Texas “The lone star state” Guida pratica alle attivita’economiche nello stato del texas 1 INDICE CAPITOLO 1 1.1 PROFILO GEOGRAFICO DEL TEXAS....................................................................PAG. 4 1.2 CLIMA.................................................................................................................PAG. 4 1.3 POPOLAZIONE.....................................................................................................PAG. 5 1.4 CITTA’ PRINCIPALI.............................................................................................PAG. 6 CAPITOLO 2 2.1 PROFILO POLITICO........................................................................ PAG. 7 CAPITOLO 3 3.1 ECONOMIA DEL TEXAS.......................................................................................PAG. 10 3.2 MERCATO DEL LAVORO......................................................................................PAG. 11 3.3 RICERCA E SVILUPPO..........................................................................................PAG. 14 CAPITOLO 4 4.1 COMMERCIO ESTERO..........................................................................................PAG. 15 4.2 ESPORTAZIONI.....................................................................................................PAG. 15 4.3 IMPORTAZIONI ....................................................................................................PAG. 19 4.4 INTERSCAMBIO TEXAS – ITALIA.........................................................................PAG. 22 4.5 PRINCIPALI GRUPPI PRESENTI IN TEXAS.............................................................PAG. 25 4.6 PRINCIPALI SOCIETA’ ITALIANE PRESENTI IN TEXAS.........................................PAG. 27 CAPITOLO 5 5.1 INVESTIMENTI INTERNAZIONALI E OPPORTUNITA’ COMMERCIALI.................PAG. 28 5.2 ENERGIA..............................................................................................................PAG. 28 5.3 INFRASTRUTTURE................................................................................................PAG. 28 5.3.1 PORTO DI HOUSTON....................................................................................PAG. 29 5.3.2 TRANS TEXAS CORRIDOR...........................................................................PAG. 30 2 CAPITOLO 6 6.1 TASSAZIONE / QUESTIONI FISCALI.....................................................................PAG. 31 CAPITOLO 7 7.1 POLITICA DEGLI INVESTIMENTI. GLI INCENTIVI.........................................PAG. 33 CAPITOLO 8 8.1 INDIRIZZI UTILI..................................................................................................PAG. 34 3 Texas “The Lone Star State” CAPITOLO 1 1.1 PROFILO GEOGRAFICO DEL TEXAS Il Texas e' il secondo stato degli Stati Uniti per estensione dopo l’Alaska e si estende per 1244 km da est a ovest e 1289 km da nord a sud, coprendo un'area di 692.563 km quadrati pari al 7,5% dell' intero territorio della nazione. La grande vastita' dello stato e la sua collocazione geografica fanno si' che in Texas si possa riscontrare una incredibile molteplicita' di aree naturali, geografiche, geomorfologiche e climatiche, e ognuna di queste aree e' poi suddivisibile in tutta una serie di ulteriori sub-regioni con tratti propri unici e inconfondibili. Risulta pertanto difficile individuare con chiarezza le varie regioni naturali dello stato, tracciarne i confini e farne un'analisi geografica. 1.2 CLIMA Il Texas gode di un clima mediterraneo. L’inverno è assai mite, in particolare lungo il litorale, caratterizzato anche da una maggiore umidità in tutte le stagioni; le temperature si abbassano notevolmente quando venti settentrionali portano aria polare. L’estate è torrida e asciutta nella regione nel Nord dello Stato, mentre a Sud è mitigata dalle brezze marine. L’area della Costa del Golfo intorno a Houston è caratterizzata da una temperatura media di circa 70° F (21° C) e mediamente cadono intorno ai 45 inches (1.143 millimetri) di pioggia, mentre nel Panhandle la temperatura media è di circa 60° F (16° C) e cadono mediamente 20 inches (508 millimetri) di pioggia. La regione più secca è quella del Trans-Pecos, mentre la più umida è l’area sud orientale. 4 Le regioni più meridionali conoscono assai raramente il freddo. A Brownsville per esempio, la città più meridionale del Texas, non si e’ registrata nessuna nevicata significativa per tutto il 20° secolo, mentre nelle regioni nord occidentali cadono mediamente 23 inches (584,2 millimetri) di neve all’anno. 1.3 POPOLAZIONE In termini demografici, il Texas con i suoi 22.859.968 abitanti (secondo i dati del US Census Bureau aggiornati al 2005), risulta essere il secondo stato piu’ popoloso degli USA, dopo la California. Sempre dati Census indicano che l’ 82.5 % della popolazione vive nelle aree metropolitane, contribuendo tra il 1990 e il 2000 per il 91 % alla percentuale di crescita dell’ intera popolazione texana (che negli ultimi dieci anni ha subito un incremento di oltre 5 milioni di abitanti). Il Texas ospita tre delle dieci citta’ piu’ popolose degli USA: Houston (2,0 ml. abitanti), Dallas (1,4 ml.) e San Antonio (1,2 ml.). Secondo le stime del Texas State Data Center alla universitá A&M, un aumento considerevole della popolazione è previsto per i prossimi decenni. Si prevede che la popolazione texana raggiungera’ i 35 milioni di unita’ entro il 2040, di cui 83% di origine messicana, superando di gran lunga il numero della popolazione bianca non ispanica. Nel 2005 il Texas e’ diventato il quarto stato “majority-minority’, poiché le minoranze sono arrivate a rappresentare il 50.2% dell’intera popolazione. Stime di crescita demografica fino al 20251: Confronto tra Texas, California, Illinois e New York 1 Popolazione 2001 Popolazione 2015 Popolazione 2025 Variazione % 2001-2015 Texas 21325 24280 27183 13.9 California 34501 41373 49285 19.9 Illinois 12482 12808 13440 2.6 New York 19011 18916 19830 -0.5 Variazione % 2001-2025 27.5 42.9 2.7 4.3 Us Census Bureau - http://www.census.gov/population/projections/SummaryTabA1.pdf 5 Densità: 79.6 per chilometro quadrato Origine etnica (secondo le stime Census del 2004): - (Totale Bianca 83.3 %) - Bianca non ispanica 49.8% - Ispanica 34.6% - Afroamericana 11.7 % - Asiatica 3.2% - Altro 1.8 1.4 CITTA’ PRINCIPALI Austin (Capitale dello Stato) con 656.562 abitanti, che la rendono la quarta città più grande del texas e la sedicesima di tutti gli Stati Uniti. Houston 2.009.690 (che, con i sobborghi, raggiunge i 4.7 milioni di abitanti) Dallas-Fort Worth 1.406.667 San Antonio 1.236.249 6 CAPITOLO 2 2.1 PROFILO POLITICO L' attuale Costituzione dello stato del Texas e' entrata in vigore il 17 febbraio 1876 e, ininterrottamente da allora, seppure piu' volte emendata, aggiornata e corretta, ne regola la vita politica e amministrativa. Austin, capitale dello Stato, e’ sede del governo texano. La forma di governo adottata e' quella repubblicana di tipo presidenziale basata su una netta divisione dei poteri fra potere legislativo, potere, giudiziario e potere esecutivo. Il potere legislativo e' esercitato dalla Legislature, cioe' dal Parlamento, organizzato in forma bicamerale. Il Senato si compone di 31 membri che restano in carica 4 anni e che si rinnovano per meta' ogni 2 anni mentre la camera conta 150 deputati rinnovati in toto ogni 2 anni. Il rispetto del mandato affidato loro dagli elettori da parte dei deputati e' garantito dal fatto che le sedute della Legislature sono pubbliche e aperte e che qualsiasi votazione in aula viene fatta a viva voce, in modo tale che sia chiaro il tipo di decisione presa da ciascun parlamentare senza il rischio di franchi tiratori. Per garantire l’equa rappresentanza in Parlamento dei vari interessi locali e settoriali dello stato, la costituzione prevede l'automatica decadenza della carica di un senatore o di un deputato nel caso in cui si trasferisca al di fuori della circoscrizione elettorale in cui e' stato eletto e nella quale, per candidarsi come suo rappresentante, doveva essere cittadino residente gia' da un periodo di tempo determinato. Il potere esecutivo e' affidato al Governo, costituito dal Governatore (attualmente in carica il repubblicano Rick Perry dopo la conferma delle elezioni del 7 novembre 2006), dal suo vice o Lieutenant Governor (il riconfermato David Dewhurst), dal Segretario di Stato, dal Revisore dei Conti Pubblici, dal Commissario del General Land Office e dal Procuratore Generale dello Stato. Tutti i componenti del governo ricoprono cariche elettive, eccetto il Segretario di Stato che e' nominato dal Senato su indicazione del Governatore, e restano in carica 4 anni. Anche in riferimento al potere esecutivo la costituzione si fa garante della piu' totale imparzialita' del governo, imponendo specificatamente che il governatore, una volta eletto, non possa mantenere o assumere cariche di qualsiasi tipo oltre a quella di capo dell' esecutivo e gli si fa esplicito divieto di ricevere qualsiasi tipo di titolo onorario, doni, compensi o vitalizi da soggetti esterni. Conformemente alla tradizione giuridico-costituzionale statunitense, anche in Texas il potere esecutivo e quello legislativo si bilanciano e si controllano vicendevolmente. Il parlamento deve approvare ogni anno il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo dello Stato presentati dal Governo e spetta al Senato concedere il via libera alle nomine dei pubblici ufficiali proposte dal Governatore; d’ altra parte, ogni legge votata dalla Legislatura deve obbligatoriamente passare attraverso l'Ufficio del Governatore per la sua approvazione e, in caso ciò non avvenisse, il testo della legge viene rimandato alle Camere per una ulteriore verifica. Il 2006, oltre a essere l’anno delle elezioni di mid-term per il Parlamento nazionale americano, ha rappresentato anche l’anno in cui si è rinnovata la composizione del Parlamento texano. Il 7 novembre 2006, infatti, confermando, sia pure in minor misura che in passato, il proprio “isolamento” rispetto alle tendenze nazionali, il Texas ha visto il partito repubblicano tenere sostanzialmente le proprie posizioni, mentre i democratici hanno registrato segnali incoraggianti, con la vittoria di Nick 7 Lampson nel distretto 22 della Camera dei Rappresentanti, ed a livello locale.I risultati della corsa al Governatorato sono andati secondo le previsioni della vigilia. Il repubblicano Perry e` stato rieletto, sia pure con una pluralita` di voti (39,1 %) e non la maggioranza. Nessuno degli altri candidati e` riuscito a galvanizzare intorno alla propria candidatura i numerosi scontenti. L’analisi del voto per il Campidoglio di Austin mostra pero` alcuni dati significativi, come hanno sostenuto alcuni noti analisti politici dello Stato in un seminario organizzato oggi dalla Greater Houston Partnership per analizzare il voto locale. Anche se vittoriosi, i repubblicani appaiono meno baldanzosi che in passato: nel 2002, Perry aveva vinto con il 58% dei voti. Il candidato democratico Bell, che i sondaggi davano al 22%, e` riuscito ad andare al di la` delle previsioni, ottenendo il 29,8%, anche a seguito dell’afflusso di denaro pervenutogli nelle ultime tre settimane dall’avvocato di Houston John O’Quinn, che gli ha consentito, sia pure in extremis, di lanciare una campagna pubblicitaria televisiva. Vi è stato anche chi speculava che probabilmente i democratici, con un candidato piu` carismatico e con un elettorato meno frammentato - a causa della presenza dei due candidati indipendenti Strayhorn (18%) e Friedman (12.6%) - avrebbero potuto lanciare a Perry una sfida ben piu` temibile. Uno degli organizzatori della campagna di Perry ha fatto notare come sia stata soprattutto la signora Strayhorn a dividere i democratici, sottraendo di fatto a Bell numerosi voti, in particolare quelli che facevano capo alle associazioni degli insegnanti. Anche la composizione etnica del voto appare interessante. Secondo gli stessi commentatori, i repubblicani avrebbero perso voti fra gli elettori di origine anglosassone, mentre Perry sarebbe riuscito a mantenere la stessa percentuale di voto ispanico e afro-americano su cui aveva contato nel 2002. Non ci sarebbe stato dunque quel massiccio passaggio di elettori di origine ispanica dai repubblicani ai democratici, che molti ipotizzavano alla vigilia delle elezioni, soprattutto a seguito delle posizioni assunte dai primi in materia migratoria. Quanto poi alla composizione sociale del voto, Perry si sarebbe assicurato tutto il Texas rurale, mentre la battaglia per le aree urbane e suburbane sarebbe stata molto piu` aperta: qui i democratici sarebbero riusciti a migliorare le proprie posizioni. A livello nazionale i repubblicani, oltre a registrare la conferma a larga maggioranza (61,8 %) del Senatore Kay Bailey Hutchison, hanno tenuto anche alla Camera dei Rappresentanti, sia pure con una importante eccezione: la vittoria di Nick Lampson (fra l’altro di origine italiana) nella circoscrizione elettorale che era stata di Tom DeLay. Con il 51,8% dei voti, in un distretto considerato fortemente repubblicano, Lampson ha sconfitto la “write in candidate” Sheila Sekula-Gibbs, che ha ottenuto il 41 % dei voti e che e` riuscita comunque a vincere l’elezione suppletiva per il completamento del mandato lasciato libero da DeLay al momento delle dimissioni. Mentre il distretto 17, pur considerato prevalentemente repubblicano, e` rimasto saldamente nelle mani del democratico Chet Edwards ( 58% dei voti), i democratici sono riusciti a costringere al ballottaggio, nel distretto 23, il rappresentante uscente, il repubblicano Henry Bonilla che, per poco (48,1%), non e` riuscito a conseguire la maggioranza assoluta. Il suo sfidante al ballottaggio – che si è tenuto il 12 dicembre – è stato il democratico Ciro Rodriguez che, con il 20,3% dei voti, si e` piazzato al primo posto fra i sei sfidanti (di cui 5 democratici). Il risultato del ballottaggio ha visto la sconfitta del candidato repubblicano dopo ben sette mandati e l’affermazione del candidato democratico Ciro Rodriguez. Segnali incoraggianti per questi ultimi vengono dalle elezioni per la Camera dei Rappresentanti del Texas. Essi hanno infatti guadagnato cinque seggi, passando da 64 a 69: il partito repubblicano ha mantenuto pero` una salda la maggioranza con 81 seggi. Anche a livello locale i democratici hanno ottenuto risultati migliori rispetto al passato. Sono considerati sorprendenti in particolare quelli della Contea di Dallas, in cui il giudice ed alcune altre cariche sono passate in blocco ai democratici. Nel quadro piu` ampio dei risultati elettorali a livello nazionale emerge in Texas una certa preoccupazione per la possibile diminuzione dell’influenza del Stato nel Congresso USA . In quello 8 uscente i repubblicani del Texas avevano la delegazione piu` numerosa nell’ambito del loro partito. Tale delegazione fa ora parte della minoranza, mentre la delegazione democratica non sembra avere, almeno ad un primo esame, quella “seniority” necessaria per ottenere la guida di alcuni comitati di rilievo che in passato avevano assicurato a questo Stato vantaggi, soprattutto in termini di stanziamenti di fondi federali. Si fa notare come nessun texano figuri nei ranghi della leadership democratica e come comunque i deputati qui eletti non siano particolarmente vicini alla nuova speaker della Camera Nancy Pelosi. Altri pero` sottolineano in positivo il legame personale della Pelosi con il Texas: una figlia risiede infatti a Houston. Il potere giudiziario e' esercitato dalla magistratura che divide i suoi compiti tra la Corte Suprema, la Corte Criminale di Appello, le Corti Distrettuali, le Corti di Contea e quelle Municipali, le Corti Commissariali (che controllano i bilanci degli enti locali) e le Corti dei Giudici di Pace. Alla gestione del potere giudiziario i cittadini partecipano direttamente eleggendo alle scadenze (differenti a seconda degli ordini e dei gradi dei magistrati) i componenti dell' apparato giudiziario. L' operato della Magistratura, pur indipendente, e' posto sotto il controllo di tutti i poteri dello stato e anche dei cittadini attraverso la State Commission on Judicial Conduct, molto simile per competenze al nostro Consiglio Superiore della Magistratura. La commissione si compone di 11 membri in parte giudici, in parte membri dell' Avvocatura dello Stato e in parte privati cittadini. Il Parlamento, pur non scegliendo direttamente nessun commissario, ha comunque il compito di ratificare o respingere ogni nomina. 9 CAPITOLO 3 3.1 ECONOMIA DEL TEXAS Lo Stato del Texas, in base ad uno studio della Federal Deposit Insurance Corp. (FDIC) -agenzia governativa che veglia sulla stabilità finanziaria e tutela la fiducia nel sistema bancario negli USA risulta fra le aree statunitensi a maggiore sviluppo economico negli ultimi anni: e’ infatti il terzo stato dell'Unione per prodotto interno lordo situandosi, con 884 miliardi di dollari, dopo la California e lo Stato di New York. Grazie alla sua posizione geografica, inoltre, il Texas rappresenta un importante punto di accesso verso il Messico e l’America Latina: i 2/3 del commercio degli Usa con il Messico, infatti, passano attraverso il Texas, facilitati da un confine che si estende per 1.248 miglia (pari a circa 2.000 chilometri). Il Texas, grazie ad una forza lavoro giovane e ad un costo della vita relativamente basso, risulta essere un territorio estremamente favorevole al business. Dopo il rallentamento dei primi anni 2000, oggi l’economia texana, tradizionalmente legata all’agricoltura e all’energia, sta vivendo un periodo di vertiginoso sviluppo, forte di una crescita occupazionale superiore alla media U.S. e della elevata presenza di una forza lavoro altamente qualificata, soprattutto in alcuni settori, quali l’high tech, le telecomunicazioni e le biotecnologie. Ad Austin, si trova un grande distretto industriale composto da aziende specializzate nella produzione di hardware, software e semiconduttori, che rendono quest’area uno dei più grandi centri al mondo nell’ high tech. Lo sviluppo di queste aziende nel settore high tech è stato possibile grazie alla diffusione delle nuove tecnologie informatiche, abbinate al notevole spirito imprenditoriale texano Tra i settori di specializzazione dello Stato, il metalmeccanico rappresenta il 22% del PIL, l’elettronica-elettrotecnica il 12%, l’industria agro-alimentare il 9%, la chimica l’8% e la produzione di mezzi di trasporto il 7%. Nello Stato sono presenti numerose aziende multinazionali soprattutto nel settore delle telecomunicazioni e dell’energia, ma il Texas offre opportunità di business particolarmente interessanti anche alle piccole e medie imprese, soprattutto per le esportazioni. La tabella sottostante riporta le variazioni percentuali tra il marzo 2005 ed il marzo 2006, relative ai settori industriali di maggior interesse per il Paese. Da essa si evince che il settore manifatturiero e’ cresciuto del 3.3%, la produzione di beni durevoli e’ aumentata del 2.6%, quella di beni non durevoli del 4.2%, mentre i prodotti d’estrazione sono aumentati del 4.5% e le “utilities” sono aumentate dell’ 1.7%. 10 Texas Industrial Production Index (TIPI)- Confronto tra Marzo 2005 e Marzo 2006: Indice 2006 Mar. 2006 Feb. 2006 Gen. 2005 Dic. 2005 Mar. Media 1987 = 100 Totale produzione industriale 134.7 134.7 133.5 132.2 130.2 Manifattura 140.6 140.5 139.9 139 136 Prodotti durevoli 161.5 161.2 160.5 160.2 157.4 Prodotti non durevoli 123.6 123.7 123.1 121.7 118.6 Prodotti d'estrazione 126.2 126.2 123.6 121.3 120.8 Utilities 126.9 127.1 126.4 126.2 124.8 3.2 MERCATO DEL LAVORO Il Texas occupa circa 11 milioni di lavoratori non agricoli (con un significativo aumento di 153,500 posti di lavoro nel 2005, per una percentuale di crescita annuale del 1.6 %), di cui il 44% è rappresentato da donne. L’età media della popolazione è bassa, un fattore che garantisce un’abbondante offerta di lavoro nel lungo periodo. Il settore “Salute ed Insegnamento” risulta, nel 2005, quello che ha maggiormente incrementato il numero di posti di lavoro, guadagnandone 33 mila, pari ad una crescita del 2.9%. In base ai dati forniti dal Dipartimento del Lavoro, la forza lavoro è impegnata prevalentemente nei settori dei servizi, del commercio e della pubblica amministrazione. Grazie al significativo balzo negli ultimi dieci anni nel settore informatico e delle telecomunicazioni, il numero di addetti di tale settore ha raggiunto le 592,000 unità, portando il Texas al secondo posto negli USA. La manodopera è altamente qualificata e presenta una percentuale di laureati prossima al 25%, in prevalenza ingegneri e scienziati. In particolare, i settori che presentano la maggior redditività sono il manufatturiero, il chimico (resina, farmaceutica, biotecnologia) e l’industria elettronica (attrezzature per telecomunicazioni e prodotti micro-elettronici). 2 Per quanto riguarda la produttività, l’economia texana ha chiuso l’anno 2005 in rialzo, segnando il record di produttività dal 2000. Il numero di occupati è salito di circa il 2.1% dall’anno precedente.3 Le previsioni della Federal Reserve stimano per il 2006 una crescita della percentuale degli occupati del 2.8%. Per quanto riguarda la disoccupazione in Texas, la percentuale del primo trimestre 2006 era del 5.0%, dato leggermente superiore alla media U.S., attestata al 4.7-8% (vedi tabella), ma coincidente al tasso (5,1) pre-uragani. 4 11 DATI AGGIORNATI MAGGIO 2006 TEXAS Forza lavoro 11.3 milioni Occupati 10.790 milioni Disoccupati 563.824 milioni Percentuale 5.0% U.S.A. Forza lavoro 150 milioni Occupati 143.641 milioni Disoccupati 7.2 milioni Percentuale 4.7-4.8% Il salario medio in Texas risulta del 15 % inferiore alla media nazionale e si attesta sui 12.57 $ orari, contro i 14.83 $ della media statunitense. Cio’ rende il Texas una “location” competitiva per gli investitori. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA), il reddito pro-capite texano è aumentato nel 2005. I dati BEA del terzo trimestre 2005 posizionano il Texas al quattordicesimo posto a livello nazionale per reddito pro-capite, con leggeri aumenti nel corso dell'anno. Nel 2004, il Texas ha avuto un reddito pro-capite complessivo (TPI=Total Personal Income) di $690.376.069 che posiziona lo stato al terzo posto a livello nazionale e rivela un aumento del 6 % rispetto al 2003. Dallas e Houston risulatano le citta’ con piu elevati livelli di reddito. Popolazione 22.859.968 milioni di abitanti Forza Lavoro 11,3 milioni Disoccupazione 5.0 % (dato aggiornati primo semestre 2006) Laureati (college) 24,7 % della popolazione Prodotto interno lordo: $ 927.4 (dato 2005) Reddito pro capite: $ 32,462 (dato 2005, in aumento del 5,6 % rispetto al 2004 94 %della media nazionale pari a $ 34,586 nel 2005 27 posto nella classifica degli Stati Uniti Investimenti Esteri 96.6 miliardi di US $ Esportazioni $ 128,761 miliardi di dollari Zone di Commercio Estero 29 Aeroporti 27 Porti Commerciali 13. 5 Il Dallas Fed’s Texas Coincident Index , un indice economico ciclico che sintetizza gli attuali indicatori economici e’ salito del 3.2 % nel 2005, segnalando una positiva espansione (Tabella 1). Mentre l’indice di crescita dell’ index ha rallentato da agosto a dicembre 2005, soprattutto a causa dell’aumento del tasso di disoccupazione legato agli uragani dell’estate 2005, esso ha cominciato ad aumentare di nuovo in dicembre, ad una media mensile del 2.7 %. 6 5 5 6 http://www.bea.gov http://www.dallasfed.org/data/hotstats/econ/econ0601.html 12 Tabella 1 Secondo le previsioni pubblicate dal Texas Comptroller of Public Accounts, il reddito pro-capite medio annuale del Texas continuera’ a crescere in misura superiore alla media degli Stati Uniti.7 Dati economici e demografici di Texas e Stati Uniti a confronto: TEXAS P.I.L. REDDITO PRO-CAPITE IMPIEGO SETTORE NON AGRICOLO POPOLAZIONE STATI UNITI P.I.L. REDDITO PRO-CAPITE IMPIEGO SETTORE NON AGRICOLO POPOLAZIONE 7 19831993 3.50% 6.30% CRESCITA MEDIA ANNUALE 19932003201319832003 2013 2023 2003 4.40% 3.90% 3.00% 3.90% 6% 6.50% 7% 6.10% 2003-2023 3.50% 6.80% 1.90% 1.50% 2.40% 2.00% 2.10% 1.80% 1.60% 1.30% 2.10% 1.70% 1.80% 1.50% 3.20% 6.70% 3.20% 5.10% 3.30% 5.50% 2.80% 6.50% 3.20% 5.90% 3.00% 6.00% 2.10% 1.60% 1.50% 1.00% 1.80% 1.20% 1.00% 1.30% 0.80% 0.80% 1.10% 0.80% http://www.window.state.tx.us/ 13 3.3 RICERCA E SVILUPPO Il Texas è particolarmente attento ai settori della ricerca e dello sviluppo, specialmente nei campi della medicina, biologia, scienze naturali, e ingegneria. Lo stato ospita circa 400 centri di ricerca e un elevato numero di istituzioni hanno assunto importanza a livello internazionale, come il Sematech, specializzato nei semiconduttori, o il San Antonio’s Southwest Research Institute, operante nel campo dell’elettronica e computer, scienze ambientali e fisica nucleare, o ancora il Richardson Telecom Corridor, in cui si concentrano ben 350 società di telecomunicazioni. I dati dell’ufficio brevetti&marchi statunitense rivelano che durante il 2005 in Texas sono stati pubblicati 5.660 brevetti, mentre sono state archiviate 12.951 richieste di brevetto, piazzando al secondo posto a livello nazionale, dietro solo alla California, come numero di brevetti richiesti ed emessi. Nel 2003, con circa 4.3 miliardi spesi, il Lone Star State si e’ classificato al sesto posto a livello federale nella Ricerca e nello Sviluppo. Il Centro NASA (National Aereonautics and Space Administration) “Johnson Space Center” di Houston è uno dei più grandi e prestigiosi istituti di ricerca degli Stati Uniti ed impiega numerosi tecnici ed ingegneri provenienti da tutto il mondo. Di particolare importanza é la collaborazione che questo istituto ha instaurato con l’Alenia Aeronautica di Torino, che produce moduli spaziali fondamentali per il completamento della stazione spaziale internazionale. Il Texas è all’avanguardia anche nel campo della ricerca medica poiché ospita un centro di ricerca di fama internazionale: il Texas Medical Center di Houston. L’istituto, che impiega piu’ di 65,000 addetti, concentra la sua attività nella ricerca scientifica, nell’applicazione e nello sviluppo delle tecnologie medicali e farmaceutiche; ogni anno più di 150 società beneficiano di queste ricerche, tramite l’acquisizione dei brevetti e dei diritti di applicazione industriale delle innovazioni già utilizzate in campo medico. Infine, in Texas sono presenti quattro centri (Austin, Dallas, San Antonio e Bryan/College Station) per la promozione di aziende che sviluppano tecnologie dal forte potenziale commerciale. 14 CAPITOLO 4 4.1 COMMERCIO ESTERO Il Texas contribuisce in modo significativo alla ricchezza degli USA, con un valore delle importazioni riferite al 2005 pari a $ 235,512,947 miliardi di dollari e delle esportazioni pari a $ 128,761,036 miliardi di dollari. La crescita delle esportazioni e’ stata del 5.3 % nei primi 5 mesi del 2006 (rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente) e del 9.82 % nel 2005 rispetto al 2004 ($11.5 miliardi di dollari in piú). Nel 2005, per il quarto anno consecutivo, il Texas si e’ posizionato al primo posto fra gli Stati americani per valore totale delle esportazioni. 8 Classifica Sigla Descrizione TOTALE COMPLESSIVO TUTTI STATI TOTALE 2003 TOTALE 2004 TOTALE 2005 MAGGIO 2005 YTD MAGGIO 2006 YTD %20042005 723,743,176,992. 817,935,848,814. 904,379,818,171. 366,768,970,738. 415,892,761,251. 10.57 1 TX TEXAS 98,846,082,565. 117,244,970,494. 128,761,036,151. 52,350,636,342. 59,300,877,573. 9.82 2 CA CALIFORNIA 93,994,882,282. 109,967,840,247. 116,818,585,165. 47,470,555,805. 51,721,645,680. 6.23 3 NY NEW YORK 39,180,708,413. 44,400,728,905. 50,492,176,404. 20,770,293,738. 22,301,633,315. 13.72 4 WA WASHINGTON 34,172,826,419. 33,792,503,705. 37,948,360,874. 14,433,232,519. 20,595,870,361. 12.30 5 MI MICHIGAN 32,941,108,751. 35,625,007,725. 37,584,052,274. 15,718,722,159. 17,235,527,260. 5.50 4.2 ESPORTAZIONI principali mercati di esportazione, grazie al North American Free Trade Agreement (NAFTA), sono il Messico e il Canada, che hanno assorbito oltre il 50% delle esportazioni totali dello stato nel 2005. Inoltre, anche i paesi dell’Estremo Oriente (Cina, Corea del Sud, Taiwan, Singapore e Giappone) sono in cima alla lista dei mercati di destinazione dei prodotti, seguiti dai Paesi Bassi e dal Regno Unito. Il Messico continua a mantenere il primato, con $ 50,136,776 miliardi di dollari. Nel 2005 le esportazioni verso questo paese sono cresciute del 9.7 % rispetto al 2004 ($ 45,707,391); il Canada si piazza ancora al secondo posto con $ 14,664,626, mentre le esportazioni verso l ‘Asia (con l’esclusione della Cina) sono aumentate del 5.2 %. Quelle verso la Cina e l’ America Latina (escluso il Messico), che avevano subito un declino negli ultimi mesi del 2005, nel primo semestre del 2006 sono cresciute rispettivamente del 14.9 % e del 18.5 % . Solo quelle verso l’Unione Europea sono scese nei primi mesi del 2006 dello 0.1 % rispetto al periodo finale del 2005 (ciononostante le esportazioni verso i paesi europei rimangano superiori a quelle degli scorsi anni). (Tabella 1) I 8 http://www.wisertrade.org/home/data/export/mass/strank.html 15 I prodotti maggiormente esportati sono stati prodotti chimici, prodotti dell’industria meccanica, elettronica e computer, attrezzature e accessori per il trasporto e prodotti petroliferi e minerari. Esportazioni totali: $ 128,761 miliardi di dollari (nel 2005) Esportazioni verso l’ Unione Europea: $ 14,291,182 (2005) miliardi di dollari; $ 3,806,752 mld. (primo trimestre 2006) Esportazioni verso l’Italia: $ 784,547,561 dollari (2005); $ 185,701 ml. (primo trimestre 2006) Mercati di esportazione: Tabella 1 Considerando i settori merceologici, le esportazioni di prodotti chimici sono aumentate del 9.6 % nel primo trimestre del 2006, mentre quelle di prodotti dell’industria meccanica e dell’ elettronica & computer sono aumentate piú moderatamente, rispettivamente dell’ 1% e dell’ 1.9 % (Tabella 2). Le esportazioni di attrezzature e accessori per il trasporto sono state, nel primo trimestre 2006, piú alte del 19.1 % rispetto al primo trimestre 2005. Nel 2005 i dieci settori merceologici piú esportati dal Texas sono stati computer & elettronica, prodotti chimici, macchinari non elettrici, attrezzature e accessori per il trasporto, apparecchiature elettroniche/componenti, petrolio, prodotti metallici, prodotti in plastica e gomma, prodotti alimentari e prodotti metallurgici.9 9 http://www.dallasfed.org/data/hotstats/txexports 16 Esportazioni per settori merceologici Esportazioni dal Texas verso il mondo (primi 25 paesi) Tabella 2 Partner 2003 Totale Mondo 98,846,083 Messico 41,561,359 Canada 10,808,651 Cina 3,059,559 Corea del Sud 2,777,313 Taiwan 2,765,451 Singapore 2,288,961 Giappone 2,707,902 Paesi Bassi 1,733,003 Regno Unito 2,129,828 Brasile 1,633,846 Belgio 1,631,453 Emirati Arabi 521,599 Uniti Malesia 2,127,047 Germania 1,582,675 Venezuela 783,120 Filippine 2,258,004 Colombia 817,883 Francia 905,465 Arabia Saudita 897,095 Australia 749,232 Cile 332,641 Hong Kong 803,238 India 568,779 2004 2005 2005 thru March 30,583,734 11,825,511 3,616,852 1,081,136 1,210,146 992,327 846,642 674,233 648,853 577,978 456,725 549,577 2006 thru March 117,244,970 45,707,391 12,398,683 4,455,739 5,022,075 4,001,901 3,409,586 2,608,728 2,472,025 2,283,516 1,737,317 2,023,304 128,761,036 50,136,776 14,664,626 4,901,323 4,622,776 3,459,091 3,260,401 2,741,095 2,652,595 2,522,924 2,271,335 2,176,633 34,826,370 13,582,330 3,901,911 1,400,268 1,331,727 824,023 714,732 708,532 747,745 646,732 620,404 514,642 729,841 1,955,924 256,964 633,453 2,552,313 1,592,676 1,150,314 1,678,058 1,144,419 1,162,053 967,844 935,103 698,529 892,797 783,666 1,755,129 1,716,444 1,593,524 1,526,590 1,374,031 1,266,720 1,155,690 1,110,885 1,082,873 1,039,737 967,982 435,891 380,828 370,223 395,692 339,839 278,285 235,067 263,444 273,968 277,921 239,080 480,119 468,553 549,222 293,320 339,224 362,675 280,918 299,872 255,735 263,674 258,572 17 Esportazioni totali Texas verso il mondo, 2001-2005 Ranked by 2005 Export Value10 State 2001 Texas 94,995,266 2002 2003 95,396,197 98,846,083 2004 117,244,970 2005 Dollar Change, 2001-2005 Dollar Change, 2004-2005 Percent Change, 20042005 128,761,036 33,765,770 11,516,066 9.82 Il Texas e la California, generando rispettivamente circa il 14 % dell’export totale degli Stati Uniti, sono, a livello nazionale, leader nel settore. Nell’ultimo trimestre del 2005, il 14.5 % delle esportazioni statunitense risultano infatti provenienti dal Texas, il 13 % dalla California, ed infine il 5.5 % dallo Stato di New York La California, grazie alla spinta dell’industria elettronica, ha guidato il mercato fino al 2002; Da allora, le vendite oltre-oceano dello stato hanno continuato ad aumentare, ma l’ export totale del Texas ha superato quello californiano. Le ragioni di questo sorpasso sono da ricondurre al fortissimo sviluppo del settore dell’ high tech e delle nuove tecnologie informatiche avvenuto in Texas nelle ultimi anni.11 10 11 http://www.dallasfed.org/research/swe/2006/swe0601d.html; http://www.dallasfed.org/data/hotstats/txexports 18 4.3 IMPORTAZIONI (DAL MONDO IN TEXAS) I principali paesi da cui il Texas importa beni sono Messico, Venezuela, Cina e Arabia Saudita. I Port Level data del Bureau of Economic Analysis indicano che nel 2005 le importazioni portuali del Texas sono state di $235.5 miliardi di dollari, con un aumento rispetto ai $ 202.3 miliardi del 2004.12 Nel 2005 le importazioni texane dai primi dieci paesi importatori sono ammontate a $181,299,964 miliardi di dollari. Il Messico, partner commerciale NAFTA, si classifica al primo posto con circa $116.3 miliardi in prodotti importati, che corrisponde quasi al 50 % dell’import totale texano. Altro partner NAFTA, il Canada si classifica invece al ventesimo posto per importazioni, in stridente contrasto con il secondo posto che occupa nella classifica dell’export texano. I beni maggiormente importati, secondo il “2005 Texas Port Level Imports by Commodities”2 sono i macchinari per l’estrazione/lavorazione del petrolio ed i beni legati al settore delle telecomunicazioni e dell’hightech.13 Le importazioni del settore energetico (comprendenti petrolio, gas, carbone e macchinari generatori di energia) ammontano a $ 87.8 miliardi , il 37 % delle importazioni portuali texane del 2005.13 11 http://www.bidc.state.tx.us/cr/getreport.cfm http://www.bidc.state.tx.us/2005TXImportsbyCommodities.pdf. 13 http://tse.export.gov 13 http://www.bidc.state.tx.us 12 19 Tabella importazioni15: TOTALE IMPORTAZIONI 2005: (In miliardi di $ dollari) Messico $116,306,972,846 Venezuela $12,913,775,060 Cina $12,262,013,036 Arabia Saudita $9,439,877,361 Nigeria $6,220,645,216 Regno Unito $5,711,673,539 Germania $5,389,921,273 Algeria $4,815,520,841 Iraq $4,666,235,565 Russia $3,573,329,547 Altri paesi $54,212,983,709 Totale importazioni $ 235,512,947,993 miliardi Totale primi 10 paesi importatori $181,299,964,284 miliardi 15 www.census.gov/foreign-trade/reference/products/catalog/port.html 20 2005 Importazioni per gruppi merceologici: Gruppi Merceologici Macchinari $87,817,568,966 Macchinari industriali vari e componentistica $41,256,200,893 Telecomunicazioni & Apparecchiature elettroniche/componenti $25,339,921,617 Veicoli e trasporti $24,718,578,142 Metalli e minerali $15,629,140,460 Altro $13,838,375,264 Prodotti chimici e plastici $10,004,383,400 Abbigliamento & Prodotti tessili $7,617,073,868 Cibo e Tabacco $5,996,701,292 Carta & Legname $1,633,470,824 Medicinali e prodotti farmaceutici $949,390,728 Agricoltura & Bestiame $712,142,539 Totale Importazioni Texas $235,512,947,993 miliardi 21 4.4 INTERSCAMBIO TEXAS – ITALIA L'interscambio con l’Italia cresce lentamente ma in modo costante: una considerevole crescita del reddito disponibile, la formazione di un modello di consumo piu’ esigente insieme ad un forte interesse per il “made in Italy” rendono infatti il Texas un ideale mercato di sbocco per i prodotti italiani. L’Italia esporta in Texas prevalentemente beni industriali (macchinari e componentistica, apparecchiature elettroniche, materiali da costruzione, prodotti per l'industria petrolifera e chimica, trattori), marmo, piastrelle, arredamento, vino, abbigliamento e gioielli. Per quanto concerne le importazioni, il nostro paese importa dal Texas principalmente prodotti e derivati del petrolio, prodotti chimici e cerealicoli, equipaggiamenti industriali, computer, attrezzature ed apparecchiature elettriche ed elettroniche. L’Italia, con 2,5 miliardi di dollari di interscambio, e’ risultata nel 2005 essere il diciasettesimo partner commerciale del Texas (secondo i dati portuali e areoportuali forniti dal Port of Houston e dallo Houston Airport System e raccolti dalla rivista specializzata “Houston Trade Numbers”).16 Totale Export Texas vs Italia $ 784,547,56117 Top 5 Prodotti merceologici: 1. Arachidi (Noci, mandorle, pistacchi ecc.) 2. Pelle & pellame 3. Idrocarburi 4. Acrilonitriti, relativi composti 5. Macchinari (ricambi e parti) Totale Import Texas ex Italia $ 1,754,822,38818 Top 5 Prodotti merceologici: 1. Petrolio raffinato 2. Tubi e ricambi in acciaio 3. Valvole, componenti e ricambi per tubi 4. Piastrelle in ceramica 5. Macchinari (ricambi e parti) ‘Houston 2006 Trade Numbers’, WorldCity; www.ustradenumbers.com Cifra che non il include i dati relativi al commercio via terra. 18 Ibid. 16 17 22 EXPORT TEXAS – ITALIA 2005: 17 (Texas vs Italia= $ 698,199,955 milioni) $ 698,199,955) Export Texas - Italia 2005 20% 40% 16% d 11% Prodotti chimici Elettronica e computer Altro Prodotti 13% Macchinari Veicoli di trasporto e loro parti Stime ($) % Prodotti chimici 139,806,731 20 % Prodotti dell’industria meccanica 110,584,954 15.8 % Elettronica e computer 90,613,106 13 % Attrezzature e accessori per il trasporto 74,116,974 10.6 % Altro 283,078,190 40.5 % $ 698,199,955 milioni 100 % TOTALE 17 Fonte: Texas Port Level Data from the Department of Commerce, Bureau of the Census, Foreign Trade Division at http://www.census.gov/foreigntrade/ reference/products/catalog/port.html 23 Esportazioni per gruppi merceologici: 2003 Totale 325 Prodotti Chimici 333 Prodotti dell’industria meccanica 334 Elettronica e computer 336 Attrezzature e accessori per il trasporto 324 Prodotti petroliferi e minerari 316 Pelle e pellame 339 Manufatti misc. 322 Carta, cartone e articoli in carta 332 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo 331 Prodotti metallici 335 Macchine ed apparecchi elettrici 326 Articoli in plastica e in gomma 311 Alimentari 111 Prodotti agricoli 211 Petrolio & Gas 327 Minerali non metalliferi 212 Estrazioni minerarie 323 Stampa e prodotti correlati 315 Abbigliamento 314 Prodotti tessili non di abbigliamento 321 Legno e prodotti in legno 114 Pesca e Caccia 337 Arredamento 2004 2005 fino a Marzo 2005 2006 fino a Marzo 754,325 794,756 698,200 219,587 115,658 199,191 139,807 49,710 185,701 39,587 153,001 116,641 110,585 27,744 36,540 102,103 79,741 90,613 29,419 28,920 53,608 74,728 74,117 21,364 14,942 62,797 122,447 72,279 33,927 18,837 46,012 75,157 40,345 19,466 65,859 15,627 40,613 8,895 11,211 7,171 26,426 29,891 19,118 8,471 893 13,569 15,214 16,856 3,571 3,600 32,339 21,867 16,455 5,333 6,403 20,501 21,898 11,246 2,416 3,266 5,601 3,136 7,945 5,029 580 11,861 4,604 7,072 7,503 30,836 279 6,347 5,063 3,294 1,446 3,283 0 2,279 2,486 987 1,565 1,649 1,664 456 230 766 1,082 1,327 806 246 1,855 939 946 281 169 238 371 914 155 76 1,288 1,118 729 169 1,041 672 557 58 136 358 112 926 253 506 427 256 49 0 192 565 24 511 Editoria 312 Tabacco e bevande 0 0 11 3 72 47 21 0 13 0 4.5 PRINCIPALI GRUPPI PRESENTI IN TEXAS Secondo una classifica riportata dallo Houston Chronicle, il 21 Maggio 2006: Primi 20 del 2005 per profitti: Frontier Oil, EOG Resources, Diamond Offshore Drilling, National Oilwell Varco, Marathon Oil Corp., Grant Prideco, Copano Energy, Lyondell Chemical Co., Oil States International, Grey Wolf, Global SantaFe Corp., Rowan Cos., Todco, Nabors Industries Ultra Petroleum, Allis-Chalmers Energy, Parker Drilling Co., Floteck Industries, ConocoPhilipps, Dril-Quip, Heliix Energy Solutions Group, Quanta Services, Englobal Corp., Nacto Group, Halliburton. Primi 20 per numero di occupati: Wal-Mart Stores, Administaff, Continental Airlines, Exxon Mobil Corp., Memorial Hermann Healthcare System, UT M.D. Anderson Cancer Center, Kroger Co., Halliburton, Shell Oil Co.,N UT Medical Branch at Galveston, The Methodist Hospital System, Baylor College of Medicine, Landry’s Restaurants, HCA Gulf Coast Division, J.P. Morgan Chase, H-E-B, Harris County Hospital District, AT&T, BP America, St. Luke’s Episcopal Hospital. Rapporto annuale stilato dalla rivista Fortune18 sulle 1000 maggiori societa’ americane Nel 2006 la prima classificata “Exxon Mobil” e’ una società texana e 102 tra le 1000 societa’ classificate hanno sede nel Texas, tra le prime in classifica troviamo: State Rank Società 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Exxon Mobil ConocoPhillips Valero Energy Marathon Oil Dell AT&T Plains All Amer. Pipeline Sysco Halliburton AMR Electronic Data Systems J.C. Penney Lyondell Chemical Posizione Entrate ($ millioni) Città 1 339,938.0 Irving 6 166,683.0 Houston 15 81,362.0 San Antonio 23 58,958.0 Houston 25 55,908.0 Round Rock 39 43,862.0 San Antonio 65 31,177.3 Houston 68 30,281.9 Houston 103 20,994.0 Houston 105 20,712.0 Fort Worth 108 20,537.0 Plano 118 18,781.0 Plano 121 18,606.0 Houston 18 Fortune magazine, 17 Aprile 2006 25 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Tesoro Kimberly-Clark D.R. Horton Texas Instruments Fluor Waste Management Burlington No. Santa Fe Centex Enterprise Products USAA Continental Airlines Dean Foods 132 140 162 167 169 170 171 175 183 189 207 216 16,473.0 San Antonio 15,902.6 Irving 13,863.7 Fort Worth 13,392.0 Dallas 13,161.1 Irving 13,074.0 Houston 12,987.0 Fort Worth 12,859.7 Dallas 12,257.0 Houston 11,980.4 San Antonio 11,208.0 Houston 10,900.3 Dallas 4.6 PRINCIPALI SOCIETA’ ITALIANE PRESENTI IN TEXAS: Agusta Westland (Gruppo Finmeccanica, setttore aerospaziale), Alenia (Gruppo Finmeccanica, settore aerospaziale), American Marazzi Tile Inc. (Ceramiche Marazzi), Arquati Company USA (Arquati SpA, arredamento), Eni Petroleum Co. Inc. & Agip Exploration (Gruppo ENI SpA; Petrolio & Gas, Gpl per uso domestico, industriale, artigianale e agricolo), Ferrari of Houston (Ferrari, settore automobilistico), Forgital USA Inc, ILVA America Inc (ILVA Dalmine, acciaio), Indital USA (componenti metallici), Lamberti USA (settore petrolchimico), Mapei Corporation (Mapei), Moss Maritime Inc (Gruppo Saipem), MSC Mediterranean Shipping Company (trasporti marittimi), Nupi America (Nupi), Petromarine/ Bci Engineering Inc (Gruppo Saipem), Prysmian (ex Pirelli Cavi, settore energetico), River Cement Company (Cementeria Di Augusta SpA), Saipem America (Saipem S.p.A.), SASIB North America (SASIB SpA), Savino Del Bene Texas Inc. (Savino Del Bene, trasporti marittimi), Segafredo Zanetti USA Inc. (Segafredo Zanetti, caffe’), Snamprogetti USA Inc ( SNIA (SNIA SpA, biomedicina), Soilmec Branham Inc., ST Microelectronics (elettronica), Sonsub Inc (Gruppo Saipem), Tesmec USA Inc (TESMEC SrL), Trevisan Cometal North America (Gruppo Trevisan Cometal), Trialtir (Trialtir, ciclismo). 19 19 http://www.bidc.state.tx.us/cr/ 26 CAPITOLO 5 5.1 INVESTIMENTI INTERNAZIONALI E OPPORTUNITA’ COMMERCIALI Grazie alla posizione geografica strategica - ancora più rilevante a seguito dell’introduzione del North American Free Trade Agreement (NAFTA) -, al basso costo della manodopera e dell’energia, il Texas risulta particolarmente attraente sia per gli investitori stranieri sia per gli esportatori internazionali. Gli investimenti diretti stranieri hanno assunto un peso rilevante all’interno dell’economia texana, e si attestano intorno ai 96.6 miliardi di dollari, rappresentando il 10% del totale degli investimenti esteri negli USA e posizionando lo stato al secondo posto nella nazione dopo la California. Gli investimenti provenienti dall’Europa raggiungono circa la metà del totale, mentre un’altra quota significativa è ricoperta dal Canada e dall’Estremo Oriente. Il Texas si è guadagnato una reputazione di “Business Friendly” fornendo consistenti aiuti ed incentivi per favorire la disponibilità di capitale sia alle aziende che vogliono ampliarsi nello Stato, sia a società che vogliono intraprendere nuove attività, permettendo in questo modo alle aziende di essere più competitive nel mercato globale. Negli ultimi anni i nuovi investimenti hanno riguardato principalmente i semiconduttori, le telecomunicazioni e la chimica, con 1,907 aziende coinvolte che impiegano complessivamente 410,000 lavoratori. Investimenti esteri: 96.6 miliardi di US $ 5.2 ENERGIA Un forte incentivo ad investire in Texas è costituito dall’energia, abbondante, sicura e meno costosa rispetto al resto del Paese. In particolare, nel 1999 è stata liberalizzata la fornitura al dettaglio di energia elettrica, provvedimento finalizzato all’abbattimento dei prezzi e all’introduzione di nuovi servizi. In Texas sono già attive ben 27 centrali elettriche, e altrettante sono in costruzione, mentre 31 progetti sono in fase di pianificazione. L’ufficio governativo dell’energia assegna al Texas il 3° posto per economicità del prezzo dell’elettricità, che risulta del 21% inferiore rispetto alla media nazionale, mentre i prezzi del petrolio e del gas naturale si collocano al 2° posto . Il più grande fornitore di energia dello Stato e’ la Texas Utilities Company, che e’ all’avanguardia per i suoi servizi innovativi e per i prezzi competitivi, sia per il consumatore che per le industrie. Data la crescente importanza della disponibilità di energia, le infrastrutture del Texas forniscono una abbondante e sicura offerta di energia per il futuro. 27 5.3 INFRASTRUTTURE La vocazione agli scambi commerciali del Texas è favorita da un insieme di infrastrutture per il trasporto e da una forte rete di telecomunicazioni. Congeniale all’apertura di attività imprenditoriali nonchè al movimento di persone, merci ed informazioni, il Texas, grazie alla sua posizione strategica si presenta pertanto come un territorio fertile dove poter investire. TRASPORTI AEREI Il Texas presenta uno tra i più estesi sistemi di trasporto della nazione, comprendendo 27 aeroporti in 24 città, di cui otto adibiti al traffico internazionale. I 27 aeroporti texani sono utilizzati sia per il trasporto passeggeri sia per il trasporto di merci e sono collocati in posizione strategica e facilmente raggiungibili da qualsiasi parte dello Stato; oltre il 90% della popolazione abita entro 50 miglia di distanza da un aeroporto. Il Dallas/Fort Worth International Airport è tra gli aeroporti più affollati al mondo e si posiziona al terzo posto negli USA per il numero di passeggeri in transito, avendo collegamenti diretti con il Canada, il Messico, l’Europa, il Sud America e l’Estremo Oriente. Importante per i suoi collegamenti con le maggiori capitali del mondo è anche il George W. H. Bush Intercontinental di Houston. TRASPORTI TERRESTRI La rete stradale è la più estesa degli Stati Uniti e comunica con gli Stati limitrofi tramite otto grandi strade di comunicazione. La rete autostradale, la produzione rivolta all’export ed il commercio interno hanno notevolmente contribuito a rafforzare il trasporto industriale, con facilitazioni e strutture nello stoccaggio e nella distribuzione, consentendo il raggiungimento di qualsiasi punto dello Stato sia con il trasporto su gomma, sia con quello su rotaia. La rete ferroviaria raggiunge le 12,000 miglia di lunghezza e trasporta più di 300 milioni di tonnellate di merci ogni anno, rappresentando il 44% delle merci totali trasportate, di cui la maggior parte e’ destinata all’export. TRASPORTI MARITTIMI I 29 porti dislocati lungo la costa del Golfo del Texas trasportano oltre 406 millioni di tonnellate di merci all’anno. 28 5.3.1 PORTO DI HOUSTON Il Port of Houston svolge un ruolo di primissimo piano nell’attivita’ economica e mercantile del Texas: è infatti al primo posto negli Stati Uniti per il commercio internazionale ed e’ il più grande dei 13 porti con acqua profonda che si trovano in Texas. Il porto detiene una serie di primati nell’ambito del commercio estero: da 9 anni e’ al primo posto negli USA per tonnellaggio estero, da 14 e’ primo per valore delle importazioni e secondo per quantita’ totale di tonnellaggio, ed e’ infine il sesto porto a livello mondiale per valore totale di tonnellaggio. Nel 2004 ha registrato un’attivita’ di interscambio (import/export) pari a 140 milioni di tonnellate, per un valore di 65, 9 miliardi di dollari. Principali prodotti esportati: Petrolio & prodotti petroliferi…...18,707,315 milioni di tonnellate - $ 3,247,646,945 miliardi Prodotti chimici organici ..……….9,690,806 “ “ “ - $ 7,537,902,037 “ Cereali e prodotti derivati……….. 5,812,587 “ “ “ - $ 0,8 “ Prodotti in plastica…………….….2,010,722 “ “ “ - $ 2,372,456,362 “ Macchinari………………………..0,6 “ “ “ - $ 5,479,202,458 “ Macchinari elettrici…………….…0,09 “ “ “ - $ 1,219,297,258 “ Principali prodotti importati: Petrolio & prodotti petroliferi…..76,423,300 milioni di tonnellate - $17,781,633,364 miliardi Ferro e acciaio………………….. 5,757,432 “ “ “ - $ 3,688,381,733 “ Fertilizzanti e minerali………… 4 ,695,230 “ “ “ - $ 2,1 “ Prodotti chimici organici……….. 4,052,226 “ “ “ - $ 2,063,683,243 “ Legno e prodotti derivati………. 799,377 “ “ “ - $ 0,5 “ Veicoli eccetto ferroviari………. 0,2 “ “ “ - $ 1,872,805,953 “ 29 5.3.2 TRANS TEXAS CORRIDOR Il Trans Texas Corridor consiste in un imponente piano di potenziamento delle infrastrutture, che dovrebbe aumentare notevolmente la competitività economica dello Stato, agevolando l’industria locale ed attraendo nuovi investitori esteri, grazie al rafforzamento delle infrastrutture logistiche, in particolare della rete autostradale e ferroviaria. Il progetto, approvato dal Governatore nel 2002, consiste nell’ammodernamento della rete autostradale e ferroviaria: dovrebbe infatti dotare il Texas di una rete autostradale con pedaggio di circa 6,500 km, con 3 corsie di marcia per direzione per i mezzi leggeri e 2 per i mezzi pesanti. Prevede inoltre la costruzione di sei linee ferroviarie, di cui una ad alta velocità per il trasporto merci e una ad alta velocità per i pendolari. Il costo dell’infrastruttura autostradale è stato stimato intorno ai 7 milioni di dollari per ogni miglio. Il progetto prevede anche la costruzione di reti di condutture più sicure per il trasporto di acqua, petrolio e gas naturale, elettricità e dati. Il fine del Trans Texas Corridor è quello di permettere un più agevole e rapido spostamento delle persone e delle merci, apportando un maggiore sviluppo economico in tutto lo stato e creando nuove opportunità di commercio e di lavoro nelle aree periferiche meno sviluppate. L’opera favorirà lo sviluppo economico delle città circostanti, favorendo, con molta probabilità, la creazione di nuovi centri urbani. Il Trans Texas Corridor, oltre a contribuire al decongestionamento delle aree metropolitane, dovrebbe far affluire maggiori entrate per il fisco derivanti dal pagamento del pedaggio. Il progetto è aperto agli investitori esteri, che giocheranno un ruolo fondamentale nella realizzazione delle infrastrutture dello Stato e quindi potranno sfruttare opportunità di business significative. 30 CAPITOLO 6 6.1 TASSAZIONE / QUESTIONI FISCALI Il Texas é caratterizzato da una delle pressioni fiscali più basse degli USA, ben il 32% in meno della media nazionale. Non sono presenti né una tassa sul reddito personale, né quella sulle imprese, per le quali è prevista solo una tassa di concessione (franchise tax) calcolata sui ricavi netti e sui bonus erogati ai dirigenti dalle società con più di 35 azionisti. Imposta sulle vendite e l'uso: esiste una imposta sulle vendite (corrispondente alla IVA) fissata al 6.25% per le vendite al dettaglio di beni materiali e di certi lavori e servizi, da cui sono esenti i macchinari e le attrezzature utilizzate nei processi produttivi, il gas naturale e l’elettricità se essenziali nella produzione. I comuni e le contee possono aggiungere un’addizionale, fino ad un massimo complessivo dell’8.25% con esenzioni Imposta fondiaria (ad valorem): in Texas non è prevista una tassa statale sulla proprietà; tuttavia i beni immobili e quelli personali materiali sono tassati a livello locale dalle amministrazioni e dai distretti; le entita' locali hanno il potere di esentare beni di porto franco, con esenzioni. La base imponibile è il valore di mercato e la tassa viene calcolata dagli agenti delle imposte delle contee locali sul 100% del valore stimato. Le imprese con uno o più dipendenti sono soggette ad una imposta sulla disoccupazione che nel 2001 era fissata tra lo 0.24% e il 6.24%. Infine sono previste delle tasse sulle benzine, da cui sono in parte esentate le società di trasporto. Tassazione dei redditi d’impresa: Tassa di concessione per le imprese: grava su tutte le imprese che operano nello stato, calcolata in base al reddito netto tassabile e all'avanzo netto tassabile dallo stato; la ripartizione avviene con un singolo calcolo sulle entrate lorde; l'importo della tassa sul capitale fisso é 0.25% o $2.5 per ogni $1.000 di capitale netto tassabile; l'importo sull'avanzo netto e' del 4.5%; le imprese calcolano la tassa di concessione dovuta sul capitale fisso e sull'avanzo pagando poi la somma piu' alta delle due; non c'e' un minimo e non si paga se il giro d'affari e' inferiore a $100. Tassazione anno 2005: Stati USA a confronto Rank 44 43 30 20 2 State Florida Texas Illinois California New York State-Local taxes as % of per capita income 9.20% 9.30% 9.80% 10.30% 12.00% 31 Da quanto si evince dalla tabella, la pressione fiscale dello Stato del Texas per l’anno 2005 si e’ attestata al 9.30%, percentuale al di sotto della media nazionale pari al 10.10%. New York e’ stato per l’anno 2005 lo Stato con la maggior pressione fiscale (12.00%), dopo il Maine (13.00%). Poco al di sopra della media nazionale si attesta la California con il 10.30%, seguita da Arizona (10.20%) e Michigan (10.10%). Riforma del sistema fiscale texano: introdotta dall’attuale Governatore del Texas, Rick Perry, entrera’ in vigore a partire dal 2007 e prevede: riduzione graduale (entro l ‘autunno 2007) della tassa di proprieta’, dovuta dai titolari (privati o persone giuridiche) di beni immobili, da 1.50 a 1 dollaro per ogni 100 dollari di valore del bene; introduzione di una “business tax” (che sostituisce la vecchia “corporate franchise tax” pagata soltanto dalle “Corporation”), calcolata in ragione dell’1 % o dell’0,5 dei ricavi lordi a seconda del tipo di societa’ cui si riferisce, e che, per la prima volta, colpisce anche molti “fornitori di servizi professionali” (come medici ed avvocati), organizzati in “partnerships” e quindi prima esenti. Tale nuova tassa dovrebbe generare non meno di 3,4 milioni di dollari di gettito annuale; aumento di 1 dollaro a pacchetto dell’imposta sulle sigarette, a partire dal 1 gennaio 2007, con un introito annuo previsto di circa 700 milioni; modifica della tassa sulla vendita di auto usate, basata sul valore standard del veicolo, non piu’ sul prezzo dichiarato di vendita; Questa riforma introduce un sistema di tassazione basato su una piu’ equa ripartizione, ottenuta grazie all’ampliamento della base dei contribuenti. Tra i principali beneficiari del nuovo sistema fiscale, vi sono le industrie chimiche e petrolifere e le grandi catene di vendita al dettaglio, titolari di grosse proprieta’ immobiliari, che dovranno pagare una imposta di proprieta’ notevolmente piu’ bassa. 32 CAPITOLO 7 7.1 POLITICA DEGLI INVESTIMENTI GLI INCENTIVI Il Texas offre un’ ampia gamma di programmi finalizzati a migliorare la disponibilità di capitali sia per aziende che intendono dislocare la propria attività nello Stato, sia per quelle giá in esso operanti. Incentivi industriali: Obbligazioni sul reddito industriale, programma depositi agricoli vincolati, prestiti garantiti per nuove aziende agricole, programma finanziamenti per fattorie e ranch, programma per ricercare partner nel settore agricolo, fondo per le imprese texane, sviluppo industriale per le PMI, fondo per incubatori di PMI, fondo per lo sviluppo della produzione, programma per la rivitalizzazione del centro citta', programma per le zone industriali texane, zone da ripotenziare, programma per sviluppo e rinnovo delle zone urbane, recupero di impianti militari chiusi precedentemente, fondo accesso al capitale. Commissione per la forza lavoro del Texas: programma di risposta rapida (assistenza all'assunzione), programma di sviluppo delle abilita'. Fondi capitale del Texas: programma sviluppo beni immobili, programma sviluppo infrastrutture, programma per migliorare le principali strade. Il Texas Enterprise Zone Program incoraggia la creazione e il mantenimento di lavoro permanente, e gli investimenti di capitali nelle aree economicamente più arretrate del Paese. Gli aiuti, sia statali che locali, possono consistere in rimborsi delle imposte pagate, riduzioni sulle imposte e sussidi e vengono assegnati sulla base del progetto di business. Dal 1987 questo programma ha distribuito fondi per 12,3 miliardi di dollari. Il State of Texas Small Business Industrial Revenue Bond permette alle imprese locali di emettere obbligazioni esenti da tasse, per il finanziamento dell’acquisto di terreni, di attrezzature per la produzione e per l’acquisizione di altre imprese. Le obbligazioni possono raggiungere un ammontare complessivo di 10 milioni di dollari con una validità massima di 40 anni. La Small Business Administration (SBA) è un ente specializzato nell’erogazione di prestiti a breve e lungo termine alle piccole e medie imprese, che non riescono ad ottenere finanziamenti da parte di istituti bancari, nonostante dispongano di un buon credito. Le imprese che invece non possiedono i requisiti necessari per l’ottenimento di crediti possono ricorrrere al programma Texas Capital Access Fund, che mira a finanziare le imprese che incontrano barriere nell’accesso ai capitali. Le aziende che partecipano a questo programma sono le piccole (fino a 100 dipendenti) e le medie (fino a 500), o le aziende no-profit. I profitti devono essere impiegati nel capitale circolante, o nell’acquisto, costruzione o leasing di “capital assets”, che includono stabilimenti e impianti. 33 CAPITOLO 8 8.1 INDIRIZZI UTILI CONSOLATO GENERALE D’ITALIA 1300 Post Oak Boulevard, Suite 660 Houston, Texas 77056 Tel. 001 713-850 7520 Fax: 001 713-850 9113 Sito web: www.italconshouston.org E-mail: [email protected] Console Generale: Cristiano Maggipinto ISTITUTO NAZIONALE PER IL COMMERCIO ESTERO (ICE) presso CONSOLATO GENERALE D'ITALIA 1300 Post Oak Boulevard, Suite 660 Houston, Texas 77056 Tel. 001 713 8507544 - 8507520 Fax: 001 713-850 9113 Sito web: www.ice.gov.it/estero2/usa/default8.htm E-mail: [email protected] THE ITALIAN CULTURAL AND COMMUNITY CENTER 1101 Milford Houston, Texas 77006 Tel. 001 713.524.4222 Fax: 001 713.524.6121 Sito web: www.houstonitaliancenter.com E-mail: [email protected] ITALY AMERICA CHAMBER OF COMMERCE 1800 West Loop South, Suite 1120 Houston, Texas 77027 Tel: 001 713 626-9303 Fax: 001 713 626 9309 Sito web: www.iacctexas.com E-mail: [email protected] 34 GREATER HOUSTON PARTNERSHIP 1200 Smith, Suite 700 Houston, Texas 77002-4400 Tel. 001 713-844 3600 Fax: 001 713-844-0200 Sito web: www.houston.org E-mail: [email protected] U.S DEPARTMENT OF COMMERCE (INTERNATIONAL TRADE ADMINISTRATION) U.S Commercial Service 15600 John F. Kennedy Blvd., Suite 530 Houston, Texas 77032 Tel. 001 281 449-9402 Fax: 001 (281) 449-9437 Sito web: http://trade.gov/index.asp E-mail: [email protected] GREATER DALLAS CHAMBER 700 North Pearl Street Suite 1200 Dallas, Texas 75201 Tel. 214-746-6600 E-mail: [email protected] Sito web: www.gdc.org FREE TRADE ALLIANCE SAN ANTONIO 203 S. St. Mary's Street Suite 130 San Antonio, Texas 78205 Tel: 210.229.9036 Fax: 210.229.8724 Sito web: www.freetradealliance.org UNIVERSITY OF HOUSTON - INTERNATIONAL TRADE CENTER Small Business Development Center 2302 Fannin, Suite 200 Houston, Texas 77002 Tel. 001 713-752-8404 Fax: 001 713-756-1500 Sito web: http://www.sbdc.uh.edu/itc.htm E-mail: [email protected] 35 THE PORT OF HOUSTON AUTHORITY 111 East Loop North Houston, Texas USA 77029 P.O. Box 2562 Houston, Texas USA 77252-2562 Tel. 001 713-670-2400 Fax: 001 713-670-2429 Sito web: www.portofhouston.com E-mail: [email protected] BUSH INTERCONTINENTAL AIRPORT P.O. Box 60106 Houston, Texas 77205 Phone: 001 281-230-3100 Fax: 001 281-641-7703 Sito Web: www.houstonairportsystem.org DALLAS FORTH WORTH INTERNATIONAL AIRPORT P.O. Drawer 619428 DFW Airport, Texas 75261-9428 Phone: 001 972-574-3197 Fax: 001 972-574-3780 Sito Web: www.dfwairport.com 36