Protezione catodica di un acquedotto sottomarino dott. ing. Fabio Fontanot AcegasAps SpA Società del Gruppo HERA Milano, 26 novembre 2013 L’acquedotto di Trieste • Tre impianti di captazione • Due addutrici principali • Dieci impianti di risollevamento • Cinquantacinque serbatoi di stoccaggio • Lunghezza della rete: 1.100 km Volume distribuito: 52.000.000 m3/anno • Portata media: 5.900 m3/h Le condotte addutrici La condotta sottomarina • Progetto (1969) ing. Giuseppe Pistilli, nella variante in tratta unica • Lunghezza m 18.108 • Acciaio X52 spessore 14 mm con rivestimento biuminoso (10 mm) e cls armato con rete 25 kg/m (160 mm) • In esercizio dal 1971 La costruzione • I rivestimenti bituminosi delle tubazioni vennero eseguiti in situ col metodo del getto vibrato in cassaforma, il peso totale della tubazione rivestita risultava in aria di 2.300 kg/m ed in acqua di 50 kg/m • Il metodo di posa prescelto fu quello del "tiro continuo“, partendo da un bacino di varo di 150 m di lunghezza nel quale venivano progressivamente posati tratti saldati della lunghezza di circa 145 m, formati da elementi di tubazione ciascuno lungo 12 m che, previo allagamento del bacino, venivano di volta in volta sfilati tramite un cavo azionato da un argano installato su un pontone La costruzione (23/6 – 3/10/1970) Protezione dalle corrosioni • Elevato grado di resistenza elettrica totale della tubazione sottomarina nella sua completezza • Posizionamento degli impianti di protezione catodica e delle apparecchiature per il controllo dello stato elettrico in funzione dei campi elettrici generati dalle linee ferroviarie in uscita dalla città di Trieste • Consulenza del prof. Mario Arpaia Rivestimento bituminoso a) Primer bituminoso spessore 200 micron b) Strato protettivo di bitume ossidato spessore 3 mm c) Fasciatura elicoidale di velo di vetro del peso medio 50 grammi/mq e sovrapposizione dei lembi ≥ 2,5 cm d) Secondo strato di bitume come punto b) e) Fasciatura elicoidale di tessuto di vetro del peso medio di grammi 200/mq eseguito come al punto c) f) Finitura mediante lisciatura superficiale e apporto di una mano di latte di calce a protezione dei raggi solari. Rivestimento cementizio Cls armato con doppia maglia 3”x3” di filo di acciaio Ø 3,75 mm Spessore totale 6 ÷17 cm Ghiaia costituita da graniti e porfidi inattaccabili dall'azione chimico-erosiva Controllo dell'esecuzione dei rivestimenti 1. Controllo del rivestimento bituminoso mediante Holiday detector, in modo continuo su tutta la superficie 2. Misura dell'impedenza del tubo rispetto alle maglie di armatura Controllo dell'esecuzione dei rivestimenti 3. Misura dell'impedenza della colonna di varo 4. Misura della corrente assorbita dalla colonna di varo Protezione attiva • La tubazione e le due maglie di armatura del getto di calcestruzzo, formano due strutture coassiali elettricamente continue. • Nella scelta del progettista le due maglie del getto di calcestruzzo sono state escluse da qualsiasi protezione catodica. • Alle estremità due valvole di intercettazione a farfalla isolate con dei giunti isolanti posti immediatamente a monte e a valle • Densità di corrente di progetto inferiori a 30 µA/mq (alle prove sufficienti 24 µA/mq per porre la struttura in regime di immunità) • Il prof. Arpaia, utilizzando il "metodo di correlazione", dimostrò che si doveva escludere qualsiasi possibilità di formazione di zone anodiche intermedie lungo la condotta sottomarina Protezione attiva • Zona catodica all'estremità presso il Villaggio del Pescatore • Zona anodica in corrispondenza logica, all'approdo del Molo Zero => Alimentatore al Molo Zero, capace di erogare correnti da 1 a 20 A con tensione massima di lavoro 120 Vcc Impianto a corrente impressa Molo Zero • Zona anodica a circa 50 m di distanza del manufatto • 4 anodi in lega Fe-Cr-Si Ø 3", lunghezza 1,5 m e peso 60 kg, interrati orizzontalmente sul fondo di fosse profonde 3 m e distanti tra loro 5 m Gli anodi lavorano nel terreno argilloso intriso di acqua di mare • Elettrodo di riferimento al Cu-CuS04 interrato in asse alla tubazione, fuori della zona di marea Impianto di corrente impressa Vill Vill.. Pescatore • Periodiche inversioni del campo elettrico ferroviario: nel 1991 si installa un secondo alimentatore • Catena di 5 anodi di titanio attivato del Ø 25 mm e lunghezza 1 m assemblati in serie, spaziati di 2 m in pozzo verticale Gli anodi lavorano immersi in acqua di mare • Alimentatore catodico a tensione costante, corrente di base 0,2 A (può erogare fino a 10 Ampere a 50 Vcc) Dopo oltre 40 anni … • Terremoto del 1976 • Frana del 1980 • Cavalletti del 1985 • Corrosione del cavo portacorrente degli anodi • Controlli subacquei ogni due anni • …. … un’opera ben progettata e ben costruita funziona ancora bene! Grazie … dott. ing. Fabio Fontanot AcegasAps SpA Società del Gruppo HERA Milano, 26 novembre 2013