Aspetti di igiene
Inf. Roberta Baldessari
gruppo CRI Pergine Valsugana
Igiene
complesso di regole e di pratiche che prevengono la comparsa
delle malattie, migliorando le condizioni di vita
Infezione
ingresso e moltiplicazione di un agente infettivo (microrganismo)
nel tessuto di un ospite suscettibile
Catena infettiva
 Eventi necessari ed obbligatori x verificarsi un’infezione.
 Per evitare l’infezione basta intervenire su un anello!!
Agente
infettivo
Ospite
suscettibile
Serbatoio
Porta
d’ingresso
Porta
d’uscita
Modalità
trasmissione
Agente infettivo:
i microrganismi
 Forma di vita più semplice
 L'ambiente ne è popolato da una grandissima varietà.
 I microrganismi più conosciuti
BATTERI
FUNGHI
PROTOZOI
VIRUS
 Non tutti sono portatori potenziali di malattie
 I microrganismi “cattivi” vengono chiamati PATOGENI
Batteri - Virus
BATTERI
VIRUS
svolgono compiti importanti, persino
fondamentali (es. digestione con flora
intestinale)
no funzioni utili per l’organismo
si riproducono da soli anche su
superfici non viventi
sono dei parassiti, si riproducono solo
nell’ospite
antibiotici (attenzione resistenza
antibiotici!!)
antivirali o nessuna cura 
prevenzione, vaccino
polmonite, meningite, mal di gola,
infezioni dell'orecchio, infezioni da
ferite
epatite B, rosolia, morbillo, ebola,
virus del papilloma umano (HPV),
herpes, rabbia, HIV (il virus che
causa l'AIDS)
alcune malattie, come la diarrea e il comune raffreddore, possono essere
causate da entrambi i tipi di organismo
Serbatoio:
Dove vivono i m.o.
 Il luogo più comune è il corpo umano
 da un individuo portatore sano (cioè infettato ma senza segni
e sintomi della malattia)
 da un individuo portatore ammalato (con segni e sintomi)
 animali (ammalati o portatori sani)
 ambiente (acqua, terreno, cibo)
I m.o. hanno bisogno di 37°, umidità e qualcosa cui nutrirsi
Porta d’uscita:
da dove esce
Una volta completato il ciclo riproduttivo i MO devono trovare una
via d’uscita.
Le principali vie d’uscita sono:
tosse, starnuti, sangue, cute e mucose non integre, congiuntive
(occhio), tratto intestinale, urina, saliva, feci, vomito, sperma,
secrezioni vaginali
Modalità di trasmissione
dei m.o.
Le modalità di ingresso dei germi:

1. Inalazione (trasmissione aerea o droplet)
goccioline o particelle sospese nell'aria emesse tramite
tosse o starnuti

2. Ingestione (trasmissione oro fecale)
acqua o alimenti contaminati

3. Sangue contaminato (trasmissione parenterale)
anche liquidi biologici con presenza di sangue infetto

4. Contatto (trasmissione per contatto)
mani sporche a contatto con bocca, occhi, ferite ....
1. Trasmissione aerea
La trasmissione avviene tramite microscopiche goccioline di saliva
che vengono emesse da un portatore tramite tosse e starnuti
Batteri: Meningite da meningococco, TBC
Virus: Morbillo, Varicella, Orecchioni, Rosolia, Influenza
Igiene: Mettere la mano quando si tossisce o starnuta
Aerare gli ambienti
Evitare il contatto con persone infette
Persona infetta mette la mascherina
2. Trasmissione oro fecale
Derivante da germi o da virus presenti nelle feci di malati o
portatori sani (uomini o animali) o in alimenti non conservati in
modo idoneo
Batteri e tossine: Salmonella, Gastroenteriti, Botulismo,
Leptospirosi (febbre gialla)
Virus: Epatite A, Poliomielite, Colera
Igiene: Lavarsi bene le mani
Usare i guanti
Cambiare spesso la biancheria
Disinfettare gli oggetti venuti a contatto con feci
Attenzione a cosa si mangia
3. Trasmissione parenterale
Penetrazione di virus proveniente da materiali biologici infetti
(sangue, ecc.) attraverso lesioni o microlesioni della cute o delle
mucose (orale, genitale, punture con aghi infetti .. ecc.).
Virus: Epatite B, Epatite C, HIV / AIDS
Igiene: Usare sempre guanti in presenza di sangue
Evitare atteggiamenti a rischio
Cute integra  barriera di protezione
4. Trasmissione per contatto
Penetrazione di virus attraverso il contatto diretto con elementi
patogeni
Batteri: Tetano
Ectoparassiti: Scabbia, Pidocchi
Virus: Verruche
Igiene: Lavarsi bene le mani
Usare i guanti
Lavare spesso la biancheria
Proteggere le proprie lesioni
Porta d’ingresso:
da dove entra
Sono le stesse delle porte d’uscita.
Le + comuni:
-vie respiratorie
-cute lesa
Ospite suscettibile
Determina se una persona avrà o meno l’infezione
Dipende da:
 Il grado individuale della persona di resistenza al patogeno
 Età, malattie croniche, stato nutrizionale, stato immunitario,
trattamenti farmacologici particolari…
 La virulenza dell’agente infettivo
Cosa dobbiamo fare??
Interrompere almeno un anello della catena infettiva!!
 Agente infettivo: sanificazione ambientale
 Serbatoio: disinfezione, lavaggio mani
 Porta uscita: gestione secrezioni corporee  tutte infette
 Modalità trasmissione: igiene mani, dpi, gestione biancheria,
gestione rifiuti, gestione strumenti, igiene ambientale (sempre in
caso di sangue, liq. biologici, cute non integra, mucose)
 Porta d’ingresso: cute e mucose integre
 Ospite suscettibile: vaccinazione, proteggere le difese immunitarie
(adeguata alimentazione, benessere psicofisico)
Igiene delle mani
 Interrompe la catena infettiva
 Principale strumento x ridurre il rischio trasmissione patogeni
 !!!! i guanti non sono impermeabili al 100% !!!!
 È importante il lavaggio della mani SEMPRE!!!
CON ACQUA E SAPONE:
 quando visibilmente sporche di sangue o liquidi biologici
 non appena possibile (quando arrivati in sede)
 prima di mangiare!!!!
CON SOLUZIONE ALCOLICA:  es. amuchina
 quando non visibilmente sporche
 quando non disponibile acqua
Lavaggio della mani
Lavaggio della mani
dispositivi protezione
individuale DPI
I GUANTI
 !!!! i guanti non sono impermeabili al 100% !!!!
 Non sostituiscono il lavaggio della mani
 Obbligatorio con sangue, liquidi organici
 Togliere finita l’assistenza!! (non guidare con i guanti, toccare
meno possibile!)
LA DIVISA e LE SCARPE
 Metterla in sede se possibile
 Cambiarla in caso di contaminazione
 Portarla completa e chiusa  serve x proteggerci
 Non dovrebbe essere lavata a casa, nel caso separatamente
MASCHERINA, OCCHIALI, MANICOTTI….
Il sistema immunitario
L’insieme di sostanze e cellule specializzate nel distruggere tutto ciò
che viene riconosciuto come estraneo all’organismo (non self) 
Entra in funzione in caso di aggressioni patogene
La prima risposta: l’organismo rilascia sostanze (antigeni) che
allertano le difese del sistema immunitario aspecifico (globuli bianchi)
per tentare di circoscrivere l'infezione …
 infiammazione (rossore, gonfiore, calore e dolore..), febbre
La seconda risposta: se non basta, intervengono le difese
immunitarie specifiche…
L’organismo ricerca anticorpi (linfociti) “adatti” che riconoscono le
cellule infettate dal virus invasore, le avvolgono provocandone
l'inattivazione o la morte
La difesa specifica richiede un certo tempo (alcuni giorni)
La memoria immunitaria
Nell’organismo guarito rimangono linfociti ed anticorpi pronti ad
intervenire immediatamente in caso di nuovo contagio e la
risposta sarà rapida e massiccia tale da evitare la manifestazione
della malattia
Non ci si ammala più!
Sfruttando questa particolarità si ha la possibilità di preparare in
anticipo le riposte immunitarie attraverso...
LA VACCINAZIONE
Vaccini e sieri
VACCINI … IMMUNITA' ATTIVA
inoculando nell’organismo piccole quantità di microrganismi
patogeni attenuati o uccisi si provoca la produzione di anticorpi
specifici
SIERI … IMMUNITA’ PASSIVA
anticorpi già pronti, estratti da sangue immunizzato, per
impedire ad un soggetto già esposto al contagio di ammalarsi ..
la loro efficacia dura solo alcune settimane.
I vaccini obbligatori in Italia
• Antipolio (4 somministrazioni)
• Antitetanica (3 somministrazioni + richiami decennali, coniugata
con antidifterica)
• Antidifterica (3 somministrazioni + richiami decennali, combinata
con antitetanica)
• Antiepatite B (3 somministrazioni)
Trattamento materiali sanitari
ARTICOLI CRITICI  Elevato rischio infettivo
A contatto con: distretti sterili, sangue, organi interni, cute e
mucose non integre
Devono essere: sterili
Esempio: cateteri vescicali, drenaggi
ARTICOLI SEMICRITICI  Minore rischio infettivo
A contatto con: mucose integre
Devono essere: sterili o disinfezione ad alto livello
Esempio: sondini nasali, endoscopio
ARTICOLI NON CRITICI  Limitato rischio infettivo
A contatto con: cute integra
Devono essere: disinfezione a basso livello o acqua + disinfettante
Esempio: padelle, catini
Trattamento materiali sanitari

DECONTAMINAZIONE: immergere l’oggetto nel disinfettante x
ridurre la carica microbica

DETERSIONE: rimozione sporco, materiale organico con
spazzolino o sotto getto d’acqua

DISINFEZIONE: distruzione / inattivazione m.o. patogeni (no
spore). Con disinfettante: alcool, clorexidina, ipocloriti
(candeggina, amuchina), acqua ossigenata (uccide anche spore).
Vi sono vari livelli di disinfezione.

STERILIZZAZIONE: distruzione di tutti i m.o. comprese le spore
Pulizia ambulanza
 A fine turno o quando sporca:
 Disinfezione con soluzioni di ipoclorito di sodio al 5% (candeggina)
Scadenze soluzioni disinfettanti:
Soluzioni acquose: 7 gg
Soluzioni alcoliche: 14 gg
Rifiuti sanitari
Strumenti taglienti
 aghi, bisturi, lame, rasoi, fialette vetro, lancette pungidito
glicemia
 alibox giallo  presente in ambulanza e nello zaino!
 Aghi, bisturi NON vanno reincapucciati!!
Rifiuti venuti a contatto con liquidi organici (sangue, urine, feci,
vomito…)
Considerati potenzialmente infetti  immondizie ROT
Biancheria usata
Riposta nell’apposito sacco immondizie x l’igiene
Le principali malattie infettive
Tetano
Svolge la propria azione tossica a carico del sistema nervoso centrale
arrivando alla paralisi dei muscoli
Modalità di trasmissione: ferite con oggetti contaminati
Responsabile: batterio clostridium tetani
Periodo di incubazione: da 2 giorni a 2 mesi (normalmente 5-10 giorni)
Segni e sintomi: inizialmente paralisi spastica della bocca (riso
sardonico) successivamente ad altri muscoli (inarcamento della
schiena) fino alla paralisi dei muscoli respiratori (morte)
Vaccino: presente ed obbligatorio
Le epatiti virali: Epatite A
Infezione che crea danni alle cellule epatiche (fegato)
Modalità di trasmissione: oro fecale (cibi ed acqua contaminati es.
pesce crudo, verdure crude in paesi esteri)
Microrganismo responsabile: Virus epatite A - HAV
Periodo di incubazione: 15-50 giorni
Segni e sintomi: dolore addome (fegato), ittero, perdita appetito,
febbre. La malattia non diventa mai cronica.
Vaccino: presente
Le epatiti virali: Epatite B
Infezione che crea danni alle cellule epatiche (fegato)
Modalità di trasmissione: parentale (sangue infetto e altri liq. biologici
come latte materno, saliva, sperma, secrezioni vaginali, liquido
amniotico) e verticale (da madre a feto via transplacentare)
Microrganismo responsabile: Virus epatite B - HBV
Periodo di incubazione: fino a 6 mesi
Segni e sintomi: dolore addominale (fegato), ittero.
La malattia nel 10-15% dei casi può diventare cronica (pox
evoluzione in cirrosi epatica)
Vaccino: presente ed obbligatorio
Le epatiti virali: Epatite C
Infezione che crea danni alle cellule epatiche (fegato)
Modalità di trasmissione: parentale (sangue e liquidi biologici)
Microrganismo responsabile: Virus epatite C - HCV
Periodo di incubazione: fino a 6 mesi
Segni e sintomi: le stesse previste per le epatiti A e B ma può essere
asintomatica e rilevabile solamente da esami di laboratorio.
La malattia nel 80% dei casi può diventare cronica (pox
evoluzione in cirrosi epatica)
Vaccino: non presente