sta volta non si approfondisse proprio ciò che di
più innovativo hanno da offrire alcune CAM: un
modo diverso di vedere il medico e il malato, la
salute e la malattia, la vita e la morte, superando
in saggezza anche lo stesso Dalai Lama.
Ma è proprio l’affascinante ed enigmatica differenza di paradigma di alcune CAM, che molti dei
miei illustri colleghi continua a vedere come non
scientifica o antiscientifica.
Bibliografia
1 - Freud S. Opere. Torino: Boringhieri; 1967. In particolare
Vol 1. Studi sull’isteria e altri scritti. 1886-1895
2 - Diehl DL, Eisenberg D. Complementary and alternative
medicine (CAM): epidemiology and implications for research.
Progress in Brain Research. 2000;122:445-55.
3 - Eisenberg DM, Kaptchuk TJ, Laine C, Davidoff F. Complementary and alternative medicine-an Annals series.(comment).
Annals of Internal Medicine. 2001 Aug 7;135(3):208.
4 - Eisenberg L. Complementary and alternative medicine:
what is its role? Harvard Review of Psychiatry. 2002 JulAug;10(4):221-30.
5 - Istituzione corrispondente a grandi linee ai nostri Ordini dei
medici.
6 - Le medicine alternative: una valutazione obiettiva.
7 - Si tratta di riviste mediche americane che rispecchiano la
posizione della medicina accademica.
8 - Fontanarosa P. Alternative Medicine. An Objective Assessment. American Medical Association USA: JAMA and Archives Journals; 2000.
9 - Tindle HA, Davis RB, Phillips RS, Eisenberg DM. Trends
in use of complementary and alternative medicine by US
adults: 1997-2002. Alternative Therapies in Health & Medicine. 2005 Jan-Feb;11(1):42-9.
10 - Eisenberg L. Complementary and alternative medicine:
what is its role? Harvard Review of Psychiatry. 2002 JulAug;10(4):221-30.
11 - Ivan Illich. Nemesi Medica. L’espropriazione della salute.
Bruno Mondadori, Milano 2004.
12 - Ivan Illich. Disabling Professions. Marion Boyars, London, 1977.
13 - Si parla di promozione della salute.
14 - Prevenzione delle malattie.
15 - Eisenberg DM. The Institute of Medicine report on complementary and alternative medicine in the United States - personal reflections on its content and implications. Alternative
Therapies in Health & Medicine. 2005 May-Jun;11(3):10-5.
16 - Rientrerebbero nell’ambito delle terapie palliative in senso
ampio.
17 - Terzani T. Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel
bene del nostro tempo. Milano: Longanesi; 2004.
12
Asterisco
La memoria è un occhio sempre
aperto
Un mondo senza memoria sarebbe un mondo
cieco, chiuso nell’ansia del presente. Per questo motivo i totalitarismi censurano, proibiscono, gettano alle fiamme. Così uccidono lo
sguardo del pensiero, il ricordo, l’espressione
delle differenze: la terra dove nascono l’arte, i
sogni, le illusioni, la libertà.
Ritornare su ieri significa, però anche amare
l’oggi perché la memoria è riflesso, ombra,
proiezione. E l’uomo di oggi è fratello di
quello di ieri.
La storia degli uomini è fatta di compagni
straordinari e tenaci. Frequentarli nel ricordo
è come scrivere un romanzo: quello dei personaggi e dei luoghi che il secolo, voltando
pagina, ha portato via con sé per ritrovare la
propria anima all’ombra della propria memoria. Non ci si separa dalla Storia, ci si convive, cercando di notte, nei sogni, l’isola che
non c’è.
Il Giorno della Memoria è ricordare piccoli,
anonimi, smarriti protagonisti, i loro cieli in
tempesta, le vite perdute, i sentimenti bruciati, i fiori appassiti, le speranze cadute, i sorrisi
dimenticati, le lacrime che caddero e quelle
mai piante.
Le luci si spensero e Hitler fece dell’Europa
un cimitero sotto la luna: quella malattia dello
spirito che Camus chiamò il “regno delle
bestie”. Il paganesimo nazista e il suo Führer,
immaginifico inventore dell’estetica della
morte, uccisero la pietà, gli uomini e la ragione. Oggi altre sfide sono portate alla Storia,
nel nome di religioni di morte, utopie malate,
controrivoluzioni medioevali.
Un frammento del Giorno della Memoria
cada sui dinosauri secondo cui l’Olocausto è
una leggenda. Un altro protegga Israele, figlio
di una straordinaria avventura umana. E il
nostro tributo sia anche un atto d’amore.
MARCO INNOCENTI
(Da Il Sole 24 Ore 27.1.06)