www.conad.it Arte Quotidiana Offrire qualità sempre e convenienza su tutto è un’arte che si coltiva nel tempo. Questo è Conad ogni giorno, da oltre quarant’anni. Gli artisti sono i suoi 3.000 soci imprenditori e i suoi 35.000 addetti, i loro capolavori sono una certezza quotidiana per milioni di clienti. Capitolo 4 - Attività mutualistica Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 X CONGRESSO NAZIONALE Roma 20-21 maggio 2010 - HOTEL MASSIMO D’AZEGLIO, VIA CAVOUR, 18 - SALA BASEVI, VIA G.A. GUATTANI, 9 Una proposta di sussidiarietà e di partecipazione responsabile di Placido Putzolu, presidente Fimiv GIOVEDÌ 20 MAGGIO 2010 SEDUTA PUBBLICA Hotel Massimo d’Azeglio Via Cavour, 18 13,45 ACCOGLIENZA E REGISTRAZIONE PARTECIPANTI 14,15 APERTURA DEI LAVORI Saluti e interventi istituzionali 15,00 RELAZIONE INTRODUTTIVA Placido Putzolu, presidente Fimiv Stefano Maggi, docente di storia contemporanea, Università di Siena “Evoluzione dello stato sociale in Italia tra mutuo soccorso, cooperazione e sindacato” Piero Antonio Cinti, Ministero sviluppo economico, Direzione generale piccole e medie imprese ed enti cooperativi “Stato di aggiornamento della legge di settore (legge 3818/1886)” 17,00 “SANITÀ INTEGRATIVA: STRUMENTI E COMPETENZE” Introduce e coordina Loredana Vergassola, vicepresidente Fimiv • Presentazione di Laura Crescentini, Assoprevidenza • La proposta cooperativa e mutualistica - Mauro Bruzzone, vicepresidente Coop Liguria - Paola Menetti, presidente Legacoopsociali - Gianfranco Piseri, Legacoopservizi, cooperative di medici - Giovanni Sica, presidente SNMS Cesare Pozzo - Alberto Stenico, presidente Legacoopbund IL PUNTO DI VISTA DELLE PARTI SOCIALI Intervento di Giuliano Poletti, presidente Legacoop VENERDÌ 21 MAGGIO 2010 SEDUTA RISERVATA AI DELEGATI Legacoop Nazionale, Via A. Guattani, 9 09,00 RIPRESA DEI LAVORI Dibattito: interventi dei delegati Intervento conclusivo di Giorgio Bertinelli, vicepresidente Legacoop Approvazione documento finale Elezione organismi dirigenti Il X Congresso della Fimiv si colloca in un periodo di difficile congiuntura economica e di conseguente impatto, sul nostro sistema di welfare, dello sforzo sistematico e diffuso di razionalizzazione della spesa pubblica e di ripensamento del modello sociale del nostro paese. Cresce l’attenzione da parte delle politiche sociali e sanitarie ai soggetti sussidiari del terzo settore, tra cui le società di mutuo soccorso. Pensiamo al “ Libro Bianco” del ministero del welfare ed ai recenti provvedimenti attuativi in materia di fondi sanitari integrativi. Negli ultimi anni, le società di mutuo soccorso riunite nella Fimiv hanno rafforzato la loro presenza nei settori tipici della propria attività istituzionale, evidenziando un ruolo distintivo nell'autogestione dei servizi integrati dell'assistenza sociale e sanitaria. Il dibattito precongressuale, nel riaffermare l’attualità della proposta mutualistica, ha posto al centro della discussione l’individuazione di una strategia che tenga conto dell’avvento delle nuove forme di welfare territoriale e dei fondi sanitari integrativi. La Federazione ha considerato tutta la platea delle società di mutuo soccorso, non solamente le mutue sanitarie, ma anche le piccole società impegnate in ambito culturale e in attività diverse di inclusione sociale, interessate a recuperare una funzione coerente con l’impianto normativo istitutivo. Le società di mutuo soccorso si qualificano come enti non lucrativi di integrazione sussidiaria al servizio nazionale, con ampio raggio di azione, in quanto capaci di evolvere dalla dimensione negoziale privata e chiusa dei fondi aziendali e di categoria al ruolo sociale di fondo assistenziale aperto al territorio, pronto a costruire una rete di protezione preventiva, anche in concerto con gli altri soggetti dell’economia civile. La nostra proposta è quella di incanalare la spesa privata, peraltro rilevante, dispersa ed individualizzata, in forme mutualistiche trasparenti, partecipate e democratiche nei loro assetti, e ciò sia per i fondi chiusi di derivazione negoziale, sia per i fondi territoriali aperti. Tutte le società di mutuo soccorso, sia quelle storiche a dimensione locale, sia le mutue sanitarie a dimensione allargata, possono collaborare per sussidiare risposte integrate ai differenti stati e condizioni di bisogno dei soci, in una scala crescente di impegno, di specializzazione e di costi. L’auspicio è che, partendo dal territorio, l’ambito più idoneo a realizzare risposte integrate, si produca un sistema a rete intrasettoriale, un’azione di dialogo costruttivo tra le società di mutuo soccorso e gli altri attori dell’economia civile, a partire dalla realtà cooperativa organizzatrice dell’offerta e delle domande, perché mettano in atto interventi strutturali che vadano oltre la compensazione economica e definiscano modalità originali e pratiche di coordinamento dei servizi sulla base di un rapporto fiduciario diretto con le persone. 1 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Un modello solidale nell’economia civile Dal documento politico-congressuale: una proposta di sussidiarietà partecipata e responsabile, fondata sull’auto-organizzazione delle persone Identità, principi e valori: centralità del socio Le società di mutuo soccorso, la più antica espressione organizzata ed aperta dei bisogni del territorio, trovano nella mutualità il loro principio fondante nella sua forma più pura: la loro attività solidaristica di sollievo economico e di servizio si svolge unicamente tra e per i soci. Il conferimento dei contributi associativi, uniforme a parità di tutele, è finalizzato all’erogazione di sussidi e di servizi volti a soddisfare le necessità di assistenza dei soci. Poiché non sussistono finalità lucrative, eventuali avanzi di gestione sono accantonati a riserva patrimoniale indivisibile ed intergenerazionale. La partecipazione è libera perché non c’è selezione di opinioni, di condizioni di salute, di stato sociale e non è imposta da un vincolo legale, ma unicamente dall’adesione responsabile ad un patto; è democratica perché i soci tutti concorrono alle decisioni in forma diretta attraverso le assemblee e gli organi societari di governo ed esigono una gestione trasparente; è consapevole perché è volontaria, cioè fondata sulla capacità di scelta e di giudizio rispetto agli obiettivi che si intendono raggiungere. Soprattutto, le società di mutuo soccorso sono società di persone e la persona del socio ne è al centro. Pur operando all’interno di un sistema multi- “Le società di mutuo soccorso, la più antica espressione organizzata e aperta dei bisogni del territorio, trovano nella mutualità il loro principio fondante nella sua forma più pura”. relazionale, la distintività delle società di mutuo soccorso è determinata da un soggetto primario di riferimento: il socio. I principali interlocutori del movimento mutualistico sono quindi in primo luogo i soci, che rappresentano l’elemento costitutivo del nostro mondo, essendone i protagonisti. Il socio aderisce per tutelare se stesso e la propria famiglia (auto-aiuto) ma, scegliendo una società di mutuo soccorso, egli assume su di sé una responsabilità più grande, quella di sostenere, anche con il suo contributo, il bisogno di tutela di tutto il corpo associato (mutuo-aiuto). Il mutuo soccorso porta con sé un’idea moderna di civismo, di educazione al vivere civile nella comunità, di confronto democratico sulle idee e sui progetti, quando ancora questo paese non aveva una veste istituzionale definita e uno stato sociale tracciato. In una condizione di assoluta insicurezza e di libertà precaria, le società di mutuo soccorso hanno rappresentato allora, per i lavoratori, un mezzo di presa in carico diretta dei loro bisogni senza delegare ad alcuno, unicamente contando su se stessi, investendo sul capitale sociale, cioè su relazioni fiduciarie stabili e credibili. Il valore della partecipazione nella economia civile Senza nulla togliere al ruolo di garanzia dello Stato nelle assistenze essenziali e primarie a tutela della salute individuale e collettiva, in base al principio di sussidiarietà sancito dal Titolo V della Costituzione, è doveroso, in primo luogo da parte delle istituzioni, nazionali e territoriali, far discendere ai cittadini il senso della partecipazione a forme organizzate collettive di previdenza integrativa, sanitaria e sociale. Medico greco pratica un salasso (vaso attico del 480-470 a.C.). 3 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Pittura romana: intervento chirurgico su un soldato. Da una pittura murale di Pompei. Occorre dare un significato socio-culturale profondo e diffuso al percorso di riorientamento della spesa sanitaria privata verso coperture complementari, fino a questo momento percepito più in funzione di un vantaggio fiscale che di un processo evolutivo virtuoso del sistema, finalizzato a salvaguardare i livelli raggiunti di benessere individuale dal rischio di un repentino decadimento delle opportunità di risposta. Le società di mutuo soccorso offrono una opportunità partecipata di organizzazione collettiva e territoriale degli interventi di assistenza: l’adesione è il risultato di una scelta consapevole verso un modello di economia civile piuttosto che di capitale, di responsabilità per se stessi e di responsabilizzazione verso la comunità di riferimento. Una realtà sociale, il mutuo soccorso, in cui la cultura della libertà trova applicazione e senso nella mediazione tra il bisogno per sé e i bisogni degli altri, in cui il confronto delle fragilità produce relazioni di scambio reciproco, anche economico. La sostenibilità dei diritti trova nel principio di reciprocità una opportunità di compensazione e nei 4 corpi sociali che praticano il mutuo aiuto, che mettono cioè al centro la persona con i suoi bisogni e le sue responsabilità, gli strumenti più efficaci per contenere la compressione di quelle sicurezze a cui lo stato sociale ha abituato le persone per decenni. L’”universalismo selettivo” operato dal servizio sanitario nazionale dimostra che uno stesso bisogno assume connotazioni diverse a seconda della persona che lo manifesta e produce conseguentemente diverse modalità compensative nel sistema pubblico. La personalizzazione dell’intervento spesso viene declinata unicamente in base a fattori reddituali di esclusione: essa deve invece potersi riferire sempre al territorio e alla rete relazionale che i corpi sociali intermedi vi riescono a costruire, favorendo e implementando l’accesso ai servizi per un numero più ampio possibile di persone. Se si esclude che spingere all’auto-organizzazione e all’auto-determinazione voglia significare l’abbandono dei cittadini a se stessi nella ricerca, individuale e solitaria, di una soluzione ai propri bisogni di tutela nel mercato del profitto e se le politiche sanitarie correnti immaginano un nuovo assetto dello stato sociale in forma solidaristica complementare attraverso un percorso istituzionalizzato di canalizzazione e di impiego razionalizzato delle risorse private verso la sanità, è necessario allora che relazioni robuste si intreccino tra i diversi soggetti dell’economia civile (volontariato, cooperazione, mutuo soccorso) e si producano processi di filiera nell’offerta dei servizi sanitari, sociali ed integrati, capaci di una prossimità funzionale al bisogno della persona. Appare fortemente riduttivo qualificare come “privato” il cosiddetto secondo pilastro complementare del welfare sanitario in Italia, quando ad esso vogliono attribuirsi caratteristiche di solidarietà e di mutualità che rimandano piuttosto ad una cultura civile di partecipazione e ad una dimensione collettiva di condivisione. Occorre invece attribuire una investitura più certa e premiante al ruolo di integrazione finalizzato al mantenimento ed al miglioramento dei livelli qualitativi e quantitativi delle tutele svolto dal Terzo Settore e da tutti i soggetti sociali in esso operanti, a partire da chi i servizi li eroga, per finire a chi li alloca in funzione di una domanda aggregata. Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Per un welfare sostenibile Le società di mutuo soccorso si qualificano legittimamente come enti istitutivi e gestionali di integrazione sussidiaria al Ssn con ampio raggio di azione, in quanto capaci di evolvere dalla dimensione negoziale privata e chiusa dei fondi aziendali e di categoria al ruolo sociale di fondo assistenziale aperto al territorio, pronto a costruire una rete di protezione preventiva, anche in concerto con gli altri soggetti dell’economia civile. La proposta della mutualità è quella di intervenire su un doppio binario: all’interno del proprio settore, in chiave di filiera della presa in carico globale e personalizzata del socio, le società di mutuo soccorso a dimensione locale e le mutue sanitarie a dimensione allargata possono coordinarsi per sussidiare risposte integrate ai differenti stati e condizioni di bisogno dei soci in una scala crescente di impegno, di specializzazione e di costi, dal sociale al socio-sanitario al sanitario; all’esterno, le singole società di mutuo soccorso possono relazionarsi con le organizzazioni del terzo settore presenti sui territori per mettere a sistema opportunità di servizi dedicati alla persona, garantendo ai soci interventi di crescente complessità, sempre rapportati alla capacità gestionale e compensativa espressa dalla singola società di mutuo soccorso. In sostanza si vuole impostare un’azione di dialogo costruttivo tra le società di mutuo soccorso e tra le singole società e gli altri attori dell’econo- mia sociale, perché mettano in atto interventi strutturali che vadano oltre la compensazione economica e definiscano modalità originali e pratiche di coordinamento dei servizi sulla base di un rapporto fiduciario diretto con le persone, anche senza l’intermediazione pubblica. Aiutare ad innalzare i livelli di praticabilità dei diritti all’assistenza significa per esempio poterne estendere l’accesso a persone altrimenti escluse dai piani di intervento pubblico. Eventi di malattia grave, acuta o cronica, possono comportare oneri destabilizzanti anche per una famiglia di buon livello sociale: appare dunque di assoluta necessità sostenere strumenti formativi che favoriscano nei cittadini la consapevolezza che la condizione di bisogno va prevista per non incorrere in soluzioni risarcitorie al momento del bisogno, sempre meno sostenibili dai bilanci pubblici. La proposta mutualistica, come sottolineato, non può prescindere dal ruolo primario dello Stato nel garantire standard qualitativi adeguati ai livelli essenziali di assistenza.Alla mutualità va riconosciuto con definitiva chiarezza il contributo a formare sul campo una coscienza della previdenza sanitaria complementare e ad elevare i livelli di equità dell’assistenza, per esempio di quella domiciliare post ed extraospedaliera, consentendo a chi più ne ha bisogno di accedere ai costi di prestazioni non compensati del tutto o parzialmente dal servizio pubblico, senza penalizzazioni nella sommatoria degli oneri a carico. TEMI CONGRESSUALI Il dibattito congressuale della Fimiv ha considerato i seguenti temi: • Identità, ruolo e missione della mutualità integrativa volontaria. • Ruolo della Federazione quale strumento di rappresentanza, di tutela e di promozione del movimento mutualistico; sede di definizione delle scelte strategiche, programmatiche ed organizzative di sistema. • Orientamenti miranti ad affermare la distintività della proposta Fimiv, coerente con il dettato normativo di settore, rispetto alla eterogeneità del mondo mutualistico. • Presentazione di una organizzazione unica nel panorama italiano, riconosciuta e accreditata presso gli interlocutori pubblici e privati di riferimento (istituzioni, terzo settore, cooperazione, parti sociali). • Definizione di un modello (ruolo e missione) di intervento nella integrazione sociosanitaria, per rappresentare un riferimento preciso per tutta società italiana. • Posizionamento della mutualità integrativa volontaria alla luce della evoluzione in atto nel sistema di welfare (da “welfare state” a “welfare community”), che intende puntare sul secondo pilastro della tutela previdenziale e sociosanitaria e sul ruolo sussidiario dei cosiddetti “corpi intermedi” della società, tra cui le società di mutuo soccorso. • Strategie di sviluppo nell’ambito del cambiamento in atto del tradizionale quadro di riferimento per la mutualità volontaria, con l’avvento delle nuove forme di welfare territoriale e dei fondi sanitari integrativi. • Rapporti e progetti intercooperativi. • Alleanze in campo nazionale e internazionale. 5 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Museo Storico del Mutuo Soccorso Via Silvio Pellico, 19 - Pinerolo Orario di apertura: Domenica dalle 15,00 alle 19,00 - INGRESSO LIBERO Il Museo Storico del Mutuo Soccorso ha sede nell’edificio storico acquistato nell’Ottocento dall’Associazione Generale degli operai per svolgervi l’attività sociale. Ogni sala è dedicata ad un tema, illustrato per mezzo di un allestimento museale che punta a restituire l’emotività e la percezione del sistema di relazioni interpersonali caratteristiche delle associazioni mutualistiche. Non solamente una struttura di tipo didascalico, dunque, ma un percorso fatto in modo da far entrare nello spirito del mutuo soccorso, così com’era sin dagli anni iniziali. Attraverso i documenti, gli oggetti, i simboli, le voci, i suoni, vengono rappresentati e quindi comunicati concetti - impalpabili anche se concreti - quali lo spirito di solidarietà e di fratellanza. 6 Il percorso museale si suddivide in due parti. Nelle prime cinque sale sono ricostruiti i vari aspetti dell’attività di una reale Società di mutuo soccorso, quella di Pinerolo, a partire dalla fondazione. La successione delle sale è modulata da un tragitto di graduale coinvolgimento che, attraverso le informazioni su regole e modalità di funzionamento, porta il visitatore a sentirsi egli stesso “socio”. Spogliati del punto di vista contemporaneo, ci si cala nei panni di un lavoratore di fine Ottocento. Nelle sale successive lo sguardo si allarga: da Pinerolo si passa al territorio circostante e poi al mutualismo “senza confini”. Questa seconda parte è la rassegna descritta e narrata del variegato mondo del mutuo soccorso, con le sue Società agricole, cattoliche, militari, di mestiere, d’azienda, degli emigranti… per terminare con il mutuo soccorso femminile. In ogni sala il visitatore si trova in compagnia della simbologia e dell’iconografia del mutualismo. E sarà la stretta di mano, il simbolo per eccellenza del mutuo soccorso, ad accompagnarlo nella lunga via della solidarietà. Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Organizzazione mutualistica Fimiv Una lunga storia: dalla prima società del 1848 alle mutue integrative dei giorni nostri. La cooperazione principale partner sociale La mutualità volontaria rappresentata dalle società di mutuo soccorso, a distanza di oltre un secolo e mezzo dalla sua nascita, svolge ancora oggi una funzione riconosciuta in campo sociale, assistenziale e culturale, oltre che di salvaguardia di un prezioso patrimonio storico che risale al periodo della costruzione dell’Unità d’Italia. Sulla base del repertorio Fimiv, oggi in Italia risultano attive 1.450 società di mutuo soccorso, diffuse su tutto il territorio nazionale (risultano inoltre aver mantenuto la denominazione di “società di mutuo soccorso” alcune centinaia di circoli ricreativi, gestiti in forma associativa o cooperativa a seguito della riappropriazione, negli anni ’50, di sedi di società di mutuo soccorso requisite durante il periodo fascista). Molte società furono fondate in Italia a partire dalla metà dell’Ottocento. La prima in ordine di tempo, la Società Generale fra gli Operai di Pinerolo fu costituita nel 1848, a seguito della libertà di associazione concessa dallo Statuto Albertino. Le società di mutuo soccorso svolgono attività socio-assistenziali, sociosanitarie, di inclusione sociale, educative e culturali, legate alle istanze territoriali. Le società principalmente impegnate in attività sociosanitarie provvedono alla copertura dei bisogni dei soci e dei loro famigliari a seguito di malattia, infortunio o particolari eventi che incidono sulla vita e sulla capacità lavorativa, fornendo servizi, sussidi in caso di malattia e rimborsi per una vasta gamma di spese: ricoveri in case di cura, analisi di laboratorio, diagnostica strumentale, visite specialistiche, ticket. La maggior parte delle società coerenti con il dettato normativo del settore (Legge 15 aprile 1886, n. 3818 “Costituzione legale delle società di mutuo soccorso”: attualmente la legge è coinvolta nel processo di semplificazione normativa avviato dalla legge 246/2005) e maggiormente strutturate per erogare servizi e sussidi in ambito socioassistenziale e sociosanitario (circa 500mila assistiti, tra soci e loro familiari) aderiscono alla Fimiv o sono ad essa collegate attraverso coordinamenti territoriali. Fimiv svolge un ruolo di rappresentanza, promozione, sviluppo e difesa degli enti mutualistici associati, fornendo assistenza e servizi di sostegno. È stata fondata nel 1900 quale Federazione nazionale delle società di mutuo soccorso, su iniziativa della Lega nazionale delle cooperative e mutue. Sciolta con decreto prefettizio nel periodo fascista, così com’era stato già fatto per le altre organizzazioni democratiche dei lavoratori, la Federazione, accogliendo le società di mutuo soccorso sopravvissute, è stata ricostituita nel 1948 con la denominazione di Federazione italiana della mutualità (Fim). A seguito della riforma della sanità del 1978 che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale, le società di mutuo soccorso specializzate in ambito socio-sanitario-assistenziale hanno accentuato il proprio ruolo integrativo al Ssn, basato sulla volontarietà delle adesioni. Di conseguenza, nel congresso del 1984 venne adottata la denominazione attuale di Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria (Fimiv). Fimiv aderisce al Forum del terzo settore e all’Aim (Associazione internazionale della mutualità), ed è riconosciuta dal Ministero dell’Interno quale “Ente nazionale con finalità assistenziali”, ai sensi della Legge n. 287/91, del D.P.R. n. 235/2001 e del D.P.R. n. 640/72. 7 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 La riforma della legge di settore Legge 15 aprile 1886, n. 3818 “Costituzione legale delle società al mutuo soccorso” Negli ultimi anni sono stati proposti diversi progetti di legge. Ora, la legge di semplificazione normativa (legge n. 246 del 2005), finalizzata ad eliminare dall’ordinamento le leggi anteriori al 1 gennaio 1970 che non vengono ritenute di importanza nazionale, può rappresentare una opportunità per apportare alla legge3818/1886 i necessari aggiornamenti. 1.Luke Fildes, The Doctor, Tate Gallery, London. L’azione di rilancio della mutualità integrativa volontaria non può prescindere da un adeguamento degli strumenti normativi, primo fra tutti la legge di riferimento del settore: la legge 3818 del 1886. Una norma - che tra l’altro conferisce alle società di mutuo soccorso la personalità giuridica - rimasta immutata per oltre 120 anni e che obiettivamente non corrisponde più alla realtà mutualistica e al ruolo che le mutue intendono svolgere nella società odierna. Le linee guida approvate a fine 2008 dagli organismi della Fimiv rappresentano una proposta di riforma condivisa e unitaria, che esprime la realtà dell’intero movimento, puntando a valorizzare sia l’attività socio-sanitaria-assistenziale sia la tutela del patrimonio storico-culturale. Questo lavoro di approfondimento ha avuto due obbiettivi essenziali: - individuare le attività istituzionali che meglio possano caratterizzare il modello di società di mutuo soccorso; - mantenere nell’alveo del nuovo modello il più ampio numero di società di mutuo soccorso, nel rispetto delle esperienze sinora maturate. 8 Fimiv ha svolto un lavoro di discussione e di condivisione all’interno del movimento mutualistico, per individuare i necessari aggiornamenti da sottoporre alle istanze istituzionali, coinvolgendo esperti e competenze di rilievo nazionale. Questo lavoro di approfondimento ha quindi avuto come obiettivo quello di: - pervenire ad una proposta di riforma condivisa ed unitaria, che esprima la realtà dell’intero movimento; - individuare le attività istituzionali che meglio possano caratterizzare il modello di società di mutuo soccorso; - mantenere nell’alveo del nuovo modello il più ampio numero di società di mutuo soccorso, nel rispetto delle esperienze sinora maturate; - confermare gli elementi che definiscono la peculiarità del modello legale riferito alle società di mutuo soccorso: la mutualità pura (attività svolta esclusivamente verso i soci); assenza di finalità lucrative; esclusività dell’oggetto sociale. Le linee guida approvate a fine 2008 dagli organismi della Fimiv - attualmente all’attenzione del Ministero dello sviluppo economico per le procedure di aggiornamento del testo di leggerappresentano una proposta di riforma condivisa e unitaria, che esprime la realtà dell’intero movimento, puntando a valorizzare sia l’attività sociosanitaria-assistenziale sia la tutela del patrimonio storico-culturale. Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Il valore della solidarietà intergenerazionale Un welfare relazionale effettivo ed efficace. Una proposta di integrazione per affermare diritti quanto più estesi tanto più realisticamente efficaci Le politiche sanitarie e sociosanitarie in Italia sono ormai da tempo sinonimo di spesa crescente e di inadeguatezza rispetto ai bisogni, e molto si riflette sul sistema dei diritti, garantiti ed esigibili. La definizione di livelli di assistenza sanitaria uniformi ed essenziali non ha impedito che il contenimento delle risorse producesse un universalismo selettivo degli interventi in funzione di parametri di volta in volta legati al reddito, all’età, alla patologia e altro ancora. Il timore che l’avvio di un sistema di sussidiarietà privato-sociale, in grado di provvedere ai bisogni sulla base dell’autonoma iniziativa dei cittadini, possa indurre lo Stato a ritirarsi progressivamente dalle sue funzioni di sostegno alle fasce deboli della popolazione, sottraendo così “quote” di diritto, ha contribuito ad alimentare un equivoco di fondo e cioè che l’autorganizzazione sia un alibi per abbandonare il cittadino a se stesso, e non piuttosto un’opportunità di allargamento dei livelli di inclusione, una risorsa aggiuntiva e non sostitutiva al servizio pubblico. La consapevolezza da parte del cittadino di poter provvedere ai propri eventuali e futuri bisogni, prima che si manifestino, anche impegnando risorse aggiuntive in forme autogestite di mutuo aiuto, introduce a un processo di responsabilizzazione individuale, che aiuta a controllare l’abuso o l’uso improprio, e collettiva, che induce al rispetto delle regole e del corretto equilibrio tra contributi ed erogazioni. Le società di mutuo soccorso, la più antica espressione organizzata ed aperta dei bisogni del territorio, trovano nel patto mutualistico il principio fondante nella sua forma più pura: la loro attività solidaristica di sollievo economico e di servizio infatti si svolge unicamente tra e per i soci. Il socio è al centro di un sistema multirelazionale di cui è il principale protagonista, essendo egli non semplicemente titolare di un diritto ma partecipe della rispondenza delle risorse ai bisogni del corpo associato. Il conferimento dei contributi associativi annui, uniforme a parità di tutele, è finalizzato all’erogazione di sussidi e di servizi volti a soddisfare le necessità di assistenza dei soci. La partecipazione è libera e volontaria, non sussistono finalità lucrative o di profitto, non si pratica discriminazione o selezione del rischio né la società ha facoltà di recesso nei confronti del socio. Attraverso le società di mutuo soccorso la domanda di assistenza sanitaria e sociosanitaria espressa dai soci si auto-organizza in forma di sussidi economici e di prestazioni, anche in convenzionamento con gli erogatori di servizi. Tuttavia le società di mutuo soccorso non intendono con la loro attività sostituirsi al sistema pubblico, né d’altra parte si propongono di sussidiarne le inefficienze, bensì di integrarne i livelli essenziali di assistenza, nel comune interesse ad affermare diritti tanto più estesi tanto più realisticamente praticabili. Le società di mutuo soccorso sono entità sociali che possono aiutare a sviluppare ed esercitare Beato Angelico, La Guarigione di Palladia. Il dipinto, tempera su tavola (36,5x46,5 cm), conservato nella National Gallery of Art di Washington D.C., faceva parte della predella con le Storie dei Santi Cosma e Damiano della Pala di San Marco, oggi divisa tra più musei. 9 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Le società di mutuo soccorso offrono una opportunità partecipata di organizzazione collettiva e territoriale degli interventi di assistenza: l’adesione è il risultato di una scelta consapevole verso un modello di economia civile piuttosto che di capitale, di responsabilità per se stessi e di responsabilizzazione verso la comunità di riferimento. nella comunità quel protagonismo competente necessario ad organizzare e condividere progetti utili e migliorativi dei livelli di welfare. Sussidiarietà, almeno nell’accezione che ci riguarda, significa in primo luogo stimolo allo spirito di iniziativa individuale e collettiva, che è alla base di qualunque sviluppo socio-economico e, nel caso specifico, di allargamento delle prestazioni di welfare. Le persone devono e possono essere aiutate a maturare questa consapevolezza, a fare propria una cultura comunitaria e le organizzazioni sociali volontarie sono i primi attori di questo processo. Le società di mutuo soccorso vogliono essere parte di un welfare sussidiario e relazionale effettivo ed efficace, vogliono continuare a sostenere il valore della solidarietà intergenerazionale e far fronte così, in un contesto unitario e condiviso, a bisogni diversi nella loro individualità ma vicini nella loro necessità. Nella vita di tutti i giorni la persona può essere più direttamente protagonista delle politiche sociali che lo riguardano, anche aggregando il proprio bisogno presente, ma soprattutto futuro, a quello degli altri e ricercando così soluzioni comuni appropriate e coerenti che lo accompagnino nella quotidiana gestione della propria vita. Una ricerca sul valore aggiunto sociale delle mutue sanitarie Impegnata a produrre un’indagine organica e sistematica della mutualità integrativa, Fimiv si è rivolta ad Aiccon (Associazione Italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del non profit, con sede presso la Facoltà di Economia di Bologna/Forlì), che costituisce un punto di riferimento sui temi più rilevanti del terzo settore. La ricerca, finanziata da Coopfond (Fondo cooperativo Legacoop per la promozione e la solidarietà), si propone i seguenti obiettivi: • fornire una fotografia dell’attuale condizione delle mutue sanitarie e socio-assistenziali in relazione alla loro distribuzione territoriale, al numero e tipologia di aderenti, ai volumi finanziari intermediati e alle aree sussidiate; • analizzare le forme organizzative adottate, le modalità di interazione con gli erogatori delle prestazioni e le forme di promozione dell’attività nei confronti degli aderenti e delle organizzazioni sociali; • acquisire informazioni sulle motivazioni che spingono gli individui ad aderire e quanto incidono le modalità partecipative e solidaristiche interne; • fornire una caratterizzazione delle attività delle mutue sanitarie, evidenziandone l’impatto economico e l’efficacia e/o gli eventuali limiti nell’intermediazione della spesa sanitaria, mettere in luce le specificità che le mutue presentano rispetto per esempio alle compagnie assicurative e capire come tali caratteristiche peculiari influiscano sulle modalità di intervento e sulla capacità di soddisfare i bisogni dei soci. 10 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Gli strumenti della mutualità integrativa Le società di mutuo soccorso enti istitutivi e gestionali dei fondi sanitari Poiché i fondi sanitari di derivazione contratCon il rilancio delle forme sociosanitarie integratuale (fondi chiusi) sono già da tempo operanti tive (cfr. D.Lgs. n. 502 del 1992 “Riordino della diin Italia, mentre l’iter normativo che sancisce sciplina in materia sanitaria” e successive modifil’effettiva costituzione di quelli integrativi (fondi cazioni) e, più recentemente, il Libro Bianco del aperti) sta per essere completato, non si è proministero del welfare sul futuro del modello sodotto nel tempo tra le due realtà un rapporto ciale (maggio 2009), le società di mutuo soccorso utile ad estendere i benefici delle coperture hanno assunto nuovamente un importante ruolo complementari ai soggetti collocati fuori dalsussidiario e solidaristico nel welfare socio-assil’ambito del lavoro dipendente. stenziale-sanitario del nostro Paese. Poiché nei fondi chiusi le coperture riguardano i Il secondo decreto attuativo della riforma sui soli lavoratori dipendenti, fintanto che sussista il fondi sanitari integrativi, relativo all’anagrafe dei rapporto di lavoro, e non sempre sono estese vofondi (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 16 genlontariamente ai familiari, il risultato evidente è naio 2010) conferma l’orientamento delle politiche ne restano esclusi i soggetti più che nazionali volte a costituire un deboli economicamente, quelli “secondo pilastro” in ambito sociomeno tutelati dalla contrattazione sanitario. collettiva, quelli che sono usciti dalLe società di mutuo soccorso sono l’attività lavorativa, quelli che non chiamate a collaborare al riassetto del appartengono a gruppi associati. Se welfare in quanto riconosciute dalla non si interviene ad innescare meclegge quali fonti istitutive e soggetti canismi contributivi di tipo associagestionali dei fondi integrativi al Ssn. tivo solidaristico a compensazione L'iscrizione all'«Anagrafe» di fondi, del divario, il rischio più prossimo è casse e società di mutuo soccorso è una frattura sociale sull’equità dei listata formalizzata entro il 30 aprile velli di tutela. 2010. È invece pratica costitutiva delle soFimiv ha effettuato una serie di apcietà di mutuo soccorso, qualora istiprofondimenti relativamente: - alle modalità di iscrizione delle so- Antonello da Messina, Pietà tuiscano un fondo sanitario o ne gecietà di mutuo soccorso; (1476-1478). Olio su tavola, Ma- stiscano uno, il mantenimento del - agli ambiti di intervento delle pre- drid, Museo Nacional del Prado. rapporto associativo anche dopo l’uscita del lavoratore dallo stesso stazioni di assistenza odontoiatrica fondo per le più diverse ragioni e la sua presa in e socio-sanitaria (soglia non inferiore al 20 per carico rientra nella sussidiarietà generale e circocento del totale delle prestazioni ) per enti, casse lare espressa dalle adesioni individuali. e società di mutuo soccorso ex art. 51 Tuir; È proprio alla sostenibilità, non solo attuariale ma - agli ambiti di intervento dei fondi sanitari intestrutturale del sistema complementare delle assigrativi “aperti” ex art. 9 D.lgs. n. 502/1992. stenze, che guarda il mutuo soccorso: se l’imI risultati di questo lavoro sono stati messi a conpresa è il mezzo con il quale anche le mutue safronto con i rappresentanti dei principali fondi sanitari, al fine di fornire al ministero le osservazioni nitarie si muovono nel mercato e attraverso il condivise, per i necessari chiarimenti interpretativi. quale possono gestire fondi sanitari, il bene del La Federazione delle mutue evidenzia una serie di socio resta però il fine e una mutualità matura preoccupazioni circa il livello di equità e di solinon può escludere il bene della collettività nel darietà dell’intero sistema. suo complesso. 11 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 La disciplina dei fondi sanitari integrativi 1.Hieronymus Bosch, Ecce Homo (1476-1480 circa), Olio su tavola. La disciplina dei fondi sanitari si è evoluta in un arco temporale particolarmente lungo (quasi venti anni) e sconta una complessità dovuta soprattutto al sovrapporsi di interventi normativi volti ad armonizzare le due diverse forme possibili di fondo sanitario in Italia: - I FONDI SANITARI DISCIPLINATI AI SENSI DELL’ART. 51 DEL TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi), DPR 917/86, che raccolgono i contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro e/o dal lavoratore in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale e che si avvalgono del beneficio fiscale della deducibilità degli importi versati. Si tratta dei fondi che, operando a favore di gruppi di lavoratori definiti per categoria o per azienda, vengono detti “chiusi”. Questi fondi possono essere enti, casse o società di muto soccorso aventi esclusivamente finalità assistenziali. Dunque una società di mutuo soccorso è un soggetto istitutivo di fondi sanitari aziendali qualora, sulla base di uno specifico accordo, il datore di lavoro e/o 12 il lavoratore decidano di versarvi i contributi di assistenza sanitaria. In aggiunta è possibile che una società di mutuo soccorso assuma anche la sola gestione delle prestazioni erogate da fondi aziendali autonomamente costituiti, qualora si stabilisca un rapporto associativo tra la stessa società di mutuo soccorso e ciascun lavoratore iscritto al fondo. - I FONDI SANITARI INTEGRATIVI DEL SSN, disciplinati ai sensi dell’art. 9 del D. lgs. 502/92, dell’art. 9 del D.lgs. 229/99 e successive modificazioni, che sono finalizzati a “potenziare l’erogazione di trattamenti e prestazioni non comprese nei livelli uniformi ed essenziali di assistenza definiti dal Piano sanitario nazionale” e che possono essere istituiti da: a) contratti e accordi collettivi, anche aziendali; b) accordi tra lavoratori autonomi o fra liberi professionisti, promossi dai loro sindacati o da associazioni di rilievo almeno provinciale; c) regolamenti di regioni, enti territoriali ed enti locali; d) deliberazioni assunte, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, da organizzazioni non lucrative, operanti nei settori dell’assistenza socio-sanitaria o dell’assistenza sanitaria; e) deliberazioni assunte, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, da società di mutuo soccorso riconosciute; f) atti assunti da altri soggetti pubblici e privati, a condizione che contengano l’esplicita assunzione dell’obbligo di non adottare strategie e comportamenti di selezione dei rischi o di discriminazione nei confronti di particolari gruppi di soggetti. Se ne evince che questa tipologia di fondo può assumere una forma “chiusa” quando opera a favore di categorie o gruppi di lavoratori come nei casi a) e b), mentre può assumere una forma “aperta”, cioè rivolta a tutti i cittadini, negli altri casi in elenco. Si noti che nel caso b), cioè di lavoratori autonomi o di liberi professionisti, Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 questa tipologia di fondo è la sola possibile, diversamente da quanto previsto per i lavoratori collegati ad accordi collettivi o aziendali, per i quali, come detto, sono possibili anche i fondi ex art. 51 del Tuir. La legge finanziaria 2008 (24 dicembre 2007, n. 244) ha equiparato il trattamento fiscale dei contributi versati (deducibilità) tra le due diverse tipologie di fondo per un importo contributivo massimo di 3.615,20 euro. Il decreto del Ministero della salute del 31 marzo 2008 è intervenuto poi nella definizione degli ambiti di intervento, non solo dei fondi sanitari integrativi del ssn ex art. 9 del D.lgs. 229/99, ma anche di quelli costituiti ai sensi dell’art. 51 del Tuir, introducendo così un primo correttivo alla disomogeneità delle prestazioni tra le due tipologie di fondi sanitari, che può essere così esemplificata: - i fondi sanitari integrativi del ssn ex art. 9 del D.lgs. 229/99, possono erogare esclusivamente prestazioni integrative a quelle del ssn e aggiuntive in quanto non comprese nei livelli essenziali di assistenza erogati dal servizio pubblico (ticket, libera professione intramuraria, prestazioni sociosanitarie anche domiciliari finalizzate alla non autosufficienza, odontoiatria, cure termali, medicina non convenzionale); - i fondi sanitari ex art. 51 del Tuir erogano prestazioni integrative del SSN, ma soprattutto sostitutive (specialistica e diagnostica privata, degenza privata). Al fine di marcare un orientamento di questi fondi nel senso dell’integrazione al servizio pubblico e non della sua sostituzione, con il rischio di indebolire il valore universale del nostro Attraverso una marcata azione integrativa, non concorrenziale al servizio pubblico, le società di mutuo soccorso intendono contribuire ad affermare la sostenibilità di un sistema di assistenze non selettivo, intergenerazionale, in cui la partecipazione libera e aperta stimoli la responsabilità individuale, che previene l’abuso, e la responsabilità collettiva, che induce al rispetto delle regole e del corretto equilibrio tra contributi ed erogazioni. sistema sanitario, il decreto ministeriale del 31 marzo 2008 ha vincolato il beneficio fiscale della deducibilità attribuito anche a questi fondi, al conseguimento di una erogazione di prestazioni integrative del Ssn (sociosanitarie e odontoiatriche) pari almeno al 20% dell’ammontare complessivo delle risorse destinate alla copertura di tutte le prestazioni garantite ai propri assistiti. Il più recente decreto ministeriale del 27 ottobre 2009, oltre a definire la procedura di iscrizione dei fondi all’Anagrafe, è pertanto intervenuto a disciplinare le modalità di calcolo e i tempi di rispetto di questa soglia delle risorse vincolate. La Fimiv ha inoltrato un proprio documento di osservazioni al Ministero della salute, così come hanno fatto altri fondi e casse, affinché predisponga una circolare esplicativa a maggiore chiarimento di quanto disposto nel decreto. Una prima risposta ai quesiti posti è la lettera di chiarimenti trasmessa a Fimiv e Assoprevidenza del 12 aprile 2010, con la quale il Ministero della salute fornisce chiarimenti e utili indicazioni in vista della scadenza per l’iscrizione all’Anagrafe dei fondi. L’istituzione dei fondi sanitari integrativi costituisce indubbiamente una opportunità di sviluppo della mutualità, ma soprattutto rappresenta l’occasione per affermare il peculiare modello partecipativo intergenerazionale del mutuo soccorso in ambiti assistenziali complementari al servizio pubblico e finalizzati ad accorciare la distanza tra la manifestazione dei bisogni e l’accesso ai servizi.Allo stato attuale, le società di mutuo soccorso sono nelle condizioni di surrogare la funzione mancata dei fondi sanitari integrativi aperti, in quanto soggetti giuridici annoverati tra le fonti istitutive degli stessi fondi e già regolamentati da una legge speciale di settore. 13 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Il Consorzio Nazionale MU.SA. Uno strumento al servizio delle mutue sanitarie un contributo rilevante alle esigenze di integraL’azione sussidiaria delle società di mutuo soczione sanitaria dei cittadini. corso in ambito sanitario e socio-sanitario si maIl Consorzio Mutue Sanitarie (Mu.Sa.) è stato conifesta sostanzialmente attraverso tre diverse mostituito nel mese di gennaio 2006 con lo scopo di dalità di intervento: realizzare accordi con enti pubblici o privati, fina- coperture sanitarie rivolte alle singole persone lizzati a garantire ai lavoratori, con rapporto di laed ai loro familiari che esprimono il rapporto asvoro subordinato o di qualsiasi altra natura, nonsociativo come volontà individuale; ché agli esercenti attività libero-professionali, - pacchetti di prestazioni e servizi rivolti a gruppi di coperture in ambito sanitario e socio sanitario. lavoratori della stessa azienda o della stessa categoIl Consorzio Mu.Sa. è costituito da nove società di ria professionale che esprimono il rapporto associamutuo soccorso: tivo come volontà collettiva non contrattualizzata; - Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare - prestazioni sanitarie e servizi rivolti a tutti i diPozzo, con sede a Milano; pendenti di un’azienda o di un gruppo di - Mutua Integrativa Sanitaria CAMPA, Bologna; aziende che esprimono il rapporto associativo - Società Mutua Assistenza SMA, Modena; come volontà mediata da una contrattazione - Insieme Salute Lombardia, Milano; aziendale interna o nazionale di categoria. In - Insieme Salute Toscana, Firenze; questo caso i contributi finalizzati a coperture - Insieme Salute Lazio, Roma; economiche di tipo sanitario vengono versati - Insieme Salute Romagna, Forlì; dal datore di lavoro e/o dal lavoratore di- MOA – Mutua Ospedaliera Artigiani di Varese; rettamente alla società di mutuo soccorso se - Società Mutua Pinerolese, Pinerolo. essa è soggetto istitutivo del fondo oppure al Sono tutte aderenti alla Fimiv e fondo aziendale o di categoria si occupano pressoché in via di cui soltanto la gestione è afesclusiva di assistenza sanitaria fidata ad una società di mutuo integrativa. soccorso. Naturalmente nel Le gestioni delle coperture sanitaprimo caso il rapporto associarie integrative trattate dal Consortivo è unicamente quello con la zio Mu.Sa e affidate alle singole società di mutuo soccorso, nel società di mutuo soccorso assosecondo caso è doppio: con il ciate garantiscono la piena applifondo e con la società di mutuo cazione dei principi mutualistici: soccorso gestore dello stesso. • assenza di fini lucrativi; Le Società di Mutuo Soccorso • principio della porta aperta; sono espressamente indicate tra • nessuna discriminazione delle i soggetti chiamati a gestire i persone assistite e garanzia di Fondi Integrativi del Servizio Saassistenza per tutta la vita (le nitario Nazionale (art 9 D.Lgs società di mutuo soccorso 502/92 e successive modificanon esercitano mai il diritto zioni). Pertanto esse sono pienamente legittimate e , per le loro di recesso); caratteristiche mutualistiche (as• partecipazione democratica senza di scopo lucrativo e finalità delle persone assistite che diesclusivamente assistenziali), Diagnosi del polso, in David Lindberg: ventano soci della società di sono le più qualificate a fornire The beginning of western science, 1992. mutuo soccorso. 14 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Cassa Mutualistica Interaziendale La Cassa mutualistica interaziendale, costituita da mutue sanitarie aderenti a Fimiv, offre ad aziende, enti, associazioni, fondi che hanno attivato o intendono costituire casse o fondi sanitari, l’esperienza e la competenza delle mutue sanitarie per garantire servizi di qualità e gestire i fondi con i principi della mutualità e della solidarietà. Organismo democratico e senza fini di lucro, la Cassa offre forme di assistenza sanitaria a favore dei lavoratori dipendenti o in quiescenza, dei soci lavoratori, dei collaboratori e dei lavoratori parasubordinati di imprese in qualsivoglia forma costituite sia pubbliche che private, delle società cooperative, delle associazioni o enti pubblici o privati. ❑ Differenza di trattamento alberghiero ❑ Accertamenti diagnostici ❑ Esami di laboratorio ❑ Cure odontoiatriche ❑ Visite mediche specialistiche ❑ Trasporto in autoambulanza e servizi di emergenza ❑ Lenti ❑ Tecnologie e Ausili sanitari (protesi acustiche, articoli ortopedici, conservazione cordone ombelicale, etc.) ❑ Assistenza socio-sanitaria ospedaliera ❑ Assistenza domiciliare infermieristica ❑ Cure termali ❑ Strutture ricettive La Rete di convenzioni socio-sanitarie Fimiv ed il Consorzio nazionale Mu.Sa. hanno selezionato e convenzionato centri e strutture sanitarie (ospedali, case di cura, laboratori di analisi e di diagnostica, medici specialisti, studi odontoiatrici e ottici), realizzando una rete di strutture sanitarie in grado di risolvere qualsiasi problema di natura medico-chirurgica. Oggi la rete sanitaria convenzionata Fimiv/Mu.Sa, presente in tutto il territorio nazionale, dispone di 1.110 strutture selezionate ed è in continua evoluzione e aggiornamento per migliorare l’efficienza del servizio offerto. Fanno parte della rete anche strutture di Tecnologia e ausili sanitari,di Assistenza sociosanitaria, Terapie riabilitative, Centri termali,Alberghi e Strutture ricettive per offrire agli associati anche l’opportunità di un benessere psico-fisico. La “Carta Sanitaria Fimiv/Mu.Sa. (l’opuscolo delle convenzioni) è on line sul sito della Fimiv e è aggiornata periodicamente. Il sistema di convenzioni Fimiv/Mu.Sa. è in grado di offrire ai soci delle società di mutuo soccorso aderenti le seguenti prestazioni sanitarie a tariffe agevolate: ❑ Ricoveri con intervento ❑ Ricoveri senza intervento ❑ Grandi interventi chirurgici Tra le convenzioni più prestigiose, per citarne solo alcune, sono da segnalare: l’istituto Europeo di Oncologia e la Fondazione IRCCS - Istituto Nazionale dei Tumori a Milano, l’Ospedale S. Orsola Malpighi a Bologna, il Policlinico di Modena, il Policlinico Gemelli e l’Ospedale Israelitico a Roma, dove ci sono anche le sedi dei Poliambulatori Bios, Usi, Artemisia. In ambito socio-assistenziale, va rilevata la rete di convenzioni con la cooperazione sociale Legacoop per l’assistenza domiciliare e ospedaliera. Da segnalare anche la convenzione con Salmoiraghi e Viganò, che dispone di numerosi negozi di ottica su tutto il territorio nazionale. Per usufruire delle tariffe agevolate è necessario presentare la “Tessera Salute” al momento dell’accettazione presso la struttura sanitaria convenzionata. Per ulteriori informazioni sulle strutture convenzionate ci si può rivolgere alla Mutua di appartenenza o alla Fimiv. 15 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 CONVENZIONE-QUADRO FIMIV/MU.SA. PER I SERVIZI DI EMERGENZA IMA il savoir-faire dell’assistenza Con un’organizzazione unica, fortemente legata ai valori di solidarietà e di rispetto altrui, IMA oggi è il numero uno dell’assistenza in Francia e compare tra i 3 maggiori esponenti del mercato europeo. I 2200 dipendenti del gruppo IMA, con passione e professionalità, intervengono 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per risolvere tempestivamente tutte le situazioni d’emergenza. Le origini L’idea di creare una società specializzata nell’assistenza nasce in Francia nel 1981 per volontà di tre grandi mutue assicuratrici: le “mutuelles” degli artigiani MAAF, dei commercianti e industriali MACIF e degli insegnanti MAIF, con l’obiettivo di fornire ai propri assistiti delle prestazioni di assistenza di qualità. Ben presto a queste mutue se ne sono aggiunte altre: la mutua delle professioni alimentari (MAPA), dei funzionari (AMF), dei militari (AGPM), delle collettività (SMACL), degli studenti (MAE), dei lavoratori (MATMUT), dei motociclisti (Mutuelle des Motards) e più di 200 mutue sanitarie. Da queste fondamenta ha origine il nome IMA: Inter Mutuelles Assistance: l’assistenza tra le mutue. Numerose altre società, da federazioni sportive a grandi case automobilistiche, a società assicurative europee, hanno scelto IMA per offrire le loro prestazioni di assistenza in tutto il mondo. Oggi, più di 50 milioni di persone beneficiano dell’esperienza di IMA. Un partner affidabile I valori di IMA trovano fondamento nell’economia sociale: contribuire al benessere delle persone con un servizio di qualità. IMA è sempre rimasta fedele nel tempo ai valori ed ai principi dei soci fondatori: il rispetto per la persona rimane al centro di tutto ciò che facciamo. Il gruppo IMA, per garantirsi una stabilità finanziaria nel tempo, reinveste sistematicamente i propri utili in nuovi prodotti, servizi, strumenti tecnologici e risorse. Questo a vantaggio di tutti i nostri soci in quanto ciò permette di offrire prodotti e servizi di alta qualità, a prezzi altamente competitivi. Le strutture internazionali del gruppo IMA Il gruppo Inter Mutuelles Assistance conta oggi 132 corrispondenti nel mondo e 10 centrali operative che beneficiano di una interconnessione informatica e telefonica e servono direttamente 12 Paesi: Francia, Portogallo, Spagna, Italia, Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Inghilterra, Irlanda, Marocco. 16 Ognuna delle filiali di IMA può, non solo visualizzare in tempo reale una pratica di assistenza aperta in un altro sito, ma anche condividere la rete dei fornitori e di mettere in opera i mezzi più appropriati per un corretto svolgimento della pratica stessa. La forza della rete Per aiutare le persone in difficoltà, IMA ha rigorosamente selezionato una rete di oltre 55.000 collaboratori a livello mondiale, di cui 12.000 in Italia. La rete di IMA è costituita da numerosi professionisti rispondenti a determinati standard qualitativi: medici, infermieri, baby-sitter, collaboratrici domestiche, artigiani, hotel, centri di assistenza stradali, taxi… Grazie alla loro professionalità e disponibilità, IMA si avvale di loro in qualsiasi momento del giorno e della notte. La Filiale Italiana Nata nel 1990 per permettere alla Casa Madre francese di essere più vicina ai propri assicurati in vacanza in Italia, IMA ITALIA ha suscitato immediatamente l’interesse di importanti società e compagnie italiane che hanno stretto con essa dei solidi rapporti di partenariato, scegliendo di affidarle la fornitura dei propri servizi di assistenza. La missione di IMA ITALIA è quella di offrire ai suoi clienti un’assistenza umana, medica o tecnica con competenza e grande sensibilità. Sia che si tratti di una consulenza medica, un’assistenza a domicilio, di una riparazione urgente nella propria abitazione o di un soccorso stradale o di un auto sostitutiva. Per questo FIMIV ha scelto IMA per promuovere ai propri iscritti dei servizi ad alto valore aggiunto in Italia e all’estero. Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 zione e presa a carico di un alloggio provvisorio, di un magazzino per la custodia di mobili, di una baby-sitter, di un aiuto domestico…interventi sul posto in caso di smarrimento di chiavi, di guasti elettrici o alla caldaia. Le riparazioni in natura effettuate per conto della compagnia d’assicurazione permettono di abbreviare i tempi di intervento, garantendo tempi di risposta più rapidi, qualità e controllo dei costi. I nostri settori di intervento Assistenza Medica Dal 1981 IMA offre assistenza medica di alto livello in tutto il mondo grazie ad un network medico mondiale di professionisti e di 8.000 ospedali convenzionati,qualificati per l'efficienza delle cure erogate e costantemente controllati. La rete di medici è composta sia da medici generalisti che da specialisti in pediatria, dentisti, oculisti, psicologi, psichiatri ... e specialisti del trasporto medico. Presso ogni sede e struttura, IMA dispone di uno staff di medici anestesisti ed infermieri specializzati in medicina d'urgenza e formati per il trasporto di malati e feriti. In ambito medico, IMA offre una vasta gamma di servizi di assistenza: trasferimento verso la più vicina struttura medica convenzionata o rimpatrio del paziente (compreso il trasporto aereo se la situazione lo richiede), contatti medici, telemedicina, servizio di “medical second opinion”, invio di medicinali e protesi, servizio di interpretariato, assistenza ai familiari e anticipo di spese mediche. Assistenza a Domicilio IMA fornisce il sostegno alle famiglie ed alle persone in difficoltà intervenendo in caso di infortunio o malattia improvvisa qualora sia richiesta una degenza ospedaliera o domiciliare. L’assistenza a domicilio comprende una vasta gamma di servizi: collaboratrice domestica, baby-sitter, assistenza scolastica a domicilio per bambini malati, la consulenza legale, sociale, amministrativa e medica e l’aiuto alla ricollocazione in caso di perdita di lavoro. Per le persone anziane o non autosufficienti IMA propone servizi di trasporto, aiuto domestico, consegna pasti, parrucchiere al domicilio, cure dal podologo, assistenza psicologica, teleassistenza, assistenza ed aiuto in caso di decesso. Assistenza Mobilità Internazionale IMA offre una vasta gamma di servizi in tutto il mondo per soggiorni all’estero sia professionali che privati: l'assistenza medica, il rimpatrio e la presa a carico delle relative spese, supporto in caso di furto o smarrimento di documenti d’identità, anticipo di denaro, ricerca di un hotel, informazioni legali e consigli di viaggio, supporto psicologico in caso di trauma. Per soddisfare le richieste dei propri assistiti, IMA offre consigli di viaggio e di consulenza legale, supporto durante il trasferimento (trasloco, assistenza nel disbrigo delle pratiche burocratiche, scuola, alloggio, traduzioni...), informazioni, aiuto alle famiglie, assistenza medica e presa a carico delle spese mediche. In caso di necessità, di fronte ad eventi eccezionali (pandemia, catastrofe naturale, instabilità politica…), IMA organizza una cellula di crisi che si occuperà di installare strutture mediche sicure, di occuparsi della sicurezza delle persone e, se necessario, ne organizzerà il rientro d’urgenza. Assistenza Auto IMA è uno dei leader europei nell’assistenza del veicolo: abbiamo l’esperienza, le competenze e le risorse necessarie per intervenire in qualsiasi momento 24 ore su 24. Offriamo una gamma completa di servizi per i conducenti, i passeggeri ed i loro veicoli in caso di guasto, incidente o furto: soccorso stradale, riparazione sul posto, pernottamento o rimpatrio e accident management. IMA è all’avanguardia nel campo dei 'veicoli intelligenti', della telematica a bordo, dell’assistenza geolocalizzata con sorveglianza elettronica del veicolo e della telediagnosi. Assistenza Abitazione IMA propone una gamma completa di servizi di assistenza all’abitazione 24h/24, 7 giorni su 7, avvalendosi di collaboratori professionisti: riparazioni d’emergenza e di messa in sicurezza per conto dell’assicuratore, organizza- 17 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Problemi di udito: da Linear, la tecnologia che dà ascolto Le perdite di udito o ipoacusie (questo il termine scientifico) sono più diffuse di quanto si creda: si stima che oltre 8 milioni di italiani siano audiolesi, di cui 500.000 con sordità gravi e invalidanti. Sono numeri che aumentano sempre più con il crescere dell’inquinamento acustico e dell’invecchiamento della popolazione. Ma non si pensi che siano solamente le persone anziane ad avere deficit uditivi. L’ipoacusia è una patologia che non ha età: sono tantissimi i bambini, i giovani e gli adulti che hanno perdite di udito da lievi a profonde. Tra i segnali più comuni, la difficoltà nel capire le parole durante le conversazioni e nel sentire bene la televisione. La persona ipoacusica è così costretta a farsi ripetere ciò che viene detto, ad alzare il volume della Tv e spesso avverte un senso di isolamento che può causare anche stress e depressione, ripercuotendosi sulla vita familiare e lavorativa. Oggi però il problema si può e si deve affrontare con serenità, perché esistono tecnologie in grado di recuperare le capacità uditive con apparecchi acustici davvero efficaci e di dimensioni talmente ridotte da essere quasi invisibili. In questo settore, Linear è un’azienda italiana d’eccellenza, che da oltre 20 anni progetta e costruisce apparecchi acustici all’avanguardia, tanto minuscoli quanto potenti e capaci di dare risultati importanti anche nelle ipoacusie più profonde. Nuova convenzione Fimiv- Linear I soci Fimiv grazie a una speciale convenzione possono beneficiare di interessanti agevolazioni sull’acquisto di apparecchi acustici Linear presso le sedi Linear di Milano, Genova, Bologna e Roma. Per informazioni: - numero verde Linear 800 995974 - sms Linear 329 695119 - www.lineartec.it Tutti gli apparecchi acustici Linear rientrano nella categoria “Riconducibili” per cui, qualora all’utente sia stata riconosciuta una invalidità di almeno il 33%, una parte della spesa per l’acquisto della protesi è a carico del Servizio Sanitario Nazionale. 18 Non a caso, sono il frutto di un costante impegno nella ricerca scientifica che Linear conduce insieme a istituti universitari e specialisti di livello mondiale. In un’ottica di approccio multidisciplinare all’ipoacusia, Linear collabora anche con importanti strutture specializzate nella riabilitazione uditiva e linguistica. Gli apparecchi acustici digitali realizzati nei laboratori Linear di Genova hanno una particolarità fondamentale che li distingue e li rende unici: l’elevato grado di personalizzazione. Infatti, vengono costruiti uno ad uno, non sono prodotti di serie. Questo significa che nascono già configurati sul profilo uditivo della singola persona, regolati in base ai parametri audiometrici, alla sensibilità percettiva e all’ambiente in cui si vive. Dagli endoauricolari di piccole dimensioni, anche impermeabili per chi lavora in ambienti umidi, fino ai retroauricolari, molto pratici e versatili, i modelli Linear presentano caratteristiche tecniche di alta qualità: - tecnologia digitale di ultima generazione - elevata comprensione del parlato - abbattimento dei rumori di fondo - percezione sonora naturale - massimo comfort e facilità d’uso. Sono apparecchi che si adattano automaticamente all’ambiente sonoro, perché utilizzano dei microcomputer che eseguono milioni di operazioni al secondo. L’amplificazione acustica, precisa e mirata, viene ottenuta con uno speciale sistema che consente in modo automatico di amplificare i suoni deboli come la voce umana e di limitare quelli più forti e fastidiosi come i rumori ambientali. Comprendere il parlato e ascoltare i suoni risulta così più agevole in tutte le situazioni di ascolto: sono le premesse per una migliore qualità della vita di tutti i giorni. Con la consegna degli apparecchi acustici, inizia un percorso di adattamento attraverso regolazioni e controlli periodici tramite computer, finalizzato al raggiungimento del massimo risultato possibile. Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 La mutualità per la cultura • FONDAZIONE PER LO STUDIO E LA DOCUMENTAZIONE DELLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO Sede a Torino presso la Regione Piemonte. Tra le numerose iniziative in campo culturale, editoriale, pubblicistico e di promozione delle società di mutuo soccorso messe in atto dalla Fondazione delle Soms piemontesi, spiccano: la mostra itinerante “Modus vivendi”, che ha consentito alla Federazione di intensificare relazioni con il movimento mutualistico in ambito territoriale; il percorso storico-culturale in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia; la mostra su “Mutuo soccorso e Garibaldi” ed i progetti (Un filo d’acqua, L’Orco buono) che mirano al recupero del patrimonio abitativo (social housing) ed alla valorizzazione del territorio piemontese attraverso la realizzazione, presso alcune sedi delle società di mutuo soccorso, di una rete di servizi turisticoculturali- ambientali, formativi e didattici. Giovane scriba dell'antico Regno, calcare dipinto - museo Egizio Torino. Sin dalle origini, il movimento mutualistico si è impegnato nell’istituzione di scuole di alfabetizzazione, che assunsero un ruolo di supplenza alla scuola pubblica, nelle campagne come nelle città. Questo filone culturale è stato mantenuto nel corso del tempo e ancora oggi molte società di mutuo soccorso, che si riconoscono nell’impianto valoriale delle origini, mantengono vivo con diverse iniziative (borse di studio, conferenze, dibattiti, lezioni, organizzazione di eventi culturali, teatro, cinema, ecc.) un patrimonio di tradizioni e di cultura. Per rafforzare il messaggio culturale delle società di mutuo soccorso, sono sorte negli ultimi tempi importanti istituzioni mutualistiche che svolgono un ruolo attivo e riconosciuto di promozione e di testimonianza di una storia ricca di eventi e di impegno assistenziale e sociale. • FONDAZIONE CAMPA Opera nel settore sociosanitario, ha come obiettivo sia l’erogazione di sussidi nei casi di malattia gravi di alta rilevanza sociale, sia il sostegno nell’acquisizione di necessarie apparecchiature sanitarie. Di recente ha dato avvio a un servizio di trasporto disabili, completamente gratuito per alcune categorie e a prezzi molto contenuti per altre. • FONDAZIONE CESARE POZZO PER LA MUTUALITÀ E’ il nuovo strumento mutualistico del quale la Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo ha inteso dotarsi, per valorizzare appieno le attività di promozione culturale e solidaristica, anche al di fuori dello scambio mutualiIl mutuo soccorso porta con sé un’idea moderna di civismo, di educazione al vivere civile nella comunità, di confronto democratico sulle idee e sui progetti. 19 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 stico tra i soci. La Fondazione gode di ampia autonomia di missione e investe nella divulgazione del valore della mutualità nell’economia civile attraverso la gestione della Biblioteca Cesare Pozzo e del Fondo De Lorenzo per la solidarietà umanitaria. La Biblioteca Cesare Pozzo è da oltre trent’anni lo strumento più importante di cultura e di ricerca negli ambiti più specifici della storia della mutualità. Due sono i filoni più rilevanti del patrimonio documentaristico della Biblioteca “Cesare Pozzo”: la storia dei trasporti e la mutualità. Di più recente assetto è l’ambito di raccolta e ricerca inerente al terzo settore e le sue reti solidaristiche. La Biblioteca Cesare Pozzo conta oltre 20.000 volumi di rilevante va- lore cui si sono aggiunte testate di periodici correnti e storici e più di 300 tesi di laurea. Dal 2004 essa aderisce al Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN) e beneficia di un contributo erogato dall’Assessorato alla cultura della Regione Lombardia. La biblioteca mantiene inoltre collegamenti con università, reti Soms, associazioni culturali ed è consultabile sul sito internet www.mutuacesarepozzo. it/biblioteca. • MUSEO STORICO DEL MUTUO SOCCORSO DI PINEROLO Sede di testimonianza e di proposta storico-culturale, soprattutto per le giovani generazioni. Il museo ha ricevuto il riconoscimento della Regione Piemonte. FONDO SALUTE: una Società Cooperativa per la Mutualità Europea Il perseguimento di un sistema di relazioni e di alleanze anche in ambito europeo rappresenta il naturale supporto al progetto di affermazione e di sviluppo della mutualità volontaria italiana. Il contesto europeo e comunitario, se pensiamo alle strategie ed ai nuovi indirizzi della mutualità integrativa italiana, rappresenta un terreno interessante di conoscenza, di confronto e di relazioni. Pensiamo alla ripresa del dibattito sullo statuto europeo della mutualità, allo sviluppo di una mutualità sovranazionale ed alla sperimentazione di accordi internazionali tra le mutue. La ripresa di rapporti con l’Organizzazione internazionale della mutualità (Aim) è finalizzata a conferire valore aggiunto all’azione della mutualità italiana, consentendo di conoscere più da vicino esperienze e competenze riconosciute e accreditate, soprattutto in ambito sanitario. L’accordo di collaborazione tra la SNMS Cesare Pozzo e Harmonie Mutuelles, con l’assistenza delle rispettive associazioni nazionali - Fimiv e Fnmf (Féderation nationale de la mutualité française), è approdata di recente alla costituzione di “Fondo Salute”, una Società Cooperativa Europea (SCE). L’attività della SCE è finalizzata a sviluppare una cooperazione tra le mutue a livello internazionale, in grado di intervenire sul mercato della salute e sui fondi integrativi sanitari, con una maggiore capacità di gestione economica e commerciale e con una maggiore efficienza ed efficacia per fornire servizi sanitari diretti, servizi alla persona, ad un prezzo equo e accessibile, in conformità con i valori mutualistici. La collaborazione societaria tra i due gruppi mutualistici si pone l’obiettivo generale di “rafforzare ulteriormente il ruolo e la capacità contrattuale, nell’ambito dell’integrazione sanitaria, del movimento mutualistico italiano”. 20 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 La Mutualità in Europa Marcel J.G. Smeets, direttore generale dell’AIM (Associazione Internazionale della Mutualità), in “L’histoire c’est aussi nous. La storia siamo anche noi”, a cura di Maria Luisa Caldognetto e Bianca Gera, Centro Studi Piemontesi, Torino, 2009 Il concetto di mutualità è sempre attuale. Come modello sociale basato sulla solidarietà per l’organizzazione di attività economiche o commerciali, si è dimostrato sostenibile e affidabile per il futuro. Le società di mutuo soccorso attraggono sempre più persone, crescono in immagine e reputazione – anche senza una cornice legislativa europea legittima ed adeguata. Che cosa è l’AIM L’Associazione Internazionale della Mutualità (AIM) è l’associazione internazionale delle società di mutuo soccorso, tipicamente attive nel campo della sanità e dei servizi sociali. E’ stata fondata nel 1950, dopo la seconda guerra mondiale, sulla scia di uno stato sociale (welfare state) nascente ed in continua evoluzione. Fu costituita per promuovere lo sviluppo dei sistemi di protezione sociale e sanitaria su base solidaristica – non solo in Europa, ma in tutto il mondo. Oggi, l’AIM raggruppa più di 40 federazioni nazionali di società di mutuo soccorso sanitarie e socioassistenziali provenienti da 28 paesi del mondo. Europa, Africa America latina e Medio oriente sono le principali regioni rappresentate nell’AIM. Questa dimensione globale conferisce all’AIM il tratto caratteristico di una vera associazione internazionale. La diversità dei soci e la loro diffusione globale costituiscono la principale risorsa dell’AIM: i membri dell’AIM sono diversi tra loro, così come lo sono la loro cultura, lingua e storia, e tutti lavorano all’interno di assetti nazionali e regionali e di cornici giuridiche proprie. L’AIM raggruppa non solo società di mutuo soccorso vere, moderne eppure differenti, ma anche una varietà di culture, modelli ed esperienze. Le Domenico di Bartolo. Il Governo degli infermi, Pellegrinaio Santa Maria della Scala, Siena. società di mutuo soccorso in Italia sono diverse da quelle tedesche o francesi.Tutte hanno adattato il proprio statuto alla legislazione nazionale, hanno organizzato le loro attività in funzione dei mercati nazionali ed offrono prodotti e servizi che incontrano i bisogni e le aspettative dei loro soci. Nonostante queste differenze, le società di mutuo soccorso in tutto il mondo condividono gli stessi valori. Esse sono associazioni di persone, forniscono prodotti e servizi ai loro soci su base solidaristica, operano senza finalità lucrative e sono controllate e gestite dai soci. Soltanto in Europa, circa 235 milioni di cittadini si avvalgono di società aderenti all’AIM. Quasi la metà della popolazione europea è iscritta a società di mutuo soccorso sanitarie e socio-assistenziali – o attraverso sistemi di copertura sanitaria obbligatoria, come in Olanda e in Belgio, o con modalità volontarie, come in Francia e in Italia. Il fatto che un europeo su due aderisca ad una società di mutuo soccorso non significa soltanto che l’AIM è una vera associazione di rappresentanza, ma 21 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 anche che la mutualità gioca oggi un ruolo importante nella vita economica e sociale dell’Europa. In quasi tutti gli stati membri della UE sono presenti società di mutuo soccorso. Con nomi diversi e in forme poco dissimili, i cittadini europei si uniscono per procurarsi servizi e prodotti che soddisfano i loro bisogni. Pertanto anche le attività delle società di mutuo soccorso possono essere diverse. I servizi sociali e sanitari, assicurativi, di credito e prestito (come spesso accade nel Regno Unito) e la gestione idrica (come in Olanda) sono le attività più diffuse, ma non se ne escludono altre ancora. E’ chiaro che il modello mutualistico è molto attrattivo per ogni genere di persona e di attività. E lo è in ogni tempo. La storia del concetto mutualistico risale all’antico Egitto e si è sviluppato fin d’allora. Anche adesso, in tempi in cui le regole classiche della finanza e dell’economia e i mercati devono affrontare pesanti sconvolgimenti e i principi basilari del capitalismo sono messi in discussione, le società di mutuo soccorso si reggono saldamente e sembrano resistere alla generale tendenza al declino. Tutto ciò dipende dal tipo di “modello commerciale” – per usare una parola moderna – mutualistico? L’assenza di azionisti è una garanzia di sostenibilità? Il fatto è che la gestione di una società di mutuo soccorso non è condizionata da profitti azionari a breve termine, ma dalla soddisfazione dei bisogni dei soci. La gestione di una società di mutuo soccorso non è nemmeno condizionata da un illimitato desiderio di crescita, sia in termini di profitto, sia di fatturato o di volume d’affari. Oppure le società di mutuo soccorso resistono alle cadute finanziarie ed economiche perché sono inclusive e basate sulla solidarietà? Le società di mutuo soccorso sono create per aiutare i soci in stato di bisogno. E una società di mutuo soccorso come tale ha bisogno dell’aiuto dei suoi soci per adempiere alla sua missione e ai suoi scopi. Non ci sono soggetti esterni da soddisfare o da remunerare – come è il caso delle forme commerciali capitalistiche con azionisti e investitori. Il fatto che la società operi nell’interesse reciproco dei soci la rende meno dipendente e più stabile. Sempre più persone – inclusi politici, giornalisti e opinionisti – riconoscono il valore e l’utilità del- 22 l’idea mutualistica. Essi intendono la società di mutuo soccorso come una iniziativa privata ma non lucrativa per soddisfare i bisogni sociali urgenti. Specialmente nell’ambito dei servizi sanitari e sociali notiamo un forte interesse verso la forma giuridica della società di mutuo soccorso, ritenuta eccellente per il perseguimento degli scopi e degli obiettivi delle strategie nazionali di protezione sociale. Le recenti riforme dell’assistenza sanitaria in Svizzera, Olanda e Germania hanno favorito le società di mutuo soccorso. In Svizzera e in Olanda hanno addirittura estromesso le compagnie assicurative sanitarie private e lucrative e la loro presenza è stata drasticamente ridotta nei mercati nazionali. Il crescente successo delle società di mutuo soccorso è salutato positivamente, ma è in sorprendente contrasto con le opportunità ancora limitate che la legislazione della UE offre. Sebbene siano presenti quasi in ogni singolo stato membro, le società di mutuo soccorso letteralmente non esistono nella legislazione europea. Non c’è uno statuto della mutualità europea e dunque il settore mutualistico resta indietro rispetto alle società per azioni e alle cooperative. I precedenti sforzi per formulare uno statuto della mutualità europea sono falliti per ragioni politiche. Le proposte concrete a partire dagli anni ’90 sono state annullate dalla Commissione Barroso con l’operazione cosiddetta “ better regulation” (migliore controllo). Da allora lo statuto della mutualità europea non è mai comparso sull’agenda politica europea, nonostante il Parlamento europeo e la Commissione economica e sociale europea abbiano richiesto più volte di ripresentare la questione. Anche il settore non ha mai perso l’occasione per sottolineare il bisogno di uno statuto europeo per ragioni sia simboliche che pratiche. L’AIM, insieme con altre associazioni di rappresentanza, ha presentato una bozza di testo per uno statuto della mutualità europea che definisce principalmente l’organizzazione e le attività – poiché scopo dell’AIM è promuovere i principi della mutualità. Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Mutuality in Europe Mutuality is a concept of all times. As a social and solidarity-based model for organizing an economic activity or a business, it has proven to be sustainable and robust for the future. Mutual benefit societies attract more and more people and grow in image and impact – even without a sound and adapted European legal framework. About AIM The Association Internationale de la Mutualité (AIM) is the international association of mutual benefit societies, typically active in the field of health care and social services. It was founded in 1950, just after the Second World War, in the slip stream of to the emerging and ever developing welfare states. It was to promote the development of social protection systems and solidarity-based health care systems – not only in Europe, but in the whole world.Today,AIM groups more than 40 national federations of health and social mutual benefit societies from 28 countries worldwide. Europe,Africa, Latin-America and the Middle-East are the core regions of the AIM membership. This global reach gives AIM its specific flavor as a true international association. Its diversity and global spread make the membership AIM’s main asset: all working within their own national or regional settings and legal frameworks, AIM members do differ as much as do cultures, languages and histories. As such AIM groups not only concrete, moderntime but different mutual benefit societies, but also a variety of cultures, styles and experiences. Mutual benefit societies in Italy differ from those in Germany or France.They all have adapted their statute to the national legislation, have modeled their operations to the national markets and offer products and services that meet the needs and expectations of their membership. Notwithstanding these differences, mutual societies throughout the world share all the same values. They are associations of people, provide products and services to their membership on Rembrandt, La lezione di anatomia del Dr. Nicolaes Tulp, Mauritshuis dell’Aia. the basis of solidarity, operate on a not-for-profit basis and are controlled and managed by the membership. In Europe alone, some 235 million citizens are serviced by AIM members. Nearly half of European citizenship is affiliated to health and social mutual benefit societies – either through compulsory health care systems, like in the Netherlands and Belgium, or by voluntary schemes like in France and Italy. The fact that one out of every two Europeans is linked to a mutual benefit societies does not only say that AIM is a true representative association. It also says that mutuality plays an important role in modern economic and social life of Europe. In almost all EU member states mutual benefit societies are present. Under different names and in slightly different forms, European citizens get together to provide for services and product that meet their needs.The activities of mutual benefit societies therefore can differ, too. Social and health services, insurance, credits and loans (as is often seen in the United Kingdom), and water management (as in the Netherlands) are most seen, but it does not exclude other types of activities. 23 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 It is clear that the mutualist model is very attractive, for all kinds of people and for all kinds of activities. And for all times. History of the mutual concept goes back to the ancient Egypt and has developed ever since.Also now, in times when the classic financial and economic orders and markets face severe turmoil and basic capitalistic principles are questioned, mutual benefit societies stand straight and seem to resist to the general downward trends. Is it inherent to the mutualist “business model” – to use a modern word? Is the absence of shareholders a guarantee for sustainability? Fact is that mutual society’s management is not driven by shortterm stock-market profits, but by the satisfaction of members’needs. Neither is the mutual benefit society’s management driven by an unlimited desire to grow, both in terms of profits, turnover or volume. Or is the mutual benefit society resistant to financial and economical downturns as they are inclusive and based on solidarity? Mutual benefit societies are created to help those members in need. And the mutual benefit society as such needs the help of its members to fulfill its mission and objectives. There are no external parties – as is the case in capitalistic business forms with shareholders and investors – to satisfy or to remunerate. The fact that the society is to the mutual benefit of the members make it less dependent, and more stable. More and more people – happily including politicians, journalists and opinion leaders – recognize the value and utility of the mutualist concept.They understand the mutual benefit society as a private, but not-for-profit initiative to satisfy urgent social needs. Especially in the field of health and social service we notice a strong interest in mutual benefit society as an excellent legal statute to attain goals and objectives of national social protection strategies. Recent reforms in health care in Switzerland, the Netherlands and Germany have favored 24 the mutual benefit societies. In Switzerland and in the Netherlands they have even ousted private for-profit health insurance businesses and marginalized the latter’s presence on the national markets. The growing success of the mutual benefit society has to be welcomed, but is in surprising contrast with the still limited opportunities EU legislation offers it. Although present in almost every individual member state, the mutual benefit society itself is literally non-existent in European legislation.There is no such legal statute for a European mutual benefit society and therewith the mutual sector lags behind stock-owned companies and cooperatives. Earlier efforts to create a statute for a European mutual society have failed for political reasons. Concrete proposals dating from the 1990s have been dashed by the Barroso-Commission in the so-called “Better regulation” operation. Since then, the statute for a European mutual benefit society has never appeared on the European political agenda, although the European Parliament and the European Economic and Social Committee have called many times for re-tabeling the issue. The sector too, has never missed a chance to underline the need of such a European statute, for both symbolic as well as practical reasons. AIM, together with other representative associations, has presented a draft text for a statute for a European mutual benefit society, de - en prescribing mainly governance and operating measures - as it is AIM’s goal to promote the principles of mutuality. Marcel J.G. Smeets, director-general Aim, in “L’histoire c’est aussi nous. La storia siamo anche noi”, a cura di Maria Luisa Caldognetto e Bianca Gera, Centro Studi Piemontesi, Torino, 2009 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Statuto della Fimiv Approvato dal IX Congresso Nazionale Fimiv - Roma 15 dicembre 2006 TITOLO I COSTITUZIONE E SCOPI Art. 1 La libera e democratica associazione denominata “Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria” (FIMIV) - già Federazione Italiana delle Società di Mutuo Soccorso, fondata nel 1900 in occasione del 1° Congresso S.M.S. - si propone di agire in piena autonomia, per la promozione, lo sviluppo e la difesa del movimento mutualistico volontario nel campo assistenziale, sanitario, previdenziale, culturale e ricreativo, per contribuire a migliorare le condizioni economiche e sociali della collettività, nell’ambito di un completo e moderno sistema di sicurezza sociale. La FIMIV ha completa autonomia giuridica, patrimoniale, organizzativa ed amministrativa. La FIMIV è una associazione di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento mutualistico volontario, nell’ambito nazionale ed internazionale. La FIMIV ha la sua sede legale in Roma,Via A. Guattani, 9. Essa può istituire sedi, delegazioni ed uffici in altre località italiane ed estere. Essa aderisce alla Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue e conseguentemente, tramite questa, è collegata alla Alleanza Cooperativa Internazionale e può aderire ad Associazioni internazionali della mutualità. Art. 2 La FIMIV promuove, rappresenta, assiste, tutela, stimola e coordina gli Enti associati, per favorirne lo sviluppo, non svolge attività economiche in proprio e non ha scopo di lucro. La FIMIV è il centro unitario di iniziativa, di elaborazione e di direzione politica di un sistema di mutue volontarie che si propone in particolare: 2.1. di studiare e promuovere, attraverso le forme e gli strumenti più idonei, le iniziative atte a consolidare, a rinnovare ed estendere la mutualità volontaria nei confronti di tutti gli strati sociali, al fine di integrare il sistema di sicurezza sociale dello Stato, delle Regioni e delle Province autonome. 2.2. di promuovere la costituzione di nuove società di mutuo soccorso e consorzi fra società di mutuo soccorso; 2.3. di svolgere attività di supporto e coordinamento strategico a favore delle mutue associate al fine di potenziarne l’attività; 2.4. di studiare e promuovere iniziative, sia direttamente sia in collaborazione con organizzazioni che perseguono le stesse finalità, per contribuire al perfezionamento e al rinnovamento delle istituzioni assistenziali, sanitarie, previdenziali, culturali e ricreative del nostro Paese; 2.5. di studiare e promuovere iniziative per la riforma della legislazione mutualistica in tutti i settori di attività e per il perfezionamento in genere della legislazione sociale del nostro Paese e per il coordinamento e l’integrazione della mutualità volontaria con la previdenza sociale obbligatoria; 2.6. di coordinare, assistere, indirizzare, tutelare e rappresentare gli organismi associati per lo sviluppo e la promozione delle attività mutualistiche; 2.7. di curare gli interessi degli enti associati e di favorire il proselitismo mutualistico; 2.8. di realizzare e mantenere costanti rapporti di collaborazione e di intese con le istituzioni, i sindacati dei lavoratori dipendenti ed autonomi, le organizzazioni del mondo imprenditoriale pubblico e privato, nonché con tutti gli altri soggetti sociali; 2.9. di costituire un Osservatorio Permanente sulla Mutualità raccogliendo dati e informazioni presso gli Enti associati e promuovendo studi specifici anche in collaborazione con Enti pubblici e privati; 2.10. di contribuire alla formazione, qualificazione e riqualificazione professionale di quanti operano nel settore della mutualità; 2.11. di promuovere con altre organizzazioni dell’Unione Europea e altri organismi internazionali, scambi sul piano tecnico, sociale, culturale e formativo per contribuire alla conoscenza delle rispettive esperienze; 2.12. di costituire una rete europea di partenariato per iniziative comuni e a disposizione degli Enti associati; 2.13. di svolgere ogni altra attività diretta alla attuazione dei suoi fini sociali. a) Società di Mutuo Soccorso; b) Società Operaie di Mutuo Soccorso SOMS; c) Mutue sanitarie e previdenziali; d) Mutue interne di aziende, cooperative e Enti pubblici; f) Mutue scolastiche e studentesche; g) Consorzi fra Enti Mutualistici. 3.2. Possono altresì aderire alla FIMIV tutti gli organismi mutualistici, sempreché abbiano carattere di mutualità, senza fine di lucro e di speculazione privata, aventi oggetto analogo o affine a quelli perseguiti dagli Enti individuati nel comma precedente. Non possono aderire alla FIMIV gli enti lucrativi. 3.3. Per l’ammissione alla FIMIV occorre domanda scritta firmata dal Presidente dell’ente, corredata da copia dello Statuto sociale e dall’estratto della deliberazione dell’organo competente, che ha deciso di aderire alla FIMIV. TITOLO II AMMISSIONE, RECESSO, ESCLUSIONE DEGLI ASSOCIATI Art. 5 5.1. Si cessa di far parte della FIMIV per recesso o per esclusione, secondo le norme previste dall’art. 24 del codice civile e comunque per morosità. 5.2. L’esclusione è deliberata dal Consiglio Generale della FIMIV. Art. 3 3.1. Possono far parte della FIMIV gli Enti mutualistici denominati: Art. 4 L’adesione alla FIMIV comporta per ogni Ente associato, oltre che l’osservanza delle disposizioni statutarie, dei principi programmatici della FIMIV stessa e delle deliberazioni adottate dai suoi organi, anche i seguenti obblighi: a) il pagamento dei contributi associativi e di eventuali altri contributi straordinari per particolari forme di assistenza nella misura e secondo modalità fissate dai congressi nazionali e/o dagli altri organi sociali competenti; b) il rispetto degli accordi e delle convenzioni stipulate dalla Federazione, o tramite essa o dai propri organismi decentrati, con Enti, amministrazioni ed uffici pubblici e privati; c) di non aderire ad associazioni o essere emanazione o articolazione di Enti le cui finalità siano in contrasto con quelle della Federazione ed in genere con i principi della solidarietà e della mutualità; d) di fornire, per le finalità di cui all’art. 2.9, i dati e le notizie concernenti la vita e l’attività sociale. 25 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 5.3. Il recesso è consentito a seguito di delibera legalmente presa dall’associato. L’associato che recede ha l’obbligo di versare i contributi fino al termine dell’esercizio nel corso del quale è stata data comunicazione di recesso. TITOLO III GLI ORGANI Art. 6 Sono organi della FIMIV: 1) Il Congresso Nazionale; 2) Il Consiglio Generale; 3) Il Comitato di Direzione; 4) Il Consiglio di Presidenza; 5) Il Collegio dei Garanti. Art. 7 Il Congresso Nazionale si riunisce in via ordinaria ogni tre anni. Può tuttavia essere convocato in via straordinaria dal Consiglio Generale della FIMIV, oppure su domanda di almeno il 50% più uno degli enti associati. Art. 8 8.1. La convocazione del Congresso viene effettuata su deliberazione del Consiglio Generale, che ne fissa la località, la data, l’ordine del giorno, mediante avviso da pubblicarsi sull’organo di stampa “La Cooperazione Italiana” almeno 60 giorni prima della data di convocazione. L’avviso di convocazione deve essere trasmesso a tutti gli enti associati almeno trenta giorni prima della celebrazione del Congresso. 8.2. Il Consiglio di Presidenza provvederà, adottando strumenti di comunicazione idonei, ad informare gli associati in modo sintetico sui contenuti della relazione del Consiglio Generale e delle tesi proposte alla discussione del Congresso. 8.3. Gli Organismi decentrati, di cui ai successivi art. 21 e seguenti, se costituiti, con deliberazione del loro organo di direzione possono chiedere l’inclusione nell’ordine del giorno del Congresso di argomenti di cui ritengono opportuna la trattazione, trasmettendo le proprie proposte al Consiglio di Presidenza della FIMIV, prima della riunione del Consiglio Generale che convoca il Congresso. Art. 9 9.1. Il Congresso Nazionale si compone: - dai delegati degli Enti aderenti, eletti nei rispettivi congressi o assemblee o designati su delibera del Consiglio di Amministrazione; 26 - dai delegati nominati dagli Organismi decentrati della FIMIV, se costituiti, ai sensi dei successivi articoli 21 e seguenti. 9.2. Le modalità di elezione dei delegati, il numero dei delegati, i limiti e i poteri di rappresentanza saranno stabiliti dal Regolamento congressuale, approvato dal Consiglio Generale all’atto della convocazione del Congresso Nazionale. Ogni delegato al Congresso Nazionale rappresenta un solo voto, in base al principio democratico di “ogni testa un voto”. Il Regolamento congressuale stabilisce e disciplina l’eventuale istituto delle deleghe. Art. 10 Il Congresso Nazionale è il supremo organo direttivo della FIMIV. In particolare spetta al Congresso Nazionale: 1) approvare la relazione del Consiglio Generale; 2) determinare l’indirizzo generale della mutualità volontaria; 3) deliberare sulle modifiche dello Statuto e eventualmente sullo scioglimento della Federazione; 4) eleggere il Consiglio Generale; 5) eleggere il Collegio dei Garanti. Art. 11 11.1. Il Congresso è validamente costituito in prima convocazione con la presenza del 50% più uno dei delegati; in seconda convocazione, che può avere luogo un’ora dopo quella fissata per la prima, qualunque sia il numero dei delegati presenti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti. Le deliberazioni concernenti le modifiche allo Statuto sono adottate a maggioranza di due terzi dei delegati presenti. Le deliberazioni del Congresso Nazionale dovranno risultare da verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario. 11.2. Il Congresso Nazionale nella sua seduta di apertura elegge la Presidenza del Congresso, il Segretario, la Commissione elettorale, la Commissione verifica dei poteri, altre Commissioni utili allo svolgimento dei lavori. Art. 12 Per deliberare sullo scioglimento della FIMIV è necessaria la presenza di tre quarti dei voti complessivamente spettanti ai delegati ed il voto favorevole dei due terzi. La elezione degli Organi, di cui ai successivi artt.13 e seguenti e art. 19, avverrà nei modi stabiliti, volta per volta, dal Congresso. Art. 13 13.1. Il numero dei componenti il Consiglio Generale è determinato dal Congresso al momento della elezione, entro un limite minimo di 30 e un limite massimo di 45 componenti. 13.2. I membri del Consiglio Generale durano in carica fino al successivo Congresso Nazionale e sono rieleggibili. 13.3. Al Consiglio Generale è data facoltà di integrare il numero dei componenti il Consiglio, eletti dal Congresso, fino al limite massimo dei componenti, previsto al precedente comma 13.1 e di provvedere, mediante cooptazione, alla sostituzione dei propri membri che vengono a mancare per dimissioni, decadenza o altra causa. Se viene a mancare la maggioranza dei membri, quelli rimasti in carica devono collegialmente convocare il Congresso Nazionale per il rinnovo dell’intero Consiglio Generale. Art. 14 14.1. Il Consiglio Generale è convocato dalla Presidenza della FIMIV. 14.2. Il Consiglio Generale è valido in prima convocazione con la presenza del 50% +1 dei componenti e in seconda convocazione qualsiasi sia il numero di presenti e delibera a maggioranza dei presenti. 14.3. Il Collegio dei Garanti partecipa alle riunioni del Consiglio Generale. 14.4. Decade dalla carica il membro del Consiglio Generale chi non partecipa a tre riunioni consecutive, senza giustificato motivo. Art. 15 15.1. Il Consiglio Generale dirige la Federazione da un Congresso all’altro. 15.2. Spetta al Consiglio Generale: a) convocare i Congressi, stabilirne l’ordine del giorno, predisporre il Regolamento congressuale e stabilire le modalità di elezione dei delegati; b) eleggere nel proprio seno il Presidente, i Vicepresidenti e i componenti del Comitato di Direzione e stabilire le eventuali indennità di carica; c) approvare le relazioni e i documenti da presentare ai Congressi o in occasione di assemblee nazionali; d) stabilire le quote associative degli Enti aderenti alla FIMIV; e) approvare il rendiconto economico consuntivo e preventivo, le modalità di riscossione e di ripartizione dei contributi ordinari annuali e stabilire, nel caso di eccezionali eventi, contributi straordinari; Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 f) deliberare circa l’adesione degli enti associati; g) svolgere ogni altra attività e assumere ogni altra deliberazione che sia utile per la Federazione e che non sia di competenza del Comitato di Direzione; h) deliberare sull’assetto organizzativo della FIMIV; i) promuovere, validare e riconoscere gli Organismi decentrati della Federazione; l) nominare un economo che sovrintenda all’amministrazione della Federazione; m) istituire sedi decentrate in Italia e all’estero. Art. 16 16.11. Il Comitato di Direzione si compone del numero dei membri, tra un minimo di sette e un massimo di quindici, stabilito dal Consiglio Generale. Di esso fanno parte di diritto i membri del Consiglio di Presidenza. 16.2. Il Comitato di Direzione ha il compito di: a) attuare le decisioni del Consiglio Generale; b) convocare riunioni o convegni nazionali e periferici; c) nominare commissioni permanenti o temporanee per lo studio e la soluzione di specifici problemi; d) amministrare la Federazione, in conformità delle deliberazioni del Congresso e del Consiglio Generale; e) redigere annualmente il rendiconto economico e finanziario; f) organizzare e dirigere i servizi della Federazione; g) stabilire i compiti delle persone che svolgono la propria attività in forma volontaria; h) stabilire i compiti dell’eventuale personale dipendente e/o le prestazioni degli altri collaboratori della FIMIV; i) nominare i rappresentanti della FIMIV presso tutti quegli organismi nei quali è chiamata a farsi rappresentare; j) deliberare sull’assunzione e il relativo inquadramento e sullo scioglimento del rapporto di lavoro del personale della FIMIV. Art. 17 17.1. Il Consiglio di Presidenza è composto dal Presidente e dai Vicepresidenti. 17.2. Il Consiglio di Presidenza, attraverso la sua attività collegiale, assicura la piena e pratica applicazione delle decisioni degli organi direttivi della Federazione. La Presidenza convoca il Consiglio Generale ed il Comitato di Direzione. Art. 18 18.1. Il Presidente rappresenta la Federazione e firma gli atti ufficiali. Egli presiede le riunioni del Consiglio Generale e del Comitato di Direzione. 18.2. In caso di impedimento del Presidente, i suoi poteri sono assunti dal Vicepresidente più anziano. Art. 19 19.1. Il Collegio dei Garanti è composto da tre membri effettivi, di cui uno con incarico di Presidente e due supplenti. Essi durano in carica per il periodo intercorrente tra due congressi nazionali e sono rieleggibili. 19.2. Il Collegio controlla l’amministrazione della Federazione, ne accerta la regolare tenuta e controlla periodicamente i movimenti e la consistenza di cassa, riferendo al Consiglio Generale e al Congresso. 19.3. Il Consiglio Generale può integrare il Collegio con la nomina di nuovi membri, in sostituzione di quelli che venissero a mancare. Art. 20 Delle riunioni dei vari Organismi dovrà essere redatto il verbale a cura del Segretario, da eleggere a inizio seduta, anche al di fuori dei componenti dello stesso Organismo. Detto verbale dovrà essere stampato su apposito libro, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario. TITOLO IV ORGANISMI DECENTRATI Art. 21 21.1. Gli Organismi decentrati FIMIV, se costituiti, sono sedi unitarie di elaborazione di direzione e di controllo della politica della mutualità integrativa volontaria nell’area territoriale e/o settoriale di competenza. Possono costituire, in un rapporto democratico ed unitario, l’articolazione decentrata della Federazione e il primo livello associativo delle mutue volontarie. 21.2. Gli Organismi decentrati FIMIV possono, in armonia con la politica della Federazione Nazionale: a) presidiare la direzione e il coordinamento dei processi di sviluppo e dell’attività di gestione degli Enti mutualistici presenti nel territorio; b) promuovere iniziative tese a sviluppare l’attività politica e sociale per una diffusione della mutualità integrativa volontaria nel quadro dell’azione per conquistare un completo e moderno sistema di sicurezza sociale; c) curare i rapporti con i Comitati regionali di Legacoop e con le Federcoop; d) curare i rapporti con i Sindacati e le varie Organizzazioni a livello regionale, comunale e provinciale; e) curare i rapporti con le istituzioni pubbliche a tutti i livelli. 21.3. Gli Organismi decentrati FIMIV sono nominati dall’Assemblea degli Enti aderenti. 21.4. Il livello di autonomia amministrativa e patrimoniale degli Organismi decentrati è concordato con il Consiglio Generale della FIMIV. Gli Organismi decentrati sono tenuti a trasmettere alla Federazione nazionale i propri preventivi e consuntivi. Art. 22 22.1. La FIMIV non può distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitali durante la vita della Federazione salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposti dalla legge. Le quote associative non sono trasmissibili e non sono rivalutabili. 22.2. I cespiti della Federazione nazionale sono costituiti: a) dal contributo associativo determinato dagli organi direttivi della Federazione; b) da eventuali contributi straordinari; c) dalle liberalità e donazioni accettate dal Comitato di Direzione. Art. 23 In caso di scioglimento per qualsiasi causa, ogni eventuale attivo o patrimonio verrà devoluto ad altra Associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3 comma 190, della legge 23/12/1996 n. 662 e salvo diversa destinazione imposta dalla legge. Il Congresso Nazionale che deciderà lo scioglimento nominerà i liquidatori e fisserà le modalità di liquidazione. Art. 24 Per tutto quanto non espressamente previsto dallo Statuto si rinvia alle norme del Codice Civile. 27 Anno IV, n. 12 - 20 maggio 2010 Servizi Associativi • Rete sanitaria convenzionata Fimiv (assieme al Consorzio Mu.Sa.) mette a disposizione delle società di mutuo soccorso aderenti una rete convenzionata di qualificate strutture sanitarie e socioassistenziali, a tariffe agevolate, alla quale possono accedere tutti i soci e loro familiari utilizzando la “Tessera Salute” Fimiv. • Agevolazioni per gli enti associati Fimiv è riconosciuta dal Ministero dell'Interno (D.M. 559/C15185.12000.A (139) del 1° agosto 2000) quale "Ente nazionale con finalità assistenziali". Da tale riconoscimento giuridico derivano alcune agevolazioni per le società di mutuo soccorso ad essa aderenti: - La gestione di una mensa o di uno spacciodi una società di mutuo soccorso, riservata ai soci, non è subordinata al rilascio di alcuna licenza o tipo di permesso, ma è sufficiente ottemperare alle norme igieniche e tributarie e documentare la qualifica di società di mutuo soccorso aderente alla Fimiv. - Per le società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv (in quanto associazione riconosciuta dal Ministero dell'Interno) è prevista la riduzione del 15% sui compensi fissi della SIAE. • Assistenza e consulenza Fimiv mette a disposizione delle Società aderenti: servizio di consulenza legale e fiscale; elaborazione statuti; servizio di consulenza per la costituzione di nuove mutue; consulenza sulle garanzie di copertura sanitaria. SOMMARIO • Editoriale • Un modello sociale sussidiario e sostenibile • Organizzazione mutualistica Fimiv • Museo Storico del Mutuo Soccorso • La riforma della legge di settore • Il valore della solidarietà intergenerazionale • Gli strumenti della mutualità integrativa • La disciplina dei fondi sanitari integrativi • Il Consorzio Nazionale MU.SA. • La Rete di convenzioni socio-sanitarie • IMA il savoir-faire dell’assistenza • Problemi di udito: da Linear, la tecnologia che dà ascolto • La mutualità per la cultura • Fondo salute: una Società Coooperativa per la Mutualità Europea • La Mutualità in Europa/Mutuality in Europe • Statuto della Fimiv Direttore responsabile: Placido Putzolu Segreteria di redazione e grafica: Roberta Affabris, Patrizia Deganello, Riccardo Guidoni. Si prega di inviare materiale e notizie da pubblicare, via e-mail, a: [email protected] Realizzazione editoriale e Stampa: Rotostampa Group S.r.l. Via Tiberio Imperatore, 23 - 00145 Roma Tel. 065411332 - Fax 065411307. ! "# $%$! % & • ' • • & ( • ) * +,-+. / 0120+ 333 0-* / +1200 4 ! +5 / +2211 "! " ! * 6 6 8 6 0+ / 012+7 0, / 112., # ! 6 333 333 333 02 / 51209 27 / 211,+ 6 333 %" 333 : 0 / +;211 < 333 Quello minorile è un lavoro ancora in corso. Noi lo vogliamo fermare: perché un mondo di bambini lavoratori non è il nostro mondo. A volte bisogna pensare a cose a cui davvero non vorremmo pensare. Il lavoro minorile. Lo sfruttamento dei più deboli. Le discriminazioni di sesso, religione e razza. Noi ci pensiamo da anni. Per questo, oggi, ogni prodotto Coop è realizzato da aziende impegnate a rispettare i diritti dei minori e dei lavoratori. Una delle condizioni per essere fornitori di prodotti a marchio Coop, infatti, è la sottoscrizione e il rispetto di regole etiche, sia in Italia che nel resto del mondo, in particolare nei paesi dell’oriente. Aiutateci a far sì che i bambini siano liberi di essere bambini. Il lavoro, non è un gioco.