SCHEDE ANMS Queste schede operative nascono dall’elaborazione di alcune delle proposte didattiche più accattivanti ed efficaci realizzate dai musei scientifici italiani. Le attività suggerite vogliono essere di supporto, a chiunque lo ricercasse (scuole, insegnanti, musei e privati), per affrontare il tema evoluzione in modo semplice e divertente. Ci auguriamo che questi moduli operativi possano essere un prezioso aiuto per diffondere la teoria evoluzionistica e per rendere comprensibili a tutti i concetti concetti ad essa collegati. In particolare, particolare, in occasione dell’imminente bicentenario della nascita di Charles Darwin, riteniamo fondamentale il ruolo dei musei nell’educazione ad un moderno moderno pensiero evoluzionistico e auspichiamo che essi possano qui trovare trovare suggerimenti originali originali per differenziare e potenziare la comunicazione col pubblico. Buon Lavoro ADM Troverete tutte le soluzioni tra gli allegati ANMS 1. DARWIN, IL VIAGGIO, LE INTUIZIONI 1.1 IL TACCUINO DI Mr. DARWIN (sc. primaria e secondaria I g) Durante il viaggio sul brigantino Beagle, Darwin ha visitato luoghi sperduti e quasi sconosciuti, ha incontrato creature mai viste e ha potuto studiare da vicino reperti fossili dei quali aveva solo sentito parlare. Tutte le sue riflessioni e le sue osservazioni sono state riportate su un “diario di viaggio” che gli è servito per rielaborare le idee e arrivare alla sua più grande intuizione: L’evoluzione. Viene qui proposto di ricostruire il taccuino di Charles Darwin, con appunti, schizzi, immagini e note. Potete divertirvi a costruirlo, colorarlo e personalizzarlo per averne uno tutto vostro! Per stampare il taccuino vai alla sezione allegati ANMS : allegato1.1 RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Certo C. Darwin non era un uomo qualunque, ma le sue grandi intuizioni sono scaturite dall’attenta osservazione della natura e dall’immenso stupore che le meraviglie del mondo hanno suscitato in lui. Questa facile attività vi permette di immedesimarvi nel viaggio avventuroso che ha vissuto Charles da ragazzo, di conoscerne la storia e l’entusiasmo. Inoltre con questo divertente lavoro taglia-incolla potrete ripercorrere il meticoloso lavoro di descrizione ed elaborazione dei dati raccolti che hanno permesso a Darwin di formulare la sua teoria. Attività proposta da ADM per il Museo di Storia Naturale di Milano 1 1.2 CRUCIPUZZLE EVOLUZIONISTICO (per tutti) Ricercate nella griglia i termini riportati qui sotto: aguzzate la vista perché possono essere nascosti tra le lettere in verticale, in orizzontale, in diagonale e anche al contrario. adattamento ambiente cirripedi creazionisti ereditarietà barba darwin evoluzione giraffe lamarck origine atollo dinosauri fossili diversità galapagos geologia naturalista novità lotta sopravvivenza cambridge dna fringuelli lombrichi selezione beagle specie viaggio vita D K L Y J E G L G V D J J O M W X A B C H V I Y O Z H D L J Y I A Z E T N E I B M A S K V H T I P Z M Y O Q R Z O I G G A I V A S E E V T L B W J Y E Y W A B E T U C V R O O R R W A L D U L A O N I S F D M E T H G I S E S D L E I M J T H T N R J F Q R F A O G O D I N P U N T S O L L U F I R E Z P C R M P I T A P G O F U L R I O R M H N A I A I I R T A T A N S Q X L J R M G U G L Q H M G D A A J U T I A M Y O A B R A B A A G B B I E V R N R E R U S E M Q H Q Q G W C H Y R N P V I O A L F R X S E L E Z I O N E D Q I E I I E V L U L I V D B Z G O C D O L J K D D R V T I I B Y A H E E E T A D B N C B Y G S R E A T S P Q E A X O E M D R B N A L A E S I N H A T I K G E L V X A A M P D C D H D G C Z T N A E L C O Y T C R E A Z I O N I S T I A E O M E D G A I P U D E A B T I L I S S O F I B U A I J L A M A R C K K V G I O H G I X C U L A R S S U O T N E M A T T A D A U Q L E A S L O M B R I C H I Q O R D C C Q V K G P J O P G E N O I Z U L O V E D X V I T A E S RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Alla fine di questo divertente gioco avrete più confidenza con i termini che fanno parte del vocabolario dell’evoluzione! Per provare la vostra conoscenza in materia provate a spiegare per quale motivo queste parole hanno un legame con Charles Darwin. Per diventare ancora più esperti vi suggeriamo di fare una piccola ricerca. Attività proposta da Associazione DIDO’ per il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara 2 1. 3. QUIZQUIZ-STORY (per tutti) Per scoprire qualche curiosità in più su C. Darwin e la sua vita vi consigliamo di rispondere a questo simpatico quiz! 1. Quali dei seguenti libri è opera di Darwin? a) L’Origine della specie b) Il mondo perduto c) Tutto sui mammut 2. La pianta preferita di Darwin era… a) La dionea: una pianta carnivora b) Il cetriolo c) Il cavolfiore 3. Darwin era esperto mondiale di: a) Scimmie b) Pulci c) Cirripedi (una particolare famiglia di crostacei) 4. Un giorno, mentre era a caccia di coleotteri, ne adocchiò un esemplare interessante. Peccato che ne avesse uno già in ciascuna mano. Allora decise di: a) Mettersi gli altri due nel cappello e prendere in mano il terzo b) Mettersi in bocca uno dei due insetti, per avere una mano libera c) Schiacciarlo sotto un tacco RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Se non conoscete ancora la vita e gli interessi di Charles Darwin questo curioso quiz può essere un punto di partenza per avvicinarvi al personaggio! Per conoscerlo meglio vi suggeriamo le attività 1.1.e 1.2 che trovate nella stessa sessione. Attività proposta da Associazione DIDO’ per il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara 3 2. LA VARIABILITA’ INTRASPECIFICA E LA SELEZIONE NATURALE 2.1 PESCI A MATITA (per tutti) Dividetevi in quattro gruppi. Ognuno di voi dovrà avere 10 fogli di carta numerati dall’1 al 10 e una matita (non la gomma!). Mettete il pesce-campione al centro del gruppo e disegnate sul primo foglio di carta un pesce il più possibile simile al pesce-campione (FIG.1) 1. 2. 3. Senza guardare i disegni, un componente del gruppo sceglie una caratteristica (es. “lunghezza delle pinne”). Ora confrontate i vostri disegni e scegliete il pesce che meglio esprime quella caratteristica (nel nostro esempio, quello con le pinne più lunghe. FIG 2.). Ponete il pesce selezionato al centro del gruppo e usatelo come pesce-campione, cercando di riprodurlo sul foglio n°2. Un altro componente del gruppo sceglie una nuova caratteristica in base alla quale individuerete, tra i pesci disegnati sui fogli n°2, un nuovo pesce-campione (FIG 3.). Continuate in questo modo per 3-4 volte scegliendo caratteristiche diverse. RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Questa attività simula l’effetto della selezione nel determinare le modificazioni delle specie nel tempo, cioè l’evoluzione dei viventi. Confrontando i pesci dell’ultima generazione con il primo pesce-campione, si notano differenze davvero notevoli, come pure confrontando i pesci di una stessa generazione disegnati da gruppi diversi. In effetti, i pesci disegnati da diverse mani non sono mai perfettamente uguali tra loro anche se il modello è lo stesso e, allo stesso modo, negli organismi che si riproducono sessualmente, i figli non sono identici ai genitori. Su questa grande varietà di caratteristiche agisce la selezione naturale, che consente solo ad alcuni individui di sopravvivere e riprodursi. La selezione naturale fa sì che alcuni individui, nati con caratteristiche vantaggiose per l’ambiente in cui si trovano, sopravvivano e si riproducano meglio degli altri, cosicché le caratteristiche vantaggiose passano alla generazione successiva e si diffondono sempre più nella popolazione. Nell’attività proposta, la caratteristica “vantaggiosa” veniva scelta dopo avere eseguito i disegni, non prima. Lo stesso avviene in natura: le differenze tra un organismo e un altro compaiono casualmente, e possono rivelarsi vantaggiose, svantaggiose o indifferenti a seconda dell’ambiente in cui vive l’organismo considerato. Attività proposta da ADM per il Museo di Storia Naturale di Milano 4 2.2 2.2 PREDATORI DI COLORI (per tutti) Disponete su un tavolo un foglio di carta verde, rappresentante l’ambiente e, sopra a questo, 100 cartoncini di colori diversi (anche verdi), simboleggianti individui di specie diverse, ben separati tra loro in modo che non si tocchino. Registrate su una tabella il numero di individui per colore (partendo da un totale di 100, i vostri valori corrisponderanno a dati percentuali).Fig.1. Fig.1 Fig.2 Fig.3 Impersonate dei predatori che, girando intorno al tavolo-habitat, catturano una preda (un cartoncino colorato, che riporrete ai lati del foglio)Fig.2. Continuate a “cacciare” fino a lasciare sul foglio 25 cartoncini. Suddividete i cartoncini “sopravvissuti” per colore, contateli e registrate i dati. Ora immaginate che ogni “sopravvissuto” si riproduca, generando 3 figli. Per ogni cartoncino rimasto, aggiungetene 3 dello stesso colore (Fig.3.). Rimescolateli e spargeteli tutti sul foglio, quindi simulate nuovamente la “predazione“. Ripetete l’operazione per almeno 4 volte, registrando accuratamente i valori ad ogni passaggio. Ci sono cambiamenti nelle percentuali di ogni colore tra la 1°, la 2°, la 3° e la 4° generazione? Se sì, quali? Perché? RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Con questo gioco avete simulato la selezione naturale provocata dai predatori su una popolazione di prede. Se durante la “predazione” avete raccolto i cartoncini velocemente, dovreste notare un aumento della percentuale di cartoncini verdi generazione dopo generazione. Può anche succedere che i cartoncini dai colori più vistosi scompaiano completamente dalla popolazione. I cartoncini verdi hanno maggiori probabilità di “sopravvivere” perché si confondono meglio con l’ambiente: la stessa cosa avviene in natura per gli individui dotati di colori mimetici. Invece gli individui troppo vistosi, o troppo facili da catturare (ad esempio quelli capitati verso il bordo del tavolo nel gioco proposto) difficilmente riusciranno a sopravvivere e a riprodursi. Di conseguenza, le caratteristiche vantaggiose saranno presenti nella generazione successiva con maggiore frequenza rispetto a quelle non vantaggiose. Secondo l’attuale teoria scientifica, è proprio la selezione naturale il fenomeno alla base dell’evoluzione delle specie viventi. Attività proposta da ADM per il Museo di Storia Naturale di Milano 5 3. GLI ADATTAMENTI 3. 1 CURIOSI ANIMALI (sc. primaria e secondaria I g) Associate ognuna delle caratteristiche qui sotto elencate agli animali che la possiedono, unendoli con una freccia. 1. ZAMPE PALMATE 2. BECCO D’ANATRA 3. CODA USATA COME TIMONE 4. UNA PELLICCIA IMPERMEABILE RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Tutti questi animali hanno particolari caratteristiche fisiche che li rendono adatti a vivere al meglio in ambiente acquatico. Inoltre, in natura è facile riscontrare come a volte animali appartenenti anche a classi molto diverse, vivendo in ambiente simile, abbiano caratteristiche morfologiche analoghe (nel nostro caso, ad esempio, zampe adatte al nuoto). Questo risultato, opera della selezione naturale che promuove il carattere vantaggioso per la vita in quell’ambiente, viene detto convergenza adattativa. Attività proposta da ADM per il Museo Civico di Storia Naturale di Milano 6 3.2 LA FORMA DEL BECCO (sc. primaria e secondaria I g) Sono qui rappresentati quattro uccelli tipici del bosco temperato europeo. Osservate con attenzione le caratteristiche morfologiche soprattutto dei becchi: quali differenze potete notare? Queste differenze sono importanti? Per quale motivo? UPUPA PICCHIO ROSSO MAGGIORE GUFO COMUNE COLOMBACCIO RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Questi 4 uccelli vivono nello stesso ambiente e ne condividono le risorse (spazio, cibo, nascondigli….). La forma del becco, che in questi animali è molto differente, ci dà un indizio sulle scelte alimentari e sulle tecniche per procacciarsi il cibo. Il becco robusto e appuntito del picchio è perfetto per stanare insetti sotto le cortecce, mentre quello adunco e tagliente del gufo è adatto a catturare una preda e strapparne piccoli lembi. Ognuno di questi uccelli ha un becco specializzato che lo avvantaggia nel procurarsi il cibo preferito, diverso da quello degli altri, procurato in modo diverso. E’ possibile dunque comprendere come, a volte, la specializzazione così spiccata e la differenziazione di un carattere (forma del becco) all’interno di uno stesso gruppo di animali (uccelli) possa essere vantaggiosa ed eviti la competizione. Attività proposta dal Museo Civico di Zoologia di Roma 7 3.3 DINOSAURI….CHE FORZA!! (sc. primaria e secondaria I g) I dinosauri hanno dominato la Terra per quasi tutto il mesozoico, eppure anch’essi sono stati sostituiti da organismi con nuove caratteristiche! Risolvete il cruciverba e scoprirete in verticale, evidenziata, la classe di animali che trasse beneficio dalla loro estinzione. 1 D R 2 T C 3 4 S 5 8 T 7 S 9 D N O T R M I Z 6 R O R I T O 1. Rettile pelicosauro posto sulla linea evolutiva che ha dato origine ai mammiferi. 2. Periodo nel quale si è verificata l’estinzione in massa dei dinosauri 3. Corpo extraterrestre possibile causa dell’estinzione dei dinosauri 4. Animali marini dotati di conchiglia a spirale, estinti in massa contemporaneamente ai dinosauri 5. Scomparsa definitiva di una specie 6. Resti pietrificati di organismi vegetali o animali antichi milioni di anni. 7. Nome abbreviato di uno dei più feroci dinosauri carnivori 8. Ordine di rettili del Mesozoico adattati all’ambiente marino 9. Grande dinosauro erbivoro dal muso a tre corna RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Spesso il concetto di “adattato” viene erroneamente confuso con quello di “forte”. In realtà, come Darwin sostenne, un essere vivente adattato non necessariamente deve essere forte fisicamente, così come un organismo forte può risultare, di fronte a un cambiamento dell’ambiente, assolutamente non adattato alle nuove condizioni e quindi facilmente vulnerabile. A tal proposito ne sono un esempio i grandi dinosauri come i t-rex e i triceratopi: nonostante la loro indubbia forza, quando un evento ancora da chiarire ha modificato le condizioni ambientali, essi si sono estinti perché le loro caratteristiche non sono risultate adatte a superare la crisi. Attività proposta da ADM presso il Museo Civico di Storia Naturale di Milano 8 4. EVOLUZIONE E BIODIVERSITA’ 4.1 LA LUNGA STORIA DELLA TERRA (sc. primaria e secondaria I g) Prendete confidenza con l’evoluzione degli esseri viventi giocando con i dadi! Per giocare serve: un dado, almeno 2 giocatori, una pedina per ognuno….e tanto coraggio per affrontare il lungo percorso della vita sulla Terra!!! Ricordate che per ogni casella dovete seguire le istruzioni del tabellone!! Per stampare tabellone ed istruzioni vai alla sezione allegati ANMS: allegato 4.1 RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Il nostro pianeta ha una lunga storia: 4,5 miliardi di anni! Un tempo lunghissimo durante il quale si sono susseguiti eventi geologici e atmosferici di grande entità. Un ambiente sempre così in trasformazione ha permesso alla selezione naturale di operare sulle prime forme di vita garantendone la continua evoluzione verso forme sempre meglio adattate. Il lento ma inesorabile ”lavoro” della selezione naturale, come già sosteneva Charles Darwin, è testimoniato da ritrovamenti fossili di esseri viventi, oggi estinti, ma che per caratteristiche anatomiche ricordano forme attuali. A cura di Associazione Didattica Naturalistica per il museo di Scienze Naturali “E. Caffi” - Bg 9 4.2. TRAPPOLE (sc. primaria e secondaria I g) Quasi ovunque, intorno a noi, vivono tantissimi piccoli animali. Avete mai provato a guardare negli angoli della casa, sulle foglie e sui fiori del giardino? Oppure sotto i sassi o i legni? Anche Darwin fin da bambino andava per campi attrezzato per la “caccia”. Queste raccolte sono state il suo primissimo approccio alla natura e allo studio dettagliato dei particolari che dimostrano la biodiversità. Per catturare ed osservare un buon numero di esemplari potete usare queste semplici ma efficaci trappole. Alla fine delle osservazioni ricordatevi di liberare gli animaletti dove li avete trovati. ASPIRATORE PER INSETTI TRAPPOLE A CADUTA Per costruire un aspiratore procuratevi una bottiglietta di plastica, due tubicini di gomma, una garzina e un elastico. L’aspiratore serve per catturare piccoli insetti direttamente dal terriccio, da foglie, fiori o tronchi. E’ sufficiente aspirare attraverso il tubo A puntando il tubo B sulla zona da vagliare. Gli animaletti verranno raccolti nella bottiglietta e potrete così osservarli da vicino. TUBO B TUBO A GARZA Prendete un bicchiere di plastica a bordi lisci e interratelo dopo averne riempito il fondo di aceto bianco. Riparate l’imboccatura della trappola con un pezzo di legno o altro, facendo attenzione a non impedire l’ingresso agli animali. Sistemate le trappole in diversi microhabitat del giardino (prato, aiuola di fiori, nell’orto..) e dopo qualche ora controllate gli animali caduti. RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Osservate le trappole al mattino presto, a mezzogiorno, al tramonto e nella tarda serata. Quando sono più attivi gli animali? La loro attività è in rapporto alle condizioni atmosferiche? Confrontate i tipi e i numeri degli animaletti intrappolati nelle diverse zone e micro-habitat, ci sono differenze? A cura del Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Pavia 10 5. LA FOLLE IDEA DI Mr. DARWIN: L’UOMO E LE SCIMMIE 5.1 DIVERSI MA UGUALI (sc. primaria I g) L ’analisi dettagliata di parti scheletriche di primati attuali e fossili permette di formulare un’ ipotesi sulle “parentele” tra i primati a noi più vicini. Tra gli alberi filogenetici qui sotto quale, secondo voi, rappresenta più correttamente questa ipotesi? Che cosa significa? Alcuni esami particolari sono in grado di dirci quale, tra le scimmie antropomorfe, sia più simile a noi. L’uomo in effetti condivide circa il 95% del patrimonio genetico con lo scimpanzé e questo fatto spiega la strabiliante somiglianza che ci unisce. Nonostante ciò rimangono ben visibili alcune differenze: osservando di profilo un uomo e uno scimpanzé, riuscite ad individuarle? Aggiungiamo anche…: SCIMPANZE’ Postura occasionalmente eretta Cervello piccolo Arti superiori lunghi Canini grandi e lunghi UOMO Postura eretta stabile Cervello grande Arti superiori più corti Canini lunghi come gli altri denti RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI L’uomo ha alcuni caratteri, e precisamente le unghie piatte, anziché gli artigli, il pollice opponibile e quattro incisivi inferiori, in comune con altri mammiferi. Gli animali con questi caratteri si chiamano Primati, quindi anche l’uomo è un primate, come tutte le scimmie e le proscimmie. Ecco perché egli assomiglia di più a loro che a un cane o un cavallo. A cura di Associazione Didattica Naturalistica per il museo di Scienze Naturali “E. Caffi” - Bg 11 5.3 I PRIMATI ATTUALI ((sc. secondaria II g) L’uomo è un Primate come lo sono il gorilla, lo scimpanzé, il macaco, l’amadriade, il lemure o il cebo. Il confronto fra la morfologia, l’intelligenza e il comportamento delle varie specie di Primati non umani, con le quali abbiamo in comune tappe recenti della nostra storia evolutiva, ci permette di ricostruire l’evoluzione della specie umana e di capire i meccanismi dell’evoluzione biologica. Provate anche voi a cimentarvi in uno studio comparato utilizzando le schede proposte che si concentrano su questi aspetti anatomici: a) GLI OCCHI DEI PRIMATI b) LE MANI DEI PRIMATI c) LA CAPACITA’ CRANICA DEI PRIMATI d) LA LOCOMOZIONE DEI PRIMATI Per stampare le schede vai alla sezione allegati ANMS: allegato 5.3- a) -b)- c)-d) RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Sarà molto interessante verificare come passando dalle proscimmie alle scimmie antropomorfe le caratteristiche analizzate tendono via via ad essere sempre più vicine a quelle dell’uomo. Attività proposta da Museo Civico di Zoologia di Roma 12 5.2 5.2 UNO STUDIO ACCURATO (sc. primaria e secondaria I g) Ancora oggi, guardando da vicino una scimmia, si rimane stupefatti per quanto ci somigli: le mani, gli occhi e le movenze sembrano volerci ricordare qualcosa ma…… che cosa? Uno studio attento delle caratteristiche dei crani ci può aiutare a capire quale sia il rapporto evolutivo tra uomo e scimmie. Osservate con attenzione le immagini che si riferiscono al cranio di a) Homo sapiens e a quello di b)Gorilla. Troverete le immagini tra gli allegati ANMS: allegato 5.2 -a)-b) Gorilla- foglio B Uomo- foglio A Verrebbe spontaneo dire che “l’uomo derivi dalle scimmie” ma in realtà non sarebbe davvero corretto. Infatti, grazie a studi sempre più dettagliati dei resti fossili e ai moderni mezzi a servizio della scienza è certo che l’uomo e le cosiddette scimmie non avessero altro che un antenato in comune e non una discendenza diretta. Prova anche tu a cimentarti in uno studio comparato di crani seguendo le schede. Attività proposta da ADM per il Museo Civico di storia Naturale Leggete le caratteristiche elencate e assegnatele al cranio dell’uomo o a quello del gorilla riportandole nei fogli A e B sopra. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. HA LA TESTA TONDA HA UNA CRESTA OSSEA SULLA TESTA HA LA FRONTE ALTA E SPAZIOSA HA LA FRONTE BASSA HA IL FORO OCCIPITALE SPOSTATO VERSO LA NUCA HA IL FORO OCCIPITALE AL CENTRO HA LA FACCIA PIATTA HA IL MUSO SPORGENTE HA LE SOPRACCIGLIA SPORGENTI 10 HA I CANINI PICCOLI 11 HA I CANINI MOLTO GROSSI 12 HA IL MENTO PRONUNCIATO 13 NON HA IL MENTO 14 HA MANDIBOLA FORTE E ROBUSTA 15 HA MOLARI DI MODESTE DIMENSIONI 16 HA MOLARI GROSSI E MASSICCI 17 HA IL CERVELLO GRANDE 18 HA IL CERVELLO PICCOLO Ora considerate le immagini relative a Australopithecus afarensis e Homo erectus (Troverete le immagini tra gli allegati ANMS 5.2 c)-d) : confrontando questi crani con quelli precedentemente analizzati, collocateli in quello che sembra l’ordine evolutivo più corretto. RIFLESSIONI E SUGGERIMENTI Il gorilla è una scimmia antropomorfa e come tale molto somigliante all’uomo, ma, come si evince da questo studio sui crani, ancora molte sono le caratteristiche che li distinguono. Il cranio di A. afarensis e quello di H. erectus hanno in sé racchiuse sia caratteristiche scimmiesche che umane. Ciò ci permette di affermare, come fece già Darwin, che uomo e gorilla abbiano un antenato in comune, da ricercarsi molto indietro nel tempo, ma non un rapporto di discendenza diretta. Mentre, la sempre maggior somiglianza tra A. afarensis, H. erectus e H. sapiens, fa dedurre che appartengano allo stesso ramo evolutivo staccatosi da quello delle scimmie antropomorfe milioni di anni fa. Attività proposta da ADM presso il Museo Civico di Storia Naturale di Milano 13