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Comunicato stampa HOLODOMOR – MONTECCHIO
COMUNICATO 3 FEBBRAIO 2015 – MONTECCHIO MAGGIORE - SALA CIVICA CORTE DELLE FILANDE – ORE
20.30
Invito alla serata “HOLODOMOR, LA MEMORIA NEGATA” con Francesca Lomastro.
La serata è promossa dall’associazione “INCURSIONI DI PACE- Rete Progeto pace Vicenza”
Martedì 3 febbraio alle ore 20.30 presso la Sala Civica Corte delle Filande (piazza Alcide De Gasperi)
Montecchio Maggiore, l’associazione Incursioni di pace, nell’ambito della rassegna AtraversaMent
Mediterranei, ospita la storica FRANCESCA LOMASTRO per una serata di approfondimento su uno degli
episodi più drammatci e ignorat della storia di un paese, l’Ucraina, tornato oggi sulle pagine dell’atualità.
Si partrà da un’analisi storica per giungere alla comprensione della crisi ucraina cotemporanea.
La prof.ssa Francesca Lomastro (presidente dell’associazione il Ponte Mict) presenterà e commenterà
"Holodomor: la memoria negata", il documentario dei regist Fabio Ferrando e Manuel Baldini che svela la
storia, lungamente taciuta, del genocidio del popolo ucraino negli anni 1932-1933.
In concomitanza con le ricorrenze della Giornata della Memoria (27 gennaio) e del Ricordo (10 febbraio )
l’Associazione Incursioni di Pace, ha deciso di approfondire una pagina ancora ignorata o comunque
sconosciuta della drammatca storia del ‘900, ovvero lo "sterminio per fame" avvenuto in Ucraina durante
gli anni 1932 – 1933. Con il termine “Holodomor” ( parola ucraina derivata da holod: caresta e mor:
morte di massa), infat, ci si riferisce alla tragica morte di massa di milioni di ucraini (dai 4 ai 10) a causa
si una terribile caresta derivata non da condizioni naturali avverse, ma da precise scelte politche di
Stalin. Decisioni che, per favorire l’industrializzazione dell’Unione Sovietca,
comportarono la
colletvizzazione delle campagne, la deportazione dei contadini renitent, la cessione forzata di derrate
alimentari, con il risultato di portare alla morte per fame un paese che era il granaio dell’URSS. L'Unione
Sovietca ha taciuto a lungo sugli efet della caresta, cominciando a parlarne solo negli anni Otanta
durante la Perestroika. Di recente, la comunità internazionale ha gradualmente preso posizione sul
riconoscimento dell'Holodomor come genocidio: una dichiarazione congiunta dell'ONU del 2003 ha defnito
la caresta come il risultato di politche e azioni “crudeli” che provocarono la morte di milioni di persone,
mentre il 23 otobre 2008 il Parlamento europeo ha adotato una risoluzione nella quale ha riconosciuto
l'Holodomor come un crimine contro l’umanità”.
Partendo dal drammatco passato, la Prof.ssa Lomastro ci condurrà a rifetere sulle cause e i possibili
sviluppi delle tensioni atuali present tra Russia e Ucraina: la serata sarà quindi occasione per parlare
della guerra in Ucraina, guerra di cui i mass-media italiani tacciono, nonostante possa essere l'inizio di un
confito assai più ampio.
FRANCESCA LOMASTRO
Coordinatrice dell’Isttuto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza e presidente
dell’Associazione umanitaria e culturale “Il Ponte-Mict”.
Autrice di studi sulla storia veneta, medievale e moderna, si interessa pure di storia dei Paesi del CentroEst. In tale ambito, relatvamente alla storia dell’Ucraina ha curato assieme a Gabriele De Rosa, L’età di
Kiev e la sua eredità nell’incontro con l’Occidente, Roma 2003; La morte della terra. La grande “caresta” in
Ucraina nel 1932-1933, Roma 2005; assieme a Andrii Omelianiuk “Verso lo spazio luce. La pitura ucraina
dalla Rivoluzione Ruzza ai primi decenni del Novecento”, assieme a Andrii Omelianiuk e Oxana Pachlovska,
“Il nome della stella è Assenzio”. Per ricordare Chernobyl”, Roma 2011, e assieme a Flores Reggiani “Per la
storia dell’infanzia abbandonata in Europa. Tra Est e Ovest: ricerche e confront!, Roma 2013.
ANDRII OMELIANIUK
Vice-presidente dell’Associazione umanitaria “Korda” di Kiev, partner di tut i proget dell’Associazione “Il
Ponte-Mict”, sia di quelli culturali, che di quelli umanitari. E’ anche collaboratore dell’Isttuto di storia, per il
quale è coordinatore delle iniziatve in Ucraina e tradutore dal russo e dall’ucraino.
E’ curatore, assieme a Francesca Lomastro, del catalogo della mostra “Verso lo spazio luce. La pitura
ucraina dalla Rivoluzione Ruzza ai primi decenni del Novecento” e del libro “Il nome della stella è Assenzio”.
Per ricordare Chernobyl”, Roma, Viella, 20.
L’Associazione “Il Ponte- Mict” è una associazione culturale e umanitaria che si interessa di Ucraina. Sul
piano umanitario organizza soggiorni per “bambini di Chernobyl”, aiuta repart ospedalieri, segue singoli
casi di bambini malat e di ragazzi in difcolta. In ambito culturale svolge una intensa azione per conoscere
e far conoscere la storia e la cultura dell’Ucraina.
L’Isttuto per le ricerche di storia, di Vicenza, è un ente culturale, fondato ormai 40anni fa da Gabriele De
Rosa, che si interessa anche di storia dei Paesi del Centro e dell’Est Ruropa. Singolarmente e/o in
collaborazione l’Associazione e l’Isttuto hanno realizzato molte iniziatve in relazione all’Ucraina. Tra
queste:
- 2002: convegno internazionale sulla storia religiosa dell'Ucraina, con il patrocinio anche dell'Ambasciata
d'Ucraina presso la Santa Sede e dell'Università Nazionale "Kievo-Mogylianska Akademia" di Kiev con
pubblicazione degli At del Convegno nel volume "L'età di Kiev e la sua eredità nell'incontro con
l'Occidente", a cura di Gabriele De Rosa e Francesca Lomastro, Roma, Viella ed., 2003
- 2003 Convegno internazionale sulla "caresta" del 1932-33, con la partecipazione di studiosi ucraini, russi,
statunitensi, tedeschi, ecc., con pubblicazione degli At del Convegno nel volume "La morte della terra. La
grande "caresta" in Ucraina nel 1932-33", a cura di Gabriele De Rosa e Francesca Lomastro, Roma, Viella
ed., 2004.
- 2004: Mostra "Verso lo spazio luce. La pitura ucraina dagli ultmi decenni dell'Otocento alla Rivoluzione
del 1917". Esposizione di 39 opere provenient dal Museo Nazionale d'Arte di Ucraina di Kiev nella
palladiana Villa Caldogno, con pubblicazione dello studio-catalogo, concert di musica di compositori
ucraini, conferenze sull'arte e sulla storia dell'Ucraina.
- 2006: Per l'iniziatva "1986-2006:ricordare Chernobyl":
Convegno internazionale "L'umanità ferita: a 20 anni da Chernobyl";
Allestmento artstco di Anatolii Gaydamaka in villa Caldogno;
mostra di foto di Igor Kostn nel bunker della II guerra mondiale dell'area della villa;
conferenze e incontri (con Igor Kostn, Oxana Pachlovska, ecc.)
- 2011: pubblicazione del libro 'Il nome della stella è Assenzio'. Ricordare Chernobyl" a cura di Francesca
Lomastro, Oxana Pachlovska e Andrii Omelianiuk, che raccoglie gli At del Convegno del 2006 in un libro cui
è allegato un video di Manuel Baldini e Fabio Ferrando, presentato anche in Ucraina dalla televisione
nazionale, nelle Università, ecc.
I REGISTI:
Fabio Ferrando nasce a Vicenza nel 1972 dove tut'ora risiede. E' videomaker dal 1999 e si occupa di video
sia dal punto di vista commerciale che artstco. E' interessato all'interazione del video con altre forme
d'arte (teatro, danza, musica) e ha atvato in questo senso numerose collaborazioni. Tra gli audiovisivi
prodot segnaliamo: “Artgianato Artstco: un'opportunità di lavoro concreta” (1° premio al festval Este
Cinema Incontri, 2000) “Basta dire… Adesso parto!” (Premio Cinema D'Autore “Toni De Gregorio, 2007)
Manuel Baldini nasce a Vicenza nel 1973 dove vive e lavora. Artsta diplomato in Pitura all'Accademia di
Belle Art di Venezia, ha esposto il suo lavoro in numerose occasioni in spazi pubblici e gallerie private in
Italia e all'estero. Numerose le collaborazioni con altri artst da cui, nel corso degli anni, prendono vita vari
proget a caratere multdisciplinare. Realizza con Fabio Ferrando il video “1986-2006 Ricordare Chernobyl”
presentato in Italia e in Ucraina e premiato nel 2007 con una menzione speciale al Festval di Film
documentario di Kiev.
L’Associazione “Incursioni di Pace”
Incursioni 2014-2015
“AttraversaMenti Mediterranei” è il filo conduttore della serie di incontri organizzati
dall’Associazione “Incursioni di Pace” per la stagione 2014 - 2015, dedicati ai difficili equilibri e
alle problematiche sempre più attuali che caratterizzano i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Dopo due incontri con Andrea Segre e Lorenzo Declich, organizzati a Valdagno, dedicati ai temi
dell’immigrazione e all’ISIS, sono previsti nuovi appuntamenti a Montecchio Maggiore presso la
Corte delle Filande; dopo l’incontro con Francesca Lomastro, il 6 marzo, con Anna Vanzan sarà
l’occasione per parlare di “Rivoluzioni rosa” nel mondo islamico.
Un’associazione di docenti e studenti
Breve storia dell’Associazione “Incursioni di pace – rete progetto pace Vicenza”.
Nata nell’estate 2013, per iniziativa di un gruppo di docenti e studenti di alcuni Istituti Superiori
dell’Ovest Vicentino (“P. Artusi” di Recoaro, “S. Ceccato” di Montecchio, “G.G. Trissino” e “L.
Luzzatti” di Valdagno), l’associazione propone incontri di auto-formazione e formazione, serate
teatrali e culturali, incontri con autori, con lo scopo di sensibilizzare giovani e adulti - dentro e fuori
dalla scuola - su alcune situazioni internazionali e sui temi relativi alla Pace e ai Diritti umani per
offrire uno sguardo reale sul presente, privo di stereotipi e lontano da pregiudizi culturali e politici.
Per informazioni:
e-mail: [email protected];
cell. 3495743544