Lista civica per Monti

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Società Italiana di Medicina Generale
Al Responsabile Sanità della
Lista Civica Per Monti
Prof Walter Ricciardi
Roma
Con preghiera di estensione e diffusione al soggetto politico di riferimento
Gentilissimo Professore,
La Società Italiana di Medicina Generale -SIMG- che rappresento è composta
prevalentemente da Medici di Medicina Generale di tutte le estrazioni ed idee politiche.
Abbiamo letto, discusso e diffuso il Programma sanitario da Lei diffuso, apprezzando la
esplicita chiarezza del programma su alcuni punti di Politica Sanitaria rispetto ai quali gli
impegni e le posizioni non possono essere in alcun modo ambigue o reticenti.
Desidero esporle gli elementi di merito che i Medici della SIMG ritengono di sottoporre alle
Forze Politiche del Paese affinchè esse siano note e condivise, dalle stesse, dai medici
dai cittadini e dalla opinione pubblica.
I medici iscritti alla Società sostengono tutti con forza e convinzione l'idea di un SSN
unitario, a copertura universale, fortemente solidaristico, fondato su un unico pilastro
primario, con integrazioni private che non ledano la preminenza dell'interesse pubblico
nella garanzie di salute nei confronti dei cittadini.
La copertura universale, il ruolo delle cure primarie, l'autonomia regionale il titolo quinto e
gli opportuni adattamenti oggi necessari, il rifiuto di prestazioni differenziate legate al
censo, il contributo integrativo legato al reddito che non escluda tuttavia ampie fasce di
popolazione dalle garanzie di salute, sono posizioni di politica sanitaria, che sono state
presentate nei nostri Congressi e proposte per una riflessione ad esponenti politici, locali e
nazionali in più circostanze.
Noi costituiamo una delle più grandi Società Scientifiche del Paese e la più grande della
Medicina Generale associando circa diecimila medici.
Perseguiamo e sosteniamo un'idea della efficacia delle cure basate non sull'astrattezza
delle argomentazioni ma sulla capacità dei professionisti di essere verificabili, di essere
misurabili sulla base dei benefici prodotti, di essere quindi pesati sulla base della qualità e
del valore delle prestazioni erogate.
Via Del Pignoncino 9-11
Firenze – 50142
www.Simg.it [email protected]
055 700027
Società Italiana di Medicina Generale
Non abbiamo una visione meccanicistica o conservatrice del sistema sanitario. Crediamo
fortemente nel valore sociale del SSN e attribuiamo alla professione del medico una
funzione che comprenda innanzitutto l valori che il Paese attribuisce alla salute come bene
sociale, alla prevenzione, all'uso appropriato e frugale delle risorse, all'obbligo di
documentare il risultato dell'impiego di ogni singolo euro.
Questi principi non vengono da noi affermati solo oggi in prossimità delle elezioni politiche,
ma vengono ribaditi da decenni, e resi esercibili dagli strumenti di Governance che
abbiamo messo a disposizione della comunità medica che rappresentiamo.
Non siamo e vogliamo essere un sindacato, ma rivendichiamo la necessità ormai
indifferibile che le Società Scientifiche, sottoposte a rigorosi strumenti di validazione e
verifica pubblica, occupino una posizione finalmente chiara e definita nel nostro Sistema
Sanitario che nessuno ha mai voluto sinora compiutamente e colpevolmente riconoscere.
Riteniamo che il rilancio del SSN non debba fare della sostenibilità economica il suo
riferimento astratto ed il suo totem, perseguendo invece l’efficienza e l’efficacia delle cure
erogate, stabilite le quali avremo una idea chiara di quanto ci costi davvero, al netto
delle inefficienze, un buon SSN e di quale sia la misura vera della sua sostenibilità.
Non urliamo dunque il nostro propagandistico e populistico sostegno alla sostenibilità del
SSN consapevoli che la sostenibilità sia il frutto e la somma della qualità
dell'organizzazione sanitaria, della qualità e motivazione degli operatori, di una allocazione
corretta delle risorse, e soprattutto della applicazione consapevole e raffinata delle
conoscenze scientifiche.
Il nostro slogan è dunque "non siamo tutti uguali".
Crediamo al valore aggiunto straordinario della individualità e della diversità dei cittadini e
degli operatori sanitari, delle loro caratteristiche e della voglia di apprendere e di essere
migliori che è presente in ciascuno di noi e che deve essere esaltata e non spenta da
politiche di appiattimento valoriale particolarmente esiziali per le professioni liberali e
magistrali.
La diversità se ben indirizzata costituisce una testimonianza di come il SSN deve rendersi
adattabile ai bisogni delle persone e di come debba garantire a tutti, il meglio delle cure,
erogate al più alto livello dai professionisti, con il miglior uso delle risorse.
Occorre dunque mettere in pratica il concetto che occorra rimboccarsi le maniche,
praticare l’eccellenza, “contare sulle proprie forze e lavorare duramente”.
Non crediamo peraltro nel falso e abusato mito della divisione tra l'ospedale e territorio,
noioso alibi per esercizi retorici per molti decenni.
L’argomento è abusato proprio da chi tale separazione ha inventato. Se ci organizziamo
bene e superiamo la micidiale divisione scopriremo che essere parte di un unico sistema
integrato è facilmente gestibile a patto che se ne abbia voglia.
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Società Italiana di Medicina Generale
Riaffermiamo il concetto che il merito vada premiato non come un privilegio ma come
espressione di duro lavoro, applicazione, analisi critica del proprio operato. Il merito spinge
in alto la qualità dell’operatore, stabilisce standard elevati di qualità, stabilisce riferimenti al
quale tutti dobbiamo tendere e che sono riconosciuti ed apprezzati dai cittadini.
In tale senso siamo contro il consociativismo e l'appiattimento tipico di alcune visioni
contrattuali per cui si premiano adesioni formali e di facciata a politiche e progetti di
qualità, senza alcuna verifica della qualità "Vera" della prestazione erogata, che noi
chiamiamo "outcome " o risultato.
Chiediamo infine che qualunque cosa accada nel processo di evoluzione del sistema
sanitario del Paese vi sia un luogo fisico, rappresentato dalle Cure Primarie, che
costituisca un Lea Assoluto e inderogabile.
In quell'ambiente qualunque cittadino dovrà avere diritto alla tutela della salute
indipendentemente dall'età, dal censo, dal reddito, dalla religione e dalla nazionalità o
appartenenza religiosa.
Una porta aperta priva di selezione che promuova la salute con un minimo di formalità
Strumento formidabile contro la disgregazione sociale e per promuovere l'omogenea
identità sociale di un Paese di fronte alla sciagura rappresentata dalla perdita di salute e
dalla malattie.
Il nostro motto è
"Cum Scientia Charitas".
Senza la Scienza non vi è dignità vera della professione sanitaria che rappresentiamo.
Cordialmente
Claudio Cricelli
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Presidente della
Società Italiana di Medicina Generale
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