Incendio
Estintori per le unità senza marcatura CE
Mezzi antincendio - estintori :
come indicato nella Tabella
All. A) annessa al D.M. 21
gennaio 1994 n. 232
Senza
alcun
limite
Entro 50
miglia
Entro 12
miglia
Entro 6
miglia
Entro 3
miglia
Entro 1
miglia
x
x
x
x
x
x
Entro
300
metri
Nei fiumi,
torrenti
e corsi
d’acqua
Per le unità marcate CE gli estintori sono già collocati a bordo e indicati nel manuale
del proprietario.
Tabella degli estintori annessa al D.M. 232\1994
Marcatura CE modificata con DM 5.10.1999 n. 478
per le unità da diporto senza
A) imbarcazioni da diporto (10 < lft  24 metri)
Potenza totale
Numero e capacità estinguente degli estintori
installata P (KW)
P (KW)
In plancia o
In prossimità
In ciascuno degli
posto guida
dell’apparato
altri locali o gruppi
motore
di locali adiacenti
1
da
13B
1 da 13B
P  18,4
1 da 13B
1 da 21B
1 da 13B
18,4 < P  74
1 da 13B
2 da 13 B
1 da 13B
74 < P  147
1 da 13B
1 da 21B + 1 da 13B
1 da 13B
147 < P  294
1 da 13B
1 da 34 B + 1 da
1 da 13B
294 < P  368
21B
P > 368
1 da 13B
2 da 34 B
1 da 13B
B) natanti da diporto (lft  10 metri)
I natanti indipendentemente dalla potenza devono avere a bordo un solo estintore.
Potenza totale installata P (KW)
P  18,4
18,4  P  147
P  147
Capacità estinguente portatile
13 B
21 B
34 B
 Nelle tabelle, il numero che precede la lettera B indica la capacità estinguente
dell’estintore. A un numero più alto corrisponde una maggiore capacità estinguente;
la capacità indicata nelle tabelle è la minima richiesta.
 La lettera B indica invece la designazione della classe di fuoco che l’estintore è
idoneo a spegnere.
 Sulle unità da diporto possono essere sistemati anche estintori appartenenti alle
classi di fuoco A o C purché omologati anche per classe di fuoco B.
 Per le unità marcate CE gli estintori sono già collocati a bordo e indicati nel manuale
del proprietario.
Incendio a bordo
La combustione: Reazione esotermica che avviene tra combustibile e comburente
(ossigeno) in presenza di una sorgente di calore (innesco).
COMBUSTIBILE + COMBURENTE (Ossigeno) + SORGENTE DI CALORE
PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE (CO2 ; CO; SO2) + CALORE
La combustione è di solito definita mediante il triangolo del fuoco (o tetraedro del
fuoco).
Comburente
(Ossigeno)
Temperatura di accensione
Combustibile
Classi di incendio:
CLASSE
NATURA DEL FUOCO
A
Combustibili
solidi
B
Combustibili liquidi: pitture, solventi, benzina, ecc…
C
Gas infiammabili
D
Metalli finemente polverizzati: magnesio, sodio, titanio, litio, ecc…
E
Materiale elettrico sotto tensione.
Per la nautica la classe di riferimento è la B.
Metodi d'estinzione.
 Azione di raffreddamento: riducendo la temperatura del combustibile al di sotto
del suo valore di accensione.
 Azione di soffocamento (diluizione di O2): riducendo o eliminando l’ossigeno.
 Azione di inibizione della reazione chimica: intervenendo con speciali sostanze
in grado di interrompere la reazione a catena).
 Azione di separazione: allontanando il combustibile non ancora interessato dalla
combustione da quello in preda alle fiamme.
Prevenzione
Le cause più frequenti di un incendio a bordo sono:

Perdite o avarie al sistema di alimentazione di carburante;

Impianto elettrico;

Locale cucina.
Contro questi pericoli le più comuni norme di prevenzione raccomandano di:

Durante i rifornimenti di carburante non fumare, fermare il motore, spegnere
ogni fuoco acceso a bordo;

Fare attenzione che la benzina non trabocchi perché filtrando nelle parti
basse (trasformata in vapore) creerebbe una pericolosissima miscela pronta
a esplodere e a incendiare alla prima accidentale scintilla;

Stivare con cura (locali aerati) le taniche di carburante e le bombole di gas di
scorta;

Controllare l'integrità dei cavi elettrici, le prese di corrente e i fusibili;

Le bombole di gas per la cucina devono essere poste all'esterno, ben
ancorate e non esposte al sole;

Mantenere coperti i poli delle batterie e staccare i contatti nelle soste
prolungate.
Provvedimenti da adottare in caso di incendio

In navigazione: manovrare tempestivamente per mantenere il fuoco sottovento così
che fiamme e fumo vengano sospinti fuori bordo, quindi stop al carburante e al
motore;

Nell'usare l'estintore porsi sopravvento al fuoco, stando abbassati e mirando alla
base delle fiamme, facendo con il getto un lento ventaglio;

Non gettare mai acqua su benzina o liquidi incendiati; si avrebbero solo vampate
esplosive e quindi peggioramento della situazione;

Il fuoco non si alimenta né si propaga in assenza di ossigeno; bloccandone
l’afflusso, per esempio con la chiusura dei portelloni, se il fuoco si è sviluppato in
un locale interno, esso si spegne;

In porto: l'imbarcazione deve essere tempestivamente allontanata dalle altre (se
necessario tagliando i cavi d'ormeggio) e in caso estremo affondata.
Inoltre per evitare il ristagno dei vapori di benzina le unità con motore a scoppio
devono essere dotate di un elettroestrattore (aspiratore di preaccensione) per
assicurare un ricambio d'aria,
azionabile al primo inserimento della chiavetta
d'accensione del motore. Ciò che non è previsto e non serve alle unità con motore
diesel per le quali è sufficiente che il vano motore abbia adeguata ventilazione naturale
(e ciò in dipendenza del fatto che la temperatura di ignizione gasolio è di 60°C, quella
della benzina da 20°C).
Caratteristiche degli estintori
Quelli impiegati nella nautica, tutti del tipo omologato, possono essere caricati con i
seguenti tipi di estinguenti:

A schiuma (unità grandi, di difficile impiego su piccole unità): per incendi delle
classi A, B (combustibili solidi e liquidi). Da non usare su apparecchiature
elettriche sotto tensione perché la schiuma (a base d'acqua) è conducibile di
elettricità;

A CO2 (anidride carbonica) per incendi delle classi A, C, E (gas infiammabili e più in
particolare circuiti elettrici); azionato l'estintore, il gas si espande con potente
azione di raffreddamento. Va usato in locali chiusi, nell'impiego occorre agire
dall'esterno; ventilare il locale dopo l’impiego.
L’anidride carbonica contenuta nella bombola si
trova allo stato liquido in equilibrio con il proprio
vapore; una volta liberata, l’anidride carbonica dallo
stato
liquido
espandendosi
passa
e
allo
diminuendo
stato
aeriforme
rapidamente
di
temperatura.
Per tale motivo l’erogatore è costituito da un cono
diffusore di materiale idoneo, che consente la
protezione dell’operatore da ustioni da freddo.

A polvere: per tutte le classi d'incendio; una volta attivato, l'estintore provoca due
azioni
concomitanti
di
spegnimento.
Estintore,
questo,
da
controllare
periodicamente, e scuotere ogni tanto, poiché la polvere, a causa dell'umidità,
potrebbe amalgamarsi e diventare inefficiente.
L'estintore deve essere sempre al suo posto strategico, ben visibile ed agevolmente
staccabile dal supporto.
Composizione degli estintori.
Gli estintori sono composti dalla bombola e dall'otturatore dell'ugello azionato da una
leva o pulsante.
Alcuni, come quelli a polvere, sono dotati di manometro per il controllo della pressione
(buona se la lancetta è sul verde) cui è sottoposto l'estinguente.
di schiuma necessario in caso di incendio di carburante.
La
verifica
periodica
degli
estintori
non
è
richiesta.
Il
controllo
consiste
nell’accertamento del buono stato di conservazione e l’indicatore di pressione, quando
esiste, deve essere nella posizione di carico (zona verde). E’ comunque buona norma
revisionare tutti gli estintori almeno ogni due anni.