Wienerplatz 7, 78048 VS-Villingen Tel.: 07721-56283 Fax: 07721/9929654 Handy 01607811631 E-mail: [email protected] Webseite: www.mci-villingen.de musica, il canto, le presunte guarigioni, il lin- 3 guaggio ispirato. Ma oggi questo fenomeno si è arrestato. I fedeli hanno capito che anche nella „ Chiesa cattolica c’è il calore di partecipazione e soprattutto la serietá della dottrina e della verità. Cari Amici, E a milioni stanno abbandonando i Gruppi la Chiesa Cattolica è quasi appassita, indebolita, Pentecostali e stanno ritornando in seno alla spenta, in decadenza, in Germania, in Italia e in Chiesa cattolica da cui si erano allontanati. Poi tutta l’Europa (Olanda, Svezia, ecc.), sia per la ci sono le giovani Chiese Cattoliche asiatiche. mancanza di fede e di religiositá da parte delle La Corea del Sud ne è l’esempio. Lì i cattolici popolazioni europee; sia per la diffusa aumentano con ritmi meravigliosi: liberatosi dal immoralità tra molti membri della Chiesa regime comunista-ateo, ogni anno ci sono Europea (ecclesiatici e laici); sia per i Governi migliaia e migliaia di nuovi battezzati adulti. I anticlericali che si succedono e per le continue cattolici, all’inizio pochissimi, sono stati l'anima leggi che emanano contro la vita, contro la del movimento popolare che pacificamente morale, contro i valori difesi dalla Chiesa hanno rovesciato le dittature militari. I cattolici Cattolica; sia per i ripetuti attacchi da parte di sono anche parte attiva nelle piccole aziende giornalisti (che cercano sempre scandali produttive che hanno fatto il miracolo dappertutto nella Chiesa), da parte della stampa economico coreano. Nella capitale Seul i e dei mezzi televisivi (che vogliono esercitare il cattolici sono oggi il 15 per cento, quando solo loro potere sui governi, sulla finanza, sulla 50 anni fa neppure esistevano. In Asia, le magistratura, sulla stessa Chiesa); sia per il Filippine sono l'unica nazione nella quale i primato dato al denaro (nuova divinitá moderna) cattolici sono maggioranza, con 76 milioni di da parte di tutti o quasi! Insomma l’Europa è al massimo del suo progresso, al massimo della sua fedeli. Ma oltre che in Corea, il cattolicesimo è in crescita in vari altri paesi asiatici, anche e più “civiltá”, ma è anche al massimo della sua dove è perseguitato, come in Cina. In Cina non immoralità, della sua corruzione, della sua si sa bene quanti siano i cristiani, perché essendo depravazione, della sua dissolutezza, della sua perseguitai dal regime comunista cinese, molti decadenza. Ed è tutto questo marciume che vivono in clandestinità, proprio come i primi indebolisce la civiltá Europea e la fará sparire cristiani, durante le persecuzioni dell’Impero dalla scena mondiale, nei prossimi secoli; cosí Romano: in ogni caso vanno dai 16 milioni ai come sono spariti, dalla scena mondiale, altre 200 milioni. Uno studioso tra i più seri, afferma grandi civiltá del passato (la civiltá Assiroche il numero piú realistico si aggira sui 70 Babilonese, la civiltá Egiziana, la civiltá Greca, milioni. Le donne si convertono in misura la civiltá dell’Impero Romano, ecc.), sotto il doppia degli uomini. E le conversioni sono più peso della loro immoralità, del loro marciume, frequenti nelle città, soprattutto tra la della loro depravazione, della loro decadenza. Nel resto del mondo, peró, la Chiesa Cattolica si popolazione piú intellettuale. Chi visita le università cinesi resta sorpreso dal clima che vi sviluppa e fiorisce, nonostante le miserie umane, si respira, un clima piú "cristiano" che in tante nonostante gli scaldali qua e lá, piú o meno veri, università Europee. Per non dire poi dell'Africa. piú o meno gonfiati. Negli ultimi 100 anni, i cattolici sono passati da La Nazione, per esempio, che oggi ha il più alto meno di 2 milioni a 130 milioni, con uno slancio numero di cattolici è il Brasile, con 134 milioni: missionario che non ha precedenti nei duemila più che l'Italia, la Francia e la Spagna messe anni di vita della Chiesa. Ma le sorprese non assieme. Lì il cattolicesimo è uscito vittorioso sono finite. Negli Stati Uniti, la Chiesa cattolica dai feroci attacchi che nei decenni passati sono ha resistito meglio delle Chiese protestanti stati inferti da parte dei gruppi Neo-Pentecostali all'avanzata del materialismo, proprio dove ha che spuntavano dappertutto nel Brasile, come rifiutato la cultura e gli stili di vita dominanti. E funghi. A milioni, i cattolici brasiliani passavano oggi appare molto più attiva sulla scena pubblica alle nuove Chiese pentecostali, con le loro non solo grazie ai nuovi vescovi, "fedeli al celebrazioni festose, la messaggio di Cristo", 2 4 che la guidano, ma anche per la presenza tra i suoi fedeli di numerosi immigrati che provengono dalle zone povere dell'America del Sud (Brasile, Argentina, Cile, Venezuela, Messico, ecc.). Per Benedetto XVI la Chiesa degli Stati Uniti è la prova che la fede non scomparirà dall’Occidente. Gesú ce lo ha detto: “Tutte le forze del male che si succederanno lungo la storia, non riusciranno mai a distruggere la mia Chiesa”. E questo, per noi, è un motivo per non scoraggiarci per gli scandali che avvengono nella Chiesa e per le continue persecuzioni e i continui attacchi che avvengono contro la Chiesa di Cristo. Stiamo attenti a non “accogliere” o a non “credere” o a non “bere” tutto ció che viene detto contro la Chiesa. Essa è nostra Madre, perché da essa abbiamo ricevuto il Battesimo e riceviamo continuamente il nutrimento per il nostro Spirito: l’Eucaristia, il Perdono dei peccati, i Sacramenti, ecc; e a una madre, anche quando si scopre che non è perfetta, lo stesso le si vuole bene. Gesú, peró, ci ha anche detto che i mercanti del Tempio saranno tutti cacciati fuori dal Tempio; il che vuol dire che il suo Tempio, cioé la sua Chiesa, sará, lungo la storia, continuamente purificata e rinnovata; e guai a chi vorrá rovinarla o distruggerla. Questo per noi è anche un avviso: chi non segue Cristo, la sua dottrina, la sua verità, la sua legge; chi segue le “mode” delle varie culture atee, antireligiose, anticlericali, chi segue le varie mentalità materialiste, edoniste, gaudenti, mondane, ecc. è fuori dalla sua Chiesa. <Non chi dice “Signore”, “Signore” entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi FA LA VOLONTÀ DEL PADRE>. Un caro saluto 5 8 Tra due coniugi la vita quotidiana va condivisa in tutto. Dio disse ad Adamo, in quel bellissimo racconto poetico, ricco di profondissime veritá: “Io ti daró una compagna”. Quindi la moglie è una compagna per il marito, non una persona di serie B, non una figlia, non una bambina, non una concorrente, non una schiava; e cosí anche il marito è un compagno per la moglie, non un capo, non un superiore, non un padre; la parola “compagno” o “compagna” deriva da “con-panis”, ossia colui o colei che divide lo stesso pane quotidiano con un’altra persona, ossia colui o colei che condivide giorno per giorno, momento per momento la vita (“pane” simbolo della “vita”), i problemi, le gioie, le sofferenze, i progetti, le aspettative, tutto! Bellissimo. Dio poi ci ha fatti anche diversi sessualmente, affinché possiamo anche sentirci attratti l’uno dall’altra e facilitarci cosí la condivisione della vita e di tutto. Quindi una uguaglianza totale, profonda, meravigliosa tra i due “coniugi” (anche coniuge indica, piú o meno la stessa cosa; infatti “coniuge” deriva da “con-jugo”, cioè “con” = insieme e “jugo” = unire: cioè uniti insieme) per vivere la vita con tutto ció che essa comporta. E “uniti insieme” vuol dire che ognuno ha gli stessi diritti e gli stessi doveri dell’altro. Quando ció succede, la vita matrimoniale e familiare è una meraviglia, è un paradiso. Ma non sempre succede, e tantissime volte ci si lascia distrarre o “tentare” da altri stili di vivere, da altri modi di pensare e di agire. 6 Per esempio, oggi si tende a riconoscere maggiori diritti, maggiori privilegi al coniuge che porta a casa piú soldi. Nella vita di coppia questo è un errore fondamentale. È vero che nella societá di oggi si tende a dare valore solo al lavoro che produce soldi, ma questo è sbagliato. Il primo valore fondamentale è la persona umana; quindi anche se una persona non porta i soldi a casa, vale, e vale moltissimo, soprattutto poi se in casa svolge un ruolo importantissimo senza essere pagata. Molti matrimoni entrano in crisi perché non si rispettano i compiti dei coniugi, perché non si valutano in modo giusto i ruoli che ciascuno ha: in tal caso si tende a far sentire il coniuge che non porta soldi, come inferiore, come inutile. Soprattutto la donna che fa la casalinga deve essere valorizzata, deve essere valutata per il grande ruolo che svolge, che è di fondamentale importanza. I continui impegni di lavoro, anche quelli non strettamente necessari, l’ansia, lo stress derivati dalla corsa al guadagno, dalla corsa ad avere piú soldi, diventano, con il tempo, veri e propri pericoli per l’armonia e la serenità della famiglia e della vita matrimoniale. Molti figli, oggi, soffrono per l’assenza della figura paterna o materna, sempre impegnati nel lavoro. Eppure tutti sanno quanto sia importante la presenza e la figura dei genitori per un buon sviluppo psichico dei figli. E a proposito di figli, due persone che hanno fatto insieme un cammino di crescita fino a donarsi l’uno all’altro gratuitamente, nel matrimonio, devono mettere al mondo dei figli. Non come prova della loro virilità o della propria fecondità, non come “giocattoli” da presentare agli altri con orgoglio, non come “capri espiatori” sui quali scaricare i propri sogni o i propri desideri falliti o le proprie aspettative frustrate o le proprie delusioni e insoddisfazioni, ma proprio come prova che 7 si è diventati cosí maturi insieme, da voler partecipare ad altri (in questo caso, al figlio) la propria gioia, la propria maturitá, la propria felicitá; il figlio è l’immagine della propria maturità fatta carne; il figlio è l’immagine visibile della propria maturità. I figli, molto spesso, sono la causa di litigi tra marito e moglie. Ció non deve accadere in continuazione. Tutti siamo stati figli e tutti, prima o poi, diventiamo genitori fisici o spirituali o psicologici. In genere come siamo stati trattati da piccoli dai nostri genitori, cosí tratteremo i nostri figli quando diventeremo noi genitori: un figlio picchiato, umiliato o maltrattato, quando sará genitore tenderá a picchiare, umiliare o maltrattare i propri figli; un figlio amato, aiutato, incoraggiato, quando sará genitore tenderá ad amare, aiutare, incoraggiare i propri figli. Attenzione, peró: i figli che hanno avuto una infanzia infelice, cerchino di superarsi, di imparare dal passato, per non rendere infelici i propri figli, viziandoli troppo. Diano ai figli la possibilitá di sbagliare, di esaminare le proprie aspirazioni; cerchino di essere tolleranti, pur rimanendo nel giusto, cerchino di essere presenti nella vita dei figli, evitando di essere “assenti” , ma evitando anche di essere invadenti nella vita privata dei loro figli; cerchino di rimanere umili, al loro posto, cercando di collaborare con loro, non di imporre le cose da fare; cerchino di capire, di comprendere, piuttosto che giudicarli e rimproverarli continuamente. Un altro motivo di contrasto tra marito e moglie sono i suoceri. Perché molte “nuore” e molti “generi” odiano o amano in modo profondo uno o tutti e due i suoceri? Perché c’è qualcosa in sospeso, non risolto nel rapporto con i loro propri genitori. I mariti e le mogli, ancora molto attaccati alla madre, difficilmente avranno un buon rapporto con la suocera. Una moglie che da ragazza, pur desiderando la presenza del padre, l’ha vissuta 8 come assente, con molta probabilitá avrá un attaccamento esagerato per il suocero. La cosa importante da fare è distaccarsi psicologicamente dai propri genitori. Solo cosí si puó diventare adulti, maturi, indipendenti. Non sempre è facile. Molti genitori non riuscendo a realizzarsi nel matrimonio, scaricano tutto il loro affetto sui figli, rovinandoli. Un affetto continuo, esagerato, invasivo, col tempo, renderá questi figli “adulti viziati”, insicuri, deboli, intolleranti. Ci sono molti genitori che esigono ancora obbedienza dai figli quarantenni, suscitano in loro sensi di colpa e di insicurezza, e per averli sempre accanto, fanno in modo che essi abbiano sempre bisogno dei genitori. Ci sono suocere che fanno di tutto per mantenere il controllo sulla figlia o sul figlio anche dopo sposati. Motivo di contrasto nella vita di coppia sono anche i soldi. Nella società di oggi il denaro è diventato il “dio” attorno al quale ruota tutta la nostra esistenza. Quando c’è una crisi coniugale, il denaro familiare diventa sempre un motivo di conflitto. I soldi rappresentano per molti un potere di controllo, di dominio sull’altro. E allora, come un vulcano, scoppiano le differenze tra chi lavora fuori casa (e che produce denaro) e chi lavora in casa (e quindi non produce denaro), tra chi guadagna di piú e chi guadagna di meno. In una normale vita coniugale non dovrebbero esserci differenze tra chi lavora in fabbrica o in ufficio e chi lavora in casa. Tutto dovrebbe essere condiviso. Inoltre ogni coniuge (casalingo o non casalingo) deve avere il diritto di possedere una somma di denaro personale o delle proprie risorse finanziarie o uno spazio autonomo nella spesa familiare, senza stare a chiedere ogni momento al marito 5-10-20 € per comprare questo o quello per i figli, per se stessa, per la casa, per la famiglia. È altamente umiliante! Anche il sesso puó essere motivo di conflitto tra i coniugi. L’attrazione sessuale è importante nella vita di coppia, ma non deve essere mai 9 lasciata sola. Il sesso deve essere inserito in un progetto, deve avere significato nel rapporto matrimoniale, deve essere il naturale proseguimento di un legame d’amore duraturo, eterno. Il rapporto sessuale non deve essere disgiunto dall’affetto, dai sentimenti, dall’amore per l’altro. Non solo. Non deve essere momento di dominio o di sopraffazione sull’altro; ma neppure deve essere un momento di ricompensa o di punizione, come avviene purtroppo in molti matrimoni. Molti fanno sesso per rilassarsi, per scaricarsi dalle tensioni e dallo stress. Non è un motivo ideale. Durante il rapporto d’amore bisogna essere spontanei, autentici; non bisogna fingere non bisogna “usare” il proprio corpo e quello dell’altro; il rapporto deve essere fatto in un clima di reciproco scambio, di reciproca donazione e di reciproco sincero eccitamento. E non confondere il desiderio sessuale con l’amore. Il desiderio e l’eccitazione sessuale sono molto delicati, sensibili: a volte, basta un problema di lavoro non risolto, una incomprensione con il coniuge, una malattia o qualsiasi altro motivo doloroso per ridurre o eliminare temporaneamente il desiderio fisico. In questi casi non bisogna forzare né il proprio corpo, né quello del coniuge, ma bisogna rispettare i ritmi, i periodi e i tempi. Il rapporto d’amore è la piú intima forma di comunicazione tra gli esseri umani, perciò deve arrivare dopo che si sono svolte tutte le altre forme di comunicazione praticabili tra le persone, cioè il parlarsi, lo scriversi, il confidarsi, il coccolarsi. E a proposito del coccolarsi: ci sono coniugi, anche giovani, che non riescono ad avere sereni rapporti coniugali. Allora, pur di non dividersi, si chiudono in se stessi e vivono una vita d’amore sterile, spenta. In tal caso bisogna cercare almeno una comunicazione dolce e morbida, fatta di carezze e di coccole. Di per sé, il rapporto sessuale, nudo e crudo, è una violenza, è una 10 reciproca eliminazione del rispetto per l’altro; e allora è bene non tralasciare mai il petting, un rapporto fatto di carezze, di abbracci, di baci; e ci si puó fermare anche qui, se non c’è da entrambi le parti le scelta libera di avere un vero e proprio completo rapporto d’amore. Soprattutto tra coniugi anziani lo scambio di effusioni, di dolcezze, di gentilezze, di premure, è fondamentale. Stare attenti, peró, nei matrimoni, a non fermarsi solo ed esclusivamente a questi atti, perché di solito, essi nascondono un disagio profondo, cioè la paura dell’altro sesso. *) Cercate di non vedere l’altro come un nemico, ma come il proprio coniuge. *) Non parlate per ripicca o per vendetta o per umiliare o per ferire o per altri motivi meschini. *) Non tenete il broncio, né abbiate comportamenti aggressivi. *) Non cercate la lite. *) Non fate mai discussioni che sfocino in una rottura del rapporto coniugale. *) Non andate sempre a scoperchiare il passato. *) Non prendete mai le cose di petto, né pensate che le cose siano dette per ferirvi. *) Quando volete fare del male all’altro, ricordate che è il proprio coniuge e che siete sposati: ricordatevi dell’amore che vi lega. *) Cercate di controllare il tono della voce e ogni atteggiamento aggressivo e violento. *) Cercate anche di ascoltare: intervenite, punto per punto, quando l’altro ha finito di parlare. *) Riconciliatevi sempre. *) Perdonatevi sempre. *) Non tramonti il sole sopra la vostra ira e i vostri litigi. *) 11 12 13 14 15 Con l’avvicinarsi dell’estate torna il vecchio interrogativo sul sole e sulle creme solari: Prendere il sole fa bene o fa male alla salute? Le creme solari sono amiche o nemiche dell’uomo? Alcuni dicono che prendere il sole è una cattiva abitudine; altri dicono, invece, che prendere il sole fa bene all’uomo, perché i raggi del sole hanno proprietà di cui l’uomo ha bisogno: basta che il sole lo si tratti con rispetto. La stessa cosa vale per le creme. Molte ricerche dicono che esporsi al sole fa aumentare i casi di melanoma, cioè del tumore della pelle, causato proprio dai raggi solari, ragion per cui bisogna proteggersi da essi attraverso l’uso di creme adatte. Altre ricerche dicono il contrario, cioè che esporsi al sole non solo fa bene, ma è necessario, in quanto stimola la produzione di vitamina D, la quale ha una importante azione preventiva antitumorale e antimetastatica, e quindi non c’è bisogno di proteggersi attraverso le creme solari. E portano come prova che negli Stati Uniti sono comparsi oltre 50.000 casi di cancro tra coloro che non hanno preso il sole; tra quelli, poi che pur avendo preso il sole si sono spalmati con creme, sono sorti moltissimi casi di depressione, di problemi vascolari e di osteoporosi, proprio perché la varie creme hanno impedito la produzione di Vitamina D, la quale Vitamina D è necessaria per combattere la depressione, i disturbi vascolari e l’osteoporosi. Tenete presente, peró che le cosiddette “Ricerche” sono sponsorizzate dalle varie ditte che producono questo o quel prodotto e quindi esse sono “obbligate” a dire ció che la “ditta sponsorizzatrice ” vuole. In ogni caso, non esagerate né nello stare moltissimo tempo esposti al sole senza creme, 16 né nel mettervi litri o chili di creme addosso! Anche perché c’è poi da fare il discorso delle eventuali sostanze nocive contenute nelle creme. Ed ecco alcune informazione veramente scientifiche sull’argomento. Anche se non si capisce tutto, leggete lo stesso, qualche informazione giusta, alla fine rimarrà. Il Sole dista 150 milioni di chilometri dalla Terra. Sulla Terra giungono diversi tipi di radiazioni solari: alcune di esse si presentano sotto forma di luce, mentre altre sono rappresentate da raggi infrarossi e raggi ultravioletti. Dei raggi ultravioletti ne esistono di tre tipi: raggi UVA, UVB e UVC (UltraVioletti A, UltraVioletti B e UltraVioletti C) i primi due tipi sono responsabili dell’abbronzatura ed agiscono stimolando la produzione di melanina. I raggi UltraVioletti A, che non si limitano a colpire la pelle ma penetrano più profondamente, sono responsabili dell’invecchiamento della pelle, ma non sono i più dannosi. I piú dannosi sono i raggi UltraVioletti B i quali álterano il DNA delle cellule, favorendo la formazione di tumori della pelle. Per questi motivi è necessario utilizzare creme in base al proprio fototipo (in dermatologia, il fototipo di una persona è determinato dalla qualità e dalla quantità di melanina presente in condizioni normali nella sua pelle. Esso indica come reagisce la pelle quando è esposta alle radiazioni dei raggi ultravioletti ed il tipo di abbronzatura che è possibile ottenere tramite essa). È consigliabile, quindi, prima di andare al mare o in montagna e, in ogni caso, prima di esporsi al sole, andare dal dermatologo e farsi fare il proprio “fototipo”. In ogni caso ci sono 6 fototipi: Fototipo 1: appartengono a questo fototipo numero 1, coloro che hanno una carnagione particolarmente chiara; il colore degli occhi è il più delle volte chiaro e frequentemente hanno capelli biondi o rossi; molto spesso la pelle è caratterizzata dalla presenza di efélidi (le efélidi, da non confondere con le lentiggini, sono piccole macchie brune, rotonde o ovali, a superficie piana, non rilevate, non infiltrate. Sono presenti principalmente nelle zone esposte alla luce, soprattutto sul volto. 17 Non compaiono sulla pelle che non è colpita dalla luce, e cambiano di intensità a seconda della stagione. In estate sono più visibili, mentre si attenuano in inverno. È possibile rendere migliore l'aspetto delle efélidi applicando creme schiarenti. Le efélidi compaiono principalmente nelle persone con capelli rossi o biondi, e negli individui del primo o secondo fototipo). Fototipo 2: coloro che hanno carnagione chiara con frequente presenza di efélidi; i capelli sono spesso di colore biondo scuro o castano chiaro. Il colore degli occhi può invece essere chiaro o scuro. La loro abbronzatura non è mai particolarmente appariscente. Fototipo 3: è il fototipo più frequente in occidente. È quello di coloro che hanno la carnagione bruno-chiara; i capelli sono castani, mentre gli occhi possono essere sia chiari che scuri. Le scottature solari in questi soggetti sono meno frequenti e l’abbronzatura di questi soggetti è piuttosto marcata e omogenea. Fototipo 4: coloro che hanno una carnagione olivastra o piuttosto scura. I capelli sono neri o castano-scuri. Il colore degli occhi è scuro. La pelle dei soggetti appartenenti al fototipo 4 è scarsamente sensibile alle radiazioni solari, anche nel caso di esposizioni prolungate. Fototipo 5: coloro che hanno carnagione brunoolivastra. I capelli sono di colore nero e gli occhi sono di colore scuro. L’esposizione anche prolungata al sole non provoca particolari reazioni. Fototipo 6: i soggetti di questo fototipo hanno carnagione e capelli di colore nero. Gli occhi sono di colore scuro. La colorazione della loro pelle non muta, anche nel caso di prolungate esposizioni alle radiazioni solari. In base al fototipo cui si appartiene è necessario scegliere la crema con il filtro solare più adatto. Ne esistono di due categorie: filtri chimici e filtri fisici. I primi impediscono alle radiazioni di penetrare nella pelle proteggendola dai raggi UltraVioletti B, e sono contenuti nella maggior parte dei prodotti. I filtri fisici invece agiscono riflettendo le radiazioni solari e sono contenuti nelle creme che lasciano sulla pelle una sottile patina di colore bianco, generalmente utilizzati nei prodotti per bambini o per la protezione delle labbra. 18 Le creme solari sono sottoposte ad una specifica legislazione, che prevede una lista di sostanze ammesse, le concentrazioni e le avvertenze. Dato per scontato che se un prodotto è in commercio è perché rientra nei parametri legislativi ammessi, bisogna dire che tra i filtri chimici ci sono quelli positivi e quelli negativi. Filtri chimici POSITIVI Il “parsol”: uno dei più utilizzati ed efficaci per raggi UVA e in parte UVB, potrebbe però essere instabile. Il “mexoryl mx”: è molto efficace per gli UVA e in parte UVB, non penetra nella pelle. Filtri chimici NEGATIVI *) “Benzophenone-3”: è sospettato di penetrare attraverso la pelle e potrebbe provocare allergie o problemi ormonali. *) “Methylbenzylidencamphor”: alcuni studi hanno dimostrato alterazioni della tiroide, è stato trovato in tracce nelle urine quindi penetra nella pelle. Può anche dare reazioni allergiche. *) “paraaminobenzoico acid” (PABA): molto utilizzato in passato, efficace in particolare per i raggi UVB. Potrebbe provocare sensibilizzazione e reazioni allergiche. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che ha effetti estrogenici (cioè ha effetti collaterali nell’organismo, tanto da modificare parzialmente i geni, cioè i caratteri ereditari). Per questi motivi, il comitato scientifico della Commis-sione Europea che si occupa della sicurezza dei cosmetici ha deciso che non può più essere utilizzato come filtro. In alcuni prodotti vengono aggiunti anche altri minerali come filtri fisici, come l’ossido di zinco o il talco: non sono necessari e da soli non possono garantire una protezione accettabile. Una recente ricerca condotta da una Universitá Americana, tuttavia, afferma che l’ossido di zinco può aumentare il rischio di sviluppare il cancro della pelle. Sembra che esponendosi al sole, dopo essersi spalmati una crema con questa sostanza, si inneschi una processo chimico che porta l’ossido di zinco a produrre radicali liberi, che a loro volta si legano ad altre molecole andandone a danneggiare il DNA. Inoltre più l’ossido di zinco viene esposto alla luce solare (sulla nostra pelle) e più aumenta il potenziale pericolo. I ricercatori affermano che 19 lo studio è solo all’inizio e che non è il caso di allarmarsi, ma per ora i risultati sono tutt’altro che confortanti. Oltre ai filtri, le creme solari e i cosmetici in generale, contengono altri elementi che possono creare problemi all’organismo. Le classi a cui appartengono queste sostanze, assenti nei prodotti certificati “Bio”, sono: Derivati del petrolio: grassi minerali derivati da petrolio come la vasellina. Vengono utilizzati per aumentare la permeabilità della pelle, ottenendo cosí che l’organismo assorba più rapidamente eventuali componenti tossici. Nella Bio-cosmesi viene invece utilizzata la lanolina. Siliconi: riconoscibili con il suffisso -one e xane, sono sostanze sintetizzate chimicamente utilizzate nelle creme solari per renderle impermeabili. Il Dimethicone, che si trova in molti prodotti, è un agente cancerogeno. Conservanti: possono provocare dermatiti da contatto e sono potenzialmente tossici. Antiossidanti: il Butilidrossianisolo (BHA) metabolizzato dal metabolismo, secondo la Commissione Europea, diventa cancerogeno. Coloranti: irritanti della pelle e potenzialmente tossici. Sono riconoscibili dalla sigla CI seguita da un numero a più cifre. Profumi sintetici: indicati in etichetta come Parfum. Se sono di origine chimica, come spesso accade, possono causare allergie e sensibilizzazioni. In definitiva, come spesso accade, l’unico modo per proteggersi dagli effetti nocivi del sole è utilizzare il buon senso. Non prendere il sole durante le ore più calde, evitare lunghe esposizioni e, per i soggetti più sensibili, è bene che si coprano con indumenti leggeri di cotone. Volendo utilizzare una crema è bene sceglierla con oculatezza tra quelle che contengono sostanze di origine naturale con proprietà schermanti e idratanti come, ad esempio, la macadamia, l’olio di sesamo, l’aloe vera, la cera d’api e il burro di karitè, per avere un prodotto non tossico. Buone vacanze a tutti. 20 Passano le “mode” di questo mondo I tatuaggi: è una corsa per cancellarli! Il “tatuaggio” (dal polinesiano tatau) è decorazione (più spesso di pittura) corporale dell'uomo. Tradizionalmente la decorazione è destinata a durare permanentemente, ma in tempi recenti sono state inventate tecniche per realizzare tatuaggi temporanei. Ma qual’è l’origine del tatuaggio? Il tatuaggio è stato impiegato presso moltissime culture, antiche e contemporanee sia per significare una specie di carta d'identità o di appartenenza ad un gruppo, da parte dell'individuo, sia come rito di passaggio, da una etá ad un’altra, come per esempio il passaggio dalla fanciullezza all'età adulta, e sia anche per motivi terapeutici. Tatuaggi terapeutici sono stati ritrovati su una mummia risalente a ca. 3.300 anni prima di Cristo, ritrovata nel 1991 sulle Alpi italiane; altro ritrovamento con tatuaggi anche piuttosto complessi è quello dell'"uomo di Pazyryk" nell'Asia centrale con complicati tatuaggi rappresentanti animali. Tra le civiltà antiche, in cui si sviluppò il tatuaggio, fu l'Egitto ma anche l’antica Roma, incrocio di civiltà, dove venne vietato dall'Imperatore Costantino, dopo che si convertí al Cristianesimo (perché la Bibbia dice: "Non vi farete incisioni nella carne per un defunto, né vi farete tatuaggi addosso. Io sono il Signore" Levitico 19.28'). Peró c’è da dire che, prima che il Cristianesimo divenisse religione accettata dall’Impero Romano, molti cristiani si tatuavano sulla pelle simboli religiosi per marcare la propria identità spirituale. È inoltre documentato che nel Medioevo c’era l'usanza dei pellegrini di tatuarsi con simboli religiosi dei diversi santuari visitati, particolarmente quello di Loreto. La Religione ebraica vieta tutti i tatuaggi permanenti, come prescritto del Levitico (19, 28). In particolare, l'Ebraismo vieta ogni incisione accompagnata 21 da figura indelebile fatta con l’inchiostro o con altro materiale che lasci una traccia permanente. Anche la Religione Musulmana vieta tutti i tatuaggi permanenti; sono consentiti solo i tatuaggi temporanei fatti per mezzo di un colore organico di color rossoamaranto, ricavato da una determinata e precisa pianta (chiamata “henna). Nella tradizione araba e anche in quella indiana sono le donne a tatuarsi con questo colore organico, sia le mani che i piedi; molte spose vengono completamente tatuate per la loro prima notte di nozze; infatti la sera prima delle nozze viene chiamata "Lelet al Henna" (la notte dell'henna). I tatuaggi d'henna sono estremamente decorativi, quasi sempre con motivi di fiori stilizzati; quelli molto elaborati finiscono per sembrare delle opere d'arte che hanno la durata media di qualche settimana di vita. Gli uomini musulmani, specialmente i fervidi praticanti, usano l'henna per tingersi i capelli, la barba, il palmo delle mani e dei piedi; agli uomini non è consentito fare tatuaggi decorativi neanche con l'henna. Altri popoli che svilupparono propri stili furono quelli dell’Australia e della Nuova Zelanda. In Europa il tatuaggio venne reintrodotto dopo le esplorazioni oceaniche del XVIII secolo, che fecero conoscere gli usi degli abitanti dell'Oceania. Alla fine del XIX secolo l'uso di tatuarsi si diffuse anche fra le classi aristocratiche europee. Persone tatuate famose furono, ad esempio, lo Zar di Russia Nicola II e Sir Winston Churchill dell’Inghilterra. Negli ultimi 30 anni esso si è molto diffuso in tutti gli strati sociali e fra le persone più diverse. Ma questa corsa a farsi tatuare, sembra, si sia fermata. I tatuaggi spesso provocano infezioni, cicatrici bruttissime e anche l’epatite B e C quando manca l’igiene e quando vengono utilizzati gli stessi strumenti per diverse persone. Inoltre, dal momento che essi richiamano alla mente anche brutti ricordi, legati agli ex compagni o alle ex-compagne, molti sono spinti a ricorrere alla medicina estetica per cancellarli: se cambio partner, allora tolgo il tatuaggio con il suo nome. La rimozione del tatuaggio è legata soprattutto a fattori della 22 sfera affettiva e sentimentale. Una giovane donna S.G. si era fatta tatuare il nome di E.M. per intero e a grandi dimensioni sul suo bacino. E.M è il padre di sua figlia; subito è stato tolto dopo la rottura tra i due. C.S. aveva sul suo polso il nome della sua ex-moglie; subito l’ha fatto togliere dopo il divorzio. E cosí via. Ma oggi, il tatuaggio si elimina non solo per motivi legati ad affari di cuore, ma anche per motivi legati al mondo del lavoro, ossia per avere più possibilità di trovare un lavoro. Tra il 2011 e il 2012, il numero di trattamenti estetici per eliminare i tatuaggi tramite laser è aumentato del 32%. Il 40% delle persone intervistate ha dichiarato di averlo fatto per “motivi lavorativi”, poiché il tatuaggio in posti visibili del corpo era diventato un vero e proprio ostacolo alla ricerca di un nuovo lavoro. Sono soprattutto gli uomini giovani che chiedono di togliere loro il tatuaggio, specie quelli di grandi dimensioni o particolarmente elaborati. Ma è facile togliere un tatuaggio? Più il tatuaggio è profondo e recente e più è difficile da togliere. Coloro che sono più bravi nel fare il tatuaggio mandano il colore molto più in profondità rispetto ai meno esperti, che restano più in superficie. Molto dipende anche dal colore utilizzato: giallo e verde sono molto più difficili da togliere rispetto a nero, blu, rosso e marrone, abbastanza facili da rimuovere; il bianco è praticamente impossibile da cancellare. In ogni caso, oggi poi le tecniche sono molto migliorate, non sono dolorose ed il risultato finale è decisamente migliore rispetto al passato. Il periodo ideale per poter togliere i tatuaggi va dal mese di ottobre ad aprile. Negli altri mesi, specie quelli estivi un tatuaggio può essere tolto, ma bisogna tenere assolutamente coperta la zona, per evitare che i raggi solari provochino un danno alla parte di pelle interessata dal trattamento laser, che ha ancora bisogno di guarire. 23 *) I pop-corn non fanno male, anzi fanno bene: essi sono ricchi di fibre e di antiossidanti; essi contengono piú antiossidanti della frutta. Inoltre sono fatti al 100% di mais non lavorato: importante aggiungere poco sale! *) Andare in bicicletta fa piú bene al cuore che prendere le medicine: lo dice un noto cardiologo francese. A Straßburg (Francia) il Comune comprerá delle biciclette e le affitterà gratuitamente, per tutto l’anno 2013, alle persone che vogliono sottoporsi all’esperimento. Se otterranno benefici nella salute, diventerà una legge comunale (se il servizio sanitario, risparmiando sui medicinali, rimborserà l’affitto delle biciclette municipali). *) La massima altezza alla quale puó giungere un albero è di 138 metri. Questo limite non dipende dalla struttura dell’albero, ma dalla difficoltà di portare l’acqua indispensabile per vivere, alle foglie che si trovassero piú alte. *) Nonostante le apparenze, i terremoti sulla Terra non sono aumentati. Ogni anno avvengono sulla Terra 7-8 terremoti superiori ai 7 gradi della scala Ritter. E il loro numero è costante a partire dagli ultimi 100 anni. Lo stesso si dica dei terremoti superiori agli 8 gradi Ritter: negli ultimi 100 anni ne sono avvenuti una cinquantina (cioè uno ogni 2 anni). Ma la stessa cosa vale anche per i terremoti violentissimi (cioè quelli pari o superiori a 9 gradi della scala Ritter). Negli ultimi 100 anni ne sono avvenuti 4: nel 1952 nelle Isole Aleutine (Oceano Pacifico), nel 1960 in Cile, nel 1964 in Alaska e nel 2004 nell’Isola di Sumatra (Indonesia). Il fatto che sembra che essi siano aumentati è un fatto psicologico: cioè puó essere capitato che per diversi anni, molti terremoti siano avvenuti in zone deserte o poco abitate e quindi non hanno fatto notizie. Negli ultimi anni, invece, alcuni terremoti hanno colpito zone molto abitate, causando catastrofi enormi: e ció ha colpito la nostra sensibilità e immaginazione! 24 Servizio Pastorale a cura della Missione Cattolica Italiana Villingen n. 23-24-25Luglio-Agosto-Settembre 2012