Quel mix letale con l’atropina l’allucinogeno
delle streghe
la Nuova Sardegna — 29 luglio 2007 pagina 12 sezione: ATTUALITÀ
ROMA. L’atropina e la cocaina. L’allucinogeno, la droga delle streghe derivante dall’Atropa
belladonna e la “roba sonante”, la polvere bianca eccitante ricavata dalle foglie di coca. La miscela
di queste due sostanze stupefacenti, già di per sé deleterie per il sistema nervoso e per l’organismo,
prende il nome di “cristallina” e induce allucinazioni, accelerazione del battito cardiaco e deficit
respiratori che possono portare al coma e alla morte.
La cristallina è un composto costituito al 60% da cocaina e al 30% da atropina, una molecola
impiegata anche in oculistica per dilatare la pupilla, ma in dosi elevate è molto pericolosa, anzi
letale. A confermare che si tratta di una sostanza fatale, ci sono anche i dati raccolti da Teodora
Macchia e Stefano Gentili, dell’Istituto Superiore di Sanità, e diffusi nel “Congresso Nazionale
Cocaina”. La ricerca quantifica in 90 i casi di intossicazioni gravi, registrati in diversi paesi europei,
concentrati tra la fine del 2004 ed il 2005, che hanno richiesto ricoveri al pronto soccorso ed
interventi di rianimazione. Alcuni di questi pazienti sono deceduti. Sempre gli stessi i sintomi:
eccitazione, irrequietezza, sintomi psicotici, allucinazioni, convulsioni (2 casi), ridotto stato di
coscienza, tachicardia, ipertensione, problemi respiratori, secchezza delle fauci, marcata midriasi
(dilatazione della pupilla).
L’atropina è un alcaloide presente nelle solanacee psicoattive, piante come l’Atropa belladonna, la
Datura stramonium e il Hyoscyamus niger, note fin dal medioevo e ricorrenti nelle ricette di
unguenti delle streghe. Di recente, un professore di antropologia di Gottinga, Will-Erich Peuckert,
ha riprodotto una di quelle “pomate” sperimentandola su se stesso ed altri volontari. Il risultato è
stato un sonno profondo oltre 20 ore, in cui si sono manifestati visioni di mostri, ambienti infernali,
animali fantastici e creature sataniche.
L’assunzione di cocaina invece, induce uno stato di forte eccitamento che provoca, però, un forte
stress a carico del cuore e dell’apparato circolatorio aumentando la pressione arteriosa, la frequenza
del battito cardiaco e del respiro e può culminare nel decesso per infarto. I casi di avvelenamento da
cristallina che negli ultimi giorni si sono rapidamente susseguiti tra Bergamo e provincia non sono i
primi in Italia. Tra dicembre 2004 ed il 2005, un’altra partita di cocaina tagliata con atropina e
smerciata in Lombardia ha causato il ricovero di 19 persone e il decesso di due ragazzi in provincia
di Milano.
Ma la coca tagliata con atropina non è certo l’unico mix velenoso. Il sociologo Guido Blumir, che
da decenni si occupa di droghe, ricorda il caso della marijuana addizionata con una sostanza vetrosa
che in Francia ha intossicato diversi ragazzi. Mentre a Padova, proprio pochi giorni fa, hanno chiuso
le palazzine del “Bronx” dove gli spacciatori hanno completamente scrostato dai muri l’intonaco,
servito per tagliare la droga.
«All’eroina invece, si aggiungono sedativi, barbiturici - spiega Felice Nava, farmacologo e
dirigente della Federserd - e anche il fumo viene tagliato: l’hashish, che è una resina, viene
impastato con altri prodotti. Il motivo dei tagli? Moltiplicare dosi e guadagni».
(Annalisa D’Aprile)