La struttura metallo-ossido-semiconduttore ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ TOX è lo spessore dell'ossido (il dielettrico) vG è la tensione del gate rispetto a massa a regime, la carica accumulata nel gate deve essere bilanciata dalla carica presente alla interfaccia fra ossido e semiconduttore (la seconda armatura del condensatore) il valore VTH di vG, è la tensione di soglia (threshold voltage) in corrispondenza a cui la concentrazione dei portatori minoritari alla interfaccia ossido-silicio supera quella dei portatori maggioritari nel substrato superata la tensione di soglia esiste lo strato di inversione In questa figura e nelle successive: ✗ il substrato è di tipo p (portatori maggioritari le lacune), ✗ lo strato di inversione è quindi equivalente ad un materiale di tipo n ✗ viene descritto il meccanismo di funzionamento di un MOS a canale n ad arricchimento ✗ la tensione di soglia è VTN perchè si crea uno strato di inversione di tipo n G. Martines 1 Regione di accumulazione, svuotamento, inversione Regione di accumulazione: VG << VTN Regione di svuotamento: VG < VTN Regione di inversione: VG > VTN NOTA: in regione di inversione l'eccesso di portatori minoritari nasce dalla generazione di coppie elettrone-lacuna nella regione di svuotamento. G. Martines 2 MOSFET a canale n ad arricchimento L = Lunghezza e W = Larghezza di canale terminali: S = Source , D = Drain , G = gate , B = body S D n p n G. Martines 3 MOSFET a canale n ad arricchimento Analisi qualitativa (VDS = 0 V) G. Martines 4 MOSFET a canale n ad arricchimento Analisi qualitativa in regione lineare (VDS ∼ 0 V) i S =i D perché iG è quella di una capacità a regime ed iB quella di una giunzione pn polarizzata inversamente ➔ per x che tende a 0 anche v(x) tende a 0 ➔ per x che tende a L invece v(x) tende a vDS ➔ v OX =v GS v( x) ma per avere inversione v OX ≥V TN allora si definisce tensione di overdrive la quantità v OV =v GS V TN Per v DS ≪v GS V TN si può dire che vOX è costante e quindi l'andamento del canale è quello indicativamente mostrato in figura. Si può dimostrare che in queste condizioni il comportamento è ohmico. ➔ G. Martines 5 MOSFET a canale n ad arricchimento Analisi qualitativa in regione di triodo (VDS ≠ 0 V) Per v DS ≤v GS V TN l'andamento del canale è quello di figura poiché vOX varia con x in questo caso. si può dimostrare che 1 i D =K n [(v GS V TN ) v DS v 2DS ] con K n =µ n C OX W 2 L dove C OX =OX /T OX è la capacità dell'ossido per unità di area ed εOX la costante dielettrica dell'ossido. G. Martines 6 MOSFET a canale n ad arricchimento Analisi in regione di saturazione (v DS ≥v GS V TN ) per v DS =v GS V TN il pinch-off si ha per x=L e la K corrente è espressa da i D = n (v GS V TN )2 2 per v DS >v GS V TN il pinch-off si ha per x<L ma la corrente non può aumentare perché il flusso di carica è limitato dalla velocità di deriva degli elettroni. G. Martines 7 MOSFET a canale n ad arricchimento Le caratteristiche iD-vDS un esempio in regione lineare Andamento di una singola caratteristica con le equazioni finora presentate. G. Martines 8 MOSFET a canale n ad arricchimento Le caratteristiche iD-vDS La trans-caratteristica del transistore in regione di saturazione G. Martines 9 MOSFET a canale n ad arricchimento Il circuito equivalente a largo segnale in saturazione dove k ' n =µn C OX ed r o= 1 λID I simboli circuitali più comuni G. Martines 10 MOSFET a canale n ad arricchimento Effetto di modulazione della lunghezza del canale la variazione è proporzionale: ∆ L=λ ' v DS e λ=λ ' / L l'espressione della corrente di drain in saturazione: 1 W i D = µ n C OX (v GS V TN )2 (1+λ V DS ) 2 L G. Martines 11 MOSFET a canale n a svuotamento (NMOS DE) G. Martines 12 MOSFET a canale p ad arricchimento G. Martines 13 MOSFET a canale p ad arricchimento I simboli circuitali più comuni Altri simboli comunemente usati per i vari tipi di MOSFET: G. Martines 14 Esempio di tecnologia CMOS Transistori MOS a canale n ed a canale p realizzati sullo stesso substrato di tipo p. G. Martines 15 Amplificatore di tensione con MOSFET Andamento di vO per vGS che varia fra 0 e VDD per il circuito mostrato: 1 v DS =V DD i D R D e v DS =V DD K n (v GS V t )2 R D 2 Nota: ∣V GS∣B=V t + G. Martines √ 2K n R D V DD+11 K n RD 16 Amplificatore di tensione con MOSFET È la trans-caratteristica di un amplificatore di tensione con v I =v GS e v O =v DS Per utilizzare il circuito come amplificatore bisogna polarizzare il transistore per tenerlo in un punto di riposo come Q. G. Martines 17 Guadagno di tensione per piccoli segnali Pendenza della tangente alla curva nel punto Q: ∣ ∣ Av ≡ G. Martines dv DS dv GS =K n (V GS V t ) R D V GS 18 Amplificatore di tensione con MOSFET Rappresentazione nel piano delle caratteristiche di uscita con il metodo della curva di carico Scelta del punto di riposo Q con riferimento al guadagno: Av =K n (V GS V t ) R D=K n V OV R D 2I R ricordando che I D = 1 K n V 2OV si ottiene Av = D D V OV 2 (ma ID e VOV non sono indipendenti!) e si può definire l'espressione del massimo: ∣Avmax∣= G. Martines V DD V OV /2 19 Amplificatore di tensione con MOSFET Forme d'onda sul gate e sul drain del dispositivo Scelta del punto di riposo Q in funzione dell'escursione del segnale di uscita e dell'ampiezza del segnale di ingresso G. Martines 20 Amplificatore di tensione con MOSFET Criterio di progetto: se si fissa il guadagno di tensione Av e la ampiezza in uscita V O = I D R D allora 2 2V O 2VO Av V OV = = ed R D= 2 Av K n V OV 2K n V O Ma deve essere contemporaneamente V DSQ =V DD V O ≥V O+V OV per avere un segnale di uscita di ampiezza VO. G. Martines 21 Modello equivalente a piccolo segnale del FET Si basa sulla assunzione: v GS =V GS +v gs 1 da cui discende i D= K n (V GS +v gs V t )2 2 1 i D = K n [(V GS V t )2+2(V GS V t )v gs +v 2gs ] 2 che diviene 1 i D≈ K n (V GS V t )2 + K n (V GS V t )v gs = I D +i d 2 per v gs ≪2(V GS V t ) Allora g m≡ id = K n (V GS V t )=K n V OV v gs ∣ ∣ ∂id che equivale a g m≡ ∂ v gs G. Martines v GS =V GS 22 Modello equivalente a piccolo segnale del FET Per tenere in conto la dipendenza di iD da vDS si introduce la resistenza incrementale 1 r O= λ ID Altre espressioni per la transconduttanza: 2I D g m= K n V OV =√ 2K n I D = V OV Il Fattore di Amplificazione µf o guadagno di tensione intrinseco è una figura di merito che esprime il valore massimo del guadagno di tensione ottenibile, in base al circuito equivalente a piccolo segnale del transistore: 2 1 2K n µ f = g m r o= =λ λ(V GS V t ) ID √ Per i MOSFET è inversamente proporzionale alla radice quadrata della corrente di drain nel punto di lavoro. G. Martines 23 Modello equivalente a piccolo segnale dell'amplificatore Nell'analisi a piccolo segnale si considerano solo le componenti variabili dei segnali. Allora tutti i nodi a tensione costante sono equivalenti al nodo di massa perché la componente variabile della tensione è nulla. Se sostituiamo il simbolo del transistore con il suo modello equivalente a piccolo segnale. Avs=g m (r o / / R D ) G. Martines 24 Il problema della stabilità del punto di riposo Polarizzazione a VGS fissa 1 W i D = µ n C OX (v GS V TN )2 (1+λ V DS ) 2 L L'effetto di una variazione in uno o più parametri del transistor (possibili anche in dispositivi dello stesso chip) provoca una variazione della corrente iD elevata. La resa produttiva con questa tecnica di polarizzazione non può essere elevata G. Martines 25 Il problema della stabilità del punto di riposo Polarizzazione con VG fissa e resistore sul source La resistenza RS introduce una reazione negativa che desensibilizza la ID rispetto alle variazioni parametriche essendo V GS =V G I D RS . Se la ID tende ad aumentare per un qualsiasi motivo, la VGS diminuisce (e viceversa). L'effetto è tanto maggiore quanto maggiore è RS. G. Martines 26 Amplificatore invertente elementare con MOSFET Polarizzazione a quattro resistenze per un NMOS E a CS L'alimentazione VDD è unipolare. Le equazioni di progetto sono: RG2 V G= V (RG1+R G2) DD V V GS RS = G ID V DS =V DD I D (R D +R S ) Condizioni per la regione di saturazione con segnale di uscita di ampiezza VO: I D R D ≥V O ; V DS V GS +V TN ≥V O ; I D RS =V DD I D R D V DS ; V G =V GS + I D RS Criterio del 1/3: se le specifiche di ampiezza lo consentono, si assume V O =V DD /3 come buon compromesso fra escursione del segnale di uscita e stabilità del punto di riposo. G. Martines 27 Amplificatore invertente con NMOS E Un esempio di schema circuitale completo di generatore di segnale equivalente (vI ed RI), di carico (R3) e di capacità di blocco (C1 e C2) e di bypass (C3) Polarizzazione a quattro resistenze (R1, R2, RD e RS, R4) ed alimentazione unipolare (VDD) di un MOSFET in configurazione common source (CS) con rete di reazione negativa (RS). G. Martines 28 Amplificatore invertente con NMOS E Schema equivalente per l'analisi a piccolo segnale: circuito equivalente semplificato dell'amplificatore: G. Martines 29 Amplificatore invertente con FET in CS La semplificazione è giustificata se la corrente in ro è trascurabile rispetto a quella del generatore di corrente. Il guadagno di tensione dell'amplificatore: v v v g m R L Av = o = o gs = v g v gs v g 1+ g m R S Essendo v g =v gs + g m v gs R S Ovviamente se mentre se g m R S ≫1 allora RS =0 allora Av = R L RS A v =g m R L g m R D Analogamente a vuoto ( R3=∞ ) Avo = 1+ g m R S Il guadagno di tensione complessivo invece è dato da: Avs= G. Martines ( v o v o v g g m R L RG = = v i v g v i 1+ g m RS R I + RG ) 30 Amplificatore invertente con FET in CS Per la determinazione della resistenza di ingresso (Rin): Si usa il circuito equivalente per l'analisi a piccolo segnale: il simbolo del transistor viene sostituito con il modello equivalente per l'analisi a piccolo segnale e si sollecita con un generatore di tensione per calcolare la corrente in ingresso G. Martines 31 Amplificatore invertente con FET in CS Ovviamente G. Martines Ri n= RG =R 1 / / R 2 32 Amplificatore invertente con FET in CS Per la determinazione della resistenza di uscita (Rout): si usa il circuito equivalente per l'analisi a piccolo segnale, con i generatori indipendenti di segnale annullati: si sostituisce il simbolo del transistor con il modello equivalente per l'analisi a piccolo segnale, si sollecita con un generatore di tensione e si calcola la corrente G. Martines 33 Amplificatore invertente con FET in CS ix v gs =v s =i d R S ma i d =g m RS i d + (v x i d R S ) da cui ro vx RS =r o (1+ g m R S + ) ed infine id ro RS )/ / R D ro Normalmente è verificata la relazione R S ≪r o e quindi Rout =r o (1+ g m R S + Rout ≈r o (1+ g m R S )/ / R D Ovviamente se manca la controreazione per il segnale, cioè se R S =0 allora R out =r o / / R D Normalmente è verificata la condizione r o ≫ R D ; infatti I D r o =1/ λ per definizione mentre I D R D <V DD . G. Martines 34 Amplificatore invertente elementare con MOSFET Alimentazione bipolare G. Martines A due resistenze Con generatore di corrente 35 Inseguitore di tensione con N MOS E Si utilizza lo stesso esempio di circuito amplificatore già Il segnale di uscita viene prelevato dal terminale di Source anziché da quello di drain. NOTA: la R3 non ha alcuna funzione in questo caso e quindi il drain va connesso direttamente alla alimentazione nelle applicazioni pratiche. G. Martines 36 Inseguitore di tensione con N MOS E Il circuito equivalente a piccolo segnale dello stadio amplificatore inseguitore di tensione. dove RG = R 1 / / R 2 mentre R s =R 4 / / R7 . Con il modello equivalente a piccolo segnale del transistore, si ottiene un circuito equivalente che è uguale RI RG vg vgs gmvgs vi RS G. Martines ro vo 37 Inseguitore di tensione con FET in CD Guadagno di tensione per configurazione common drain RI vg vgs RG ro gmvgs vi vo RS v o =g m v gs (r o / / R s) e v gs =v g v o se r o ≫ RS allora v o = g m Rs (v g v o ) cioè v o (1+g m RS )=g m Rs v g da cui vo g R = m S v g 1+ g m RS Ovviamente se g m R S ≫1 allora Av ≈1 . Av = g m R4 Avo = 1+ g m R 4 L'espressione completa è invece: mentre a vuoto ( R7=∞ ) ( vo g m (r o / / RS ) RG Avs= = v i 1+ g m (r o / / RS ) RG + Ri G. Martines ) 38 Inseguitore di tensione con FET in CD Calcolo delle resistenze di ingresso Rin e di uscita Rout Ancora una volta Ri n= R G mentre Rout =R6 / / RiS . Per valutare RiS il ciurcuito è: v gs =v x RI vg RG vgs ro gmvgs ix vx vx i x =g m v gs + ro g m r o +1 i x =v x ro e quindi ro RiS = 1+ g m r o ( ( ) ) 1 Per g m r o ≫1 si riduce a RiS ≈ gm G. Martines 39 Amplificatore non-invertente con NMOS E Un esempio di schema circuitale completo di generatore di segnale equivalente (vI ed RI), di carico (R7) e di capacità di blocco (C1 e C3) e di bypass (C2) Polarizzazione a quattro resistenze (R1, R2, R3 e R4) ed alimentazione unipolare (VDD) di un MOSFET in configurazione common gate (CG). G. Martines 40 Amplificatore non-invertente con NMOS E circuito equivalente a piccolo segnale dell'amplificatore CG, semplificato con R L= R 3 / / R7 : Sostituendo infine il simbolo del transistore con il modello equivalente a piccolo segnale: ro RI R4 vi vs vgs gmvgs RL vo Circuito equivalente a piccolo segnale a frequenze intermedie di un amplificatore non-invertente basato su un singolo FET in configurazione common gate (CG) G. Martines 41 Amplificatore non-invertente con FET in CG ro RI R4 vs gmvgs vgs RL vi vo Poiché la corrente in ro è normalmente trascurabile rispetto a quella del generatore di corrente, possiamo trascurarla e allora per il guadagno di tensione si può scrivere: v Av = o =g m R L vs Mentre a vuoto ( R 7=∞ ) Avo = g m R3 1 R = Analogamente per la resistenza di ingresso i n g m Il guadagno di tensione complessivo lo si può scrivere esprimendo vs con Thevenin: vo v s gm RL R4 Avs= = v s v i 1+ g m ( R I / / R4 ) R 4+ R I ( G. Martines ) 42 Amplificatore non-invertente con FET in CG Per la resistenza di uscita il circuito equivalente è: ro RI R4 vs ix gmvgs vgs vx Non si può trascurare ro altrimenti R out =∞ . Per il calcolo v x v s v s=i x ( R I / / R4 ) e i x = g m v s da cui ro vx 1+ g m r o = 1+ ( R I / / R 4) i x e quindi ro ro Rout =r o +(1+ g m r o )( R I / / R4 ) . Ovviamente g m r o ≫1 e quindi Rout ≈r o [1+g m ( R I / / R4 )] . [ G. Martines ] 43 Stadi amplificatori a singolo FET Riepilogo delle equazioni di progetto G. Martines 44 Stadi amplificatori a singolo FET Riepilogo delle prestazioni ottenibili G. Martines 45 Risposta in frequenza di uno stadio amplificatore a singolo transistore Per valutare la risposta in frequenza degli amplificatori si dovrebbero determinare i poli e gli zeri della funzione di trasferimento ma risulta complicato sia determinare la funzione di trasferimento completa che porla in forma fattorizzata. Per gli amplificatori a larga banda: è possibile porre la funzione di trasferimento nella forma: T (s ) = AM FL (s )FH (s ) determinare ciascun fattore con il circuito equivalente appropriato nell’ipotesi di polo dominante, è possibile determinare le frequenze di taglio senza conoscere i poli e gli zeri della funzione di trasferimento. Il metodo delle costanti di tempo a circuito aperto (OCTC) permette di determinare la frequenza di taglio fH di un passa basso nell’ipotesi di polo dominante. Il metodo delle costanti di tempo in cortocircuito (SCTC) permette di determinare la frequenza di taglio fL di un passa alto nell’ipotesi di polo dominante. Entrambi i metodi forniscono una buona stima delle frequenze di taglio anche nel caso l’ipotesi non sia rigorosamente soddisfatta. G. Martines 46 Metodo delle Costanti di Tempo in Cortocircuito fornisce la stima della fL per un circuito passa alto con nL capacità, nell’ipotesi che sia valida la approssimazione del polo dominante. si può dimostrare (Gray e Searle, 1969) che: dove Ris è la resistenza equivalente vista dai terminali di Ci quando tutte le altre C → ∞ (cortocircuito). Nell’ipotesi di polo dominante e1 = ωL e quindi: NOTA: da questa espressione il progettista può rendersi conto anche di quale sia la capacità che limita la risposta a bassa frequenza. G. Martines 47 Risposta a Bassa Frequenza Stadio CS Il circuito equivalente a piccolo segnale a bassa frequenza è G. Martines 48 Risposta a Bassa Frequenza Stadio CS Dalla analisi diretta, si trova che la funzione di trasferimento del circuito equivalente a bassa frequenza presenta: due zeri nell’origine per effetto delle capacità di blocco uno zero alla risonanza di C3//RE ( ω Z = 1 RE C3 ) tre poli dovuti alle capacità di blocco e di bypass. Applicando il metodo delle costanti di tempo in cortocircuito si ottiene: 1 R1S = RS + R1 / / R 2 ; R 2S=R S / / R = R D / /r o+ R3 g ; 3S m e quindi: 1 1 1 ω L≈ + + ( RS + R1 / / R2 )C 1 1 (R D / /r o+ R3)C 3 (R S / / )C 2 gm G. Martines 49 Risposta a Bassa Frequenza Stadio CS In prima approssimazione si può assumere che: R1S ≈ R1 / / R2 ; R2S≈ R D+ R 3≈ R3 ; R3S≈1 / g m poiché la resistenza vista dallo emettitore o dal source di un transistore è più bassa di quelle viste dagli altri terminali, spesso nel progetto si preferisce rendere dominante il polo associato a questo terminale (C3 in questo caso) perché le altre due possono ottenersi facilmente molto maggiori con valori di capacità dello stesso ordine di grandezza. Quindi in prima approssimazione si ha g f L≈ m . 2 π C2 Nota: il metodo SCTC vale nella ipotesi di polo dominante. G. Martines 50 Modello ad Alta Frequenza del FET La capacità di gate è costituita dalla capacità associata alla Cox e da quella associata alla regione di svuotamento della giunzione pn polarizzata inversamente e può essere rappresentata da tre capacità Cgs, Cgd e Cgb. Indicativamente: 1 C gs =C gd = WLC ox 2 2 C gs = WLC ox 3 in regione di triodo; in regione di saturazione. C gd =WL ov C ox≈0 La Cdb viene di solito trascurata mentre la Cgd , seppure molto piccola (capacità di sovrapposizione), non può essere trascurata perché responsabile della risposta in alta frequenza (effetto Miller) G. Martines 51 Modello ad Alta Frequenza del FET La frequenza di transizione si ottiene come la frequenza a cui il guadagno di corrente in cortocircuito del transistore si riduce all'unità. Il circuito equivalente per il calcolo: ( g msC GD ) I d (s)=( g msC GD )V gs ( s)=I g (s) da cui s(C GS +C GD ) sC g m 1 GD gm ωT s dove = 1 β( s)= s(C GS +C GD ) s C GS ω 1+ C GD ( ) ( ( )) NOTA: il modello è valido fino a frequenze dell’ordine di f T /3 . G. Martines 52 Metodo delle Costanti di Tempo a Circuito Aperto fornisce la stima della fH per un circuito passa basso con nH capacità, nell’ipotesi che sia valida la approssimazione del polo dominante. si può dimostrare (Gray e Searle, 1969) che: dove Rio è la resistenza equivalente vista dai terminali di Ci quando tutte le altre C → 0 (circuito aperto). Nell’ipotesi di polo dominante b1 = 1/ωH e quindi: NOTA: da questa espressione il progettista può rendersi conto anche di quale sia la capacità che limita la risposta ad alta frequenza. G. Martines 53 Risposta ad Alta Frequenza Stadio CS Risposta ad Alta Frequenza Stadio CG G. Martines 54 Risposta ad Alta Frequenza Stadio CD Nota: per stadi invertenti e non-invertenti vale comunque ωH < G. Martines 1 R L C GD 55