Avvicinamento: Dal parcheggio della palestra di Dosson ci si dirige Domenica 10 Giugno 2012 MONTE BALDO NOVEZZINA – PUNTA TELEGRAFO Proposta da: Gobbo Gianpiero e Martignago Daniele Tel. 366.6646697 Partenza: Domenica 10 Giugno 2012 ore 6.00 dal parcheggio della palestra di Dosson Rientro previsto: ore 19.00 Difficoltà: E Percorso di medio impegno con prima parte della salita molto ripida. Sentieri ben tracciati con buona segnaletica. Tutta l'escursione si svolge in campo aperto, l'unico riparo è costituito dal Rifugio Barana. Lunghezza: 10 km Dislivello: 940 m in salita - 760 in discesa Quota massima: 2194 m ( Punta Telegrafo ) Tempi: 6,5 ore Equipaggiamento: Completo da media montagna con scarponi, pile, giacca a vento, cappello, occhiali, crema solare, molto utili i bastoncini. Abbondanti bevande e pranzo al sacco (possibilità di ristoro al Rifugio Barana). Cartografia: La Giralpina 20 - Sentiero n° 657 - 651 - 66 - 652 Costo pullman: 17,00 € a testa (Distanza A/R 350 km) verso il casello dell’autostrada A4 di Preganziol e si entra in direzione Milano. A Verona ci si immette sull’A22 del Brennero in direzione nord. Si esce al casello di Affi e ci si immette sulla SP11 in direzione Spiazzi, da dove si seguono le indicazioni per Ferrara di Monte Baldo, SP8 e da qui al Rifugio Novezzina. Scenderemo al tornante dopo il rifugio, mentre il pullman prosegue poi fino alla località Cavallo di Novezza dove e prevista la fine dell’escursione. Si ritorna per lo stesso percorso. Tappe del percorso: Tornante strada Graziani dopo Rifugio Novezzina 1255 m – Incrocio sentiero 657 con 651 2100 m - Rifugio Barana 2147 m - Punta Telegrafo 2194 m - Incrocio sentiero 657 con 651 2100 m – Incrocio sentiero 651 con 66 2105 m – Incrocio sentiero 66 con 652 1700 m - Incrocio sentiero 652 con strada Graziani 1560 m Cavallo di Novezza 1431 m. Escursione: Il Monte Baldo è il più meridionale dei rilievi prealpini che dominano la pianura padano-veneta. Strutturalmente corrisponde ad una lunga piega anticlinale formata dalle coperture sedimentarie (Triassico e Cenozoico) delle cosiddette Alpi Meridionali. La piega, assimilabile ad una grande onda diretta da Ovest a Est, si è sollevata nel Miocene fino oltre i m. 3000 coricandosi verso Est, assumendo la caratteristica forma di piega a ginocchio. Da ciò la dissimmetria dei due versanti: quello orientale è una scarpata ripida e franosa, quello occidentale segue l’andamento degli strati che precipitano e affondano nel Lago di Garda. Scesi dal pullman in corrispondenza del secondo tornante dopo il Rifugio Novezzina 1255 m, si imbocca il sentiero n° 657, tra i più noti del M. Baldo, che si stacca sulla sinistra (indicazioni per Rifugio Telegrafo), e inizia a risalire in modo deciso lungo la grande scarpata del versante orientale. Dal tornante si sale per il ripido prato lungo il bordo del Vallone Osanna e lo si attraversa per immettersi sulla mulattiera proveniente da Malga Lonza. Si seguono gli ampi zig-zag della mulattiera prima tra i mughi e poi tra le ghiaie fino a raggiungere la mulattiera militare (segnavia n° 658) che corre poco sotto la cresta principale. La si segue verso destra (nord) per abbandonarla quasi subito e guadagnare con breve salita a zig-zag, la cresta spartiacque con il circo glaciale scavato nella roccia e il Rifugio Barana al Telegrafo, 2147 m, sospeso alla sua sommità, affacciato sul fianco ovest del Baldo verso il Garda. Da qui salendo il crinale sovrastante, si arriva in pochi minuti alla Punta Telegrafo, o Monte Maggiore 2194 m, (seconda cima più elevata del Baldo), caratterizzato da una grossa croce di ferro ed eccezionale balcone panoramico. Lo sguardo può spaziare a 360 gradi per ammirare l’ammirabile: sotto di noi gran parte del lago di Garda e tutt'attorno una miriade di cime, dal Gruppo del Brenta all'Adamello, i Lagorai, il Carega e il Pasubio, gli Appennini. Qualcuno, nelle giornate terse, afferma di vedere in lontananza il Monte Bianco verso Ovest ed il sole specchiarsi nella laguna Veneta verso Est. Dopo la doverosa pausa contemplativa si ridiscende al Rifugio e da qui alla cresta spartiacque dove si prende la mulattiera segnavia n° 651 che procede in quota verso nord offrendo una grandiosa visione dell'inclinato altopiano dei Lessini. Si prosegue sulla mulattiera, tralasciando la traccia che scende sulla destra (sentiero Bovi, segnavia n° 652), e con modesti saliscendi si costeggia la Punta Pettorina 2188 m, cima a forma di dosso, terza per elevazione delle cinque che compongo il Monte Baldo, che si può salire con breve deviazione. La si aggira lungamente ad est tra cespugli striscianti e mughi, di tanto in tanto la cresta sommitale è incisa da un passaggio di camosci che consente di sporgersi e di spingere lo sguardo verso i selvaggi circhi glaciali scavati nel versante occidentale. Poco prima della ForceIla Val Fontanella, 2105 m, si raggiunge il bivio con il sentiero n° 66, che scende verso il fondovalle. Volendo proseguire sulla mulattiera in direzione nord si raggiunge prima la forcella Valdritta e quindi la Cima Valdritta 2218 m, la più alta del massiccio del Monte Baldo. Noi lasciamo la mulattiera e prendiamo a destra, abbassandosi su sfasciumi, perdendo velocemente quota fino a raggiungere il filo di un costone che si segue con una serie di serpentine su ghiaie, roccette ed erba calandosi ripidamente tra i mughi nel solco della Val Campione, per poi tagliare il pendio più comodamente, fino ad incrociare il sentiero Bovi, segnavia n° 652 a quota 1700 m circa. Lo si prende svoltando a sinistra, dapprima tagliando a mezza costa la Val Campione, quindi inoltrandosi nel bosco di faggio, fino a sbucare in breve sulla strada Graziani. Seguendo il bordo della provinciale per circa un km si scende ai 1431 m della località Cavallo di Novezza, dove troveremo ad attenderci il pullman. Cartina: Scala 1:25.000 N Grafico del percorso: Prossima escursione: Domenica 24 Giugno 2012 LAGORAI – MONTE COPPOLO – TRODO DEI FIORI Proposta da: Mazzarini Fabio / tel. 340.2661906 Presentazione: Giovedì 21 Giugno 2012 ore 21,00