RISPOSTA AL CONSIGLIERE MARIA VITTORIA CERASO
Grazie Presidente, Signor Sindaco, Assessori e Colleghi Consilieri.
A nome del gruppo Fare Nuova la Città e in accordo con la coalizione di maggioranza, esprimo il parere
riguardante l’ordine del giorno del Consiliere Maria Vittoria Ceraso, che porta in discussione in questo
consiglio il tema della chiusura del ponte sul Po al traffico agli autoveicoli aventi massa a pieno carco
superiore a 20 tonnellate.
Il ponte sul Po è una struttura costruita nel 1892 ed è stato progettato, sembra quasi inutile sottolinearlo, ma
forse è opportuno, per sostenere un peso molto più contenuto rispetto a quello che quotidianamente lo ha
sollecitato fino a ieri.
Si tratta di un ponte con enormi problemi strutturali ed è per noi fondamentale salvaguardarlo.
La velocità eccessiva abbinata al carico comporta sul ponte delle intollerabili deformazioni a carico
dell’asfalto, determinandone il sollevamento dallo strato sottostante, e della struttura, per esempio
determinando la torsione dei giunti e la deformazione dei traversi della via di corsa in corrispondenza degli
appoggi.
Una perizia tecnica, richiamata nell’ordinanza del 2012, basata su modellazioni strutturali, prove statiche e
dinamiche, analisi su campioni di materiale prelevati nell’estate 2011 in più punti del ponte, ha consigliato la
chiusura ai TIR.
Vorrei ricordare a tutti che, a Piacenza, nella Primavera del 2009, un ponte è crollato, sfiorando una
tragedia.
Riteniamo che il vecchio ponte vada salvaguardato, in nome della sicurezza, da sollecitazioni che sono
risultate essere causa di degrado. Non possiamo permetterci di non prevenire. Se si verificassero cedimenti
e il ponte dovesse essere chiuso, quali potrebbero essere le problematiche per le migliaia di cittadini
cremonesi ed emiliani che ogni giorno attraversano il ponte per ragioni professionali, commerciali, o, più
semplicemente, personali?
Inoltre, secondo la “Valutazione del ciclo di vita delle infrastrutture sensibili” elaborata da Europolis
Lombardia, Istituto Superiore per la ricerca,la statistica e la formazione, datato giugno 2013, la chiusura del
ponte costerebbe 100.000 € al giorno.
Dal marzo 2012, sul ponte è stato vietato il transito ai TIR di peso superiore alle 20 tonnellate, ma numerose
sono state le segnalazioni riguardo la costante inosservanza del divieto da parte degli autotrasportatori.
Rispetto al precedente provvedimento, entrato in vigore nel 2012, da oggi, 14 luglio 2014, è stata interdetta
la circolazione anche ai mezzi vuoti con massa a pieno carico superiore a 20 tonnellate. Si tratta di una
soluzione condivisibile, emergeranno certamente disagi per gli autotrasportatori ma crediamo fermamente
che la sicurezza venga al primo posto!
La stampa fa riferimento a questi interventi sul traffico pesante già dal 2012, in particolare la Provincia del
22/02/2012 riporta il rammarico dell’allora assessore ai lavori pubblici, alla mobilitò, al traffico ed alla viabilità
del Comune di Cremona.,Francesco Zanibelli e dell’assessore provinciale Giuseppe Fontanella… che dire?!
Già allora forse era mancata la concertazione?!?
Questa Giunta si è insediata il 20 giugno. La determina della Provincia di Piacenza, unica titolare della
gestione del ponte, è datata 27 giugno: sette giorni dall’insediamento della Giunta! Non è in sette giorni,
consiliere Ceraso, che si costruiscono alleanze e progettualità condivise su un ponte che mostra
problematiche strutturali da anni. Ha ragione quando dice che la determina è stata adottata dalla Provincia di
Piacenza in maniera unilaterale, senza nessun previo confronto con l'Amministrazione di Cremona,
comunale e provinciale, senza nessun tavolo di concertazione con i rappresentanti degli autotrasportatori, e
che ciò è in direzione opposta a quanto la nostra coalizione ha sempre detto, ma se la Provincia di Piacenza
ha preso tale decisione senza condivisione non è certo da ascrivere a questa Giunta. La concertazione
manca dall’amministrazione di cui lei era membro, noi ci stiamo adoperando per costruirla. Sarà l’assessore
Manfredini ad illustrare al Consiglio quanto questa Giunta ha fatto in merito alla questione che lei solleva; da
parte mia ritengo importante sottolineare che l’attività di questa Giunta in merito al problema ponte si è
realizzata prima dell’8 luglio, data in cui lei ha depositato questo ordine del giorno.
Alla luce di queste considerazioni, daremo voto contrario al suo ordine del giorno.