argentina del nord - I Viaggi di Maurizio Levi

annuncio pubblicitario
ARGENTINA DEL NORD
Deserti d’alta quota
I selvaggi scenari del Nord Ovest tra montagne, “quebradas”, lagune e pueblos
14 giorni (in hotel e hosterie, tre notti in rifugio e una in casa privata)
Un viaggio che tocca alcuni dei paesaggi più spettacolari, selvaggi e sconosciuti delle
regioni andine dell’Argentina del nord.
Da Salta, la bella città coloniale ai piedi delle Ande, ci si inoltra tra le montagne. In
questa regione si trovano alcuni degli ambienti naturali più scenografici di tutta la
catena andina: la Quebrada de Humahuaca, vallata di rocce multicolori, il “Cerro de
los siete colores”, sito protetto dall’UNESCO, i grandi “salares”, bianchi bacini tra le
montagne, antichi resti di laghi, le inaspettate formazioni glaciali nel deserto di alta
quota, le lagune abitate da colonie di fenicotteri rosa, la miniera di zolfo a 5.200 metri
dai colori psichedelici, le scenografiche formazioni del deserto rosso, i coni vulcanici
nerissimi che si innalzano tra vette circondate da colate laviche, il “campo de piedra
pomez”, un labirinto di torrioni di pomice bianca che emergono dalla sabbia nera, gli
incontri con branchi di vicuñas, i graziosi pueblos andini dove la vita sembra essersi
fermata e ci si saluta con la gente del posto come vecchi amici.
Il viaggio si effettua in fuoristrada percorrendo piste sterrate fino a passi di oltre 4.500
metri, sotto cieli blu intenso, circondati da creste innevate e immersi in spettacolari
paesaggi desertici non ancora scoperti dal turismo. I pernottamenti si effettuano in
buoni hotel e piacevoli “hosterie”, tre notti in un buon rifugio di montagna e una in
casa privata, vivendo un’esperienza con la comunità locale. Guida locale di lingua
italiana e possibilità di estensione del viaggio fino a San Pedro de Atacama (Cile).
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2016
1° giorno / Italia – Buenos Aires
Partenza da Milano in serata con voli di linea per Buenos Aires, scalo intermedio.
Cena e pernottamento a bordo.
2° giorno / Buenos Aires – Salta
Arrivo al mattino all’aeroporto internazionale e trasferimento all’Aeroparque
(l’aeroporto dei voli domestici) per il successivo volo per Salta. Accoglienza
all’arrivo da parte dello staff locale e trasferimento privato in hotel. La cittadina,
chiamata “Salta, la linda” (cioè la bella), è situata a 1200 metri di altitudine sul
versante orientale delle Ande, nel Nord Ovest argentino, una regione ricca di storia,
colori e folklore. In funzione dell’orario di arrivo del volo domestico di effettua una
prima visita del centro della città coloniale, con la sua piazza centrale e le belle chiese,
e dell’interessantissimo Museo Maam, dove si possono ammirare i corpi
perfettamente conservati dal gelo e dall’aria secca di tre bambini Inca, ritrovati nel
1999 da una equipe del National Geographic sulla vetta del vulcano Llullaillaco a
6.790 metri (in mancanza di tempo alcune visite possono slittare al mattino
successivo). Pasti liberi, pernottamento in un grazioso boutique hotel.
3° giorno / Salta – Quebrada de Humahuaca – Tilcara – Cerro de los Siete
Colores – Purmamarca
(circa 280 km asfalto) (altezza max 2500 mt / all’arrivo 2.300 mt)
Prima colazione in hotel e visita della città qualora non fosse stata effettuata il
pomeriggio precedente. Si parte in fuoristrada verso nord, attraversando dapprima una
zona di fitta foresta, chiamata ‘Yungas de transiciòn’ e poi alcuni tipici pueblos, per
entrare nella Quebrada de Humahuaca lungo la strada che costituiva l’antico
“Camino Real” degli Inca, via di comunicazione tra Buenos Aires e Lima. La
vegetazione è qui differente poiché siamo in una zona di transizione tra gli altipiani
andini e le foreste, diventa subtropicale di alta quota e con un clima caldo-umido. Poi
la strada inizia a salire fino a raggiungere i 2.500 metri di altezza. Si prosegue lungo
questa quebrada (una valle molto stretta) per ammirare dei paesaggi veramente
spettacolari di montagne colorate dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Mondiale
dell’Umanità. Le montagne e le valli circostanti si riempiono gradualmente dei grandi
cactus cardones. Continuando a salire lungo la Quebrada si può ammirare la “Paleta
del Pintor”, altra formazione che ci meraviglia per le fantastiche colorazioni.
Arrivo a Tilcara dove, sulla cima di una collina che domina la valle, si trovano i resti di
una antica roccaforte degli indios Omahacas dell’epoca precoloniale. Ritorno verso sud
e quindi si lascia la valle principale per raggiungere Purmamarca, un “pueblo” disteso
alle falde dello scenico Cerro dei Sette Colori. Pranzo in un ristorante lungo la strada,
cena libera in uno dei simpatici ristorantini di Purmamarca. Pernottamento in hotel.
4° giorno / Purmamarca – Salinas Grandes – Susques – S.Antonio de Los Cobres
(130 km asfalto, 150 km sterrato) (altezza max 4.200 mts / all’arrivo 3.750 m)
Purmamarca è dominata dalla scenografica montagna i cui differenti colori sono dovuti
a una stratificazione naturale con colori come verde, rosso, giallo e viola. Qui ci attende
una breve e piacevolissima camminata. Una bella strada conduce a un passo a 4.200
metri tra montagne innevate e brulle; ecco subito sull’altro lato appare il bianco
specchio di Salinas Grandes che si tinge di ogni colore con le differenti luci del giorno,
creando effetti veramente spettacolari. Si raggiunge il centro di questo deserto di sale
con le vetture, circondati da un paesaggio surreale, dove poter ammirare le vasche di
acqua blu da cui si raccoglie il prezioso minerale.
Ancora poche decine di chilometri d’asfalto lungo la strada che conduce verso il Cile e
raggiungiamo l’antica capitale della puna, Susques, dove si trova la più antica chiesa
del nord e forse dell’attuale Argentina, costruita nel 1598. Visita alla semplice e fiera
comunità di Susques. Si attraversano i campi colorati di oro dalla paja brava (il
particolare tipo di erba che caratterizza gli altopiani andini), si costeggia il vulcano
Tuzgle di 5500 m con le sue colate laviche e arrivo al Viaducto de la Polvorilla,
costruito nel 1930 e alto 220 mt, l’ardito ponte della ferrovia che collega l’Argentina al
Cile, attualmente non più utilizzata. Arrivo al borgo minerario di San Antonio de Los
Cobres. Pranzo in un ristorantino locale, cena e pernottamento in hosteria.
5° giorno / San Antonio de Los Cobres – deserto del Labirinto – Tolar Grande
(250 km sterrato) (altezza max 4.520 mts / all’arrivo 3.650 m)
Cielo blu scuro, campi dorati, paesaggi che lasciano senza fiato. Entriamo nel cuore
della puna (la regione dell’altopiano andino) più remota, misteriosa e affascinante.
Attraversiamo il villaggio di Santa Rosa de los Pastos Grandes, il lago salato
multicolore di Pocitos e poi l’incredibile deserto del Labirinto caratterizzato da
centinaia di “cupole” rocciose rosse che si attraversano con un percorso tortuoso e
scenografico. Si raggiunge quindi il piccolo canyon della Garganta del Diablo.
I paesaggi cambiano in continuazione, siamo nel cuore dell’altopiano andino.
Entriamo nella zona di Tolar Grande, ricca di salares, montagne colorate, misteriose
formazioni saline e alcuni dei vulcani più alti al mondo. Pranzo a picnic lungo la
strada, cena in famiglia in una casa del piccolo centro di Tolar Grande. Pernottamento
in una hosteria o rifugio municipale (Casa Andina o Rifugio Afapuna) o, se non
disponibili, in casa di una famiglia locale.
Sia l’hosteria Casa Andina sia il Rifugio Afapuna sono di proprietà della
Municipalità di Tolar Grande. L’hosteria è stata inaugurata nel 2012, per
implementare l’offerta di ospitalità in questa remota area della Puna Salteña, e
dispone di pochissime camere. Interamente costruita in adobe e pietra vulcanica,
seguendo fedelmente le tecniche tradizionali di costruzione delle comunità locali.
Il Rifugio è stato costruito anch’esso pochi anni fa’ grazie ai fondi dell’exambasciatore di Francia e rappresenta una comoda, pulita e ben gestita opzione,
l’unica alternativa disponibile rispetto alla recente hosteria e alle case private.
Possiede due grandi camerate, con 9 letti a castello l’una, destinate rispettivamente
agli uomini e alle donne. I letti hanno lenzuola e coperte. E’ garantito un servizio di
cambio lenzuola/asciugamani giornaliero. E’ disponibile acqua calda. Il rifugio e’
riscaldato con 6 stufe a legna. Due bagni, per uomini e donne. La cena e la colazione
sono preparate e servite presso la casa di una famiglia selezionata dal nostro
corrispondente locale. In caso non sia possibile pernottare presso le strutture della
municipalità, il pernottamento avverrà in camere presso case locali. In ogni caso,
qualunque sia la sistemazione per la notte, l’accoglienza è calda e originale!
6°-7° giorno / i dintorni di Tolar Grande: la duna escondida – los Ojos del Mar –
La Casualidad
(1° giorno, 140 km sterrato – 2° giorno, 80 km sterrato + 150 km asfalto) (altezza
max 5.100 mt / all’arrivo 3.650 mt)
Queste giornate sono dedicate a delle escursioni in fuoristrada nei dintorni di Tolar
Grande. Il primo giorno, con le vetture fuoristrada ci avviciniamo a una enorme duna
di sabbia, che i locali chiamano la duna escondida (la duna nascosta) incastonata in
un deserto rosso di origine sedimentaria composto da innumerevoli colline
tondeggianti rosse. Camminata sulla duna per raggiungere un fantastico mirador a
360° sulle Ande, un luogo carico di energia e al contempo meditativo. Non lontano,
in un salar, si possono ammirare gli incantevoli “Ojos del Mar”, pozze di acqua
turchese in mezzo al bianco di un lago salato. Per concludere la giornata si raggiunge
la cima di una collina poco fuori Tolar Grande per attendere che la luce radente
accenda un indimenticabile tramonto su uno dei paesaggi più spettacolari della Puna.
Il giorno successivo l’escursione prevista necessita di una partenza di buonora per
raggiungere la città fantasma de La Casualidad, attraversando da est a ovest il Salar
di Arizaro con una visione a 360° sul terzo salar più grande al mondo, circondato da
una serie di vulcani e montagne innevate che superano i 6.000 metri e segnano il
confine con il Cile. Un tempo era il luogo più popolato della puna del Nord
Argentina, dove sino al 1976 vivevano circa 2.500 persone. La strada venne asfaltata
per ragioni militari e corre a mezza costa sui bordi del salar, con paesaggi grandiosi,
colorati e sempre diversi.
Da lontano avremo la prima immagine della imponente sagoma del vulcano
Llullaillaco, sulla cui vetta furono ritrovati i corpi perfettamente conservati dei tre
bambini Inca ora esposti al Museo Maam di Salta. Incredibile e misterioso il centro
minerario de La Casualidad: un grosso paese con scuola, chiesa, abitazioni e impianti
completamente abbandonati e disabitati.
Pranzi a picnic, cene in famiglia o ristorante locale. Pernottamenti a Tolar Grande.
8° giorno / Cono di Arita – Salar di Arizaro – oasi di Antofallita – Salar di
Antofalla
(180 km sterrato) (altezza max 3.900 mt / all’arrivo 3.200 mt)
Attraversiamo lo scenografico Salar di Arizaro in tutta la sua lunghezza da Nord a
Sud e tra effetti di miraggio, proprio nel mezzo della distesa salina, osserviamo un
perfetto cono roccioso nero che si innalza: è il “Cono di Arita”, una montagna sacra
che non può essere scalata.
Un altro passo montano tra i fantasmagorici paesaggi colorati di queste alture e si
raggiunge il grande Salar di Antofalla. Lo seguiamo bordeggiando tra montagne
colorate, formazioni di roccia e cristalli fino a raggiungere la piccolissima oasi di
Antofallita, dove vive un solo nucleo familiare, con una vista incredibile sul salar.
Siamo proprio in mezzo alle Ande, si prosegue fino all’omonimo villaggio di
Antofalla, un piccolo pueblo di case erette con mattoni di adobe (antica tecnica
tradizionale con cui si impasta il fango o l’argilla, spesso con erba secca, fino a
ottenere una mistura che una volta essiccata sarà in grado di resistere a intemperie ed
escursioni termiche), abitato da circa 40-50 abitanti …un luogo veramente unico.
Pranzo a picnic lungo la strada. Simpatica cena in una famiglia locale e
pernottamento in case private (da prevedere camere da 4-5 letti ciascuna e bagno in
comune), per vivere assieme alla comunità locale una esperienza davvero speciale.
9° giorno / Antofalla – quebrada Calalaste – Antofagasta de la Sierra – El Penon
(190 km sterrato) (altezza max 4.100 mt / all’arrivo 3.400 mt)
Antofalla era un tempo una delle stazioni di sosta per le carovane di lama che
effettuavano la rotta tra questa parte delle Ande e l’oasi di Atacama. Si lascia questa
piccola comunità di pastori e si continua lungo il salar raggiungendo una serie di
curiose pozze di acqua colorata: una blu, una nera e una color rosso vivo, veramente
inaspettate. Non lontano il salar presenta una serie di formazioni saline multicolori
davvero spettacolari (in funzione della presenza di acqua o meno, queste formazioni
colorate potrebbero essere coperte).
Si attraversa il bacino e ci si addentra tra montagne, vallate e coni vulcanici con un
percorso selvaggio, magnifico e sempre diverso a ogni curva. Passando dalla
quebrada di Calalaste, uno dei posti migliori dove avvistare dei camelidi allo stato
selvatico, si raggiunge quindi la pianura di Antofagasta. La zona è tra le più ricche in
assoluto di branchi di vigogne e di lama. Arrivo ad Antofagasta de la Sierra, la più
grande oasi lungo la via carovaniera per San Pedro de Atacama, e visita del piccolo
ma originale peublo, dove si trova anche un semplice museo. Pranzo in una casa
privata. Il dipartimento di Antofagasta de la Sierra è una regione veramente poco
abitata: estesa quasi quanto la Lombardia è abitata da circa 1.800 abitanti di cui 800
nel “capoluogo”. Il paesaggio circostante, desertico in quanto delimitato dalle catene
andine orientali e occidentali, è ricco di ambienti mozzafiato: piccoli coni vulcanici,
nerissime colate di lava, laghi salati, lagune e rocce isolate. Dedicheremo un po’ di
tempo per salire sul piccolo e perfetto cono del vulcano Antofagasta, a pochi km dal
pueblo. Una camminata di meno di un’ora ci porterà in vetta per godere di fantastiche
vedute sul paesaggio circostante. Proseguiamo poi sull’altopiano fino a El Penon, che
sarà la base per le escursioni del giorno successivo. Cena e pernottamento nell’ottima
hosteria locale, gestita da un italiano.
10° giorno / escursione a Campo de Piedra Pomez – El Penon
(110 km sterrato) (altezza max 4.100 mt / all’arrivo 3.400 mt)
Giornata dedicata all’escursione in un luogo assolutamente inaspettato, il Campo de
Piedra Pomez, una vera e propria meraviglia naturale: un’immensa area di pietra
pomice di oltre 80 chilometri quadrati, solidificata in curiose formazioni rocciose alte
sino a 10 metri, circondate da sabbia grigia e nera di origine vulcanica, erose dai venti
in forme di funghi, torrioni e panettoni. Le valli nascoste tra le montagne circostanti
sono occupate da enormi dune di sabbia bianca che creano un ambiente lunare e in
forte contrasto con le colate laviche e i coni vulcanici. Seguendo tracce appena
evidenti raggiungiamo le formazioni di pietra pomice e avremo tempo per perderci in
camminate e scoprire questo ambiente magico e fantasmagorico. L’architettura
bizzarra, il cielo cobalto, i contrasti di colori e la solitudine del luogo, rendono
indimenticabile questa visita. Pranzo a picnic.
Si prosegue in un bellissimo paesaggio desertico in cui non son rari gli incontri
casuali con branchi di vigogne. Nel pomeriggio si ritorna a El Penon, cena e
pernottamento in hosteria.
11° giorno / El Penon – Hualfin – Santa Maria – i resti incaici di Quilmes –
Cafayate
(60 km sterrato, 270 km di asfalto) (altezza max 4.100 mt / all’arrivo 1.700 mt)
Si lascia l’ambiente della Puna e dopo un ultimo passo a oltre 4.000 m, si comincia a
scendere dall’altopiano, percorrendo la valle Calchaqui. Si attraversano i campi
amarillos di Paja Brava fino a una immensa duna di sabbia bianca, che
improvvisamente appare in una stretta valle tra alte montagne rocciose, un paesaggio
davvero spettacolare, imboccando la valle di Hualfin abitata dalla amena comunità
raccolta in un piccolo pueblo. Seguendo poi la mitica Ruta 40 (la strada che costeggia
le Ande dal confine con la Bolivia fino alla Terra del Fuoco, per oltre 4000 km) ci
dirigiamo verso nord. Il paesaggio cambia, man mano che si procede e si scende di
quota l’ambiente desertico cede spazio ai primi ambienti verdeggianti. Pranzo lungo
la strada nelle campagne del distretto di Santa Maria.
Continuando si visitano le rovine preincaiche di Quilmes, le meglio conservate di
tutta l’Argentina e con una storia drammatica alle spalle. Fino a qui si spingeva il
tratto di cammino Inca più meridionale dell’Impero. Entrati nella Provincia di Salta
raggiungiamo i verdi vigneti di Cafayate, terra di vino e folklore a quasi 1.700 metri
di altezza. Cafayate è una piacevolissima cittadina, di impronta oramai turistica, che
si sviluppa intorno alla piazza principale dove si trovano negozi aperti anche fino a
sera inoltrata, caffè con tavolini all’aperto e numerosi ristoranti dove si possono
assaggiare le rinomate specialità locali. Sistemazione in un resort nei pressi della
cittadina. Cena libera e pernottamento.
12° giorno / Cafayate – Quebrada de las Conchas – Salta
(180 km asfalto) (altezza max 2.000 mt / all’arrivo 1.200 mt)
Giornata conclusiva dello strabiliante percorso nella regione del Nord-Ovest
dell’Argentina e ultime emozioni del viaggio. Lungo il tragitto dedicheremo del
tempo all’esplorazione di una meraviglia naturale di questa regione. Si entra nella
Quebrada de las Conchas, un vero e proprio canyon di oltre 50 km ritagliato
dall’erosione delle acque, in una zona ricchissima di giacimenti rocciosi di argilla,
ferro, calce e ceneri. Giacimenti sedimentari rossi risalenti in certi casi a 450 milioni
di anni fa, riportati alla luce dalla spinta tettonica che ha prodotto la catena andina,
sono stati erosi e modellati dagli agenti atmosferici nel corso delle ere geologiche
dando luogo a delle formazioni spettacolari, uniche e così dissimili tra loro, che a
ogni curva verrebbe continuamente voglia di fermarsi per fotografarle. Pranzo libero
lungo la strada e arrivo a Salta nel primissimo pomeriggio e tempo libero per
un’ultima piacevole passeggiata nel centro cittadino o per degli acquisti. Cena libera e
pernottamento in hotel.
13° giorno / Salta – Buenos Aires – partenza
Prima colazione, trasferimento in aeroporto e volo per Buenos Aires. Arrivo
all’Aeroparque (terminal dei voli locali) e trasferimento all’aeroporto internazionale
per l’imbarco sul volo di rientro per l’Europa. Pranzo libero. Cena e notte a bordo.
14° giorno / arrivo in Italia
Arrivo in mattinata in Europa e coincidenza per Milano con arrivo pomeridiano.
Fiesta de Casabindo - El Toreo de la Vincha
Ogni 15 Agosto a Casabindo, un minuscolo e
remoto villaggio tra le Ande, si festeggia
Nostra Signora dell'Assunzione con una
processione e un'incruenta corrida. Dopo la
messa, l'immagine della Vergine viene
portata a braccia in processione per le vie
del paese affollate dagli abitanti dei villaggi
della regione andina e il suo ritorno sarà
onorato con danze nei colorati costumi tipici
che hanno un significato speciale per i
locali. Ma il momento più atteso è senza dubbio “el toreo de la vincha”, la corrida
che si svolge nella piazza della chiesa dove le corna del toro vengono inghirlandate
con una fascia rossa che racchiude alcune monete d’argento. Compito degli uomini
che hanno il coraggio di cimentarsi nella prova, è di recuperare quella fascia
distraendo l’animale solo con un panno rosso, nessun’arma è consentita.
Partenza speciale 11 Agosto, durata 16gg (richiedete il programma dettagliato)
ESTENSIONE IN CILE – 4 giorni
Attraversando le Ande fino a San Pedro de Atacama
Da Salta a San Pedro de Atacama, attraversando la cordigliera andina per ben due
volte e in due punti diversi. Dopo l’attraversamento della catena andina con il Paso
de Jama, a 4.300 metri di altitudine circondato da alte montagne che si innalzano
dagli sterminati altopiani che caratterizzano la “puna”, si entra in Cile e si
raggiunge la mitica oasi di San Pedro de Atacama, con la magica Valle della Luna, i
geyser dell’altopiano del Tatio, la splendida laguna Miscanti e un interessantissimo
museo dove si trovano le mummie della cultura atacameña. Altri grandiosi paesaggi,
altre lagune incastonate nei sorprendenti colori dell’altopiano andino e si
riattraversano le Ande; una nuova spettacolare strada attraverso il Paso de Sico sempre oltre i 4.000 m.s.l.m. - che conduce alla Quebrada del Toro prima di
rientrare a Salta.
13° giorno / Salta – Purmamarca – Susques – Passo de Jama (Cile) – San Pedro
de Atacama (540 km asfalto, 40 km sterrato) (altezza max 4.300 m / arrivo 2.400 m)
Dopo colazione incontro con l’autista/guida e partenza in fuoristrada verso nord.
Oggi si viaggerà nel cuore delle Ande per entrare in Cile, un tragitto spettacolare
attraverso alcuni dei più bei luoghi di questo angolo di mondo, scavalcando passi a
oltre 4.000 metri, tra lagune e laghi salati. Dapprima si raggiunge Purmamarca per
poi deviare verso Salinas Grandes, e dopo aver superato Susques ci si inoltra
ulteriormente nella Puna, l’altopiano andino dove non crescono alberi ma solo
bassi cespugli e dagli spazi che sembrano infiniti. Ecco giunti al Paso di Jama a
4.300 metri, per il primo spettacolare attraversamento della Cordigliera Andina,
circondati molti vulcani e da montagne che sfiorano i 6.000 metri. Passaggio di
frontiera con il Cile e proseguimento in un ambiente desertico, con i suoi spazi
che sembrano infiniti e rocce monolitiche di ignimbrite. Si ridiscende sul versante
cileno fino a San Pedro de Atacama, piccolo paesino poco al di là del confine col
Cile, che sino alla fine degli anni ‘90 non aveva corrente elettrica e che oggi, pur
mantenendo l’antico fascino, si è sviluppato turisticamente rispettando, però,
l’impatto ambientale. Dinanzi si staglia la figura maestosa del vulcano Licancabur,
il vero re di questa parte delle Ande. A suggellare la conclusione di questa
giornata sarà un tramonto a dir poco indimenticabile sopra la catena di montagne e
i suggestivi vulcani della cordigliera. Pranzo a picnic o in un ristorantino locale
lungo la strada. Sistemazione a San Pedro in un lodge andino molto confortevole,
cena libera e pernottamento.
14º giorno / San Pedro de Atacama: escursione ai Geyser del Tatio, Termas de
Puritama, la Cordillera de Sal (140 km asfalto)
Incontro con la guida locale cilena e partenza prima dell’alba (verso le 5h00 del
mattino) per raggiungere l’area naturale dei Geyser del Tatio, un ambiente dalla
bellezza surreale sito a quasi 4.300 metri di altitudine: geyser, fumarole e piscine
naturali di acqua calda bordate da residui salini colorati. E’ proprio il mattino presto,
intorno alle 7h00, il momento migliore per osservare, nell’azzurra limpidezza
atmosferica dell’altopiano, i fenomeni dovuti all’intensa attività vulcanica sotterranea,
prima che i venti mattutini disperdano il vapore delle fumarole. Con una guida locale
di lingua spagnola avremo modi di comprendere le implicazioni e le caratteristiche
geologiche e biologiche di quest’area che aldilà della bellezza naturale nasconde
importanti risvolti naturalistici. Colazione di fronte ai geyser (condizioni
meteorologiche permettendo). Col favore del meteo e del tempo a disposizione si farà
in modo che gli eventuali altri visitatori lascino l’area per poi visitare la parte alta del
sito, ricco di piscine naturali dove ci si può anche bagnare nelle acque termali. Sulla
strada del ritorno verso San Pedro si effettua una sosta alle termas de Puritama, dove
sgorgano delle sorgenti di acqua calda di origine vulcanica con proprietà terapeutiche.
Numerose vasche naturali, con l’acqua a una temperatura media di 33° C, e piccole
cascatelle invogliano chiunque a bagnarsi, concedendosi una sosta rilassante. Pranzo
a picnic o in un ristorante locale. Rientro al lodge di San Pedro e un po’ di relax per
recuperare il risveglio del primo mattino. Successivamente ci rimettiamo in macchina
per una escursione di pochi chilometri fuori San Pedro, raggiungendo un posto
panoramico da cui assistere a uno spettacolare e infiammato tramonto, con vista
mozzafiato sulla Cordillera de Sal. Rientro a San Pedro, cena libera e pernottamento.
(N.B. L’area termale di Puritama è gestita congiuntamente da una fondazione senza
scopo di lucro e dalla comunità di Atacama. Sono presenti sia servizi igienici sia
spogliatoi per cambiarsi ed è possibile noleggiare gli asciugamani…consigliato
portarsi il costume per un irresistibile e rilassante bagno)
15º giorno / San Pedro de Atacama: il Museo di Pére Le Paige, il sito di Pukara
de Quitor, la Valle di Marte e la Valle della Luna (150 km asfalto)
Prima colazione e passeggiata per il piccolo pueblo di San Pedro. Si visita il Museo
Antropologico Pére Gustave Le Paige, che ospita una delle collezioni più ricche del
Sudamerica, fondato negli anni ’60 dall’omonimo gesuita belga, appassionato
archeologo ed esperto di culture preistoriche (in questi mesi il museo è soggetto ad
alcune ristrutturazioni e potrebbe non essere aperto al pubblico nel giorni di visita). In
meno di 30 anni egli riuscì a raccogliere e catalogare migliaia di reperti, molti dei
quali oggi magnificamente esposti nei padiglioni del museo da lui fortemente voluto.
Tra i “pezzi” più interessanti ed enigmatici ci sono le mummie di Chinchorro. Tre
millenni prima che la civiltà egizia iniziasse a scrivere i suoi primi geroglifici, nel
nord del Cile il popolo Chinchorro conosceva già i segreti dell’imbalsamazione.
Centinaia di mummie sono state rinvenute tra la fascia desertico-costiera a ridosso di
Arica e il deserto di Atacama, dove il clima arido e secco e la salinità del suolo hanno
consentito un buon stato di conservazione dei corpi. La mummia più antica,
datata con gli esami al carbonio, risale al 6.000 a.C. e quindi i Chinchorro vantano
un primato assoluto nella scienza. I due periodi della loro civiltà, delle mummie rosse
e delle mummie nere, si distinguono sia per il colore della polvere minerale con cui
dipingevano il viso della mummia sia per tecnica d’imbalsamazione. Poco fuori San
Pedro si effettua la visita al sito archeologico di Pukara Quitor. Questa fortezza
venne costruita nel XII secolo dal popolo Atacameño, con blocchi di pietra e mattoni,
sul pendio di una collina che dominava strategicamente il territorio circostante e in
questo luogo gli indios fecero l’ultima strenua resistenza all’avanzata degli spagnoli
nel XVI secolo. Nel pomeriggio escursione alla Valle di Marte, una vallata racchiusa
da piccole montagne di terra e di sabbia che presentano meravigliose sculture
naturali. Poi la vicina Valle della Luna, dove gli agenti atmosferici hanno modellato
il territorio in forme policrome e bizzarre. Si intuisce ben presto il motivo del
nome: é una distesa di cristalli di sale. Attesa del tramonto e della magia delle sue
luci sul deserto di Atacama, in prossimità di una immensa duna di sabbia color grigio
cenere. Rientro a San Pedro. Pasti liberi e pernottamento.
16° giorno / S. Pedro – Laguna Miscanti e Miniques – Paso de Sico –
San Antonio de Los Cobres – Quebrada del Toro – Salta
(260 km asfalto, 190 km sterrato) (altezza max 4.550 mt • all’arrivo 1.200 mt)
In questa giornata si lascia il territorio cileno per rientrare in Argentina, attraversando
le Ande in uno dei punti più spettacolari in assoluto. Espletate le (sempre lunghe, ndr)
formalità doganali a San Pedro, in mattinata si effettuerà un’escursione alle Lagunas
Altiplanicas, forse l’area naturalistica più incantevole e suggestiva della regione di
Atacama. Ammireremo le pittoresche lagune Miscanti e Miniques, differenti l’una
dall’altra, tutte colorate e racchiuse in una cornice di coni vulcanici unica al mondo.
Passo de Sico (4.100 metri circa) è il posto di frontiera che segna il punto di entrata in
Argentina e da cui proseguire, dopo aver espletato le ultime formalità doganali, sino a
raggiungere la cittadina di San Antonio de los Cobres. Poco più di un villaggio, San
Antonio era già nel periodo coloniale un punto di sosta per le carovane di muli che
attraversavano le Ande, passando dalla costa atlantica al Pacifico. In passato lo
sfruttamento dei ricchi giacimento minerari le conferì il titolo di ‘capoluogo della
Puna’, ma il successivo decadimento del settore estrattivo causò un regresso
dell’economia locale. Con le sue case in adobe, oggi San Antonio si regge
economicamente grazie all’artigianato tessile e per essere una delle stazioni della
linea ferroviaria del “Tren a Las Nubes”. Pranzo lungo la strada. Si lascia l’altopiano
per tornare verso la valle di Salta, lungo la più selvaggia e la più elevata delle
quebradas del nord-ovest argentino, la Quebrada del Toro. Maestose montagne
incorniciano il panorama che si ammira durante l’attraversamento di queste lande
desertiche, interrotte qua è là da sagome di cactus solitari. Arrivo a Salta in serata e
sistemazione in hotel. Cena libera e pernottamento.
17° giorno / Salta – Buenos Aires – partenza
Dopo colazione, trasferimento in aeroporto e volo per Buenos Aires. Trasferimento
all’aeroporto internazionale e volo per l’Europa. Pasti liberi, pernottamento a bordo.
18° giorno / Italia
Arrivo in mattinata in Europa e coincidenza per Milano con arrivo nel pomeriggio.
Altre informazioni:
Trasporti – Si utilizzano automezzi fuoristrada tipo Toyota Hilux con 3 passeggeri +
autista o VW Amarok con 4 passeggeri + autista. Autista/guida di lingua italiana (se
disponibile) o spagnola.
Organizzazione – Alcuni pranzi sono a picnic. Sono previste alcune camminate, nel
complesso facili e per le quali non è richiesta alcuna preparazione specifica.
Clima – Nelle regioni dell’emisfero australe attraversate dal viaggio, nei mesi di
Giugno-Settembre (inverno australe), le temperature sulla Puna argentina presentano
una fortissima escursione termica: di giorno oscillano tra i 13° e i 20°, con notti
fredde tra i 3° e i 5° e a volte anche di alcuni gradi sottozero. Nelle vallate della parte
iniziale e finale del viaggio le temperature sono molto più miti. Il clima è secco, il
cielo è sempre limpido, le notti sono illuminate da impressionanti stellate e le piogge
sulla Puna sono rarissime.
Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Ricordarsi le medicine
di uso personale, in particolare sonniferi e analgesici.
Altimetria: come specificato nel programma, alcuni passi di montagna superano i
4.500 metri, con punte fino a 5.000 metri e alcuni pernottamenti si effettuano a circa
3.700/3.800 m. E’ quindi necessario essere in buone condizioni di salute. Si consiglia
una visita medica preventiva. Il programma è stato studiato per avere una
acclimatazione graduale all’altitudine, quindi fenomeni di mal di testa e sensazioni di
malessere sono rari e comunque passeggeri.
Formalità burocratiche – Per i cittadini italiani è sufficiente il passaporto con validità
residua di almeno 6 mesi.
Avvertenze: a causa dell’altezza a cui si svolge l’itinerario può capitare che alcuni
tratti di strada siano chiusi a causa neve. In tal caso la guida dovrà variare l’itinerario
cercando di effettuare il massimo numero di visite previste. Gli orari dei voli interni
possono variare in base alla programmazione delle linee aeree.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Itinerario di esplorazione molto
scenografico, immersi in una natura grandiosa, selvaggia e incontaminata. Molto adatto
a chi privilegia un contatto con ambienti naturali autentici dove la presenza dell’uomo è
estremamente limitata. Viaggio impegnativo da un punto di vista fisico, data
l’altitudine a cui si svolge. La maggior parte delle tappe si svolge su piste sterrate, con
mezzi di trasporto ottimi e adatti per l’itinerario. Sistemazioni in buoni hotel nelle
località più importanti. Buone le sistemazioni in hosterias nei centri secondari; tre notti
in semplici alloggiamenti municipali a Tolar Grande e una notte in case private ad
Antofalla (come specificato nel programma) in sistemazioni spesso con camere
multiple e servizi in comune.
Altre informazioni – Il viaggio può essere effettuato anche su base individuale,
sempre con autista/guida di lingua italiana o spagnola.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano:
€ 4.260 base 7-14 partecipanti, con autista/guida locale parlante italiano o spagnolo
Partenze individuali possibili tutti i giorni:
€ 3.960 base 4 partecipanti, con autista/guida parlante italiano o spagnolo (1 pick-up)
€ 5.260 base 2 partecipanti, con autista/guida parlante italiano o spagnolo (1 pick-up)
(*) Partenza speciale Fiesta di Casabindo, durata 16 gg (incl. alta stagione aerea):
€ 4.580 base 6-14 partecipanti, con guida in italiano/spagnolo (Suppl. Singola € 680)
**** Richiedete il programma dettagliato specifico di questa partenza ****
Da aggiungere:
- supplemento singola (14 gg)
- (a) supplemento alta stagione aerea (9 Lug – 21 Ago)
- tasse aeree, security e fuel surcharge
- copertura assicurativa di viaggio
(assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio,
infortuni, “rischio zero”)
- costo individuale gestione pratica
€ 630
€ 280
€ 390
€ 82
€ 80
Facoltative:
- assicurazione annullamento viaggio facoltativa
comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio
4,5 %
- assicurazione integrativa facoltativa medico/bagaglio
(per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese
mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio)
€ 45
ESTENSIONE in CILE di 4 giorni
€ 1.390 base 4 partecipanti, con autista/guida locale di lingua spagnola
€ 1.920 base 2 partecipanti, con autista/guida locale di lingua spagnola
Supplemento Singola € 430
N.B. Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza,
confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi
aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza
integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio.
Date di partenza 2015:
1) da domenica 26 Giugno a sabato 9 Luglio 2016
2) (a)(*) da giovedì 11 a venerdì 26 Agosto 2016 (alta stagione aerea)
(durata 16gg in occasione della Fiesta di Casabindo – El toreo de la Vincha)
3) da domenica 18 a sabato 1 Ottobre 2016
Le quotazioni includono:
i voli di linea intercontinentali e locali in classe economica, tutti i pernottamenti nella
tipologie di strutture descritte o di pari categoria, i trasporti con automezzi fuoristrada,
tutti i pasti così come specificato sul programma, autista/guida o guida locale di lingua
italiana o spagnola, le escursioni e le entrate nei luoghi d’interesse come specificato,
dossier culturale / informativo sul paese.
Le quotazioni non includono:
i pasti espressamente non previsti dal programma, acqua e bevande, eventuali tasse
locali sui voli domestici e in uscita dal paese da pagarsi localmente, le mance, le spese
personali e gli extra, le polizze contro le penalità di annullamento viaggio e per
l’aumento dei massimali di rimborso spese mediche / bagaglio (facoltative), tutto
quanto non espressamente specificato.
NOTE IMPORTANTI
• La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,90 in
vigore nel mese di Dicembre 2015. In caso di oscillazioni del cambio, di +/- il 3% a
20 giorni dalla data di partenza, sarà effettuato un adeguamento valutario.
• Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di viaggio –
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, anche in funzione degli operativi aerei dei
voli locali che possono cambiare senza preavviso e persino pochi giorni prima della
partenza, pur cercando di mantenere invariate quanto più possibile le visite e le
escursioni programmate.
• Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità
limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità
della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, verrà comunicato
l’eventuale supplemento.
• Molte compagnie aeree prevedono oramai l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso verrà riferita questa informazione contestualmente alla conferma del viaggio, per
poi procedere all’emissione. L'acconto dovrà includere anche l'intero importo del
biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno
dalle nostre pubblicate.
• L'importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del
petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.
Milano, 07.03.2016
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi
Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com
Scarica