Curriculum La società dello spettacolo nasce legalmente in Umbria

LA SOCIETÀ DELLO SPETTACOLO – associazione di cultura
Curriculum
La società dello spettacolo nasce legalmente in Umbria, nel 2007 dalla cooperazione di tre
artisti provenienti da differenti percorsi individuali: c.l. Grugher, Marianna Masciolini,
Michelangelo Bellani ai quali in si è unita dal 2012 Caroline Baglioni. Il progetto de “La
società dello spettacolo” tratto dalle tesi del filosofo e cineasta francese Guy Debord, segna
un momento saliente di studio e di riflessione sulla civiltà contemporanea che porta il
gruppo di ricerca teatrale a scegliere come nome proprio il titolo dell’opera d’esordio. La
ricerca si orienta quindi verso una drammaturgia contemporanea ispirata a testi di natura
filosofica e sociologica tentando di portare alla luce l’archetipo che lega la parola teatrale
alla parola filosofica. “Carne” è stato prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria e per
l’allestimento La società dello spettacolo è stata scelta in residenza da due importanti
istituzioni teatrali del Belgio: il “Monty kultuurfaktor” di Anversa e lo “Stuk kunstencentrum”
di Leuven. Con la performance “Presente” si è aggiudicata il premio Independents5 ad Art
Verona 2014. Nel 2015 con il progetto "Gianni" di Caroline Baglioni si aggiudica il premio
Scenario per Ustica. Sempre nel 2015 ha ideato e curato la rassegna internazionale di arti
performative “Performing Santa Caterina” organizzata in collaborazione con Viaindustrie e
ha ideato "FolignoInContemporanea" vincitore del bando regionale per le residenze
artistiche in Umbria.
La società dello spettacolo, parallelamente all’attività di produzione teatrale, si occupa di
progetti di formazione e di educazione in cui le discipline teatrali sono a sostegno della
didattica. In questo ambito collabora con enti e istituzioni pubbliche, con l’Ufficio scolastico
regionale, conduce regolarmente atelier teatrali in vari istituti scolastici e l’atelier teatrale
per adulti “Spaziozero”. Ha realizzato progetti dell’Unione Europea nell’ambito dei
programmi L.L.P. - Grundtvig e Cultura collaborando con istituzioni culturali dei principali
paesi europei. Con la Provincia di Perugia e con l’Ufficio scolastico regionale ha realizzato il
progetto triennale “Auschwitz – giovani, memoria, luoghi” viaggiando con gli studenti degli
Istituti Superiori nei campi di sterminio di Auschiwtz e Birkenau. Conduce e organizza
progetti di riabilitazione attraverso la pedagogia teatrale, “SpazioH”, dedicati al disagio
mentale in collaborazione con enti e associazioni umanitarie e con i Centri di Salute Mentale
e realizza documentari, opere videografiche, installazioni e live performance multimediali. Il
documentario "Soccantare" di Michelangelo Bellani e c.l.Grugher ha vinto il premio come
miglior film al PerSo Film Festival di Perugia nella sezione Umbria in Celluloide.
TEATROGRAFIA:
● La società dello spettacolo da Guy Debord
Lo spettacolo, che ha suscitato l‘attenzione e l’apprezzamento della critica, definito come
“un’intensa esperienza culturale di rara pregnanza e necessità”, mette in scena le tesi del
filosofo e regista francese Guy Debord fondatore nel '57 del movimento Situazionista.
"…È l'analisi di una società in cui la rappresentazione ha assunto una
tale
autonomia che ormai non si limita più a sostituire la realtà o a nasconderla ma
la ha tout court annullata... se è così, lo stesso spettacolo che stiamo osservando è
inutile… eppure, proprio questa drammaturgia pare dimostrare l'inverso..."
Maria Dolores Pesce- Dramma.it
“…In ogni stanza accade qualcosa e tutti gli spettatori guardano
contemporaneamente le stesse immagini e quando l'evento irrompe nella stanza
dello spettatore, ci si accorge di non sapere quale delle due immagini è più reale.
(…) Intrigante ribaltamento di un mondo già capovolto….”
Rosi Fasiolo – Il Gazzettino Veneto
“…Un’intensa esperienza culturale di rara pregnanza e necessità…”
Mario Brandolin - Il Messaggero del Friuli
“…Un lavoro tecnicamente impeccabile, acuto e rigoroso…"
Lorenzo Donati - Exibart
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" ...un lavoro intenso e sotterraneo di fede e tenacia... Un’esperienza di
pensiero, oggi molto rara e tanto più preziosa…”
Roberta Gandolfi - The Clouds
"...una lucidità di approfondimento che magari non ti aspetteresti..."
Maria Dolores Pesce – Dramma.it
“Seducente, per la presenza del nascosto, enigma per lo spettatore che viene
schiodato dalla seggiola”.
Roberto Lazzerini, Micropolis - Il Manifesto
“...sei thriller e il pubblico spettatore di se stesso..."
Mau.Pes.- Il Corriere della sera
"...in schermo azioni filmate compiute in altri luoghi, sia pure
contemporanei al tempo dell'azione teatrale... ma in questo spettacolo multimediale è
lo stesso spettatore che è posto, più o meno consapevolmente, prigioniero del suo
stesso ruolo..."
Giulietta Mastroianni - Il Corriere dell'Umbria
Lo spettacolo è stato ospitato in varie stagioni teatrali italiane tra cui:
Udine Spazio Teatro Capannone – Stagione Contatto 07 Teatro stabile D’innovazione CSS
Bevagna (Pg) Teatro Torti - Teatro Stabile dell’Umbria Stagione 07/08
Scavi di Pompei – Festival Classico Pompeiano 07
Rovigo – Festival Opera Prima – Teatro del Lemming
Rocca Paolina Perugia – BATIK film festival
Foligno – Auditorium S.Domenico – Teatro Stabile dell’Umbria Stagione 09/10
Foligno – Auditorium S.Caterina – Dancity Festival 2014
Il delitto perfetto da Jean Budrillard
Il delitto perfetto, in prima analisi, può essere considerato come un esperimento
drammaturgico. Un esperimento costruito, per così dire, per ‘interposizione’ d’autore. Jean
Baudrillard in primo luogo, il William Shakespeare di Macbeth, il Samuel Beckett di Finale di
partita, il Friedrich Dürrenmatt de La morte della Pizia, lo Stanley Kubrick dell’Odissea, (ma
anche le meno autorevoli indistinguibili voci della quotidianità della carta stampata o del
‘piccolo schermo’) interloquiscono, con postille originali in un ‘piano’ del tutto inedito. Come
se l’idea di una vicenda, le parole di un personaggio, le personalità, potessero valere di per
sé, al di là delle opere e degli autori da cui traggono vita – come ‘segni’.
Il perché di tali personalità, in alcuni casi ovvio, è che tutti sottendono, in maniera più o
meno velata, un delitto.
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Debutto: Teatro Clitunno Trevi (pg) – Apertura Stagione 2008/09 Teatro Stabile dell'Umbria
“Un delitto perfetto del tutto inedito che si sperimenta in una nuova riscrittura
drammaturgica… “ Il giornale dell’Umbria
Il neo barocco [1610-2010 Lo spettro del Seicento si aggira per l’Europa]
Il progetto dichiara apertamente un debito verso L’età neobarocca, saggio scritto da Omar
Calabrese, uno fra i più noti semiologi italiani recentemente scomparso. Quello che
Calabrese definisce “neoboracco” non è altro se non una mappa nel fluttuante universo
dell’estestica del contemporaneo. Dagli spettacolari anni ‘80 ad oggi, la persistenza del
concetto di neobarocco nella cultura, nell’arte e nel cinema, nella letteratura, nella politica,
nella moda, nel design e nello sport, passando ovviamente per la pubblicità e internet, è
evidente. Avremmo potuto aggiungere come sottotitolo: Dal postmoderno al neobaroco o
anche Da Caravaggio a Kill Bill o ancora RocoPulp.
LO SPETTRO DEL ‘600 SI AGGIRA PER L’EUROPA.
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Anteprima: 17/09/2010 Festival Segni BarocchiDebutto: Narni - Teatro Comunale - Teatro Stabile
dell’Umbria Stagione 10/11
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“…uno splendido lavoro sulla lingua, (…) di notevole efficacia il montaggio di
materiali multimediali (video, film, musica, informazione), che rende la fruizione
varia, piacevole, significativa. (…) ho gradito molto l’audacia della messa in scena,
che sembra far tornare in essere un’avanguardia teatrale che da tempo appariva
esaurita,(…) richiamando alla lontana pezzi del Living theatre, dei Magazzini
Criminali, di Eugenio Barba e molto altro(…)Considero tutto questo come il migliore
degli omaggi che gli autori potessimo farmi.”
Omar Calabrese
Finding beauty
Più che una storia è uno scorcio. Di un clown dislessico e una giovane donna dei nostri gior ni.
Il clown forse proviene dal celebre episodio del clown tragico narrato da Søren Kierkegaard il
quale mandato ad annunciare l’incendio del circo, non è creduto dal pubblico che, pensando
si tratti di un numero comico, scoppia a ridere e finisce bruciato dalle fiamme.
La giovane donna è presa (a caso) da una delle nostre famiglie. Tra lampadine accese e
spente, un dialogo che parla di incubi, traumi, sogni, della difficoltà di esprimersi
ed usare le parole, dei poeti ammazzati che “non ce ne sono tanti nel mondo” e, infine, di
esseri umani che in ogni caso (r)esistono insieme a cercare/trovare.
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Anteprima: 01/09/2011 Attack urban art festival
Debutto: 18/02/2012 Perugia – Teatro Brecht /Fontemaggiore - Stagione 11/12
“Un Clown dislessico e una giovane donna belli, bellisimi, anzi poetici”
Stella Carnevali – Il Messaggero
“Un raffinato percorso onirico nel quale lo spettatore uniformato nelle inquietudini
all’uomo moderno assiste alla morte della bellezza, incapace di esistere e resistere
in una società nella quale l’imperfezione, origine stessa della bellezza è relegata al
rango di macchietta. L’unica redenzione sta nella lotta individuale e sociale.”
Daniele Ciri - Corriere dell’Umbria
“Alla ricerca della bellezza perduta, poteva essere. Invece è Finding Beauty,
la continua analisi, l’andare per tentativi, l’errore e l’incamminarsi, il frugare
senza sosta negli angoli dei momenti. Siamo una sorta di Filippide in continua corsa,
e rincorsa, fino all’arrestocardiaco finale e fatale.”
Tommaso Chimenti – Il fatto quotidiano
Infami
Tratto dall’omonimo libro “Infami- 20 storie di ordinaria antimafia” scritto da Alfonso Russi,
consulente della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. La produzione in
collaborazione con la “Comunità Progetto Sud” di Don Giacomo Panizza è stata presentata
in anteprima a Lamezia Terme (CZ) in uno spazio confiscato alle cosche della ‘ndragheta.
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Anteprima 29/03/2012 Lamezia Terme CZ “Pensieri e Parole”
Debutto 30/03/2012 Lamezia Terme CZ Teatro Politeama
“Uno spaccato intenso, nudo e crudo, su quello che è il lavoro della
direzione distrettuale antimafia, sull'infiltrazione mafiosa nelle istituzioni,
sulla cosiddetta “zona grigia” che alimenta intrighi e collisione tra malaffare
e potere politico.”
(Maria Scaramuzzino – Gazzetta del sud)
Storie di vita realmente vissute e che il regista Crugher e Michelangelo
Bellani hanno trasformato in rappresentazione teatrale. “Infami” diventa quasi
un cortometraggio e i 20 brevi racconti di un giovane consulente tecnico della
SCO (Servizio Criminalità Organizzata) prendono vita sulla scena.
(…) Frasi forti e immagini crude a corredo di una realtà
meridionale (ma tutto il mondo è paese), di episodi di sequestri di persona,
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cartelli coi colombiani per droga e armi, appalti truccati, lottizzazioni non
autorizzate, mercato dei rifiuti; minacce e intimidazioni con fucili a
canne mozze, morti ammazzati e violenza (…)
(Antonietta Bruno – Ondacalabra)
Carne
Carne, è ispirato alle tesi di Maurice Merleau-Ponty, filosofo francese considerato il più
originale erede della Fenomenologia di Husserl. È il terzo elemento della trilogia dedicata
alla ricerca filosofica contemporanea di cui fanno parte “La società dello spettacolo” e “Il
delitto perfetto”. La “carne” è presenza dunque esistenza, autenticità. La “carne” non è
semplicemente il corpo. Il corpo può essere offeso, umiliato, segretamente vissuto come
colpa, anoressizzato, abulimizzato, obesizzato, torturato, idolatrato, violentato; non la
Carne, che è appunto presenza, sintesi armonica di corpo e idea, evidenza e oscurità, verità
e mistero. Nella carne del mondo c’è tutto. Il respiro di ciò che appare e di tutto ciò che non
si vede. Carne è una coproduzione fra Teatro Stabile dell’Umbria e La società dello
spettacolo ed è stato ospite in residenza al Monty Kultuurfaktor di Anversa (Belgio) e allo
Stuk Kunstencentrum di Leuven (Belgio).
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Anteprima: 23/09/2012 Terni, Teatro Secci – Festival internazionale della creazione contemporanea “Up to you”
“Teatro e filosofia parlano la stessa lingua”
Corriere dell’Umbria
“Carne, voce dell’anima…”
Francesco Castellini – Giornale dell’Umbria
Gianni – ispirato alla voce di Gianni Pampanini
Vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015
Gianni è il racconto autobiografico di e con Caroline Baglioni, che nel 2004 ritrova tre cassette in cui Gianni, lo zio affetto da depressione e manie, malato di noia e di infelicità aveva
inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, detto la sua tristezza.
Lo spettacolo è stato premiato dalla giuria del Premio Scenario con la motivazione
"Colpisce la trasformazione di un materiale biografico intimo e drammatico in un percorso
personale di ricerca performativa: la traccia audio originale di un’esistenza spezzata, come il
testamento beckettiano di Krapp, ispira una partitura fisica, gestuale, coreografica in un efficace gioco tra due ambiti scenici che si rivelano anche esistenziali. Un lavoro sulla memoria individuale capace di creare uno spazio di comprensione ed empatia che scuote lo spettatore."
●
Tappe del Premio Scenario:
Festival di Santarcangelo
Festival VolterraTeatro
Bmotion Operaestate Festival
Shorttheatre
Scenari Europei Florian Metateatro
Teatri Invisibili – Amat Marche
Anteprima: 28-29/11/2015 Teatro Litta Milano
“Una genesi toccante, uno sviluppo coinvolgente, un dipanamento commovente. La realtà
che s’intreccia pesantemente con la finzione drammaturgica, con risvolti poetici e
difficili da digerire, macigni da portare sulle spalle, mattoni da ingoiare. […] tutto
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trapela senza sosta dai pori della Baglioni, con lucidità e fermezza, e ogni sera è
una rievocazione, un’apparizione, una rinascita, una rivincita: la potenza del teatro”
(Tommaso Chimenti, Ilfattoquotidiamo.it )
“Caroline Baglioni si carica sulle spalle i frammenti di un discorso amoroso, proprio
dilatando la mancanza dell’amore. Li sostiene in virtù di una qualità d’attrice
cristallina, esperta nel costruire una partitura di gesti mai casuali, intrecciati
alla parola con abilità e coscienza autoriale di ottime prospettive.”
(Simone Nebbia, teatroecritica.net)
“Il dramma intimissimo e biografico portato in scena riesce a convertirsi su
piani di relazione ulteriori, dimostrandosi capace di trasmettere emozioni e
sensazioni che possono appartenere a ciascuno di noi. Anche qui, il solo-show, la
prospettiva micro e personale, vissuta e biografica, diventa filtro – attraverso la
lingua scenica – per parlare dell’uomo d’oggi e del mondo che lo circonda, fra vita e
politica” .
(Roberta Ferraresi, Il tamburo di kattrin)
Un testamento poetico ed effimero a cui la Baglioni, con la solerzia necessaria della
sua presenza, mai invasiva, conferisce una straziante verità”.
(Valentina De Simone, Che teatro fa – larepubblica.it)
● Io Sono Non Amore
Io sono non amore affronta l’esperienza di Angela da Foligno. Terziaria francescana, canonizzata da Papa Francesco nel gennaio 2014, Santa Angela è una delle donne più rilevanti
della spiritualità Cattolica. Nata a Foligno e vissuta prossima all’età di San Francesco d’Assisi
(1248-1309) di cui è stata autentica interprete, può essere considerata la prima donna in
Italia ad aver esercitato un carisma di dottorato al femminile.
Definita «maestra dei teologi» il suo magistero, intrecciato di vita vissuta e pensiero, riesce
ad avvicinare intelligenze elevate e anime semplici.
Una drammaturgia originale concepita per brani e frammenti in cui la narrazione biografica è
intrecciata alle visioni e alle ‘crisi’ dei «30 passi (o mutazioni) » dell’anima che ricerca Dio.
Tre donne rappresentano tre strati dell’esperienza di Angela. Attraverso una forte espressività corporea e l’uso poetico ed evocativo di un linguaggio a tratti brutale, che esprimono il
travaglio spirituale da una vita dissipata alla conversione.
Anteprima: 4/01/2016 Teatro San Carlo – Foligno Teatro Stabile dell’Umbria Stagione
15/16
“...sul palco del Teatro San Carlo non vediamo la santa del Duecento bensì una sua
possibile proiezione contemporanea [...] l’intera concezione dello spettacolo denota
una spiccata sensibilità nel tradurre nel contemporaneo interrogativi tipicamente
medioevali, superandone l’apparente obsolescenza agiografica […] Intrigante e più che
mai attuale […] Un autoscacco doloroso ma felice che dona all’uomo la consapevolezza
del suo congenito, privato, universale bisogno di un referente – là fuori – cui
"contrapporre" le proprie azioni, che sia Dio, lo Stato, la Società, o qualunque
Grande altro vogliamo inventarci. Perché pochi soltanto hanno l'onestà di accettare il
dolore della sua assenza.”
(Giulio Sonno, Paper Street)
“La scena è vuota, la platea piena. […] Uno scrittore contemporaneo, Michelangelo
Bellani, al contempo spettatore e illustratore della vita di Angela, […] Ma parla
anche di sé, di quello che può essere compreso, accettato e riportato alla luce,e del
cammino spirituale nella propria esistenza seguendo le tracce lasciate dalla donna
nella sua immaginaria ricostruzione. […] un cammino più mistico che spirituale, non
lineare, ellittico, e profondamente intimo. […] Una cronologia futura e passata, come
quella della preghiera, “che misura un tempo in cui non ci siamo piu’”.
(Giulietta Mastroianni, Corriere dell'Umbria)
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Curriculum
PROGETTI DI FORMAZIONE
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Un treno per Auschwitz
Progetto di Formazione legato alla giornata della Memoria ripercorrendo con cinquanta studenti
umbri il viaggio dei deportati fino ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau.- In collaborazione
con Provincia di Perugia, Istituto scolastico Regionale, Istituto per la Storia dell’Umbria
Contemporanea.
Workshop internazionale Human Right Positive” Auschiwtz – Giovani,
Memoria, Luoghi
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
-
In collaborazione con Provincia di Perugia, Istituto scolastico Regionale, Istituto scolastico
Regionale, Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea, Istituto di cultura Italiano a Cracovia.
Eurafrica Progetto di educazione allo sviluppo – EAS, in Collaborazione con TAMAT
(ONG)
Hu.Ri.Su Human Rights Sunrise - CULTURE PROGRAMME 2007-2013 - Unione Europea
Non Profit Space - Non Profit Sector as key and transversal competencies generator
programma Lifelong Learning Programme - Grundtvig - Unione Europea
On art _ Creativamente – Laboratorio della creatività giovanile - Provincia di Perugia
Nuove sfide per cittadini responsabili - Laboratori Antimafia per la democrazia
sociale (R-Evolution Legalità di Lamezia Terme, con la partecipazione di CNCA
(Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Caritas, Avvenire, Comune di
Nocera Terinese, Arci Calabria, ilComitato.com onlus di Nocera Terinese, Agende Rosse
Calabria)
ATELIER TEATRALI
Scolastici:
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Emily - studio dall'opera poetica di Emily Dickinson (Liceo Scientifico “Casimiri” - Gualdo TadinoPg).
Beat, - approfondimento della Beat Genereation (Liceo Scientifico “Casimiri” - Gualdo Tadino-Pg).
Ein scrick zuluk - memoria dell'esperienza della deportazione ebraica (Liceo Scientifico “Casimiri”
- Gualdo Tadino-Pg).
“Bamboccioni” - esercizio sul tema della libertà (Liceo Scientifico “Casimiri” - Gualdo Tadino-Pg).
Eu – dibattito sull'Europa – Giornata delle lingue (I.T.I.S. “Cassata” - Gubbio Pg)
Fiabe da narrare – costruzione di fiabe radiofoniche (Istituto comprensivo Assisi 2)
Racconti della memoria – Liceo “Frezzi” - Foligno (Pg)
Testimoni – conferenza spettacolo sui tre anni del progetto Auschiwtz – Giovani, Memoria,
Luoghi – Provincia di Perugia – Ufficio scolastico regionale dell’Umbria.
My right to be right – Hu.ri.su. project final event – Culture programme European Union –
Provincia di Perugia, Teatro stabile dell’Umbria.
Ordinaria antimafia Laboratorio di educazione alla legalità (Teatro stabile dell’Umbria /Liceo
Scientifico “Casimiri” - Gualdo Tadino-Pg)
Spaziozero (atelier teatrale per adulti ):
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Filo (Spaziozero Gubbio)
Don chisciotte e l’isola dei diversi in compagnia del grande fratello Sancho (Spaziozero
Perugia)
Menù (spaziozero Montefalco)
La tempesta (spaziozero Perugia – Gubbio)
Metro poli tana (Spaziozero Montefalco)
Sport (Spaziozero Perugia)
Veglia (Spaziozero Gubbio)
Chimica (Spaziozero Foligno)
In pre cognito (Spaziozero Foligno)
Flesh (Spaziozero Foligno)
SpazioH

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

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Ah che bella giornata! (Comunità Capodarco dell’Umbria)
Sòccantare (Comunità Capodarco dell’Umbria)
Giezzisti.1 (Associazione Liberi di essere, ASL n.3 dell’Umbria)
Giezzisti.2 (Associazione Liberi di essere, ASL n.3 dell’Umbria)
Giezzisti.3 (Associazione Liberi di essere, USL Umbria 2)
Amletici (Associazione Liberi di essere, USL Umbria 2)
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VIDEO E DOCUMENTARI
 Hope - realizzato per il Centro di prima accoglienza per rifugiati politici di Perugia
 Un treno per Auschwitz - realizzato per la Provincia di Perugia
 Gli occhi delle betulle - realizzato per la Provincia di Perugia
 Il delitto perfetto – studio imprecisato – realizzato con gli allievi dell'atelier Spaziozero
Perugia
 Sóccantare – documentario sul disagio mentale – Comunità Capodarco dell’Umbria
(Premio Miglior Documentario al PerSo Film Festival 2015 di Perugia sezione Umbria in
Celluloide)
INSTALLAZIONI
 Nati.vita - Video installazione sul tema della natività, in collaborazione con il Comune
di Montefalco - Teatro civico di Montefalco
 The catalogue – Video installazione per Dancity – Festival di musica elettronica
LIVE PERFORMANCE
 Finale di Partita, da S. Beckett – Libreria Carnevali Foligno.
 Tristano e isotta, esperimento di teatro aperto diffuso immediato per Santarcangelo
Festival 09 – Santarcangelo IMMENSA
 Santonaso – Degust’azione sinestetica, futurista – Settimana enologica Montefalco (PG)
 Aessido – Un’odissea della percezione – creazione originale per Dancity Festival 11
 Presente - progetto di situazione deliberatamente predisposta per sperimentare la
costruzione e decostruzione di una bolla_limite. (Premio miglior progetto a Independents Art
Verona 2014)

Anno d – Cantico per voce e live set sul tema della violenza sulla donna.
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c.l. Grugher
Performer-regista, inizia il suo percorso alla fine degli anni '70 frequentando “l' MTM” di
Roma. Studia fra gli altri con l'attrice Anne Marie Gölde della scuola Fersen.
Successivamente fonda con il regista Paolo Baiocco la compagnia “Sole a Scacchi”. Negli
anni '80 partecipa a diversi workshop incontrando J.Grotowoski, Eugenio Barba e L. Kemp, i
maestri che condizioneranno la sua etica di lavoro. Collabora inoltre con compagnie come
Teatro Settimo torinese, Teatro Nucleo di Ferrara e Teatro Tascabile di Bergamo, teatro di
Sacco di Perugia. Negli stessi anni dirige laboratori all'interno di carceri, scuole e quartieri
disagiati di Napoli (rione Sanità) e Palermo (quartiere Zen) Milano (Leoncavallo). Negli anni
'90 si dedica ad una sperimentazione specifica sul corpo come “macchina” da lavoro,
creando performance in spazi insoliti come metropolitane, autobus, locali underground e
cave, collaborando con il musicista BK Bostik. Collabora con la scultrice Martine Maffetti per
una mostra sugli abbracci tra l’uomo e il coniglio a Parigi e Berlino. Con il fotografo
Antonello Turchetti collabora a una video istallazione per il museo degli angeli di Lucia Bosè
in Spagna. E' tra i fondatori, de la società dello spettacolo.
Michelangelo Bellani
Influenza il suo percorso il contatto sin dall'infanzia con il regista Michelangelo Antonioni, di
cui il padre Enrico è aiuto regista. Si dedica alla formazione teatrale “indipendente”
seguendo laboratori e workshop con la compagnia Machine de théatre diretta da Galatea
Ranzi, Marco e Mira Andriolo, frequentando stages con Raffaella Giordano, Giorgio Rossi e
Bruno De Franceschi e presso il Teatro Stabile dell'Umbria. Nel '97 fonda con Marianna
Masciolini e l’artista Nilo Negroni la compagnia “Teatranti dell'Olt” attiva fino al 2002,
lavorando come attore, autore e regista. Nel 2000 per la messa in scena della sacra
rappresentazione “La scala della buona novella”, collabora con il premio Oscar Carlo
Rambaldi. Si laurea in Filosofia all'Università di Perugia con una tesi sul cinema di Pasolini e
Debord. Parallelamente all'attività teatrale ha lavorato come aiuto-regista e attore in
documentari, cortometraggi e film e per la regia tra gli altri di Tonino De Bernardi, Enrico
Bellani, Giorgio Ferrara. Ha curato la regia di video e documentari. Ha pubblicato per
l'annuario filosofico Davar (Ed. Diabasis, premiato come migliore pubblicazione filosofica al
festival di Siracusa) i saggi “ L'estetica della presenza” e “La carne dell’io o la scrittura
dell’invisibile. E' autore di due sceneggiature per il cinema sulla vita del bandito sardo
Peppino Pes e su Iacopone da Todi (ammessa ai fondi di sviluppo del ministero delle attività
culturali). È tra i fondatori, de la società dello spettacolo.
Marianna Masciolini
Inizia la sua formazione al Centro Universitario Teatrale di Perugia, lavorando con i Maestri
Ludwic Flaschen e Tage Larsen (Odin Teatret). In seguito partecipa a laboratori e spettacoli
della compagnia Machine de Theatre diretta da Galatea Ranzi, Marco e Mira Andriolo,
lavorando, tra gli altri, con Giorgio Rossi, Raffaella Giordano e Bruno De Franceschi (Sosta
Palmizi). Lavora con il regista Ninni Bruschetta sulla Medea di Franz Grillparzer all’interno
del laboratorio del Teatro Stabile dell'Umbria. Nel '97 fonda con Michelangelo Bellani e il
regista Nilo Negroni la compagnia “Teatranti dell'Olt”, lavorando come attrice e autrice e
collaborando con il Maestro Carlo Rambaldi e il Maestro Piero Dorazio.
Viene scelta dal regista Luca Ronconi alla Scuola per registi e attori, perfezionando la sua
formazione con lo stesso Ronconi (I beati anni del castigo - Fleur Jaeggy) Maria Consagra, e
Massimo De Francovich. Lavora con il regista Samuel Samore sul progetto ShekespeareCaravaggio alla Stazione Leopolda di Firenze, con Giancarlo Cobelli sui Bassifondi di
M.Gorki- Teatro stabile della toscana, alla Radio nel programma In Europa con Umberto
Broccoli e in alcuni film di Tonino De Bernardi. È tra i fondatori de La società dello
spettacolo.
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Caroline Baglioni
Scopre il teatro da bambina grazie alla scuola Theamus di Lamberto Maggi, regista e
musicista folignate. Poco prima di diplomarsi come attrice presso il Centro Universitario
Teatrale di Perugia diretto da Roberto Ruggieri nel 2008, lavora nella produzione del Teatro
Stabile dell’Umbria “Purificati” di Sarah Kane per la regia di Antonio Latella. Con David
Berliocchi, Marta Pellegrino e Domenico Viola realizza nel 2010 una regia collettiva:
“Febbre” da Sarah Kane. Da tre anni fa parte della compagnia La Società dello Spettacolo di
C.L.Grugher, Michelangelo Bellani e Marianna Masciolini con la quale attualmente è
impegnata nel progetto “Io sono non amore” ispirato all’esperienza di Santa Angela da
Foligno. Nel 2012 al Teatro Valle occupato con Antonio Latella, ha iniziato un percorso da
drammaturga. Attualmente è impegnata con il Teatro Stabile dell’Umbria in due nuove
produzioni per la regia di Danilo Nigrelli e Antonio Latella.
La società dello spettacolo
Via Oberdan, 89 Foligno Pg
mail:[email protected]
Mob. +39 320 8885512
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