COOP. Sociale PIANO INFINITO - Comune Di Montecchio Maggiore

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Piano Infinito nasce nel novembre 1993 ex legge 381 dando nuova cittadinanza giuridica alle tre équipe che si occupavano
precedentemente dei Centri Educativi Occupazionali Diurni per portatori di handicap psico-fisici di Montecchio, Montebello e
Brendola, in collaborazione con l’ULSS territoriale di riferimento.
Tali esperienze erano partite nel 1982.
Restando fedele alle proprie idee ed alla Mission di promozione della persona e della solidarietà civile, Piano Infinito ha sviluppato
negli anni il proprio assetto organizzativo e produttivo promuovendo, progettando e, spesso, implementando nuovi servizi ed
iniziative.
La stessa mission viene ridiscussa e ricondivisa almeno ogni due anni, dall’assemblea dei soci che in tale occasione verifica e
rilancia i proprio Piani di Sviluppo (VISION)
Aderiscono al progetto Piano Infinito più di 40 soci, una compagine sociale in continua crescita che comprende lavoratori
subordinati e volontari.
Piano Infinito è iscritta al consorzio provinciale di cooperative sociali Prisma ed è associata a Federsolitarietà Veneto.
Con questi due riferimenti associativi condividiamo i principi etici generali di democraticità interna, di collaborazione e
confronto, di rispetto delle territorialità e delle competenze.
La cooperativa è anche socio fondatore di “Unicomondo”, cooperativa legata al CTM che si occupa di commercio equo e
solidale.
Con la collaborazione della cooperativa sociale “Rinascere”, titolare di un negozio di prodotti biologici ed equo solidali,
Piano Infinito ha concretizzato un G.A.S. (gruppo d’acquisto solidale), aperto a tutta la cittadinanza interessata.
Compagna di strada privilegiata è l’Associazione “Calimero non esiste”, nata nel 2000 con lo scopo di appoggiare
operativamente e finanziariamente la cooperativa e promuovere e diffondere con Piano Infinito la stessa filosofia solidaristica, lo stile
e lo spirito.
UN NOME CHE CI RAPPRESENTA
“…ognuno deve avere coscienza del proprio posto nel cosmo…” dall’omonimo libro della scrittrice cilena Isabelle Allende,
trae ispirazione il nome “Piano Infinito”, dal quale continuiamo a sentirci rappresentati per la forza concettuale da esso espressa.
Esso esprime “…filosofia dell’armonia del vivere non scordando mai le leggi della natura e gli equilibri in essa contenuti…”.
Quindi apre la strada all’utopia, motore dei cambiamenti e dei processi di avvicinamento al mondo diverso e possibile.
Piano Infinito: una distesa senza limiti dove si è liberi di creare i propri percorsi, le proprie mete i propri ritmi.
Piano Infinito: progetto senza obiettivi limitati, piattaforma di interventi sempre in discussione, sempre rinnovabile, che non
si adagia sui successi e non si abbatte davanti agli ostacoli.
Piano Infinito: spirito inquieto che si muove nella realtà e provoca nuove energie altrettanto pronte a muoversi, provocare,
stimolare i cambiamenti…
A distanza di anni, poi, è maturata anche una possibile visualizzazione.
Un simbolo/rappresentazione altrettanto ricco/a di suggestioni: l’occhio.
L’occhio come specchio dell’anima, come capacità di gettare sguardi sugli altri, come capacità di accettare lo sguardo degli
altri, ma, soprattutto l’occhio come visus del “mi riguarda”, la volontà di farsi carico, di dare importanza (I care!), a tutto ciò che
circonda le nostre sfere individuali.
In questo gioco di simbolismi s’è aggiunta la già citata associazione “Calimerononesiste”.
Il perfetto soggetto attivo di Piano Infinito non può che essere il pulcino nero che qualcuno vorrebbe sbiancare senza
accettarne la diversità, la sua particolarità, peraltro propria di ogni creatura.
Noi sosteniamo invece che in ognuno c’è Calimero e per questo “Calimerononesiste”.
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