forme di finanziamento - Camera di Commercio di Forlì

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Struttura del patrimonio e scelta
delle fonti di finanziamento
Palazzo di Vetro SME
Via Punta di Ferro, 2 – Forlì
Roberto Bonanni
Maria Augusta Mancini
Forlì, 13 Dicembre 2007
Obiettivi
Conoscere e sapersi orientare nella scelta
delle fonti di finanziamento più adeguate
alle proprie necessità.
Struttura del patrimonio di una società
Struttura del Capitale: definizioni
Il Capitale è un insieme di beni coordinati tra loro
aventi diversa natura di impiego e diversa
utilizzazione
La distinzione principale lo suddivide in due
macrocategorie:
- Il gruppo delle immobilizzazioni
- Il gruppo dell’attivo circolante
Le immobilizzazioni
Le immobilizzazioni sono quegli elementi del
capitale che costituiscono la struttura tecnico
organizzativa dell’azienda, partecipando al
processo produttivo per più esercizi dando la
propria utilità per periodi medio lunghi o che
consentono di controllare altre aziende tramite
rapporti finanziari, economici e produttivi
Le immobilizzazioni
Immobilizzazioni materiali: fattori produttivi a medio o
lungo ciclo di utilizzo (beni strumentali quali terreni,
fabbricati, macchinari)
Immobilizzazioni immateriali: spese di impianto,
avviamento, brevetti e know how (intangibles) ossia costi
di natura pluriennale che daranno la loro utilità in futuro
Immobilizzazioni finanziarie: investimenti finanziari di
lunga durata che consentono il controllo su altre società
o collegate da eventuali mutui attivi ad esse concessi
L’attivo circolante
L’attivo circolante: beni che l’azienda acquista per
destinarli alla trasformazione od al consumo o che
produce per venderli dagli investimenti finanziari di
breve durata dai fondi liquidi disponibili e dai crediti
commerciali riscuotibili nel breve termine
L’attivo circolante
Le principali macrocategorie sono:
- Scorte di magazzino (materie prime, materie sussidiarie,
semilavorati, materiali di consumo, prodotti finiti,
sottoprodotti)
- Disponibilità finanziarie (crediti commerciali e/o a debitori
diversi, investimenti finanziari a breve termine
- Liquidità (Cassa, banca c/c)
- Ratei e risconti
Individuazione degli “impieghi”
Costituzione
Gestione
Pianificare la struttura
produttiva
Gestione del ciclo operativo
aziendale
Investimento in
circolante necessario
per l’inizio dell’attività.
Eventuali modifiche alla struttura
produttiva
Le fonti di finanziamento
Sotto il profilo della provenienza, le fonti di finanziamento si
differenziano in:
CAPITALE
CAPITALE PROPRIO
PROPRIO
CAPITALE
CAPITALE DI
DI TERZI
TERZI
Principali differenze
CAPITALE
CAPITALE PROPRIO
PROPRIO
Capitale acquisito con il
vincolo del “pieno rischio”
Dai soci o autoprodotto
dall’impresa
No scadenza (posizione
residuale)
Remunerazione ancorata alle
performance dell’impresa
CAPITALE
CAPITALE DI
DI TERZI
TERZI
Capitale acquisito con il
vincolo del debito
Da soggetti terzi (banche e altri
finanziatori)
Scadenza preconcordata
Remunerazione prefissata
Capitale proprio
Il capitale proprio è definito anche capitale
rischio poiché le attese di remunerazione e
di rimborso sono residuali rispetto a quelle di
tutti gli altri soggetti finanziatori
Capitale proprio o di rischio
I finanziatori si sottopongono al rischio di:
- reddito (non distribuzione degli utili)
- capitale (mancato rimborso; erosione del
valore)
Capitale proprio
I mezzi propri derivano da:
- Conferimenti del titolare o dei soci
- Da una “autoproduzione di capitale” (riserve utili)
- Da altre riserve di capitale ottenute da
finanziamenti esterni o estranee ad operazioni di
finanziamento
Capitale di Terzi o di credito
Tutte le aziende necessitano di ricorrere a
terzi soggetti per il reperimento di mezzi
finanziari con il vincolo di credito che vanno
ad assommarsi al capitale proprio e
all’autofinanziamento
Autofinanziamento
Consiste nei finanziamenti che provengono,
non dall’apporto di credito e/o di
conferimenti in capitale di proprio o terzi, ma
dalla gestione aziendale come conseguenza
del conseguimento di utili netti e dal loro
mancato prelevamento
La struttura patrimoniale
La struttura patrimoniale: correlazioni
ATTIVO IMMOBILIZZATO
CAPITALE PERMANENTE:
<
=
• CAPITALE NETTO
• PASSIVITA’ CONSOLIDATE
La differenza tra il capitale netto e l’attivo immobilizzato
è chiamato MARGINE DI STRUTTURA
La struttura patrimoniale: correlazioni
ATTIVO CIRCOLANTE
>
=
PASSIVITA’ CORRENTI
La differenza tra l’attivo circolante e le passività corrente
è detto Capitale Circolante Netto. Segnala se l’azienda
ha fatto un ricorso corretto delle forme di finanziamento e
se esiste un equilibrio tra impieghi a breve termine e debiti
a breve termine
Quindi, la scelta del finanziamento dipende dalle
caratteristiche dell’investimento da finanziare
Investimenti
Finanziamenti
Investimenti di medio/lungo
termine
(Immobilizzazioni)
Capitale proprio
Passività consolidate
(medio/lungo termine)
Investimenti di breve termine
(Attivo circolante)
Passività correnti
(breve termine)
Esercitazione
Attingere alla rete di credito: il sistema
bancario, le società di Leasing &
Factoring, Basilea 2
Tipologia di fonti di finanziamento
Finanziamenti a
medio/lungo termine
Mutuo
Leasing finanziario
Finanziamento soci
(Prestito obbligazionario) Il sistema delle
garanzie
Finanziamenti a breve
termine
Scoperto di conto
corrente
Factoring
Anticipi fatture/contratti
I Mutui
Il mutuo è un contratto con il quale una parte
consegna all’altra una determinata quantità
di denaro e l’altra si obbliga a restituire
altrettante cose della stessa specie
I Mutui
Il mutuo è considerato una forma di
finanziamento rigida in quanto il rimborso
non è adeguabile all’andamento delle
performance aziendali
I Mutui
Istruttoria
Analisi e verifica delle condizioni economiche,
finanziarie e patrimoniali
Analisi della generazione dei flussi di cassa
Costi
Interessi passivi
Imposta sostitutiva, perizie, spese notarili
Leasing
Contratto tramite il quale un’azienda o un
intermediario finanziario acquista un bene
mettendolo a disposizione di un utilizzatore
(locatario) in cambio di un canone periodico,
con la possibilità di riscattarlo alla scadenza
del contratto.
Leasing
•Leasing operativo (tra due soggetti):
Utilizzatore e Produttore/società di leasing
•Leasing finanziario
Utilizzatore, produttore, società di leasing
Leasing: costi e vincoli
Canone leasing
Assicurazione bene
Spese di manutenzione
Leasing: Elementi positivi
Non pesa in modo rilevante sulla struttura
finanziaria
Consente di fronteggiare il problema
dell’obsolescenza tecnologica
Istruttoria non complessa
Deducibilità fiscale
Conto corrente Bancario
I conti correnti di corrispondenza sono intestati sia ad imprese
che ad enti che affidano alla banca gran parte del movimento
cassa sia privati, che oltre alla custodia e alla remunerazione
delle risorse depositate, ottengono la possibilità di usufruire di
numerosi servizi bancari e di emettere assegni.
Prospetto competenze: riporta l’addebito di interessi passivi per
il clienti, della commissione di massimo scoperto, spese di
tenuta conto ed eventuale accredito di interessi attivi al netto
della ritenuta fiscale
FIDO BANCARIO
Tutte le operazioni creditizie effettuate dalle
banche debbono essere procedute dalla
istruttoria per la concessione di fido
Il FIDO rappresenta l’impegno che assume la
banca nel mettere a disposizione del cliente,
sotto varie forme tecniche, una misura massima
di credito
FIDO BANCARIO
I presupposti per la concessione del fido sono:
•Forma giuridica dell’azienda
•Localizzazione
•Settore
•Dimensioni
•Numero Dipendenti
FIDO BANCARIO
Fasi di istruttoria:
Esame Dati e documenti
Analisi del settore di operatività
Analisi del bilancio aziendale
Determinazione della linea di fido (limitazione,
frazionamento rischi)
Apertura di credito
È un contratto tramite il quale si mette a
disposizione di un’azienda un credito (fido)
utilizzabile in funzione delle proprie esigenze, a
fronte dell’impegno di ripristinare l’originaria
disponibilità per mezzo di rimborsi parziali o totali e
del pagamento degli interessi maturati
Apertura di credito
Istruttoria
Analisi della posizione economico/patrimoniale
Anticipi su ricevute bancarie
Le ricevute bancarie sono documenti contenenti
una dichiarazione di quietanza, emessi
dall’azienda, a fronte della vendita del proprio
prodotto/servizio e vengono inviati ad una banca
che riceve l’incarico di procedere alla riscossione
delle fatture indicate entro una data scadenza.
Generalmente l’operazione viene svolta con la
clausola salvo buon fine.
Anticipi su fatture
Gli anticipi su fatture sono aperture di credito in c/c
correlate alla cessione di crediti di natura
commerciale, comprovati dalla copia delle fatture
(senza necessità dell’emissione di ricevute bancarie);
la cessione è notificata al debitore che provvede alla
scadenza all’estinzione del debito tramite bonifico alla
banca cessionari.
Gli anticipi ammontano generalmente all’importo dei
crediti ceduti meno una % variabile detratta al
momento dell’accredito (durata massima 120 gg).
Anticipi su fatture: costi
Commissioni di incasso fatture
Interessi passivi
Garanzie
Factoring
Operazione di cessione di crediti commerciali da
parte di un cedente (imprenditore) al factor il quale
si impegna a:
gestire l’incasso;
garantire il buon fine (anche in caso di
insolvenza del debitore);
finanziare il cedente (smobilizzo anticipato dei
crediti).
Factoring: caratteristiche dei crediti ceduti
• Liquidità: crediti commerciali a breve
• Disponibilità: effettiva esistenza e possibilità per
il factor di procedere alla riscossione (salvo
insolvenza);
• Cedibilità: assenza di condizioni o vincoli che
ostacolino il trasferimento del credito;
• Crediti sorti da contratti stipulati dal cedente
nell’esercizio dell’attività d’impresa e cessione
pro solvendo
Clausole del Factoring
• Esclusività: divieto per il cedente di intrattenere
rapporti con altri factor;
• Globalità: Obbligo di cedere tutti i crediti
derivanti dall’attività d’impresa:
• Circoscrizione dell’esclusività a particolari
categorie di debitori;
• Limitazione della globalità a specifici nominativi;
• Esclusione della notifica dell’avvenuta cessione
del credito al debitore;
Costi & Elementi positivi del Factoring
COSTI
• Commissione per il servizio di gestione e amministrazione crediti e
per garanzia contro rischio di inadempienza debitore nella cessione
pro soluto (0,5-5%)
• Spese di istruttoria
• Diritti fissi richiesti per ogni fattura ceduta
• Spese di tenuta conto e di incasso
• Tasso di interesse su somme anticipate (generalmente 80% importo
fattura)
• Tasso > a quello applicato su finanziamenti bancari in c/c;
• Costo per copertura rischio di cambio nel caso di export factoring
ELEMENTI POSITIVI
• Economie di costi amministrativi e organizzativi
• Benefici a gestione finanziaria per ottimizzazione flussi monetari;
Basilea 2
Basilea 2 è il nuovo accordo internazionale sui
requisiti patrimoniali delle banche: le banche dei
paesi aderenti dovranno accantonare quote di
capitale proporzionali al rischio derivante dai vari
rapporti di credito assunti.
Le banche dovranno classificare i propri clienti in
base alla loro rischiosità, attraverso procedure di
rating sempre più sofisticate.
Il giudizio di rating attribuito al soggetto valutato è
espressione della sua probabilità di default (PD) che
indica la probabilità di insolvenza del debitore con
riferimento a un orizzonte temporale predefinito.
Essa rappresenta la misura del rischio di credito
sopportato dalla
banca in relazione allo specifico cliente debitore
I fattori che influiscono sul costo del finanziamento
sono:
o probabilità di default
o l’ammontare del prestito e forma tecnica di
erogazione
o durata e piano di rimborso
o le garanzie
o le clausole contrattuali
La conoscenza del proprio rating
comporterà
Gestione del
flusso informativo
Vs la banca
Una nuova cultura
di relazione con la
banca
Governo della
strategia e dell’
attività operativa
aziendale
monitoraggio e miglioramento continuo
Basilea 2 porta l’impresa a:
Conoscere se stessa
Leggere il proprio futuro
Mettere in atto un virtuoso processo di
miglioramento continuo
Basi informative per la valutazione:
Documenti consuntivi
stato patrimoniale riclassificato
conto economico riclassificato
indici di bilancio relativi a:
dell’equilibrio patrimoniale
dell’equilibrio finanziario
dell’equilibrio economico
Basi informative per la valutazione:
Documenti Previsionali
business plan
rendiconto finanziario
budget di tesoreria
Valutazione/Rating
VALUTAZIONE QUANTITATIVA
LA VALUTAZIONE ANDAMENTALE
LA VALUTAZIONE QUALITATIVA
LA VALUTAZIONE QUANTITATIVA
Analisi dei dati di bilancio riclassificato
LA VALUTAZIONE ANDAMENTALE
• credito complessivo concesso all’azienda dalle
banche
• % di utilizzo del credito rispetto al totale
concesso
• modalità di utilizzo del credito ed eventuali
sconfinamenti
• tipologie di fonti finanziarie accese
• andamento del rapporto con la banca
LA VALUTAZIONE QUALITATIVA
Valutazione dei potenziali di crescita
dell’azienda:
Settore
Mercato
Concorrenti
Fornitori
Clienti
Strategie
Rating
Valutazione dei potenziali di crescita
dell’azienda:
Settore
Mercato
Concorrenti
Fornitori
Clienti
Strategie
Le garanzie
Le garanzie possono essere:
• Garanzie personali: fornite da terze persone
verso le quali la banca, in caso di
inadempienza possono rivalersi (es.
fideiussione)
• Garanzie reali: fornite dallo stesso cliente,
consistono in beni materiali che vengono
depositati in pegno o sui quali viene iscritta
ipoteca
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Le garanzie
Garanzia patrimoniale generica (Art. 2740, comma 1 C.C.)
“Il debitore risponde dell’obbligazione con tutti i suoi beni
presenti e futuri”
• Garanzia – possibilità di soddisfarsi in caso di
inadempimento
• Generica – il creditore non ha un particolare diritto su
questo o quel bene, ma il diritto di procedere ad
esecuzione forzata con riguardo a qualsiasi bene
pignorabile che si trovi nel patrimonio del debitore
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Il pegno
Il pegno è diritto di garanzia su cose mobili, su universalità
di mobili, su crediti, o su diritti aventi ad oggetto beni mobili
Si tratta di diritto reale, in quanto caratterizzato dalla
opponibilità erga omnes.
Conferisce una garanzia speciale, in quanto ha ad oggetto
un singolo specifico bene
Il contratto si perfeziona con la consegna della cosa
tramite il trasferimento materiale della cosa al creditore e
resta a lui fino all’adempimento
L’ipoteca
L’ipoteca è un diritto reale su beni immobili o
mobili registrati che si costituisce mediante
iscrizione nei pubblici registri.
Essa attribuisce al creditore, in caso di
inadempimento, la facoltà di espropriare il bene
per soddisfare il proprio credito a preferenza di
altri creditori.
La Fideiussione
La fideiussione è garanzia personale tipica tramite la
quale un soggetto, detto fideiussore, garantisce
un’obbligazione altrui obbligandosi personalmente
nei confronti del creditore. Si perfeziona senza che
occorra l’accettazione del creditore (art. 1333 del
C.C).
Aspetti fondamentali della fideiussione
• Solidarietà – la fideiussione dà luogo ad un vincolo di solidarietà
passiva tra garante e debitore
• Accessorietà:
o La fideiussione non è valida se non è valida l’obbligazione
principale
o Il fideiussore può far valere nei confronti del creditore tutte le
eccezioni opponibili dal debitore principale
o La fideiussione non può eccedere ciò che è dovuto dal creditore
né essere prestata a condizioni più onerose
I CONFIDI
I confidi, o organi di garanzia mutualistica, sono quegli
organismi, aventi struttura consortile o cooperativa, che
esercitano in forma mutualistica l’attività di garanzia
collettiva dei finanziamenti in favore di imprese socie o
consorziate.
Essi non hanno scopo di lucro e la loro natura è privatistica.
LA STRUTTURA DEI CONFIDI
Confidi di primo livello o provinciali:
- espressione diretta delle PMI che li costituiscono
- realizzano processi di fusione e aggregazione,
perseguendo obiettivi di consolidamento delle strutture
Confidi di secondo livello o regionali:
- organismi di garanzia su finanziamenti prevalentemente a
m/l termine
- esercitano un'attività di controgaranzia e co-garanzia nei
confronti dei confidi provinciali
FUNZIONAMENTO CONFIDI
Aderendo ad un Confido l’azienda concorre:
alla costituzione del fondo consortile/capitale sociale
alla costituzione delle garanzie mutualistiche,
rilascia, di norma, una garanzia personale (fideiussione)
versa un contributo
La garanzia mutualistica è composta da:
- un fondo fideiussorio
- un fondo liquido detto “fondo rischi”
Finanza e capitale di rischio: modalità di
investimento informale (venture capital)
Agenda
Chi sono i seed capitalist
Il Contesto: il mercato dell’early stage in Italia
Modalità di investimento:
Le regole d’ingaggio
Modalità di selezione
Cause tipiche del mancato investimento
Il seed investor
Il seed investor è l’investitore specializzato nella
finanza d’avvio, ovvero chi compie operazioni di:
seed financing
start up financing
Seed financing
Investimento nella fase di sperimentazione dell'idea
innovativa, quando è da dimostrare la validità tecnica del
prodotto/servizio) nelle imprese create da non più di 12
mesi (e.g.):
Possessori di licenze e brevetti
Professori, Ricercatori, dottori di ricerca, borsisti o
dottorandi
Giovani laureati con tesi sperimentali
Tecnici di laboratorio
Professionisti
Piccole e medie imprese neo costituite
.
Start up financing
Investimento finalizzato all'avvio dell'attività, quando
non si conosce ancora la validità commerciale del
prodotto/servizio, ma esiste già almeno un prototipo)
nelle imprese create da non più di 36 mesi
Imprese che puntano sull’innovazione tecnologica
per realizzare processi più efficienti e/o prodotti
innovativi
L’identikit
Il seed investor investe (equity e quasi equity) in nuove
imprese knowledge based, che hanno al massimo 3/5
anni di vita. Il taglio dell’investimento oscilla tra i 50.000
e 1.000.000 euro (in media 350.000 euro )
Il seed investor è (anche) un “talent” scout, che cerca
conoscenza da valorizzare laddove se ne crea
(Università, Centri di ricerca, Impresa)
Perchè le nuove imprese non riscuotono successo tra
gli investitori?
Traditional Financial tools Vs Innovative companies
Le nuove imprese :
NON hanno un solido track record
NON generano un cash-flow positivo
NON hanno un business model comprensibile
NON sono in grado di fornire garanzie
L’early stage e la finanza di seed
Capital
($)
Needs
Company Growth
VENTURE
CAPITAL
EXPANSION
FINANCING
FIRST STAGE
FINANCING
Financial GAP
START-UP
FINANCING
SEED
FINANCING
EARLY STAGE
FINANCING
PRE-SEED
FINANCING
Time
Gli operatori di seed capital in Italia
I fondi di seed (es. INGENIUM)
Business Angels (organizzati in Ban e coordinati da IBAN) :
Fondi rotativi camere di commercio
…Ma il seed investor cosa cerca?
Management Team bilanciato e
motivato
Forti potenziali di crescita
Business model chiaro
Prodotti difendibili
Exit identificabile e visibile
… ritorni elevati in poco tempo!
Il management team deve essere composto da persone di
prima qualità:
Gli investitori preferiscono investire in persone di serie A
con un’idea di serie B, piuttosto che il contrario
Il team deve essere variegato e sinergico, cioè le
esperienze dei fondatori devono essere complementari
Il team deve aver chiarito all’inizio i diversi ruoli. Il team
ideale è composto da persone che hanno già lavorato (con
successo) tra loro
Se l’imprenditore è un tecnico, deve considerare cedere la
gestione ad un manager
Cause tipiche del mancato investimento
Limitata credibilità dell’iniziativa, del progetto imprenditoriale o dei
suoi proponenti:
difficoltà di implementazione e realizzazione del prodotto/servizio;
Potenziali di mercato
IPR
Scarsa redditività prospettica dell’investimento (“IRR” non in linea
con le aspettative del potenziale finanziatore):
a elevati costi di investimento iniziale;
bassa capacità dell’azienda di generare valore (cash flow);
scarse possibilità di way-out futura……
Incoerenza e incompatibilità degli obiettivi e risultati (esplicitati nel
business plan) con le risorse finanziarie, tecnologiche e
conoscitive a disposizione dell’azienda;
Scarsa volontà di adeguarsi a meccanismi di controllo e
Accettare le regole di governance
INGENIUM, il seed capital della Regione Emilia Romagna
Il primo fondo italiano di capitale
di rischio a partnership pubblico privata
Esercitazione
La struttura patrimoniale: correlazioni
ATTIVO IMMOBILIZZATO
CAPITALE PERMANENTE:
<
=
ATTIVO CIRCOLANTE
>
=
• CAPITALE NETTO
• PASSIVITA’ CONSOLIDATE
PASSIVITA’ CORRENTI
STRUTTURA PATRIMONIALE
Investimenti
Finanziamenti
Investimenti di medio/lungo
termine
(Immobilizzazioni)
Capitale proprio
Passività consolidate
(medio/lungo termine)
Investimenti di breve termine
(Attivo circolante)
Passività correnti
(breve termine)
Esercitazione
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