"VIAGGI CON L'ESPERTO" Argentina LA PUNA ARGENTINA: IL DESERTO DAI MILLE COLORI Viaggio di 14 giorni / 11 notti Dal 02/03/2014 al 15/03/2014 Dal 20/04/2014 al 03/05/2014 Programma dettagliato 1° giorno - Partenza in serata dall'Italia per Buenos Aires Partenza in serata dall’Italia con volo di linea per Buenos Aires. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno - All'arrivo a Buenos Aires, trasferimento all'aeroporto cittadino per il volo per Salta. Nel pomeriggio, visita della città. (60 km di strada asfaltata e circa 1 ora di viaggio) All’arrivo a Buenos Aires, trasferimento privato all’Aeroparque per prendere il volo per Salta. Arrivo e trasferimento in albergo. Nel pomeriggio visita della città. La sofisticata Salta, è la meta d’elezione di molti viaggiatori. Fondata nel 1582, è adagiata in una conca circondata da picchi verdeggianti. Nonostante la città si sia espansa considerevolmente, quasi tutti i suoi luoghi d’interesse si concentrano nel raggio di pochi isolati dalla centrale Plaza 9 de Julio. Il più importante e interessante museo dell’Argentina settentrionale, il Maam, offre un panorama della cultura inca. Il fiore all’occhiello del museo è costituito dai corpi mummificati dei tre ragazzi (esposti a turno ogni sei mesi) rinvenuti nel 1999 sulla cima del Llullaillaco nel corso di una spedizione. Gli oggetti funerari lasciati accanto ai fanciulli colpiscono per la loro freschezza, i colori appaiono vivaci come nel giorno in cui furono realizzati. Le illas (statuette votive raffiguranti animali e persone) sono d’argento, d’oro, di madreperla e di onice e molte di esse sono rivestite di stoffa. Due isolati a est della piazza si staglia l’edificio color giallo e cremisi della Iglesia San Francisco, una costruzione piuttosto sorprendente divenuta il simbolo di Salta. La chiesa custodisce diverse statue oggetto di grande venerazione. Cena libera e pernottamento all’Hotel Design Suites (www.designsuites.com). Bassani S.p.A. Dorsoduro - S. Marta – Fabbricato 17 – 30123 Venezia Tel +39 041 2727810 – Fax +39 041 2775064 [email protected] – www.bassaniviaggi.it 3° giorno - Partenza lungo la Ruta 9 per la Quebrada de Humahuaca. Visita al mercato di Volcan e arrivo a Purmamarca, costruito intorno al cerro de los 7 Colores. (250 km di strada asfaltata, circa 4 ore altitudine 2.300 mts) Dopo la colazione, partenza lungo la Ruta 9, attraversando Yungas Transizione, per la Quebrada de Humahuaca che si snoda serpeggiando verso nord in direzione della Bolivia. si tratta di un territorio aspro e suggestivo, un profondo canyon scavato dal corso di un fiume ormai secco su cui si ergono alte e scoscese pareti i cui strati sedimentari sono stati erosi fino a trasformarsi in spettacolari formazioni, caratterizzate da una straordinaria gamma di sinuose venature policrome. Questa valle, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, muta continuamente di tonalità, a seconda dell’ora della giornata. In alcuni punti le formazioni rocciose fanno pensare a collane di denti di squalo o alla nodosa spina dorsale di qualche misterioso dinosauro. Questa valle, di origine tettonica, ci offre la vista di enormi giacimenti sedimentari multicolore trasformati in montagne di oltre 5.000 m., oltre a centinaia di resti di culture pre-incaiche che si sono stabilite in questa Valle circa 8.000 anni fa. Sosta al mercato di Volcan e nel polveroso villaggio di Tilcara, dove convivono agricoltori che mantengono da secoli lo stesso stile di vita e gente di città amante dell’arte alla ricerca di un tranquillo rifugio dal trambusto urbano. Si arriva a Purmamarca (2.300 m.), dominata dal famoso Cerro de Los Siete Colores, una formazione rocciosa di forma frastagliata e fantastica. E’ un cerro (collina) che fa parte della Quebrada de Purmamarca, la quale a sua volta è un ramo occidentale della Quebrada de Humahuaca. La sua peculiare gamma di colori è la conseguenza di una complessa storia geologica che comprende sedimenti marini, fluviali e lacustri elevatisi a causa dei movimenti tettonici. Purmamarca è un grazioso villaggio, con case di adobe e una incantevole chiesa seicentesca incorniciata da secolari alberi di algarrobo (albero di Giuda). Pranzo in ristorante locale e pernottamento all’Hosteria El Amauta. (www.hosteriadelamauta.com) La posizione strategica dell’Hosteria El Amauta, al centro della città, consente agli ospiti di avere un comodo accesso a tutti i luoghi d’interesse della zona. La facciata dell’hotel è una riproduzione delle case tradizionali di Purmamarca. L’edificio è costruito in adobe e pietre, mentre i dettagli all’interno sono stati costruiti in esclusiva per l’hotel da artigiani locali, combinando il comfort con l’arte e il design. Dispone di nove camere, dotate di tutti i comfort e di un ristorante. 4° giorno - Salita sull'altopiano e visita delle Salinas Grandes. Giornata dedicata alla visita della Comunità Locale Espejo de Sal dove saremo introdotti alla cultura semplice locale. Rientro a Salta. (300 km di strada asfaltata e 60 km di strada sterrata, circa 6 ore altitudine massima 3.600 mts / arrivo 1.200 mts) Alle prime luci del mattino e dopo la colazione, si sale sull’altopiano (Puna) per visitare Salinas Grandes, l’enorme specchio bianco di sale a 3.600 m. di altitudine, lungo più di 55 km, incastonato tra Volcan e montagne di granito di oltre 6.000 m. Un luogo surreale, ma incantevole. Quello che un tempo era un lago poi prosciugatosi nell’Olocene, si presenta oggi come un’immensa crosta di sale il cui spessore può arrivare fino a mezzo metro. Nelle giornate limpide, l’abbagliante contrasto fra il cielo azzurro e questa bianca distesa è una visione che lascia senza fiato. La giornata poi è dedicata alla visita della Comunità Locale Espejio de Sal, dei suoi pastori e animali, con pranzo comunitario. Questa comunità insieme con altre sulla Puna, si è organizzata per cooperare con i visitatori per illustrare il loro autentico stile di vita semplice, basato sulla pastorizia e sulla sopravvivenza a un clima ostile, per almeno quattro mesi l’anno, con temperature che di notte possono raggiungere i -15°. Dopo la visita, rientro a Salta. Pernottamento all’Hotel Design Suites. Bassani S.p.A. Dorsoduro - S. Marta – Fabbricato 17 – 30123 Venezia Tel +39 041 2727810 – Fax +39 041 2775064 [email protected] – www.bassaniviaggi.it 5° giorno - Partenza da Salta, percorrendo in 100 km ben cinque diversi ecosistemi. Il parco Nazionale Los Cardones e il piccolo deserto Los colorados. Nel pomeriggio visita di Cachi e del Camino de Los Artesanos. Arrivo a Molinos. (100 km di strada asfaltata e 140 km di strada sterrata, circa 5/6 ore. Altitudine max 2.300 mts \ arrivo 2.300 mts) Dopo la colazione, partenza da Salta, lungo la Ruta 33 che la collega a Cachi, tramite la Cuesta de Obisbo. In meno di 100 km., si attraversano ben cinque diversi ecosistemi, lungo valli colorate e montagne di velluto color verde, circondati da Cerro Turrion, sulla cui cima nidificano colonie di condor. Siamo nelle Valles Calchaquíes che sono tra le più affascinanti località dell’Argentina e meno turistiche: una combinazione affascinante di aspri paesaggi, artigianato tradizionale, piccoli villaggi di adobe e alcuni dei migliori vini del paese. a suo tempo, la popolazione indigena diaguita (calchaquí) di queste valli oppose una strenua resistenza al dominio spagnolo. Nel XVII secolo, gli spagnoli tentarono due volte di imporre il lavoro forzato ai diaguita, ma si ritrovarono a dover mantenere sul posto degli uomini armati per impedire ai nativi di coltivare i loro campi e attaccare i convogli merci. Entriamo nel Parco Nazionale Los Cardones che si estende per circa 650 km² su entrambi i lati della Ruta 33. Il parco prende il nome dal cactus a candelabro, noto comunemente con il nome di cardón. In assenza di foreste, il cardón rappresenta da sempre un importante fonte di legname per la fabbricazione di travi, porte, finestre e il suo uso molto comune si osserva sia nelle attuali abitazioni indigene sia nelle chiese di epoca coloniale della regione. Nelle vicinanze, il piccolo deserto Los Colorados e vista del nevado di Cachi, una delle montagne più alte delle Americhe (6.400 m.). Pranzo a Payogasta, a base di piatti tradizionali. Nel pomeriggi si arriva a Cachi, un incantevole villaggio immerso in uno straordinario paesaggio. Le vie pavimentate a ciottoli, la bella piazzetta e il camino de Los Artisanos, dove si possono acquistare i migliori poncho della regione, la rendono una sosta imperdibile. In tarda serata si giunge a Molinos, pueblo coloniale con oltre tre secoli di storia a 2.300 m. di altitudine. Il villaggio deve il suo nome al mulino per la macinazione del grano, tuttore in funzione sul rio Calchaquí. Pernottamento nello storico hotel Hacienda de Molinos. (www.haciendademolinos.com.ar) (L’Hacienda è una costruzione in adobe di fronte alla settecentesca chiesa di San Pedro de Nolasco ed è conosciuta anche come la Casa de Isasmendi, dal nome dell’ultimo governatore coloniale di Salta, che nacque, visse e morì in questa residenza. La casa, accuratamente restaurata, ha belle camere di una sobria eleganza con letti confortevoli, mobili d’epoca, soffitti di canne e bagni spaziosi, disposte intorno a un incantevole patio). 6° giorno - Mattinata dedicata a percorrere la ruta 40 e ad ammirare la Quebrada de Las Flechas. Nel pomeriggio visita della Quebrada de Las Conchas. Nel tardo pomeriggio, arrivo a Cafayate, capitale mondiale dei vini d'altura. (90 km di strada sterrata e120 kn di strada asfaltata, circa 5 ore altitudine max 2.300 mts \ arrivo 1.600 mts) Dopo la colazione, ci inoltriamo nella Ruta 40 che attraversa la Quebrada de Las Flechas, un paesaggio di montagne di limo e polvere di quarzo, sagomate dal vento a dalle spinte delle Ande, a formare migliaia di colline a forma di punte di frecce. Le sue origini risalgono ad un periodo tra 15 e 20 milioni di anni fa, quando dei grandi blocchi di rocce cominciarono ad elevarsi sul bordo della Puna. Placche sedimentari che si trovano alla base del terreno furono spaccate dall’innalzamento delle montagne le cui estremità si inclinarono formando delle punte rivolte verso il cielo. In seguito, l’erosione affilò queste punte dandogli la forma che possiamo ammirare oggi. Pranzo a San Carlos. Il pomeriggio è dedicato alla visita della Quebrada de Las Conchas (o Quebrada de Cafayate), un territorio selvaggio fatto di arenaria dai colori intensi e formazioni rocciose incredibili. E’ una frattura della crosta terrestre, scavata dal Rio de las Conchas, lunga più di 85 km, con alcuni tra i più imponenti Bassani S.p.A. Dorsoduro - S. Marta – Fabbricato 17 – 30123 Venezia Tel +39 041 2727810 – Fax +39 041 2775064 [email protected] – www.bassaniviaggi.it depositi sedimentari del nord ovest dell’Argentina, in particolare di gesso e argilla. Qui, tra 20 e 40 milioni di anni fa, la terra era ricoperta d’acqua e in alcuni punti arrivava il mare dal Pacifico: per questo il nome Conchas (conchiglie), i cui fossili sono stati ritrovati in gran quantità in questo attuale deserto. Nel tardo pomeriggio,arrivo a Cafayate, capitale mondiale dei vini d’altura. Cena e pernottamento al Wine Resort Viñas de Cafayate. (www.cafayatewineresort.com) (Bella residenza costruita nel mezzo di un lussureggiante vigneto. L’hotel dispone di 12 camere che si affacciano sul un lungo patio interno. Il ristorante dell’hotel è rinomato e ovviamente, offre un’ampia selezione di vini. Disponibile anche una bella piscina). 7° giorno - Verso sud lungo la ruta 40 fino all'oasi di Hualfin e poi ci addentriamo nella Puna più remota tra branchi di vigogne, lagune e i vulcani più alti del pianeta fino ad arrivare all'oasi di El Penon (300 km di strada asfaltata e 50 km di strada sterrata, circa 6 ore altitudine max 4.000 mts / arrivo 3.400 mts) Dopo la colazione, ci dirigiamo a sud lungo la Ruta 40 in uno dei tratti più desertici e poveri, fino ad arrivare all’oasi di Hualfin, un villaggio dedito alla viticoltura e dall’aspetto sorprendentemente verde e fertile, nonostante sia circondato da un territorio arido a spoglio. Una bella cappella di colore rosa risalente al 1770 è situata ai piedi di un piccolo promontorio. Pranzo a Hualfin. Dall’oasi si prosegue lungo la Ruta 43 verso la Puna più remota che racchiude i più bei deserti delle Ande. Percorriamo gli ultimi 90 km di strada asfaltata tra branchi di vigogne, lagune e i vulcani più alti del pianeta fino ad arrivare all’oasi di El Peñón, piccolo villaggio di 330 persone e perfetta base di partenza per l’esplorazione dei tanti luoghi interessanti presenti nella zona. Pernottamento all’Hosteria El Peñón. (www.hosterielpenon.com) (L’Hotel dispone di otto camere spaziose con bagno privato, decorate in uno stile caldo e semplice in armonia con l'ambiente del deserto della Puna. Tutte le camere sono dotate di finestre con vista sull’Oasi, che si distingue per i suoi alti e verdi pioppi che crescono nel profondo della Ande.) 8° giorno - Intera giornata dedicata alla scoperta dell'area intorno all'oasi di El penon: il deserto di pietra pomice e quello di dune bianche. Nel pomeriggio, escursione alla laguna Grande (150 km di strada sterrata e sabbiosa altitudine max 4.200 mts \ finale 3.400 mts) Intera giornata dedicata alla scoperta di alcuni dei luoghi più affascinanti di questa zona. Dopo la colazione, lasciamo l’oasi di El Peñón e ci addentriamo nel deserto Piedra Pomes e delle Dune Bianche. Siamo a 3.000 metri e questo è sicuramente un deserto unico al mondo, la maggior concentrazione di pietra pomice, solo in parte erosa dal vento che ha formato una città d’infiniti monoliti dello stesso minerale, un luogo surreale ed emozionante, conseguenza di una grande esplosione vulcanica di tipo pliniano. Nel pomeriggio, escursione a Laguna Grande, un sistema di lagune a 4.200 metri, sotto il cratere visibile del vulcano più grande al mondo, il Vulcano Galan. Qui, da fine settembre a fine aprile arrivano a nidificare oltre 15.000 fenicotteri delle tre specie andine. Pranzo a pic-nic e pernottamento all’Hosteria El Peñón. 9° giorno - Attraversamento del cuore desertico delle Ande, dai pascoli di Antofagasta de la Sierra ai deserti di argilla di Tolar Grande (350 km di strada con fondo di terra, sale e sabbia altitudine max 3.800 \ finale 3.600 mts) Un epico attraversamento del cuore desertico delle Ande, dai pascoli di Antofagasta de la Sierra, circondati da campi recenti di basalto, alle distese di sale e ai deserti di argilla di Tolar Grande. Nel mezzo, l’oasi di Antofalla (trenta abitanti) e Antofallita (due abitanti, Bassani S.p.A. Dorsoduro - S. Marta – Fabbricato 17 – 30123 Venezia Tel +39 041 2727810 – Fax +39 041 2775064 [email protected] – www.bassaniviaggi.it fratello e sorella che non si parlano!!). Spettacolare il cono vulcanico di Arita che si erge solitario nel Salar de Arizaro (il secondo giacimento di sale più grande del pianeta. Arriviamo infine al piccolo paese ferroviario di Tolar Grande, un luogo dal fascino antico. Pranzo pic-nic e cena in un ristorantino locale. Pernottamento a Casa Andina o in una casa privata. 10° giorno - Escursione a 5.180 m. con vista mozzafiato sul Salar de Arizaro e sul Salar de Rio Grande ( 200 km di strada sterrata e sabbiosa e 130 km di strada asfaltata, circa 6 ore altitudine max 5.180 mts \ finale 3.550 mts) Escursione al confine del mondo! Raggiungiamo il luogo più remoto e isolato del viaggio, sperando la strada sia libera dalla neve, perché dobbiamo raggiungere i 5.180 m. di un cordone montagnoso di zolfo e gesso dove, fino al 1976 vivevano oltre 200 minatori che con piccone e dinamite estraevano lo zolfo. Mina Julia, il nome di questo luogo, è estremamente esposto ai forti venti andini. Il percorso prevede il passaggio alla stazione abbandonata di Caipe e dei panorami a 360° sul Salar de Arizaro e sul Salar de Rio Grande ed è il punto più vicino al Vulcano Llullaillaco (6.735 m.), sulla cui cima una spedizione del National Geographic ha scoperto il sito archeologico più alto del mondo, dove sono stati ritrovati i corpi di tre bambini Inca perfettamente conservati dal gelo e dall’assenza di umidità. Nel tardo pomeriggio, rientro a Tolar Grande. Pranzo a pic-nic, cena e pernottamento. 11° giorno - Dedichiamo la mattina ad esplorare ancora i dintorni di Tolar Grande: gli Ojos demar e la Duna Nascosta. nel pomeriggio, percorrendo il Deserto del Labirinto, raggiungiamo San Antonio Los Cobres ( 150 km di strada sterrata, circa 2 0re altitudine max e finale 3.775 mts) Mattinata dedicata alla scoperta dei dintorni di Tolar Grande. Strabiliante la scoperta in questa zona degli Ojos de mar, dei piccoli “laghetti” nei quali sono stai ritrovati degli stromatoliti (dal greco στρώμα, strōma, tappeto, coperta e λθος, lìthos, pietra), strutture sedimentarie, appartenenti al gruppo dei calcari non particellari biocostruiti, finemente laminate dovute all'attività di microrganismi fotosintetici bentonici come procarioti (ad esempio cianobatteri) e anche microscopiche alghe eucariotiche. Il fatto particolare è che, normalmente sono ritrovati allo stato fossile, mentre in questo caso sono viventi: microbi e batteri che formano delle rocce organiche come quelli che popolarono la Terra 3.500 milioni di anni fa. Da lì a piedi, raggiungiamo la zona della Duna Nascosta, un’area di deserto molto spettacolare. Pranzo a Tolar Grande. Dopo il pranzo, lasciamo Tolar Grande per arrivare a San Antonio de los Cobres, percorrendo una delle aree più “intriganti” del nord ovest dell’Argentina, il Deserto del Labirinto, caratterizzato da formazioni di arenaria a forma di cupole che rendono il paesaggio un luogo magico. Abbiamo tempo per immergerci in questa visione fino al tramonto. Proseguimento per San Antonio de los Cobres. E’ un caratteristico villaggio dell’altopiano con case in adobe, strade quasi deserte e una temperatura che tende ad abbassarsi dopo il tramonto. In epoca coloniale i trasporti dall’Argentina nord-occidentale erano assicurati da convogli di animali da soma; una strada passava da San Antonio, attraversava l’aspro territorio ad alta quota della Puna de Atacama proseguendo fino alla costa del Pacifico, da dove si dirigeva verso Lima. Cena e pernottamento all’Hotel de Las Nubes. (www.hoteldelasnubes.com) (E’ il posto migliore in cui mangiare e dormire a San Antonio. Camere semplici ma confortevoli e arredate in maniera gradevole). Bassani S.p.A. Dorsoduro - S. Marta – Fabbricato 17 – 30123 Venezia Tel +39 041 2727810 – Fax +39 041 2775064 [email protected] – www.bassaniviaggi.it 12° giorno - Partenza per Salta lungo la quebrada del Toro. arrivo in aeroporto e volo per Buenos Aires. Nel pomeriggio, visita della città. (120 km di strada asfaltata e 40 km di strada sterrata, circa 3 ore) Dopo la colazione, ritorniamo verso Salta lungo la Quebrada del Toro, dove passa il Treno delle Nuvole. All’arrivo all’aeroporto, volo per Buenos Aires e trasferimento in hotel. Nel pomeriggio, visita della città. Il cuore della città è Microcentro, il fulcro delle attività commerciali abbastanza compatto da poter essere agevolmente percorso a piedi. Pochi passi più a sud, si sviluppa San Telmo, conosciuto come il barrio del tango e dei mercatini d’antiquariato domenicali. Proseguendo in direzione sud si giunge alla Boca, quartiere famoso per le sue coloratissime case rivestite di lamiera ondulata. Ritiro e Ricoleta, sono i quartieri benestanti, ricchi di musei ed eleganti negozi. Pernottamento all’Hotel Intersur Recoleta o similare. 13° giorno - Mattina libera e trasferimento in aeroporto per il volo per l'Italia Dopo la prima colazione, giornata libera (pranzo libero) fino al tardo pomeriggio. Trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia. Pasti e pernottamento a bordo. 14° giorno - Arrivo in Italia Arrivo in Italia. Partenza 02/03/2014 20/04/2014 Rientro 15/03/2014 03/05/2014 Quota Individuale di partecipazione da Roma : Minimo 10 partecipanti Massimo 16 partecipanti Con accompagnatore dall’Italia Supplementi per persona: 4.200,00 Supplemento singola 780,00 Tasse aeroportuali e fuel surcharge 462,00 Suppl. partenza da altre città su richiesta e soggetto a disponibilità 100,00 Quota di gestione pratica 80,00 Assicurazione Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi come determinato dalla tabella premi seguente: Le condizioni di polizza riguardano sia l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento. Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio. Bassani S.p.A. Dorsoduro - S. Marta – Fabbricato 17 – 30123 Venezia Tel +39 041 2727810 – Fax +39 041 2775064 [email protected] – www.bassaniviaggi.it Costo individuale del viaggio fino a Premio individuale € 1.000,00 € 2.000,00 € 3.000,00 € 4.000,00 € 5.000,00 Oltre € 5.000,00 € 26,00 € 52,00 € 78,00 € 104,00 € 130,00 sull’eccedenza 3% La quota comprende: Voli di linea a/r da Roma in classe turistica Franchigia bagaglio 23 kg Trasferimenti da per gli aeroporti in Argentina I voli interni come da itinerario Trasporti interni in minibus i primi cinque giorni di viaggio e in 4x4 Toyota Hilux o Volkswagen Amarok gli altri giorni (3 partecipanti per auto) Guida-interprete in italiano per tutto l’itinerario Sistemazione in camera doppia in hotel 4* a Buenos Aires, in buone strutture nelle altre località come da programma Sistemazione in un hotel semplice, di recente costruzione a Tolar Grande Tutti i pasti descritti nel programma, escluse le bevande Visite ed escursioni come da programma, ingressi, tasse e percentuali di Servizio La quota non comprende: Le tasse aeroportuali e il fuel surcharge I pasti non specificati nel programma Le bevande, le mance e il facchinaggio Tutto quanto non specificato nel programma e non indicato alla voce “La quota comprende” In collaborazione con Bassani S.p.A. Dorsoduro - S. Marta – Fabbricato 17 – 30123 Venezia Tel +39 041 2727810 – Fax +39 041 2775064 [email protected] – www.bassaniviaggi.it