La Patologia Tiroidea e Paratiroidea La tiroide e le sue patologie Struttura Organizzativa di Chirurgia Generale Responsabile: Dr. Gabriele Vestrini • Prof. Paolo Cicchi • Dr. Antonio Occhioni • Dr. Marco Marranci • Dr. Martino Poggiali Dr. Leonardo Corcos Dr. Elio Napoleone Ferlaino La tiroide è una ghiandola endocrina posizionata nella regione anteriore del collo. Essa produce sostanze, chiamate ormoni tiroidei, che, una volta liberati nel sangue, svolgono importanti funzioni agendo su tutti gli organi del corpo umano. Gli ormoni vengono prodotti dalle cellule tiroidee utilizzando lo iodio assunto con la dieta ed accumulati sottoforma semiliquida all’interno della ghiandola stessa in aree dette follicoli. Le funzioni degli ormoni tiroidei sono molteplici e finemente regolate. Semplificando molto si può affermare che il risultato finale è quello di accelerare il metabolismo basale. Telefoni: Call Center: 055 5038500 Reparto Chirurgia: 055 4296214 La tiroide può essere colpita da molteplici patologie che ne possono alterare in tutto o in parte le dimensioni o la funzione, sia in eccesso che in difetto. La tiroide può infine essere sede di neoplasie. Viene definito Gozzo qualunque aumento volumetrico della ghiandola, indipendentemente dalla funzione o dalla natura (benigna o maligna) della patologia di base. Viene definito Ipertiroidismo ogni condizione associata ad aumentata produzione di ormoni tiroidei. Lo stato ipertiroideo può essere dovuto a infiammazioni della ghiandola (le cosiddette Tiroiditi), a neoplasie benigne (noduli tossici), oppure a un diffuso sovvertimento della struttura ghiandolare (gozzo multinodulare). Viene definito Ipotiroidismo ogni condizione in cui è ridotta la produzione di ormoni. Questo quadro si realizza in genere come conseguenza di tiroiditi i in corso di malattie autoimmuni. Le attuali abiudini dietetiche hanno reso estremamente rare quelle forme di ipertiroidismo dovute a carenza di iodio nella dieta. Stanza Chirurgia Generale: La posizione della tiroide nella regione cervicale anteriore La tiroide è composta di unità funzionali chiamate follicoli al cui interno si raccoglie l’ormone tiroideo che viene liberato al bisogno nei vasi sanguigni. 055 4296312 Quali sintomi possono causare le patologie della tiroide? Le patologie della tiroide possono causare sintomi da ipertiroidismo, sintomi da ipotiroidismo e sintomi da compressione. I sintomi da ipertiroidismo sono piuttosto tipici e sono dovuti ad un eccesso di ormoni tiroidei, tali sintomi comprendono: agitazione, tremori, iperfagia, dimagrimento, palpitazioni, affaticamento. In particolari condizioni l’ipertiroidismo si associa a segni caratteristici, il più eclatante dei quali è l’esoftalmo ovvero la protrusione del M72-150 Rev.1 globo oculare oltre la rima palpebale. Viceversa i sintomi da ipotiroidismo si manifestano quando la produzione di ormoni da parte della tiroide è compromessa. Fra questi ricordiamo: diminuzione della frequenza cardiaca, sonnolenza, affaticabilità, aumento ponderale e stitichezza. I sintomi da compressione, infine sono tipici dei gozzi di volume cospicuo. Essi sono determinati dalla diretta compressione operata dalla tiroide contro le altre trutture presenti nel collo. Quando la trahea risulta compressa o dislocata dal gozzo, il paziente può lamentare difficoltà respiratoria (dispnea) o tosse, specie in posizione supina. Quando invece la compressione si esercita prevalentemente sull’esofago, il paziente lamenterà una difficoltà alla deglutizione (disfagia) o una più generica sensazione di “intoppo” o tendenza del boccone ad “andare di traverso”. Pagina 1 di 4 La Patologia Tiroidea e Paratiroidea Quando ricorrere alla chirurgia I gozzi vengono trattati soprattutto quando determinano una condizione di alterata produzione ormonale. In particolari condizioni, lo stato di ipertiroidismo si associa a quadri caratteristici. L’esoftalmo, ovvero la protusione del globo oculare, è dovuta all’accumulo di glicoproteine dietro l’occhio Le patologie tiroidee possono manifestarsi in maniera estremamente varia, a seconda che si tratti di uno stato ipertiroideo, ipotiroideo o un Quando il gozzo si associa ad una normale funzione ormonale, l’intervento è indicato solo quando provoca una compressione delle strutture del collo: trachea ed esofago, causando difficoltà respiratoria o difficoltà alla deglutizione. riesce a controllare la sintomatologia o quando il paziente preferisce un trattamento radicale che gli consenta di sospendere lo stretto follow up endocrinologico che l’ipertiroidismo impone. L’intervento chirurgico costituisce, infine, il trattamento di scelta per tutte le affezioni di natura neoplastica della tiroide Le forme iperfunzionanti (noduli tossici, gozzi iperfunzionanti, Malattia di Basedow) trovano indicazione chirurgica quando la terapia medica non La chirurgia riesce a trattare efficacemente numerose affezioni tiroidee. In che cosa consiste l’intervento chirurgico e quali rischi implica Gli intervento sulla tiroide sono sostanzialmente di due tipi: le lobectomie che prevedono l’asportazione di sola metà ghiandola e le tiroidectomie totali che prevedono l’asportazione dell’intera ghiandola. Mentre le lobectomie trovano indicazione solo in particolari condizioni che alterano la tiroide in una zona delimitata (ad esempio un nodulo), le tiroidectomie sono indicate in tutti quei casi in cui vi sia un generale sovvertimento della struttura ghiandolare o quando sia presente una neoplasia. I principali rischi legati alla chirurgia tiroidea sono dovuti alla presenza nelle immediate vicinanze della parete posteriore della ghiandola dei nervi ricorrenti e delle ghiandole paratiroidi. Si tratta di delicate strutture la cui integrità deve essere mantenuta durante l’esecuzione della tiroidectomia. Eventuali lesioni di tali strutture si manifestano ri- spettivamente con calo ed affaticabilità della voce o con alterazioni del metabolismo del calcio (tendenza all’ipocalcemia con rischio di sviluppare crampi o crisi tetaniche). Esse tuttavia si verificano in meno del 2% dei casi e spesso si tratta di alterazioni transitorie che tornano spontaneamente alla normalità entro poche settimane dall’intervento. gozzo voluminoso Cosa fare prima dell’intervento chirurgico L’immagine raffigura la faccia posteriore della tiroide, la localizzazione delle quattro ghiandole paratiroidi e dei deu nervi ricorrenti M72-150 Rev.1 Solitamente il paziente affetto da un tireopatia che necessita di intervento, giunge al chirurgo su indicazione di uno specialista endocrinologo. Le eventuali terapie mediche necessarie nell’immediato periodo preoperatorio costituiranno pertanto una scelta collegiale multidisciplinare che verrà chiaramente esposta durante gli incontri che precedono la data del ricovero. te eseguito il giorno stesso del ricovero, infatti gli esami necessari sono stati eseguiti nei giorni precedenti durante la cosiddetta preospedalizzazione. Al momento del ricovero il paziente dovrà presentare: documentazione (anche precedente) della malattia tiroidea e delle eventuali patologie concomitanti. Il paziente dovrà inoltre essere digiuno dalla mezzanotte precedente. L’intervento viene solitamen- L’intervento viene eseguito in anestesia generale e per le prime 24 ore viene lasciato in sede un drenaggio. Solitamente la procedura ha una durata inferiore alle due ore. Già 6-8 ore dopo l’intervento il paziente potrà bere. Il giorno successivo all’intervento verranno eseguiti esami ematochimici. La dimissione avverrà entro 24-48 ore dal’intervento. Pagina 2 di 4 Cosa fare dopo l’intervento di tiroidectomia Il decorso post tiroidectomia è molto meno doloroso che in passato grazie al miglioramento delle strategie operatorie che utilizzano accessi di dimensioni contenute e quindi molto meno dolorosi. impone l’assunzione quotidiana di ormone sostitutivo. Al momento della dimissione viene indicata una dose standard che verrà poi adattata nel tempo in base ai risultati di esami sanguigni. La ferita non richiede alcun tipo di medicazione. Il paziente al momento della dimissione riceve la relazione clinica del ricovero con le indicazioni per la visita di controllo durante la quale verranno rimossi i punti di sutura della ferita. Solitamente per la prima settimana viene prescritta anche l’assunzione di integratori di sali di calcio, questo per prevenire l’eventuale comparsa di sintomi da ipocalcemia come ad esempio crampi o formicolii. L’asportazione della tiroide disponibile la risposta dell’esame. Questo consentirà di tipizzare meglio la patologia della ghiandola e, nel caso di malattia neoplastica, fornirà utili informazioni sulle eventuali terapie complementari necessarie. L’assenza della tiroide è una condizione che viene efficacemente trattata con l’assunzione di ormone tiroideo sintetico del tutto identico per struttura e funzione con quello prodotto dall’organismo Dopo due settimane dall’intervento sarà inoltre Le malattie delle paratiroidi Come già detto le Paratiroidi sono quattro piccole ghiandole situate sulla faccia posteriore della tiroide. La loro funzione è quella di secernere un ormone, il Paratormone la cui funzione è regolare la concentrazione del calcio nel sangue. Le malattie delle paratiroidi che si giovano di un trattamento chirurgico sono quelle nelle quali vi è un’eccessiva produzione di ormone, tale condizione prende il nome di Iperparatiroidismo. L’iperfunzione è in genere dovuta ad un adenoma, ovvero un tumore benigno di una sola , o ad un’iperplasia di più ghiandole, che iniziano a produrre ormone in maniera eccessiva ed incotrollata (Iperparatiroidismo Primario). Esiste anche una forma diversa di iperparatiroidismo, che colpisce pazienti con insufficienza renale cronica trattati con terapia dialitica nei quali l’iperattività delle paratiroidi è conseguenza del malfunzionamento renale. In questi casi si parla di Iperparatiroidismo Secondario e solitamente sono colpite le quattro ghiandole. L’iperparatiroidismo può causare fragilità ossea con L’eccessiva produzione di paratormone causa un riassorbimento del calcio dalle ossa con conseguente demineralizzazione e rischio di fratture patologiche e di calcolosi renale. tendenza alle fratture spontanee e calcolosi renale come conseguenza dell’aumentato riassorbimento di Il trattamento chirurgico dell’iperparatiroidismo Il trattamento chirurgico dell’iperparatiroidismo è indicato per le gravi conseguenze dell’eccessiva liberazione di paratormone che sono rappresentate dalla fragilità ossea, dalla possibilità di sviluppare calcolosi renale e dalle complicanze gastrointestinali di tale condizione (ulcera gastrica, pancreatite, stipsi). Il trattamento dipende dal tipo di iperparatiroidismo: le forme primarie vengono trattate con l’asportazione della sola ghian- M72-150 Rev.1 dola adenomatosa, le forme secondarie, dal momento che sono coinvolte tutte le ghiandole, prevede l’asportazione di tutte e quattro le ghiandole tranne una metà (paratiroidectomia subtotale) che garantirà un’adeguata funzione endocrina nel postoperatorio. L’intervento di paratiroidectomia i giova delle più recenti metodiche di dosaggio ormonale intraoperatorio: infatti, per confermare calcio. l’effettiva riuscita dell’asportazione della ghiandola malata, vengono eseguiti numerosi prelievi di sangue durante la procedura chirurgica e l’intervento verrà considerato concluso con successo solo al raggiungimento di normali valori di concentrazione ormonale nel sangue. L’immagine raffigura una ghiandola paratiroide interessata da un adenoma Pagina 3 di 4 Casa di Cura Ulivella e Glicini La Casa di Cura Ulivella e Glicini sorge in un grande parco di piante secolari nella zona ospedaliera di Careggi. Il complesso è composto da 2 edifici e da un’ampia zona verde con un parcheggio per 120 posti auto. L’attività svolta nel Reparto di Chirurgia comprende interventi di chirurgia generale addominale, laparoscopica, colon proctologia, patologia erniaria, patologia venosa degli arti inferiori, patologia della tiroide, patologie linfatiche. Casa di Cura Ulivella e Glicini Via del Pergolino 4-6 Firenze La struttura di Villa Ulivella, il Reparto di Chirurgia, le camere di degenza. Endocrinochirurgia: tecnologia ed esperienza al servizio del paziente Le malattie endocrine che si giovano di un trattamento chirurgico, costituiscono un gruppo di patologie estremamente delicate che presuppongono, accanto ad una grande esperienza chirurgica, diverse professionalità mediche. trazioni ormonali, dei loro precursori e dei loro metaboliti con tempi di risposta estremamente rapidi, tali da consentire un monitoraggio in “tempo reale” delle oscillazioni in corso dell’intervento chirurgico. La moderna endocrinochirurgia non può prescindere da un Approccio Multidisciplinare coinvolgente chirurghi, endocrinologi, radiologi e laboratoristi continuamente aggiornati sulle novità in un campo medico estremamente dinamico. La Casa di Cura Ulivella e Glicini da anni è impegnata nel trattamento delle patologie della tiroide e delle paratiroidi, giungendo a rappresentare un punto di riferimento a livello regionale. L’impegno di professionalità di primo piano, di tecnologie di ultima generazione e di strutture moderne e confortevoli sono i punti di forza di un successo che viene confermato dalla soddisfazione dei pazienti. Il corretto inquadramento endocrinologico rappresenta il punto di partenza imprescindibile che guiderà il chirurgo nella pianificazione del trattamento più indicato e nelle condizioni di maggiore sicurezza. La diagnostica per immagini ha raggiunto livelli di straordinaria precisione nella localizzazione e definizione delle patologie endocrine costituendo un elemento irrinunciabile sia per la diagnosi che per la scelta strategia chirurgica che nel follow up del paziente M72-150 Rev.1 L’endocrino chirurgia prevede un approccio multidisciplinare nel quale si confrontano diversi professionisti per offrire il più adeguato trattamento per ogni singolo paziente. I moderni Laboratori di Analisi consentono una fine determinazione delle concen- Pagina 4 di 4