ISTITUTO WALDEN
A.B.A. – V.B.
(Applied Behavior Analysis -Verbal Behavior
Behavior))
L’intervento nell’autismo
D OTT. SSA C HIARA M AGAUDDA
D OTT. SSA VALENTINA P IERMATTEI
L’autismo: le origini





La parola “autismo” compare per la prima
volta nel 1911
1911,, in riferimento a pazienti adulti
Viene definito da Bleuer “tratto” caratteristico
della schizofrenia
schizofrenia..
Nel 1943 Kanner parla di “sindrome autistica”
per bambini che avevano le seguenti
caratteristiche::
caratteristiche
Isolamento
Attività ed espressioni ripetitive
Sviluppo anomalo del linguaggio
Istituto Walden
L’autismo: le prime classificazioni

Nel 1944 Asperger classifica con la
definizione di “psicopatia autistica” bambini
con danni organici e non, caratterizzati da
particolarità comportamentali e linguistiche,
che presentano difficoltà nelle interazioni
sociali..Oggi si chiama sindrome di Asperger
sociali
Asperger..
Istituto Walden
L’autismo: il movimento psicoanalitico

Negli anni ’40 Bettelheim identifica
l’autismo come una forma di psicosi
infantile, ricorre a spiegazioni di natura
psicoanalitica individuando nella cattiva
relazione madre
madre--bambino l’origine del
disturbo..
disturbo
Istituto Walden
L’autismo: il movimento psicoanalitico


Negli anni ’60 continua il filone
psicoanalitico, Tustin parla di una “barriera
protettiva che il bambino innalza a causa di
esperienze precoci negative”
negative”.. Sostiene la
positività di interventi psicoterapeutici
DSM
1950 DSM I, 1968 DSM II l’autismo non è
identificato come disturbo specifico
specifico..
Istituto Walden
L’autismo nella storia


Negli anni ‘70 e ’80 si cominciano ad
indagare le cause di natura organica
dell’autismo..
dell’autismo
1980 DSM III autismo identificato
come disturbo specifico (Kanner
Kanner)):




Comunicazioni devianti e ritardate
Ridotte relazioni sociali
Interessi limitati
Insorgenza prima dei 30 mesi
Istituto Walden
L’autismo nella storia
1985 “Teoria della mente” (Baron –
Cohen;; Frith
Cohen
Frith)): difficoltà di attribuire
pensieri e sentimenti a sé stessi o ad altri
altri..
 Fine
anni ’80 pubblicazioni sugli
interventi cognitivo -comportamentali per
bambini autistici
autistici.. (Lovaas
Lovaas;; Schopler ecc
ecc..)

Istituto Walden
L’autismo oggi




1987 DSM III R specifici criteri per la
diagnosi di autismo
autismo..
1994 DSM IV e DSM IV R specificano anche
i criteri per la diagnosi differenziale
differenziale..
Classificazione internazionale sindromi e
disturbi psichici (ICD
(ICD10
10))
Sistema di classificazione internazionale
delle menomazioni, delle attività personali e
partecipazione sociale (OMS)
Istituto Walden
Criteri diagnostici: DSM IV


Compromissione qualitativa della
interazione sociale (per la diagnosi di
autismo devono essere presenti almeno
due elementi fra quelli seguenti)
seguenti)::
marcata compromissione nell’uso di svariati
comportamenti non verbali, come lo sguardo
diretto, l’espressione mimica, le posture corporee e
i gesti che regolano l’interazione sociale;
Istituto Walden
Criteri diagnostici: DSM IV



incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei
adeguate al livello di sviluppo
sviluppo;;
mancanza di ricerca spontanea nella condivisione di
gioie, interessi o obiettivi con altre persone (ad
esempio:: non mostrare, portare, né richiamare
esempio
l’attenzione su oggetti di proprio interesse)
interesse);;
mancanza di reciprocità sociale ed emotiva
emotiva..
Istituto Walden
Criteri diagnostici: DSM IV
 Compromissione
qualitativa
della
comunicazione (per la diagnosi di autismo
deve essere presente almeno un elemento
fra quelli seguenti)
seguenti)::

in persone con linguaggio adeguato, marcata
compromissione della capacità di iniziare o
sostenere una conversazione con altri
altri;;
Istituto Walden
Criteri diagnostici: DSM IV
 uso
di linguaggio stereotipato e ripetitivo o
linguaggio eccentrico
eccentrico;;
 mancanza di giochi di simulazione vari e
spontanei o di giochi di imitazione sociale
adeguati al livello di sviluppo
sviluppo;;
Istituto Walden
Criteri diagnostici: DSM IV


Modalità di comportamento, interessi e
attività ristretti, ripetitivi e stereotipati (per
la diagnosi di autismo deve essere presente
almeno un elemento fra quelli seguenti)
seguenti)::
dedizione assorbente ad uno o più tipi di
interessi ristretti e stereotipati anomali o
per intensità o per focalizzazione;
Istituto Walden
Criteri diagnostici: DSM IV
sottomissione del tutto rigida ad inutili
abitudini o rituali specifici
specifici;;
 manierismi motori stereotipati e ripetitivi
(battere o torcere le mani o il capo, o
complessi movimenti di tutto il corpo)
corpo);;
 persistente ed eccessivo interesse per parti di
oggetti..
oggetti

Istituto Walden
L’ autismo
Definizione secondo Volkamar
Volkamar,, Klin e Choen
Choen,, 1997
Oggi è largamente condivisa la convinzione che
l’autismo sia la manifestazione comportamentale
di disfunzioni sottostanti della maturazione
neurobiologica e del funzionamento del SNC, ad
etiologia spesso non definita
definita..
Istituto Walden
Patologia genesi plurifattoriale
Caratterizzata
da
una
perturbazione
generalizzata e grave del processo di sviluppo
causata da una patologia organica che intacca
primariamente il SNC quando esso è in via di
organizzazione..
organizzazione
(Gilberg & Coleman, 2000
2000))
Istituto Walden
Eziopatogenesi







Fattori genetici
Forme sintomatiche
Alterazioni strutturali aspecifiche (cervelletto,
ippocampo)
Alterazioni della proliferazione neuronale, della
migrazione neuronale e/o assonale, morte
neuronale, potatura sinaptica
Ruolo dei sistemi trasmettitoriali
trasmettitoriali,, recettoriali con
iperserotoninemia aspecifica
Diminuita funzione del 5HT nel SNC
Eccessiva azione degli oppianti interni
interni..
Istituto Walden
Epidemiologia

PREVALENZA:
PREVALENZA:
10 soggetti su circa 10.000 bambini.
bambini.

STATISTICA PER SESSO:
SESSO:
3/5 volte più incidente in soggetti di sesso
maschile.
Istituto Walden
DISTURBI GENERALIZZATI
DELLO SVILUPPO (DSM IV):
IV):
-
Disturbo Autistico;
Disturbo di Rett
Rett;;
Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza;
Disturbo di Asperger;
Disturbo Generalizzato dello sviluppo
(N.A.S.)
Istituto Walden
La Sindrome di Asperger
Si intende per sindrome di Asperger la compromissione
qualitativa nell’interazione con gli altri
altri;; modalità di
comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e
stereotipati.. L’anomalia causa una vera e propria
stereotipati
compromissione clinica dell’area sociale, lavorativa o di
altre aree fondamentali del funzionamento
funzionamento.. Non si
riscontra un ritardo del linguaggio a livello clinico
clinico;; non
vi è un ritardo significativo a livello clinico dello
sviluppo cognitivo o dello sviluppo di capacità di
autonomia adeguata all’età del bambino, del
comportamento adattivo al di fuori dell’interazione
sociale e della curiosità per l’ambiente
l’ambiente..
Istituto Walden
Disturbo Disintegrativo della
Fanciullezza
Il disturbo esordisce dopo un periodo di sviluppo
apparentemente normale nei primi due anni a cui segue:
- Perdita clinicamente significativa di prestazioni acquisite
in precedenza;
- Anomalie del funzionamento in almeno 2 delle seguenti
aree:



Compromissione qulitativa dell’interazione sociale
Compromissione qualitativa della comunicazione;
Modalità di comportamento, interessi ed attività ristretti,
ripetitivi e stereotipati.
Istituto Walden
Disturbo di Rett





Malattia a livello neurologico che colpisce in
prevalenza solo bambine
bambine;;
Si conclama alla fine del primo anno di solito
dopo un periodo di sviluppo alquanto normale
normale;;
Caratteristiche tipiche del comportamento
autistico;;
autistico
Stereotipie caratteristiche delle mani
mani;;
Alterazioni della motricità, della deambulazione
in particolare, spesso con presenza di epilessia
epilessia..
Istituto Walden
Disturbo generalizzato dello sviluppo
non classificato
Bambini che pur presentando una evidente e
generalizzata compromissione dello sviluppo
relazionale, non sono inseriti nelle categorie
sopra indicate
indicate..
Istituto Walden
Manifestazioni e disturbi associati
Ritardo mentale
Anomalie del sonno
Capacità particolari
Anomalie dell'umore e
dell'affettività
Sintomi
comportamentali
Anomale reazioni di
paura
Risposte bizzarre a
stimoli sensoriali
Comportamenti
autolesionistici
Anomalie
dell'alimentazione
Depressione
Istituto Walden
Diagnosi precoce
È molto importante ricevere precocemente
una diagnosi di autismo, poiché è di
fondamentale importanza l'intervento
precoce..
precoce
 In America le diagnosi di autismo vengono
effettuate anche intorno ad 1 anno di età
 Fare riferimento ad indicatori precoci

Istituto Walden
Indicatori precoci:
area del linguaggio
 Assenza
del balbettio fino ai 12 mesi
mesi;;
 Assenza di frasi composte da due
parole fino intorno ai 24 mesi
mesi;;
 Perdita del poco linguaggio, del
balbettio, o di abilità sociali
sociali;;
 Non risponde quando viene chiamato
per nome
nome;;
Istituto Walden
 Non
indica per chiedere quello che
vuole;
vuole;
 Disturbo dello sviluppo del linguaggio
linguaggio;;
 Non segue le istruzioni
istruzioni;;
 A volte sente, altre volte sembra non
sentire..
sentire
Istituto Walden
Indicatori precoci:
area delle competenze sociali
Non sviluppa attenzione all'altro fino
intorno ai 5 mesi di età (es. non sorride);
 Non possiede due diversi tipi di gesto fino
intorno ai 9 mesi - non indica o non usa
dei gesti fino ai 12 mesi circa;
 Preferisce giocare da solo;
 Preferisce il gioco costruttivo rispetto a
quello immaginativo;

Istituto Walden
Ottiene gli oggetti da solo;
 Risulta essere indipendente in modo estremo;
 Ha poco contatto oculare o sembra evitare
attivamente di guardare;
 Sembra che viva in un "mondo tutto suo";
 Sembra non essere in sintonia con gli altri;
 Mancanza di interesse verso gli altri bambini.

Istituto Walden
Indicatori precoci:
area del comportamento
 Va
in forte "crisi" quando si arrabbia;
 Ha comportamenti di iperattività. di
mancanza di cooperazione, oppositivi;
 Gioca in modo strano;
 Spesso fissa degli oggetti;
Istituto Walden
 Cammina
sulla punta dei piedi;
 Ha un attaccamento eccessivo verso
certi oggetti;
 Allinea oggetti;
 Ha dei comportamenti o dei
movimenti ripetitivi.
Istituto Walden
Indicatori precoci:
area sensoriale
E' ipersensibile o iposensibile ad alcuni
sapori, alla luce, ai suoni
suoni;;
 Gli procura fastidio essere toccato o
stretto;;
stretto
 Ha un comportamento molto attivo o
molto passivo
passivo;;
 Gli danno fastidio gli sbalzi anche minimi
di temperatura

Istituto Walden
LA SCIENZA DEL
COMPORTAMENTO
Le basi concettuali
L’analisi sperimentale del
comportamento
L’organismo è: “luogo” in cui l’interazione di
variabili indipendenti (stimoli o altro) produce
la variabile dipendente del comportamento
comportamento..
L’analisi di queste variabili e delle loro
interazioni è lo scopo della psicologia
skinneriana..
skinneriana
Nessun riferimento a stati mentali
mentali..
Istituto Walden
Skinner Box
La“camera operante
operante””: l’animale è libero di fare quello
che vuole e il comportamento può venir registrato
continuamente e automaticamente
automaticamente..
Allo stesso tempo è un ambiente semplice e
completamente controllabile dal ricercatore
ricercatore..
Ciò che viene controllato sono le condizioni in base alle
quali l’animale riceve rinforzi
rinforzi..
Istituto Walden
Skinner ha concentrato le sue ricerche sui
processi mediante i quali vengono acquisiti
“nuovi” comportamenti da parte di un
soggetto..
soggetto
I comportamenti appresi possono essere
essere::
- Rispondenti
- Operanti
Istituto Walden
Comportamenti rispondenti
Vengono emessi in seguito alla presenza di
uno SEGNALE che può essere o di tipo
incondizionato o di tipo condizionato
(condizionamento classico)
Istituto Walden
Il comportamento operante
Skinner investiga comportamento e apprendimento in
relazione al comportamento “operante” (in quanto
“opera” sull’ambiente
sull’ambiente)).
I comportamenti operanti sono semplicemente compiuti
di quando in quando, spontaneamente
spontaneamente..
Tali comportamenti producono delle conseguenze
nell’ambiente e tali conseguenze operano a loro volta
sul comportamento (ricompense e punizioni)
modificandone la frequenza di comparsa
comparsa..
Istituto Walden
Condizionamento operante
Lo scopo è quello di modificare la frequenza di
emissione di un determinato comportamento (in
certi casi addirittura di farlo acquisire dal soggetto).
Ciò viene ottenuto attraverso la manipolazione delle
conseguenze dell’azione del soggetto.
Istituto Walden
Comportamenti operanti
Ogni comportamento che può essere emesso da
un animale o da un essere umano in risposta a una
determinata situazione o richiesta (SEGNALE)
viene appreso e quindi emesso a seconda delle sue
conseguenze (FEEDBACK che orienta il
comportamento)
SEGNALE Sd -- COMPORTAMENTO R -CONSEGUENZA Sr
Istituto Walden
I comportamenti problema
Definizione

Comportamenti di intensità, frequenza o
durata tali da mettere in pericolo la
sicurezza fisica della persona o degli altri,
o
comportamenti
che
limitano
seriamente l’accesso della persona a
setting,, attività, servizi ed esperienze
setting
comuni (Gavidia
Gavidia--Payne e Hudson 2003
2003))
Istituto Walden
I disturbi del comportamento
comportamenti problema gravi
rappresentano uno degli aspetti clinici
più rappresentativi nelle condizioni dei
Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
 Sono
il principale motivo di
allontanamento dall’ambiente familiare
(Sherman 1988
1988))

I
Istituto Walden
Comportamenti problema
 Possono
essere caratterizzati da autolesionismo
grave e gli operatori tendono ad evitare
(Hastings e Remington 1994
1994))
 Le persone che presentano tali problematiche
sono valutate socialmente in modo molto
negativo (Jones et Al
Al.. 1990
1990))
Istituto Walden
Definizioni operazionali

COMPORTAMENTO : L’interazione
COMPORTAMENTO:
dei
muscoli e ghiandole di un organismo e
l’ambiente,, osservabile e quantificabile
l’ambiente
quantificabile..

Perché é importante definire i comportamenti di
una persona e non usare etichette riassuntive
tipiche della psicologia tradizionale
tradizionale??
Istituto Walden
Comportamento Operante
COMPORTAMENTO OPERANTE
OPERANTE:: qualunque
comportamento
la
cui
probabilitá
di
manifestazione é determinata dalla storia delle sue
conseguenze
Movimento da parte dell’organismo che opera
sull’ambiente per produrre una determinata
conseguenza.. Il comportamento avviene in
conseguenza
funzione delle sue conseguenze
conseguenze..
Istituto Walden
I sistemi di valutazione (assessment
(assessment))
del comportamento


Identificare le caratteristiche del
comportamento problema non quelle
della persona che lo manifesta
Scegliere l’intervento in
della diagnosi del problema
Istituto Walden
funzione
I sistemi di valutazione (assessment
(assessment))
del comportamento
valutare
le
caratteristiche
del
comportamento
problema
in
relazione alle variabili ambientali e di
contesto
 Individuare la categoria diagnostica
(Cipani 2000
2000))

Istituto Walden
Le categorie diagnostiche
Condurre un assessment sul comportamento
e sulle variabili di contesto
 Individuare la categoria diagnostica
 (Cipani 2000)

Istituto Walden
Identificare (assessment
(assessment)) i
comportamenti alternativi
Funzione diretta
Funzione mediata socialmente
Istituto Walden
I disturbi del comportamento: la
funzione comunicativa
Ogni comportamento problema implica uno
scopo.. Occorre, quindi, domandarsi sempre
scopo
perché la persona manifesta comportamenti
problematici..
problematici
Istituto Walden
L’analisi funzionale

L’Analisi Funzionale Clinica

L’Analisi Funzionale del Comportamento

L’Analisi Funzionale Sperimentale del
Comportamento (Martin 2001
2001))
Istituto Walden
L’analisi funzionale del
comportamento

Registrazione dell’episodio Target

Trascrizione nella griglia ABC
(Antecedente – Comportamento –
Conseguente)

Individuazioni delle variabili funzionali
Istituto Walden
Base line
Ci fornisce informazioni su:
 La fotografia iniziale del problema
 Le aree di attenzione
 La situazione iniziale nei contesti

Istituto Walden
ANALISI FUNZIONALE
(A) ANTECEDENTI
(B) COMPORTAMENTO
(C) CONSEGUENZE
I passi dell'analisi funzionale del comportamento
−
−
−
−
−
−
Individuazione dell'oggetto di analisi
Osservazione (e registrazione) dell'episodio comportamentale che si vuole
sottoporre
: ad analisi funzionale
Elaborazione
1. della scheda per l’analisi
2. dei comportamenti emessi dal soggetto
Individuazione
Individuazione degli stimoli antecedenti (elicitanti) il comportamento (o
con funzione di prompting)
Individuazione delle conseguenze prodotte dall'emissione del
comportamento.
Istituto Walden
Valutazione delle
condizioni antecedenti
•
•
•
•
•
•
Stato fisico del soggetto
Stato affettivo
affettivo--emotivo del soggetto
Stato cognitivo del soggetto
Relazione
con
gli
altri
significativi
attualmente presenti
Relazione più allargata a livello di gruppo
Contesto
Istituto Walden
Valutazione delle
condizioni conseguenti
•
•
•
•
•
•
Stato fisico del soggetto
Stato affettivo
affettivo--emotivo del soggetto
Stato cognitivo del soggetto
Relazione con gli altri significativi attualmente
presenti
Relazione più allargata a livello di gruppo
Contesto
Istituto Walden
L’intervento:
 Si
può intervenire sull’antecedente
cercando di evitare le situazioni ad alto
rischio
 Agendo sulle conseguenze si modificano le
risposte dell’ambiente che hanno un effetto
rinforzante
Istituto Walden
I disturbi del comportamento
comunicano un bisogno
Ottenere attenzione (Rinforzo positivo mediato socialmente)
 Ottenere attività e/o oggetti
 Evitare stimolazioni interne
 Evitare attenzione (Rinforzo negativo mediato socialmente )
 Evitare attività (Rinforzo negativo mediato socialmente
 Ottenere stimolazione interna (stimolazione sensoriale, rinforzo
percettivo e rilascio di oppioidi)
 Fuga

Istituto Walden
Intervento positivo sostitutivo


Individuazione e sviluppo del comportamento
positivo sostitutivo (eventuale task analysis
analysis)).
 Aiuti,
guida e accompagnamento sui
comportamenti positivi sostitutivi
 Valorizzazione del comportamento positivo
sostitutivo
 Generalizzazione ed estensione dell’intervento
Frustrazione del comportamento problema
(evitare dinamiche di rinforzamento)
Istituto Walden
Tecniche avversative






Timeout
Costo della risposta
Ipercorrezione
Blocco fisico
Pratica negativa
Estinzione omissiva
Istituto Walden
Procedure di rinforzamento
differenziale



DRO:
DRO:
rinforzo
differenziale
di
altri
comportamenti
Si rinforza l’assenza del comportamento
inadeguato senza insegnarne di nuovi
DRA:: si rinforza la presenza di comportamenti
DRA
adeguati che si insegnano
DRI:: si rinforzano i comportamenti incompatibili
DRI
con quelli inadeguati
Istituto Walden
APPLIED BEHAVIOUR ANALYSIS
(A.B.A.
A.B.A.))

L’Analisi
del
Comportamento
nel
Trattamento Precoce dell’Autismo ricorre a
tecniche e metodi basati su principi che
hanno avuto una convalida scientifica, con
l’obiettivo di promuovere i comportamenti
adattivi e di ridurre quelli problematici
(Cooper, Heron & Heward
Heward,, 1989
1989))
Istituto Walden
Convalidato da…

NIMH (National Institute of Mental Health
Health))
Ente Istituzionale Statunitense per la Salute
Mentale

Società Italiana di Neuropsichiatria
dell'Infanzia e dell'Adolescenza (S.I.N.P.I.A.)
Istituto Walden
A.B.A. nell’autismo
 Analisi
del comportamento
 Processi d’apprendimento (Behavior
Modification)
 Analisi del comportamento verbale
Istituto Walden
NET
SEGNI
PECS
DTT
INCIDENTALE
A.B.A.-VB
Combinare diversi metodi convalidati scientificamente in
un pacchetto completo ma altamente individualizzato.
Istituto Walden
L’intervento educativo
“…
l’obiettivo
è
insegnare al bambino
con
autismo
ad
apprendere””
apprendere
(Klevestrand
Klevestrand,, Isaksen
Isaksen,,
Gløersen & løersen
løersen,,
1996))
1996
Valutazioni
Insegnamento
formale/NET
Rendere funzionale quanto appreso
Istituto Walden
Caratteristiche dell'intervento

Bambini in età pre
pre--scolare con diagnosi di
Autismo, Ritardo Mentale e Disturbi dello
Sviluppo
Contesto strutturato (a casa e scuola) comunità
e contesto sociale
 Intensivo

Istituto Walden
Intervento precoce




La ricerca ha dimostrato che migliora la prognosi per i
bambini autistici che iniziano il trattamento prima dei 5
anni (Fenske, Krantz, McClannahan, 1985, Lovaas,
1987)
Ulteriori studi hanno provato l’efficacia dell’intervento
con bambini tra i 4 e i 7 anni (Eikeseth, S., Jahr, E. &
Eldevik, S.1999)
Quando il bambino ha circa 3 anni non ha imparato
molto e non gli manca molto per raggiungere i suoi
coetanei
Plasticità cerebrale
Istituto Walden
Valutazione
 Strumenti
standardizzati
 Valutazione A.B.A.
Istituto Walden
Aree funzionali
Comunicazione
 Comportamento
 Gioco
 Socializzazione
 Abilità cognitive
 Abilità scolastiche
 Autonomia

Istituto Walden
Caratteristiche dell’intervento
Ambiente di apprendimento positivo
 Validazione empirica (ricerca)
 Coinvolgimento della famiglia
 Coinvolgimento della scuola
 Coerenza

Istituto Walden
Previsione e sistematicità

I comportamenti complessi vengono
ridotti a singole componenti che sono
misurabili e facili da acquisire da parte
del bambino
Istituto Walden
Setting

La posizione da assumere nei
confronti del bambino deve essere
funzionale all’obiettivo specifico che
in quella sessione di intervento si
vuole perseguire
perseguire..
Istituto Walden
Ricerca di senso
Interessi specifici e ripetitivi
(limitati)
Pattern esplorativo diverso
Difficoltà a trovare senso
nell’apprendere
MOTIVAZIONE
Istituto Walden
Rinforzatori estrinseci
Pairing per costruire la RELAZIONE
Pairing per costruire nuovi interessi
Istituto Walden
I rinforzatori
I
rinforzatori da utilizzare nella
sessione di intervento devono
essere stati selezionati in
precedenza ed immediatamente
utilizzabili
Assicurarsi che il bambino sia motivato a
partecipare al processo di apprendimento.
Istituto Walden
Materiale

I materiali da utilizzare nella sessione di
intervento devono essere stati
selezionati
in
precedenza
ed
immediatamente
utilizzabili
nel
contesto
di
insegnamento
apprendimento
Istituto Walden
Per cominciare…

Non devono essere presenti nell’ambiente
dove avviene la sessione di intervento
elementi
in
grado
di
attrarre
eccessivamente l’attenzione del bambino al
di fuori di quelli utili al perseguimento
dell’obiettivo prefissato che verranno
gradualmente reintrodotti nella fase di
generalizzazione
Istituto Walden
Sessione

Ogni sessione di intervento sarà orientata
da obiettivi prefissati che determineranno la
definizione univoca del segnale da inviare al
bambino, il comportamento adeguato in
risposta a tale segnale e la conseguenza
rappresentata dall’erogazione di un
rinforzatore..
rinforzatore
A-------B
B-------C
C
Istituto Walden
Vantaggi del Discrete Trial



Rende chiaro ciò che si sta insegnando e
fa sì che il bambino capisca quando il
comportamento è corretto o sbagliato
Aiuta l’insegnante ad essere coerente
Facilita la verifica del progresso
dell’apprendimento
Istituto Walden
Appaiamento immagini
Procedura:
Procedura:
Lo studente sta seduto e l’insegnante siede vicino a lui o di fronte a lui
lui.. Mettere
due oggetti sul tavolo, ben distanti l’uno dall’altro
dall’altro.. Dare allo studente un oggetto
che si accoppia con uno dei due sul tavolo e dire “Mettilo uguale”
uguale”..
Prompt::
Prompt
Usate una guida fisica, indicate o un aiuto che indichi la posizione
posizione.. Gradualmente
eliminate gli aiuti in modo che lo studente compia le azioni indipendentemente
indipendentemente..
Criteri di padronanza
padronanza::
Lo studente dà la risposta corretta sei ove volte su otto senza aiuto con due
scelte, otto volte su dieci con tre o più scelte
scelte.. Questo deve essere ripetuto almeno
con un altro insegnante
insegnante..
Esempio:
“metti uguale” +
Generalizzazione: lo studente deve appaiare oggetti identici in contesti diversi,
Generalizzazione:
con persone diverse, con materiale diverso, con istruzione diversa
diversa..
Istituto Walden
Sessione



Ogni sessione comincia con l’erogazione di un
rinforzatore per il solo fatto che si inizia a
lavorare (si rinforza il comportamento
collaborativo)
Ogni sessione termina con l’erogazione di un
rinforzatore
Le sessioni devono avere una durata breve
(definibile in minuti di intervento) e ci saranno
tante pause quanto saranno le sessioni attivate
Istituto Walden
A- B - C




Di fronte a una richiesta (segnale/istruzione) ci sono
solo 3 possibilità di comportamento
comportamento::
il bambino risponde correttamente
erogare il rinforzo
il bambino fornisce un comportamento sbagliato
segue un “no” (informativo) o un segnale equivalente
il bambino non risponde
si fanno trascorrere alcuni secondi (il tempo va
individualizzato) e poi si dice “No” (informativo) o
un segnale equivalente
Istituto Walden
La minimizzazione dell’errore
Bisogna agire al fine di evitare il più
possibile la replica dell’errore (non
bisogna fornire più di tre feedback
negativi (NO) consecutivi)
Istituto Walden
Facilitazione/Prompt

La prima richiesta di un comportamento
nuovo deve essere accompagnata da una
induzione (prompt – guida fisica, gestuale,
verbale) da parte dell’operatore tale da
permettere
comunque
l’emissione
del
comportamento desiderato
desiderato..
Istituto Walden
PROMPT FADING
 Nelle
richieste successive si deve
gradualmente ma immediatamente
ridurre (fading) l’induzione il più
rapidamente possibile
Istituto Walden
Rinforzo continuo/variabile


Inizialmente ogni comportamento adeguato
sarà rinforzato immediatamente dopo la sua
emissione (programma di rinforzo a rapporto
continuo)
Successivamente, solo dopo l’avvenuto
apprendimento si passerà a rinforzarlo
saltuariamente (programmi di rinforzo a
rapporto variabile)
Istituto Walden
Successi

Ogni sessione di apprendimento deve
prevedere che il numero dei comportamenti
potenzialmente rinforzabili sia sempre
maggiore di quelli non rinforzabili.
Istituto Walden
Richieste
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Risposte
+
+
P
+
+
P
+
+
Risposte
P
+
P
P
+
-
SESSIONE
VALIDA
SESSIONE
NON VALIDA
Istituto Walden
Legenda:
+ Comportamento
rinforzabile
- Comportamento
non rinforzabile
P Comportamento
rinforzabile (con
facilitazione )
La regola dell’alternanza
Secondo il principio di Premack se ad
un’attività rara si fa seguire una attività
frequente quella rara aumenta di
probabilità di comparsa (rinforzatore
dinamico)..
dinamico)
Istituto Walden
Shaping
Di fronte alla permanenza della
difficoltà di apprendimento si possono
rinforzare comportamenti che solo per
approssimazione si avvicinano a quello
richiesto (shaping
shaping)).
Istituto Walden
Modeling/Modellamento
Modeling
/Modellamento
Procedura mediante la quale un soggetto
chiamato "osservatore" apprende determinati
comportamenti e abilità osservando un secondo
soggetto chiamato "modello"
"modello"..
Apprendimento di repertori comportamentali
per imitazione
imitazione..
Istituto Walden
Video modeling

L'apprendimento di un comportamento da parte
di
un
osservatore
che
è
simile
al
comportamento messo in atto da un modello in
un video
video..
Istituto Walden
Concatenamento


Nel caso il segnale richieda una concatenazione
di comportamenti come risposta adeguata si
comincia con l’insegnare l’ultima risposta del
concatenamento comportamentale e si finisce
con la prima (chaining retrogrado)
retrogrado)..
Si può cominciare con l’insegnare la prima
risposta del concatenamento comportamentale e
finire con l’ultima (chaining anterogrado)
Istituto Walden
Ripetizione sistematica del
comportamento positivo


Se il comportamento richiesto è raro, quindi
difficile da ottenere, appena compare una
risposta positiva si ripete la richiesta in modo
consecutivo per più volte
volte..
Oppure si elicita
elicita,, attraverso l’aiuto, il
comportamento meta e si continua con l’aiuto
per 3-5 richieste consecutive
consecutive..
Istituto Walden
Generalizzazione

Appena il livello di padronanza di una abilità è
stato raggiunto (cioè la frequenza del
comportamento è molto alta in rapporto alla
richiesta) vanno variate le condizioni irrilevanti
della stessa in modo che il bambino possa
emettere la medesima prestazione in condizioni
diverse..
diverse
Istituto Walden
Insegnamento
ecologico – comportamentale (NET)

Ogni qualvolta il bambino emette un
comportamento congruente rispetto
ad un segnale presente nell’ambiente si
deve cogliere l’occasione per favorire
la creazione di una contingenza
contingenza..
Istituto Walden
Il “Verbal
“Verbal Behaviour
Behaviour””
La comunicazione
“Il linguaggio è un comportamento appreso
sotto il controllo funzionale di variabili
ambientali” (Skinner
Skinner,, 1957
1957)).



Verbale
Non verbale
Prerequisiti
Istituto Walden
L’analisi funzionale del
comportamento verbale
Stimulus Control (SD)
Motivating Operation (MO/EO)
Response
Istituto Walden
Reinforcement
Punishment
Extinction
Conditioned reinforcement
Conditioned punishment
Intermittent reinforcement
Alcune tecniche per
sviluppare la
comunicazione
Linguaggio verbale
PECS
Istituto Walden
Segni
Come si misura il linguaggio?
L’unità di analisi è l’operante verbale
( mands, tacts, intraverbals...)
MO/SD
Risposta
Istituto Walden
Conseguenza
Verbal Behavior
Skinner
Nella categoria linguaggio espressivo individua mand , tact, intraverbal e i
corrispettivi antecedenti
•
•
•
Establishing operation/Motivation Operation ------------->
>Mand
SD non verbale
verbale----------------->Tact
>Tact
SD verbale
verbale--------------------------->
>Intraverbal
Istituto Walden
Classificazione comportamentale del
linguaggio
Gli operanti verbali
•
•
•
•
Mand: chiedere i rinforzatori (il bimbo chiede “acqua
Mand:
acqua”” perchè ha
sete)).
sete
Tact:: Denominare o identificare oggetti
Tact
oggetti,, azioni
azioni,, eventi
eventi,, ecc
ecc.. Il
bimbo dice “acqua
acqua”” perchè vedel’acqua
vedel’acqua..
Echoic:: Ripetizione di quello che sente
Echoic
sente.. Il bimbo dice “acqua
acqua””
dopo che qualcuno ha detto “acqua
acqua””.
Intraverbal:: Rispondere alle domande o partecipare ad una
Intraverbal
conversazione (le parole di chi parla sono controllate da altre
parole).. Il bimbo dice “acqua
parole)
acqua”” perchè qualcuno ha detto “prendo
la bottiglia e verso
verso...
...””
Istituto Walden
Il mand
MO/EO
Il bambino vuole il
cartone di Paperino
Risposta
Rinforzo
specifico
Paperino
“Tieni”
Istituto Walden
Il tact
SD
Non verbale
Il bambino vede
una foto della
nonna
risposta
Rinforzo
generico
“nonna”
“Si è nonna”
Istituto Walden
Echoic
Istruzione verbale
similarità nella forma
Risposta
il bambino sente
“il cane”
“Il cane”
Istituto Walden
Rinforzo
generico
“Bene”
The Intraverbal Relation
Istruzione verbale
Diversa nella forma
Il bambino
ascolta” quale è il
tuo cartone
preferito?”
Risposta
“Topolino”
Istituto Walden
Rinforzo
generico
“Certo!”
Differenza tra Mand, Tact e Echoic?
ANTECEDENTE
COMPORTAMENTO
CONSEGUENZA
•
Motivazione (EO
(EO))
Mand
Rinf.. specifico
Rinf
•
Istruzione non verbale
Tact
Rinf.. sociale
Rinf
•
Istruzione verbale
verbale((uguale
uguale))
Echoic
Rinf.. Vario
Rinf
•
Istruzione verbale (diversa
diversa))
Intraverbal
Istituto Walden
Rinf.vario
PECS
Picture Exchange Communication System
Comunicazione aumentativa
Si utilizza in tutti i contesti di vita del bambino
Comunicazione funzionale e comunicazione
come scambio sociale
Si incoraggia la spontaneità e l’iniziativa del
bambino nella comunicazione
Istituto Walden
110
Fase 1: lo scambio fisico



Attrarre l’attenzione del bambino su qualcosa di suo
interesse
Il bambino consegna l’immagine (o la scritta, o un
oggetto) corrispondente a ciò che desidera
L’adulto dice la parola corrispondente all’immagine e il
bambino la ripete
Istituto Walden
111
Fase 2 e 3: movimento e
discriminazione dello stimolo

Il bambino si sposta nell’ambiente consegnando
all’adulto la carta corrispondente a ciò che
desidera discriminandola chiaramente tra le altre
Istituto Walden
112
Fase 4: costruzione della frase

Il bambino costruisce in maniera indipendente la
frase e la porge all’interlocutore

Si possono utilizzare i vari attributi dell’oggetto
richiesto (forma, colore, opposto, ecc
ecc....))
Istituto Walden
113
Fase 5 e 6: scegliere e
commentare
Commentare in risposta ad una domanda, es
es::
“cosa vuoi?”
Commentare spontaneamente
Istituto Walden
114
Taste program

Programma di intervento tramite il quale si
lavora sulla selettività alimentare tipica delle
persone con diagnosi di Disturbo Generalizzato
dello Sviluppo
Istituto Walden
Tecniche
1.
2.
3.
4.
Presentazione sequenziale di cibo preferito per
incrementare l’assunzione di un alimento
nuovo o non preferito
Costo della risposta
Rinforzamento differenziale
Fading
Istituto Walden
Tecniche
5. Chaining
6. Manipolazione della consistenza del cibo
7. Presentazione simultanea del cibo preferito per
incrementare l’assunzione del cibo nuovo non
preferito
8. Sviluppare una preferenza alimentare attraverso
l’esposizione ripetuta ad un cibo
Istituto Walden
Staff
Per portare avanti un Programma Intensivo
Precoce, oltre alla preziosa collaborazione
degli insegnanti, è necessario avvalersi
della collaborazione di alcuni operatori (2
o 3) con cui dividere la mole di lavoro.
Istituto Walden
Supervisione del programma

Workshop iniziale e follow up






Procedure da utilizzare
Cosa insegnare al bambino
Come svolgere l'insegnamento
Come coordinare lo staff di persone che si
occuperanno del lavoro con il bambino
Come registrare i risultati
Come valutare le problematiche che possono
emergere durante l’insegnamento
Istituto Walden
Staff
 Garantire
costanza e continuità
 Approccio univoco ed omogeneo
 Staff meetings
Istituto Walden
Supervisione




Supervisione regolare
Follow up
Contatti costanti telefonici email
Video
Istituto Walden