Capitale: Skopje
eURopa
MaCedonIa
Ordinamento: Repubblica parlamentare
Superficie: 25.713 km²
Popolazione: 2.087.171
Religioni: ortodossa (65%), islamica (33%)
Skopje
Livello di criticità:
Lingue: macedone (67%), albanese (25%), turco
Moneta: dinaro macedone (MKD)
PIL pro capite: 10.700 USD
PoLITICa
La Repubblica di Macedonia ha ottenuto l’indipendenza dalla ex Jugoslavia nel 1991 in modo pacifico, ma la storia
recente del paese è stata caratterizzata da aspri contrasti con la Grecia, proprio in merito al nome Macedonia. L’embargo economico imposto da atene è stato tolto nel 1995, ma la questione del nome ufficiale rimane ancora in sospeso
e nel 2008 la Grecia ha bloccato la candidatura della Macedonia alla NaTo. Sul piano interno, una rivolta dell’etnia
albanese (che costituisce un quarto della popolazione) nel 2001 ha portato la Macedonia sull’orlo della guerra civile,
evitata grazie alla mediazione della comunità internazionale e al raggiungimento dell’accordo di ohrid, con cui si
sono riconosciuti maggiori diritti alla minoranza albanese. Da allora la situazione politica macedone è rimasta stabile,
e nel 2005 è stata accettata la sua candidatura all’Ue. Le ultime elezioni, nel 2011, hanno visto la vittoria del partito
nazionalista Movimento Rivoluzionario Macedone (VMRo-DpMNe), una formazione politica europeista e atlantista.
Il premier attuale è Nikola Gruevski.
eConoMIa
Con l’indipendenza, la Macedonia ha dovuto affrontare numerose problematiche economiche, come la soppressione
dei fondi erogati in precedenza dalla Jugoslavia. Dal 1991 al 1996 l’economia ha tardato a decollare, sia per la penuria
di adeguate infrastrutture produttive, sia per la mancanza di un reale mercato di sbocco dei beni che, prima dell’embargo alla Serbia, venivano veicolati proprio su questo mercato. Nell’ultimo ventennio il trend è stato quindi altalenante: dal 1996 al 2000 ha segnato valori positivi, dal 2001 è invece in decrescita, in seguito all’insurrezione albanese
che ha frenato gli scambi commerciali. Questa transizione economica non può, a oggi, definirsi completata, anche
se il paese ha accordi con le maggiori istituzioni internazionali (FMI e Banca Mondiale). Con la fine dell’embargo
greco e dei vari conflitti nell’area balcanica, lentamente si è intensificato il commercio estero, anche se le importazioni
sono superiori all’export. obiettivo primario del governo di Skopje è l’attuazione di una politica attrattiva degli investimenti esteri, per poter aumentare l’occupazione, migliorare il substrato industriale e portare al pareggio la bilancia
commerciale.
CRITICITÀ
Nei primi mesi del 2012 si sono acuite le tensioni interne fra le etnie albanesi e macedoni, sfociate in violenze e omicidi. Indipendentemente dalla povertà - e dalla conseguente microcriminalità - le maggiori criticità del paese sono
rappresentate da disoccupazione, mercato nero, corruzione, mancanza di un adeguato e trasparente sistema giudiziario. Non sussistono particolari problematiche legate a fenomeni terroristici o ad altri rischi di natura ambientale,
anche se va posta attenzione al virus da zanzare del Nilo, fenomeno in crescita dal settembre 2012, che ha richiesto
l’intervento del competente Ministero della Salute.