La domanda darte - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

La domanda d’arte
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L’ARTE NELLA STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO
Per William Stanley Jevons (1871) la musica era divertimento e serviva
essenzialmente come elemento di disdis-trazione dal lavoro routinario:
“A tranquilizer of the mind”
“A general removal from its ordinary course of duties … causing it to forget ordinary
affairs and thoughts”
Per John Ruskin (1857) il lavoro operaio nelle fabbriche “uccide” il genio, la
componente inventiva umana che è nutrimento per la mente e piacere di vita
Per Thorstein Veblen (1904), il lavoro nelle fabbriche non avrebbe condotto
solo ad una standardizzazione delle vite, ma anche dei gusti (conformismo)
L’ARTE NELLA STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO
“Le rappresentazioni teatrali riescono a dissipare nella maggior parte della
gente la disposizione alla malinconia”
Adam Smith
“Mentre nel consumo dei beni industriali, oltre un certo livello, la soddisfazione
degli individui tende a decrescere, nella fruizione della musica vale il principio
inverso: più la si ascolta, più la si apprezza”
Alfred Marshall
“L’arte rappresenta uno dei principi civilizzanti della società e, in quanto tale,
deve essere incoraggiata e sostenuta dallo Stato”
John M. Keynes
La domanda dei beni d’arte è
rappresentata da:
i) Istituzioni
i) Sistema scolastico e formativo
i) Pubblico dei consumatori *
Richiamo di alcuni concetti fondamentali
PRINCIPIO DELLA PIENA RAZIONALITA’:
RAZIONALITA’: di fronte al problema della scelta in
condizioni di scarsità, l’economia suppone che gli individui siano razionali, ovvero
che essi comprendano bene le alternative a loro disposizione (trade
trade--off
costi/benefici) e che ottengano il massimo risultato dalle loro azioni
(massimizzazione dell’utilità)
dell’utilità)..
PRINCIPIO DELL’UTILITA’ MARGINALE DECRESCENTE: l’utilità diminuisce al
crescere del livello assoluto di consumo del bene.
SCARSITA’ DELLE RISORSE: il problema economico di effettuare delle scelte si
pone perché le risorse (materie prime, tempo, energie) sono scarse.
Richiamo di alcuni concetti fondamentali
UTILITA’: in termini economici l’utilità corrisponde alla capacità dei beni
UTILITA’:
di soddisfare un bisogno
bisogno..
N.B. L’utilità non è una proprietà delle cose, ma una relazione che si
instaura fra cose e persone e dipende, oltre che dalle caratteristiche
delle cose, anche dalla condizione in cui si trovano le persone
persone..
es
es.. l’acqua e i diamanti
sazietà
UTILITA’ TOTALE:
TOTALE: utilità complessiva che
deriva dal consumo di quantità via via
crescenti del bene (soddisfazione – sazietà –
disgusto)..
disgusto)
UTILITA’ MARGINALE:
MARGINALE: utilità che il soggetto
riceve da ogni singola porzione aggiuntiva
consumata di un bene
bene..
incrementi
decrescenti
disgusto
LA LEGGE DELLA DOMANDA
La domanda individuale di un bene è la quantità del bene stesso che i compratori sono disposti
ad acquistare, ad un certo prezzo, ad un determinato momento.
I FATTORI CHE INFLUENZANO LA DOMANDA
•
•
•
•
Prezzo del bene
Reddito del consumatore
Prezzo degli altri beni
Preferenze del consumatore
P
La quantità domandata del bene è
inversamente proporzionale al suo prezzo
o
Q
PERCHE’ L’ANALISI ECONOMICA DEL MERCATO
CULTURALE E’ CONSIDERATA PROBLEMATICA ?
Secondo Ferdinando Galiani (1751) i prezzi dei beni dipendono dalla loro scarsità e
dalla loro utilità. I pezzi unici (opere d’arte) non sfuggono a questa regola. Il limite
inferiore è dato dal prezzo di riserva del venditore, laddove il limite superiore è dato
dai bisogni e desideri dell’acquirente.
Galiani aggiunge, tuttavia, che questa regola generale non si applica al campo della
moda, un mercato da questi considerato del tutto irrazionale
irrazionale,, in quanto governato
da una “affezione della mente”, peculiarità degli Europei.
Secondo Adam Smith (1776) i prezzi degli oggetti unici vengono fissati attraverso lo
stesso meccanismo del banditore nelle aste
aste.. L’arte corrisponde al bisogno che
l’essere umano ha di novità
novità..
Secondo William S. Jevons (1871) e Alfred Marshall (1890), l’opera d’arte era
un’eccezione, in quanto la sua utilità non poteva essere sottoposta a “gradi”.
“gradi”.
In generale l’arte veniva classificata come “bisogno dell’intelletto”.
Come si rapporta il bene “ARTE” con i tradizionali principi
dell’economia?
• PRINCIPIO DELLA PIENA RAZIONALITA’:
RAZIONALITA’: l’arte è una forma di
conoscenza che si acquisisce per via non di ragionamento
ragionamento.. L’
L’homo
homo œconomicus
œconomicus,,
perfetto calcolatore che date le scelte disponibili è in grado di massimizzare la
propria utilità individuale, in quest’ambito è più che mai una chimera
chimera..
• PRINCIPIO DELL’UTILITA’ MARGINALE DECRESCENTE:
DECRESCENTE: l’utilità
marginale non diminuisce con l’aumento del consumo, ma cresce
cresce.. Becker e
Stigler (1977
1977)) lo racchiudono tra gli addictive good beni che accrescono il
bisogno di consumo con il consumo stesso)
stesso)..
• L’UTILITA’ TOTALE del consumo d’arte (il desiderio di cultura) aumenta in
maniera più che proporzionale all’aumentare del consumo, (learning by
consuming)):
consuming
“Quanta più buona musica un uomo ascolta, tanto più forte diverrà presumibilmente il
suo gusto per l’arte.” (A. Marshall,
Marshall, Principi di Economia,
Economia, 1890)
1890)
VINCOLI
•
Limite di tempo (time
(time consuming)
consuming) !!
•
Vincolo di bilancio (dettato dal reddito disponibile)
I FATTORI ECONOMICI CHE INFLUENZANO
LA DOMANDA D’ARTE
PERSONALITA’ DELL’AUTORE DELL’OPERA
(soprattutto per l’arte contemporanea e gli
artisti “superstar”)
1) Attività di promozione svolta dai
galleristi
2) Fama dell’artista - esposizioni
precedenti - premi vinti
3) Valutazione dei critici
4) Morte dell’artista (può indurre a
QUALITA’ INTRINSECHE DELLA SINGOLA
OPERA
1) Prezzo dell’opera
determinato sulla base:
-delle dimensioni
-della tecnica di esecuzione
-dello stato di conservazione,
-dell
dell’importanza
’importanza dell’opera
nell’ambito di produzione dell’autore
(es. un Picasso periodo Blu, vale pi di
un Picasso periodo Rosa)
Rosa)
comportamenti speculativi)
speculativi)
2)
3)
4)
Reddito dei potenziali acquirenti
Preferenze del consumatore
Tasso di rendimento degli
investimenti alternativi
I FATTORI SOCIOLOGICI CHE INFLUENZANO LA
DOMANDA D’ARTE
Il consumo d’arte si caratterizza poi per gli effetti sul consumo individuale
indotti dal
consumatore;;
• consumo passato personale (capitale individuale del consumatore
conoscenza formale e informale, i.e. capitale culturale secondo Bourdieu
Bourdieu));
• consumo dell’intera società (capitale sociale del consumatore
consumatore;; effetto
“gara di bellezza”)
bellezza”)..
ASPETTI SOCIOLOGICI DEL CONSUMO D’ARTE
EFFETTO “GARA DI BELLEZZA”
« Non è proprio il caso di scegliere quelle
miss che secondo il proprio gusto sono le
più carine
carine.. »
J.M. Keynes
Keynes,,
The General Theory of Employment Interest and
Money (1936)
Vince solo chi saprà anticipare i gusti degli
altri avvicinadosi a quella media di tutti i
partecipanti
« Cercherò di piacere al pubblico per far sì che nella nostra società entri
qualche centesimo. »
Vincent Van Gogh, in una lettera al fratello Theo
I FATTORI PSICOLOGICI CHE INFLUENZANO LA
DOMANDA D’ARTE
• bisogno di conoscenza, di creatività, di novità, di varietà
• bisogno di associazione ;
• bisogno di identità;
• bisogno di rispetto;
• è un’attività altamente “time consuming”
consuming ”: implica elevati costi di attivazione
iniziali in termini di energie mentali e conoscenze acquisite necessarie a
“leggere” e ad apprezzare il prodotto artistico
• possiede la duplice natura di consumo e di investimento “learning by
consuming”” o “cultivation of taste”
consuming
taste”:: la soddisfazione che l’individuo trae dal
consumo d’arte dipende non solo dai livelli di consumo corrente, ma anche da
una misura dei gusti artistici acquisiti
acquisiti..
‘[il consumatore] non desidera semplicemente quantità maggiori delle cose che è
abituato a consumare, ma qualità migliori: desidera cose più scelte, e cose che
soddisfino i nuovi bisogni che si sviluppano in lui’.
lui’.
(A. Marshall, ivi)
Effetto Veblen
• L’attività di consumo è guidata da finalità essenzialmente dimostrative
dimostrative,,
allo scopo di certificare lo status sociosocio-economico (effettivo o fittizio)
dell’individuo (consumo vistoso; ozio vistoso i.e. Impegno in attività non
produttive)
• La domanda del consumatore per un determinato bene cresce, invece di
diminuire, al crescere del prezzo (diverso da Becker, ma stesso risultato).
• Il prezzo elevato è considerato una qualità del bene perché ne
impedisce la diffusione in grandi numeri e, dunque, permette di segnalare
il proprio reddito mediante la semplice ostentazione del bene
L’IMPORTANZA DELL’INTERAZIONE NEL
CONSUMO D’ARTE
In presenza di interazione sociale la domanda di un bene d’arte aumenta: la
valutazione positiva degli altri individui suggerisce un aumento del consumo
(importanza delle mode).
Questo può far diventare la pendenza della domanda individuale d’arte positiva: se
il consumo di un bene diventa quasi obbligato, aumenta il suo prezzo di riserva.
Se ciò avviene per un numero considerevole di individui un aumento del consumo
aggregato del bene si associa ad un aumento del suo prezzo di domanda.
P
o
Q
Arte: bene di status o
bene necessario?
Contemporary Art Evening Auction
At Sotheby’s New York
5 May 2008
Estimate: $5,500,000 - $6,500,000
Winning bid: $5,250,000
Premium: (11.3%) $671,000
Price with premium: $5,921,000
Premium is the auction house
commission.
It is added to the hammer price.
Jeff Koons, Caterpillar Chains (2003)
Richiamo di alcuni concetti fondamentali
COME INTERPRETARE L’INCLINAZIONE DELLA FUNZIONE DI DOMANDA
La relazione tra P e Q domandata non è uguale per ogni bene
bene.. Per alcuni beni, la variazione
del P comporta una variazione significativa della Q domandata mentre, per altri beni,
variazioni anche importanti del P non ne modificano significativamente la domanda
domanda..
Lo strumento di misurazione del grado di reattività della D si chiama COEFFICIENTE DI
ELASTICITA’:: esso indica il grado di reazione della D al variare di uno degli elementi che la
ELASTICITA’
influenzano..
influenzano
L’
L’ELASTICITA’
ELASTICITA’ della domanda di un bene rispetto al proprio prezzo è il rapporto tra la
variazione percentuale della Q domandata e quella del P (∆Q/ ∆P)
P)..
P
Beni secondari
es. caviale
Beni succedanei
es. burro
Beni necessari
es. pane
Beni status symbol
es. Ferrari
Q
D ELASTICA
D NEUTRALE
D RIGIDA
La Q domandata varia in Variaz. % della D uguale alla La Q domandata varia in
misura considerevole
variaz. % del P
misura meno che prop.
rispetto al P
D PERFETTAM. RIGIDA
Qualunque sia il P, la Q
domandata non cambia
% di Italiani sopra i 6 anni che hanno fruito dei
servizi culturali per titolo di studi
Titolo di
studio
Musica
classica
laurea
25,4
44,2
diploma
13,7
media
6,4
elementare 2,9
Fonte:: Fuortes (2001)
Fonte
Teatro Musei/
mostre
Cinema
Spett.
sportivi
Musica Discoteche
leggera
63,8
72,5
30,1
25,9
27,2
26,6
42,6
70,4
37,6
30,4
42,4
13,0
24,0
53,5
31,8
18,8
32,5
7,7
13,0
23,2
14,1
5,7
6,9
COSA EMERGE DAI DATI
L’analisi microeconometrica evidenzia alcune caratteristiche
fondamentali della domanda di intrattenimento
intrattenimento..
1. la decisione se partecipare o meno ai consumi culturali
dipende criticamente dal livello di istruzione,
istruzione, il quale può
essere collegato al grado di frequentazione passata di forme di
espressione a contenuto artistico
artistico--culturale (learning by
consuming)).
consuming
2. Trova riscontro nei dati l’ipotesi che la domanda sia attivata più
da caratteristiche sociosocio-demografiche (sesso, età e condizione
matrimoniale) che dalla posizione reddituale
reddituale.. Ciò induce ad
ipotizzare una relativa rigidità della domanda di consumi
culturali rispetto al prezzo.
prezzo.
MODELLO DELLE
PREFERENZE ESOGENE
(BeckerBecker-Stigler
Stigler))
Addiction
Non implica stabilità nel tempo della
domanda dei beni d’arte, ma la
struttura delle preferenze non muta
(è come se i gusti fossero fissati nel
DNA del consumatore). Quello che
cambia è il prezzo pieno sostenuto
dal consumatore
e.g. fenomeno delle collezioni: in
genere il consumatore preferisce
l’approfondimento tematico piuttosto
che una specializzazione orizzontale
(si veda Adler)
MODELLO DELLE
PREFERENZE ENDOGENE
(Marshall)
Learning by consuming
Determina un aumento della domanda
qualitativa e non semplicemente
quantitativa: le preferenze si
modificano nel tempo. Il consumatore
sperimenta una specializzazione di tipo
orizzontale
(es. musica heavy metal, blues, classica)
IL CONSUMO D’ARTE NEL MODELLO DI BECKER
UMa
Utilità marginale del consumo (c;a)
UMa della moneta spesa in t -1
πt - 1
a = gusti
artistici
connaturati nel
consumatore
UMa della moneta spesa in t
πt
consumo
0
ct - 1
ct
Il consumo d’arte è crescente nel tempo
Le preferenze non mutano, la funzione di utilità rimane costante,
costante, ciò
che si modifica nel tempo è il prezzo pieno (P d’acquisto + C per acquisire ed
elaborare l’informazione che precede l’acquisto) sostenuto dal consumatore
per l’acquisto corrente
IL CONSUMO D’ARTE NEL MODELLO DI MARSHALL
a = gusti
UMa
UMa della moneta spesa
artistici
connaturati nel
consumatore
UMa (c;
(c; at ) del consumo in t
UMa (c;
(c; at – 1) del consumo in t -1
0
ct - 1
ct
consumo
Il consumo d’arte è crescente nel tempo
Nel modello delle preferenze endogene è invece la struttura delle
preferenze che si modifica (il valore del parametro a che descrive i gusti
artistici acquisiti in t, mentre non si modifica il prezzo d’acquisto dell’arte.
dell’arte.
IL CONSUMO INDIVIDUALE D’ARTE E’ CRESCENTE NEL
TEMPO
Nel modello di Becker (preferenze esogene) la domanda crescente d’arte nel
tempo si spiega perché, anche se la soddisfazione rimane costante nel tempo (si
ricordi specializzazione verticale), il prezzo pieno per accedere alle informazioni
(richieste per “leggere il messaggio” artistico) diminuisce progressivamente.
Nel modello di Marshall (preferenze endogene) la domanda crescente d’arte nel
tempo si spiega perché, anche se il prezzo pieno rimane costante (si ricordi
specializzazione orizzontale), la soddisfazione aumenta progressivamente.
RIASSUMENDO…
• La decisione di consumare o meno i beni d’arte dipende in modo cruciale
dall’istruzione, che a sua volta è collegata ad un processo di ‘learning by
consuming’’.
consuming
• Le caratteristiche psicologiche, sociologiche e demografiche dell’individuo
risultano importanti nella spiegazione della domanda d’arte
d’arte.. Il fattore reddito
appare meno importante
importante..
• L’elasticità della domanda di consumi culturali rispetto al prezzo è limitata.
limitata.
•Il prodotto artistico è di natura duplice
duplice:: è un bene necessario che, se
incanalato in determinate dinamiche socio
socio--economiche assume le
caratteristiche di un bene di status
status..