la cognizione sociale - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

LA CONOSCENZA SOCIALE
A partire dagli anni „50-‟60 il cognitivismo ha avuto
una grande influenza sulla psicologia sociale.
La teoria cognitiva si occupa dello studio di come
l‟uomo raccoglie informazioni e conoscenze dal
mondo circostante e come agisce di conseguenza
Le fonti della “rivoluzione cognitiva”:
• gli studi sulla percezione di Bruner (1947)
• la psicolinguistica di Chomsky (1957)
• l‟intelligenza artificiale
Assunti dell‟approccio cognitivo:
-ATTIVITÀ MENTALE: fenomeno altamente
strutturato, organizzato, gerarchizzato;
- HUMAN INFORMATION PROCESSING: attenzione
alla sequenza di fasi che caratterizza i processi
cognitivi (analogia uomo-computer)
La Cognizione Sociale
si occupa dello studio scientifico dei processi
attraverso cui le persone acquisiscono informazioni
dall’ambiente, le interpretano, le immagazzinano in
memoria e le recuperano da essa, al fine di
comprendere sia il proprio mondo sociale, sia loro
stesse ed organizzare di conseguenza i propri
comportamenti
I nostri pensieri e le percezioni riguardo agli altri, a
noi stessi, alla società non necessariamente
riflettono la realtà con esattezza
Le nostre azioni sono guidate dalle convinzioni che
ci siamo formati in merito agli altri e a noi stessi.
L‟accumulazione della conoscenza sulla realtà
sociale deriva da due fonti di informazione:
• la realtà oggettivamente data, che sta fuori di noi
• Il nostro modo di percepirla, ciò che la mente
attivamente costruisce e organizza
(Rosenhan, 1973 ricerca sulla diagnosi psichiatrica )
La percezione sociale si basa su di un processo
costruttivo che fa sì che dalla conoscenza di
pochi dati si traggano inferenze
recuperare dalla memoria le conoscenze
precedenti attivate da un determinato
stimolo e farsi guidare da queste nel
significato da dare agli eventi
La cognizione sociale
Studio del modo in cui le persone selezionano,
interpretano, ricordano e usano le informazioni
sociali
I nostri pensieri e le percezioni riguardo agli altri e a
noi stessi non necessariamente riflettono la realtà
con esattezza
La percezione sociale si basa su di un processo
costruttivo
nell‟emettere
dei
giudizi
siamo
guidati,
nell‟interpretare
le situazioni
nuove,
da
aspettative, da conoscenze precedenti relative a
ciò che dobbiamo valutare
Le conoscenze sociali in memoria sono organizzate
in diversi tipi di strutture:
-Categorie
-Prototipi
-Schemi
Categoria
Categoria
riconoscimento
Struttura elementare di conoscenze, classificazione
di cose o persone basata:
-sul riconoscimento della somiglianza tra gli elementi
che la compongono
-sulla diversità degli elementi esclusi
Prototipo
Un prototipo è l‟esempio più rappresentativo e il
punto di riferimento per definire la categoria:
-massimo di attributi in comune con gli altri
membri della stessa categoria;
-minimo di attributi in comune con membri di
altre categorie
Schema
guida
nell’interpretazione/azione
Gli schemi sono conoscenze immagazzinate in
memoria grazie all‟esperienza;
sono strutture cognitive inerenti a oggetti, persone,
situazioni.
Gli schemi
-semplificano la comprensione della realtà;
-guidano la costruzione di nuove conoscenze
Gli schemi sono strutture piramidali:
informazioni astratte e generiche
esempi o casi specifici
I concetti di categoria e schema presentano delle
sovrapposizioni; tuttavia:
-categoria: momento iniziale di organizzazione
degli stimoli sociali;
-schema: modo in cui si utilizza la conoscenza
accumulata nella comprensione delle nuove
informazioni
Gli schemi di persona
Sono strutture di conoscenza che contengono le
informazioni che ci aiutano a descrivere le
persone in base ai loro tratti di personalità e i
loro scopi.
Gli schemi di sé
Il soggetto, pensando a se stesso, costruisce
schemi grazie ai quali struttura la propria
autocoscienza.
Gli schemi di ruoli
I ruoli sociali definiscono i comportamenti
previsti in relazione alle posizioni che le persone
occupano in una data realtà sociale.
Esistono ruoli acquisiti e ruoli ascritti
Gli schemi di eventi
Conoscenze relative al modo in cui ci si
comporta nelle diverse situazioni sociali,
comprese le aspettative che abbiamo sul modo
in cui si comporteranno gli altri (scripts o
copione).
IL PERCORSO COGNITIVO:
Memoria, conoscenza organizzata
Evento
stimolo
Percezione
Codifica iniziale
Categorizzazione
Ulteriori inferenze,
decisioni/giudizi
Risposta
comportamentale
Le persone utilizzano due tipi di processi di
conoscenza, a seconda degli scopi che perseguono:
Processi top-down (o schema-driven):
si basano sull’esistenza di concetti, conoscenze e
teorie presenti in memoria, che permettono di
trattare stimoli nuovi facendo riferimento a
informazioni già possedute.
Accorciano il lavoro cognitivo, ma possono indurre
in errori e distorsioni
Processi bottom-up (o data-driven):
si basano sui dati della situazione in atto raccolti
tramite la percezione. Sono più accurati, ma
dispendiosi sul piano temporale in quanto si
centrano su ogni singolo elemento di informazione
Le euristiche (Kahneman, 1982)
“Euristica” deriva dal termine èureka, (gioia di aver
trovato la soluzione a un problema) e si riferisce a
processi di ragionamento abbreviati e semplificati.
È una strategia di pensiero che permette di
emettere giudizi in maniera rapida
Euristica della rappresentatività
Emettere dei giudizi circa l‟appartenenza
riguarda quei giudizi in cui le persone devono
decidere se un certo esemplare appartiene a
una certa categoria.
Euristica della disponibilità
Viene attivata quando le persone devono
valutare la frequenza o probabilità di un evento:
essa si basa sulla facilità e sulla velocità con cui
vengono alla mente esempi associati alla
categoria del giudizio in questione.
Euristica della simulazione
Quando, per valutare gli esiti di un evento
accaduto, la gente immagina gli esiti che
quell‟evento avrebbe potuto avere se…
Euristica dell‟ancoraggio e dell‟aggiustamento
Quando le persone si trovano a dover emettere
giudizi sulla base di informazioni incerte o
ambigue cercano dei punti di riferimento a cui
ancorarsi
Stereotipo
Credenze molto semplificate, basate su alcuni
attributi generalizzati, relative a gruppi e categorie
sociali, i cui membri vengono etichettati utilizzando
queste credenze indipendentemente dalle
caratteristiche individuali