TIROIDE, PARATIROIDI E TIMO La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di H o farfalla, posizionata nella regione anteriore del collo fra trachea e laringe, è costituita da due lobi, destro e sinistro, uniti da uno stretto ponte che prende il nome di istmo. Osservando la tiroide si nota in moltissimi soggetti, tra il 30/50% dei casi, un prolungamento che parte dall'istmo che è una traccia della discesa della ghiandola durante lo sviluppo, denominata piramide di Morgagni; purtroppo non è del tutto ininfluente: dai residui del dotto possono generarsi cisti o fistole mediane del collo. La tiroide si sviluppa molto con la crescita dell'individuo: se alla nascita pesa intorno ai due grammi, in età adulta in genere arriva a decuplicare il suo peso, che oscilla intorno ai 20 grammi, per quanto ci possano essere notevoli differenze tra soggetto e soggetto. La tiroide e ha la funzione di secernere ormoni, per poterlo fare però deve essere stimolata. La stimolazione parte dall’ipotalamo che secerne l’ormone TRH, il quale agisce sulle cellule dell’adenoipofisi che producono e diffondono attraverso i capillari un altro ormone il TSH. Le cellule bersaglio del TSH si trovano nella tiroide, che così stimolate producono e rilasciano gli ormoni T3 E T4 (rispettivamente triiodorinina e tiroxina). Il T4 rappresenta il 90% della secrezione della tiroide e il T3 solamente il 10%. Gli effetti degli ormoni tiroidei sull’organismo sono principalmente due: determinano l’aumento del metabolismo nella sua totalità e stimolano la crescita nei bambini. Questo aumento di attività viene rilevato dall’ipotalamo e dall’adenoipofisi che, per effetto di un feedback negativo, interrompono la produzione di TRH e THS. La tiroide va incontro a svariate patologie, e per molti e differenti motivi. Queste malattie possono essere catalogate in base all'alterazione della quantità di ormoni in circolo, il che porta ad una suddivisione fra ipotiroidismo e ipertiroidismo, che ovviamente daranno sintomi opposti: se ad esempio nel primo caso tra i segni della malattia c'è il rallentamento psicomotorio, nel secondo si assiste invece ad un aumento di eccitabilità. Per ipotiroidismo si intende quindi una situazione caratterizzata da insufficiente produzione di ormone tiroideo e da un quadro clinico particolare ad esso correlato, può avere origine dal malfunzionamento della ghiandola tiroidea causato da alcuni tipi di farmaci e radiazioni, da problemi fin dalla nascita che causano l’assenza congenita della ghiandola tiroidea o una sua dimensione ridotta e mal funzionante. Può anche non dipendere dalla ghiandola tiroidea in sé, che dal punto di vista fisiologico funziona bene, ma è dall’ipofisi. In altri termini, la ghiandola ipofisaria, posta al centro del cervello, non produce TSH. I sintomi comprendono: ipotrofia muscolare e sovrappeso fino all’obesità, e quindi tutti i problemi connessi all’obesità, cute secca e sensibilità al freddo, stanchezza, scarsità dei riflessi, problemi gastrointestinali e all’apparato cardiovascolare e dal punto di vista neuropsichico, si potrebbe verificare tendenza alla depressione e alla pigrizia. Al contrario chi soffre di ipertiroidismo è soggetto a un’eccessiva produzione di ormoni che comporta aumento del consumo di ossigeno e della produzione metabolica di calore, ipersudorazione, tremori, intolleranza al calore, magrezza eccessiva, cute di un calda per l'incrementato flusso ematico e per la vasodilatazione periferica, con la quale il corpo cerca di disperdere l'energia termica prodotta in eccesso. Per quanto riguarda le ripercussioni sull'apparato cardiovascolare, l'ipertiroidismo si associa ad aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), e della forza di contrazione del cuore. Inoltre disturbi psicologici come nervosismo, agitazione e insonnia, fino a causare una vera e propria psicosi. L'ipertiroidismo, come l'ipotiroidismo sono spesso caratterizzati da un sensibile aumento di volume e peso della tiroide. Le paratiroidi sono quattro piccole ghiandole situate, a due a due, sulla faccia dorsale della tiroide, ma a dispetto del nome, non condividono nulla con essa, sono ben separate da una lamina. La loro funzione principale è il controllo del livello di calcio nel sangue. Le paratiroidi sono costituite da due tipi di cellule, quelle ossifile, che iniziano a comparire intorno alla pubertà , e quelle principali, deputate alla sintesi ed al rilascio del paratormone (PTH). Nonostante siano molto piccole e poco voluminose, le paratiroidi e l'ormone da esse prodotto risultano essenziali. Il paratormone, infatti, è un peptide deputato al controllo della concentrazione plasmatica di calcio. La sua importanza è spiegabile considerando il ruolo metabolico di questo minerale, chiamato in causa nella trasmissione del segnale nervoso, nella contrazione muscolare, nella coagulazione del sangue e nel funzionamento di alcuni ormoni ed enzimi. Per questo motivo, le sue concentrazioni ematiche devono rimanere costanti. Il timo è una ghiandola larga e piatta, a forma di piramide, che si trova dietro allo sterno e davanti al cuore, e che produce ormoni. Rilascia gli ormoni prodotti nella circolazione sanguigna che agiscono in particolare sullo sviluppo di scheletro e muscolatura, sul cuore e sui vasi sanguigni, sull’apparato genitale, e su altre ghiandole endocrine, tra cui la tiroide. Inoltre il timo interviene anche nella produzione di alcune cellule linfatiche del sangue. Il suo è un ruolo molto importante per ciò che riguarda l’accrescimento corporeo nei primi anni di vita, e influenza lo sviluppo sessuale. Il suo volume varia notevolmente in funzione dell’età: continua ad aumentare fino alla pubertà (quando pesa circa 20-35 grammi), quindi inizia un processo involutivo durante il quale la massa ghiandolare viene lentamente sostituita da tessuto adiposo, anche se non scompare mai completamente. Nell’anziano arriva a pesare 7 grammi.