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musica, il canto, le presunte guarigioni, il lin- 3
guaggio ispirato. Ma oggi questo fenomeno si è
arrestato. I fedeli hanno capito che anche nella
„
Chiesa cattolica c’è il calore di partecipazione e
soprattutto la serietá della dottrina e della verità.
Cari Amici,
E a milioni stanno abbandonando i Gruppi
la Chiesa Cattolica è quasi appassita, indebolita,
Pentecostali e stanno ritornando in seno alla
spenta, in decadenza, in Germania, in Italia e in
Chiesa cattolica da cui si erano allontanati. Poi
tutta l’Europa (Olanda, Svezia, ecc.), sia per la
ci sono le giovani Chiese Cattoliche asiatiche.
mancanza di fede e di religiositá da parte delle
La Corea del Sud ne è l’esempio. Lì i cattolici
popolazioni europee; sia per la diffusa
aumentano con ritmi meravigliosi: liberatosi dal
immoralità tra molti membri della Chiesa
regime comunista-ateo, ogni anno ci sono
Europea (ecclesiatici e laici); sia per i Governi
migliaia e migliaia di nuovi battezzati adulti. I
anticlericali che si succedono e per le continue
cattolici, all’inizio pochissimi, sono stati l'anima
leggi che emanano contro la vita, contro la
del movimento popolare che pacificamente
morale, contro i valori difesi dalla Chiesa
hanno rovesciato le dittature militari. I cattolici
Cattolica; sia per i ripetuti attacchi da parte di
sono anche parte attiva nelle piccole aziende
giornalisti (che cercano sempre scandali
produttive che hanno fatto il miracolo
dappertutto nella Chiesa), da parte della stampa
economico coreano. Nella capitale Seul i
e dei mezzi televisivi (che vogliono esercitare il
cattolici sono oggi il 15 per cento, quando solo
loro potere sui governi, sulla finanza, sulla
50 anni fa neppure esistevano. In Asia, le
magistratura, sulla stessa Chiesa); sia per il
Filippine sono l'unica nazione nella quale i
primato dato al denaro (nuova divinitá moderna)
cattolici sono maggioranza, con 76 milioni di
da parte di tutti o quasi! Insomma l’Europa è al
massimo del suo progresso, al massimo della sua fedeli. Ma oltre che in Corea, il cattolicesimo è
in crescita in vari altri paesi asiatici, anche e più
“civiltá”, ma è anche al massimo della sua
dove è perseguitato, come in Cina. In Cina non
immoralità, della sua corruzione, della sua
si sa bene quanti siano i cristiani, perché essendo
depravazione, della sua dissolutezza, della sua
perseguitai dal regime comunista cinese, molti
decadenza. Ed è tutto questo marciume che
vivono in clandestinità, proprio come i primi
indebolisce la civiltá Europea e la fará sparire
cristiani, durante le persecuzioni dell’Impero
dalla scena mondiale, nei prossimi secoli; cosí
Romano: in ogni caso vanno dai 16 milioni ai
come sono spariti, dalla scena mondiale, altre
200 milioni. Uno studioso tra i più seri, afferma
grandi civiltá del passato (la civiltá Assiroche il numero piú realistico si aggira sui 70
Babilonese, la civiltá Egiziana, la civiltá Greca,
milioni. Le donne si convertono in misura
la civiltá dell’Impero Romano, ecc.), sotto il
doppia degli uomini. E le conversioni sono più
peso della loro immoralità, del loro marciume,
frequenti nelle città, soprattutto tra la
della loro depravazione, della loro decadenza.
Nel resto del mondo, peró, la Chiesa Cattolica si popolazione piú intellettuale. Chi visita le
università cinesi resta sorpreso dal clima che vi
sviluppa e fiorisce, nonostante le miserie umane,
si respira, un clima piú "cristiano" che in tante
nonostante gli scaldali qua e lá, piú o meno veri,
università Europee. Per non dire poi dell'Africa.
piú o meno gonfiati.
Negli ultimi 100 anni, i cattolici sono passati da
La Nazione, per esempio, che oggi ha il più alto
meno di 2 milioni a 130 milioni, con uno slancio
numero di cattolici è il Brasile, con 134 milioni:
missionario che non ha precedenti nei duemila
più che l'Italia, la Francia e la Spagna messe
anni di vita della Chiesa. Ma le sorprese non
assieme. Lì il cattolicesimo è uscito vittorioso
sono finite. Negli Stati Uniti, la Chiesa cattolica
dai feroci attacchi che nei decenni passati sono
ha resistito meglio delle Chiese protestanti
stati inferti da parte dei gruppi Neo-Pentecostali
all'avanzata del materialismo, proprio dove ha
che spuntavano dappertutto nel Brasile, come
rifiutato la cultura e gli stili di vita dominanti. E
funghi. A milioni, i cattolici brasiliani passavano
oggi appare molto più attiva sulla scena pubblica
alle nuove Chiese pentecostali, con le loro
non solo grazie ai nuovi vescovi, "fedeli al
celebrazioni festose, la
messaggio di Cristo",
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4
che la guidano, ma anche per la presenza tra i
suoi fedeli di numerosi immigrati che
provengono dalle zone povere dell'America del
Sud (Brasile, Argentina, Cile, Venezuela,
Messico, ecc.). Per Benedetto XVI la Chiesa
degli Stati Uniti è la prova che la fede non
scomparirà dall’Occidente. Gesú ce lo ha detto:
“Tutte le forze del male che si succederanno
lungo la storia, non riusciranno mai a
distruggere la mia Chiesa”. E questo, per noi, è
un motivo per non scoraggiarci per gli scandali
che avvengono nella Chiesa e per le continue
persecuzioni e i continui attacchi che
avvengono contro la Chiesa di Cristo. Stiamo
attenti a non “accogliere” o a non “credere” o a
non “bere” tutto ció che viene detto contro la
Chiesa. Essa è nostra Madre, perché da essa
abbiamo ricevuto il Battesimo e riceviamo
continuamente il nutrimento per il nostro
Spirito: l’Eucaristia, il Perdono dei peccati, i
Sacramenti, ecc; e a una madre, anche quando
si scopre che non è perfetta, lo stesso le si
vuole bene. Gesú, peró, ci ha anche detto che i
mercanti del Tempio saranno tutti cacciati fuori
dal Tempio; il che vuol dire che il suo Tempio,
cioé la sua Chiesa, sará, lungo la storia,
continuamente purificata e rinnovata; e guai a
chi vorrá rovinarla o distruggerla. Questo per
noi è anche un avviso: chi non segue Cristo, la
sua dottrina, la sua verità, la sua legge; chi
segue le “mode” delle varie culture atee,
antireligiose, anticlericali, chi segue le varie
mentalità materialiste, edoniste, gaudenti,
mondane, ecc. è fuori dalla sua Chiesa. <Non
chi dice “Signore”, “Signore” entrerà nel
Regno dei Cieli, ma chi FA LA VOLONTÀ
DEL PADRE>.
Un caro saluto
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8
Tra due coniugi la vita quotidiana va
condivisa in tutto. Dio disse ad Adamo, in
quel bellissimo racconto poetico, ricco di
profondissime veritá: “Io ti daró una
compagna”. Quindi la moglie è una
compagna per il marito, non una persona
di serie B, non una figlia, non una
bambina, non una concorrente, non una
schiava; e cosí anche il marito è un
compagno per la moglie, non un capo,
non un superiore, non un padre; la parola
“compagno” o “compagna” deriva da
“con-panis”, ossia colui o colei che divide
lo stesso pane quotidiano con un’altra
persona, ossia colui o colei che condivide
giorno per giorno, momento per momento
la vita (“pane” simbolo della “vita”), i
problemi, le gioie, le sofferenze, i
progetti, le aspettative, tutto! Bellissimo.
Dio poi ci ha fatti anche diversi
sessualmente, affinché possiamo anche
sentirci attratti l’uno dall’altra e facilitarci
cosí la condivisione della vita e di tutto.
Quindi una uguaglianza totale, profonda,
meravigliosa tra i due “coniugi” (anche
coniuge indica, piú o meno la stessa cosa;
infatti “coniuge” deriva da “con-jugo”,
cioè “con” = insieme e “jugo” = unire:
cioè uniti insieme) per vivere la vita con
tutto ció che essa comporta. E “uniti
insieme” vuol dire che ognuno ha gli
stessi diritti e gli stessi doveri dell’altro.
Quando ció succede, la vita matrimoniale
e familiare è una meraviglia, è un
paradiso. Ma non sempre succede, e
tantissime volte ci si lascia distrarre o
“tentare” da altri stili di vivere, da altri
modi di pensare e di agire.
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Per esempio, oggi si tende a riconoscere
maggiori diritti, maggiori privilegi al
coniuge che porta a casa piú soldi. Nella
vita di coppia questo è un errore
fondamentale.
È vero che nella societá di oggi si tende a
dare valore solo al lavoro che produce
soldi, ma questo è sbagliato. Il primo valore
fondamentale è la persona umana; quindi
anche se una persona non porta i soldi a
casa, vale, e vale moltissimo, soprattutto poi
se in casa svolge un ruolo importantissimo
senza essere pagata. Molti matrimoni
entrano in crisi perché non si rispettano i
compiti dei coniugi, perché non si valutano
in modo giusto i ruoli che ciascuno ha: in tal
caso si tende a far sentire il coniuge che non
porta soldi, come inferiore, come inutile.
Soprattutto la donna che fa la casalinga
deve essere valorizzata, deve essere valutata
per il grande ruolo che svolge, che è di
fondamentale importanza. I continui
impegni di lavoro, anche quelli non
strettamente necessari, l’ansia, lo stress
derivati dalla corsa al guadagno, dalla corsa
ad avere piú soldi, diventano, con il tempo,
veri e propri pericoli per l’armonia e la
serenità della famiglia e della vita
matrimoniale. Molti figli, oggi, soffrono per
l’assenza della figura paterna o materna,
sempre impegnati nel lavoro. Eppure tutti
sanno quanto sia importante la presenza e la
figura dei genitori per un buon sviluppo
psichico dei figli. E a proposito di figli, due
persone che hanno fatto insieme un
cammino di crescita fino a donarsi l’uno
all’altro gratuitamente, nel matrimonio,
devono mettere al mondo dei figli. Non
come prova della loro virilità o della propria
fecondità, non come “giocattoli” da
presentare agli altri con orgoglio, non come
“capri espiatori” sui quali scaricare i propri
sogni o i propri desideri falliti o le proprie
aspettative frustrate o le proprie delusioni e
insoddisfazioni, ma proprio come prova che
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si è diventati cosí maturi insieme, da voler
partecipare ad altri (in questo caso, al figlio)
la propria gioia, la propria maturitá, la propria
felicitá; il figlio è l’immagine della propria
maturità fatta carne; il figlio è l’immagine
visibile della propria maturità. I figli, molto
spesso, sono la causa di litigi tra marito e
moglie. Ció non deve accadere in
continuazione. Tutti siamo stati figli e tutti,
prima o poi, diventiamo genitori fisici o
spirituali o psicologici. In genere come siamo
stati trattati da piccoli dai nostri genitori, cosí
tratteremo i nostri figli quando diventeremo
noi genitori: un figlio picchiato, umiliato o
maltrattato, quando sará genitore tenderá a
picchiare, umiliare o maltrattare i propri figli;
un figlio amato, aiutato, incoraggiato, quando
sará genitore tenderá ad amare, aiutare,
incoraggiare i propri figli.
Attenzione, peró: i figli che hanno avuto una
infanzia infelice, cerchino di superarsi, di
imparare dal passato, per non rendere infelici i
propri figli, viziandoli troppo. Diano ai figli la
possibilitá di sbagliare, di esaminare le
proprie aspirazioni; cerchino di essere
tolleranti, pur rimanendo nel giusto, cerchino
di essere presenti nella vita dei figli, evitando
di essere “assenti” , ma evitando anche di
essere invadenti nella vita privata dei loro
figli; cerchino di rimanere umili, al loro posto,
cercando di collaborare con loro, non di
imporre le cose da fare; cerchino di capire, di
comprendere, piuttosto che giudicarli e
rimproverarli continuamente.
Un altro motivo di contrasto tra marito e
moglie sono i suoceri. Perché molte “nuore” e
molti “generi” odiano o amano in modo
profondo uno o tutti e due i suoceri? Perché
c’è qualcosa in sospeso, non risolto nel
rapporto con i loro propri genitori. I mariti e
le mogli, ancora molto attaccati alla madre,
difficilmente avranno un buon rapporto con la
suocera. Una moglie che da ragazza, pur
desiderando la presenza del padre, l’ha vissuta
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come assente, con molta probabilitá avrá un
attaccamento esagerato per il suocero. La cosa
importante da fare è distaccarsi
psicologicamente dai propri genitori. Solo cosí
si puó diventare adulti, maturi, indipendenti.
Non sempre è facile. Molti genitori non
riuscendo a realizzarsi nel matrimonio,
scaricano tutto il loro affetto sui figli,
rovinandoli. Un affetto continuo, esagerato,
invasivo, col tempo, renderá questi figli
“adulti viziati”, insicuri, deboli, intolleranti.
Ci sono molti genitori che esigono ancora
obbedienza dai figli quarantenni, suscitano in
loro sensi di colpa e di insicurezza, e per averli
sempre accanto, fanno in modo che essi
abbiano sempre bisogno dei genitori. Ci sono
suocere che fanno di tutto per mantenere il
controllo sulla figlia o sul figlio anche dopo
sposati.
Motivo di contrasto nella vita di coppia sono
anche i soldi. Nella società di oggi il denaro è
diventato il “dio” attorno al quale ruota tutta la
nostra esistenza. Quando c’è una crisi
coniugale, il denaro familiare diventa sempre
un motivo di conflitto. I soldi rappresentano
per molti un potere di controllo, di dominio
sull’altro. E allora, come un vulcano,
scoppiano le differenze tra chi lavora fuori casa
(e che produce denaro) e chi lavora in casa (e
quindi non produce denaro), tra chi guadagna
di piú e chi guadagna di meno. In una normale
vita coniugale non dovrebbero esserci
differenze tra chi lavora in fabbrica o in ufficio
e chi lavora in casa. Tutto dovrebbe essere
condiviso. Inoltre ogni coniuge (casalingo o
non casalingo) deve avere il diritto di
possedere una somma di denaro personale o
delle proprie risorse finanziarie o uno spazio
autonomo nella spesa familiare, senza stare a
chiedere ogni momento al marito 5-10-20 € per
comprare questo o quello per i figli, per se
stessa, per la casa, per la famiglia. È altamente
umiliante!
Anche il sesso puó essere motivo di conflitto
tra i coniugi. L’attrazione sessuale è importante
nella vita di coppia, ma non deve essere mai
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lasciata sola. Il sesso deve essere inserito in
un progetto, deve avere significato nel
rapporto matrimoniale, deve essere il
naturale proseguimento di un legame
d’amore duraturo, eterno. Il rapporto
sessuale non deve essere disgiunto
dall’affetto, dai sentimenti, dall’amore per
l’altro. Non solo. Non deve essere momento
di dominio o di sopraffazione sull’altro; ma
neppure deve essere un momento di
ricompensa o di punizione, come avviene
purtroppo in molti matrimoni. Molti fanno
sesso per rilassarsi, per scaricarsi dalle
tensioni e dallo stress. Non è un motivo
ideale. Durante il rapporto d’amore bisogna
essere spontanei, autentici; non bisogna
fingere non bisogna “usare” il proprio corpo
e quello dell’altro; il rapporto deve essere
fatto in un clima di reciproco scambio, di
reciproca donazione e di reciproco sincero
eccitamento. E non confondere il desiderio
sessuale con l’amore. Il desiderio e
l’eccitazione sessuale sono molto delicati,
sensibili: a volte, basta un problema di
lavoro non risolto, una incomprensione con il
coniuge, una malattia o qualsiasi altro
motivo doloroso per ridurre o eliminare
temporaneamente il desiderio fisico. In
questi casi non bisogna forzare né il proprio
corpo, né quello del coniuge, ma bisogna
rispettare i ritmi, i periodi e i tempi. Il
rapporto d’amore è la piú intima forma di
comunicazione tra gli esseri umani, perciò
deve arrivare dopo che si sono svolte tutte le
altre forme di comunicazione praticabili tra
le persone, cioè il parlarsi, lo scriversi, il
confidarsi, il coccolarsi. E a proposito del
coccolarsi: ci sono coniugi, anche giovani,
che non riescono ad avere sereni rapporti
coniugali. Allora, pur di non dividersi, si
chiudono in se stessi e vivono una vita
d’amore sterile, spenta. In tal caso bisogna
cercare almeno una comunicazione dolce e
morbida, fatta di carezze e di coccole. Di per
sé, il rapporto sessuale, nudo e crudo, è una
violenza, è una
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reciproca eliminazione del rispetto per l’altro; e
allora è bene non tralasciare mai il petting, un
rapporto fatto di carezze, di abbracci, di baci; e ci
si puó fermare anche qui, se non c’è da entrambi
le parti le scelta libera di avere un vero e proprio
completo rapporto d’amore. Soprattutto tra
coniugi anziani lo scambio di effusioni, di
dolcezze, di gentilezze, di premure, è
fondamentale. Stare attenti, peró, nei matrimoni,
a non fermarsi solo ed esclusivamente a questi
atti, perché di solito, essi nascondono un disagio
profondo, cioè la paura dell’altro sesso.
*) Cercate
di non vedere l’altro come un nemico,
ma come il proprio coniuge.
*) Non parlate per ripicca o per vendetta o per
umiliare o per ferire o per altri motivi meschini.
*) Non tenete il broncio, né abbiate
comportamenti aggressivi.
*) Non cercate la lite.
*) Non fate mai discussioni che sfocino in una
rottura del rapporto coniugale.
*) Non andate sempre a scoperchiare il passato.
*) Non prendete mai le cose di petto, né pensate
che le cose siano dette per ferirvi.
*) Quando volete fare del male all’altro, ricordate
che è il proprio coniuge e che siete sposati:
ricordatevi dell’amore che vi lega.
*) Cercate di controllare il tono della voce e ogni
atteggiamento aggressivo e violento.
*) Cercate anche di ascoltare: intervenite, punto
per punto, quando l’altro ha finito di parlare.
*) Riconciliatevi sempre.
*) Perdonatevi sempre.
*) Non tramonti il sole sopra la vostra ira e i
vostri litigi.
*)
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Con l’avvicinarsi dell’estate
torna il vecchio interrogativo
sul sole e sulle creme solari:
Prendere il sole fa bene
o fa male alla salute?
Le creme solari
sono amiche
o nemiche dell’uomo?
Alcuni dicono che prendere il sole è una cattiva
abitudine; altri dicono, invece, che prendere il
sole fa bene all’uomo, perché i raggi del sole
hanno proprietà di cui l’uomo ha bisogno: basta
che il sole lo si tratti con rispetto.
La stessa cosa vale per le creme.
Molte ricerche dicono che esporsi al sole fa
aumentare i casi di melanoma, cioè del tumore
della pelle, causato proprio dai raggi solari,
ragion per cui bisogna proteggersi da essi
attraverso l’uso di creme adatte.
Altre ricerche dicono il contrario, cioè che
esporsi al sole non solo fa bene, ma è necessario,
in quanto stimola la produzione di vitamina D, la
quale ha una importante azione preventiva
antitumorale e antimetastatica, e quindi non c’è
bisogno di proteggersi attraverso le creme solari.
E portano come prova che negli Stati Uniti sono
comparsi oltre 50.000 casi di cancro tra coloro
che non hanno preso il sole; tra quelli, poi che
pur avendo preso il sole si sono spalmati con
creme, sono sorti moltissimi casi di depressione,
di problemi vascolari e di osteoporosi, proprio
perché la varie creme hanno impedito la
produzione di Vitamina D, la quale Vitamina D è
necessaria per combattere la depressione, i
disturbi vascolari e l’osteoporosi.
Tenete presente, peró che le cosiddette
“Ricerche” sono sponsorizzate dalle varie ditte
che producono questo o quel prodotto e quindi
esse sono “obbligate” a dire ció che la “ditta
sponsorizzatrice ” vuole.
In ogni caso, non esagerate né nello stare
moltissimo tempo esposti al sole senza creme,
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né nel mettervi litri o chili di creme addosso!
Anche perché c’è poi da fare il discorso delle
eventuali sostanze nocive contenute nelle
creme. Ed ecco alcune informazione
veramente scientifiche sull’argomento. Anche
se non si capisce tutto, leggete lo stesso,
qualche informazione giusta, alla fine rimarrà.
Il Sole dista 150 milioni di chilometri dalla
Terra. Sulla Terra giungono diversi tipi di
radiazioni solari: alcune di esse si presentano
sotto forma di luce, mentre altre sono
rappresentate da raggi infrarossi e raggi
ultravioletti. Dei raggi ultravioletti ne esistono
di tre tipi: raggi UVA, UVB e UVC
(UltraVioletti A, UltraVioletti B e
UltraVioletti C) i primi due tipi sono
responsabili dell’abbronzatura ed agiscono
stimolando la produzione di melanina. I raggi
UltraVioletti A, che non si limitano a colpire
la pelle ma penetrano più profondamente,
sono responsabili dell’invecchiamento della
pelle, ma non sono i più dannosi. I piú dannosi
sono i raggi UltraVioletti B i quali álterano il
DNA delle cellule, favorendo la formazione di
tumori della pelle. Per questi motivi è
necessario utilizzare creme in base al proprio
fototipo (in dermatologia, il fototipo di una
persona è determinato dalla qualità e dalla
quantità di melanina presente in condizioni
normali nella sua pelle. Esso indica come
reagisce la pelle quando è esposta alle
radiazioni dei raggi ultravioletti ed il tipo di
abbronzatura che è possibile ottenere tramite
essa). È consigliabile, quindi, prima di andare
al mare o in montagna e, in ogni caso, prima
di esporsi al sole, andare dal dermatologo e
farsi fare il proprio “fototipo”.
In ogni caso ci sono 6 fototipi:
Fototipo 1: appartengono a questo fototipo
numero 1, coloro che hanno una carnagione
particolarmente chiara; il colore degli occhi è
il più delle volte chiaro e frequentemente
hanno capelli biondi o rossi; molto spesso la
pelle è caratterizzata dalla presenza di efélidi
(le efélidi, da non confondere con le
lentiggini, sono piccole macchie brune,
rotonde o ovali, a superficie piana, non
rilevate, non infiltrate. Sono presenti
principalmente nelle zone esposte alla luce,
soprattutto sul volto.
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Non compaiono sulla pelle che non è colpita
dalla luce, e cambiano di intensità a seconda
della stagione. In estate sono più visibili, mentre
si attenuano in inverno. È possibile rendere
migliore l'aspetto delle efélidi applicando creme
schiarenti. Le efélidi compaiono principalmente
nelle persone con capelli rossi o biondi, e negli
individui del primo o secondo fototipo).
Fototipo 2: coloro che hanno carnagione chiara
con frequente presenza di efélidi; i capelli sono
spesso di colore biondo scuro o castano chiaro. Il
colore degli occhi può invece essere chiaro o
scuro. La loro abbronzatura non è mai
particolarmente appariscente.
Fototipo 3: è il fototipo più frequente in
occidente. È quello di coloro che hanno la
carnagione bruno-chiara; i capelli sono castani,
mentre gli occhi possono essere sia chiari che
scuri. Le scottature solari in questi soggetti sono
meno frequenti e l’abbronzatura di questi
soggetti è piuttosto marcata e omogenea.
Fototipo 4: coloro che hanno una carnagione
olivastra o piuttosto scura. I capelli sono neri o
castano-scuri. Il colore degli occhi è scuro. La
pelle dei soggetti appartenenti al fototipo 4 è
scarsamente sensibile alle radiazioni solari, anche
nel caso di esposizioni prolungate.
Fototipo 5: coloro che hanno carnagione brunoolivastra. I capelli sono di colore nero e gli occhi
sono di colore scuro. L’esposizione anche
prolungata al sole non provoca particolari
reazioni.
Fototipo 6: i soggetti di questo fototipo hanno
carnagione e capelli di colore nero. Gli occhi
sono di colore scuro. La colorazione della loro
pelle non muta, anche nel caso di prolungate
esposizioni alle radiazioni solari.
In base al fototipo cui si appartiene è necessario
scegliere la crema con il filtro solare più adatto.
Ne esistono di due categorie: filtri chimici e filtri
fisici. I primi impediscono alle radiazioni di
penetrare nella pelle proteggendola dai raggi
UltraVioletti B, e sono contenuti nella maggior
parte dei prodotti.
I filtri fisici invece agiscono riflettendo le
radiazioni solari e sono contenuti nelle creme che
lasciano sulla pelle una sottile patina di colore
bianco, generalmente utilizzati nei prodotti per
bambini o per la protezione delle labbra.
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Le creme solari sono sottoposte ad una
specifica legislazione, che prevede una lista di
sostanze ammesse, le concentrazioni e le avvertenze. Dato per scontato che se un prodotto
è in commercio è perché rientra nei parametri
legislativi ammessi, bisogna dire che tra i filtri
chimici ci sono quelli positivi e quelli negativi.
Filtri chimici POSITIVI
Il “parsol”: uno dei più utilizzati ed efficaci per
raggi UVA e in parte UVB, potrebbe però
essere instabile.
Il “mexoryl mx”: è molto efficace per gli UVA
e in parte UVB, non penetra nella pelle.
Filtri chimici NEGATIVI
*) “Benzophenone-3”: è sospettato di penetrare
attraverso la pelle e potrebbe provocare
allergie o problemi ormonali.
*) “Methylbenzylidencamphor”: alcuni studi
hanno dimostrato alterazioni della tiroide, è
stato trovato in tracce nelle urine quindi
penetra nella pelle. Può anche dare reazioni
allergiche.
*) “paraaminobenzoico acid” (PABA): molto
utilizzato in passato, efficace in particolare per
i raggi UVB. Potrebbe provocare sensibilizzazione e reazioni allergiche. Inoltre, alcuni
studi hanno dimostrato che ha effetti estrogenici (cioè ha effetti collaterali nell’organismo, tanto da modificare parzialmente i geni,
cioè i caratteri ereditari). Per questi motivi, il
comitato scientifico della Commis-sione
Europea che si occupa della sicurezza dei cosmetici ha deciso che non può più essere utilizzato come filtro. In alcuni prodotti vengono
aggiunti anche altri minerali come filtri fisici,
come l’ossido di zinco o il talco: non sono
necessari e da soli non possono garantire una
protezione accettabile. Una recente ricerca
condotta da una Universitá Americana,
tuttavia, afferma che l’ossido di zinco può
aumentare il rischio di sviluppare il cancro
della pelle. Sembra che esponendosi al sole,
dopo essersi spalmati una crema con questa
sostanza, si inneschi una processo chimico che
porta l’ossido di zinco a produrre radicali
liberi, che a loro volta si legano ad altre
molecole andandone a danneggiare il DNA.
Inoltre più l’ossido di zinco viene esposto alla
luce solare (sulla nostra pelle) e più aumenta il
potenziale pericolo. I ricercatori affermano che
19
lo studio è solo all’inizio e che non è il caso di
allarmarsi, ma per ora i risultati sono tutt’altro
che confortanti. Oltre ai filtri, le creme solari e i
cosmetici in generale, contengono altri elementi
che possono creare problemi all’organismo. Le
classi a cui appartengono queste sostanze,
assenti nei prodotti certificati “Bio”, sono:
Derivati del petrolio: grassi minerali derivati
da petrolio come la vasellina. Vengono utilizzati
per aumentare la permeabilità della pelle,
ottenendo cosí che l’organismo assorba più
rapidamente eventuali componenti tossici. Nella
Bio-cosmesi viene invece utilizzata la lanolina.
Siliconi: riconoscibili con il suffisso -one e xane, sono sostanze sintetizzate chimicamente
utilizzate nelle creme solari per renderle
impermeabili. Il Dimethicone, che si trova in
molti prodotti, è un agente cancerogeno.
Conservanti: possono provocare dermatiti da
contatto e sono potenzialmente tossici.
Antiossidanti: il Butilidrossianisolo (BHA)
metabolizzato dal metabolismo, secondo la
Commissione Europea, diventa cancerogeno.
Coloranti: irritanti della pelle e potenzialmente
tossici. Sono riconoscibili dalla sigla CI seguita
da un numero a più cifre.
Profumi sintetici: indicati in etichetta come
Parfum. Se sono di origine chimica, come
spesso accade, possono causare allergie e
sensibilizzazioni.
In definitiva, come spesso accade, l’unico modo
per proteggersi dagli effetti nocivi del sole è
utilizzare il buon senso. Non prendere il sole
durante le ore più calde, evitare lunghe
esposizioni e, per i soggetti più sensibili, è bene
che si coprano con indumenti leggeri di cotone.
Volendo utilizzare una crema è bene sceglierla
con oculatezza tra quelle che contengono
sostanze di origine naturale con proprietà
schermanti e idratanti come, ad esempio, la
macadamia, l’olio di sesamo, l’aloe vera, la cera
d’api e il burro di karitè, per avere un prodotto
non tossico.
Buone vacanze
a tutti.
20
Passano le “mode”
di questo mondo
I tatuaggi:
è una corsa per cancellarli!
Il “tatuaggio” (dal polinesiano tatau) è
decorazione (più spesso di pittura) corporale
dell'uomo. Tradizionalmente la decorazione è
destinata a durare permanentemente, ma in
tempi recenti sono state inventate tecniche
per realizzare tatuaggi temporanei.
Ma qual’è l’origine del tatuaggio? Il
tatuaggio è stato impiegato presso moltissime
culture, antiche e contemporanee sia per
significare una specie di carta d'identità o di
appartenenza ad un gruppo, da parte
dell'individuo, sia come rito di passaggio, da
una etá ad un’altra, come per esempio il
passaggio dalla fanciullezza all'età adulta, e
sia anche per motivi terapeutici. Tatuaggi
terapeutici sono stati ritrovati su una mummia
risalente a ca. 3.300 anni prima di Cristo,
ritrovata nel 1991 sulle Alpi italiane; altro
ritrovamento con tatuaggi anche piuttosto
complessi è quello dell'"uomo di Pazyryk"
nell'Asia centrale con complicati tatuaggi
rappresentanti animali. Tra le civiltà antiche,
in cui si sviluppò il tatuaggio, fu l'Egitto ma
anche l’antica Roma, incrocio di civiltà, dove
venne vietato dall'Imperatore Costantino,
dopo che si convertí al Cristianesimo (perché
la Bibbia dice: "Non vi farete incisioni nella
carne per un defunto, né vi farete tatuaggi
addosso. Io sono il Signore" Levitico 19.28').
Peró c’è da dire che, prima che il
Cristianesimo divenisse religione accettata
dall’Impero Romano, molti cristiani si
tatuavano sulla pelle simboli religiosi per
marcare la propria identità spirituale. È
inoltre documentato che nel Medioevo c’era
l'usanza dei pellegrini di tatuarsi con simboli
religiosi dei diversi santuari visitati,
particolarmente quello di Loreto. La
Religione
ebraica vieta tutti i tatuaggi permanenti, come
prescritto del Levitico (19, 28). In particolare,
l'Ebraismo vieta ogni incisione accompagnata
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da figura indelebile fatta con l’inchiostro o con
altro materiale che lasci una traccia
permanente. Anche la Religione Musulmana
vieta tutti i tatuaggi permanenti; sono
consentiti solo i tatuaggi temporanei fatti per
mezzo di un colore organico di color rossoamaranto, ricavato da una determinata e precisa
pianta (chiamata “henna). Nella tradizione
araba e anche in quella indiana sono le donne a
tatuarsi con questo colore organico, sia le mani
che i piedi; molte spose vengono
completamente tatuate per la loro prima notte
di nozze; infatti la sera prima delle nozze viene
chiamata "Lelet al Henna" (la notte dell'henna).
I tatuaggi d'henna sono estremamente
decorativi, quasi sempre con motivi di fiori
stilizzati; quelli molto elaborati finiscono per
sembrare delle opere d'arte che hanno la durata
media di qualche settimana di vita. Gli uomini
musulmani, specialmente i fervidi praticanti,
usano l'henna per tingersi i capelli, la barba, il
palmo delle mani e dei piedi; agli uomini non è
consentito fare tatuaggi decorativi neanche con
l'henna.
Altri popoli che svilupparono propri stili
furono quelli dell’Australia e della Nuova
Zelanda. In Europa il tatuaggio venne
reintrodotto dopo le esplorazioni oceaniche del
XVIII secolo, che fecero conoscere gli usi
degli abitanti dell'Oceania. Alla fine del XIX
secolo l'uso di tatuarsi si diffuse anche fra le
classi aristocratiche europee. Persone tatuate
famose furono, ad esempio, lo Zar di Russia
Nicola II e Sir Winston Churchill
dell’Inghilterra. Negli ultimi 30 anni esso si è
molto diffuso in tutti gli strati sociali e fra le
persone più diverse.
Ma questa corsa a farsi tatuare, sembra, si sia
fermata. I tatuaggi spesso provocano infezioni,
cicatrici bruttissime e anche l’epatite B e C
quando manca l’igiene e quando vengono
utilizzati gli stessi strumenti per diverse
persone. Inoltre, dal momento che essi
richiamano alla mente anche brutti ricordi,
legati agli ex compagni o alle ex-compagne,
molti sono spinti a ricorrere alla medicina
estetica per cancellarli: se cambio partner,
allora tolgo il tatuaggio con il suo nome. La
rimozione del tatuaggio è legata soprattutto a
fattori della
22
sfera affettiva e sentimentale. Una giovane
donna S.G. si era fatta tatuare il nome di E.M.
per intero e a grandi dimensioni sul suo bacino.
E.M è il padre di sua figlia; subito è stato tolto
dopo la rottura tra i due. C.S. aveva sul suo
polso il nome della sua ex-moglie; subito l’ha
fatto togliere dopo il divorzio. E cosí via. Ma
oggi, il tatuaggio si elimina non solo per motivi
legati ad affari di cuore, ma anche per motivi
legati al mondo del lavoro, ossia per avere più
possibilità di trovare un lavoro. Tra il 2011 e il
2012, il numero di trattamenti estetici per
eliminare i tatuaggi tramite laser è aumentato del
32%. Il 40% delle persone intervistate ha
dichiarato di averlo fatto per “motivi lavorativi”,
poiché il tatuaggio in posti visibili del corpo era
diventato un vero e proprio ostacolo alla ricerca
di un nuovo lavoro. Sono soprattutto gli uomini
giovani che chiedono di togliere loro il
tatuaggio, specie quelli di grandi dimensioni o
particolarmente elaborati. Ma è facile togliere
un tatuaggio? Più il tatuaggio è profondo e
recente e più è difficile da togliere. Coloro che
sono più bravi nel fare il tatuaggio mandano il
colore molto più in profondità rispetto ai meno
esperti, che restano più in superficie. Molto
dipende anche dal colore utilizzato: giallo e
verde sono molto più difficili da togliere rispetto
a nero, blu, rosso e marrone, abbastanza facili da
rimuovere; il bianco è praticamente impossibile
da cancellare. In ogni caso, oggi poi le tecniche
sono molto migliorate, non sono dolorose ed il
risultato finale è decisamente migliore rispetto al
passato. Il periodo ideale per poter togliere i
tatuaggi va dal mese di ottobre ad aprile. Negli
altri mesi, specie quelli estivi un tatuaggio può
essere tolto, ma bisogna tenere assolutamente
coperta la zona, per evitare che i raggi solari
provochino un danno alla parte di pelle
interessata dal trattamento laser, che ha ancora
bisogno di guarire.
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*) I pop-corn non fanno male, anzi fanno bene:
essi sono ricchi di fibre e di antiossidanti; essi
contengono piú antiossidanti della frutta.
Inoltre sono fatti al 100% di mais non
lavorato: importante aggiungere poco sale!
*) Andare in bicicletta fa piú bene al cuore che
prendere le medicine: lo dice un noto
cardiologo francese. A Straßburg (Francia) il
Comune comprerá delle biciclette e le affitterà
gratuitamente, per tutto l’anno 2013, alle
persone che vogliono sottoporsi
all’esperimento. Se otterranno benefici nella
salute, diventerà una legge comunale (se il
servizio sanitario, risparmiando sui medicinali,
rimborserà l’affitto delle biciclette municipali).
*) La massima altezza alla quale puó giungere
un albero è di 138 metri. Questo limite non
dipende dalla struttura dell’albero, ma dalla
difficoltà di portare l’acqua indispensabile per
vivere, alle foglie che si trovassero piú alte.
*) Nonostante le apparenze, i terremoti sulla
Terra non sono aumentati. Ogni anno
avvengono sulla Terra 7-8 terremoti superiori
ai 7 gradi della scala Ritter. E il loro numero è
costante a partire dagli ultimi 100 anni. Lo
stesso si dica dei terremoti superiori agli 8
gradi Ritter: negli ultimi 100 anni ne sono
avvenuti una cinquantina (cioè uno ogni 2
anni). Ma la stessa cosa vale anche per i
terremoti violentissimi (cioè quelli pari o
superiori a 9 gradi della scala Ritter). Negli
ultimi 100 anni ne sono avvenuti 4: nel 1952
nelle Isole Aleutine (Oceano Pacifico), nel
1960 in Cile, nel 1964 in Alaska e nel 2004
nell’Isola di Sumatra (Indonesia). Il fatto che
sembra che essi siano aumentati è un fatto
psicologico: cioè puó essere capitato che per
diversi anni, molti terremoti siano avvenuti in
zone deserte o poco abitate e quindi non hanno
fatto notizie. Negli ultimi anni, invece, alcuni
terremoti hanno colpito zone molto abitate,
causando catastrofi enormi: e ció ha colpito la
nostra sensibilità e immaginazione!
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Servizio Pastorale
a cura della Missione Cattolica Italiana Villingen n. 23-24-25Luglio-Agosto-Settembre 2012