IL PONTE DI AVIGNONE
LA LEGGENDA…
La leggenda che accompagna il Ponte Saint Bènezet è
collegata ad un giovane che portava tal nome e ad un
fatto prodigioso.Nel 1177 egli scese dalle montagne
dell' Ardèche perchè -a quanto raccontava egli stessoDio gli aveva comandato di costruire un ponte ad
Avignone, la città al 'bordo dell'acqua'.Inizialmente, la
gente lo prese per pazzo ma Benèzet non si diede per
vinto. Approfittando della benedizione che il vescovo
stava impartendo sul sagrato della cattedrale, una
domenica lo sfidò dicendogli che era stato inviato da
Dio in quel luogo affinchè convincesse il popolo a
costruire un ponte sul Rodano.
Il prelato, sentita la popolazione, disse:"Va bene, potrai
costruire il ponte se riuscirai a portare una pietra
enorme sulle spalle e gettarla nel fiume".
Credeva, con questo stratagemma, di far desistere il giovane
dal 'suo proposito', ma Benèzet -senza indugio-si caricò
la pietra in spalla sotto gli occhi attoniti degli astanti e
la sollevò in alto prima di gettarla nell'acqua,
sostenuto-a quanto si narra- dagli angeli mandati da
Dio.
Si dice che quel blocco di pietra sia incastonato in una delle
arcate, e sembra sfidare gli elementi.
Ogni papa che vi transitò in seguito, dice la leggenda, si
doveva fermare un momento a pregare dinanzi alla
volta di Benezèt e lasciare un obolo.
LA STORIA…
In realtà, storicamente un ponte in legno esisteva già in epoca
romana per collegareVilleneuve ad Avignone, sul quale si
innestò un ponte in pietra i cui pilastri erano probabilmente
collegati con passerelle di legno;questo era aperto alla
circolazione dal 1184ma nel 1226 esso venne distrutto nella
quarta arcata.E' l'epoca in cui si era costituita
la"Confraternita del Ponte", sorta per l'influenza di
Benezèt, che era costituita da 24 fratelli.
Grazie alle loro ricerche incessanti e alla strategia dei pedaggi per
il transito, erano riusciti ad accumulare i fondi necessari per
ricostruire un ponte gotico in pietra sui resti del ponte
precedente, prendendo a modello ponti già esistenti sul
territorio francese limitrofo (come il Pont du Gard nei
pressi di Nimes).
Del resto, la sua presenza era fondamentale per i pellegrinaggi tra
Italia e Spagna e, quando la corte papale si trasferì ad
Avignone, la sua importanza crebbe vorticosamente. I
cardinali, stanchi delle seccature che procurava la corte
Avignonese, vivevano volentieri al di là del ponte, a
Villeneuve, dove si erano fatti erigere residenze multiple.
Avignone si era fatta una cattiva reputazione, tanto che
il Petrarca ebbe a definirla come una delle città più 'infette'
della terra!
Nel 1377 fu ordinato dal cardinale Blandiac di lastricarlo per
evitare i grossi inconvenienti derivanti dagli scivolamenti (e
conseguenti cadute nel fiume!).Il re Luigi XIV fu uno degli
ultimi personaggi ad aver attraversato il ponte, nel XVII
secolo, prima che questo crollasse.Non venne più
ricostruito nella parte mancante.
Oggi ne vediamo quattro arcate e un cappella ed è
visitabile.Naturalmente,sono stati costruiti altri due ponti
per collegare Avignone a Villeneuve Lez Avignon e Les
Angles: le Pont Daladier e le Pont de l'Europe.
“SUR LE PONT D’AVIGNON…”
Al ponte di Avignone è legata la
famosa canzone "Sur le pont de
Avignon...",aria di un'operetta
molto in voga nel 1876,che
riprende il motivo di un'operetta
del 1853 scritta da Adolphe
Adam. In realtà,già da parecchi
secoli molte canzoni popolari
accompagnavano la storia del
ponte,e venivano cantate nelle
cerimonie nuziali.Ispirarono un
compositore di musica di corte,
nel XVI sec., Pierre Certon che,
alle arie comiche e scandalose,
univa quelle a tema
religioso;compose una messa
"Sur le pont de Avignon".