3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram…andare” Soluzioni applicative innovative per gli impianti fissi di trazione elettrica per sistemi di trasporto pubblico urbano coerenti alle prescrizioni della normativa specifica vigente Dott. Ing. Dario Comini – Metropolitana Milanese S.p.A. Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 TIPOLOGIE DI ARCHITETTURA DI UN IMPIANTO DI TE Architettura a zone Caratteristiche principali: Viene utilizzata nelle linee tranviarie urbane dove la rete è spesso magliata e le potenze richieste dal carico non sono elevate Le linee di contatto di binari diversi sono tra loro in parallelo elettrico Architettura bilaterale Caratteristiche principali: Viene utilizzata nelle linee ferroviarie e metropolitane i binari sono alimentati singolarmente 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 2 COMPONENTI DELL’IMPIANTO DI ALIMENTAZIONE TE Gli impianti d’elettrificazione in corrente continua comprendono, a valle dei punti di derivazione dalla rete industriale e delle relative linee trifasi primarie di connessione: le sottostazioni di conversione (SSE) il sistema di alimentazione TE o circuito di trazione, il cui positivo è costituito dalla linea aerea di contatto (o dalla terza rotaia) ed il negativo è generalmente realizzato mediante le rotaie di corsa l’impianto di terra, che non sarebbe indispensabile ai fini del funzionamento, ma è necessario per garantire la sicurezza degli utenti e degli operatori 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 3 PROSPETTO TRASVERSALE DI UN IMPIANTO TE CON LINEA AEREA DI CONTATTO E RITORNO ALLA SSE TRAMITE IL BINARIO 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 4 ORMEGGIO DEL FILO AEREO: SOLUZIONE FISSA O REGOLATA L’introduzione di coefficienti correttivi del tiro massimo applicabile al filo aereo (CEI EN 50119), determina una non trascurabile diminuzione del tiro applicabile al filo con l’aumentare della temperatura, con conseguente aumento della freccia tra 2 sospensioni consecutive e peggioramento della qualità di captazione dal pantografo. L’ormeggio attraverso il dispositivo di regolazione automatica del tiro garantisce un tiro costante al variare della temperatura ambiente, il quale si mantiene compatibile con le massime sollecitazioni ammesse nei conduttori e nelle strutture di sostegno, evitando di raggiungere valori di freccia inammissibili. Il valore costante del tiro indipendente dalla temperatura determina conseguentemente il mantenimento della stessa freccia e della stessa geometria del filo di contatto in tutto l’arco stagionale. 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 5 CALCOLO DELLA SOLLECITAZIONE MASSIMA AMMISSIBILE SUL FILO AEREO COEFFICIENTI CORRETTIVI DEL TIRO MASSIMO APPLICABILE AL FILO AEREO Con riferimento alla CEI EN 50119, il valore del tiro massimo applicabile è così determinato: Tmax = (0,65*σmax*Ktemp*Kwear*Kload*Keff*Kclamp*Kjoint)*S [daN] dove: Tmax = tiro massimo applicabile al filo [daN] σmax = sforzo massimo ammesso dalla CEI EN 50119 [daN/mm2] Ktemp = coefficiente di temperatura Kwear = consumo ammissibile Kload = coefficiente di carico per vento e ghiaccio Keff = precIsione ed efficacia della tesatura Kclamp = accessori di ammarro Kjoint = tipologia di giunti S = sezione del filo aereo [mm2] 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 6 CALCOLO DELLA SOLLECITAZIONE MASSIMA AMMISSIBILE SUL FILO AEREO COEFFICIENTI CORRETTIVI DEL TIRO MASSIMO APPLICABILE AL FILO AEREO (CEI EN 50119, PAR. 5.2.4) Massima temperatura K tem p Materiale del filo sagomato di Cu Cu-Ag 0.1 Cu-Cd Cu-Sn Cu-Mg Consumo ammissibile K w ear Massima temperatura in esercizio < o = 70° C 80°C 100°C 1,0 0,9 1,0 1,0 0,9 1,0 1,0 1,0 1,0 0,9 1,0 1,0 0,95 Precisione ed efficacia della tesatura K eff Fattore Keff = Valore 0,95 Keff = 1,00 Descrizione apparecchiature di tesatura normali apparecchiature di tesatura con precisione certificata > 0,95 Accessori di amarro K clam p Fattore Kclamp = Kclamp = Valore 1,00 rapporto tra Forza amarro / Rtrazione Descrizione se Forza amarro > 95% resist.trazione del filo se Forza amarro < 95% resist.trazione del filo Fattore K wear = Valore Descrizione fattore adatto al grado di consumo ammissibile Carichi per vento e ghiaccio K load Progetto della Carichi per linea aerea di vento e ghiaccio contatto Filo di contatto e fune 0,95 portante - amarro automatico Filo di contatto con 0,9 amarro automatico e fune portante con tesatura fissa. Semplice filo di contatto sagomato amarro automatico Filo di contatto e 0,7 corda portante con tesatura fissa Carico per il vento 1,0 0,95 0,8 Giunti saldati a forte o a stagno K joint Fattore Kjoint = Kjoint = 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 Valore 0,95 1,00 Descrizione possibile riduzione nella resistenza dovuta a giunzioni saldati a forte o a stagno in assenza di giunzioni 7 ESEMPIO DI CALCOLO DELLA SOLLECITAZIONE MASSIMA APPLICABILE AL FILO AEREO FILO TIPO AC-120 Dati di input del filo sagomato Sezione convenzionale Sezione minima Sezione massima densità del rame Diametro Massa minima Massa massima Massa media Carico di rottura unitario Carico di rottura minimo del filo output input S' Smin Smax d 120 116,423 123,622 8890 d Qc min Qc max Qc me CRU CR 13,2 1,035 1,099 1,067 33,639 3916,368 mm² mm² mm² 120 mm² 3 kg/m mm kg/m kg/m kg/m kg/mm² kg 8890 kg/m3 13,2 mm 33 daN/mm² 3841,957 daN FILO AC120 da CEI EN 50149 da CEI EN 50149 da CEI EN 50149 da CEI EN 50149 da CEI EN 50149 da CEI EN 50149 da CEI EN 50149 da CEI EN 50149 Parametri da CEI EN 50119 par. 5.2.4 (CEI 9-2/2002) coefficiente di temperatura consumo ammissibile carichi per vento e ghiaccio precisione ed efficacia della tesatura Ktemp Kwear Kload Keff accessori di ammarro giunti saldati a forte o a stagno resistenza minima a trazione Kclamp Kjoint σmin (=CRU*K) sforzo a trazione MAX σw (=0,65*σmin) rapporto σw/CRU massimo tiro applicabile σw/CRU Tmax 0,9 0,8 0,7 1 0,95 1 16,106 kg/mm2 10,469 kg/mm2 31,12% 1218,852 kg 15,800 daN/mm² 10,270 daN/mm² 1195,694 daN 65% di σmin sulla Smin A fronte quindi di un tiro massimo ammissibile dal materiale di 3841daN, si ricava un tiro massimo applicabile di 1195daN 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 8 Calcolo del tiro a diversi valore di temperatura Con riferimento al tiro massimo applicabile al filo AC-120 calcolato in precedenza, ipotizzando di ammettere questo tiro massimo a –20°C, si può calcolare il valore del tiro e della freccia a metà campata all’aumentare, della temperatura, considerando una campata tipo di 20 m in piano e rettilineo. Cambiamento di stato dei conduttori in funzione della temperatura Input Campata tra 2 sostegni coeff. di dilatazione termica lineare L α modulo di elasticità normale del materiale conduttore coeff. Di allungamento elastico unitario sezione del conduttore carico unitario alla temp. Θ1 temp. Θ1 tensione del conduttore alla temp. Θ1 freccia del conduttore alla temp. Θ1 E β A q1 Θ1 T1 f1 20 m 0,000017 °C-1 12232,416 kg/mm2 120000 N/mm2 6,8125E-07 kg-1 120 1,067 -20 1218,852 mm2 kg/m °C kg si considera la massa media 1195,694 daN 0,044 m 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 9 Calcolo del tiro a diversi valore di temperatura Risultato tensione del conduttore alla temp. Θ2 tensione unitaria finale confronto T2 con carico di rottura max CR (CEI 9-2 par. 2.2.09) max freccia alla temp. Θ2 T2 sigma T2/CR f2 387,465 kg 3,229 kg/mm 2 9,893% 380,103 daN 3,168 daN/mm 2 0,138 m A fronte di un tiro iniziale a –20°C pari a 1195daN ed una freccia a metà campata pari a 4,40 cm, l’aumento della temperatura a 20°C e la conseguente dilatazione termica del filo portano ad un tiro di 380daN ed una freccia a centro campata pari a 13,8cm, sempre con riferimento ad una campata tipo di 20 m in piano e rettilineo. 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 10 LINEA AD ORMEGGIO FISSO Calcolo della freccia con tiro massimo ammissibile, senza le limitazioni della CEI 50119. Ipotizzando di applicare il tiro massimo ammissibile al filo AC-120, si valuta il corrispondente valore della freccia che si avrebbe a metà campata, sempre nel caso di una campata tipo di 20 m in piano e rettilineo. Input Campata tra 2 sostegni coeff. di dilatazione termica lineare modulo di elasticità normale del materiale conduttore coeff. Di allungamento elastico unitario sezione del conduttore carico unitario alla temp. Θ 1 temp. Θ 1 tensione del conduttore alla temp. Θ 1 freccia del conduttore alla temp. Θ1 tensione del conduttore alla temp. Θ 2 tensione unitaria finale confronto T2 con carico di rottura max CR (CEI 9-2 par. 2.2.09) max freccia alla temp. Θ 2 L α E β A q1 Θ1 T1 f1 T2 sigma T2/CR f2 20 m 0,000017 °C-1 12232,416 kg/mm2 120000 N/mm2 6,8125E-07 kg-1 120 1,067 -20 3915,392 mm2 kg/m °C kg si considera la massa me 3841,000 daN 0,014 m 2918,680 kg 24,322 kg/mm 2 74,525% 2863,225 daN 23,860 daN/mm 2 Applicando quindi 3841 daN a –20°C, si ricava, ad esempio, un tiro a 20° pari a 2863 daN ed una freccia a metà campata (di 20m) pari a 1.8cm 0,018 m 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 11 LINEA AD ORMEGGIO FISSO Confronto tra la situazione pre e post norma CEI EN 50119 Ipotizzando di applicare il tiro massimo ammissibile al filo AC-120, si valuta ora il valore della freccia a metà campata. CAMPATA TIRO A -20°C TIRO A +20°C FRECCIA A META' CAMPATA m daN daN cm situazione situazione ∆ pre CEI EN 50119 post CEI EN 50119 20 20 3841 1195 -68,89% 2863 380 -86,73% 1,8 13,8 666,67% 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 12 LINEA AD ORMEGGIO FISSO La tabella seguente presenta un “abaco tiri”, ossia i valori del tiro funzione della campata e della temperatura ambiente al momento della posa. Ad ogni caso è associato anche il valore della freccia massima a ½ campata (Rif. CEI EN 50119, zona B) filo sagomato massa del filo massimo tiro applicabile campata temperat. -20 AC 120 1,067 kg/m 1195,69 daN L=10m L=20m tiro (daN) freccia (m) tiro (daN) freccia (m) 1195,7 0,011 1195,7 0,044 -10 953,5 0,014 961 0,054 0 714,4 0,018 736,2 0,071 10 484,7 0,027 534,8 0,098 20 290 0,045 380,1 0,138 30 177 0,074 282,6 0,185 40 127,4 0,103 225,5 0,232 delta freccia 0,092 0,188 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 13 LINEA AD ORMEGGIO FISSO 0,071 -10 -5 0 0,232 0 20 25 30 35 40 846,8 -10 -5 800 736,2 961 tiro (daN) 127,4 200 147,4 177 222,4 400 290 379,9 600 484,7 1000 597,5 714,4 833,4 1200 800 15 20 25 30 35 40 L=20m 1077,5 1195,7 1400 953,5 1074,4 1195,7 L=10m 1000 10 tem peratura (°C) temperatura (°C) 1200 5 600 225,5 15 250,4 10 282,6 5 324,9 0 380,1 -5 450,2 -10 534,8 -15 631,3 -20 tiro (daN) 0,161 0,05 0 1400 0,116 0,062 -15 0,098 0,054 -20 0,083 0,049 0,1 0,044 0,15 0,138 0,103 0,089 0,074 0,2 freccia (m) 0,045 0,034 0,027 0,018 0,016 0,02 0,014 0,04 0,012 0,06 0,022 0,08 0,011 freccia (m) 0,1 0,059 0,12 0,25 0,185 L=20m L=10m 0,209 Tiri e corrispondenti frecce a diversi valori di temperatura, considerando il tiro iniziale a t=-20°C pari al massimo ammissibile (CEI EN 50119, 1195daN) 20 25 30 35 40 400 200 0 0 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25 30 35 40 -20 -15 0 5 10 15 temperatura (°C) temperatura (°C) 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 14 LINEA AD ORMEGGIO REGOLATO L’ORMEGGIO REGOLATO DEL TIRO CONSENTE DI APPLICARE UNO SFORZO COSTANTE AL FILO AEREO AL VARIARE DELLA TEMPERATURA, MANTENDO COSTANTE ANCHE LA FRECCIA SULLA CAMPATA. Considerando ad esempio un tiro di 1000 daN applicato ad un filo AC120 (tiro max 1195daN), si ricava una freccia per una campata di 40m pari a circa 21cm costanti a centro campata. Campata Freccia a centro campata 10m 1,3 cm 20m 5,2 cm 30m 11,8 cm 40m 21 cm 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 15 LINEA AD ORMEGGIO REGOLATO Spostamento del filo L’ormeggio regolato compensa le dilatazioni termiche del filo a seguito dell’escursione termica muovendo il punto di ormeggio del filo stesso. Ciò determina uno scorrimento del filo di cui si deve tenere conto in sede di progetto. La tabella seguente presenta gli scorrimenti del filo in funzione dell’escursione termica ∆T e della distanza dal punto fisso (che ha movimento nullo) ∆ T (K) distanza dal punto fisso (m) 500 750 1000 10 20 30 40 50 60 0,085 0,17 0,255 0,34 0,425 0,51 0,1275 0,255 0,3825 0,51 0,6375 0,765 0,17 0,34 0,51 0,68 0,85 1,02 L’escursione massima in corrispondenza di un ∆T pari a 60°C arriva a circa 1m per distanza tra punto fisso e punto regolato di 1000m (in generale è pari a circa lo 0.1% della distanza) 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 16 LINEA AD ORMEGGIO REGOLATO Schema di campata tipica compresa tra 2 ormeggi con regolazione automatica e punto fisso centrale 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 17 LINEA AD ORMEGGIO REGOLATO Rappresentazione planimetrica e prospetto longitudinale della campata di striscio terminale intermedia a due tratte di elettrificazione adiacenti con ormeggio regolato. 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 18 LINEA AD ORMEGGIO REGOLATO Dettaglio di un’estremità della campata di sovrapposizione con ormeggi regolati 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 19 LINEA AD ORMEGGIO REGOLATO VANTAGGI: applicazione di un tiro costante al filo ed alle ulteriori infrastrutture di sostegno con conseguente diminuzione dei valori delle sollecitazioni massime e delle variazioni stagionali delle stesse valori di freccia invarianti e stabilità della geometria plano altimetrica del filo di contatto. possibilità di controllo dello “stato tensionale” del filo mediante celle di carico in grado di rilevare cedimenti e/o rotture del filo possibilità di asservire al controllo su citato del filo aereo l’apertura del/dei corrispondente/i extrarapido/i in SSE 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 20 TRASVERSALE IN FUNE ISOLANTE La citata CEI EN 50119 ha fornito indicazioni anche in merito al tiro massimo applicabile alle funi in materiale isolante utilizzate per il sostegno trasversale delle sospensioni o per l’ormeggio del filo. Il tiro massimo applicabile alla fune segue una metodologia di calcolo analoga a quella prevista per il filo aereo, che prevede quindi l’applicazione di coefficienti riduttivi allo sforzo massimo applicabile, determinando così una diminuzione del tiro massimo applicabile a parità di caratteristiche meccaniche del filo. Pertanto, analoga procedura di dimensionamento e verifica deve essere applicata anche alla fune isolante. Ciò significa che a parità di geometria di elettrificazione, l’impiego di un sistema regolato, consente di minimizzare il dimensionamento, la complessità e di conseguenza l’impatto e i costi delle infrastrutture di sostegno. 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 21 ESEMPIO DI SOSPENSIONI IN TRATTA AD ORMEGGIO REGOLATO 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 22 L’ IMPIANTO DI TERRA NEI SISTEMI DI TRAZIONE ELETTRICA URBANI Per le prescrizioni relative alla sicurezza elettrica e alla messa a terra, ci si rifà alla Norma CEI EN 50122-1 (CEI 9-6) Protezione dai contatti diretti: la protezione dai contatti diretti viene normalmente attuata mediante distanziamento o attraverso l’interposizione di ostacoli protettivi alla parti attive accessibili Protezione dai contatti indiretti: tutte le masse passibili di diventare attive alla tensione della linea di contatto (in particolare quelle all’interno della zona di influenza della linea aerea e del pantografo), devono essere “collegate” al circuito di ritorno (terra di trazione) 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 23 PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI Distanziamenti minimi da figura Ostacoli Caratteristiche in base a: posizione del piano di calpestio rispetto alle parti attive distanza tra ostacolo e parte attiva appartenenza della superficie di calpestio ad aerea pubblica o di servizio Distanze tra le superfici di calpestio accessibili a persone e le parti attive dell’impianto di trazione elettrica 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 24 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI (CEI EN 50122-1) La norma CEI EN 50122 fornisce indicazioni in merito alla protezione dai contatti diretti ed indiretti nell’ambito di sistemi di trasporto elettrificati. “Applicazioni ferroviarie – Installazioni fisse Parte 1: Provvedimenti di protezione concernenti la sicurezza elettrica e la messa a terra” 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 25 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI Tutte le masse passibili di diventare attive alla tensione della linea di contatto devono essere collegate al ritorno della trazione. Nei sistemi in c.c. non è opportuno collegare direttamente le rotaie a terra, per limitare il fenomeno delle correnti vaganti (CEI EN 50122-1 par. 4.2.2.). Predisponendo un dispositivo di limitazione della tensione tra masse e rotaie (cortocircuitatore), l’interruttore extrarapido potrà intervenire per effetto della corrente di circolazione che viene a determinarsi. 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 26 POTENZIALE DI ROTAIA Si può verificare che le rotaie assumano potenziali (a seguito della c.d.t. sul circuito di ritorno) tali per cui una persona possa essere soggetta a: - Tensioni di contatto: in caso di guasto (tMAX=500ms) Tensioni accessibili: in servizio normale In base alla durata la Norma precisa le massime tensioni di contatto/accessibili che possono essere accettate Per ridurre i pericoli derivanti dal potenziale di rotaia viene normalmente prevista l’installazione nelle SSE di dispositivi cortocircuitatori (o valvole di tensione) che, una volta superato il valore di soglia rendono equipotenziale il circuito di ritorno (negativo) alla terra di SSE. 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 27 CIRCUITO DI RITORNO L’integrità del circuito di ritorno costituisce un requisito fondamentale per la sicurezza Ogni SSE deve essere collegata al circuito di ritorno (rotaie di corsa) attraverso almeno due cavi di ritorno tali da poter sopportare la massima corrente di carico singolarmente Sul circuito di ritorno non dovranno essere installati fusibili, sezionatori non interbloccati o connessioni apribili senza attrezzo In presenza di giunti isolati di binario devono essere realizzate connessioni longitudinali (di idonea sezione) per consentire il passaggio della corrente di ritorno 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 28 IL PROBLEMA DELLE CORRENTI VAGANTI Le strutture metalliche situate in vicinanza della linea sono interessate dalle correnti disperse che, nel caso della trazione c.c., possono provocare corrosioni elettrolitiche nelle zone in cui lasciano le strutture. Le prescrizioni relative alle misure di riduzione del fenomeno delle correnti vaganti sono specificate nella Norma CEI EN 50122-2 (CEI 96/2). I provvedimenti di protezione contro lo shock elettrico hanno la precedenza sui provvedimenti contro gli effetti delle correnti vaganti 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 29 Riduzione delle correnti vaganti I provvedimenti più efficaci al fine di minimizzare le correnti vaganti sono quelli che mirano a confinare la corrente di ritorno della trazione all’interno dei loro percorsi previsti: - elevare il livello di isolamento del circuito di ritorno rispetto a terra - ridurre la resistenza elettrica longitudinale del circuito di ritorno (rotaie + alimentatori negativi) Protezione delle condutture metalliche esterne al sistema TE Installazione di giunti isolanti intermedi per aumentare la resistenza elettrica longitudinale delle condutture stesse Sistemi di protezione elettrica: protezione catodica a corrente impressa drenaggio elettrico polarizzato drenaggio forzato 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 30 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 31 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI (CEI EN 50122-1, par. 3.3.8) Zona di influenza della linea aerea di contatto e Zona del pantografo (caso di filo aereo a 5.60m dal piano del ferro) 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 32 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI La norma CEI EN 50122-1 definisce le zone entro cui prevedere la connessione alla terra ferroviaria delle masse in esse presenti. Ciò in quanto il filo aereo, in caso di rottura, potrebbe venire a contatto con tali masse senza che le protezioni di SSE possano “sentire” il guasto e quindi intervenire eliminando la condizione di pericolo. La connessione delle masse comprese all’interno della zona di influenza del filo di contatto e del pantografo, alla terra ferroviaria, consente di chiudere il circuito sulla SSE nel caso in cui il filo, a seguito di rottura, venisse a contatto con le masse metalliche, quali, ad esempio, recinzioni metalliche lungo linea, pensiline metalliche in fermata, ecc…… 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 33 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI CEI EN 50122 par. 4.2.2.2.: “……….. Tutte le masse che non sono isolate rispetto a terra, devono pertanto essere collegate a terra e non devono essere collegate al circuito di ritorno. In questo caso, devono essere usati dispositivi di limitazione della tensione per realizzare un collegamento aperto tra le masse ed il circuito di ritorno, per consentire l’interruzione della corrente di guasto in tempo ridotto e limitare la tensione ai valori dati nelle tab. 4 o 5 in 7.3.3” CEI EN 50122 par. 4.3.1: “Per strutture interamente o parzialmente conduttrici e strutture metalliche che possono divenire attive per caduta della linea di contatto, o rottura o svio del pantografo, devono essere presi i provvedimenti protettivi contro il permanere di tensioni di contatto pericolose date in 4.2.” 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 34 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI CEI EN 50122 par. 7.3.1.: “tab. 4: Valore massimo ammesso per la tensione di contatto Ut in sistemi di trazione cc in funzione della durata per le condizioni di breve durata” CEI EN 50122 par. 7.3.2.: “tab. 5: Valore massimo ammesso per la tensione accessibile Ua in sistemi di trazione cc in funzione della durata per le condizioni temporanee” Tab. 4 Tab. 5 t (s) 0,02 0,05 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 Ut (V) 940 770 660 535 480 435 395 t (s) 0,6 0,7 0,8 0,9 1 <=300 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 Ua (V) 310 270 240 200 170 150 35 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI Per quanto riguarda le masse metalliche isolate da terra ma comprese nella zona della linea aerea, la prescrizione evidenziata dalla norma può essere ottemperata, mediante connessione della massa al binario, attraverso un diodo. Infatti il diodo: • garantisce l’isolamento della massa metallica dal circuito di ritorno ferroviario in condizioni normali • consente di interconnettere elettricamente la massa metallica al circuito di ritorno ferroviario qualora si presenti una sovratensione sulle masse • consente di chiudere il circuito sulla protezione di SSE nel caso in cui il filo aereo, a seguito di rottura, venisse a contatto con la massa, innalzandone pericolosamente il potenziale 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 36 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI Diodo di protezione: 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 37 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI Schema realizzativo della connessione di un diodo di protezione alla rotaia (circuito di ritorno della TE) 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 38 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI Schema elettrico di connessione del diodo di protezione alla rotaia (circuito di ritorno TE) 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 39 PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI Schema elettrico generale di protezione dell’ impianto TE 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 40 DIAGRAMMA DI FLUSSO: SHOCK ELETTRICO P ro vve d im e n ti d i p ro te zio n e co n tro lo sh o ck e le ttrico in in sta lla zio n i fin o a 1 5 0 0 V c.c. P ro te zio n e co n tro i co n ta tti d ire tti se co n d o C E I E N 5 0 1 2 2 -1 p a r 4 .1 P ro te zio n e co n tro i co n ta tti in d ire tti M a ssa ch e p u ò d ive n ta re a ttiva ? NO P ro te zio n e p e r stru ttu re co n d u ttrici D e n tro la zo n a d e lla l.a .c. o d e l p a n to g ra fo ? N e ssu n p ro vve d im e n to a d d izio n a le a lla C E I 6 4 -8 SI M a ssa iso la ta d a te rra ? NO N e ssu n p ro vve d im e n to a d d izio n a le a lla C E I 6 4 -8 SI SI NO M e ssa a lla te rra d i tra zio n e tra m ite lim ita to re d i te n sio n e E' una stru ttu ra SI d i su p p o rto co n iso la m e n to d o p p io o rin fo rza to ? N e ssu n co lle g a m e n to a te rra (ca so d e i p a li TE ) S tru ttu ra m e ta llica d i SI p icco le d im e n sio n i e se n za a p p a re cc. e le ttrich e ? NO N e ssu n co lle g a m e n to a te rra NO M e ssa a lla te rra d i tra zio n e tra m ite lim ita to re d i te n sio n e 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 41 DIAGRAMMA DI FLUSSO: PROTEZIONE DELLA CORRENTE DI RITORNO Pro tezio n e d i installaz io n i m esse in p erc o lo d alla co rren te d i rito rno FU O RI D A LLA Z O N A D ELLA LIN EA A EREA D I C O N TA TTO E D EL PA N TO G RA FO D EN TRO LA Z O N A D ELLA LIN EA A EREA D I C O N TA TTO E D EL PA N TO G RA FO NO SI NO V en go no fatti lavo ri su lla lin ea co n ap p arecch. d i C lasse I? Ro taie iso late d a terra? NO D en tro la zo n a d ella l.a.c. e d el p an to grafo ? SI A D ES. D EPO SITI O O FFIC IN E A lim en taz io n e sep arata d alla lin ea e giu n ti d i ro taia iso lan ti Po ssib ile c o llegam ento d iretto tra PE/ PEN e le ro taie d i co rsa NO C o rto circ u itato re tra PE/ PEN e ro taie SI A lim en taz io n e sep arata d alla lin ea e giu n ti d i ro taia iso lan ti Po ssib ile c o llegam ento d iretto tra PE/ PEN e le ro taie d i co rsa SI A p p arec chi alim en tati tram ite trasfo rm ato re d 'iso lam en to o p ro tette d a d ifferen z iale + c o n d en sat o re su PE/ PEN Ro taie iso late d a terra? Si u san o ap p arecchiatu re d i C lasse I? NO SI Parti co n d u ttrici d i ap p arecch. d i C lasse I c o llegate d irettam ente alle ro taie co n c o n d u tto re ad d izio n ale E' co nsigliab ile evitare le in stallaz io ni all'in terno d ella z o n a d ella lin ea aerea d i co n tatto e d el p an to grafo , e in o gni c aso cercare d i u tilizz are sem p re ap p arecchiatu re d i C lasse II co n carcassa in m ateriale iso lante. N el caso d i arm am en ti c he n o n garan tiscano l'iso lam en to risp etto alla terra civile, è p referib ile effettu are il c o llegam ento fra le ro taie e la terra d i stru ttu ra, al fine d i stab ilire u n a c o n n essio n e franca tra le d u e. 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 A p p arec chiatu re p ro tette d a d ifferenz iale + c o n d en sato re su PE/ PEN C o rto circ u itato re tra tu tte le p arti c o n d u ttrici esp o ste e le ro taie 42 CONCLUSIONI I diagrammi di flusso nei quali sono stati riassunti ed associati i provvedimenti per la protezione dallo shock elettrico si ritiene possono fornire un utile strumento applicativo. Le soluzioni realizzative illustrate rispondono ai requisiti normativi menzionati e si ritiene possano rappresentare un corretto e accettabile compromesso tra l’irrinunciabile esigenza del rispetto delle prescrizioni di sicurezza elettrica e l’altrettanto importante requisito di rispetto ambientale, soprattutto relativo alle correnti vaganti. L’efficacia delle stesse è stata verificata sia attraverso le prove effettuate durante la messa in servizio, sia dalle risultanze ottenute nel corso dell’esercizio di impianti recentemente realizzati. 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram… Tram…andare” andare” Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08 43 3° CONVEGNO NAZIONALE SISTEMA TRAM “Tram…andare” Grazie per la cortese attenzione Dott. Ing. Dario Comini Metropolitana Milanese S.p.A. Roma – Protomoteca Capitolina 19-20/06/08