Scheda progetto area visivo

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AREA ESPOSITIVA VISIVO-TATTILE “L’OTTICA”
Museo Nazionale del Cinema di Torino - Mole Antonelliana
IL PROGETTO
Il restyling dell’area dedicata all’ottica ha come scopo principale quello di fornire la base per una
migliore comprensione di tutti gli oggetti della collezione esposti nella sezione dedicata
all’Archeologia del Cinema.
Questa nuova esposizione permanente, accessibile anche alle persone ipovedenti, prevede il
completamento dell’allestimento esistente già dedicato a questa tematica, situato all’inizio
dell’Archeologia del Cinema, tra “il Teatro delle Ombre” e “la Stereoscopia”.
Il progetto indaga i segreti della visione ponendo l’accento sull’ottica geometrica ed è stato studiato
in modo da garantire la completa accessibilità ai portatori di handicap, con particolare attenzione
alle persone con deficit visivo, che possono venire a conoscenza, attraverso il tatto, di tutti i
concetti esposti e delle esperienze riprodotte.
Il percorso di visita inizia con l’attraversamento di uno schermo su cui viene proiettato un disegno
d’epoca di un grande occhio. Una volta entrati nella sala, le pareti e i tavoli di colore nero, supporto
per gli oggetti e i pannelli visivo tattili, evocano il rapporto luce-ombra.
Una controparete in cui si inseriscono dei light boxes con disegni d’epoca sul tema della visione
accompagna la visita del Tavolo 1 che spiega la Luce mostrandone la scomposizione in
lunghezze d’onda, e quindi colori, diversi attraverso un prisma in cristallo che proietta uno spettro
cromatico.
La grande camera oscura, ora con lo schermo in vista, incornicia il Tavolo 2 dedicato alle
analogie tra occhio e camera oscura, attraverso l’esposizione di un modello realizzato in
prototipia di una Mole Antonelliana di colore rosso collegata ad un occhio e ad una camera oscura.
Il Tavolo 3, dedicato agli specchi, prevede l’esposizione 3 modelli rossi della Mole, con altrettanti
specchi sferici e sagome bidimensionali in policarbonato, ad indicare il grado di ingrandimento e
rimpicciolimento prodotto dagli specchi.
Il Tavolo 4, dedicato alle lenti, prevede l’esposizione di altri 2 modelli rossi della Mole, con relative
lenti e sagome bidimensionali in policarbonato ad indicare il grado di ingrandimento e
rimpicciolimento prodotto dalle lenti.
La visita della sala prosegue con 3 nicchie adiacenti in cui il visitatore normo-dotato può fare
l’esperienza visiva della deformazione prodotte da lenti e specchi.
Le 2 anamorfosi esistenti, opportunamente ricollocate, e la vetrina dei paradossi diottrici
completano l’allestimento della sala.
StudioLLTT Architetti Associati
(Arch. Marida Cravetto; Arch. Federica Pagella)
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