Speciale Maggio 2010

annuncio pubblicitario
www.conad.it
Arte
Quotidiana
Offrire qualità sempre e convenienza su tutto è
un’arte che si coltiva nel tempo. Questo è Conad
ogni giorno, da oltre quarant’anni. Gli artisti sono
i suoi 3.000 soci imprenditori e i suoi 35.000
addetti, i loro capolavori sono una certezza
quotidiana per milioni di clienti.
Capitolo 4 - Attività mutualistica
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
X CONGRESSO NAZIONALE
Roma 20-21 maggio 2010
- HOTEL MASSIMO D’AZEGLIO,
VIA CAVOUR, 18
- SALA BASEVI, VIA G.A. GUATTANI, 9
Una proposta di sussidiarietà
e di partecipazione responsabile
di Placido Putzolu, presidente Fimiv
GIOVEDÌ 20 MAGGIO 2010
SEDUTA PUBBLICA
Hotel Massimo d’Azeglio
Via Cavour, 18
13,45 ACCOGLIENZA E
REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
14,15 APERTURA DEI LAVORI
Saluti e interventi istituzionali
15,00 RELAZIONE INTRODUTTIVA
Placido Putzolu, presidente Fimiv
Stefano Maggi, docente di storia contemporanea, Università di Siena
“Evoluzione dello stato sociale in Italia
tra mutuo soccorso, cooperazione e
sindacato”
Piero Antonio Cinti, Ministero sviluppo
economico, Direzione generale piccole
e medie imprese ed enti cooperativi
“Stato di aggiornamento della legge di
settore (legge 3818/1886)”
17,00 “SANITÀ INTEGRATIVA:
STRUMENTI E COMPETENZE”
Introduce e coordina Loredana
Vergassola, vicepresidente Fimiv
• Presentazione di Laura Crescentini,
Assoprevidenza
• La proposta cooperativa e
mutualistica
- Mauro Bruzzone, vicepresidente
Coop Liguria
- Paola Menetti, presidente
Legacoopsociali
- Gianfranco Piseri, Legacoopservizi,
cooperative di medici
- Giovanni Sica, presidente SNMS
Cesare Pozzo
- Alberto Stenico, presidente
Legacoopbund
IL PUNTO DI VISTA DELLE PARTI
SOCIALI
Intervento di Giuliano Poletti,
presidente Legacoop
VENERDÌ 21 MAGGIO 2010
SEDUTA RISERVATA AI DELEGATI
Legacoop Nazionale,
Via A. Guattani, 9
09,00 RIPRESA DEI LAVORI
Dibattito: interventi dei delegati
Intervento conclusivo di Giorgio
Bertinelli, vicepresidente Legacoop
Approvazione documento finale
Elezione organismi dirigenti
Il X Congresso della Fimiv si colloca in un periodo di difficile congiuntura economica e di conseguente impatto, sul nostro sistema di welfare,
dello sforzo sistematico e diffuso di razionalizzazione della spesa pubblica e di ripensamento del modello sociale del nostro paese.
Cresce l’attenzione da parte delle politiche sociali e sanitarie ai soggetti
sussidiari del terzo settore, tra cui le società di mutuo soccorso. Pensiamo
al “ Libro Bianco” del ministero del welfare ed ai recenti provvedimenti
attuativi in materia di fondi sanitari integrativi.
Negli ultimi anni, le società di mutuo soccorso riunite nella Fimiv hanno
rafforzato la loro presenza nei settori tipici della propria attività istituzionale, evidenziando un ruolo distintivo nell'autogestione dei servizi integrati dell'assistenza sociale e sanitaria.
Il dibattito precongressuale, nel riaffermare l’attualità della proposta mutualistica, ha posto al centro della discussione l’individuazione di una
strategia che tenga conto dell’avvento delle nuove forme di welfare territoriale e dei fondi sanitari integrativi. La Federazione ha considerato
tutta la platea delle società di mutuo soccorso, non solamente le mutue
sanitarie, ma anche le piccole società impegnate in ambito culturale e
in attività diverse di inclusione sociale, interessate a recuperare una funzione coerente con l’impianto normativo istitutivo.
Le società di mutuo soccorso si qualificano come enti non lucrativi di
integrazione sussidiaria al servizio nazionale, con ampio raggio di
azione, in quanto capaci di evolvere dalla dimensione negoziale privata
e chiusa dei fondi aziendali e di categoria al ruolo sociale di fondo assistenziale aperto al territorio, pronto a costruire una rete di protezione preventiva, anche in concerto con gli altri soggetti dell’economia
civile.
La nostra proposta è quella di incanalare la spesa privata, peraltro rilevante, dispersa ed individualizzata, in forme mutualistiche trasparenti,
partecipate e democratiche nei loro assetti, e ciò sia per i fondi chiusi di
derivazione negoziale, sia per i fondi territoriali aperti.
Tutte le società di mutuo soccorso, sia quelle storiche a dimensione locale,
sia le mutue sanitarie a dimensione allargata, possono collaborare per
sussidiare risposte integrate ai differenti stati e condizioni di bisogno dei
soci, in una scala crescente di impegno, di specializzazione e di costi.
L’auspicio è che, partendo dal territorio, l’ambito più idoneo a realizzare
risposte integrate, si produca un sistema a rete intrasettoriale, un’azione
di dialogo costruttivo tra le società di mutuo soccorso e gli altri attori dell’economia civile, a partire dalla realtà cooperativa organizzatrice dell’offerta e delle domande, perché mettano in atto interventi strutturali
che vadano oltre la compensazione economica e definiscano modalità
originali e pratiche di coordinamento dei servizi sulla base di un rapporto fiduciario diretto con le persone.
1
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Un modello solidale nell’economia civile
Dal documento politico-congressuale: una proposta di sussidiarietà partecipata
e responsabile, fondata sull’auto-organizzazione delle persone
Identità, principi e valori: centralità del socio
Le società di mutuo soccorso, la più antica espressione organizzata ed aperta dei bisogni del territorio, trovano nella mutualità il loro principio fondante nella sua forma più pura: la loro attività
solidaristica di sollievo economico e di servizio si
svolge unicamente tra e per i soci. Il conferimento
dei contributi associativi, uniforme a parità di tutele, è finalizzato all’erogazione di sussidi e di servizi volti a soddisfare le necessità di assistenza dei
soci. Poiché non sussistono finalità lucrative, eventuali avanzi di gestione sono accantonati a riserva
patrimoniale indivisibile ed intergenerazionale.
La partecipazione è libera perché non c’è selezione
di opinioni, di condizioni di salute, di stato sociale
e non è imposta da un vincolo legale, ma unicamente dall’adesione responsabile ad un patto; è democratica perché i soci tutti concorrono alle decisioni in forma diretta attraverso le assemblee e gli
organi societari di governo ed esigono una gestione
trasparente; è consapevole perché è volontaria,
cioè fondata sulla capacità di scelta e di giudizio rispetto agli obiettivi che si intendono raggiungere.
Soprattutto, le società di mutuo soccorso sono società di persone e la persona del socio ne è al centro. Pur operando all’interno di un sistema multi-
“Le società di mutuo soccorso, la più antica
espressione organizzata e aperta dei bisogni
del territorio, trovano nella mutualità il loro
principio fondante nella sua forma più pura”.
relazionale, la distintività delle società di mutuo
soccorso è determinata da un soggetto primario di
riferimento: il socio. I principali interlocutori del
movimento mutualistico sono quindi in primo
luogo i soci, che rappresentano l’elemento costitutivo del nostro mondo, essendone i protagonisti.
Il socio aderisce per tutelare se stesso e la propria
famiglia (auto-aiuto) ma, scegliendo una società di
mutuo soccorso, egli assume su di sé una responsabilità più grande, quella di sostenere, anche con
il suo contributo, il bisogno di tutela di tutto il
corpo associato (mutuo-aiuto).
Il mutuo soccorso porta con sé un’idea moderna
di civismo, di educazione al vivere civile nella comunità, di confronto democratico sulle idee e sui
progetti, quando ancora questo paese non aveva
una veste istituzionale definita e uno stato sociale tracciato. In una condizione di assoluta insicurezza e di libertà precaria, le società di mutuo
soccorso hanno rappresentato allora, per i lavoratori, un mezzo di presa in carico diretta dei loro
bisogni senza delegare ad alcuno, unicamente
contando su se stessi, investendo sul capitale sociale, cioè su relazioni fiduciarie stabili e credibili.
Il valore della partecipazione nella
economia civile
Senza nulla togliere al ruolo di garanzia dello Stato
nelle assistenze essenziali e primarie a tutela della salute individuale e collettiva, in base al principio di sussidiarietà sancito dal Titolo V della Costituzione, è doveroso, in primo luogo da parte delle istituzioni,
nazionali e territoriali, far discendere ai cittadini il
senso della partecipazione a forme organizzate collettive di previdenza integrativa, sanitaria e sociale.
Medico greco pratica un salasso (vaso attico del 480-470 a.C.).
3
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Pittura romana: intervento chirurgico su un soldato. Da una pittura
murale di Pompei.
Occorre dare un significato socio-culturale profondo e diffuso al percorso di riorientamento
della spesa sanitaria privata verso coperture complementari, fino a questo momento percepito più
in funzione di un vantaggio fiscale che di un processo evolutivo virtuoso del sistema, finalizzato a
salvaguardare i livelli raggiunti di benessere individuale dal rischio di un repentino decadimento
delle opportunità di risposta.
Le società di mutuo soccorso offrono una opportunità partecipata di organizzazione collettiva e
territoriale degli interventi di assistenza: l’adesione è il risultato di una scelta consapevole verso
un modello di economia civile piuttosto che di capitale, di responsabilità per se stessi e di responsabilizzazione verso la comunità di riferimento.
Una realtà sociale, il mutuo soccorso, in cui la cultura della libertà trova applicazione e senso nella
mediazione tra il bisogno per sé e i bisogni degli
altri, in cui il confronto delle fragilità produce relazioni di scambio reciproco, anche economico.
La sostenibilità dei diritti trova nel principio di reciprocità una opportunità di compensazione e nei
4
corpi sociali che praticano il mutuo aiuto, che mettono cioè al centro la persona con i suoi bisogni e
le sue responsabilità, gli strumenti più efficaci per
contenere la compressione di quelle sicurezze a cui
lo stato sociale ha abituato le persone per decenni.
L’”universalismo selettivo” operato dal servizio sanitario nazionale dimostra che uno stesso bisogno
assume connotazioni diverse a seconda della persona che lo manifesta e produce conseguentemente diverse modalità compensative nel sistema
pubblico. La personalizzazione dell’intervento
spesso viene declinata unicamente in base a fattori
reddituali di esclusione: essa deve invece potersi
riferire sempre al territorio e alla rete relazionale
che i corpi sociali intermedi vi riescono a costruire,
favorendo e implementando l’accesso ai servizi
per un numero più ampio possibile di persone.
Se si esclude che spingere all’auto-organizzazione
e all’auto-determinazione voglia significare l’abbandono dei cittadini a se stessi nella ricerca, individuale e solitaria, di una soluzione ai propri bisogni di tutela nel mercato del profitto e se le
politiche sanitarie correnti immaginano un nuovo
assetto dello stato sociale in forma solidaristica
complementare attraverso un percorso istituzionalizzato di canalizzazione e di impiego razionalizzato delle risorse private verso la sanità, è necessario allora che relazioni robuste si intreccino tra
i diversi soggetti dell’economia civile (volontariato, cooperazione, mutuo soccorso) e si producano processi di filiera nell’offerta dei servizi sanitari, sociali ed integrati, capaci di una prossimità
funzionale al bisogno della persona.
Appare fortemente riduttivo qualificare come “privato” il cosiddetto secondo pilastro complementare
del welfare sanitario in Italia, quando ad esso vogliono attribuirsi caratteristiche di solidarietà e di mutualità che rimandano piuttosto ad una cultura civile
di partecipazione e ad una dimensione collettiva di
condivisione. Occorre invece attribuire una investitura più certa e premiante al ruolo di integrazione finalizzato al mantenimento ed al miglioramento dei
livelli qualitativi e quantitativi delle tutele svolto dal
Terzo Settore e da tutti i soggetti sociali in esso operanti, a partire da chi i servizi li eroga, per finire a chi
li alloca in funzione di una domanda aggregata.
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Per un welfare sostenibile
Le società di mutuo soccorso si qualificano legittimamente come enti istitutivi e gestionali di integrazione sussidiaria al Ssn con ampio raggio di
azione, in quanto capaci di evolvere dalla dimensione negoziale privata e chiusa dei fondi aziendali e di categoria al ruolo sociale di fondo assistenziale aperto al territorio, pronto a costruire
una rete di protezione preventiva, anche in concerto con gli altri soggetti dell’economia civile.
La proposta della mutualità è quella di intervenire
su un doppio binario: all’interno del proprio settore,
in chiave di filiera della presa in carico globale e personalizzata del socio, le società di mutuo soccorso
a dimensione locale e le mutue sanitarie a dimensione allargata possono coordinarsi per sussidiare
risposte integrate ai differenti stati e condizioni di
bisogno dei soci in una scala crescente di impegno,
di specializzazione e di costi, dal sociale al socio-sanitario al sanitario; all’esterno, le singole società di
mutuo soccorso possono relazionarsi con le organizzazioni del terzo settore presenti sui territori
per mettere a sistema opportunità di servizi dedicati
alla persona, garantendo ai soci interventi di crescente complessità, sempre rapportati alla capacità
gestionale e compensativa espressa dalla singola
società di mutuo soccorso.
In sostanza si vuole impostare un’azione di dialogo costruttivo tra le società di mutuo soccorso
e tra le singole società e gli altri attori dell’econo-
mia sociale, perché mettano in atto interventi
strutturali che vadano oltre la compensazione
economica e definiscano modalità originali e pratiche di coordinamento dei servizi sulla base di un
rapporto fiduciario diretto con le persone, anche
senza l’intermediazione pubblica.
Aiutare ad innalzare i livelli di praticabilità dei diritti all’assistenza significa per esempio poterne
estendere l’accesso a persone altrimenti escluse
dai piani di intervento pubblico. Eventi di malattia grave, acuta o cronica, possono comportare
oneri destabilizzanti anche per una famiglia di
buon livello sociale: appare dunque di assoluta necessità sostenere strumenti formativi che favoriscano nei cittadini la consapevolezza che la condizione di bisogno va prevista per non incorrere
in soluzioni risarcitorie al momento del bisogno,
sempre meno sostenibili dai bilanci pubblici.
La proposta mutualistica, come sottolineato, non
può prescindere dal ruolo primario dello Stato nel garantire standard qualitativi adeguati ai livelli essenziali
di assistenza.Alla mutualità va riconosciuto con definitiva chiarezza il contributo a formare sul campo
una coscienza della previdenza sanitaria complementare e ad elevare i livelli di equità dell’assistenza,
per esempio di quella domiciliare post ed extraospedaliera, consentendo a chi più ne ha bisogno di
accedere ai costi di prestazioni non compensati del
tutto o parzialmente dal servizio pubblico, senza penalizzazioni nella sommatoria degli oneri a carico.
TEMI CONGRESSUALI
Il dibattito congressuale della Fimiv ha considerato i seguenti temi:
• Identità, ruolo e missione della mutualità integrativa volontaria.
• Ruolo della Federazione quale strumento di rappresentanza, di tutela e di promozione del movimento mutualistico; sede
di definizione delle scelte strategiche, programmatiche ed organizzative di sistema.
• Orientamenti miranti ad affermare la distintività della proposta Fimiv, coerente con il dettato normativo di settore, rispetto
alla eterogeneità del mondo mutualistico.
• Presentazione di una organizzazione unica nel panorama italiano, riconosciuta e accreditata presso gli interlocutori pubblici e privati di riferimento (istituzioni, terzo settore, cooperazione, parti sociali).
• Definizione di un modello (ruolo e missione) di intervento nella integrazione sociosanitaria, per rappresentare un riferimento preciso per tutta società italiana.
• Posizionamento della mutualità integrativa volontaria alla luce della evoluzione in atto nel sistema di welfare (da “welfare state” a “welfare community”), che intende puntare sul secondo pilastro della tutela previdenziale e sociosanitaria
e sul ruolo sussidiario dei cosiddetti “corpi intermedi” della società, tra cui le società di mutuo soccorso.
• Strategie di sviluppo nell’ambito del cambiamento in atto del tradizionale quadro di riferimento per la mutualità volontaria, con l’avvento delle nuove forme di welfare territoriale e dei fondi sanitari integrativi.
• Rapporti e progetti intercooperativi.
• Alleanze in campo nazionale e internazionale.
5
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Museo Storico del Mutuo Soccorso
Via Silvio Pellico, 19 - Pinerolo
Orario di apertura: Domenica dalle 15,00 alle 19,00 - INGRESSO LIBERO
Il Museo Storico del Mutuo Soccorso ha sede nell’edificio storico acquistato nell’Ottocento
dall’Associazione Generale degli operai per svolgervi l’attività
sociale.
Ogni sala è dedicata ad un tema,
illustrato per mezzo di un allestimento museale che punta a restituire l’emotività e la percezione
del sistema di relazioni interpersonali caratteristiche delle associazioni mutualistiche. Non solamente una struttura di tipo
didascalico, dunque, ma un percorso fatto in modo da far entrare nello spirito del mutuo soccorso, così com’era sin dagli anni
iniziali.
Attraverso i documenti, gli oggetti, i simboli, le
voci, i suoni, vengono rappresentati e quindi comunicati concetti - impalpabili anche se concreti
- quali lo spirito di solidarietà e di fratellanza.
6
Il percorso museale si suddivide
in due parti.
Nelle prime cinque sale sono ricostruiti i vari aspetti dell’attività
di una reale Società di mutuo soccorso, quella di Pinerolo, a partire
dalla fondazione. La successione
delle sale è modulata da un tragitto di graduale coinvolgimento
che, attraverso le informazioni su
regole e modalità di funzionamento, porta il visitatore a sentirsi egli stesso “socio”. Spogliati
del punto di vista contemporaneo, ci si cala nei panni di un lavoratore di fine Ottocento.
Nelle sale successive lo sguardo
si allarga: da Pinerolo si passa al
territorio circostante e poi al
mutualismo “senza confini”. Questa seconda
parte è la rassegna descritta e narrata del variegato mondo del mutuo soccorso, con le sue Società agricole, cattoliche, militari, di mestiere,
d’azienda, degli emigranti… per terminare
con il mutuo soccorso
femminile.
In ogni sala il visitatore si trova in compagnia della simbologia
e dell’iconografia del
mutualismo. E sarà la
stretta di mano, il simbolo per eccellenza
del mutuo soccorso,
ad
accompagnarlo
nella lunga via della
solidarietà.
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Organizzazione mutualistica Fimiv
Una lunga storia: dalla prima società del 1848 alle mutue integrative dei giorni
nostri. La cooperazione principale partner sociale
La mutualità volontaria rappresentata dalle società di mutuo soccorso, a distanza di oltre un secolo e mezzo dalla sua nascita, svolge ancora oggi
una funzione riconosciuta in campo sociale, assistenziale e culturale, oltre che di salvaguardia
di un prezioso patrimonio storico che risale al periodo della costruzione dell’Unità d’Italia.
Sulla base del repertorio Fimiv, oggi in Italia risultano attive 1.450 società di mutuo soccorso, diffuse su tutto il territorio nazionale (risultano inoltre aver mantenuto la denominazione di “società
di mutuo soccorso” alcune centinaia di circoli ricreativi, gestiti in
forma associativa o cooperativa a
seguito della riappropriazione,
negli anni ’50, di sedi di società
di mutuo soccorso requisite durante il periodo fascista).
Molte società furono fondate in
Italia a partire dalla metà dell’Ottocento. La prima in ordine di
tempo, la Società Generale fra gli
Operai di Pinerolo fu costituita
nel 1848, a seguito della libertà di
associazione concessa dallo Statuto Albertino.
Le società di mutuo soccorso svolgono attività socio-assistenziali, sociosanitarie, di inclusione sociale,
educative e culturali, legate alle istanze territoriali.
Le società principalmente impegnate in attività
sociosanitarie provvedono alla copertura dei bisogni dei soci e dei loro famigliari a seguito di malattia, infortunio o particolari eventi che incidono
sulla vita e sulla capacità lavorativa, fornendo servizi, sussidi in caso di malattia e rimborsi per una
vasta gamma di spese: ricoveri in case di cura, analisi di laboratorio, diagnostica strumentale, visite
specialistiche, ticket.
La maggior parte delle società coerenti con il dettato normativo del settore (Legge 15 aprile 1886, n.
3818 “Costituzione legale delle società di mutuo
soccorso”: attualmente la legge è coinvolta nel processo di semplificazione normativa avviato dalla
legge 246/2005) e maggiormente strutturate per
erogare servizi e sussidi in ambito socioassistenziale
e sociosanitario (circa 500mila assistiti, tra soci e
loro familiari) aderiscono alla Fimiv o sono ad essa
collegate attraverso coordinamenti territoriali.
Fimiv svolge un ruolo di rappresentanza, promozione, sviluppo e difesa degli enti mutualistici associati, fornendo assistenza e servizi di sostegno.
È stata fondata nel 1900 quale Federazione nazionale delle società
di mutuo soccorso, su iniziativa
della Lega nazionale delle cooperative e mutue.
Sciolta con decreto prefettizio nel
periodo fascista, così com’era stato
già fatto per le altre organizzazioni
democratiche dei lavoratori, la Federazione, accogliendo le società
di mutuo soccorso sopravvissute, è
stata ricostituita nel 1948 con la denominazione di Federazione italiana della mutualità (Fim).
A seguito della riforma della sanità del 1978 che ha istituito il
Servizio Sanitario Nazionale, le società di mutuo soccorso specializzate in ambito socio-sanitario-assistenziale hanno
accentuato il proprio ruolo integrativo al Ssn, basato sulla volontarietà delle adesioni. Di conseguenza, nel congresso del 1984 venne adottata la
denominazione attuale di Federazione italiana
della mutualità integrativa volontaria (Fimiv).
Fimiv aderisce al Forum del terzo settore e all’Aim
(Associazione internazionale della mutualità), ed
è riconosciuta dal Ministero dell’Interno quale
“Ente nazionale con finalità assistenziali”, ai sensi
della Legge n. 287/91, del D.P.R. n. 235/2001 e del
D.P.R. n. 640/72.
7
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
La riforma della legge di settore
Legge 15 aprile 1886, n. 3818 “Costituzione legale delle società al mutuo soccorso”
Negli ultimi anni sono stati proposti diversi progetti di legge. Ora, la legge di semplificazione normativa (legge n. 246 del 2005), finalizzata ad eliminare dall’ordinamento le leggi anteriori al 1
gennaio 1970 che non vengono ritenute di importanza nazionale, può rappresentare una opportunità per apportare alla legge3818/1886 i necessari
aggiornamenti.
1.Luke Fildes, The Doctor, Tate Gallery, London.
L’azione di rilancio della mutualità integrativa
volontaria non può prescindere da un adeguamento degli strumenti normativi, primo fra
tutti la legge di riferimento del settore: la legge
3818 del 1886. Una norma - che tra l’altro conferisce alle società di mutuo soccorso la personalità giuridica - rimasta immutata per oltre
120 anni e che obiettivamente non corrisponde più alla realtà mutualistica e al ruolo
che le mutue intendono svolgere nella società
odierna.
Le linee guida approvate a fine 2008 dagli organismi della Fimiv rappresentano una proposta di riforma condivisa e unitaria, che
esprime la realtà dell’intero movimento, puntando a valorizzare sia l’attività socio-sanitaria-assistenziale sia la tutela del patrimonio
storico-culturale. Questo lavoro di approfondimento ha avuto due obbiettivi essenziali:
- individuare le attività istituzionali che meglio possano caratterizzare il modello di società di mutuo soccorso;
- mantenere nell’alveo del nuovo modello il
più ampio numero di società di mutuo soccorso, nel rispetto delle esperienze sinora
maturate.
8
Fimiv ha svolto un lavoro di discussione e di condivisione all’interno del movimento mutualistico,
per individuare i necessari aggiornamenti da sottoporre alle istanze istituzionali, coinvolgendo
esperti e competenze di rilievo nazionale.
Questo lavoro di approfondimento ha quindi
avuto come obiettivo quello di:
- pervenire ad una proposta di riforma condivisa ed unitaria, che esprima la realtà dell’intero
movimento;
- individuare le attività istituzionali che meglio
possano caratterizzare il modello di società di
mutuo soccorso;
- mantenere nell’alveo del nuovo modello il più
ampio numero di società di mutuo soccorso,
nel rispetto delle esperienze sinora maturate;
- confermare gli elementi che definiscono la peculiarità del modello legale riferito alle società di
mutuo soccorso: la mutualità pura (attività svolta
esclusivamente verso i soci); assenza di finalità lucrative; esclusività dell’oggetto sociale.
Le linee guida approvate a fine 2008 dagli organismi della Fimiv - attualmente all’attenzione del Ministero dello sviluppo economico per le procedure di aggiornamento del testo di leggerappresentano una proposta di riforma condivisa
e unitaria, che esprime la realtà dell’intero movimento, puntando a valorizzare sia l’attività sociosanitaria-assistenziale sia la tutela del patrimonio
storico-culturale.
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Il valore della solidarietà intergenerazionale
Un welfare relazionale effettivo ed efficace. Una proposta di integrazione per
affermare diritti quanto più estesi tanto più realisticamente efficaci
Le politiche sanitarie e sociosanitarie in Italia
sono ormai da tempo sinonimo di spesa crescente
e di inadeguatezza rispetto ai bisogni, e molto si
riflette sul sistema dei diritti, garantiti ed esigibili.
La definizione di livelli di assistenza sanitaria uniformi ed essenziali non ha impedito che il contenimento delle risorse producesse un universalismo selettivo degli interventi in funzione di
parametri di volta in volta legati al reddito, all’età, alla patologia e altro ancora.
Il timore che l’avvio di un sistema di sussidiarietà
privato-sociale, in grado di provvedere ai bisogni
sulla base dell’autonoma iniziativa dei cittadini,
possa indurre lo Stato a ritirarsi progressivamente
dalle sue funzioni di sostegno alle fasce deboli
della popolazione, sottraendo così “quote” di diritto, ha contribuito ad alimentare un equivoco di
fondo e cioè che l’autorganizzazione sia un alibi
per abbandonare il cittadino a se stesso, e non
piuttosto un’opportunità di allargamento dei livelli di inclusione, una risorsa aggiuntiva e non sostitutiva al servizio pubblico.
La consapevolezza da parte del cittadino di poter
provvedere ai propri eventuali e futuri bisogni,
prima che si manifestino, anche impegnando risorse aggiuntive in forme autogestite di mutuo
aiuto, introduce a un processo di responsabilizzazione individuale, che aiuta a controllare l’abuso
o l’uso improprio, e collettiva, che induce al rispetto delle regole e del corretto equilibrio tra
contributi ed erogazioni.
Le società di mutuo soccorso, la più antica espressione organizzata ed aperta dei bisogni del territorio,
trovano nel patto mutualistico il principio fondante
nella sua forma più pura: la loro attività solidaristica
di sollievo economico e di servizio infatti si svolge
unicamente tra e per i soci. Il socio è al centro di un
sistema multirelazionale di cui è il principale protagonista, essendo egli non semplicemente titolare di
un diritto ma partecipe della rispondenza delle risorse ai bisogni del corpo associato.
Il conferimento dei contributi associativi annui,
uniforme a parità di tutele, è finalizzato all’erogazione di sussidi e di servizi volti a soddisfare le necessità di assistenza dei soci. La partecipazione è
libera e volontaria, non sussistono finalità lucrative
o di profitto, non si pratica discriminazione o selezione del rischio né la società ha facoltà di recesso nei confronti del socio.
Attraverso le società di mutuo soccorso la domanda di assistenza sanitaria e sociosanitaria
espressa dai soci si auto-organizza in forma di
sussidi economici e di prestazioni, anche in convenzionamento con gli erogatori di servizi. Tuttavia le società di mutuo soccorso non intendono con la loro attività sostituirsi al sistema
pubblico, né d’altra parte si propongono di sussidiarne le inefficienze, bensì di integrarne i livelli essenziali di assistenza, nel comune interesse ad affermare diritti tanto più estesi tanto
più realisticamente praticabili.
Le società di mutuo soccorso sono entità sociali
che possono aiutare a sviluppare ed esercitare
Beato Angelico, La Guarigione di Palladia. Il dipinto, tempera su
tavola (36,5x46,5 cm), conservato nella National Gallery of Art
di Washington D.C., faceva parte della predella con le Storie dei
Santi Cosma e Damiano della Pala di San Marco, oggi divisa tra
più musei.
9
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Le società di mutuo soccorso offrono una
opportunità partecipata di organizzazione
collettiva e territoriale degli interventi di assistenza: l’adesione è il risultato di una scelta
consapevole verso un modello di economia
civile piuttosto che di capitale, di responsabilità per se stessi e di responsabilizzazione
verso la comunità di riferimento.
nella comunità quel protagonismo competente
necessario ad organizzare e condividere progetti
utili e migliorativi dei livelli di welfare. Sussidiarietà, almeno nell’accezione che ci riguarda, significa in primo luogo stimolo allo spirito di iniziativa individuale e collettiva, che è alla base di
qualunque sviluppo socio-economico e, nel caso
specifico, di allargamento delle prestazioni di
welfare.
Le persone devono e possono essere aiutate a
maturare questa consapevolezza, a fare propria
una cultura comunitaria e le organizzazioni sociali volontarie sono i primi attori di questo
processo.
Le società di mutuo soccorso vogliono essere
parte di un welfare sussidiario e relazionale effettivo ed efficace, vogliono continuare a sostenere
il valore della solidarietà intergenerazionale e far
fronte così, in un contesto unitario e condiviso, a
bisogni diversi nella loro individualità ma vicini
nella loro necessità. Nella vita di tutti i giorni la
persona può essere più direttamente protagonista
delle politiche sociali che lo riguardano, anche aggregando il proprio bisogno presente, ma soprattutto futuro, a quello degli altri e ricercando così
soluzioni comuni appropriate e coerenti che lo
accompagnino nella quotidiana gestione della
propria vita.
Una ricerca sul valore aggiunto sociale delle mutue sanitarie
Impegnata a produrre un’indagine organica e sistematica della mutualità integrativa, Fimiv si è rivolta ad Aiccon (Associazione Italiana per
la promozione della cultura della cooperazione e del non profit, con
sede presso la Facoltà di Economia di Bologna/Forlì), che costituisce
un punto di riferimento sui temi più rilevanti del terzo settore.
La ricerca, finanziata da Coopfond (Fondo cooperativo Legacoop per la promozione e la solidarietà),
si propone i seguenti obiettivi:
• fornire una fotografia dell’attuale condizione delle mutue sanitarie e socio-assistenziali in relazione
alla loro distribuzione territoriale, al numero e tipologia di aderenti, ai volumi finanziari intermediati e alle aree sussidiate;
• analizzare le forme organizzative adottate, le modalità di interazione con gli erogatori delle prestazioni e le forme di promozione dell’attività nei confronti degli aderenti e delle organizzazioni
sociali;
• acquisire informazioni sulle motivazioni che spingono gli individui ad aderire e quanto incidono
le modalità partecipative e solidaristiche interne;
• fornire una caratterizzazione delle attività delle mutue sanitarie, evidenziandone l’impatto economico e l’efficacia e/o gli eventuali limiti nell’intermediazione della spesa sanitaria, mettere in luce
le specificità che le mutue presentano rispetto per esempio alle compagnie assicurative e capire
come tali caratteristiche peculiari influiscano sulle modalità di intervento e sulla capacità di soddisfare i bisogni dei soci.
10
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Gli strumenti della mutualità integrativa
Le società di mutuo soccorso enti istitutivi e gestionali dei fondi sanitari
Poiché i fondi sanitari di derivazione contratCon il rilancio delle forme sociosanitarie integratuale (fondi chiusi) sono già da tempo operanti
tive (cfr. D.Lgs. n. 502 del 1992 “Riordino della diin Italia, mentre l’iter normativo che sancisce
sciplina in materia sanitaria” e successive modifil’effettiva costituzione di quelli integrativi (fondi
cazioni) e, più recentemente, il Libro Bianco del
aperti) sta per essere completato, non si è proministero del welfare sul futuro del modello sodotto nel tempo tra le due realtà un rapporto
ciale (maggio 2009), le società di mutuo soccorso
utile ad estendere i benefici delle coperture
hanno assunto nuovamente un importante ruolo
complementari ai soggetti collocati fuori dalsussidiario e solidaristico nel welfare socio-assil’ambito del lavoro dipendente.
stenziale-sanitario del nostro Paese.
Poiché nei fondi chiusi le coperture riguardano i
Il secondo decreto attuativo della riforma sui
soli lavoratori dipendenti, fintanto che sussista il
fondi sanitari integrativi, relativo all’anagrafe dei
rapporto di lavoro, e non sempre sono estese vofondi (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 16 genlontariamente ai familiari, il risultato evidente è
naio 2010) conferma l’orientamento delle politiche ne restano esclusi i soggetti più
che nazionali volte a costituire un
deboli economicamente, quelli
“secondo pilastro” in ambito sociomeno tutelati dalla contrattazione
sanitario.
collettiva, quelli che sono usciti dalLe società di mutuo soccorso sono
l’attività lavorativa, quelli che non
chiamate a collaborare al riassetto del
appartengono a gruppi associati. Se
welfare in quanto riconosciute dalla
non si interviene ad innescare meclegge quali fonti istitutive e soggetti
canismi contributivi di tipo associagestionali dei fondi integrativi al Ssn.
tivo solidaristico a compensazione
L'iscrizione all'«Anagrafe» di fondi,
del divario, il rischio più prossimo è
casse e società di mutuo soccorso è
una frattura sociale sull’equità dei listata formalizzata entro il 30 aprile
velli di tutela.
2010.
È invece pratica costitutiva delle soFimiv ha effettuato una serie di apcietà di mutuo soccorso, qualora istiprofondimenti relativamente:
- alle modalità di iscrizione delle so- Antonello da Messina, Pietà tuiscano un fondo sanitario o ne gecietà di mutuo soccorso;
(1476-1478). Olio su tavola, Ma- stiscano uno, il mantenimento del
- agli ambiti di intervento delle pre- drid, Museo Nacional del Prado. rapporto associativo anche dopo
l’uscita del lavoratore dallo stesso
stazioni di assistenza odontoiatrica
fondo per le più diverse ragioni e la sua presa in
e socio-sanitaria (soglia non inferiore al 20 per
carico rientra nella sussidiarietà generale e circocento del totale delle prestazioni ) per enti, casse
lare espressa dalle adesioni individuali.
e società di mutuo soccorso ex art. 51 Tuir;
È proprio alla sostenibilità, non solo attuariale ma
- agli ambiti di intervento dei fondi sanitari intestrutturale del sistema complementare delle assigrativi “aperti” ex art. 9 D.lgs. n. 502/1992.
stenze, che guarda il mutuo soccorso: se l’imI risultati di questo lavoro sono stati messi a conpresa è il mezzo con il quale anche le mutue safronto con i rappresentanti dei principali fondi sanitari, al fine di fornire al ministero le osservazioni
nitarie si muovono nel mercato e attraverso il
condivise, per i necessari chiarimenti interpretativi.
quale possono gestire fondi sanitari, il bene del
La Federazione delle mutue evidenzia una serie di
socio resta però il fine e una mutualità matura
preoccupazioni circa il livello di equità e di solinon può escludere il bene della collettività nel
darietà dell’intero sistema.
suo complesso.
11
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
La disciplina dei fondi sanitari integrativi
1.Hieronymus Bosch, Ecce Homo (1476-1480 circa), Olio su
tavola.
La disciplina dei fondi sanitari si è evoluta in un
arco temporale particolarmente lungo (quasi
venti anni) e sconta una complessità dovuta soprattutto al sovrapporsi di interventi normativi
volti ad armonizzare le due diverse forme possibili di fondo sanitario in Italia:
- I FONDI SANITARI DISCIPLINATI AI SENSI
DELL’ART. 51 DEL TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi), DPR 917/86, che raccolgono
i contributi di assistenza sanitaria versati dal
datore di lavoro e/o dal lavoratore in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o
di regolamento aziendale e che si avvalgono
del beneficio fiscale della deducibilità degli importi versati. Si tratta dei fondi che, operando
a favore di gruppi di lavoratori definiti per categoria o per azienda, vengono detti “chiusi”.
Questi fondi possono essere enti, casse o società di muto soccorso aventi esclusivamente
finalità assistenziali. Dunque una società di
mutuo soccorso è un soggetto istitutivo di
fondi sanitari aziendali qualora, sulla base di
uno specifico accordo, il datore di lavoro e/o
12
il lavoratore decidano di versarvi i contributi
di assistenza sanitaria. In aggiunta è possibile
che una società di mutuo soccorso assuma anche la sola gestione delle prestazioni erogate
da fondi aziendali autonomamente costituiti,
qualora si stabilisca un rapporto associativo tra
la stessa società di mutuo soccorso e ciascun
lavoratore iscritto al fondo.
- I FONDI SANITARI INTEGRATIVI DEL SSN, disciplinati ai sensi dell’art. 9 del D. lgs. 502/92, dell’art. 9 del D.lgs. 229/99 e successive modificazioni, che sono finalizzati a “potenziare
l’erogazione di trattamenti e prestazioni non
comprese nei livelli uniformi ed essenziali di
assistenza definiti dal Piano sanitario nazionale” e che possono essere istituiti da:
a) contratti e accordi collettivi, anche aziendali;
b) accordi tra lavoratori autonomi o fra liberi
professionisti, promossi dai loro sindacati o da
associazioni di rilievo almeno provinciale;
c) regolamenti di regioni, enti territoriali ed enti
locali;
d) deliberazioni assunte, nelle forme previste dai
rispettivi ordinamenti, da organizzazioni non
lucrative, operanti nei settori dell’assistenza
socio-sanitaria o dell’assistenza sanitaria;
e) deliberazioni assunte, nelle forme previste dai
rispettivi ordinamenti, da società di mutuo
soccorso riconosciute;
f) atti assunti da altri soggetti pubblici e privati,
a condizione che contengano l’esplicita assunzione dell’obbligo di non adottare strategie
e comportamenti di selezione dei rischi o di discriminazione nei confronti di particolari
gruppi di soggetti.
Se ne evince che questa tipologia di fondo può
assumere una forma “chiusa” quando opera a favore di categorie o gruppi di lavoratori come
nei casi a) e b), mentre può assumere una forma
“aperta”, cioè rivolta a tutti i cittadini, negli altri casi in elenco. Si noti che nel caso b), cioè di
lavoratori autonomi o di liberi professionisti,
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
questa tipologia di fondo è la sola possibile, diversamente da quanto previsto per i lavoratori
collegati ad accordi collettivi o aziendali, per i
quali, come detto, sono possibili anche i fondi
ex art. 51 del Tuir.
La legge finanziaria 2008 (24 dicembre 2007, n.
244) ha equiparato il trattamento fiscale dei contributi versati (deducibilità) tra le due diverse tipologie di fondo per un importo contributivo
massimo di 3.615,20 euro.
Il decreto del Ministero della salute del 31
marzo 2008 è intervenuto poi nella definizione
degli ambiti di intervento, non solo dei fondi sanitari integrativi del ssn ex art. 9 del D.lgs.
229/99, ma anche di quelli costituiti ai sensi dell’art. 51 del Tuir, introducendo così un primo
correttivo alla disomogeneità delle prestazioni
tra le due tipologie di fondi sanitari, che può essere così esemplificata:
- i fondi sanitari integrativi del ssn ex art. 9 del
D.lgs. 229/99, possono erogare esclusivamente
prestazioni integrative a quelle del ssn e aggiuntive in quanto non comprese nei livelli essenziali
di assistenza erogati dal servizio pubblico (ticket,
libera professione intramuraria, prestazioni sociosanitarie anche domiciliari finalizzate alla non autosufficienza, odontoiatria, cure termali, medicina non convenzionale);
- i fondi sanitari ex art. 51 del Tuir erogano prestazioni integrative del SSN, ma soprattutto sostitutive (specialistica e diagnostica privata, degenza
privata). Al fine di marcare un orientamento di
questi fondi nel senso dell’integrazione al servizio
pubblico e non della sua sostituzione, con il rischio di indebolire il valore universale del nostro
Attraverso una marcata azione integrativa,
non concorrenziale al servizio pubblico, le società di mutuo soccorso intendono contribuire
ad affermare la sostenibilità di un sistema di
assistenze non selettivo, intergenerazionale,
in cui la partecipazione libera e aperta stimoli
la responsabilità individuale, che previene
l’abuso, e la responsabilità collettiva, che induce al rispetto delle regole e del corretto equilibrio tra contributi ed erogazioni.
sistema sanitario, il decreto ministeriale del 31
marzo 2008 ha vincolato il beneficio fiscale della
deducibilità attribuito anche a questi fondi, al conseguimento di una erogazione di prestazioni integrative del Ssn (sociosanitarie e odontoiatriche)
pari almeno al 20% dell’ammontare complessivo
delle risorse destinate alla copertura di tutte le
prestazioni garantite ai propri assistiti. Il più recente decreto ministeriale del 27 ottobre 2009, oltre a definire la procedura di iscrizione dei fondi
all’Anagrafe, è pertanto intervenuto a disciplinare
le modalità di calcolo e i tempi di rispetto di questa soglia delle risorse vincolate.
La Fimiv ha inoltrato un proprio documento di osservazioni al Ministero della salute, così come
hanno fatto altri fondi e casse, affinché predisponga una circolare esplicativa a maggiore chiarimento di quanto disposto nel decreto. Una prima
risposta ai quesiti posti è la lettera di chiarimenti
trasmessa a Fimiv e Assoprevidenza del 12 aprile
2010, con la quale il Ministero della salute fornisce
chiarimenti e utili indicazioni in vista della scadenza per l’iscrizione all’Anagrafe dei fondi.
L’istituzione dei fondi sanitari integrativi costituisce indubbiamente una opportunità di sviluppo
della mutualità, ma soprattutto rappresenta l’occasione per affermare il peculiare modello partecipativo intergenerazionale del mutuo soccorso in ambiti assistenziali complementari al servizio
pubblico e finalizzati ad accorciare la distanza tra la manifestazione dei bisogni e l’accesso ai servizi.Allo stato attuale, le società di mutuo soccorso sono nelle condizioni di surrogare la funzione
mancata dei fondi sanitari integrativi aperti, in quanto soggetti giuridici annoverati tra le fonti
istitutive degli stessi fondi e già regolamentati da una legge speciale di settore.
13
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Il Consorzio Nazionale MU.SA.
Uno strumento al servizio delle mutue sanitarie
un contributo rilevante alle esigenze di integraL’azione sussidiaria delle società di mutuo soczione sanitaria dei cittadini.
corso in ambito sanitario e socio-sanitario si maIl Consorzio Mutue Sanitarie (Mu.Sa.) è stato conifesta sostanzialmente attraverso tre diverse mostituito nel mese di gennaio 2006 con lo scopo di
dalità di intervento:
realizzare accordi con enti pubblici o privati, fina- coperture sanitarie rivolte alle singole persone
lizzati a garantire ai lavoratori, con rapporto di laed ai loro familiari che esprimono il rapporto asvoro subordinato o di qualsiasi altra natura, nonsociativo come volontà individuale;
ché agli esercenti attività libero-professionali,
- pacchetti di prestazioni e servizi rivolti a gruppi di
coperture in ambito sanitario e socio sanitario.
lavoratori della stessa azienda o della stessa categoIl Consorzio Mu.Sa. è costituito da nove società di
ria professionale che esprimono il rapporto associamutuo soccorso:
tivo come volontà collettiva non contrattualizzata;
- Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare
- prestazioni sanitarie e servizi rivolti a tutti i diPozzo, con sede a Milano;
pendenti di un’azienda o di un gruppo di
- Mutua Integrativa Sanitaria CAMPA, Bologna;
aziende che esprimono il rapporto associativo
- Società Mutua Assistenza SMA, Modena;
come volontà mediata da una contrattazione
- Insieme Salute Lombardia, Milano;
aziendale interna o nazionale di categoria. In
- Insieme Salute Toscana, Firenze;
questo caso i contributi finalizzati a coperture
- Insieme Salute Lazio, Roma;
economiche di tipo sanitario vengono versati
- Insieme Salute Romagna, Forlì;
dal datore di lavoro e/o dal lavoratore di- MOA – Mutua Ospedaliera Artigiani di Varese;
rettamente alla società di mutuo soccorso se
- Società Mutua Pinerolese, Pinerolo.
essa è soggetto istitutivo del fondo oppure al
Sono tutte aderenti alla Fimiv e
fondo aziendale o di categoria
si occupano pressoché in via
di cui soltanto la gestione è afesclusiva di assistenza sanitaria
fidata ad una società di mutuo
integrativa.
soccorso. Naturalmente nel
Le gestioni delle coperture sanitaprimo caso il rapporto associarie integrative trattate dal Consortivo è unicamente quello con la
zio Mu.Sa e affidate alle singole
società di mutuo soccorso, nel
società di mutuo soccorso assosecondo caso è doppio: con il
ciate garantiscono la piena applifondo e con la società di mutuo
cazione dei principi mutualistici:
soccorso gestore dello stesso.
• assenza di fini lucrativi;
Le Società di Mutuo Soccorso
• principio della porta aperta;
sono espressamente indicate tra
• nessuna discriminazione delle
i soggetti chiamati a gestire i
persone assistite e garanzia di
Fondi Integrativi del Servizio Saassistenza per tutta la vita (le
nitario Nazionale (art 9 D.Lgs
società di mutuo soccorso
502/92 e successive modificanon esercitano mai il diritto
zioni). Pertanto esse sono pienamente legittimate e , per le loro
di recesso);
caratteristiche mutualistiche (as• partecipazione democratica
senza di scopo lucrativo e finalità
delle persone assistite che diesclusivamente assistenziali), Diagnosi del polso, in David Lindberg:
ventano soci della società di
sono le più qualificate a fornire The beginning of western science, 1992.
mutuo soccorso.
14
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Cassa Mutualistica
Interaziendale
La Cassa mutualistica interaziendale, costituita da mutue sanitarie aderenti a Fimiv, offre ad aziende, enti, associazioni, fondi che hanno attivato o intendono costituire casse o fondi sanitari, l’esperienza e la
competenza delle mutue sanitarie per garantire servizi
di qualità e gestire i fondi con i principi della mutualità e della solidarietà. Organismo democratico e senza
fini di lucro, la Cassa offre forme di assistenza sanitaria
a favore dei lavoratori dipendenti o in quiescenza, dei
soci lavoratori, dei collaboratori e dei lavoratori parasubordinati di imprese in qualsivoglia forma costituite
sia pubbliche che private, delle società cooperative,
delle associazioni o enti pubblici o privati.
❑ Differenza di trattamento alberghiero
❑ Accertamenti diagnostici
❑ Esami di laboratorio
❑ Cure odontoiatriche
❑ Visite mediche specialistiche
❑ Trasporto in autoambulanza e servizi
di emergenza
❑ Lenti
❑ Tecnologie e Ausili sanitari (protesi acustiche,
articoli ortopedici, conservazione cordone
ombelicale, etc.)
❑ Assistenza socio-sanitaria ospedaliera
❑ Assistenza domiciliare infermieristica
❑ Cure termali
❑ Strutture ricettive
La Rete di convenzioni
socio-sanitarie
Fimiv ed il Consorzio nazionale Mu.Sa. hanno selezionato e convenzionato centri e strutture sanitarie (ospedali, case di cura, laboratori di analisi e
di diagnostica, medici specialisti, studi odontoiatrici e ottici), realizzando una rete di strutture sanitarie in grado di risolvere qualsiasi problema di
natura medico-chirurgica.
Oggi la rete sanitaria convenzionata Fimiv/Mu.Sa,
presente in tutto il territorio nazionale, dispone di
1.110 strutture selezionate ed è in continua evoluzione e aggiornamento per migliorare l’efficienza del servizio offerto.
Fanno parte della rete anche strutture di Tecnologia
e ausili sanitari,di Assistenza sociosanitaria, Terapie
riabilitative, Centri termali,Alberghi e Strutture ricettive per offrire agli associati anche l’opportunità di
un benessere psico-fisico.
La “Carta Sanitaria Fimiv/Mu.Sa. (l’opuscolo delle
convenzioni) è on line sul sito della Fimiv e è aggiornata periodicamente.
Il sistema di convenzioni Fimiv/Mu.Sa. è in grado
di offrire ai soci delle società di mutuo soccorso
aderenti le seguenti prestazioni sanitarie a tariffe
agevolate:
❑ Ricoveri con intervento
❑ Ricoveri senza intervento
❑ Grandi interventi chirurgici
Tra le convenzioni più prestigiose, per citarne
solo alcune, sono da segnalare: l’istituto Europeo
di Oncologia e la Fondazione IRCCS - Istituto Nazionale dei Tumori a Milano, l’Ospedale S. Orsola
Malpighi a Bologna, il Policlinico di Modena, il Policlinico Gemelli e l’Ospedale Israelitico a Roma,
dove ci sono anche le sedi dei Poliambulatori
Bios, Usi, Artemisia. In ambito socio-assistenziale,
va rilevata la rete di convenzioni con la cooperazione sociale Legacoop per l’assistenza domiciliare e ospedaliera. Da segnalare anche la convenzione con Salmoiraghi e Viganò, che dispone
di numerosi negozi di ottica su tutto il territorio
nazionale.
Per usufruire delle tariffe agevolate è necessario presentare la “Tessera Salute” al momento
dell’accettazione presso la struttura sanitaria
convenzionata. Per ulteriori informazioni sulle
strutture convenzionate ci si può rivolgere alla
Mutua di appartenenza o alla Fimiv.
15
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
CONVENZIONE-QUADRO FIMIV/MU.SA. PER I SERVIZI DI EMERGENZA
IMA il savoir-faire dell’assistenza
Con un’organizzazione unica, fortemente legata ai valori di solidarietà e di
rispetto altrui, IMA oggi è il numero
uno dell’assistenza in Francia e compare tra i 3 maggiori esponenti del mercato europeo. I 2200 dipendenti del
gruppo IMA, con passione e professionalità, intervengono 24 ore su 24, 7
giorni su 7 per risolvere tempestivamente tutte le situazioni d’emergenza.
Le origini
L’idea di creare una società specializzata nell’assistenza nasce in Francia nel
1981 per volontà di tre grandi mutue
assicuratrici: le “mutuelles” degli artigiani MAAF, dei commercianti e industriali MACIF e degli insegnanti MAIF,
con l’obiettivo di fornire ai propri assistiti delle prestazioni di assistenza di qualità. Ben presto
a queste mutue se ne sono aggiunte altre: la mutua delle
professioni alimentari (MAPA), dei funzionari (AMF), dei
militari (AGPM), delle collettività (SMACL), degli studenti
(MAE), dei lavoratori (MATMUT), dei motociclisti (Mutuelle des Motards) e più di 200 mutue sanitarie. Da queste fondamenta ha origine il nome IMA: Inter Mutuelles
Assistance: l’assistenza tra le mutue.
Numerose altre società, da federazioni sportive a grandi
case automobilistiche, a società assicurative europee,
hanno scelto IMA per offrire le loro prestazioni di assistenza in tutto il mondo. Oggi, più di 50 milioni di persone
beneficiano dell’esperienza di IMA.
Un partner affidabile
I valori di IMA trovano fondamento nell’economia sociale:
contribuire al benessere delle persone con un servizio di
qualità. IMA è sempre rimasta fedele nel tempo ai valori
ed ai principi dei soci fondatori: il rispetto per la persona
rimane al centro di tutto ciò che facciamo.
Il gruppo IMA, per garantirsi una stabilità finanziaria nel
tempo, reinveste sistematicamente i propri utili in nuovi
prodotti, servizi, strumenti tecnologici e risorse. Questo
a vantaggio di tutti i nostri soci in quanto ciò permette di
offrire prodotti e servizi di alta qualità, a prezzi altamente
competitivi.
Le strutture internazionali del gruppo IMA
Il gruppo Inter Mutuelles Assistance conta oggi 132 corrispondenti nel mondo e 10 centrali operative che beneficiano di una interconnessione informatica e telefonica
e servono direttamente 12 Paesi: Francia, Portogallo, Spagna, Italia, Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Inghilterra, Irlanda, Marocco.
16
Ognuna delle filiali di IMA può, non
solo visualizzare in tempo reale una
pratica di assistenza aperta in un altro
sito, ma anche condividere la rete dei
fornitori e di mettere in opera i mezzi
più appropriati per un corretto svolgimento della pratica stessa.
La forza della rete
Per aiutare le persone in difficoltà, IMA
ha rigorosamente selezionato una rete
di oltre 55.000 collaboratori a livello
mondiale, di cui 12.000 in Italia.
La rete di IMA è costituita da numerosi
professionisti rispondenti a determinati
standard qualitativi: medici, infermieri,
baby-sitter, collaboratrici domestiche,
artigiani, hotel, centri di assistenza stradali, taxi…
Grazie alla loro professionalità e disponibilità, IMA si avvale di loro in qualsiasi momento del giorno e della
notte.
La Filiale Italiana
Nata nel 1990 per permettere alla Casa Madre francese
di essere più vicina ai propri assicurati in vacanza in Italia, IMA ITALIA ha suscitato immediatamente l’interesse di importanti società e compagnie italiane che
hanno stretto con essa dei solidi rapporti di partenariato, scegliendo di affidarle la fornitura dei propri servizi di assistenza.
La missione di IMA ITALIA è quella di offrire ai suoi
clienti un’assistenza umana, medica o tecnica con competenza e grande sensibilità.
Sia che si tratti di una consulenza medica, un’assistenza a
domicilio, di una riparazione urgente nella propria abitazione o di un soccorso stradale o di un auto sostitutiva.
Per questo FIMIV ha scelto IMA per promuovere ai propri iscritti dei servizi ad alto valore aggiunto in Italia e all’estero.
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
zione e presa a carico di un alloggio provvisorio, di un magazzino per la custodia di mobili, di una baby-sitter, di un
aiuto domestico…interventi sul posto in caso di smarrimento di chiavi, di guasti elettrici o alla caldaia.
Le riparazioni in natura effettuate per conto della compagnia d’assicurazione permettono di abbreviare i tempi di
intervento, garantendo tempi di risposta più rapidi, qualità e controllo dei costi.
I nostri settori di intervento
Assistenza Medica
Dal 1981 IMA offre assistenza medica di alto livello in tutto
il mondo grazie ad un network medico mondiale di professionisti e di 8.000 ospedali convenzionati,qualificati per l'efficienza delle cure erogate e costantemente controllati.
La rete di medici è composta sia da medici generalisti che
da specialisti in pediatria, dentisti, oculisti, psicologi, psichiatri ... e specialisti del trasporto medico.
Presso ogni sede e struttura, IMA dispone di uno staff di
medici anestesisti ed infermieri specializzati in medicina
d'urgenza e formati per il trasporto di malati e feriti.
In ambito medico, IMA offre una vasta gamma di servizi
di assistenza: trasferimento verso la più vicina struttura
medica convenzionata o rimpatrio del paziente (compreso il trasporto aereo se la situazione lo richiede), contatti medici, telemedicina, servizio di “medical second
opinion”, invio di medicinali e protesi, servizio di interpretariato, assistenza ai familiari e anticipo di spese mediche.
Assistenza a Domicilio
IMA fornisce il sostegno alle famiglie ed alle persone in
difficoltà intervenendo in caso di infortunio o malattia improvvisa qualora sia richiesta una degenza ospedaliera o
domiciliare.
L’assistenza a domicilio comprende una vasta gamma di
servizi: collaboratrice domestica, baby-sitter, assistenza
scolastica a domicilio per bambini malati, la consulenza legale, sociale, amministrativa e medica e l’aiuto alla ricollocazione in caso di perdita di lavoro.
Per le persone anziane o non autosufficienti IMA propone
servizi di trasporto, aiuto domestico, consegna pasti, parrucchiere al domicilio, cure dal podologo, assistenza psicologica, teleassistenza, assistenza ed aiuto in caso di decesso.
Assistenza Mobilità Internazionale
IMA offre una vasta gamma di servizi in tutto il mondo per
soggiorni all’estero sia professionali che privati: l'assistenza medica, il rimpatrio e la presa a carico delle relative spese, supporto in caso di furto o smarrimento di documenti d’identità, anticipo di denaro, ricerca di un hotel,
informazioni legali e consigli di viaggio, supporto psicologico in caso di trauma.
Per soddisfare le richieste dei propri assistiti, IMA offre
consigli di viaggio e di consulenza legale, supporto durante il trasferimento (trasloco, assistenza nel disbrigo
delle pratiche burocratiche, scuola, alloggio, traduzioni...),
informazioni, aiuto alle famiglie, assistenza medica e presa
a carico delle spese mediche.
In caso di necessità, di fronte ad eventi eccezionali (pandemia, catastrofe naturale, instabilità politica…), IMA organizza una cellula di crisi che si occuperà di installare
strutture mediche sicure, di occuparsi della sicurezza
delle persone e, se necessario, ne organizzerà il rientro
d’urgenza.
Assistenza Auto
IMA è uno dei leader europei nell’assistenza del veicolo:
abbiamo l’esperienza, le competenze e le risorse necessarie per intervenire in qualsiasi momento 24 ore su 24.
Offriamo una gamma completa di servizi per i conducenti, i passeggeri ed i loro veicoli in caso di guasto, incidente o furto: soccorso stradale, riparazione sul posto, pernottamento o rimpatrio e accident management.
IMA è all’avanguardia nel campo dei 'veicoli intelligenti',
della telematica a bordo, dell’assistenza geolocalizzata con
sorveglianza elettronica del veicolo e della telediagnosi.
Assistenza Abitazione
IMA propone una gamma completa di servizi di assistenza all’abitazione 24h/24, 7 giorni su 7, avvalendosi di
collaboratori professionisti: riparazioni d’emergenza e di
messa in sicurezza per conto dell’assicuratore, organizza-
17
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Problemi di udito: da Linear,
la tecnologia che dà ascolto
Le perdite di udito o ipoacusie (questo il termine
scientifico) sono più diffuse di quanto si creda:
si stima che oltre 8 milioni di italiani siano audiolesi, di cui 500.000 con sordità gravi e invalidanti.
Sono numeri che aumentano sempre più con il
crescere dell’inquinamento acustico e dell’invecchiamento della popolazione.
Ma non si pensi che siano solamente le persone
anziane ad avere deficit uditivi. L’ipoacusia è una
patologia che non ha età: sono tantissimi i bambini, i giovani e gli adulti che hanno perdite di
udito da lievi a profonde.
Tra i segnali più comuni, la difficoltà nel capire le
parole durante le conversazioni e nel sentire bene
la televisione.
La persona ipoacusica è così costretta a farsi
ripetere ciò che viene detto, ad alzare il volume della Tv e spesso avverte un senso di isolamento che può causare anche stress e depressione, ripercuotendosi sulla vita familiare
e lavorativa.
Oggi però il problema si può e si deve affrontare
con serenità, perché esistono tecnologie in grado
di recuperare le capacità uditive con apparecchi
acustici davvero efficaci e di dimensioni talmente
ridotte da essere quasi invisibili.
In questo settore, Linear è un’azienda italiana
d’eccellenza, che da oltre 20 anni progetta e costruisce apparecchi acustici all’avanguardia, tanto
minuscoli quanto potenti e capaci di dare risultati
importanti anche nelle ipoacusie più profonde.
Nuova convenzione Fimiv- Linear
I soci Fimiv grazie a una speciale convenzione possono beneficiare
di interessanti agevolazioni sull’acquisto di apparecchi acustici Linear presso le sedi Linear di Milano, Genova, Bologna e Roma.
Per informazioni:
- numero verde Linear 800 995974
- sms Linear 329 695119
- www.lineartec.it
Tutti gli apparecchi acustici Linear rientrano nella categoria “Riconducibili” per cui, qualora all’utente sia stata riconosciuta una
invalidità di almeno il 33%, una parte della spesa per l’acquisto
della protesi è a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
18
Non a caso, sono il frutto di un costante impegno
nella ricerca scientifica che Linear conduce insieme a istituti universitari e specialisti di livello
mondiale.
In un’ottica di approccio multidisciplinare all’ipoacusia, Linear collabora anche con importanti strutture specializzate nella riabilitazione
uditiva e linguistica.
Gli apparecchi acustici digitali realizzati nei laboratori Linear di Genova hanno una particolarità fondamentale che li distingue e li rende unici: l’elevato
grado di personalizzazione. Infatti, vengono costruiti uno ad uno, non sono prodotti di serie.
Questo significa che nascono già configurati sul
profilo uditivo della singola persona, regolati in
base ai parametri audiometrici, alla sensibilità percettiva e all’ambiente in cui si vive.
Dagli endoauricolari di piccole dimensioni, anche impermeabili per chi lavora in ambienti
umidi, fino ai retroauricolari, molto pratici e
versatili, i modelli Linear presentano caratteristiche tecniche di alta qualità:
- tecnologia digitale di ultima generazione
- elevata comprensione del parlato
- abbattimento dei rumori di fondo
- percezione sonora naturale
- massimo comfort e facilità d’uso.
Sono apparecchi che si adattano automaticamente
all’ambiente sonoro, perché utilizzano dei microcomputer che eseguono milioni di operazioni al secondo. L’amplificazione acustica, precisa e mirata,
viene ottenuta con uno speciale sistema che consente in modo automatico di amplificare i suoni deboli come la voce umana e di limitare quelli più
forti e fastidiosi come i rumori ambientali.
Comprendere il parlato e ascoltare i suoni risulta
così più agevole in tutte le situazioni di ascolto:
sono le premesse per una migliore qualità della
vita di tutti i giorni.
Con la consegna degli apparecchi acustici, inizia
un percorso di adattamento attraverso regolazioni
e controlli periodici tramite computer, finalizzato
al raggiungimento del massimo risultato possibile.
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
La mutualità per la cultura
• FONDAZIONE PER LO STUDIO E LA DOCUMENTAZIONE DELLE SOCIETÀ DI MUTUO
SOCCORSO
Sede a Torino presso la Regione Piemonte. Tra le
numerose iniziative in campo culturale, editoriale, pubblicistico e di promozione delle società
di mutuo soccorso messe in atto dalla Fondazione delle Soms piemontesi, spiccano: la mostra
itinerante “Modus vivendi”, che ha consentito alla
Federazione di intensificare relazioni con il movimento mutualistico in ambito territoriale; il percorso storico-culturale in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia; la mostra su “Mutuo
soccorso e Garibaldi” ed i progetti (Un filo d’acqua, L’Orco buono) che mirano al recupero del
patrimonio abitativo (social housing) ed alla valorizzazione del territorio piemontese attraverso
la realizzazione, presso alcune sedi delle società di
mutuo soccorso, di una rete di servizi turisticoculturali- ambientali, formativi e didattici.
Giovane scriba dell'antico Regno, calcare dipinto - museo Egizio Torino.
Sin dalle origini, il movimento mutualistico si è
impegnato nell’istituzione di scuole di alfabetizzazione, che assunsero un ruolo di supplenza
alla scuola pubblica, nelle campagne come nelle
città. Questo filone culturale è stato mantenuto
nel corso del tempo e ancora oggi molte società
di mutuo soccorso, che si riconoscono nell’impianto valoriale delle origini, mantengono vivo
con diverse iniziative (borse di studio, conferenze, dibattiti, lezioni, organizzazione di eventi
culturali, teatro, cinema, ecc.) un patrimonio di
tradizioni e di cultura.
Per rafforzare il messaggio culturale delle società di mutuo soccorso, sono sorte negli ultimi tempi importanti istituzioni mutualistiche che svolgono un ruolo attivo e
riconosciuto di promozione e di testimonianza
di una storia ricca di eventi e di impegno assistenziale e sociale.
• FONDAZIONE CAMPA
Opera nel settore sociosanitario, ha come obiettivo
sia l’erogazione di sussidi nei casi di malattia gravi
di alta rilevanza sociale, sia il sostegno nell’acquisizione di necessarie apparecchiature sanitarie. Di
recente ha dato avvio a un servizio di trasporto disabili, completamente gratuito per alcune categorie e a prezzi molto contenuti per altre.
• FONDAZIONE CESARE POZZO PER LA
MUTUALITÀ
E’ il nuovo strumento mutualistico del quale la
Società nazionale di mutuo soccorso Cesare
Pozzo ha inteso dotarsi, per valorizzare appieno
le attività di promozione culturale e solidaristica, anche al di fuori dello scambio mutualiIl mutuo soccorso porta con sé un’idea moderna di civismo, di educazione al vivere civile nella comunità, di confronto democratico sulle idee e sui progetti.
19
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
stico tra i soci. La Fondazione gode di ampia autonomia di missione e investe nella divulgazione
del valore della mutualità nell’economia civile
attraverso la gestione della Biblioteca Cesare
Pozzo e del Fondo De Lorenzo per la solidarietà umanitaria.
La Biblioteca Cesare Pozzo è da oltre trent’anni
lo strumento più importante di cultura e di ricerca negli ambiti più specifici della storia
della mutualità. Due sono i filoni più rilevanti
del patrimonio documentaristico della Biblioteca “Cesare Pozzo”: la storia dei trasporti e la
mutualità. Di più recente assetto è l’ambito di
raccolta e ricerca inerente al terzo settore e le
sue reti solidaristiche. La Biblioteca Cesare
Pozzo conta oltre 20.000 volumi di rilevante va-
lore cui si sono aggiunte testate di periodici
correnti e storici e più di 300 tesi di laurea. Dal
2004 essa aderisce al Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN) e beneficia di un contributo erogato dall’Assessorato alla cultura della Regione
Lombardia. La biblioteca mantiene inoltre collegamenti con università, reti Soms, associazioni culturali ed è consultabile sul sito internet www.mutuacesarepozzo. it/biblioteca.
• MUSEO STORICO DEL MUTUO SOCCORSO
DI PINEROLO
Sede di testimonianza e di proposta storico-culturale, soprattutto per le giovani generazioni. Il museo ha ricevuto il riconoscimento della Regione
Piemonte.
FONDO SALUTE: una Società Cooperativa
per la Mutualità Europea
Il perseguimento di un sistema di relazioni e di alleanze anche in ambito europeo rappresenta il naturale supporto al progetto di affermazione e di sviluppo della mutualità volontaria italiana.
Il contesto europeo e comunitario, se pensiamo alle strategie ed ai nuovi indirizzi della mutualità integrativa italiana, rappresenta un terreno interessante di conoscenza, di confronto e di relazioni.
Pensiamo alla ripresa del dibattito sullo statuto europeo della mutualità, allo sviluppo di una mutualità sovranazionale ed alla sperimentazione di accordi internazionali tra le mutue. La ripresa di rapporti con l’Organizzazione internazionale della mutualità (Aim) è finalizzata a conferire valore aggiunto all’azione della mutualità italiana, consentendo di conoscere più da vicino esperienze e
competenze riconosciute e accreditate, soprattutto in ambito sanitario.
L’accordo di collaborazione tra la SNMS Cesare Pozzo e Harmonie Mutuelles, con l’assistenza
delle rispettive associazioni nazionali - Fimiv e Fnmf (Féderation nationale de la mutualité française), è approdata di recente alla costituzione di “Fondo Salute”, una Società Cooperativa Europea (SCE).
L’attività della SCE è finalizzata a sviluppare una cooperazione tra le mutue a livello internazionale,
in grado di intervenire sul mercato della salute e sui fondi integrativi sanitari, con una maggiore capacità di gestione economica e commerciale e con una maggiore efficienza ed efficacia per fornire
servizi sanitari diretti, servizi alla persona, ad un prezzo equo e accessibile, in conformità con i valori mutualistici.
La collaborazione societaria tra i due gruppi mutualistici si pone l’obiettivo generale di “rafforzare
ulteriormente il ruolo e la capacità contrattuale, nell’ambito dell’integrazione sanitaria, del movimento
mutualistico italiano”.
20
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
La Mutualità in Europa
Marcel J.G. Smeets, direttore generale dell’AIM (Associazione Internazionale della Mutualità), in
“L’histoire c’est aussi nous. La storia siamo anche
noi”, a cura di Maria Luisa Caldognetto e Bianca
Gera, Centro Studi Piemontesi, Torino, 2009
Il concetto di mutualità è sempre attuale. Come
modello sociale basato sulla solidarietà per l’organizzazione di attività economiche o commerciali,
si è dimostrato sostenibile e affidabile per il futuro.
Le società di mutuo soccorso attraggono sempre
più persone, crescono in immagine e reputazione
– anche senza una cornice legislativa europea legittima ed adeguata.
Che cosa è l’AIM
L’Associazione Internazionale della Mutualità
(AIM) è l’associazione internazionale delle società di mutuo soccorso, tipicamente attive nel
campo della sanità e dei servizi sociali. E’ stata fondata nel 1950, dopo la seconda guerra mondiale,
sulla scia di uno stato sociale (welfare state) nascente ed in continua evoluzione.
Fu costituita per promuovere lo sviluppo dei sistemi di protezione sociale e sanitaria su base solidaristica – non solo in Europa, ma in tutto il
mondo.
Oggi, l’AIM raggruppa più di 40 federazioni nazionali di società di mutuo soccorso sanitarie e socioassistenziali provenienti da 28 paesi del mondo.
Europa, Africa America latina e Medio oriente
sono le principali regioni rappresentate nell’AIM.
Questa dimensione globale conferisce all’AIM il
tratto caratteristico di una vera associazione internazionale. La diversità dei soci e la loro diffusione
globale costituiscono la principale risorsa dell’AIM: i membri dell’AIM sono diversi tra loro, così
come lo sono la loro cultura, lingua e storia, e tutti
lavorano all’interno di assetti nazionali e regionali
e di cornici giuridiche proprie.
L’AIM raggruppa non solo società di mutuo soccorso vere, moderne eppure differenti, ma anche
una varietà di culture, modelli ed esperienze. Le
Domenico di Bartolo. Il Governo degli infermi, Pellegrinaio Santa
Maria della Scala, Siena.
società di mutuo soccorso in Italia sono diverse da
quelle tedesche o francesi.Tutte hanno adattato il
proprio statuto alla legislazione nazionale, hanno
organizzato le loro attività in funzione dei mercati
nazionali ed offrono prodotti e servizi che incontrano i bisogni e le aspettative dei loro soci.
Nonostante queste differenze, le società di mutuo
soccorso in tutto il mondo condividono gli stessi
valori. Esse sono associazioni di persone, forniscono prodotti e servizi ai loro soci su base solidaristica, operano senza finalità lucrative e sono
controllate e gestite dai soci.
Soltanto in Europa, circa 235 milioni di cittadini si
avvalgono di società aderenti all’AIM. Quasi la
metà della popolazione europea è iscritta a società di mutuo soccorso sanitarie e socio-assistenziali – o attraverso sistemi di copertura sanitaria
obbligatoria, come in Olanda e in Belgio, o con
modalità volontarie, come in Francia e in Italia.
Il fatto che un europeo su due aderisca ad una società di mutuo soccorso non significa soltanto che
l’AIM è una vera associazione di rappresentanza, ma
21
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
anche che la mutualità gioca oggi un ruolo importante nella vita economica e sociale dell’Europa. In
quasi tutti gli stati membri della UE sono presenti
società di mutuo soccorso. Con nomi diversi e in
forme poco dissimili, i cittadini europei si uniscono
per procurarsi servizi e prodotti che soddisfano i
loro bisogni. Pertanto anche le attività delle società
di mutuo soccorso possono essere diverse. I servizi
sociali e sanitari, assicurativi, di credito e prestito
(come spesso accade nel Regno Unito) e la gestione idrica (come in Olanda) sono le attività più
diffuse, ma non se ne escludono altre ancora.
E’ chiaro che il modello mutualistico è molto attrattivo per ogni genere di persona e di attività. E lo è
in ogni tempo. La storia del concetto mutualistico
risale all’antico Egitto e si è sviluppato fin d’allora.
Anche adesso, in tempi in cui le regole classiche
della finanza e dell’economia e i mercati devono affrontare pesanti sconvolgimenti e i principi basilari
del capitalismo sono messi in discussione, le società
di mutuo soccorso si reggono saldamente e sembrano resistere alla generale tendenza al declino.
Tutto ciò dipende dal tipo di “modello commerciale” – per usare una parola moderna – mutualistico? L’assenza di azionisti è una garanzia di sostenibilità? Il fatto è che la gestione di una società di
mutuo soccorso non è condizionata da profitti
azionari a breve termine, ma dalla soddisfazione
dei bisogni dei soci. La gestione di una società di
mutuo soccorso non è nemmeno condizionata da
un illimitato desiderio di crescita, sia in termini di
profitto, sia di fatturato o di volume d’affari.
Oppure le società di mutuo soccorso resistono alle
cadute finanziarie ed economiche perché sono
inclusive e basate sulla solidarietà? Le società di
mutuo soccorso sono create per aiutare i soci in
stato di bisogno. E una società di mutuo soccorso
come tale ha bisogno dell’aiuto dei suoi soci per
adempiere alla sua missione e ai suoi scopi. Non ci
sono soggetti esterni da soddisfare o da remunerare – come è il caso delle forme commerciali capitalistiche con azionisti e investitori. Il fatto che
la società operi nell’interesse reciproco dei soci la
rende meno dipendente e più stabile.
Sempre più persone – inclusi politici, giornalisti e
opinionisti – riconoscono il valore e l’utilità del-
22
l’idea mutualistica. Essi intendono la società di mutuo soccorso come una iniziativa privata ma non lucrativa per soddisfare i bisogni sociali urgenti.
Specialmente nell’ambito dei servizi sanitari e
sociali notiamo un forte interesse verso la forma
giuridica della società di mutuo soccorso, ritenuta eccellente per il perseguimento degli scopi
e degli obiettivi delle strategie nazionali di protezione sociale. Le recenti riforme dell’assistenza sanitaria in Svizzera, Olanda e Germania hanno favorito le società di mutuo soccorso. In Svizzera e
in Olanda hanno addirittura estromesso le compagnie assicurative sanitarie private e lucrative e
la loro presenza è stata drasticamente ridotta nei
mercati nazionali.
Il crescente successo delle società di mutuo soccorso è salutato positivamente, ma è in sorprendente contrasto con le opportunità ancora limitate che la legislazione della UE offre. Sebbene
siano presenti quasi in ogni singolo stato membro,
le società di mutuo soccorso letteralmente non
esistono nella legislazione europea. Non c’è uno
statuto della mutualità europea e dunque il settore
mutualistico resta indietro rispetto alle società
per azioni e alle cooperative.
I precedenti sforzi per formulare uno statuto della
mutualità europea sono falliti per ragioni politiche. Le proposte concrete a partire dagli anni ’90
sono state annullate dalla Commissione Barroso
con l’operazione cosiddetta “ better regulation”
(migliore controllo). Da allora lo statuto della mutualità europea non è mai comparso sull’agenda
politica europea, nonostante il Parlamento europeo e la Commissione economica e sociale europea abbiano richiesto più volte di ripresentare la
questione.
Anche il settore non ha mai perso l’occasione per
sottolineare il bisogno di uno statuto europeo per
ragioni sia simboliche che pratiche. L’AIM, insieme con altre associazioni di rappresentanza, ha
presentato una bozza di testo per uno statuto
della mutualità europea che definisce principalmente l’organizzazione e le attività – poiché
scopo dell’AIM è promuovere i principi della
mutualità.
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Mutuality in Europe
Mutuality is a concept of all times. As a social and
solidarity-based model for organizing an economic activity or a business, it has proven to be sustainable and robust for the future. Mutual benefit societies attract more and more people and
grow in image and impact – even without a sound
and adapted European legal framework.
About AIM
The Association Internationale de la Mutualité
(AIM) is the international association of mutual benefit societies, typically active in the field of health
care and social services. It was founded in 1950,
just after the Second World War, in the slip stream
of to the emerging and ever developing welfare
states. It was to promote the development of social protection systems and solidarity-based health
care systems – not only in Europe, but in the
whole world.Today,AIM groups more than 40 national federations of health and social mutual benefit societies from 28 countries worldwide. Europe,Africa, Latin-America and the Middle-East are
the core regions of the AIM membership.
This global reach gives AIM its specific flavor as a
true international association. Its diversity and
global spread make the membership AIM’s main
asset: all working within their own national or regional settings and legal frameworks, AIM members do differ as much as do cultures, languages
and histories.
As such AIM groups not only concrete, moderntime but different mutual benefit societies, but
also a variety of cultures, styles and experiences.
Mutual benefit societies in Italy differ from those
in Germany or France.They all have adapted their
statute to the national legislation, have modeled
their operations to the national markets and offer
products and services that meet the needs and expectations of their membership.
Notwithstanding these differences, mutual societies throughout the world share all the same
values. They are associations of people, provide
products and services to their membership on
Rembrandt, La lezione di anatomia del Dr. Nicolaes Tulp,
Mauritshuis dell’Aia.
the basis of solidarity, operate on a not-for-profit
basis and are controlled and managed by the
membership.
In Europe alone, some 235 million citizens are serviced by AIM members. Nearly half of European
citizenship is affiliated to health and social mutual
benefit societies – either through compulsory
health care systems, like in the Netherlands and
Belgium, or by voluntary schemes like in France
and Italy.
The fact that one out of every two Europeans is
linked to a mutual benefit societies does not only
say that AIM is a true representative association.
It also says that mutuality plays an important role
in modern economic and social life of Europe. In
almost all EU member states mutual benefit societies are present. Under different names and in slightly different forms, European citizens get together to provide for services and product that
meet their needs.The activities of mutual benefit
societies therefore can differ, too. Social and health services, insurance, credits and loans (as is often seen in the United Kingdom), and water management (as in the Netherlands) are most seen,
but it does not exclude other types of activities.
23
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
It is clear that the mutualist model is very attractive, for all kinds of people and for all kinds of activities. And for all times. History of the mutual
concept goes back to the ancient Egypt and has
developed ever since.Also now, in times when the
classic financial and economic orders and markets face severe turmoil and basic capitalistic
principles are questioned, mutual benefit societies
stand straight and seem to resist to the general
downward trends.
Is it inherent to the mutualist “business model” –
to use a modern word? Is the absence of shareholders a guarantee for sustainability? Fact is that mutual society’s management is not driven by shortterm stock-market profits, but by the satisfaction
of members’needs. Neither is the mutual benefit
society’s management driven by an unlimited desire to grow, both in terms of profits, turnover or
volume.
Or is the mutual benefit society resistant to financial and economical downturns as they are inclusive and based on solidarity? Mutual benefit societies are created to help those members in need.
And the mutual benefit society as such needs the
help of its members to fulfill its mission and objectives. There are no external parties – as is the
case in capitalistic business forms with shareholders and investors – to satisfy or to remunerate. The fact that the society is to the mutual benefit of the members make it less dependent, and
more stable.
More and more people – happily including politicians, journalists and opinion leaders – recognize the value and utility of the mutualist concept.They understand the mutual benefit society
as a private, but not-for-profit initiative to satisfy
urgent social needs.
Especially in the field of health and social service
we notice a strong interest in mutual benefit society as an excellent legal statute to attain goals
and objectives of national social protection strategies. Recent reforms in health care in Switzerland, the Netherlands and Germany have favored
24
the mutual benefit societies. In Switzerland and
in the Netherlands they have even ousted private for-profit health insurance businesses and
marginalized the latter’s presence on the national markets.
The growing success of the mutual benefit society has to be welcomed, but is in surprising
contrast with the still limited opportunities EU
legislation offers it. Although present in almost
every individual member state, the mutual benefit society itself is literally non-existent in European legislation.There is no such legal statute for
a European mutual benefit society and therewith the mutual sector lags behind stock-owned
companies and cooperatives.
Earlier efforts to create a statute for a European
mutual society have failed for political reasons.
Concrete proposals dating from the 1990s have
been dashed by the Barroso-Commission in the
so-called “Better regulation” operation. Since
then, the statute for a European mutual benefit
society has never appeared on the European political agenda, although the European Parliament
and the European Economic and Social Committee have called many times for re-tabeling
the issue.
The sector too, has never missed a chance to underline the need of such a European statute, for
both symbolic as well as practical reasons. AIM,
together with other representative associations,
has presented a draft text for a statute for a European mutual benefit society, de - en prescribing mainly governance and operating measures
- as it is AIM’s goal to promote the principles of
mutuality.
Marcel J.G. Smeets, director-general Aim, in
“L’histoire c’est aussi nous. La storia siamo anche noi”, a cura di Maria Luisa Caldognetto
e Bianca Gera, Centro Studi Piemontesi, Torino, 2009
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Statuto della Fimiv
Approvato dal IX Congresso Nazionale Fimiv - Roma 15 dicembre 2006
TITOLO I
COSTITUZIONE E SCOPI
Art. 1
La libera e democratica associazione denominata “Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria” (FIMIV) - già
Federazione Italiana delle Società di Mutuo Soccorso, fondata nel 1900 in occasione del 1° Congresso S.M.S. - si propone
di agire in piena autonomia, per la promozione, lo sviluppo e la difesa del movimento mutualistico volontario nel campo
assistenziale, sanitario, previdenziale, culturale e ricreativo, per contribuire a migliorare le condizioni economiche e sociali della collettività, nell’ambito di un
completo e moderno sistema di sicurezza
sociale.
La FIMIV ha completa autonomia giuridica, patrimoniale, organizzativa ed
amministrativa.
La FIMIV è una associazione di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento
mutualistico volontario, nell’ambito nazionale ed internazionale.
La FIMIV ha la sua sede legale in Roma,Via
A. Guattani, 9. Essa può istituire sedi, delegazioni ed uffici in altre località italiane ed
estere.
Essa aderisce alla Lega Nazionale delle
Cooperative e Mutue e conseguentemente, tramite questa, è collegata alla Alleanza Cooperativa Internazionale e può
aderire ad Associazioni internazionali della
mutualità.
Art. 2
La FIMIV promuove, rappresenta, assiste,
tutela, stimola e coordina gli Enti associati, per favorirne lo sviluppo, non svolge
attività economiche in proprio e non ha
scopo di lucro.
La FIMIV è il centro unitario di iniziativa,
di elaborazione e di direzione politica di
un sistema di mutue volontarie che si propone in particolare:
2.1. di studiare e promuovere, attraverso
le forme e gli strumenti più idonei, le
iniziative atte a consolidare, a rinnovare
ed estendere la mutualità volontaria nei
confronti di tutti gli strati sociali, al fine
di integrare il sistema di sicurezza sociale dello Stato, delle Regioni e delle
Province autonome.
2.2. di promuovere la costituzione di
nuove società di mutuo soccorso e consorzi fra società di mutuo soccorso;
2.3. di svolgere attività di supporto e coordinamento strategico a favore delle mutue
associate al fine di potenziarne l’attività;
2.4. di studiare e promuovere iniziative,
sia direttamente sia in collaborazione con
organizzazioni che perseguono le stesse
finalità, per contribuire al perfezionamento e al rinnovamento delle istituzioni
assistenziali, sanitarie, previdenziali, culturali e ricreative del nostro Paese;
2.5. di studiare e promuovere iniziative
per la riforma della legislazione mutualistica in tutti i settori di attività e per il
perfezionamento in genere della legislazione sociale del nostro Paese e per il coordinamento e l’integrazione della mutualità volontaria con la previdenza
sociale obbligatoria;
2.6. di coordinare, assistere, indirizzare, tutelare e rappresentare gli organismi associati per lo sviluppo e la promozione delle
attività mutualistiche;
2.7. di curare gli interessi degli enti associati
e di favorire il proselitismo mutualistico;
2.8. di realizzare e mantenere costanti
rapporti di collaborazione e di intese con
le istituzioni, i sindacati dei lavoratori dipendenti ed autonomi, le organizzazioni
del mondo imprenditoriale pubblico e
privato, nonché con tutti gli altri soggetti
sociali;
2.9. di costituire un Osservatorio Permanente sulla Mutualità raccogliendo dati e
informazioni presso gli Enti associati e
promuovendo studi specifici anche in collaborazione con Enti pubblici e privati;
2.10. di contribuire alla formazione, qualificazione e riqualificazione professionale di
quanti operano nel settore della mutualità;
2.11. di promuovere con altre organizzazioni dell’Unione Europea e altri organismi internazionali, scambi sul piano tecnico, sociale, culturale e formativo per
contribuire alla conoscenza delle rispettive esperienze;
2.12. di costituire una rete europea di
partenariato per iniziative comuni e a disposizione degli Enti associati;
2.13. di svolgere ogni altra attività diretta
alla attuazione dei suoi fini sociali.
a) Società di Mutuo Soccorso;
b) Società Operaie di Mutuo Soccorso
SOMS;
c) Mutue sanitarie e previdenziali;
d) Mutue interne di aziende, cooperative
e Enti pubblici;
f) Mutue scolastiche e studentesche;
g) Consorzi fra Enti Mutualistici.
3.2. Possono altresì aderire alla FIMIV
tutti gli organismi mutualistici, sempreché abbiano carattere di mutualità, senza
fine di lucro e di speculazione privata,
aventi oggetto analogo o affine a quelli
perseguiti dagli Enti individuati nel
comma precedente.
Non possono aderire alla FIMIV gli enti
lucrativi.
3.3. Per l’ammissione alla FIMIV occorre
domanda scritta firmata dal Presidente
dell’ente, corredata da copia dello Statuto
sociale e dall’estratto della deliberazione
dell’organo competente, che ha deciso di
aderire alla FIMIV.
TITOLO II
AMMISSIONE, RECESSO,
ESCLUSIONE DEGLI ASSOCIATI
Art. 5
5.1. Si cessa di far parte della FIMIV per
recesso o per esclusione, secondo le
norme previste dall’art. 24 del codice civile e comunque per morosità.
5.2. L’esclusione è deliberata dal Consiglio Generale della FIMIV.
Art. 3
3.1. Possono far parte della FIMIV gli
Enti mutualistici denominati:
Art. 4
L’adesione alla FIMIV comporta per ogni
Ente associato, oltre che l’osservanza
delle disposizioni statutarie, dei principi
programmatici della FIMIV stessa e delle
deliberazioni adottate dai suoi organi, anche i seguenti obblighi:
a) il pagamento dei contributi associativi
e di eventuali altri contributi straordinari per particolari forme di assistenza
nella misura e secondo modalità fissate
dai congressi nazionali e/o dagli altri organi sociali competenti;
b) il rispetto degli accordi e delle convenzioni stipulate dalla Federazione, o
tramite essa o dai propri organismi decentrati, con Enti, amministrazioni ed
uffici pubblici e privati;
c) di non aderire ad associazioni o essere
emanazione o articolazione di Enti le cui
finalità siano in contrasto con quelle della
Federazione ed in genere con i principi
della solidarietà e della mutualità;
d) di fornire, per le finalità di cui all’art.
2.9, i dati e le notizie concernenti la
vita e l’attività sociale.
25
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
5.3. Il recesso è consentito a seguito di
delibera legalmente presa dall’associato.
L’associato che recede ha l’obbligo di versare i contributi fino al termine dell’esercizio nel corso del quale è stata data comunicazione di recesso.
TITOLO III
GLI ORGANI
Art. 6
Sono organi della FIMIV:
1) Il Congresso Nazionale;
2) Il Consiglio Generale;
3) Il Comitato di Direzione;
4) Il Consiglio di Presidenza;
5) Il Collegio dei Garanti.
Art. 7
Il Congresso Nazionale si riunisce in via
ordinaria ogni tre anni. Può tuttavia essere
convocato in via straordinaria dal Consiglio Generale della FIMIV, oppure su domanda di almeno il 50% più uno degli
enti associati.
Art. 8
8.1. La convocazione del Congresso viene
effettuata su deliberazione del Consiglio
Generale, che ne fissa la località, la data,
l’ordine del giorno, mediante avviso da
pubblicarsi sull’organo di stampa “La Cooperazione Italiana” almeno 60 giorni
prima della data di convocazione. L’avviso di convocazione deve essere trasmesso a tutti gli enti associati almeno
trenta giorni prima della celebrazione del
Congresso.
8.2. Il Consiglio di Presidenza provvederà, adottando strumenti di comunicazione idonei, ad informare gli associati in
modo sintetico sui contenuti della relazione del Consiglio Generale e delle tesi
proposte alla discussione del Congresso.
8.3. Gli Organismi decentrati, di cui ai
successivi art. 21 e seguenti, se costituiti,
con deliberazione del loro organo di direzione possono chiedere l’inclusione nell’ordine del giorno del Congresso di argomenti di cui ritengono opportuna la
trattazione, trasmettendo le proprie proposte al Consiglio di Presidenza della FIMIV, prima della riunione del Consiglio
Generale che convoca il Congresso.
Art. 9
9.1. Il Congresso Nazionale si compone:
- dai delegati degli Enti aderenti, eletti
nei rispettivi congressi o assemblee o
designati su delibera del Consiglio di
Amministrazione;
26
- dai delegati nominati dagli Organismi
decentrati della FIMIV, se costituiti, ai
sensi dei successivi articoli 21 e
seguenti.
9.2. Le modalità di elezione dei delegati,
il numero dei delegati, i limiti e i poteri di
rappresentanza saranno stabiliti dal Regolamento congressuale, approvato dal
Consiglio Generale all’atto della convocazione del Congresso Nazionale.
Ogni delegato al Congresso Nazionale rappresenta un solo voto, in base al principio
democratico di “ogni testa un voto”.
Il Regolamento congressuale stabilisce e disciplina l’eventuale istituto delle deleghe.
Art. 10
Il Congresso Nazionale è il supremo organo direttivo della FIMIV.
In particolare spetta al Congresso
Nazionale:
1) approvare la relazione del Consiglio
Generale;
2) determinare l’indirizzo generale della
mutualità volontaria;
3) deliberare sulle modifiche dello Statuto e eventualmente sullo scioglimento della Federazione;
4) eleggere il Consiglio Generale;
5) eleggere il Collegio dei Garanti.
Art. 11
11.1. Il Congresso è validamente costituito
in prima convocazione con la presenza
del 50% più uno dei delegati; in seconda
convocazione, che può avere luogo un’ora
dopo quella fissata per la prima, qualunque
sia il numero dei delegati presenti.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti.
Le deliberazioni concernenti le modifiche allo Statuto sono adottate a maggioranza di due terzi dei delegati presenti.
Le deliberazioni del Congresso Nazionale
dovranno risultare da verbale sottoscritto
dal Presidente e dal Segretario.
11.2. Il Congresso Nazionale nella sua seduta di apertura elegge la Presidenza del
Congresso, il Segretario, la Commissione
elettorale, la Commissione verifica dei poteri, altre Commissioni utili allo svolgimento dei lavori.
Art. 12
Per deliberare sullo scioglimento della FIMIV è necessaria la presenza di tre quarti
dei voti complessivamente spettanti ai delegati ed il voto favorevole dei due terzi.
La elezione degli Organi, di cui ai successivi artt.13 e seguenti e art. 19, avverrà
nei modi stabiliti, volta per volta, dal
Congresso.
Art. 13
13.1. Il numero dei componenti il Consiglio Generale è determinato dal Congresso al momento della elezione, entro
un limite minimo di 30 e un limite massimo di 45 componenti.
13.2. I membri del Consiglio Generale
durano in carica fino al successivo Congresso Nazionale e sono rieleggibili.
13.3. Al Consiglio Generale è data facoltà
di integrare il numero dei componenti il
Consiglio, eletti dal Congresso, fino al limite massimo dei componenti, previsto al
precedente comma 13.1 e di provvedere,
mediante cooptazione, alla sostituzione
dei propri membri che vengono a mancare per dimissioni, decadenza o altra
causa.
Se viene a mancare la maggioranza dei
membri, quelli rimasti in carica devono
collegialmente convocare il Congresso
Nazionale per il rinnovo dell’intero Consiglio Generale.
Art. 14
14.1. Il Consiglio Generale è convocato
dalla Presidenza della FIMIV.
14.2. Il Consiglio Generale è valido in
prima convocazione con la presenza del
50% +1 dei componenti e in seconda convocazione qualsiasi sia il numero di presenti e delibera a maggioranza dei presenti.
14.3. Il Collegio dei Garanti partecipa alle
riunioni del Consiglio Generale.
14.4. Decade dalla carica il membro del
Consiglio Generale chi non partecipa a tre
riunioni consecutive, senza giustificato
motivo.
Art. 15
15.1. Il Consiglio Generale dirige la Federazione da un Congresso all’altro.
15.2. Spetta al Consiglio Generale:
a) convocare i Congressi, stabilirne l’ordine del giorno, predisporre il Regolamento congressuale e stabilire le modalità di elezione dei delegati;
b) eleggere nel proprio seno il Presidente,
i Vicepresidenti e i componenti del Comitato di Direzione e stabilire le eventuali indennità di carica;
c) approvare le relazioni e i documenti da
presentare ai Congressi o in occasione
di assemblee nazionali;
d) stabilire le quote associative degli Enti
aderenti alla FIMIV;
e) approvare il rendiconto economico
consuntivo e preventivo, le modalità di
riscossione e di ripartizione dei contributi ordinari annuali e stabilire, nel
caso di eccezionali eventi, contributi
straordinari;
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
f) deliberare circa l’adesione degli enti
associati;
g) svolgere ogni altra attività e assumere
ogni altra deliberazione che sia utile
per la Federazione e che non sia di
competenza
del
Comitato
di
Direzione;
h) deliberare sull’assetto organizzativo
della FIMIV;
i) promuovere, validare e riconoscere gli
Organismi decentrati della Federazione;
l) nominare un economo che sovrintenda
all’amministrazione della Federazione;
m) istituire sedi decentrate in Italia e all’estero.
Art. 16
16.11. Il Comitato di Direzione si compone del numero dei membri, tra un minimo di sette e un massimo di quindici,
stabilito dal Consiglio Generale. Di esso
fanno parte di diritto i membri del Consiglio di Presidenza.
16.2. Il Comitato di Direzione ha il compito di:
a) attuare le decisioni del Consiglio
Generale;
b) convocare riunioni o convegni nazionali e periferici;
c) nominare commissioni permanenti o
temporanee per lo studio e la soluzione di specifici problemi;
d) amministrare la Federazione, in conformità delle deliberazioni del Congresso
e del Consiglio Generale;
e) redigere annualmente il rendiconto
economico e finanziario;
f) organizzare e dirigere i servizi della
Federazione;
g) stabilire i compiti delle persone che
svolgono la propria attività in forma
volontaria;
h) stabilire i compiti dell’eventuale personale dipendente e/o le prestazioni degli altri collaboratori della FIMIV;
i) nominare i rappresentanti della FIMIV
presso tutti quegli organismi nei quali è
chiamata a farsi rappresentare;
j) deliberare sull’assunzione e il relativo
inquadramento e sullo scioglimento del
rapporto di lavoro del personale della
FIMIV.
Art. 17
17.1. Il Consiglio di Presidenza è composto dal Presidente e dai Vicepresidenti.
17.2. Il Consiglio di Presidenza, attraverso
la sua attività collegiale, assicura la piena
e pratica applicazione delle decisioni degli organi direttivi della Federazione.
La Presidenza convoca il Consiglio Generale ed il Comitato di Direzione.
Art. 18
18.1. Il Presidente rappresenta la Federazione e firma gli atti ufficiali. Egli presiede
le riunioni del Consiglio Generale e del
Comitato di Direzione.
18.2. In caso di impedimento del Presidente, i suoi poteri sono assunti dal Vicepresidente più anziano.
Art. 19
19.1. Il Collegio dei Garanti è composto
da tre membri effettivi, di cui uno con incarico di Presidente e due supplenti.
Essi durano in carica per il periodo intercorrente tra due congressi nazionali e
sono rieleggibili.
19.2. Il Collegio controlla l’amministrazione della Federazione, ne accerta la regolare tenuta e controlla periodicamente i movimenti e la consistenza di
cassa, riferendo al Consiglio Generale e al
Congresso.
19.3. Il Consiglio Generale può integrare
il Collegio con la nomina di nuovi membri, in sostituzione di quelli che venissero
a mancare.
Art. 20
Delle riunioni dei vari Organismi dovrà essere redatto il verbale a cura del Segretario,
da eleggere a inizio seduta, anche al di fuori
dei componenti dello stesso Organismo.
Detto verbale dovrà essere stampato su
apposito libro, sottoscritto dal Presidente
e dal Segretario.
TITOLO IV
ORGANISMI DECENTRATI
Art. 21
21.1. Gli Organismi decentrati FIMIV, se
costituiti, sono sedi unitarie di elaborazione di direzione e di controllo della politica della mutualità integrativa volontaria nell’area territoriale e/o settoriale di
competenza. Possono costituire, in un
rapporto democratico ed unitario, l’articolazione decentrata della Federazione e
il primo livello associativo delle mutue
volontarie.
21.2. Gli Organismi decentrati FIMIV possono, in armonia con la politica della Federazione Nazionale:
a) presidiare la direzione e il coordinamento dei processi di sviluppo e dell’attività di gestione degli Enti mutualistici presenti nel territorio;
b) promuovere iniziative tese a sviluppare
l’attività politica e sociale per una diffusione della mutualità integrativa volontaria nel quadro dell’azione per conquistare un completo e moderno
sistema di sicurezza sociale;
c) curare i rapporti con i Comitati regionali di Legacoop e con le Federcoop;
d) curare i rapporti con i Sindacati e le varie Organizzazioni a livello regionale,
comunale e provinciale;
e) curare i rapporti con le istituzioni pubbliche a tutti i livelli.
21.3. Gli Organismi decentrati FIMIV
sono nominati dall’Assemblea degli Enti
aderenti.
21.4. Il livello di autonomia amministrativa e patrimoniale degli Organismi decentrati è concordato con il Consiglio Generale della FIMIV. Gli Organismi
decentrati sono tenuti a trasmettere alla
Federazione nazionale i propri preventivi
e consuntivi.
Art. 22
22.1. La FIMIV non può distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitali
durante la vita della Federazione salvo
che la destinazione o la distribuzione
non siano imposti dalla legge. Le quote
associative non sono trasmissibili e non
sono rivalutabili.
22.2. I cespiti della Federazione nazionale sono costituiti:
a) dal contributo associativo determinato
dagli organi direttivi della Federazione;
b) da eventuali contributi straordinari;
c) dalle liberalità e donazioni accettate
dal Comitato di Direzione.
Art. 23
In caso di scioglimento per qualsiasi
causa, ogni eventuale attivo o patrimonio
verrà devoluto ad altra Associazione con
finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di
cui all’art. 3 comma 190, della legge
23/12/1996 n. 662 e salvo diversa destinazione imposta dalla legge.
Il Congresso Nazionale che deciderà lo
scioglimento nominerà i liquidatori e fisserà le modalità di liquidazione.
Art. 24
Per tutto quanto non espressamente previsto dallo Statuto si rinvia alle norme del
Codice Civile.
27
Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010
Servizi Associativi
• Rete sanitaria convenzionata
Fimiv (assieme al Consorzio Mu.Sa.) mette a disposizione delle società di mutuo soccorso aderenti una rete convenzionata di qualificate strutture sanitarie e socioassistenziali, a tariffe agevolate, alla quale possono accedere
tutti i soci e loro familiari utilizzando la “Tessera Salute” Fimiv.
• Agevolazioni per gli enti associati
Fimiv è riconosciuta dal Ministero dell'Interno (D.M. 559/C15185.12000.A (139) del 1° agosto 2000) quale "Ente
nazionale con finalità assistenziali". Da tale riconoscimento giuridico derivano alcune agevolazioni per le società
di mutuo soccorso ad essa aderenti:
- La gestione di una mensa o di uno spacciodi una società di mutuo soccorso, riservata ai soci, non è subordinata
al rilascio di alcuna licenza o tipo di permesso, ma è sufficiente ottemperare alle norme igieniche e tributarie
e documentare la qualifica di società di mutuo soccorso aderente alla Fimiv.
- Per le società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv (in quanto associazione riconosciuta dal Ministero dell'Interno) è prevista la riduzione del 15% sui compensi fissi della SIAE.
• Assistenza e consulenza
Fimiv mette a disposizione delle Società aderenti: servizio di consulenza legale e fiscale; elaborazione statuti; servizio di consulenza per la costituzione di nuove mutue; consulenza sulle garanzie di copertura sanitaria.
SOMMARIO
• Editoriale
• Un modello sociale sussidiario e
sostenibile
• Organizzazione mutualistica Fimiv
• Museo Storico del Mutuo
Soccorso
• La riforma della legge di settore
• Il valore della solidarietà
intergenerazionale
• Gli strumenti della mutualità
integrativa
• La disciplina dei fondi sanitari
integrativi
• Il Consorzio Nazionale MU.SA.
• La Rete di convenzioni
socio-sanitarie
• IMA il savoir-faire dell’assistenza
• Problemi di udito: da Linear, la
tecnologia che dà ascolto
• La mutualità per la cultura
• Fondo salute: una Società
Coooperativa per la Mutualità
Europea
• La Mutualità in Europa/Mutuality
in Europe
• Statuto della Fimiv
Direttore responsabile:
Placido Putzolu
Segreteria di redazione e grafica:
Roberta Affabris, Patrizia Deganello, Riccardo Guidoni.
Si prega di inviare materiale e notizie da pubblicare,
via e-mail, a: [email protected]
Realizzazione editoriale e Stampa:
Rotostampa Group S.r.l.
Via Tiberio Imperatore, 23 - 00145 Roma
Tel. 065411332 - Fax 065411307.
! "#
$%$!
%
&
•
'
•
•
&
(
•
)
*
+,-+. / 0120+
333
0-* / +1200 4
!
+5 / +2211
"!
"
!
*
6
6
8 6
0+ / 012+7
0, / 112., #
!
6
333
333
333
02 / 51209
27 / 211,+ 6
333
%" 333
:
0 / +;211
<
333
Quello minorile
è un lavoro ancora in corso.
Noi lo vogliamo fermare: perché un mondo di bambini lavoratori non è il nostro mondo.
A volte bisogna pensare a cose a cui davvero non vorremmo pensare. Il lavoro minorile. Lo sfruttamento dei più
deboli. Le discriminazioni di sesso, religione e razza. Noi ci pensiamo da anni. Per questo, oggi, ogni prodotto
Coop è realizzato da aziende impegnate a rispettare i diritti dei minori e dei lavoratori. Una delle
condizioni per essere fornitori di prodotti a marchio Coop, infatti, è la sottoscrizione e il rispetto
di regole etiche, sia in Italia che nel resto del mondo, in particolare nei paesi dell’oriente.
Aiutateci a far sì che i bambini siano liberi di essere bambini. Il lavoro, non è un gioco.
Scarica