
Profilo di indirizzo
Relazione finale insegnate di sostegno
Relazione di italiano-storia
Programma di italiano
Programma di storia
Relazione di filosofia
Programma di filosofia
Relazione di inglese
Programma di inglese
Relazione di matematica
Programma di matematica
Relazione di chimica e laboratorio
Programma di chimica
Relazione di fisica
Programma di laboratorio di fisica
Relazione di biologia/scienze della terra
Programma di scienze della terra
Programma di biologia
Relazione di informatica e sistemi automatici
Programma di informatica e sistemi automatici
Relazione di educazione fisica
Programma di educazione fisica
Relazione di IRC
Programma di IRC
Consiglio di classe
pag.
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>>
>>
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2
3
4
5
7
9
>> 10
>> 11
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12
13
14
15
18
19
24
28
29
30
32
33
34
36
37
38
39
44
46
49
54
55
57
58
60
60
61
59
ALLEGATO 1
I ° SIMULAZIONE
II ° SIMULAZIONE
60
SIMULAZIONE TERZA PROVA (2/03/2012)
CHIMICA E LABORATORIO
1) Descrivere una cella galvanica indicando anche il significato dell’equazione
di Nernst.
2) Descrivere le caratteristiche generali e le fondamentali proprietà chimiche degli
alcani.
3) Descrivere la differenza strutturale tra alcheni e alchini ,evidenziando anche la
relativa nomenclatura.
FILOSOFIA
1) Descrivi la funzione dell’ “io penso” nell’ambito della filosofia Kantiana.
2) Descrivi il ruolo della logica all’interno del sistema Hegeliano.
3) Il maggior rappresentante della “sinistra hegeliana” è Feuerbach. Esprimi la
sua concezione della religione.
INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI
1) Cosa si indica in informatica con HTML?
2) Indicare la funzione principale di un ISP ed illustrare quali sono i servizi
aggiuntivi che questi può offrire.
3) Indicare le componenti fondamentali di una LAN wireless associando a
ciascuna la sua funzione.
MATEMATICA
1) Dare la definizione di funzione crescente in un intervallo e data la funzione
f(x) =
individua gli intervalli in cui cresce.
2) Dare la definizione di integrale indefinito di una funzione y= f(x)
3) Risolvere il seguente integrale indefinito:
61
SIMULAZIONE TERZA PROVA (02/05/2012)
FILOSOFIA
Analizza il rapporto con la religione nei seguenti autori: Marx, Schopenhauer e
Kierkegaard mettendone in luce analogie e differenze.
INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI
Il candidato discuta in modo conciso ma esaustivo sulle minacce ed i metodi di
attacco possibili ad una rete e spieghi come politiche di sicurezza ed uso del firewall
possano rappresentare un metodo di difesa.
STORIA
Kennedy, Krusciov, papa Giovanni XXIII svolsero un ruolo fondamentale agli inizi
degli anni ’60. Si delinei la svolta politica avvenuta in quegli anni e il contributo ad
essa dato da queste figure.
MATEMATICA
Enunciare il teorema di Lagrange ed illustrarne il significato geometrico.
Verificare se le seguenti funzioni:
- x2+3
x≤0
f(x)=
x2-2x+2
x>0
g(x) = x3+2x
in
[-1, 1]
in
[-1,2]
soddisfano le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo a fianco indicato
(giustificando adeguatamente le conclusioni) e calcolare le ascisse degli eventuali
punti che soddisfano la tesi. Scrivere infine l’equazione della retta tangente al grafico
della funzione per ciascuno dei punti precedentemente determinati.
62