Traccia della soluzione dell’esame del 19/2/2015 1) Q2 e Q3 formano uno specchio di corrente di tipo sorgente. Assumendo che i BJT operino in regione normale e tenendo conto dell’effetto Early, valgono le seguenti relazioni: = +2 1+ , = 1+ . L’opamp forma un amplificatore a transresistenza: quando opera in alto guadagno si ha = − − !. Nelle condizioni date nel testo si ha inoltre che = − = 10 , = + = 2.5 . A riposo, imponendo = 0, risulta = , da cui si ricava = 0.702 ,ed + = −1.798 . Risultano infine verificate le ipotesi sulle regioni di infine % = − funzionamento dei BJT e dell’opamp. 2) Si ha: ( =− poiché la corrente ) − ) ! = *+ (% , è costante. Il guadagno di tensione è quindi ,- = *+ = . = 78.4. 3) Il modo più semplice per calcolare tale guadagno è osservare che esso coincide con il guadagno di tensione di un amplificatore non invertente formato dall’opamp, dalla resistenza R2 = R di retroazione e dalla resistenza R1, connessa tra l’ingresso invertente dell’opamp e massa, pari alla resistenza d’uscita dell’amplificatore a BJT. Poiché Q1 e Q2 sono connessi ad e.c., risulta R1 = 4 4 rce1 // rce2, dove 012 = 3 5 6 = 6.38:;, 012 = 3 5<6 = 10.2:;.Si ha quindi 75 6 75<6 ,- = ( =1+ = 1.25. ( 012 ||012 4) Il calcolo del guadagno di tensione di un amplificatore non invertente con il modello ad un polo per l’opamp è stato svolto a lezione e conduce all’espressione ,- >! = ( ,? = > , ( @1 + A B + ?+ , dove qui le resistenze R1 ed R2 assumono le espressioni scritte sopra. 5) Dall’equazione precedente, il guadagno statico è circa pari al valore già calcolato, cioè ,- ≈ 1.25, mentre il polo, per l’invarianza del prodotto guadagno per larghezza di banda nell’amplificatore non invertente, è pari a D = −2E FGH I0JK ≈ −5 . ,> 6) Si tratta di un amplificatore non invertente retroazionato su una rete lineare reattiva. La tensione 4 all’ingresso dell’opamp risulterà quasi-sinusoidale. A riposo si ha che 4 = 0, da cui si ottiene che anche tutte le altre tensioni nel circuito sono nulle. Non ci sono altri punti di riposo. 7) La rete lineare reattiva ha f.d.t. L >! = > M >M , + >3M + 1 del tutto identica al caso dell’oscillatore a ponte di Wien. Pertanto tutte le considerazioni seguenti sono riprese dalla teoria dell’oscillatore a ponte di Wien. L’equazione caratteristica è N > M + >M 3 − :! + 1 = 0,dove : = 1 + N< è il guadagno dell’amplificatore non invertente. Imponendo che il coefficiente del termine di primo grado sia negativo (condizione d’instabilità) e che il discriminante sia pure negativo (innesco sinusoidale), si ottiene 3 < : < 5, cioè 2< < 4. 8) La pulsazione d’oscillazione è quella che rende reale il guadagno d’anello L. PA ! = :L PA ! Q e risulta essere A = . Si noti che la condizione d’innesco L. PA ! = > 1coincide con N R quella già trovata.