Dott. Pino Chemi
Via Cesare Battisti 14
20048 Carate Brianza (MB)
Tel. 0362 991617 – cell. 339 1816901
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PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO E CONSULENZA
PSICOLOGICA ED INTERVENTI NEL CAMPO DELLA DROGA E
DELLA SESSUALITÀ
Anno scolastico 2012 - 2013
Scenario generale e prospettive d’intervento
L’adolescenza rappresenta da sempre il difficile passaggio dall’età del bambino a
quella dell’adulto ed è quindi naturalmente caratterizzata da crisi d’identità,
contestazione dell’autorità, conflitti, crisi d’identità, insicurezza, fragilità. È un
momento assai delicato nello sviluppo della personalità dell’individuo e che nel
nostro tempo assume tinte ancor più accese. L’adolescenza d’oggi è molto diversa
da quella vissuta dagli stessi genitori; basti solo pensare all’uso di Internet e del
cellulare o alla diffusione del consumo di bevande alcoliche e di cannabis anche
fra i giovanissimi, per non parlare dell’uso assai corrente nelle discoteche di
droghe sintetiche. Il bullismo poi, è un’altra piaga dei tempi moderni, soprattutto
in considerazione del fatto che non è più relegato a fasce delinquenziali o di
marginalità sociale, ma spesso si riscontra anche in un branco composto da
“bravi ragazzi di famiglie per bene”. L’adolescenza oggi non ha più chiari punti di
riferimento ed è quindi maggiormente fragile. Il nuovo scenario socioculturale,
sollecita la necessità di offrire agli studenti un orizzonte positivo, un sostegno
psicologico di aiuto nei momenti difficili e di eventuale supporto a genitori e
docenti, per interventi specialistici nei casi problematici, singoli o di classe.
Molto spesso, il benessere o il disagio giovanile, sono influenzati dalla propria
micro comunità di riferimento e dai rapporti con i compagni di scuola. Alla ricerca
di ruolo e identità, l’adolescente tende a sentirsi parte di un gruppo e a
condividerne le regole, esplicite ed implicite, e ciò crea un conformismo, così che
l’adolescente si comporta con una “mentalità di gruppo”, anche sui temi della
sessualità o sull’uso di sostanze psicoattive. Quindi è anche sul gruppo che si
deve intervenire se si vuole cambiare alcuni comportamenti e stili di pensiero
riguardo l’affettività, la sessualità, l’uso di alcool o droga.
L’ipotesi di fondo, nell’affrontare temi quali il benessere socio relazionale, la
sessualità o l’uso di sostanze psicoattive, è che si passi attraverso una serie di
progetti variegati, che prevedano approcci diversi al tema. Droghe e sessualità,
oltre che dalla prospettiva psicologica e psicologico-sociale, sarebbe meglio
affrontarle anche in un progetto corale, che coinvolga anche i professori, ad
esempio nei campi di studio dell’arte, della letteratura, della comunicazione e
della pubblicità. Occorre comunque, un intervento di medicina specialistica, ed
un coinvolgimento anche dei genitori, nella comunicazione interpersonale coi figli,
nella consapevolezza e nella condivisione, al fine di promuovere efficacemente
azioni preventive, di sostegno e di stimolo alla gioia di vivere. Sono deboli i soli
colloqui o le sole lezioni teoriche quando un tema è già un problema. Meglio
affiancare invece a questi, anche lavori di gruppo, che coinvolgano più
attivamente ed efficacemente, così da individuare e condividere sia i
comportamenti distruttivi corpo e mente, sia gli stili di vita che facilitano serenità,
salute e benessere globale.
L’esperienza maturata in questi anni, ha evidenziato la necessità di supporto
psicologico agli studenti soprattutto nelle aree della comunicazione coi genitori,
della depressione, della confusione esistenziale, della solitudine, del rapporto con
l’altro sesso, con la classe e con gli amici. Pochi sono stati i casi che
necessitavano un intervento psicoterapeutico vero e proprio e questi, rifiutando
naturalmente la personale presa in carico del paziente, sono stati indirizzati verso
strutture pubbliche. Inoltre, si sono compiuti interventi sulla classe, su richiesta
dei docenti e soprattutto mirati ad affrontare problemi relazionali singolo/gruppo
classe. Lo sportello è un servizio attivo e come tale non si limita all’ascolto del
bisogno dello studente che spontaneamente decide di usufruirne, ma è sempre
naturalmenete pronto ad accogliere le richieste di sostegno dei docenti, per azioni
sull’alunno o di sussidio all’intero gruppo.
Si sono altresì effettuati colloqui con gli stessi docenti, a confronto sulle migliori
modalità d’intervento sul singolo o sulla classe e a supporto di progetti specifici.
Per i genitori invece, si è trattato di uno Sportello Ascolto Genitori, a sostegno,
conforto o raffronto sul loro operato, di risposta a richieste di aiuto o soprattutto
di indicazioni sulla migliore comunicazione e condotta nei confronti dei figli. Vi è
stata anche la possibilità di contatto attivo con familiari e adulti con significative
ed influenzanti relazioni con gli studenti che si sono volontariamente recati allo
sportello o con quanti segnalati dai docenti.
Ulteriore ipotesi d’intervento è l’utilizzo di strumenti e tecniche differenti, poiché il
colloquio con l’ascolto attivo di quanto lo studente si sente di esplicitare, è lo
strumento privilegiato nel servizio, ma non il solo. Assai utili in sede di colloqui
clinici o negli interventi sui gruppi, sono i questionari ed alcuni test. Ad esempio,
il test sociometrico consente di evidenziare la struttura psicosociale nascosta dei
gruppi e con rigore scientifico tradurla in termini quantitativi e misurabili. Una
fotografia reale del branco, dei leader, dei gregari, degli isolati e degli emarginati.
La diagnosi del gruppo è quindi un prezioso patrimonio per il docente, per sanare
dinamiche patologiche e per utilizzare la leadership informale come alleata nello
stabilire regole, norme di gruppo e comportamenti didattici.
Obiettivi generali dello sportello di ascolto psicologico:
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Favorire un armonico sviluppo psicologico e sociale degli studenti
Prevenire casi di disagio psichico
Dott. Pino Chemi
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Sostenere i momenti di crisi dell’adolescente
Sollecitare la sana vita sociale ed interpersonale
Aumentare la coscienza del sé ed il rispetto dell’altro
Sorreggere la crescita in campo morale, le scelte mature e consapevoli
Incoraggiare una fluida comunicazione con professori e famiglie
Strategie generali:
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Comunicare lo Sportello di Ascolto e il supporto che la psicologia può dare,
come un’opportunità per tutti di crescita e di benessere esistenziale, così da
allontanare lo spettro di un servizio riservato ai “malati” e favorirne l’utilizzo
Utilizzare metodi e tecniche differenti
Professare interventi sul singolo e sul gruppo
Esercitare la possibilità di un intervento richiesto dai docenti
Operare anche col gruppo classe e organizzare incontri con i genitori
Proseguire con le modalità praticate negli scorsi anni in quanto efficaci
Piani Operativi e d’Azione specifica per la presentazione, promozione e apertura
del servizio agli studenti ed alle famiglie
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Manifesto d’informazione sullo sportello di ascolto psicologico con giorni, orari
di ricevimento e modalità di presa appuntamento, oltre poche comunicazioni
atte a sgombrare il campo da pregiudizi e resistenze.
Comunicazione scritta a tutti gli alunni e a tutte le famiglie dell’opportunità
dello Sportello di Ascolto, dall’inizio alla fine della scuola. Il libero accesso degli
studenti alla consulenza psicologica, non contemplerà terapie e nel caso di
bisogno, lo sportello fungerà da guida per le strutture pubbliche preposte.
Organizzazione di incontri coi genitori sulla psicologia e sulla comunicazione
Modalità di richiesta di colloquio: attraverso una cassetta dedicata e posta in
segreteria; oppure, per e-mail con l’indirizzo personale <[email protected]>
pubblicato sul manifesto, in quanto di più tempestiva lettura e conseguente
appuntamento.
Tempi
L’apertura dello Sportello di Ascolto studenti, genitori e docenti è il lunedì mattina
(e in altre mattine per gli studenti fuorisede il lunedì), per 30 settimane di
calendario scolastico, a partire dal 8 ottobre. Sono altresì previsti per lo sviluppo
del progetto, ulteriori interventi mirati sul gruppo classe in accordo col consiglio
di classe e alcuni incontri di formazione coi genitori, serali o di sabato mattina.
Dott. Pino Chemi
Carate Brianza, 4 ottobre 2012
Dott. Pino Chemi
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