La Comunicazione non verbale • La distanza interpersonale La distanza abituale fra i volti delle persone durante una conversazione normale e` di circa un metro e venti e le variazioni anche di decine di centimetri possono provocare sensazioni di disagio • La posizione relativa La posizione relativa indica il livello di cooperazione o contrapposizione fra due individui (di lato o di fronte) • Lo sguardo I movimenti degli occhi spesso indicano fedelmente gli stati d’animo della persona che parla o che ascolta • La postura Alcune posizioni del corpo possono essere piu` o meno volutamente mantenute per influenzare l’interlocutore (sopracciglio alzato, spalla in avanti,....) • Il movimento ed i gesti Tale tipo di comunicazione viene usato sia per completare la comunicazione verbale, sia a se` stante. Dipende molto dall’ambiente in cui si comunica e dalla formazione personale • La paralinguistica La paralinguistica rappresenta il modo in cui viene pronunciata la frase (pause, toni della voce, ecc..). Può cambiare il senso del contenuto ogni volta. Es: si può comunicare qualcosa parlando pero` con enfasi della cosa opposta LO SGUARDO PARLA 1°1°Caso Caso A ASCOLTA B A parla a B e B rivolge lo sguardo a destra e sinistra • a B non interessa molto quella che dice A • B ha molta fretta • B e` insofferente • B non considera A un valido interlocutore • B e` distratto da qualcos’altro 2°2°Caso Caso A • B non ha alcuna simpatia per A • B e` maleducato (e lo fa con tutti) • B e` di parere opposto a quello di A e non vede l’ora di dirlo • B ha sentito piu` volte gia` lo stesso discorso (A e` ripetitivo) B A parla a B e B rivolge lo sguardo verso il basso • B e` molto timido • B e` impaurito da A • a B toccano molto le parole di A • B e` a disagio • B non ha il coraggio di contraddire A anche se ha le prove per farlo • B e` imbarazzato dalle parole di A • B si sente in colpa LO SGUARDO PARLA 3°3°Caso Caso ASCOLTA A B A parla a B rivolgendo lo sguardo a destra e sinistra • A sta mentendo (più della metà dei casi) • A e` maleducato (e lo fa con tutti) • A e` molto insicuro (e lo fa con tutti) 4°4°Caso Caso A B A parla a B rivolgendo lo sguardo verso il basso • A e` molto timido • A teme la reazione di B alle sue parole • A sta per dire qualcosa che pensa sia molto sgradevole per B • A si sente in colpa • A e` a disagio COMUNICAZIONE NON VERBALE Aspetti relazionali "Solo i superficiali non giudicano dalle apparenze" Oscar Wilde • COMPLEMENTARE rapporto UP - DOWN • SIMMETRICO rapporto DOWN - DOWN e UP - UP UP - DOWN Tale rapporto e` il piu` semplice e facile da attuare anche se non deve essere troppo accentuato per non rendere l'interlocutore troppo passivo (organizzazioni a carattere piramidale - gerarchico). I tempi di attuazione e risoluzione di problemi possono essere brevissimi. DOWN - DOWN Tali tipi di rapporti presentano una situazione paritetica (Gruppo di ricerca, colleghi di lavoro) e presentano parecchi rischi e possono UP - UP risultare molto problematici. Per potere essere costruttivi devono essere incentrati sulla reciproca e omogenea collaborazione fra le parti, per raggiungere una soluzione univocamente approvata. I tempi di attuazione e risoluzione di problemi sono molto lunghi. Bisogna cercare di capire chi e` l'ascoltatore, per adattare le sue capacita` di apprendimento, di ascolto e di attenzione, alla trattazione (cosa-come-dove). I tipi di rapporto sopra descritti si istaurano sempre ed automaticamente, la maggior parte delle volte senza rendersene conto. Riflessione sul canale di comunicazione E’ artificioso e poco realistico considerare gli effetti dei vari canali della comunicazione verbale e non verbale presi singolarmente. Nella vita reale i messaggi sono inviati simultaneamente attraverso numerosi canali e soprattutto può accadere che, nello stesso contesto, i messaggi verbali non sono coerenti con quelli non verbali. Se i differenti tipi di messaggio sono coerenti, allora si ha semplicemente una ridondanza del messaggio e non ci sono grossi problemi; ma quando le differenti componenti del messaggio non sono coerenti fra loro, si deve capire quale comunicazione è “sincera”. In alcuni casi la comunicazione non verbale è dettata dal subconscio ed è quindi quella più sincera. Alcuni messaggi sono volutamente inseriti in modo che essi influiscano solamente sul subconscio: è il caso dei messaggi subliminari (specialmente nella pubblicità) che non sono identificabili ma provocano una reazione a livello del subconscio. Esempio eclatante è stato, nei primi anni ’80, quello del singolo fotogramma pubblicitario inserito ad intervalli regolari all’interno di una pellicola cinematografica che ha portato ad un incremento vertiginoso delle vendite del relativo prodotto nel corso dell’intervallo ed alla fine della visione. Non sarebbe stato possibile distinguere tale fotogramma ma esso ha influito comunque in modo “subliminare” (per non dire “subdolo”). Tale tecnica oggi è illegale. COMUNICATORE non COERENTE Comunicazione verbale Comunicazione non verbale Messaggio 1 Messaggio 2 I messaggi non sono coerenti. Quale dei due bisogna considerare? COMUNICATORE COERENTE Comunicazione verbale Comunicazione non verbale Messaggio Il messaggio è più chiaro (ATTENZIONE: non è detto che sia sincero) COERENZA COMUNICATIVA COERENZA DI COMPORTAMENTO AUTOCONTROLLO SICUREZZA AUTOSTIMA FIDUCIA IN SÉ STESSI FIDUCIA NEI PROPRI MEZZI BUONE DOTI INTERPRETATIVE Attenzione: l’incoerenza comunicativa fra messaggio verbale e non verbale implica poca sincerità, ma non il contrario. Chi possiede ottime doti interpretative o un perfetto autocontrollo riesce ad avere la coerenza del messaggio anche senza la sincerità del contenuto. La comunicazione non verbale è lo specchio del subconscio solo se non se ne conoscono le caratteristiche o non si riesce a controllarla. Alcune persone usano “Ad hoc” la comunicazione non verbale per influenzare l’interlocutore ed indurlo ad avere un’impressione particolare (qualche volta non rispondente alla realtà) soprattutto prima che intervenga la comunicazione verbale. INCOERENZA COMUNICATIVA ..chi comunica ..chi riceve la comunicazione INCOERENZA DI COMPORTAMENTO INSICUREZZA NERVOSISMO POCO AUTOCONTROLLO POCA SINCERITÀ SINCERITÀ SCARSE DOTI INTERPRETATIVE DUBBIO MANCANZA DI FIDUCIA POCA STIMA DIFFIDENZA EMARGINAZIONE AUTOAUTO-EMARGINAZIONE