Il conflitto
Dott.ssa Valentina Fois
Il conflitto individuale
Il conflitto può essere definito come una situa­
zione in cui due forze di uguale valore spingo­
no un individuo in direzioni opposte, oppure una situazione in cui si verifica incompatibilità fra obiettivi e possibilità.
Si possono identificare 4 possibilità di conflit­
to: 1. attrazione – attrazione
2. repulsione – repulsione
3. attrazione – repulsione
4. conflitto fra 2 tendenze che sono entrambe sia attrattive che repulsive
Attrazione ­ attrazione
Si verifica quando sono possibili due scelte con carat­
teristiche diverse che si autoescludono.
E' un conflitto innocuo, si tratta di una scelta fra due obiettivi che si vorrebbero perseguire entrambi, ma uno esclude l'altro.
Attrazione ­ Repulsione
Si verifica quando un obiettivo ha in sé caratteristiche che ci attraggono e caratteristiche che non vorremmo. Sono i casi in cui si fa il confronto fra i pro e i contro.
Repulsione ­ Repulsione
Si verifica quando si deve scegliere fra due opportu­
nità negative. In genere si sceglie il male minore o si evita di fare la scelta (quando è possibile).
Conflitto fra obiettivi ognuno dei quali ha in sé caratteristiche sia avversative che repulsive:
E' un tipo di conflitto che si verifica spesso nella vita di tutti i giorni, in cui ci troviamo a scegliere fra si­
tuazioni complesse che hanno aspetti che ci attraggo­
no e aspetti che non vorremmo. Non sempre è possibile fare la “somma” degli aspetti negativi e positivi di ogni situazione per arrivare ad una soluzione. Più spesso scegliamo sulla base di una qualità che ci attrae più di altre.
Si può uscire dalla situazione di conflitto e di stress attraverso diversi modi di azione:
✗ confronto: ragiono sulla situazione e valuto le di­
verse qualità positive o negative presenti;
✗ compromesso: trovo una via di mezzo fra le parti in conflitto;
✗ rinuncia: poiché il conflitto può diventare molto stressante e dannoso per l'individuo, quando si valuta che la situazione è insostenibile è preferibile uscire.
La risoluzione dei conflitti è una caratteristica indivi­
duale; ognuno utilizza risorse e capacità diverse per uscire dalla situazione conflittuale. Permanere a lungo in tale situazione può generare stress per la persona.
Il conflitto lavorativo
Si posso individuare 3 tipologie di conflitto nelle or­
ganizzazioni lavorative: ✔ intrapersonale (interno alla persona), ✔ intragruppo (interno al gruppo),
✔ intergruppo (fra i gruppi). Intrapersonale
E' individuale e si verifica quando non c'è corrispon­
denza tra il compito che si dovrebbe svolgere e quello che viene assegnato.
Si possono verificare: incompatibilità persona­compi­
to; incompatibilità tra bisogni della persona e obietti­
vi lavorativi; richieste eccessive da parte dell'organiz­
zazione rispetto alle capacità della persona.
In presenza di elevato conflitto intrapersonale si de­
terminano malattia, assenteismo, disturbi psicosoma­
tici. Intragruppo
E' inteso come forma di conflitto tra membri di un gruppo (all'interno del gruppo stesso).
I fattori che causano conflitto intragruppo sono legati a: stile di leadership autoritario; grandi dimensioni dei gruppi di lavoro (è facile che si creino sottogruppi con finalità contrastanti); composizione eterogenea dei gruppi negli atteggiamenti, valori, interessi, stili interpersonali.
Intergruppo
Emerge tra gruppi di lavoro diversi, ad esempio tra reparti di una stessa organizzazione lavorativa. I fattori che causano conflitto intergruppi dipendono molto da: forte differenze tra i gruppi; risorse limita­
te. Per ridurre il conflitto sul lavoro:
✔ cercare una comunicazione chiara
✔ ridefinire gli obiettivi di lavoro e le strategie per ot­
tenerli col gruppo
✔ ridurre il più possibile i conflitti di ruolo